Ètrascorso quasi un anno, ma quella

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1 Il Giornale di San Marco Anno XXXIII 1Siena, 25 aprile 2004 Autoriz. Trib. di Siena n. 455 del 22/5/1985 Direttore responsabile: Ester Vanni Direttore editoriale: Sonia Corsi Sped. in abb. post. Comma 20/c - art.2 Legge 23/12/1996 n Filiale di Siena Tutti insieme, aspettando maggio Ètrascorso quasi un anno, ma quella ultima domenica di Maggio del 2003 non me la scorderò tanto facilmente. Era già un caldo estivo ed era la mia prima apparizione pubblica da Capitano. Le cose andarono bene, anzi, oserei dire benissimo, perché la dea bendata volle che io stesso tirassi a sorte il Chiocciolone. Abbiamo corso tutti e due i palii del 2003, ma la vittoria non è arrivata, sono però consapevole di aver fatto il massimo non mancando mai di tener d occhio l avversaria. Quest inverno io ed il mio staff abbiamo lavorato duro affinché la Contrada sia pronta per affrontare i palii non scordandoci mai che la nostra avversaria correrà d obbligo il palio dell Assunta. Il nostro obiettivo deve quindi essere duplice: impegnarsi per essere pronti sia a scendere in pista se la sorte ce ne darà la possibilità, sia a fronteggiare la nostra avversaria da lontano, nel caso opposto, con la grinta di chi sa quello che vuole. Certo è, comunque, che l essere presenti è sempre meglio! Intanto direi di uscire a sorte per il Palio di Luglio! Sentire i brividi che ti salgono addosso all interno del Palazzo Comunale, quando un boato accompagna l uscita della nostra bandiera alla trifora. Io sono sempre stato un sostenitore convinto del fatto che chi si impegna e lavora bene prima o poi deve raccogliere i frutti e come si dice la Piazza paga. Ormai incominciano ad essere maturi i tempi per la vittoria. Siamo una grande Contrada, con un grande Popolo, la sorte non può voltarci le spalle. Invito tutti i Chiocciolini, di tutte le età, a partecipare attivamente alla vita del rione, a dare una mano il più possibile, ovviamente, ognuno secondo i propri impegni. È importante il contributo di ogni persona, affinché il lavoro di uno si sommi a quello dell altro e si riscopra il piacere dello stare insieme, ricordandosi che alla fine lo scopo resta sempre quello della vittoria nel Campo. continua a pagina 2

2 AffogaSanti 2 Correva l anno Qualche tempo fa, incuriosita da un gruppo di turisti che si erano soffermati ad ammirare il bel bassorilievo raffigurante il leone di S. Marco dono della città di Venezia, ho alzato lo sguardo sull iscrizione che porta la data luglio 1954 e mi sono ricordata che sono ormai cinquanta gli anni trascorsi da quello splendido gemellaggio con la città lagunare. Decisa a scoprire qualcosa di più sono approdata nel regno dei nostri archivisti e dopo una minuziosa ricerca ho potuto apprendere che tutto ebbe inizio con l invio delle Biccherne senesi a Venezia per una mostra. In questa occasione, nell intento di rinsaldare gli antichi vincoli di amicizia tra le due Repubbliche, fu palesato al Sindaco di quella città, prof. Spanio, l invito ad assistere al Palio di Siena, cosa che puntualmente avvenne il 2 luglio In tale circostanza espresse il desiderio di visitare la Contrada che aveva una strada, una chiesa o una Porta intitolata al Santo Evangelista Marco. Giunto in visita alla Contrada della Chiocciola, ebbe modo di assistere al battesimo contradaiolo e di ammirare il Museo ove scoprì con stupore, era conservato un gonfalone della Serenissima, dono del Banco di S. Marco. Questa istituzione, esule da Venezia tra il 1914 e il 1918, fu ospite della città di Siena divenendo anche Grande Protettore della Contrada che aveva in comune il Santo protettore della città di origine. Nell occasione il Priore della Contrada, Cav. Tuci, espresse alle autorità veneziane il desiderio di veder abbellito il territorio della Contrada da un leone alato di S.Marco, ricevendo da questa le più ampie assicurazioni di appoggio alla proposta in Consiglio Comunale. A tal riguardo riporto una nota dal libro dei verbali in data 13/07/53 da cui si evince che La Giunta Municipale della Città Lagunare, che tante tradizioni artistiche e culturali rendono affine a Siena, ha accolto favorevolmente la nostra proposta ed un bassorilievo in pietra d Istria sarà donato alla nostra Contrada, che ne curerà la degna sistemazione. Una precedente proposta di collocare una colonna sormontata dal leone nello spazio antistante la facciata d ingresso dell ex Canonica di S.Marco aveva ricevuto duplice diniego sia dalla Soprintendenza che dal Comune per addivenire quindi alla soluzione sopra citata. Il 25 aprile 1954 il bassorilievo dal peso di oltre venti quintali arrivò finalmente in S. Marco il 30 aprile la delegazione veneziana giunta a Siena per l offerta dell olio a S. Caterina e guidata dal Cardinale Roncalli, patriarca della città lagunare, e dal Vice Sindaco avvocato Tognazzi, senese per nascita, fu accolta con orgoglio dalla Contrada della Chiocciola per la consegna simbolica del leone alato dono della città dei Dogi. L inaugurazione ufficiale ebbe luogo il 2 luglio dello stesso anno alla presenza delle