Area Vasta Sud Dipartimento di Arezzo Settore Supporto Tecnico Viale Maginardo, AREZZO
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- Uberto Tommaso Patti
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1 Area Vasta Sud Dipartimento di Arezzo Settore Supporto Tecnico Viale Maginardo, AREZZO N. Prot cl. AR /84.9 del a mezzo: Regione Toscana Settore Valutazione Impatto Ambientale c.a. Arch. Carla Chiodini Oggetto: Art.19 del D.Lgs 152/06 e art.48 della L.R. 10/ Procedimento di Verifica di assoggettabilità a VIA, relativo al progetto per l inserimento di un impianto roto e di una linea di cementazione dell alluminio nel ciclo produttivo dell impianto industriale esistente ubicato in Comune di Terranuova Bracciolini (AR), Loc. La Penna. Proponente: P.A.M. Srl. Richiesta Integrazioni Riferimenti richiesta di contributo tecnico istruttorio pervenuta dalla Regione Toscana in data 24/11/2017 ns. Prot.n. 2017/ documentazione scaricata dal sito della Regione Toscana in data 12/12/2017 La documentazione presentata risulta generica e incompleta, non fornendo informazioni dettagliate sugli impatti delle modifiche proposte e dell installazione nel suo complesso. Ai fini dell espressione del parere la ditta dovrà presentare integrazioni come indicato nei paragrafi specifici. Si segnala che a seguito della modifica proposta l installazione entrerà nel campo di applicazione della normativa in materia di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) quale attività IPPC 2.6 Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m 3.. La ditta PAM S.r.l. effettua trattamenti superficiali galvanici per conto di terzi su minuteria metallica. Il ciclo produttivo consiste in operazioni di pulimentatura manuale ed automatica, nella vibratura, sgrassaggio e successivi trattamenti galvanici (nello specifico trattamenti galvanici con Rame, Nichel, Oro, Palladio, Rutenio) di oggettistica metallica finalizzata alla produzione di accessori per l abbigliamento e la pelletteria di vario genere e forma per conto terzi. La Ditta è ubicata in Loc. La Penna, nel Comune di Terranuova Bracciolini. Il rapporto preliminare evidenzia che la zona è classificata dal RU come D1 (zona destinata ad attività produttive) e che non è interessata da vincoli particolari. Non è stata specificata la presenza di civili abitazioni nell intorno Pagina 1 di 5 tel fax p.iva per comunicazioni ufficiali PEC: arpat.protocollo@postacert.toscana.it - (accetta solo PEC), per informazioni ambientali: urp@arpat.toscana.it Organizzazione con sistema di gestione certificato e laboratori accreditati maggiori informazioni all'indirizzo Per esprimere il proprio giudizio sui servizi ARPAT è possibile compilare il questionario on-line all indirizzo
2 dello stabilimento, anche se, dalla documentazione fotografica prodotta, sembrerebbero presenti alcuni insediamenti civili sparsi nell area dove si trova la ditta. Nella configurazione attuale la capacità complessiva delle vasche dell impianto esistente è di 25,75 m 3. Il progetto prevede l installazione di nuovi impianti all interno dell azienda esistente, con nuove vasche che andranno ad aumentare le volumetrie esistenti e determinare così il superamento della soglia dei 30 m 3 previsti come limite di assoggettabilità a VIA. Infatti -Il primo nuovo impianto roto che si prevede di installare è costituito da circa 28 vasche della capacità di circa 280 litri ciascuna per un totale di 7,8m 3. (escluso lavaggi e recuperi). -Il secondo nuovo impianto è costituito da una linea di cementazione dell alluminio mediante la quale si intende effettuare il trattamento superficiale dei pezzi in alluminio. Sommando quindi i volumi dell impianto esistente (25,75 m 3 ) e quelli da installare (impianto roto 7,84 m 3 ) (linea cementazione alluminio 1.62 m 3 ) si ottiene un volume totale di m 3, quindi superiore alla soglia dei 30 m 3. Alla luce dell istruttoria svolta si avanzano le seguenti osservazioni: RIFIUTI Si attesta che l attività da origine oltre a rifiuti assimilabili ad urbani anche ai seguenti rifiuti: fanghi derivanti dall impianto di depurazione, rame, bronzo, ottone, filtri impianti, imballaggi in plastica, polveri impianto di aspirazione pulimentatura, dischi pulitrici, cartucce e toner delle copiatrici e delle stampanti. Non sono tuttavia stati individuati i relativi CER, il dettaglio dei contenitori utilizzati per lo stoccaggio e l ubicazione degli stessi, i quantitativi