Abstract tratto da Edoardo Vietti, Mario Vietti - Tetti Verdi e Giardini Pensili - Tutti i diritti riservati - Dario Flaccovio editore

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4 Edoardo Vietti Mario Vietti Tetti verdi e giardini pensili Manuale per migliorare l ambiente urbano e il microclima, ottenere risparmio energetico e diminuire l inquinamento

5 Edoardo Vietti - Mario Vietti Tetti verdi e giardini pensili Manuale per migliorare l ambiente urbano e il microclima, ottenere risparmio energetico e diminuire l inquinamento ISBN by Dario Flaccovio Editore s.r.l. - tel info@darioflaccovio.it Prima edizione: gennaio 2018 Vietti, Mario <1946-> Tetti verdi e giardini pensili / Mario Vietti, Edoardo Vietti. - Palermo : D. Flaccovio, ISBN Giardini. I. Vietti, Edoardo <1982-> CDD-23 SBN PAL CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana Alberto Bombace Stampa: Tipografia Officine Grafiche Riunite, Palermo, gennaio 2018 Ringraziamenti Si ringraziano le seguenti ditte che hanno collaborato fornendo documentazione e fotografie: Antico Mestiere, Località Carpineta 15, Scrofiano Sinalunga (SI) Daku Italia s.r.l., via XIII Martiri 28, San Donà di Piave (VE) Elbi s.p.a., via Buccia 9, Limena (PD) Harpo s.p.a., via Torino 34, Trieste L Officina dei Giardini, via Occimiano 44, Torino Paolelli Garden s.r.l., Località Quartaccio km 4,200, Fabrica di Roma (VT) Perlite Italiana s.r.l., via Alzaia Trento 7, Corsico (MI) Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici. L editore dichiara la propria disponibilità ad adempiere agli obblighi di legge nei confronti degli aventi diritto sulle opere riprodotte. La fotocopiatura dei libri è un reato. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dagli aventi diritto/dall editore.

6 5 INDICE Premessa... pag Aspetti generali 1.1. Origine dei giardini pensili...» Clima...» Benefici dei giardini pensili...» Risparmio energetico e isolamento termico...» Carico sopportabile dalle solette...» Possibili carichi gravanti su una soletta rinverdita...» Metodi di distribuzione e riduzione del carico in un giardino pensile.» Sistemi di impermeabilizzazione, deflusso delle acque e pendenze...» Impermeabilizzazione...» Deflusso dell acqua e pendenze...» Irrigazione...» Fabbisogno d acqua...» Modalità e frequenza delle irrigazioni...» Caratteristiche dell acqua di irrigazione...» Il progetto 2.1. Analisi e studio degli aspetti strutturali e architettonici: il sopralluogo...» Utilizzo dell area verde e scelta dello stile...» Esigenze dei committenti...» Scelte stilistiche...» Elaborazione del progetto...» Criteri di scelta del verde...» Progettazione del tappeto erboso...» Cenni sulla scelta delle piante...» Inserimento di strutture fisse...» Pavimentazioni...» Grigliati e muri verdi...» Pergolati...» Serre...» Accessori ed elementi di arredo...» Mobili e arredi...» Tende e ombrelloni...» Zona pranzo...» Solarium e zona relax...» Decorazioni...» Normativa, permessi e autorizzazioni...» Esempi di progetti di terrazzi in condizioni ambientali diverse...» Verde tra i tetti...» Terrazzo in un attico al quinto piano nel quadrilatero romano a Torino» Un attico prestigioso...» Terrazzo nella precollina di Torino prospicente il fiume Po...» Esempi di progetti di giardini pensili...» 61

7 6 Tetti verdi e giardini pensili Giardino pensile in città...» Giardino pensile aziendale...» Giardino pensile giapponese...» Un esempio di palazzo con inserimento totale nel verde pensile integrato...» Giardino pensile privato...» Giardino pensile nei pressi di Susa...» Giardino pensile sopra magazzino interrato preesistente...» Attico al quinto piano in zona precollina panoramica...» Giardino pensile integrato all interno di ampio giardino con piante da frutto...» Giardino pensile a Laigueglia (Savona)...» Giardino realizzato su soletta predisposta per carichi pesanti...» Scelta delle piante 3.1. Criteri di scelta...» Condizioni climatiche e ambientali...» Aspetto estetico...» Altri criteri utili...» Le piante adatte alla coltivazione nei giardini pensili...» Alberi...» Arbusti...» Conifere...» Piante rampicanti...» Erbacee perenni, tappezzanti, aromatiche, annuali da fiore e bulbose.» Orto e frutteto...» Sistemazione botanica...» Tabelle delle caratteristiche delle piante più adatte per il verde pensile...» Strutture, materiali, accessori 4.1. Materiali usati per le varie strutture di un area verde...» Legno...» Mattoni, cemento e calcestruzzo...» Pietra...» Metallo...» Materiali sintetici...» Terracotta...» Terreno, terricci, concimi e materiali inerti...» Composizione del terreno...» Terricci naturali...» Torba...» Sabbia...» Ghiaia e ciottoli...» Materiali inerti...» Argilla espansa...» Inerti vulcanici...» Perlite e vermiculite...» 171

8 Indice Corteccia di pino...» Concimi...» Fertilizzanti inorganici...» Fertilizzanti organici...» Terricci e substrati...» Preparazione del terriccio...» Contenitori: vasi, fioriere e vasconi...» Scelta dei contenitori...» Dimensioni e forme dei contenitori...» Materiali per la realizzazione dei contenitori...» Fioriere fisse e aiuole...» Balconiere...» Sottovasi, piedini e rotelle...» Pavimentazioni, rivestimenti, pareti e muri, cordoli...» Pavimentazioni...» Materiali per pavimentazioni da esterni...» Pareti e muri verdi...» Muretti e cordoli...» Pergolati e verande...» Grigliati e sostegni per piante rampicanti...» Mobili e complementi d arredo...» Materiali usati per la realizzazione di mobili da esterno...» Serre...» Tende e ombrelloni...» Fontane, vasche e piante acquatiche...» La costruzione: sistemi tradizionali 5.1. Cenni introduttivi...» Impermeabilizzazione della soletta...» Tetto freddo, tetto caldo, tetto rovescio...» Le membrane impermeabilizzanti...» Posa dell impermeabilizzazione...» Guaina antiradice...» Strato drenante...» Materiali per lo strato drenante...» Spessore dello strato drenante...» Posa dello strato drenante...» Pozzetti di scarico e loro posa...» Strato filtrante...» Strato fertile...» Spessore dello strato fertile...» Posa dello strato fertile...» Strati supplementari di un giardino pensile...» Strato di scorrimento e/o separazione...» Massetto di pendenza Strato di compensazione...» Isolamento termico e barriera vapore...» Protezione del manto impermeabile...» 219