autorità senesi e veneziane con una cerimonia tesa a rinsaldare quei vincoli di amicizia che spiritualmente avevano unito nel corso dei secoli le due gloriose Repubbliche. Tra le cose interessanti frutto della ricerca di archivio la testimonianza di un altro antico legame che univa la Chiocciola alla repubblica marinara: nel 1454 la Serenissima, in occasione dell alleanza conclusa con Siena, aveva provveduto ad inviare offerte per sovvenire alle esigenze di una piccola chiesa dedicata a S.Marco, proprio quella, oggi sconsacrata, sulla cui facciata è ospitata la splendida scultura dono della città lagunare. Molti furono gli artefici di questo gemellaggio che sarebbero degni di nota, ma mi piace ricordare in particolare il Comm. Francesco Zambon, simpatico vicentino e direttore dell Ente Promozione Turismo di Siena, che tanto si prodigò da essere nominato Ambasciatore Veneto presso la Repubblica di Siena. La sua opera infaticabile non terminò dopo la visita della delegazione veneziana e riprese l anno successivo quando un numeroso gruppo di chiocciolini, accompagnati dalla Comparsa che per la prima volta nella storia di Siena uscì dalla città, si recò a Venezia per suggellare il gemellaggio e restituire la visita di omaggio in nome di Siena alla Serenissima. Tutti insieme aspettando maggio segue dalla prima L inverno è passato, l aria profuma già di primavera, oggi ci ritroviamo qui a pranzo per San Marco Evangelista e colgo l occasione per ringraziare tutti coloro che portano avanti la Società con sacrifici ed amore, a partire dal Presidente per arrivare a tutto il Consiglio Direttivo ed a tutti i soci che la animano. Come siamo qui insieme l ultima domenica di Aprile dobbiamo esserlo anche l ultima di Maggio. Tutto il Popolo di San Marco deve essere presente in Piazza ed idealmente con me per vedere la nostra bandiera in uno dei quattro posti che completeranno le dieci contrade che correranno il Palio di Provenzano. Il Capitano, Daniele Bellini

3 AffogaSanti 3 Il gemellaggio fa 50 Èuna sera di marzo in società San Marco. Mi trovo in compagnia di Guido Golini e Renato Cioni per ricordare la Chiocciola di allora, una contrada con le valigie sempre pronte e tanta allegria. Ricorrono in questo 2004 cinquanta anni dal gemellaggio con la città di Venezia. Guido, sono trascorsi cinquanta anni della tua vita e di questa contrada, due esistenze indissolubilmente intrecciate. Cosa ricordi di questo viaggio così lontano nel tempo? Hai detto bene, cinquanta anni sono tanti, ma ricordo che fu un avvenimento molto importante per la nostra contrada, per i dirigenti e il popolo. Fu un momento di alta gratificazione per tutti, per l omaggio che ci veniva reso dalla città di Venezia. Possiamo affermare che, in un certo senso, rappresenta una pietra miliare per noi e la testimonianza rimane nei nostri ricordi e nel nostro rione che ospita, all inizio di Via San Marco, un leone alato in pietra simbolo della municipalità veneziana e al tempo stesso della Chiocciola. L evento si realizzò grazie all iniziativa del dott. Zambon, allora Presidente dell Ente Provinciale del Turismo di Siena, un amico e un chiocciolino adottivo, se vogliamo. Chi ricopriva nel 1954 la carica di priore nella nostra contrada e quale impulso fu dato alla realizzazione di questa manifestazione? Era il Cavalier Tuci, ma vi erano anche altri chiocciolini famosi. Più in generale fu un po tutta la contrada a sostenere l iniziativa di questo gemellaggio con Venezia. Nel 1953 le più alte cariche della municipalità veneziana e il patriarca Roncalli furono ricevuti nella Cancelleria della contrada dove fu preparato un grande rinfresco al quale partecipò tutto il popolo di San Marco. A questo proposito ti racconto un aneddoto divertente. Ad un certo punto, fuori dall ufficialità del momento, c era una bella ragazza forse un po in difficoltà per la scelta della gonna che indossava. Il patriarca Roncalli, vedendola tirarsi questa minigonna, le disse con fare paterno: Cara amica, carissima, le gambe non le puoi accorciare, bisogna che tu allunghi la gonna! Guido quanti anni avevi nel 1954? Ricoprivi incarichi in contrada? Eh, avevo un po più di trent anni. Non ho mai ricoperto incarichi in contrada, sono sempre stato un uomo di società, come ho detto spesso. Tutte le sere in società è un record, sfido chiunque a batterti su questo piano! La contrada della Chiocciola a sua volta, omaggiò la città lagunare nel settembre del 1954 con la leggendaria gita a Venezia. Da un punto di vista prettamente economico, l impegno fu oneroso? Molte spese furono coperte dai bilanci della contrada, allora in salute come per molte consorelle. Il viaggio costò 7200; la comparsa partì in pullman, io ero alfiere con mio fratello Brunetto, con tanti altri amici che oggi non ci sono più, mentre i chiocciolini partirono in treno. La partecipazione fu straordinaria, se ricordo bene circa 500 persone in tutto. Viaggiare in quegli anni era un occasione rara, per questo non volle mancare nessuno. Ci ricevettero con tutti gli onori in Piazza San Marco, gremita di turisti curiosi, dove effettuammo una sbandierata immortalata