massimi disponibili per lo stoccaggio e le quantità annue prodotte. ASPETTI EMISSIVI Relativamente all aspetto emissivo la ditta dichiara esclusivamente che sono presenti linee di aspirazione localizzate sulle varie vasche galvaniche, distinte in aspirazione linea acida e aspirazione linea alcalina. Si dichiara inoltre che i due nuovi impianti che verranno installati produrranno anch essi due emissioni ciascuno, una dalla linea acida ed una dalla linea alcalina. Non viene fornita alcuna altra informazione in merito, né alcun quadro emissivo riportante le modifiche da metter in atto e gli inquinanti presenti in emissione con i rispettivi limiti. Si rileva che non sono state indicate nel dettaglio tutte le materie prime impiegate nei vari cicli (additivi) e le relative schede di sicurezza utili ai fini di poter valutare la presenza di sostanze volatili in emissione. A tale proposito si osserva che già nell ambito di un precedente procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA del 2016 di cui la ditta ha chiesto l archiviazione, era stata sollevata la problematica relativa alla presenza di trielina nella fase di sgrassaggio. Dalla descrizione attuale del ciclo produttivo sembrerebbe che la ditta intenda effettuare esclusivamente sgrassaggio elettrolitico e ad ultrasuoni e non sgrassaggio con solventi. Non essendo chiaramente indicate le sostanze utilizzate non è possibile comprendere se sono presenti o meno emissioni di SOV derivanti da tale fase. (Peraltro nella relazione tecnica si dichiara che le sostanze utilizzate nello sgrassaggio sono pericolose e per tutelare la salute dei lavoratori e dell ambiente viene impiegato un macchinario a ciclo chiuso di ultima generazione. ) Si ritiene quindi necessario che la ditta fornisca l elenco delle materie prime impiegate in tutto il ciclo produttivo ed effettui una stima delle emissioni, relative alle varie fasi, incluse le nuove lavorazioni, al fine di valutare l impatto emissivo prima e dopo la modifica proposta. Pagina 2 di 5
3 AMBIENTE IDRICO Nel ciclo produttivo vengono utilizzate acque prelevate dalla rete di acquedotto pubblico. Non sono tuttavia stati specificati i quantitativi annui prelevati. Vengono scaricate in pubblica fognatura unicamente le acque reflue assimilate a domestiche. Si attesta che la modifica in progetto non determinerà aumento di scarichi idrici e che i reflui di processo saranno smaltiti come rifiuti. Non sono fornite indicazioni relativamente alle modalità di carico scarico e movimentazione di prodotti, materie prime e rifiuti e alla possibile generazione di AMDC con necessità di trattamento ai sensi di quanto previsto dalla L. R 20/2006 e relativo regolamento di attuazione SUOLO E SOTTOSUOLO Non risultano elementi relativamente alle caratteristiche del suolo e sottosuolo dell area e alla presenza di falde idriche. Non risulta documentato se se vi sono nella zona siti inseriti nella "Banca Dati dei siti interessati da procedimento di bonifica 1 RUMORE Relativamente alla matrice rumore, viene precisato dal TCAA che lo stabilimento produttivo si trova in classe V del PCCA del Comune di Terranuova Bracciolini. Il TCAA fa inoltre riferimento all effettuazione di specifiche misure fonometriche svolte in periodo diurno (in quanto viene dichiarato che le lavorazioni della ditta vengono svolte esclusivamente in tale tempo di riferimento), che evidenziano il non superamento dei limiti normativi, ma di cui non viene riportata alcuna informazione. Alla luce di quanto sopra il Proponente dovrà produrre: -elenco di tutte le materie prime impiegate nel ciclo produttivo, con particolare riferimento alle fasi di sgrassaggio e alle nuove lavorazioni che si intende introdurre ( galvanica roto e cementazione alluminio). Dovranno altresì essere specificate: quantità massime previste in stoccaggio, loro collocazione fisica, i sistemi di contenimento delle MP liquide in caso di rottura di contenitori o sversamenti accidentali. Inoltre, in riferimento agli specifici aspetti Emissioni indicazione della presenza di civili abitazioni nel raggio di 100 m dallo stabilimento stima delle emissioni, evidenziando le fasi da cui provengono, con specifico riferimento alle modifiche proposte e agli inquinanti presenti quadro emissivo completo con indicazione dello stato attuale e dello stato modificato Rumore - informazioni previste dalla DGRT 857/2013. In particolare nell Allegato A, in cui sono riportati i criteri per predisposizione della documentazione di impatto acustico, ai sensi dell art. 12 comma 2 e 6 bis della LR 98/89, sono previsti: una descrizione delle principali sorgenti di emissione sonora, con riferimento a localizzazione, orari di funzionamento, livelli sonori di emissione; 1 Pagina 3 di 5