9 8 Tetti verdi e giardini pensili Riserva idrica...» Strati di un giardino pensile tradizionale...» La pavimentazione di un tetto giardino...» Posa della pavimentazione...» Posa di vasi, fioriere, contenitori e aiuole...» Posizionamento dei vasi...» Come sfruttare gli spazi ristretti...» Come radunare tanti vasi piccoli sparsi...» Come completare la sistemazione del terrazzo sulle pareti verticali...» Come mimetizzare i vasi o valorizzarli...» Preparazione dei vasi prima della messa a dimora delle piante...» Posa dei materiali all interno dei contenitori...» Costruzione delle aiuole...» Posa degli accessori...» Pergolati...» Tende e coperture...» Graticci e sostegni vari per piante rampicanti...» Mobili e arredi vari...» Barbecue...» Serre...» Impianti di irrigazione...» Sistemi di irrigazione...» Impianto a goccia...» Impianto a pioggia...» Progetto di un impianto di irrigazione...» Costruzione e manutenzione dell impianto...» Impianti di illuminazione...» Illuminazione pratica...» Illuminazione artistica...» Realizzazione dell impianto di illuminazione...» Il prato su soletta...» Caratteristiche fisico-chimiche del terreno...» Preparazione del letto di semina...» Miscugli di sementi...» Semina...» Tappeto erboso a pronto effetto...» Disposizione e messa a dimora delle piante...» Disposizione delle piante...» Messa a dimora delle piante...» Casi specifici...» Periodo adatto alla messa a dimora...» Ancoraggi...» Cure da effettuare subito dopo la messa a dimora...» Sistemi brevettati costruttivi per giardini pensili e tetti verdi 6.1. Cenni introduttivi...» Strati alleggeriti...» 252

10 Indice Modalità di apporto idrico...» Vegetazione...» Rinverdimento estensivo...» Rinverdimento intensivo...» Pesi dei sistemi brevettati...» Successione degli strati nei sistemi brevettati...» Sistema Perligarden-Perliroof...» Stratigrafia del sistema e caratteristiche dei materiali...» Calcolo del carico sulla soletta...» Modalità di approvvigionamento idrico...» Tipologie e stratificazioni del sistema Perligarden...» Sistema Harpo...» Stratigrafia del sistema e caratteristiche dei materiali...» Calcolo del carico sulla soletta...» Modalità di approvvigionamento idrico...» Tipologie e stratificazioni del sistema Harpo...» Sistema Daku...» Stratigrafia del sistema e caratteristiche dei materiali...» Calcolo del carico sulla soletta...» Modalità di approvvigionamento idrico...» Tipologie e stratificazioni del sistema Daku...» La manutenzione del giardino pensile 7.1. Piante...» L irrigazione...» La concimazione...» Trattamenti antiparassitari...» La potatura...» Altri lavori...» Tappeto erboso...» Tosatura...» Irrigazione...» Concimazione...» Diserbi...» Trattamenti antiparassitari...» Altri lavori...» Impianto di irrigazione e rete di smaltimento idrico...» Accessori...» Pergolati...» Mobili in legno...» Sistemi brevettati estensivi...» 310 Glossario...» 311 Bibliografia...» 315 Sitografia...» 31

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12 11 Premessa Tetti piani e terrazzi spesso vengono trascurati dai proprietari lasciandoli spogli oppure collocando qualche vaso, senza un ordine ben preciso, con piante scelte con poca consapevolezza. Queste superfici, rinverdite secondo un buon progetto, diventano un ampliamento dell abitazione, un ambiente in più da vivere, un oasi dove potersi rilassare lontani dai rumori della città. Se si eseguono direttive precise l arredo verde di un terrazzo o di un giardino pensile non è complicato e, anche se può comportare un impegno iniziale sia economico che esecutivo maggiore rispetto a un giardino tradizionale, donerà non poche soddisfazioni. Oltretutto il verde pensile presenta diversi vantaggi non solo dal punto di vista estetico (valorizzazione di un immobile e miglioramento dell impatto visivo dei fabbricati), ma anche funzionale ed economico. È in grado infatti di proteggere l impermeabilizzazione e la soletta, allungandone la durata; contribuisce ad aumentare sensibilmente l isolamento termico e acustico dei locali sottostanti; comporta un minore spreco dell acqua piovana, riportandola al suo ciclo naturale. Inoltre determina un miglioramento dell ambiente esterno, in quanto le piante, come è noto, assorbono anidride carbonica e liberano ossigeno, oltre a trattenere polveri e sostanze inquinanti (10-20% di polvere in meno). In definitiva la realizzazione di un giardino pensile o di un terrazzo rappresenta una valida soluzione per migliorare l ambiente urbano e il microclima, ottenere un apprezzabile risparmio sui consumi e diminuire l inquinamento. Con questo libro gli autori si ripropongono di aiutare tutti coloro che intendono rinverdire una soletta o un terrazzo, indicando gli accorgimenti da seguire per ottenere un risultato soddisfacente e sicuro. Lo scopo è anche quello di diffondere il verde pensile non solo sui terrazzi privati ma anche sulle coperture piane che sovrastano una qualunque struttura edilizia (ad esempio tetti, garage e cortili), in modo da rendere le nostre città meno tristi. Il rinverdimento di queste aree infatti, anche se di maggiore estensione e impegno, si accomuna con quello di un terrazzo perché le piante devono vivere in uno spessore ridotto di strato fertile e le radici non possono espandersi verso il basso, a differenza dei giardini in piena terra. In Italia il verde pensile si sta lentamente diffondendo, mentre in molti paesi europei, soprattutto del nord, e negli Stati Uniti, è un esperienza avviata già da diversi anni. Coloro che si accingono al rinverdimento di un terrazzo o di una soletta dovrebbero rammentarsi che l ambiente deve essere creato per le persone e quindi essere fruibile e facile da mantenere. Pertanto, anziché ammassare un numero considerevole di varietà diverse di piante, è meglio selezionarne poche specie e sistemarle con criterio. Questo naturalmente vale anche per gli accessori e gli arredi. Ecco perché è importante far precedere i lavori da un progetto, che dovrà tenere in debito conto non solo le esigenze delle piante, ma anche quelle delle persone che sfrutteranno questi spazi verdi. È superfluo sottolineare che il successo di queste realizzazioni non dipende solo dalle scelte giuste e dall esecuzione a regola d arte, ma anche dall impegno e dall attenzione che i proprietari intendono dedicare alla manutenzione.