in tante foto e filmati che conserviamo. Ci raggiunge anche Renato Cioni, al quale chiediamo subito di darci il suo contributo per ricostruire insieme quegli anni. Si può affermare che fu un periodo di grande effervescenza per la Chiocciola? Si, fu un periodo denso di avvenimenti per la Chiocciola, una contrada che amava molto viaggiare e che, grazie allo stimolo dei dirigenti, riusciva a creare manifestazioni o eventi davvero importanti. Il gemellaggio con la città di Venezia fu preceduto e seguito da tutta una serie di iniziative che meritano di essere ricordate proprio per sottolineare le peculiarità della nostra contrada. La prima visita del sindaco di Venezia Angelo Spanio avvenne nel Come è stato ricordato fu grazie al signor Zambon se iniziarono i contatti. Per sottolineare l ufficialità dei rapporti, quest ultimo fu nominato nel 1957 Ambasciatore veneto presso la Repubblica di Siena. Durante le celebrazioni cateriniane della primavera 1954 Zambon ebbe l idea di offrire alla Chiocciola, e a tutta Siena, il leone alato, simbolo di Venezia, apposto in Via San Marco e inaugurato ufficialmente nel mese di luglio dello stesso anno. Vi parteciparono tutte le contrade e le autorità senesi. Da questa serie di incontri nacque l idea di un secondo incontro con il Patriarca Roncalli, nel mese di settembre. Non finisce qui! La Chiocciola ritornò ancora a Venezia e Trieste, nel 1956 e in occasione della nostra 47ª vittoria ancora una volta a Venezia. Possiamo dire che il legame che univa la nostra contrada a Venezia era forte, profondamente sentito cosa accadde in seguito? Indubbiamente era così, era un legame davvero molto forte, così come lo era il desiderio di creare iniziative di questo tipo. La Chiocciola continuò i suoi viaggi seguendo, se vogliamo, le orme del Patriarca Roncalli divenuto nel frattempo papa Giovanni XXIII con una gita a Roma e là donammo una bandiera al pontefice. Arriviamo al 1964 con un nuovo omaggio della Chiocciola a Venezia, per ricordare i primi dieci anni di gemellaggio. Chi era priore nel 1964 e che incarico aveva Renato Cioni allora? Era priore Aldo Sebastiani; io sono divenuto consigliere di seggio nel 1969 e poi sono stato vicario dal 1975 al Durante gli anni 70 la Chiocciola ha indirizzato i suoi sforzi alla realizzazione di obiettivi diversi Si, la contrada ha subito un cambiamento sia perché era un decennio di grandi trasformazioni, i rioni si sono un po svuotati, la vita sociale ha subito ovvie ripercussioni, sia perché sono venute a mancare tante figure importanti. Non è stato un passaggio indolore da questo punto di vista, come puoi immaginare. Ci dobbiamo fermare, la nostra chiacchierata finisce qui, almeno per il momento. Tante parole sono rimaste nell aria, come sempre per motivi di spazio e tempo. E un peccato, lo so. Speriamo che le pagine dell Affogasanti possano ospitare sempre più spesso ricordi della nostra storia come abbiamo fatto in questo numero del 25 aprile Grazie di cuore a Guido Golini e a Renato Cioni, due voci, due amici. PS: in questa interessante conversazione si avverte la mancanza di una presenza femminile, è vero. Avevo invitato anche Angiolina Guerri Capezzuoli, ma avevo fatto male i miei conti. Mi ha autorizzata a raccontarvi che lei, purtroppo, non prese parte a quel primo viaggio a Venezia. Si era appena sposata con Sergio, il borsellino era rimasto un po a secco, a quel tempo non si poteva avere tutto e lei rimase alla finestra a guardare la sua Chiocciola in partenza, sospirando grazie anche a te, Angiolina, comunque.

4 AffogaSanti 4 L archivio storico multimediale La storia e la tradizione ma anche la ricchezza delle nuove tecnologie. Nasce dall idea di usare nuovi linguaggi per continuare a raccontare un passato che è memoria dell intera città il progetto di un archivio storico multimediale che la contrada della Chiocciola ha trasformato in realtà. Grazie al fondamentale contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena, è stato realizzato il nuovo allestimento del museo della nostra contrada. Il progetto di trasformazione ha visto l installazione di una rete di computer nella Sala delle Vittorie che, attingendo ad un data base di documenti testuali, filmati e sonori ottenuti dalla digitalizzazione dei documenti d archivio, consente di illustrare aspetti della vita di contrada, oltre che di descrivere gli oggetti contenuti nello stesso museo evidenziandone le correlazioni. Il visitatore potrà così decidere come scoprire il museo, scegliendo il tipo di illustrazione che in quel momento gli risulta più congeniale. La visita potrà quindi, essere diversa per l ospite occasionale, piuttosto che per il senese amante delle tradizioni cittadine e del palio e per gli stessi contradaioli curiosi di scoprire fatti nuovi e consolidare le proprie radici e la propria identità contradaiola. La Sala delle Vittorie della contrada, nata per conservare i palii vinti si è nel tempo arricchita di oggetti legati al palio e più in generale alla vita del rione. Ma il palio è un evento complesso e non bastano gli oggetti per rappresentare e descrivere i differenti aspetti e