LA GUERRA IN ITALIA. La 2GM dell Italia va sicuramente divisa in due periodi:

Transcript

1 LA GUERRA IN ITALIA L Italia è entrata in guerra il 10 giugno 1940 al fianco della Germania dichiarando guerra alla Francia, ma poi ha firmato un armistizio con gli Alleati l 8 settembre Gli Alleati, infatti, avevano invaso l Italia il 9/10 luglio (sbarco in Sicilia) e stavano risalendo la penisola bombardando le principali città e travolgendo le nostre linee. Nei piani iniziali di Mussolini, l Italia avrebbe dovuto sfruttare le vittorie di Hitler per e spandersi nel mar Mediterraneo ai danni di Francia e trasformare il mar Mediterraneo in un grande lago italiano, come ai tempi dell'impero romano. Le cose si misero subito malissimo: gli italiani erano completamente impreparati e, nonostante i proclami del Duce, il comportamento del nostro Paese in guerra fu davvero poco dignitoso. Per noi italiani la 2GM è stata una vera tragedia nazionale, testimoniata in modo emblematico dal fatto che abbiamo perduto la Venezia Giulia (capoluogo: Trieste) e l Istria (capoluogo: Pola), conquistate dopo immensi sacrifici alla fine della I guerra mondiale. Le responsabilità di Mussolini e del fascismo (aver trascinato il paese in una guerra senza senso), dei nazisti (aver massacrato i civili italiani dopo l'8 settembre) e della monarchia (aver abbandonato il paese nel momento del pericolo) fanno capire perché ancora oggi la nostra memoria storica abbia grandi difficoltà a fare i conti con tutti questi fatti. Se si possono trovare dei simboli di ciò che ha rappresentato, per l'italia, la 2GM, questi probabilmente sono: la strage di Marzabotto e la ritirata di Russia. Nel primo caso i tedeschi massacrarono tutti gli abitanti di un paese sugli Appennini vicino Bologna (anziani, bambini e donne compresi). Nel secondo, ci sono stati morti, feriti e dispersi. La 2GM dell Italia va sicuramente divisa in due periodi: a) Dal 10 giugno 1940 (entrata in guerra) all 8 settembre 1943 (armistizio) b) Dall 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 (liberazione dal nazi fascismo)

2 Le fasi principali della guerra possono essere così riassunte e schematizzate: 0) Patto d acciaio fra Italia e Germania (maggio '39). I due Paesi si garantirono a vicenda che: 1. Se entrerà in guerra uno dei due, dovrà entrare anche l altro. 2. Nessuno dei due Paesi potrà firmare una pace separata senza aver prima consultato l altro. L Italia non rispettò nessuno dei due punti: nel primo caso, entrò in guerra 9 mesi dopo della Germania. Nel secondo, firmò l armistizio con gli alleati senza avvisare i tedeschi. Hitler sperava che gli italiani fossero capaci di gestirsi la guerra da soli, perché Italia e Germania avevano obiettivi molto diversi. Se gli italiani fossero entrati in crisi, i tedeschi avrebbero dovuto iniziare a combattere in Paesi che non rientravano nei loro obiettivi e ciò avrebbe complicato tutto. Difatti i tedeschi furono costretti a combattere in Africa per aiutare gli italiani (peraltro, gli italiani furono costretti a mandare gli alpini in Russia per aiutare i tedeschi). 1) Guerra in Francia (giugno '40). La Francia era in ginocchio, perché era stata appena battuta dai tedeschi. Qualche giorno prima della firma della pace, Mussolini ordinò ai soldati italiani di attaccare la Francia. Premesso che la penetrazione nel territorio francese fu di pochi chilometri, la Francia restò indignata per questa pugnalata alla schiena e alla fine della guerra si riprese ogni centimetro che gli italiani avevano conquistato. 2) Guerra in Grecia (ottobre '40). Mussolini decise di aggredire la Grecia senza neanche avvisare Hitler. Hitler andò su tutte le furie perché la decisione del Duce obbligò i nazisti a ritardare l invasione dell URSS per invadere la Jugoslavia e aiutarci in Grecia. Gli italiani, infatti, incontrarono una furibonda resistenza sia in Albania sia in Grecia. E per di più furono costretti a combattere in montagna in condizioni climatiche molto impegnative. Con la vittoria dei tedeschi in Jugoslavia l Italia si spinse più in là della Venezia Giulia e arrivò fino a Lubiana, ma le persecuzioni commesse dai fascisti a danno di slo

