La zona dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina come Patrimonio Mondiale dell UNESCO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La zona dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina come Patrimonio Mondiale dell UNESCO"

Transcript

1 Provincia di Sondrio Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS La zona dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina come Patrimonio Mondiale dell UNESCO 1

2 Il presente documento è frutto della collaborazione di: Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina Banca Popolare di Sondrio Vitale-Novello & Co. Srl nelle persone del Prof. Marco Vitale (Presidente) e del Dott. Stefano Zane Prof. Luigi Zanzi (Università di Pavia) in particolare per il capitolo sul Valore culturale Prof. Guglielmo Scaramellini, titolare della cattedra di Geografia presso l Università Statale di Milano e Prof.ssa Nella Credaro, cultrice di Storia economica della Valtellina, in particolare per il capitolo sul Valore paesaggistico ed ambientale Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo. Foto di copertina: Eugenio Piffari Foto retro di copertina: Elio Della Ferrera Fotografie: Mauro Lanfranchi, Elio Della Ferrera, Sandro Faccinelli, Edwin Fehr, Massimo Mandelli, Archivio Biblioteca Comunale di Ponte in Valtellina, Casa Vinicola Nino Negri, Eugenio Piffari.

3 INDICE Presentazione della candidatura... 5 Presentazione della Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS... 7 Azioni di salvaguardia del versante Retico terrazzato... 8 Domanda per l inclusione dei terrazzamenti vitati valtellinesi nel Patrimonio Mondiale UNESCO... 9 Organi e Statuto della Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS Regolamento Provinciale per la gestione del fondo di rotazione (art. 3, Legge n. 102/1990) Identificazione dell area Valore storico I primordi, dall epoca romana al Duecento Le prime autonomie. La Signoria dei Visconti e degli Sforza Il dominio grigione in Valtellina ( ) L occupazione della Valtellina ( ) Il distacco La Valtellina nella Lombardia austriaca ed in Italia La vitivinicoltura del versante Retico valtellinese nel tempo presente Schemi cronologici comparati Valore culturale La vite, un albero quanto mai umano. Un caso paradigmatico di intreccio di natura e cultura nella storia della civiltà agricola dell uomo maturata nella varietà degli ambienti e nella complessità delle culture La vite di Valtellina: un frutto che riprende nella sua qualità anche il valore della sua storia L uva di montagna: una coltura eroica La vite di Valtellina: una coltura montana I vigneti di Valtellina: un eco-museo vivente, un patrimonio storico dell umanità Valore paesaggistico ed ambientale Le origini dell enologia valtellinese: una discussione ancora aperta Da una produzione per l autoconsumo alla produzione per il mercato La grande espansione territoriale del vigneto Il paesaggio agrario della Valtellina e la sua formazione La costruzione del paesaggio agrario negli scritti dei contemporanei Dal tormentato secolo XIX alla metà del XX secolo La svolta degli anni Settanta e la valorizzazione odierna Peculiarità della flora nelle zone terrazzate Documentazioni di testi antichi... 83

4 Valore economico Premessa La provincia di Sondrio Popolazione e territorio Tessuto imprenditoriale Mercato del lavoro Risultati economici Apertura dei mercati Tenore di vita Qualità della vita Attività agricola La viticoltura in Valtellina Il territorio Il clima Il suolo Il terrazzamento La dimensione della vigna, quantità prodotte Le denominazioni La vigna: forma di allevamento-impianto e varietà Le lavorazioni al vigneto La vinificazione La vitivinicoltura eroica In Italia In Valtellina Il settore turistico 124 Nuovi sviluppi ed itinerari turistici Riflessioni conclusive Musei della provincia di Sondrio Riserve e parchi della provincia di Sondrio Sintesi conclusiva Bibliografia Elenco allegati al documento