momenti: i protagonisti, la corsa, la festa, la vittoria, ed anche il contesto in cui si sono svolti. Grazie all aiuto della multimedialità questo diventa più facile: le nuove tecnologie ci offrono l opportunità di trasformare la Sala delle Vittorie nel museo della vita del rione, in cui aprire una finestra virtuale sull archivio, con lo scopo di valorizzare e rendere virtualmente fruibili alcuni tra i più pregiati manoscritti unitamente ad alcuni tra i più gustosi frammenti ritagliati minuziosamente tra le tante pagine di vita della contrada, finora gelosamente conservate negli armadi, al fine di ripercorrerne la storia e di riviverne l identità. Tra questi, troveremo anche testimonianze molto antiche risalenti ai secoli XVII e XVIII attestanti aspetti più vari dell attività della contrada, dalla vita religiosa a quella sociale, importanti segni di vitalità non soltanto per quanto riguarda la Chiocciola, ma anche rispetto alla città stessa. Il viaggio virtuale nella storia della contrada non si pone come alternativa al museo tradizionale, ma con questo si integra e interagisce in una sorta di suo approfondimento. Da un lato, quindi, resterà intatta l emozione diretta della vista del drappellone o dell oggetto esposto, dall altra si aprirà la possibilità di andare a scoprire quello che si conserva nell archivio storico, di entrare a curiosare nelle stanze più nascoste della memoria contradaiola. Comici in terrazza La Società San Marco e la Contrada organizzano per il prossimo sabato 11 Giugno una serata nelle terrazze davvero speciale. In scena I 4 assi in terrazza uno pettacolo di cabaret con Massimo Antichi, Graziano Salvadori, Niki Giustini e Katia Beni, i comici che con Giorgio Panariello e Carlo Conti dettero vita Aria Fresca e oggi impegnati nella fiction Carabinieri2 su Canale 5 e nel nuovo film di Pieraccioni. La serata sarà presentata da Sofia Ricci di Radio Siena. Lo spettacolo avrà inizio alle ore Dalle ore 23.30, con ingresso gratuito, discoteca con dj Alex Baldi. Durante la serata saranno in funzione il bar, il punto cocktail drink e alle ore tortellini per tutti.

5 AffogaSanti 5 I ricordi del carretto Dopo un inverno passato quasi tutto al chiuso, scuola e casa, anche perché pochi erano i giochi che potevamo fare in quelle brevi ore di luce, l inizio della primavera era dunque una benedizione, potevamo ricominciare a scatenarci con i giochi di strada. Giochi che avevano di anno in anno la solita cadenza stagionale e mensile: all inizio della primavera c erano i carretti, quelli con i cuscinetti, chiodi, legno e corda. La pista era via della Diana: buona pendenza, poco transito. A volte i più temerari provavano partendo da cima la Piaggia di S.Ansano (via di S.Quirico, noi, la solita combriccola del gioco del Palio, si preferiva chiamarla nell altro modo). I più erano carretti artigianali, nel vero senso della parola: pezzi di legno trovati fra gli scarti del mobilificio vicino alla Porta del Laterino, dove ora c è l albergo Athena, che venivano sagomati alla meno peggio a forma triangolare da contenere almeno due persone; un paio di bastoni, i più stondati possibile, ai lati dei quali venivano incastrati i cuscinetti; chiodi più o meno arrugginiti e di varie misure sfregazzati qua e là. Per i cuscinetti e il pernio di ferro che funzionava da snodo per guidare il carretto, andavamo in processione all officina meccanica sotto la volta di via delle Sperandie, dove ora ci sono le stanze del Museo della Contrada; lo chiamavamo l Orso per via delle partacce che ci faceva quando giocando a pallone glielo buttavamo in officina: s incavolava a morte, nonostante le nostre supplichevoli preghiere e ce lo rendeva sempre il giorno dopo. I cuscinetti invece, chissà perché, ce li dava subito senza polemiche, con piacere, infatti quelli che non gli servivano ce li metteva da parte. La lavorazione del mezzo c impegnava per qualche giorno, l officina era sempre in via delle Scuole (via Ettore Bastianini) in quel rientro all inizio della strada, dove venivano ammassate le lastre per pavimentare le strade; spesso c erano gli addetti del Comune che ci fornivano attrezzi e consigli. Naturalmente tra il gruppo c era l invidiato: il figlio del falegname di via della Diana. Lui aveva sempre il carretto più bello, pezzi di legno tagliati a misura, lisciati e colorati, fissati con buoni bulloni e viti, solido e compatto, due perni ai piedi che premendoli agivano sui cuscinetti, frenandolo. Ma la specialità era il manubrio, non una semplice corda come i nostri, ma un manubrio vero e proprio, tipo vecchia lambretta, con disegnato contachilometri e spie varie. Una vera chicca, invidiato da tutti. Finita la costruzione del mezzo, iniziavano subito le discese, era irresistibile la voglia di mettere alla prova il carretto; si posizionava in cima a via della Diana, uno si metteva alla guida, il secondo saliva in corsa dando una bella spinta e giù per la via tra le grida di incitamento di tutti. Fino a dopo il Pozzo era vietato frenare, altrimenti eri considerato un fifone e le prese in giro si sprecavano, accompagnate da numerose pacchine nella testa. Dato