3 veni e croati (in Istria) saranno poi pagate a carissimo prezzo alla fine della guerra, quando gli jugoslavi si vendicheranno deportando gli italiani e massacrandoli nelle foibe. 3) Guerra in Russia (estate '41 inverno '43). Gli alpini furono inviati in Russia nel luglio '41 per aiutare i tedeschi a invadere la Russia. Il corpo di spedizione si chiamava ARMIR e si sistemò sulle rive del fiume Don (fronte meridionale, quello di Stalingrado). La ritirata iniziò nel gennaio '43, quando i russi, dopo la vittoria di Stalingrado, iniziarono la loro controffensiva, la quale, infatti, colpì in pieno le divisioni alpine Tridentina e Julia. Durante la ritirata si svolse la battaglia di Nikoljewka (26 gennaio '43) in cui gli alpini riuscirono a evitare l accerchiamento combattendo con autentico eroismo a 40 sotto zero: la battaglia di Nikolajewka costituisce praticamente l unica pagina onorevole della nostra II guerra mondiale, ma è anche significativo che essa non venga mai menzionata in alcuna storia della 2GM, perché fu un episodio del tutto marginale, quasi insignificante. Ancora oggi in Italia la ritirata di Russia è ricordata in modo molto forte e qualche sopravvissuto è ancora vivo. Il ricordo della ritirata di Russia è ancora vivo perché gli alpini patirono sofferenze atroci, ma non bisogna mai dimenticare le reali responsabilità di questo disastro. La spedizione in Russia è la più grande catastrofe della nostra storia nazionale ed è perfino più grave della ritirata di Caporetto del Durante la ritirata si registrarono morti, feriti e dispersi. 4) Sbarco in Sicilia (luglio '43). Alla conferenza di Casablanca (gennaio 1943) Stalin, Roosevelt e Churchill decisero che si poteva iniziare a invadere l Europa in vista dell invasione della Germania. Prima di colpire i tedeschi, però, era meglio colpire gli italiani, perché essi erano più deboli. Gli Alleati che sbarcarono in Sicilia furono americani, inglesi, canadesi, neozelandesi e australiani, per un totale di uomini circa.

4 L isola fu conquistata abbastanza facilmente: gli alleati ebbero morti, gli italiani morti e feriti. La popolazione simpatizzò subito con gli americani, anche perché ormai il fascismo era odiato da tutti i cittadini a causa delle sofferenze della guerra. Il 19 luglio iniziò il bombardamento di Roma. Le bombe americane provocarono morti e feriti. Dal punto di vista psicologico, l impatto sul popolo italiano fu enorme: dopo anni di propaganda fascista, ci si rese conto che, se la guerra fosse continuata così, gli americani avrebbero ridotto l Italia a un cumulo di macerie. La conseguenza più importante dello sbarco in Sicilia fu la caduta del fascismo: il 25 luglio '43 cadde infatti il governo Mussolini, il quale era al potere dal 30 ottobre '22 (marcia su Roma). Con la caduta del governo Mussolini finì il cosiddetto Ventennio fascista. Mussolini fu arrestato e trasferito in Abruzzo sul Gran Sasso (sarà liberato dai tedeschi in settembre). Il governo fu affidato al maresciallo Badoglio, che firmò l'armistizio con gli Alleati. 5) Armistizio dell 8 settembre. L Italia si arrese senza avvisare né soprattutto le stesse nostre forze armate. Quando l armistizio fu reso pubblico alla radio, in Italia scoppiò il caos: i soldati disertarono in massa e il re Vittorio Emanuele III scappò a Brindisi con Badoglio (per timore che Roma fosse conquistata dai tedeschi). Di fatto, l Italia restò senza capo dello stato, senza governo e senza forze armate: in questo senso, l 8 settembre è il giorno più buio della nostra storia nazionale, perché quel giorno è come se l'italia fosse scomparsa come Stato (molti hanno parlato dell 8 settembre come di morte della patria ). La principale conseguenza dell 8 settembre '43 fu l invasione tedesca dell Italia. I tedeschi dilagarono in tutto il centro nord, occuparono Roma e organizzarono il fuoco di sbarramento da contrapporre agli americani (linea Gustav e linea Gotica), i quali, nel frattempo, stavano risalendo la penisola. L occupazione di Roma fu violentissima: i nazisti deportarono più di ebrei, di cui ad Auschwitz (tornarono vivi in 17).

5 L Italia si trovò spaccata a metà: a nord si formò la RSI (stato fantoccio collaborazionista) con sede a Salò, presieduta da Mussolini. Al Sud invece si formò il Regno del Sud. 6) Sbarco di Salerno (settembre '43) 7) Sbarco di Anzio (gennaio '44): premessa per la liberazione di Roma. 8) Battaglia di Montecassino (gennaio maggio '44). Fu una delle battaglie più sanguinose della 2GM e di gran lunga la più terribile che si sia combattuta in Italia. Alla fine gli Alleati sconfissero i nazisti: il simbolo di questa battaglia fu il bombardamento dell'abbazia di Montecassino e della sua biblioteca, u no dei centri culturali più importanti del Cristianesimo europeo. Nella storia del nostro Paese questa battaglia ha un importanza enorme, anche perché essa è la prova di come l'italia sia stata un autentico terreno di conquista degli stranieri durante la 2GM, con gli italiani impotenti e travolti (soprattutto i civili). 9) La liberazione di Roma (4 giugno '44). Con la liberazione di Roma tutto il centro sud era libero, ma la situazione più grave restava al nord, perché al nord c era anche la guerra civile fra partigiani e fascisti (cfr dispensa Resistenza e Repubblica). La guerra nel centro nord fu una serie continua di attentati e di sabotaggi della guerriglia partigiana contro i nazi fascisti, che trasformò ogni paese e ogni città del nord in un teatro di battaglia, mentre gli anglo americani bombardavano la Linea Gotica e cercavano di invadere la pianura padana per liberarla dai tedeschi. Non ci furono battaglie decisive, ma praticamente ogni comune del nord conobbe la sua piccola grande battaglia contro i nazi fascisti. In Friuli, per esempio, si cita il caso di Osoppo, dove si organizzò una delle brigate partigiane più importanti d Italia, e Faedis, che nel 1944 fu incendiata dai tedeschi per rappresaglia contro i suoi abitanti, che appoggiavano la Resistenza italiana di liberazione nazionale.