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14 13 1. Aspetti generali 1.1. Origine dei giardini pensili Fin dall antichità si realizzarono giardini pensili sorretti da muraglioni. Tra quelli più celebri si possono certamente ricordare i giardini di Babilonia, costruiti per ordine di Nabucodonosor II nel corso dell VI secolo a.c. sulle rive dell Eufrate e annoverati fra le sette meraviglie del mondo antico. Tuttavia la costruzione di giardini pensili trovò la sua collocazione più importante nel Novecento, grazie all illustre architetto francese Le Corbusier, che inseriva nelle sue realizzazioni terrazzi fioriti e giardini pensili di un certo rilievo. Dopo una fase di accantonamento dovuta al forte sviluppo industriale del dopoguerra, negli anni 60-70, architetti e urbanisti ricominciarono ad inserire il verde nelle loro realizzazioni. Questo avvenne soprattutto con il recupero di aree inutilizzate, nelle parti sopraelevate degli edifici (tetti, coperture di garage, ecc.) e in balconi e terrazzi (figura 1.1). Figura 1.1. Terrazzo con aiuole fisse con sistema tradizionale e vasi di grandi dimensioni (fonte: Turin Garden)

15 14 Tetti verdi e giardini pensili La diffusione del cemento armato favorì notevolmente lo sviluppo del verde pensile, in quanto permise di consolidare le strutture e la realizzazione di tetti piani praticabili al posto dei tradizionali tetti a falda. Una delle differenze principali tra un giardino in piena terra e un giardino pensile è che il primo è quasi autosufficiente in quanto le piante possono trovare il nutrimento e l acqua direttamente dal terreno con limitati interventi da parte dell uomo; al contrario, un giardino pensile dipende essenzialmente dalle cure dei proprietari (annaffiature, concimazioni, ecc.). Per la realizzazione di un giardino pensile bisogna tenere conto di alcuni importanti fattori fra cui un attenta analisi delle condizioni climatiche, delle caratteristiche della soletta (portata, impermeabilizzazione, deflusso delle acque, ecc.) e della possibilità di rifornimento idrico. A tutto questo si deve aggiungere un accurata scelta delle specie vegetali, dei materiali e degli accessori da inserire nel progetto. Questo è favorito dal continuo sviluppo della tecnologia riguardante materiali, metodologie di posa, specie vegetali resistenti e con nuove colorazioni Clima Il clima dell area da rinverdire influenza fortemente lo sviluppo e la scelta delle piante in quanto condiziona la disponibilità di acqua ed elementi nutritivi, la temperatura e l umidità dell aria e l irraggiamento solare. Per questo motivo, la scelta vegetazionale deve essere frutto di un attenta analisi delle condizioni climatiche, considerando anche la latitudine e l altitudine del luogo. L Italia può essere suddivisa in due grosse aree climatiche abbastanza omogenee: la fascia fresco-temperata (nord e fascia interna appenninica) e la mediterranea o caldotemperata (area costiera, sud e isole). Esiste anche la possibilità che in una particolare zona climatica si formino dei microclimi particolari: aree limitate con condizioni climatiche proprie, anche molto differenti dalla zona climatica di appartenenza, permettendo lo sviluppo di alcune specie vegetali che non hanno possibilità di crescita nelle zone limitrofe. Questo può avvenire anche nei singoli terrazzi o nei giardini pensili. esposizione L esposizione influenza fortemente la scelta delle specie vegetali. Per quanto riguarda l irraggiamento solare si possono distinguere tre tipi di esposizione: a pieno sole (sud) con temperature più alte, adatta per piante mediterranee e che sopportano bene alte temperature e un forte irraggiamento solare; a mezzo sole (sud-est o sud-ovest) con una buona luminosità ma un riscaldamento minore, adatta per la maggior parte delle piante;

16 Aspetti generali cap 1 15 a mezz ombra (nord-est o nord-ovest) o ombra completa (nord) con scarsa luminosità e più fresca, adatta solo per alcune piante generalmente con foglie di colore verde scuro e coriacee. Si può avere anche un esposizione ventilata o riparata (nel caso in cui siano presenti protezioni naturali o artificiali). È quindi necessario verificare l esposizione del terrazzo prima di procedere con la scelta delle piante e della loro collocazione. luminosità La luce che arriva per mezzo dei raggi solari è uno dei fattori climatici indispensabili al processo della fotosintesi clorofilliana, necessario allo sviluppo e alla crescita delle piante. Il grado di luminosità può variare in base alla presenza di barriere naturali o artificiali (alberi, colline, nuvole, edifici, ecc.), alla pendenza del terreno, all inclinazione dei raggi solari nelle varie stagioni e alla durata del giorno stesso. L intensità di illuminazione influenza diversi fattori come la temperatura e l umidità; con un irraggiamento maggiore si verifica l aumento della temperatura e la diminuzione dell umidità e viceversa. Per esempio, nel mese di giugno, un giardino pensile esposto a sud riceverà la maggiore illuminazione dall alba al tramonto, con il conseguente aumento della temperatura e la diminuzione dell umidità, mentre in inverno potrebbe rimanere ombreggiato per gran parte del giorno e di conseguenza essere più freddo e umido. Le aree esposte a nord in molti casi possono non essere mai soleggiate. Nella maggior parte dei casi, le piante hanno bisogno di una buona intensità luminosa, soprattutto per avere una fioritura più abbondante, tuttavia alcune non gradiscono un irraggiamento diretto, oppure necessitano di una posizione ombreggiata o ancora, in casi particolari come le Clematis, richiedono la chioma al sole e il piede all ombra. In generale, è comunque bene seguire la regola per cui una pianta deve ricevere almeno 5-6 ore di sole al giorno se richiede molta luce, oppure 2-3 ore di sole se richiede la mezz ombra. In luoghi come terrazzi o tetti, a causa della loro posizione elevata, l irraggiamento solare può diventare addirittura eccessivo; i danni causati dai raggi solari possono essere incrementati anche dalla presenza di riflessi da parte degli altri edifici o dai rivestimenti chiari delle diverse superfici del terrazzo. Spesso l irraggiamento nei giardini pensili può risultare eccessivo, soprattutto nelle stagioni più calde, e può influenzare negativamente lo stato di salute delle piante. Per questo motivo si possono collocare delle barriere che riducano l irraggiamento solare, senza bloccarlo completamente (devono cioè lasciare filtrare un po di luce e aria). Per raggiungere questo obiettivo si può ricorrere alla costruzione di pergolati, gazebi,