il percorso di pietre sconnesse, a quei tempi, facevamo un gran rumore ed era tutto un sobbalzare; difatti dopo due o tre discese c era sempre qualche carretto che si rompeva o si schiodava, s apriva e si disfaceva, con la conseguenza di un bel capitombolo. E mentre ti massaggiavi gomiti e ginocchi, gli altri naturalmente se la ridevano. Un giorno io ed un certo Nellino della Pantera che abitava in via Mascagni, dopo aver rinforzato il carretto che avevamo costruito insieme, azzardammo la partenza da cima alla Piaggia di S.Ansano, si voleva battere il record di velocità. Dopo che alcuni amici, piazzati all incrocio di Pian dei Mantellini, ci dettero il via libera, partimmo entrando a velocità folle in via della Diana. Tutto funzionò alla perfezione fino a poco dopo l incrocio con via delle Scuole: lì, causa i sobbalzi del carretto e le forti correzioni che imponevamo per tenerlo diritto, si spezzò la corda che fungeva da manubrio e nonostante cercassimo con i piedi di frenare il carretto non si fermava. Iniziò, libero da ogni controllo, a zigzagare e data la discreta velocità continuò per una interminabile ventina di metri. Ci aspettavamo da un momento all altro di ruzzolare per la strada o di andare a sbattere contro il muro, e quando ciò stava per avverarsi, la sorte volle invece che infilassimo precisi una porta di casa lasciata aperta, dove ora ci sono le cucine della Contrada ed era proprio davanti a dove abitavo (attuale n 30). Ci abitava un ragazzo dell Oca, che giocava spesso con noi, di cui però non rammento il nome. Infilammo come un proiettile in casa, saltando il piccolo scalino d ingresso; la stanza oltre che ingresso era sala da pranzo, con una bellissima tavola coperta, come andava di moda a quei tempi, da una lastra di vetro color vinaccia, con un bel centro tavola pieno di frutta e tante sedie. Io che ero davanti passai preciso sotto il tavolo facendo saltare alcune sedie, Nellino, dietro, che era un po più alto, pur attenuando il colpo con le mani, sbatte la testa col tavolo cadendo all indietro e facendolo sobbalzare, la frutta e quant altro era sopra la tavola cadde in terra e addosso a Nellino. Io intanto attraversai il tavolo di sotto abbattendo altre sedie come birilli, per fermarmi contro un mobile dal quale anche da lì mi cadde roba addosso, sentii anche un gran scoccìo dentro il mobile: immaginai tazze e bicchieri in frantumi. Cosa che poi seppi essere vera. Incuranti di ogni dolore e soprattutto impauriti, come fulmini ci rizzammo raccogliendo ciò che era rimasto del carretto, e di corsa scappammo fuori prima ancora che le donne di casa che erano nel portone accanto da una certa Lina a fare occhielli, si rendessero conto di cosa era successo. In un attimo via della Diana si svuotò della ventina di ragazzi che fino allora l avevano animata. Io e Nellino schizzammo giù per S.Marco e poi via dell Asilo, gli altri sparirono non so dove. Di sicuro nessuno ci riconobbe nessuno fece la spia, in quanto ne io ne Nellino subimmo rimproveri ne accuse da nessuno; solo mio babbo una sera mi domandò: Ma te sai niente? - Io? Noo! Non so niente. Naturalmente il danno provocato causò per alcuni giorni le giuste lamentele di chi lo subì. Presi dalla paura di aver combinato un bel guaio, non sentimmo dolori di nessun genere, ma il giorno dopo eravamo pieni di bernoccoli, lividi e sbucciature; non ricordo quali bugie inventai per giustificarli, in compenso ci abbiamo riso tanto insieme a tutti. Io comunque non ho più riprovato quella partenza! Lorenzo De Stefani

6 AffogaSanti 6 Ancora campioni! Ebbene sì, c è stato il bis. E se si continua a giocare come quest anno ci sarà anche il tris e il quatris sicuramente. La squadra del San Marco si presenta ai nastri di partenza con dei nuovi volti rispetto allo scorso anno: Federico Bernardi e Filippo Martinelli, due giocatori di grosso calibro: il primo in piena attività nella provincia di Siena, il secondo al rientro dopo un lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di calcio. Poi un gradito ritorno: Duccio Giannetti, molto migliorato rispetto a qualche anno fa sia tra i pali che come centrocampista avanzato. Infine un giovane alla sua prima esperienza con la maglia del San Marco, James Valentino (quale sarà il cognome?) risultato molto utile, soprattutto all interno dello spogliatoio. Moreno Rinaldi, anche lui infortunato, è l unico non confermato del torneo precedente. Dopo un avvio di campionato fantastico, arrivano tre sconfitte consecutive tra cui il 3-2 con la Tartuca. E si era parlato di crisi, si sentiva cantare nell aria salta la, salta la, salta la panchina. La squadra si riprende, piazzandosi alla fine del girone terza in classifica. Ai quarti di finale troviamo la Balzana, squadra rognosa, ma superata nettamente per 4-1. In semifinale è ancora derby con i giallo blu di Castelvecchio. SEMIFINALE La partita, nonostante una forte rivalità paliesca, è giocata con grande correttezza da parte di tutti gli uomini in campo. La compagine tartuchina si portava in vantaggio di 2 gol nella prima frazione di gara, sancendo un loro predominio iniziale. Poi, anche se in