4 planimetria delle zone di potenziale influenza delle sorgenti e individuazione dei recettori potenzialmente più disturbati; confronto tra i livelli sonori prodotti dall attività ed i limiti. Inoltre, relativamente alle rilevazioni fonometriche effettuate, mancano gli elementi minimi per la presentazione dei risultati previsti dall allegato D del DM 16/03/98: data, luogo ed ora dei rilievi e descrizione delle condizioni meteorologiche, velocità e direzione del vento; tempo di riferimento, osservazione e misura; catena di misura completa e certificato di verifica della taratura; i livelli di rumore rilevati. Rifiuti -un elaborato grafico che attesti la collocazione fisica prevista per contenitori per lo stoccaggio; Inoltre sia con riferimento allo stato attuale che allo stato di progetto, per ciascuna tipologia di rifiuto dovrà indicare: caratteristiche dei contenitori; volumetrie massime disponibili per lo stoccaggio; quantità annue prodotte. Relativamente ai rifiuti liquidi dovrà specificare anche i sistemi di contenimento presenti in caso di rottura di contenitori o sversamenti. Ambiente idrico documentazione che attesti/chiarisca quantitativi annui di acqua utilizzata nel processo; caratteristiche delle pavimentazioni presenti all interno dello stabilimento con riferimento alla loro integrità, impermeabilità e adeguatezza a resistere alle sostanze utilizzate nelle lavorazioni; presenza o meno di rischio idraulico nell area e nel caso di tale eventualità dovrà valutare le possibili interazioni con lo stabilimento e le relative misure da porre in atto al fine di impedire rilasci di inquinanti in ambiente in caso di allagamenti; caratteristiche delle superfici esterne pertinenziali e dei rischi connessi alla movimentazione dei carichi in area esterna, considerato che il corpo di fabbrica principale risulta separato dal deposito rifiuti e da altri locali tecnici. Si dovrà dare evidenza se ricorrono o meno le condizioni di esclusione dall'obbligo di presentazione di un piano di gestione delle AMD. Descrizione delle modalità di carico scarico di prodotti, materie prime e rifiuti, i rischi connessi a rotture e sversamenti che potrebbero verificarsi in dette operazioni e le relative cautele da adottarsi (istruzione operativa). Suolo e sottosuolo -indicazioni sulle caratteristiche del suolo e sottosuolo dell area e sulla presenza di falde idriche. A riguardo si dovranno fornire almeno le informazioni di minimo ricavabili dagli elaborati presenti in allegato a PS e RU del comune, relativamente a litologia del suolo e sottosuolo, presenza di falde idriche, pozzi ed eventualmente soggiacenza e vulnerabilità della falda. Pagina 4 di 5
5 Dovrà inoltre essere consultata la Banca dati SISBON al fine di verificare se vi sono nell area siti inseriti nella "Banca Dati dei siti interessati da procedimento di bonifica 2 che possono interferire con il progetto in esame. Rischio di incidenti rilevanti - documentazione di verifica,in relazione ai quantitativi di materie prime e rifiuti, intermedi di lavorazione presenti all interno dello stabilimento, se l attività ricade o meno nel campo di applicazione della normativa relativa al rischio di incidenti rilevanti (D.Lgs 105/2015) dando evidenza nel caso non ricorra tale condizione di come si operi al fine di mantenere costantemente non superati i valori soglia stabiliti dal Decreto (istruzione operativa) Per facilitare la lettura delle integrazioni sarebbe opportuno che la Ditta presentasse nuova documentazione con evidenziate le modifiche rispetto alla precedente versione. Arezzo, 25 gennaio 2017 La Responsabile del Settore Dott.ssa Carmela D Aiutolo (*)Documento informatico sottoscritto con firma digitale ai sensi del D.Lgs 82/2005. L'originale informatico è stato predisposto e conservato presso ARPAT in conformità alle regole tecniche di cui all'art.71 del D.Lgs 82/2005. Nella copia analogica la sottoscrizione con firma autografa è sostituita dall'indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile secondo le disposizioni di cui all'art. 3 del D.Lgs 39/ Pagina 5 di 5
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