5 Presentazione della candidatura 5

6 La Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS, congiuntamente alla Provincia di Sondrio presenta domanda affinché la zona dei vigneti terrazzati del versante Retico della Valtellina vengano inclusi nella lista propositiva italiana (Tentative List) ai fini della successiva inclusione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, quale Paesaggio culturale evolutivo e vivo. Nella documentazione allegata si dimostrerà l unicità e l eccezionalità dei vigneti terrazzati valtellinesi nell ambito della cosiddetta viticoltura eroica di montagna. Si dimostrerà l eccezionale valore storico e culturale che questa agricoltura ha per il territorio e la cultura delle Alpi. Si dimostrerà il ruolo chiave che i terrazzamenti, anche per la loro eccezionale estensione, hanno svolto, svolgono e dovranno continuare a svolgere, come fattore chiave per la tutela del territorio ed il mantenimento della sua integrità, per la tutela e lo sviluppo della cultura di cui sono espressione e per continuare a sostenerne lo sviluppo anche in forme ed attività nuove. Si dimostrerà inoltre quali e quante siano le forze e le risorse dedicate alla salvaguardia ed alla valorizzazione di questo Patrimonio. I vigneti terrazzati infatti sono tutt uno con la realtà sociale, culturale ed economica della Valtellina, e sono espressione rilevante della cultura alpina. Alla luce di quanto sarà esposto si ritiene che i vigneti terrazzati valtellinesi del versante Retico soddisfino i seguenti criteri individuati dall Unesco: Criterio ii. Aver esercitato un influenza considerevole, in un dato periodo o in un area culturale determinata, sullo sviluppo dell architettura, delle arti monumentali, della pianificazione urbana o della creazione di paesaggi. I vigneti terrazzati valtellinesi sono il paesaggio stesso dell area individuata, lo sono sempre stati poiché la storia e la cultura della zona sono legate indissolubilmente alla vite ed ai suoi terrazzamenti. Criterio iii. Costituire testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà o di una tradizione scomparsa. I vigneti terrazzati valtellinesi sono una testimonianza unica di una tradizione culturale e colturale più che millenaria, ancora viva ed economicamente rilevante, e che, serbando memoria del passato, vero e proprio eco-museo vivente, ne rinnova, in forme nuove, intenti e funzioni. Criterio iv. Offrire esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana. I vigneti terrazzati valtellinesi e la conseguente commercializzazione del vino hanno rappresentato nei secoli scorsi il cardine dell economia della regione; esse sono un paesaggio culturale testimonianza e simbolo della storia della Valtellina e rappresentano esempio eminente della cultura alpina. Criterio v. Costituire esempio eminente di insediamento umano o d occupazione del territorio tradizionale, rappresentativi di una cultura, soprattutto quando esso diviene vulnerabile per effetto di mutazioni irreversibili. I vigneti terrazzati valtellinesi rappresentano un esempio di valorizzazione di un territorio e della sua trasformazione al fine di renderlo ottimale per la coltura della vite, sia pure a costi estremamente più elevati in termini di ore lavoro. In considerazione delle condizioni climatiche di tipo alpino, soltanto l elevata esposizione delle ripide scarpate del versante Retico ed il calore ceduto per irraggiamento dalle sue rocce potevano fornire le condizioni ambientali per la coltura della vite. A patto che generazioni di viticoltori valtellinesi, a costo di enormi fatiche e sacrifici, rendessero accessibili queste aree con la costruzione e, ancor più, con il continuo mantenimento dei terrazzamenti. Oggi questa realtà è ancora viva e importante sia sul piano storico-culturale che sul piano della vita sociale, economica attuale e futura, ma a causa dello sviluppo generale della società è diventata vulnerabile per effetto di mutazioni irreversibili e necessita di nuovi sostegni e riconoscimenti che, stimolando anche nuova energia e nuove funzioni, aiutino a preservarla e svilupparla. 6