17 16 Tetti verdi e giardini pensili grigliati e tende oppure nei terrazzi con uno stile più rustico sono anche adatte stuoie, cannicciati o reti frangisole (figura 1.2). Nel caso di piante rampicanti è necessario fare attenzione al riverbero del muro dove sono appoggiate; per diminuire questo effetto sarebbe opportuno far salire le piante su graticci o fili appositi tenuti leggermente scostati dalla parete in modo da formare un intercapedine che permetta il passaggio di aria. Figura 1.2. Giardino pensile con pergolati per ridurre l irraggiamento solare (fonte: Turin Garden) temperatura La temperatura è influenzata da diversi fattori quali: variazioni periodiche di luce, precipitazioni, vento, presenza di montagne, mari e laghi e soprattutto altitudine e latitudine. Nei giardini pensili bisogna considerare che le superfici scure (guaine, vasi, ecc.) possono essere dannose poiché determinano un aumento eccessivo delle temperature. Le specie vegetali si adattano in modo diverso alla temperatura; in generale quando questa si avvicina allo zero la vegetazione sospende ogni attività per riprenderla quando ricomincia a risalire. Questo accade anche nel periodo estivo quando le temperature sono molto elevate.

18 Aspetti generali cap 1 17 In Italia si possono individuare diversi tipi di piante: piante resistenti al gelo (per zone di montagna), piante resistenti alle basse temperature che patiscono gelate molto prolungate (zone di pianura e collina), e piante mediterranee (per zone litoranee e isole). Nei giardini pensili, durante l estate e l inverno, le temperature massime e minime possono raggiungere livelli critici per le piante. Questo problema può essere contenuto attraverso dei particolari accorgimenti che possano mantenere un ambiente ideale all interno del terrazzo. Attraverso la scelta di colori chiari per le diverse superfici e con la costruzione di barriere per l irraggiamento si può rinfrescare l ambiente. L inserimento di piantine tappezzanti alla base degli arbusti e dei rampicanti contribuisce a mitigare il calore eccessivo. Se, invece, si desidera riscaldare spazi esposti a nord o a correnti fredde, sono da preferire tinte scure, non solo per gli elementi strutturali ma anche per vasi e fioriere. Inoltre, la maggior parte delle specie vegetali teme le gelate prolungate, è bene quindi non trascurare le protezioni dal freddo. vento Solitamente i terrazzi e i giardini pensili sono abbastanza ventilati a causa della loro posizione aperta ed elevata. Per questo motivo sono soggetti all azione del vento che con la sua forza può causare gravi danni alle piante presenti, non solo con sollecitazioni meccaniche. Il vento causa un aumento della traspirazione delle foglie e una maggiore evaporazione dell acqua dal terreno; dopo una giornata ventosa è quindi necessaria un integrazione adeguata di acqua irrigua per sopperire alle eventuali perdite. Inoltre il vento freddo nei periodi invernali può essere dannoso per le piante meno rustiche. Perciò, per salvaguardare le specie vegetali presenti su terrazzi e giardini pensili, è possibile contenere l azione del vento con opportune barriere frangivento posizionate in corrispondenza dei venti dominanti e fissate alla ringhiera o al muro. È importante che la barriera non blocchi completamente il passaggio dell aria; con barriere semi-permeabili, infatti, l azione del vento viene smorzata. Le barriere possono essere realizzate anche solo da elementi vegetali, preferendo piante sempreverdi, con foglie piccole e coriacee e resistenti alla siccità, che sopportano meglio l azione del vento. umidità L acqua è uno degli elementi fondamentali per la vita delle piante, che la ricevono sotto forma di umidità atmosferica o precipitazioni (pioggia, rugiada e neve). L acqua ha la basilare funzione di trasportare le sostanze nutritive verso le radici, favorendo il loro assorbimento.

19 18 Tetti verdi e giardini pensili Risultano quindi indispensabili adeguati apporti idrici, sia naturali che artificiali, per favorire lo sviluppo delle piante e mantenerle in pieno vigore e salute; questi devono essere sufficienti a reintegrare le riserve idriche del terreno che man mano calano a causa dell evaporazione. Tuttavia nei giardini pensili è bene fissare con opportuni ancoraggi le piante più alte, in quanto risultano essere meno stabili a causa del ridotto strato di substrato presente. inquinamento Non è da sottovalutare il forte inquinamento, che caratterizza le nostre città, nocivo anche alla salute delle piante oltre che all uomo e agli animali. È necessario scegliere le specie più resistenti e lavare periodicamente le foglie, in modo da togliere la patina di smog depositata e favorire così l assimilazione di luce, aria e acqua Benefici dei giardini pensili I giardini pensili garantiscono indiscussi benefici economici e ambientali: migliorano il microclima e riducono la temperatura media attenuando il fenomeno isola di calore tipico degli ambienti urbani; contribuiscono ad aumentare sensibilmente l isolamento termico e acustico dei locali sottostanti, garantendo un notevole risparmio energetico estivo e invernale; riducono le emissioni di anidride carbonica e trattengono le polveri sottili; tutelano e aumentano la biodiversità di specie vegetali e animali; trattengono l acqua piovana, ritardandone il rilascio e riducendo gli apporti nella rete fognaria durante i fenomeni meteorici più intensi; proteggono l impermeabilizzazione e la soletta da escursioni termiche e agenti atmosferici, allungandone la durata; rendono fruibili e gradevoli i tetti piani che diversamente in estate sarebbero eccessivamente caldi; aumentano il valore degli immobili e possono essere utili nella riqualificazione di aree urbane degradate Risparmio energetico e isolamento termico Il verde pensile ha anche un importante funzione isolante termica e acustica degli edifici. L isolamento è ottenuto grazie alla vegetazione e al substrato che limitano gli scambi termici dall esterno all interno e viceversa. Lo strato di coltivo e la vegetazione dei giardini pensili garantiscono la coibentazione