difficoltà, riuscivamo ad accorciare le distanze con un gol di Marco Sammicheli prima dello scadere del primo tempo. Nella ripresa scende in campo Manuel Scarpini: è la svolta! Il suo ingresso mette brio all intera squadra: crea azioni di prima, tocchi di classe, un grande assedio insomma. E il gol lo realizza proprio lui, facendosi trovare pronto su un indecisa respinta del portiere avversario. Nei restanti minuti la paura non permetteva a nessuna delle due formazioni di prendere altre iniziative e l incontro si chiudeva così sul risultato di parità (2-2) permettendo che fossero i calci di rigore a decidere l esito della partita. E come lo scorso anno riuscivamo ad avere ragione dei rivali meritandosi per la seconda volta consecutiva la finale. FINALE In finale troviamo incredibilmente il Pytheos, giustiziere dell imbattuto Salicotto: squadra veterana maschia, dal fallo facile. Ma la partita, giocata su un campo ai limiti della praticabilità, non ha avuto storia: già dopo 7 minuti il forte Petricci colpisce a rete con un tiro preciso e potente. Gli avversari non riescono a reagire. Nella ripresa idem con patatine: a metà del secondo tempo il punteggio è di 3-0 per i giallorossi con due gol dell inesauribile Marco Sammicheli. A nulla serve il loro gol della bandiera. Il 23 torneo Rosso Nero ENDAS si conclude quindi con la vittoria del San Marco per il secondo anno consecutivo. LE PAGELLE DI GOLINI & ZILIANI BURRONI: Il capitano della squadra. Eletto il miglior portiere del torneo. Grazie ai suoi riflessi miracolosi, salva più di una situazione. Qualche gol poteva anche risparmiare di prenderlo, ma ad ogni modo non pesano minimamente sulla sua coscienza. Segna anche un gol agli amici della Selva quando viene provato in attacco. Indispensabile. BUTINI: Onora ancora una volta la difesa con personalità, non concedendo varchi alle punte avversarie. Si disimpegna bene e con diligenza dalle azioni pericolose da loro create. Pratico, senza fronzoli; sbriga con sicurezza l ordinaria amministrazione. SODI: Eletto uno dei due migliori difensori del torneo. La solita colonna nel centro del tempio difensivo. Il solito gigante muragliesco: pressa, chiude, contrasta, rilancia, litiga, ringhia. Non sbaglia mai il posizionamento ed è perfetto nell anticipo; dalle sue parti è quasi impossibile passare. Crostino molto pesante da digerire per gli attaccanti: mette la museruola a chi marca. Roccia centrale che può permettersi di giocare addirittura da prigioniero del Brunello (vero Domenico? ). BERNARDI: Sa di dover fare il Terminator e ci riesce con autorità. Intraprendente e veloce, detta ritmo e gioco che è un piacere, grazie ad un intelligenza tattica allo stato puro e ad un ordine mentale. Riesce a piazzare il pallone sui compagni con straordinaria tranquillità e precisione. Di testa non perde un duello. Finchè la partita è equilibrata rimane guardingo nella sua posizione, poi si prende la licenza di qualche discesa. Ha voluto fare anche la parte del cannoniere e ci è riuscito benissimo, realizzando diverse reti. E un pozzo di esperienza, bravura, precisione e generosità: sui calci di punizione ha una media di 1 gol ogni 2 tentativi. PECCIANTI: Puntello validissimo del centrocampo, porta sempre con sapiente strategia in avanti tutto il baricentro della squadra. Elegante nei dribbling, mobilità e penetrazioni giuste al momento giusto, va via palla al piede che è un piacere. Diligente il suo lavoro di fascia. Peccato anche a lui piace sponsorizzare il ristorante pizzeria 2 Archi prima della partita. SAMMICHELI: Un guerriero. Un altra prova da gagliardo masticatore di garretti e palloni (rubati, passati e insaccati in rete). Chi credeva che la sua prestazione dello scorso anno fosse un eccezione si sbagliava di grosso. Gol pesanti i suoi: 1 ai quarti, 1 in semifinale e doppietta decisiva in finale. Le poche volte che si è dovuto accomodare in panchina non ha mai storto la bocca. Assomiglia sempre di più a Hubner. GIANNETTI: E una bestia (nel senso buono). Corre come un matto: recupera palloni e segna anche gol belli e importanti. Si batte con impeto gladiatorio fino all ultima goccia di energia. Pur esausto, non resta mai senza benzina, avanzando a briglie sciolte. Da peso ed ordine alle manovre. Difficile fare a meno di lui. Combatte in attacco, lotta a centrocampo e rientra in difesa. A suo agio nel gioco aereo, quando parte sono guai per gli avversari. Implacabile in finale anche se non segna; dedica anche una maglietta al mister. MARTINELLI: Un furetto motivatissimo. Pedina indispensabile nello schieramento giallorosso. Convinto a tesserarsi in extremis, si