7 Presentazione della Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS 7

8 La Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS è stata costituita il 28 luglio 2003 a Sondrio su iniziativa del Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina 1, ente che riunisce tutta la filiera vitivinicola e che vanta tra gli associati oltre 1000 viticoltori ed il 100% delle cantine valtellinesi. La sua caratteristica è che riunisce soggetti tradizionalmente contrapposti come viticoltori e case vitivinicole, enti di ricerca e formazione, enti locali secondo una rappresentanza non di interessi particolari ma dell interesse riconosciuto come comune a tutte le componenti di salvaguardare il versante Retico terrazzato e la tutela e valorizzazione delle connesse tradizioni storico-culturali. La Fondazione ProVinea ha come scopo la salvaguardia ed il mantenimento del versante viticolo terrazzato provinciale, dove si sviluppa l area viticola terrazzata di montagna più estesa d Europa. In considerazione dell eccezionale ed universale valore paesaggistico, ambientale, storico ed economico dei vigneti terrazzati valtellinesi, la Fondazione ProVinea opera nella direzione di tutelarne e salvaguardarne il valore, avendo come riferimento non solo la vigna, ma anche e soprattutto l uomo che con il suo duro lavoro di costruzione prima e manutenzione poi dei muretti e di coltivazione dei terreni, ha fatto sì che l intera cultura della provincia si identificasse nei secoli con i suoi terrazzamenti vitati. L articolo 3 dello Statuto 2 della Fondazione ProVinea identifica chiaramente gli scopi della Fondazione stessa: La Fondazione, con la tassativa esclusione di qualsiasi finalità di lucro, persegue esclusivamente i seguenti scopi di solidarietà sociale: - la tutela del territorio, del paesaggio e dell ambiente viticolo terrazzato della D.O. Valtellina e più in generale del territorio viticolo - terrazzato provinciale; - la tutela e la valorizzazione delle tradizioni storico-culturali, dei beni culturali ed ambientali; - la promozioni di studi e ricerche multidisciplinari legate ai saperi della montagna e dell area valtellinese; - il reperimento e la gestione di risorse economiche e finanziarie provenienti da privati e/o Istituzioni Pubbliche mediante la stipula di opportune convenzioni nonché l istruzione, acquisizione della documentazione, l accertamento tecnico, il collaudo ed in genere la gestione in tutte le sue fasi, dall assunzione, distribuzione e controllo di finanziamenti strettamente inerenti allo scopo della Fondazione con espressa esclusione di ogni attività lucrativa. La Fondazione, i suoi scopi e lo statuto, sono stati approvati dal Tavolo Vitivinicolo Provinciale, che vede nella Camera di Commercio I.A.A. di Sondrio il suo ente di rappresentanza e vede uniti come soci vari enti come la Provincia di Sondrio, la Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Sondrio, l Associazione Provinciale Viticoltori Valtellinesi, la Confederazione Italiana Agricoltori, l Unione Provinciale Agricoltori, la Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio ed il Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina. Per perseguire gli scopi sociali la Fondazione ProVinea intende realizzare due importanti attività: 1. Azioni di salvaguardia del versante Retico terrazzato; 2. Domanda per l inclusione dei terrazzamenti vitati valtellinesi nel Patrimonio Mondiale UNESCO. Azioni di salvaguardia del versante Retico terrazzato Nell ambito dell attuazione della Legge n. 102 del 2 maggio 1990, art. 3 (disposizioni inerenti alla ricostruzione e la rinascita della Valtellina e delle adiacenti zone delle province di Bergamo, Brescia e Como, nonché della provincia di Novara, colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche dei mesi di luglio e agosto 1987) la Provincia di Sondrio, con deliberazione della Giunta Provinciale n. 301 del Il Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina, nato nel 1976 e rinnovato nel 1997 con un nuovo Statuto e regolamento in relazione ai dettami della Legge 164/92, rappresenta tutte le aziende vitivinicole e le case vinicole (unico caso in Italia) sul territorio della provincia di Sondrio e della Valposchiavo. Circa 1250 ettari, vocati alla coltivazione della vite dove operano migliaia di piccoli viticoltori. 2 - In allegato è riportato per intero lo Statuto della Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS 8