20 Aspetti generali cap 1 19 su tutta la superficie della soletta e costituiscono un ottimo strumento di raffrescamento passivo in estate e riducono la dispersione del calore (trasmittanza) in inverno. In questo modo si può ottenere fino al 60% di riduzione delle escursioni termiche. Secondo osservazioni effettuate in alcuni paesi del Nord Europa su un tetto piano in inverno le temperature minime aumentano da 30 C su tetti ricoperti da guaina a 5 C sotto il tetto verde, mentre in ambienti mediterranei le temperature massime si riducono da + 50 C a + 25 C. A trarre vantaggio dal maggiore isolamento termico attraverso le sistemazioni a verde sono gli ambienti sottostanti che si mantengono più caldi durante i mesi invernali, con un notevole risparmio nelle spese di riscaldamento, e soprattutto più freschi in estate, consentendo una riduzione dei costi di eventuali impianti di condizionamento. Nel caso di terrazzi pavimentati è invece necessario collocare uno strato isolante sotto (tetto caldo) o sopra (tetto rovescio) l impermeabilizzazione. La riduzione delle escursioni termiche determina inoltre minori sollecitazioni (dilatazioni e contrazioni) sulle strutture e gli strati che compongono la base del tetto verde (impermeabilizzazione, ecc.) mantenendone più a lungo l efficacia. Viene favorito anche l isolamento acustico grazie alla prerogativa che possiede la vegetazione di assorbire i rumori invece di rifletterli come accade in presenza di muri, pareti o qualunque struttura muraria Carico sopportabile dalle solette Prima della realizzazione di un giardino pensile è fondamentale considerare la portata (il carico sopportabile) della soletta su cui si deve intervenire. La portata dunque è vincolante nella scelta dei materiali, degli spessori del substrato, delle piante e di qualunque elemento collocato sopra la soletta. Il progettista stabilisce la massima capacità di carico (portanza) in base a precise normative di legge; le direttive indicano portanze diverse da rispettare a seconda dell uso dell edificio (locali ad uso abitazione, locali pubblici, ospedali, rimesse per autovetture, ecc.) e a seconda del tipo di struttura (tetto praticabile, balcone, parapetto, sottotetto, ecc.). Questi valori prendono in considerazione il probabile carico cui saranno sottoposte le strutture, e anche le condizioni climatiche di una certa regione (ad esempio in montagna si devono adottare portanze maggiori in previsione di forti nevicate). Solitamente nei vecchi edifici la portata della soletta è di kg/m 2, mentre nelle costruzioni recenti è di kg/m 2. In alcuni casi il carico sopportabile può essere anche superiore ed è quindi possibile realizzare un vero e proprio giardino pensile con la posa di uno strato sufficientemente spesso di substrato in modo da poter coltivare anche grandi arbusti o piccoli alberi (figura 1.3).

21 20 Tetti verdi e giardini pensili Figura 1.3. Giardino pensile di un importante banca a Torino con aiuole all interno di profondi vasconi, che hanno consentito l inserimento di alberi di grandi dimensioni (fonte: Turin Garden) Per garantire la sicurezza delle persone, è necessario che il carico gravante sulla soletta si mantenga ben al di sotto della portata massima, sia durante la costruzione (materiali e macchinari usati per il cantiere) sia durante la fruizione e la gestione dell area verde Possibili carichi gravanti su una soletta rinverdita Per stabilire quale carico graverà sulla soletta alla fine dei lavori è necessario considerare i pesi dei vari materiali e delle piante che si intendono inserire nel progetto al fine di evitare di raggiungere un peso globale non sopportabile dalla struttura. Per calcolare i carichi di materiali che assorbono acqua (terra, ghiaia, argilla espansa, ecc.) è importante tenere conto dell incremento di peso dovuto all acqua; questa infatti quando satura un materiale poroso, lo fa aumentare di circa kg/m 3 (vedi tabella 1.1). Il peso del substrato di coltura varia da circa 950 kg/m 3 a 1500 kg/m 3 e dipende dalla sua composizione (vedi tabella 1.2). Il substrato più pesante è quello costituito esclusivamente da terra agraria, il più leggero è quello che si usa attualmente nei sistemi brevettati, composto da materiali inerti leggeri (pomice, perlite, cortecce, torba, fibre di cocco, argilla espansa, lapillo vulcanico, ecc.).

22 Aspetti generali cap 1 21 Tabella 1.1. Pesi dei principali materiali usati per il rinverdimento di solette nei sistemi tradizionali Materiali kg/m 3 kg/m 3 saturo di acqua Terra agraria Sabbia Ghiaia Torba Argilla espansa Perlite espansa Pomice Terricci alleggeriti Tabella 1.2. Peso indicativo dello strato di coltivo dei sistemi tradizionali (con terricci organici 1 ) Spessore dello strato kg/m 2 cm (prato) cm (piantine erbacee) cm (piccoli arbusti) cm (arbusti medi) cm (arbusti grandi e piccoli alberi) Anche il materiale vegetale contribuisce ad incrementare il peso di un giardino pensile; nel caso in cui le piante messe a dimora siano erbacee o piccoli arbusti, l incremento è trascurabile, ma se vengono utilizzati piccoli alberi (con altezze di circa 7-10 metri) si può avere un aumento di kg/m 2. Per specie arboree più alte (circa 15 metri), usate sporadicamente sui giardini pensili, si può avere un aumento di peso fino a 150 kg/m 2. Siccome il peso delle piante aumenta in modo direttamente proporzionale al loro invecchiamento, è necessario conoscere quello che raggiungeranno al punto di massimo sviluppo, considerando che quest ultimo, nei giardini pensili, è più contenuto rispetto ai giardini in piena terra. Per quanto riguarda il manto erboso, risulta trascurabile il peso di quello seminato, mentre se si effettua il trapianto di zolle a pronto effetto bisogna considerare un incremento di peso di circa kg/m 2. Nel calcolo del carico complessivo dovranno inoltre essere inclusi i pesi di tutti gli altri elementi di arredo (pergolati, grigliati, mobili, ecc.) e degli accessori (cordoli, muretti, barbecue in muratura, pavimentazioni, ecc.). 1 Peso medio a saturazione d acqua di kg/m 3.