7 AffogaSanti 7 Il librone dei battezzati Forse non tutti sanno che un tempo, al Battesimo Chiocciolino alla fontanina seguiva, da parte del Cancelliere della Contrada la compilazione del Registro dei Consacrati alla fontanina che, riempito con un esercizio di bella calligrafia, permetteva la compilazione della pergamena del battesimo che molti di noi hanno appeso in casa e che portava la dicitura: Registrato al n. Un giorno a qualcuno venne in mente che dare le pergamene il giorno stesso del battesimo sarebbe stata una bella cosa e quel Registrato al n è rimasto in bianco per poi scomparire del tutto nelle pergamene a venire. Finita l epoca di chi aveva fatto alle elementari lezione di grafia, il Librone dei Battesimi è stato registrato con la grafia migliore che ognuno dei cancellieri aveva finché nel 1978 è giunto alla sua ultima pagina. Da allora è iniziata la raccolta dei fogliettini su cui venivano scritti anno per anno i nomi di chi veniva battezzato. Alla richiesta dei vari Cancellieri della Sezione Piccoli Chiocciolini (che nel frattempo erano subentrati ai Cancellieri di Contrada nella registrazione del Libro dei Battesimi N.d.R.) ma quando si rifà il Registro? le risposte erano le piu svariate ed anno dopo anno i fogliettini si accumulavano finché un cancelliere, preso dal panico, decise di riportare su un registro verde tutti i foglietti in suo possesso e riprendere la numerazione dal fatidico N 664. Il proverbio dice che Verba Volant ma anche il foglietto non scherza. Con la conseguenza che qualcuno ha la pergamena, e quindi è stato battezzato, ma non ha un numero di battesimo e così è continuata la storia. Una sera d inverno - non so perché ma l inverno porta buono per pensare - specie se sei a cena con qualcuno che ricopre attualmente una carica che in passato hai ricoperto tu, parlando venne fuori questo rammarico del Registro dei Battesimi, registro che ha un suo fascino e una sua alchimia come lo apri vai subito a cercarti anche solo per vedere chi con te ha condiviso quel 29 giugno. Passa qualche giorno L unione fa la forza una telefonata se si rifà ti aiuto di rimando ti prendo in parola, abbiamo coinvolto chi ci poteva essere utile per stilare l elenco più preciso possibile e ci siamo tutto questo l abbiamo fatto perché in un mondo dove non è bello essere un numero poter aprire un registro e sapere che quello sono io e solo io che stia in San Marco o dove vuoi tu sono Chiocciolino vita natural durante bagnato per n alla fontanina il 29 giugno dell anno A proposito, coinvolgendo la Presidente della Sezione Piccoli Chiocciolini, abbiamo impostato delle nuove pergamene sullo stile delle vecchie ripristinando il Registrato al N chi avesse smarrito la propria pergamena o desiderasse avere questa copia autentica ci contatti e per il prossimo 29 giugno saremo in grado di fornirgliela. I cancellieri vecchi e nuovi della Sezione Piccoli Chiocciolini Per informazioni o chiarimenti/ Contrada della Chiocciola (tel ) piccolichiocciolini@libero.it Valentina ( ) Vincenza ( ) Ancora campioni! segue propone sin dall inizio con grande determinazione, agguantando palloni a destra e a manca e distribuendoli con buona precisione. Doveva essere il regista illuminato: infatti la luce era sempre accesa. SCARPINI: Coreograficamente svolazzante. Ma quando serve, lascia da parte lo spettacolo diventando uomo-assist perfetto e anche goleador. E lui che ci tiene a galla nel derby in semifinale siglando il meritato pareggio prima dei rigori. Azioni scintillanti a ripetizione. Decisivo. Spumeggiante. PETRICCI: Un diesel. Molti storcevano il naso, sentenziando che con un attaccante così non si va da nessuna parte. Bah. Facciamo un po di annotazioni: un gol da cineteca in finale (un tiro impeccabile al sette di precisione e potenza), 15 in tutto il torneo, ha giocato con grande impegno perfino in difesa, generoso verso gli altri compagni, mai stanco. Ne volete più? GRANDI: Il geometra della squadra. Vittima di infortuni e influenze, poco rapido ma efficace, spesso ribalta l azione difensiva in contrattacco. Più che utile. ROGGI: Non sempre impeccabile, tuttavia quando è stato presente ha sempre giocato con la solita generosità e umiltà, ma mettendosi meno in evidenza degli anni scorsi. Prestazione nel complesso tosta e matura, come sempre al servizio della squadra. Molto distratto, tanto da presentarsi in ritardo di 24 ore ad una partita. Ha collezionato poche presenze a causa di troppi impegni, sia pallavolistici che universitari. MILANESI: Quando viene chiamato in causa evidenzia la solita sicurezza. Lucido e ordinato a centrocampo. Agile e combattente, soffre abbastanza nel campo pesante. CENCINI: Spesso in panchina e assente, contribuisce, quando occorre, a rendere inperforabile il muro a protezione di capitan Burroni. Molto migliorato rispetto allo scorso anno. Umile. VALENTINO: Una lietissima sorpresa. Quando gli viene chiesto di entrare in campo, nonostante qualche sbavatura, ha dimostrato sempre grande impegno e attaccamento alla maglia. Non cerca di strafare e fa benissimo perché così non commette errori. Autore anche di 3 gol, anche lui ha dato un piccolo contributo per il raggiungimento della vittoria MISTER: Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, ora è servito: la gente lasci all allenatore il compito di gestire la squadra, le cene, i festeggiamenti con le nottate comprese. Gli alunni hanno detto che non vogliono supplenti, ma solo il solito maestro. (LM)