9 settembre 2003, ha istituito, nell ambito del più ampio riparto delle risorse finanziarie della seconda fase dell attuazione della già citata legge, un fondo di rotazione dell importo di ,00 t destinato a finanziare interventi preventivi di manutenzione del versante Retico terrazzato. È stato assegnato alla Fondazione ProVinea, da parte della Provincia di Sondrio con deliberazione del Consiglio Provinciale in data 27 dicembre 2004 n. 79, il compito di promuovere l iniziativa e curare l istruttoria delle domande per accedere al fondo di rotazione. La Fondazione ProVinea quindi sarà l attore principale nella gestione di queste importanti risorse finanziarie fondamentali al mantenimento dei terrazzamenti vitati e di tutto ciò che essi significano in termini culturali, sociali ed economici per la Valtellina. In questo contesto quindi la Fondazione ProVinea non fa astratte ed avulse attività di promozione, ma interviene direttamente, tramite la gestione del fondo di rotazione. I beneficiari del finanziamento sono le persone fisiche o giuridiche proprietarie e/o conduttori dei fondi di quattro Comunità Montane della provincia di Sondrio (Comunità Montana Valtellina di Tirano, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Morbegno, Comunità Montana della Valchiavenna) Gli interventi ammessi a finanziamento sono: - sistemazione rampe di accesso ai terrazzamenti; - sistemazione scale; - sistemazione di muri di sostegno; - ripristino di drenaggi e scoli di acque meteoriche; - pulizia di incolti. Domanda per l inclusione dei terrazzamenti vitati valtellinesi nel Patrimonio Mondiale UNESCO Le motivazioni che hanno condotto la Fondazione ProVinea, di concerto con la Provincia, ad intraprendere questa ambiziosa impresa risiedono nella profonda convinzione, ormai diffusa anche al di fuori dei confini provinciali, che la viticoltura terrazzata o eroica come viene ben definita la viticoltura di montagna, ha in Valtellina la sua maggiore e più significativa espressione di tutte le Alpi. Il sistema terrazzato della provincia di Sondrio si identifica con la realizzazione di una miriade di muri a secco in sasso che sostengono i ronchi vitati. Trattasi di un opera avviatasi in tempi molto antichi e perpetuata nel tempo attraverso il lavoro quotidiano dei viticoltori che, per tutto questo immane lavoro, sono stati e sono tuttora degli autentici manutentori del territorio. I muri sono di un entità ciclopica, stimabile in oltre km di sviluppo lineare, con un incidenza media per ettaro superiore ai 2000 mq di superficie verticale e, di conseguenza, con costi di mantenimento molto elevati. Oltre a consentire la realizzazione dell economia agricola, il terrazzamento è componente essenziale del fascino paesaggistico del territorio e irrinunciabile elemento di regimentazione delle falde montane e quindi di tutela del territorio. La sopravvivenza della viticoltura eroica è necessaria perché è una testimonianza emozionante della millenaria cultura contadina e alpina, perché è un opera d arte, perché è un fattore chiave per la tutela del territorio, perché è un elemento fondante degli assetti ambientali e paesaggistici, e perché può ancora essere elemento chiave di sviluppi economici attuali e futuri nel campo agricolo e turistico. Unitamente all affidabilità di buona gestione e manutenzione dell area individuata che la gestione delle risorse finanziarie del fondo di rotazione descritto in precedenza garantisce, il riconoscimento dell UNESCO, fondato sulla specificità della viticoltura dei vigneti terrazzati valtellinesi, può contribuire senza dubbio in maniera forte al raggiungimento dello scopo della valorizzazione e tutela del patrimonio storico, culturale ed ambientale del versante Retico valtellinese e, cioè di una delle più interessanti e caratteristiche zone di agricoltura alpina di tutto l arco delle Alpi. 9

10 Castel Grumello, Montagna in Valtellina Bene di proprietà del Fondo per l Ambiente Italiano - Donazione Società Enologica Valtellinese 10

11 Organi e Statuto della Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS - ORGANI Consiglio di Amministrazione Domenico Triacca (Presidente) Gregorio Baldelli Marco Bonat Giorgio Gianatti Franco Gugiatti Donato Poletti Antonio Rudini Collegio dei Revisori dei Conti Aldo Cottica (Presidente) Claudio Stangoni Giorgio Tassi Comitato Scientifico Marco Vitale (Presidente) Stefano Zane Carlo Alberto Panont Direttore Generale Sandro Faccinelli Via Romegialli, SONDRIO Casella postale n. 135 Sondrio Codice Fiscale: Telefono: [+39] Fax: [+39] info@provinea.it Iscritta all Anagrafe Unica delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale presso il Ministero delle Finanze Iscritta nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private al n con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n del 21 luglio 2004 Iscritta nel Repertorio economico Amministrativo il 2 agosto 2004 con il numero