23 22 Tetti verdi e giardini pensili Un altro elemento da considerare, nel caso di tetti verdi, è il peso della pavimentazione; in linea teorica, si possono posare le stesse pavimentazioni utilizzate nei giardini, ma, per evitare il sovraccarico della soletta, è preferibile utilizzare i prodotti più leggeri. Ad esempio, la pietra di Luserna risulta piuttosto pesante, quindi, se la portata della soletta non è sufficientemente alta, è preferibile orientarsi verso piastrelle con superficie ruvida. Infine è fondamentale valutare anche il peso degli strati sottostanti a quello di coltivo (impermeabilizzazione, drenaggio, ecc.) il quale dipende dal loro spessore e dal tipo di materiale. Per lo strato drenante, ad esempio, il peso varia da kg/m 3 della ghiaia a kg/m 3 dell argilla espansa; le membrane antiradice, filtranti e protettive di vario tipo sono quasi trascurabili e generalmente non superano i kg/m 2. È utile considerare anche il peso di fruizione, ossia il peso delle persone che vivranno lo spazio verde, ipotizzando la massima concentrazione prevedibile. Nel caso di terrazzi aperti al pubblico si potrebbe raggiungere addirittura, nei momenti di grande affollamento, un carico di circa 400 kg/m 2. Come carichi temporanei bisogna considerare nelle regioni settentrionali e nelle zone collinari e montane anche le possibili precipitazioni nevose. Prima di procedere con la costruzione dello spazio verde è quindi essenziale affidare ad un tecnico esperto una verifica di natura statica, confrontando la portata definita dal progettista delle strutture (o dall amministratore se si tratta di vecchi stabili) con il peso totale dell impianto finito che si desidera realizzare. Nel caso in cui la portata della soletta non sia sufficiente a sopportare i pesi previsti, sarà necessario, ove possibile, effettuare opere di potenziamento delle strutture interessate o più semplicemente ridurre il carico diminuendo le quantità dei materiali o variandone le tipologie, utilizzando piante a sviluppo contenuto o adottando alcuni accorgimenti, al fine di alleggerire i materiali. Se l edificio è ancora da costruire e nel progetto è già prevista la realizzazione di un tetto verde, il problema della portata si può facilmente risolvere dimensionando a priori le strutture interessate al rinverdimento Metodi di distribuzione e riduzione del carico in un giardino pensile In fase di progettazione, è utile individuare le zone del terrazzo che presentano una resistenza strutturale maggiore, in modo da sistemarvi i materiali più pesanti. È buona regola collocare i carichi maggiori al di sopra delle strutture portanti (pilastri e travi) o in prossimità dei muri maestri; è consigliabile anche evitare il sovraccarico delle zone a sbalzo che risultano essere le meno resistenti. Per limitare il peso complessivo di un tetto verde è preferibile, per lo strato drenante,

24 Aspetti generali cap 1 23 impiegare materiali inerti più leggeri (argilla espansa, lapillo, ecc.) al posto della ghiaia. Nei giardini pensili non è utilizzabile un substrato costituito unicamente da terreno agrario, in quanto, considerando il suo peso da umido e supponendo uno spessore di 50 cm, si raggiungerebbe un peso di circa kg/m 2, non sopportabile da una soletta normale. È dunque necessario un alleggerimento dello strato fertile, provvedendo all aggiunta di materiali come torba, argilla espansa (con granulometria ridotta), corteccia, lapillo, pomice, polistirolo, ecc. Con i sistemi attualmente brevettati è possibile ovviare facilmente al problema del sovraccarico della soletta, grazie all utilizzo di materiali inerti, che permettono di alleggerire notevolmente lo strato fertile, pur mantenendo un ambiente favorevole alla crescita delle piante. È quindi possibile creare un giardino pensile su quasi tutte le tipologie di solette, evitando la costruzione di eventuali rinforzi strutturali. Ad esempio, in caso di sistemazioni a prato o collocazione di specie erbacee, la portata necessaria può arrivare a kg/m 2, mentre per la messa a dimora di piccoli alberi o arbusti, risulta sufficiente una portata che varia dai 250 a 500 kg/m Sistemi di impermeabilizzazione, deflusso delle acque e pendenze Impermeabilizzazione L impermeabilizzazione è, sicuramente, uno degli aspetti più importanti nella realizzazione di uno spazio verde su una soletta. In commercio è presente una vasta gamma di prodotti impermeabilizzanti come, ad esempio, membrane sintetiche, dotate di un elevata resistenza meccanica e un ottima tenuta. Il materiale impermeabile deve resistere sia all acqua e agli eventi atmosferici (gelo, calore, irraggiamento solare, ecc.) sia alle diverse sollecitazioni meccaniche dovute alla deformazione dei materiali, causate da variazioni di umidità ed eventuali sbalzi termici. La membrana impermeabilizzante deve essere sistemata con estrema cura, evitando la formazione di spazi in cui può avvenire l infiltrazione dell acqua. È bene eseguire correttamente le sovrapposizioni e prestare molta attenzione a tutti gli spigoli ed elementi che interrompono la continuità della membrana. Questa membrana deve essere divisa dagli strati sovrastanti per mezzo di una guaina antiradice che impedisce all apparato radicale della pianta di intaccare la membrana stessa. In alternativa esistono delle membrane impermeabili con strato antiradice.

25 24 Tetti verdi e giardini pensili Deflusso dell acqua e pendenze Il drenaggio e il deflusso dell acqua sono fondamentali per evitare l eccessiva presenza di acqua nel substrato, che può risultare estremamente dannosa per la vita delle piante. Un alto livello di umidità riduce la presenza di ossigeno, provoca il dilavamento degli elementi nutritivi e aumenta il livello di anidride carbonica nel terreno; tutto questo causa ingiallimenti della parte aerea della pianta, crescita stentata, marciumi e asfissia radicale. Inoltre, viene favorito lo sviluppo di organismi crittogamici e l apparato radicale tende a svilupparsi in superficie, rendendo le piante meno stabili e meno resistenti alla siccità. Per limitare i danni dovuti all eccesso idrico è consigliabile realizzare un sistema di drenaggio, collegato a degli scarichi correttamente dimensionati, che possa raccogliere e smaltire l acqua in eccesso. È innovativo il sistema di drenaggio continuo proposto dalla Harpo, di cui parleremo diffusamente nel capitolo dei sistemi brevettati, che consente di realizzare una rete di drenaggio su tutta la superficie del giardino pensile senza alcuna interruzione. Questa soluzione consente di realizzare sopra il drenaggio, oltre al verde pensile, anche pavimentazioni di qualsiasi natura, cordoli o muretti, plinti di ancoraggio, ecc., mantenendo un unica piastra impermeabilizzata di drenaggio. È fondamentale che la superficie del tetto verde abbia una pendenza di circa 1-2% verso gli imbocchi dei pozzetti di scarico Irrigazione Oltre ad allontanare le acque in eccesso, è altrettanto importante sopperire alle eventuali carenze idriche dovute al prosciugamento rapido della terra per fattori come vento, temperature alte, forte irraggiamento, e alla minore ritenzione degli strati di coltivo a causa del loro modesto spessore. Se le precipitazioni non sono sufficienti, è fondamentale intervenire con irrigazioni artificiali che permettano di mantenere un terreno ideale per la crescita delle piante, evitando dannosi stress idrici Fabbisogno d acqua La quantità di acqua da distribuire varia in relazione alle specie vegetali inserite nel tetto verde, ma per determinare il quantitativo di acqua da somministrare, bisogna considerare diversi fattori: i prati appena seminati hanno bisogno di un maggior apporto idrico per poter germinare, così pure le piante messe a dimora di recente per poter approfondire