8 AffogaSanti 8 San Marco news Benvenuti! Accogliamo con grande gioia nella grande famiglia chiocciolina i piccoli: Elena Magnelli di Massimo e Francesca Giannetti Andrea Roberto Angeli di Massimo e Livia Rugani Stefano Fiengo di Patrizio e Conny Ruhmann Bruno Parroccini di Cesare e Sandra Saladini Elena Lusini di Marcello ed Elisabetta Rabatti Rocco Burroni di Antonio e Claudia Magrini Duccio Sangermano di Angelo e Daniela Magneschi Emma Paatzsch di Thomas e Laura Rossi Sara Corsi di Senio e Caterina Palazzesi Ai piccolini e ai loro genitori le più vive congratulazioni della Contrada!! Ci hanno lasciato Ci hanno lasciato Anselmo Salvadori, Piero Manganelli, Giuseppina Fernanda Anichini Baini, Vasco Panzieri e Fernando Fant. La Contrada della Chiocciola si unisce al dolore delle famiglie. Lauree Si sono laureati i chiocciolini Diego Tuliani e Chiara Tigli rispettivamente in Scienze statistiche ed economiche e in Biotecnologie. Complimenti ai neo dottori! Giri I tradizionali giri di omaggio ai Protettori si svolgeranno nei seguenti giorni. Sabato 22 maggio (pomeriggio): fuori Porta Pispini e Porta Romana, Isola d Arbia, Due Ponti, Ruffolo, Taverne d Arbia, Ravacciano, Mazzini, Stazione, Scacciapensieri, Chiantigiana, Vico Alto, S.Miniato, Uopini, Tognazza. Domenica 23 maggio (mattina): S.Prospero, Acquacalda, Petriccio, Cavour, Fiorentina, Mentana, Avignone, Marciano, Cappuccini. Sabato 5 giugno (pomeriggio): S.Rocco, Rosia, Sovicille, Volte Basse, Costalpino, S.Andrea, Pian delle Fornaci. Domenica 6 giugno (mattina): Giuggiolo, Massetana, fuori Porta Tufi, Colonna di S.Marco, Costafabbri, Montalbuccio, Ginestreto, Monastero, Terrensano, Belcaro. Protettorato 2004 Le tessere per il protettorato del 2004 possono essere ritirate e pagate presso la Cancelleria o recapitate per posta in seguito al versamento della quota tramite bonifico sul C/C Bancario n Banca Monte dei Paschi di Siena Filiale Siena (CAB ABI 1030) o tramite bollettino postale C/C intestato a Contrada della Chiocciola, specificando la causale. Corsi Con l arrivo della primavera sono iniziati i corsi di Alfieri e Tamburini. Per chiunque sia interessato ecco i giorni e gli orari. Alfieri: lunedì, giovedì e sabato dalle ore 17 alle ore 18 (Andrea Ceccherini 328/ ) Nuovi Tamburini: lunedì e giovedì dalle ore 17 alle ore 18 Vecchi Tamburini: martedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 18 (Silvano Bellaccini 0577/47597) Cene Continuano con buona partecipazione gli appuntamenti in Società con i Cenini del venerdì sera. Per una migliore organizzazione invitiamo gli interessati a prenotarsi in Società con un paio di giorni di anticipo, e invitiamo chiunque abbia voglia di dilettarsi in cucina a farsi avanti mettendosi in contatto con i membri di Società. Tute e borse Sono sempre in vendita presso la società i nuovi borsoni e le nuove tute 2004 del gruppo sportivo con lo stemma della società San Marco. Per informazioni contattare i seguenti numeri dalle ore alle ore 22.00: ; AffogaSanti Il Giornale di San Marco Hanno collaborato per i testi: Michele Balestri, Daniele Bellini, Saverio Bertini, Sonia Corsi, Lorenzo De Stefani, Michele Lorenzetti, Paola Maggi Bellaccini, Valentina Niccolucci, Alessandra Pianigiani, Francesca Volpi,gli addetti ai protettori per le fotografie: Archivio della Contrada della Chiocciola, archivi privati, Paolo Lazzeroni, Francesco Cialdini per le vignette: Carlo Cerasoli realizzazione: nuova immagine Siena progetto grafico: Alfio Ticci-Agenzia Caleido, Siena stampa: Industria Grafica Pistolesi Siena Lettere alla redazione Crema, 21 dicembre Gentile direttore, ti scrivo (scusi per il tu ma confesso che mi fa sentire più vicino alla mia Toscana) per ringraziare della spedizione dell ultimo numero dell Affogasanti che, in mezzo alle nebbie di quassù, per me ha rappresentato davvero un bel raggio di sole. Da neo-chiocciolino e protettore che da alcuni anni frequenta (lavoro permettendo) la Contrada nei momenti salienti dell anno, mi riconosco abbastanza nell articolo di Alessandra Pianigiani letto appunto sull ultimo numero. Devo ammettere che quando torno, soprattutto per il Palio, mi trovo sempre più di fronte ad una città invasa da chi non cerca e non ha cercato, come il sottoscritto, di assistere e partecipare con il giusto approccio ad una Festa che ormai è diventata internazionale ma che principalmente era e resta dei senesi. Da non senese, quindi, anche se la permanenza di mio padre per alcuni anni lì ed i suoi rapporti affettivi con alcuni dei vecchi di San Marco hanno rappresentato per me sempre un richiamo fortissimo e mi hanno fatto sentire quasi un cittadino adottivo, sono d accordo con una certa posizione che chiede di educare il turista, sia esso italiano o straniero, sul giusto modo di avvicinarsi alla Festa, anche e soprattutto perché, per i suoi significati, non si tratta di una delle solite sagre paesane alle quali forse qualcuno crede di assistere. Colgo l occasione per ringraziare, tramite il giornale di San Marco, dell ospitalità che ho sempre trovato in Contrada e se solo un rimpianto posso avere, a causa del mio lavoro e delle scelte di vita che mi hanno portato fuori dalla Toscana, è quello di non vivere a Siena e di non avervi fatto crescere mio figlio. Saverio Bertini