12 12

13 - STATUTO Articolo 1 E costituita, su iniziativa del Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina ed ai sensi degli artt. 12 e seguenti del c.c., del D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, sezione II, e delle loro eventuali successive modifiche e/o integrazioni, una Fondazione denominata FONDAZIONE PROVINEA - VITA ALLA VITE DI VALTELLINA - ONLUS. Ai sensi e per gli effetti di cui al citato D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, la fondazione assume nella propria denominazione la qualificazione di Organizzazione non lucrativa di utilità sociale sintetizzata nell acronimo ONLUS, che ne costituisce peculiare segno distintivo ed a tale scopo la denominazione ONLUS viene inserita in ogni comunicazione e manifestazione esterna della medesima. Articolo 2 La Fondazione ha sede in Sondrio. Articolo 3 La Fondazione, con la tassativa esclusione di qualsiasi finalità di lucro, persegue esclusivamente i seguenti scopi di solidarietà sociale: la tutela del territorio, del paesaggio e dell ambiente viticolo terrazzato della D.O. Valtellina e più in generale del territorio viticolo - terrazzato provinciale; la tutela e la valorizzazione delle tradizioni storico - culturali, dei beni culturali ed ambientali; la promozione di studi e ricerche multidisciplinari legate ai saperi della montagna e dell area valtellinese; il reperimento e la gestione di risorse economiche e finanziarie provenienti da privati e/o Istituzioni Pubbliche mediante la stipula di opportune convenzioni nonché l istruzione, acquisizione della documentazione, l accertamento tecnico, il collaudo ed in genere la gestione in tutte le sue fasi, dell assunzione, distribuzione e controllo di finanziamenti strettamente inerenti allo scopo della Fondazione con espressa esclusione di ogni attività lucrativa. Articolo 4 La Fondazione esaurisce le proprie finalità nell esclusivo territorio della Regione Lombardia. Per il raggiungimento dei suoi scopi, la Fondazione: a) promuove ed effettua iniziative finalizzate alla tutela ed alla valorizzazione del territorio e difesa dell ambiente come a titolo esemplificativo il mantenimento delle opere paesaggistiche, i muri di sostegno e le opere di viabilità e comunicazione, in particolare del sistema viticolo terrazzato, direttamente oppure affidandone la realizzazione ad enti e soggetti privati e/o pubblici; b) collabora con tutte le istituzioni culturali, regionali, nazionali, comunitarie, internazionali, e con gli enti pubblici e/o privati, con cui si ravvisasse la necessità di conseguimento degli obiettivi fissati dalla Fondazione stessa, dando il proprio contributo di studio e documentazione; può promuovere e partecipare all attività ed all organizzazione di fondazioni, associazioni o di altri enti comunitari od esteri che abbiano gli stessi o analoghi scopi; c) assume iniziative anche legali necessarie alla tutela dell equilibrio territoriale, paesaggistico e culturale del territorio viticolo; d) organizza conferenze, congressi, convegni, celebrazioni, incontri e seminari, per incrementare gli scambi di studio e di esperienze, nei propri settori di attività; e) promuove e realizza la pubblicazione di studi e ricerche effettuati dalla Fondazione stessa nell ambito delle attività di cui al presente articolo; f) promuove e finanzia premi e borse di studio; g) può aderire ad enti od organismi con simili finalità e sostenere, anche con contributi finanziari, la loro attività; h) può acquistare, trasformare, assumere e concedere in affitto, gestire ed anche alienare immobili, compresi terreni destinati a colture di vite o parti di territorio terrazzato, da destinare ad iniziative 13