26 Aspetti generali cap 1 25 l apparato radicale; per contro la maggioranza delle bulbose appena piantate soffrono se bagnate troppo; attività vegetativa: durante il riposo invernale si riduce il metabolismo e quindi l acqua non è più indispensabile come lo è invece durante la primavera e l estate; crescita della pianta: in generale la quantità di acqua richiesta aumenta in modo direttamente proporzionale allo sviluppo della pianta (accrescimento della parte aerea e maggiore densità del fogliame); ritenzione idrica del substrato: in presenza di un terreno sabbioso o di substrati appositi per giardini pensili, l acqua scende più velocemente verso il basso e si dovrà irrigare con maggiore frequenza rispetto ad uno con alto potere di imbibizione (terreno argilloso oppure ricco di humus, torba o terriccio concimato). Nel caso dei giardini, solitamente, la quantità di acqua necessaria alle piante si calcola considerando il fabbisogno del tappeto erboso, che rappresenta la porzione più sensibile agli stress idrici. Per specie arboree o arbustive inserite in un prato è per lo più sufficiente l umidità che perviene al prato stesso. Se le piante sono in zone prive di manto erboso o sono sensibili alla bagnatura periodica delle foglie (come ad esempio le rose), è necessario prevedere sistemi di irrigazione a goccia (microirrigazione) appositamente dedicati con specifici apporti idrici (vedi tabella 1.3). I tappeti erbosi hanno solitamente un elevato fabbisogno idrico, infatti, necessitano di 4-6 litri al giorno di acqua ogni metro quadrato. Tabella 1.3. Fabbisogno idrico medio per diversi tipi di vegetazione Copertura vegetale Litri giornalieri Tappeto erboso 4-6 ogni m 2 Arbusti appena trapiantati Arbusti cresciuti Siepi appena trapiantate Siepi cresciute 8-16 cad cad. 4 al m lineare 8 al m lineare Bordi misti di erbacee e piccoli arbusti 4 ogni m 2 Orto 3-4 ogni m 2 Note: la tabella riporta il fabbisogno idrico totale necessario in piena terra; i valori sono riferiti al periodo estivo e ad aree verdi situate in regioni con clima fresco-temperato. Per alberi e arbusti il consumo è riferito ad essenze non inserite in un prato; in piena terra le piante hanno a disposizione anche l acqua presente negli strati più bassi che risale per capillarità e che costituisce una riserva sempre disponibile. Nel caso di giardini pensili questa disponibilità è da aggiungere ai quantitativi indicati in tabella; infatti tali riserve, dato il modesto spessore del terreno, si esauriscono rapidamente.

27 26 Tetti verdi e giardini pensili Nel caso di tetti verdi, bisogna distinguere tra i giardini pensili veri e propri, dove è presente una porzione di tappeto erboso, e quelli pavimentati caratterizzati dalla presenza di sole piante in vaso (figura 1.4). Figura 1.4. Giardino pensile con tappeto erboso e macchie di arbusti (fonte: Turin Garden) Nel primo caso si possono considerare i valori riportati nella tabella 1.3, aumentati di circa il 10%, mentre per vasi e fioriere è necessario prevedere un maggiore apporto di acqua, considerando il tipo di contenitore (nei vasi in cotto l acqua evapora più rapidamente rispetto a quelli in plastica) e la loro dimensione. È necessario ridurre la quantità di acqua irrigua durante i mesi meno caldi e nelle zone ombreggiate oppure aumentarla nelle regioni mediterranee o in caso di condizioni climatiche anomale (giornate molto ventose, insolita siccità, ecc.) Modalità e frequenza delle irrigazioni Per pianificare la frequenza delle irrigazioni, è importante considerare l andamento

28 Aspetti generali cap 1 27 degli eventi piovosi, il vento e le temperature, che velocizzano il processo di evaporazione dell acqua nel terreno. Per valutare la necessità di irrigazione di una pianta si possono usare metodi empirici come, ad esempio, il raschiamento della parte superficiale del terreno e annaffiare se questa risulta troppo asciutta; al contrario, se questa si presenta umida, non è necessario irrigare. Per misurare in modo strumentale il grado di umidità nel terreno, è possibile utilizzare il tensiometro, che permette di rilevare la quantità di acqua disponibile. Le irrigazioni dovranno essere più frequenti nel primo periodo che segue la semina o il trapianto; sorpassata la prima fase di accrescimento della pianta, può essere ridotta la frequenza delle irrigazioni anche grazie all accrescimento dell apparato radicale che riesce a catturare l umidità negli strati più profondi del suolo di coltivo. È preferibile effettuare irrigazioni abbondanti meno frequentemente piuttosto che brevi interventi quotidiani. Infatti, le irrigazioni leggere causano uno sviluppo superficiale delle radici e favoriscono le malattie fungine. È quindi consigliabile effettuare 2 o 3 irrigazioni settimanali (aumentandole eventualmente in luglio e agosto) e aspettare che il terreno si asciughi prima della successiva innaffiatura. Le piante messe a dimora in vasi o fioriere hanno bisogno di un innaffiatura quotidiana; nel caso di giornate molto calde o esposizioni molto soleggiate, anche due volte al giorno. È consigliabile irrigare durante le ore serali o al mattino presto in modo da limitare le perdite irrigue per evaporazione e avere la temperatura dell acqua vicina a quella ambientale. Risulta molto utile effettuare delle leggere zappettature o sarchiature sulla superficie del terreno, al fine di agevolare la penetrazione dell acqua nel terreno. Si può ridurre l evaporazione anche provvedendo alla pacciamatura con corteccia di pino, lapillo, ecc.; questa operazione contribuisce anche a ridurre lo sviluppo di eventuali erbe infestanti. È ovviamente necessario procedere con irrigazioni supplementari tutte le volte che sono visibili sintomi di appassimento o di carenze idriche. Ad esempio, in inverno, nei casi di siccità prolungata, si può annaffiare con parsimonia durante le ore più calde della giornata. Come evidenziato, i fattori che influiscono su un corretto apporto idrico sono molteplici ed è fondamentale trovare il metodo di irrigazione più efficace evitando sprechi inutili di acqua. A questo proposito è consigliabile l installazione di un impianto di irrigazione, che consenta di pianificare le annaffiature in relazione alle specie vegetali presenti e di ottimizzare i consumi idrici, mantenendo le condizioni ideali per la crescita delle piante.

29 28 Tetti verdi e giardini pensili Caratteristiche dell acqua di irrigazione Nei luoghi in cui è possibile, è consigliabile realizzare delle cisterne per la raccolta dell acqua piovana da utilizzare per le annaffiature; se questo non è possibile, bisogna utilizzare l acqua proveniente dall acquedotto. In alcune zone e in alcuni periodi questa può essere troppo calcarea e deve essere decalcificata con l installazione di appositi filtri. L utilizzo di acque calcaree determina un accumulo di sali nel substrato e un innalzamento del ph, rendendolo inadatto allo sviluppo delle piante che prediligono terreni acidi o sub-acidi. Per ovviare a questo problema si può aggiungere periodicamente un acidificante (solfato di ferro, zolfo, ecc.) per riequilibrare il ph del substrato. La temperatura dell acqua non deve essere mai troppo fredda e dovrebbe essere il più vicino possibile a quella ambientale.

30 29 2. Il progetto La progettazione deve fornire tutte le indicazioni per realizzare un opera di qualità sotto gli aspetti pratici e tecnici e per ottenere una composizione ben equilibrata tra le componenti strutturali, architettoniche e vegetali. Nel progetto si deve coordinare l aspetto estetico con gli aspetti pratici: vanno pertanto considerati tutti gli elementi che compongono il tetto verde non come a se stanti, ma collegati gli uni agli altri; è necessario pensare ed immaginare ogni singola componente come inserita nell insieme e quale potrà essere l effetto finale. In definitiva il progetto serve a conferire a tutta l opera un senso di ordine e armonia e a dare un impronta (uno stile) originale e personale. La fase preliminare di studio è di fondamentale importanza, soprattutto se si tratta di piccoli spazi dove la sistemazione sbagliata di alcuni elementi potrebbe portare al non raggiungimento degli obiettivi prefissati. In questa fase bisogna anche individuare gli elementi visivi da valorizzare o da nascondere e i punti critici da risolvere con apposite soluzioni tecniche. Lo spazio deve essere sfruttato al meglio, specie se ridotto, ed è importante che l area venga ben progettata in modo da sembrare più ampia rispetto alla realtà. Anche per un terrazzo di dimensioni ridotte è necessaria la realizzazione di un progetto caratterizzato dalla adeguata sistemazione di tutte le componenti che lo costituiscono evitando di riempire eccessivamente l area stessa. Gli interventi di rinverdimento di una soletta possono avvenire in due diversi ambienti: struttura preesistente: le scelte progettuali sono influenzate dalle specifiche tecniche della soletta e possono richiedere delle operazioni di sistemazione e adattamento, spesso costose; in questo caso il tetto verde deve adattarsi alla situazione esistente; struttura ancora da costruire: situazione ideale che permette di realizzare la soletta con specifiche caratteristiche (portata, pendenza, ecc.) in modo da agevolare la realizzazione dello spazio verde.

31 30 Tetti verdi e giardini pensili Il verde pensile, quindi, a causa degli spazi ridotti e delle caratteristiche tecniche da cui è solitamente caratterizzato, richiede una progettazione diversa rispetto a quella di un normale giardino in piena terra. Il progettista deve considerare, oltre agli aspetti estetici e vegetazionali, le caratteristiche tecniche della soletta (portata, scarichi per smaltimento acque, impermeabilizzazione, ecc.), coordinandole con le sue scelte, con le condizioni ambientali e pedo-climatiche, con lo spazio a disposizione e la forma dell area, e naturalmente con le esigenze del committente. Devono essere valutati anche tutti i fattori che determinano il buon esito dell intervento, come ad esempio: la scelta delle piante, la tipologia e lo spessore del substrato, la copertura o la valorizzazione di elementi visibili dal fruitore, l accostamento dei colori, l inserimento di strutture mobili o fisse, la facilità di manutenzione, gli impianti, eventuali vincoli degli enti pubblici (comuni, Soprintendenza, ecc.) e condominiali, normative vigenti, ecc. È importante considerare lo spazio esterno come un prolungamento di quello interno della casa e creare, quindi, una stretta connessione fra i due ambienti, facendo in modo che lo stile del tetto verde rispecchi quello della casa. Data la variabilità dei fattori vincolanti (clima, configurazione dell area, caratteristiche tecniche, ecc.) e degli elementi che concorrono alla formazione di uno spazio verde (materiali, ma soprattutto piante che cambiano aspetto sia da un esemplare all altro sia nel tempo), il progetto dovrà essere studiato specificatamente per quell area e ogni realizzazione avrà peculiarità e caratteristiche differenti da tutte le altre Analisi e studio degli aspetti strutturali e architettonici: il sopralluogo Il sopralluogo rappresenta la prima parte della fase progettuale, permettendo di osservare e analizzare le caratteristiche ambientali e strutturali del luogo di intervento, evidenziando i suoi punti di forza e le eventuali criticità. Questi consentiranno al progettista di individuare le soluzioni tecniche più idonee e selezionare le specie vegetali e i materiali adatti allo spazio verde. Il sopralluogo permette anche di effettuare tutte le misurazioni necessarie per una corretta progettazione, incluse le altezze e i contorni dell abitazione, di tutte le strutture presenti e la loro posizione. In particolare, i dati da esaminare sono: caratteristiche dell area esterna: accessi, posizione e dimensioni di porte e finestre, pavimentazione, strutture esistenti (pareti, muretti, comignoli, sfiatatoi, ringhiere e parapetti, ecc.), eventuali fioriere fisse o altre già presenti, piante esistenti da conservare, accessori, gradini o variazioni di livelli;

32 Il progetto cap 2 31 condizioni ambientali: temperature, venti dominanti, luce ed esposizione, umidità, latitudine e altitudine, eventuali microclimi; caratteristiche della soletta: portata, impermeabilizzazione e suo stato di conservazione, isolamento termico e pendenze; ambiente circostante: panorami da valorizzare o al contrario visuali da nascondere, edifici confinanti o altre strutture che possono influire sulla luminosità e vegetazione autoctona (figura 2.1); caratteristiche dell appartamento e dello stabile: stile, colori dominanti, materiali dei rivestimenti, pavimenti, ecc.; destinazione d uso: abitazione privata, uffici, locali aperti al pubblico, ecc.; impiantistica: prese di acqua e di energia elettrica, punti luce, rete di smaltimento idrico (pozzetti di scarico, grondaie, ecc.). Figura 2.1. Terrazzo con vista panoramica su piazza Vittorio a Torino (fonte: Turin Garden) L analisi del terreno nel caso di tetti verdi è necessaria solo nel caso di rifacimenti di giardini pensili esistenti per individuare le specifiche caratteristiche chimico-fisiche del substrato (ph, fertilità, tessitura e struttura, permeabilità, ecc.). Le misurazioni effettuate devono essere riportate in scala su un foglio da disegno o su programmi appositi di progettazione digitale (generalmente si utilizza la scala 1:50 per i terrazzi di medie-piccole dimensioni e 1:100 per i giardini pensili più ampi). Nel rilievo è importante indicare l orientamento e l esposizione del terrazzo durante

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