14 che rientrino nello scopo della Fondazione, e quindi compiere ogni operazione immobiliare, ritenuta utile per il perseguimento degli scopi istituzionali, con l osservanza delle prescrizioni di legge. i) previo accertamento e controllo di tutti i requisiti indicati dalle convenzioni stipulate con gli enti preposti, concede e gestisce i finanziamenti e/o contributi a lei affidati nell ambito dell esclusivo scopo non lucrativo; l) effettua consulenze, istruisce e coordina e verifica le domande presentate dai soggetti interessati nell ambito dei progetti approvati. La Fondazione non svolgerà attività diverse da quelle istituzionali previste dal presente statuto ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse o di quelle accessorie per natura a quelle statutarie, in quanto integrative delle stesse, ai sensi dell art. 10, comma 5, del citato D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 e successive modifiche ed integrazioni. Articolo 5 Il patrimonio della Fondazione è costituito: a) dal fondo di dotazione originario, come versato dal fondatore; b) dalle elargizioni e contributi fatti da enti o privati; c) dai fondi raccolti con pubbliche sottoscrizioni debitamente autorizzate a norma di legge per compiere interventi relativi a beni che rientrano negli scopi della Fondazione; d) dai beni mobili ed immobili che pervengono alla Fondazione a qualsiasi titolo e che siano destinati al patrimonio; e) dalle somme prelevate dagli avanzi di gestione, che il Consiglio di Amministrazione, con proprie deliberazioni, disponga di destinare ad incremento del patrimonio. Articolo 6 Per l adempimento dei suoi compiti la Fondazione dispone: a) dei redditi del patrimonio di cui all art. 5; b) delle somme che pervengono alla Fondazione da enti o privati interessati ai suoi fini, le quali non siano destinate ad incremento del patrimonio; c) dalle somme che derivino da alienazione di beni facenti parte del patrimonio, le quali vengano destinate con motivata delibera del Consiglio di Amministrazione ad uso diverso dall incremento del patrimonio; d) di ogni eventuale contributo ed elargizione destinati all attuazione degli scopi statutari e non espressamente destinati all incremento del patrimonio. Articolo 7 Sono organi della Fondazione: l Assemblea; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente; il Comitato di Presidenza; il Comitato Scientifico; il Collegio dei Revisori; il Segretario Generale; il Direttore Generale. Articolo 8 L Assemblea, alla quale hanno diritto di partecipare tutti i soci fondatori, nonché tutti i soci aderenti in regola con i versamenti dei contributi stabiliti annualmente dal Consiglio di Amministrazione, rappresenta ed impegna la totalità di questi. Le deliberazioni, prese dall Assemblea regolarmente costituita ed approvate con le prescritte maggioranze vincolano anche i soci assenti o dissenzienti. 14

15 L Assemblea sarà convocata in seduta ordinaria almeno una volta all anno ed in seduta straordinaria quando lo reputi opportuno il Consiglio di Amministrazione o lo richieda, con domanda scritta al Presidente, almeno un terzo dei soci. Il Presidente è tenuto a convocare l Assemblea straordinaria entro 30 giorni dalla data della richiesta. Le convocazioni sono fatte dal Presidente con invito scritto ai singoli soci da inviarsi almeno 8 giorni prima della seduta. L invito dovrà specificare l ordine del giorno dei lavori. Sono compiti istituzionali dell assemblea ordinaria: a) la discussione ed approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi presentati e corredati dalle relazioni del Consiglio di Amministrazione e dei Revisori dei conti; b) la nomina, salvo quanto previsto al successivo art. 9, dei componenti del Consiglio di Amministrazione; c) la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti e del Presidente del Collegio. Sono compiti istituzionali e non trasferibili dell assemblea straordinaria: a) la modifica dello Statuto; b) lo scioglimento anticipato dell Ente e l approvazione della devoluzione dell eventuale patrimonio residuo nel rispetto delle norme statuarie previste al successivo articolo 20. Le deliberazioni dell assemblea, sia in forma ordinaria che straordinaria, in prima convocazione, sono prese a maggioranza dei voti e con la presenza, in proprio e/o per delega, di almeno i 2/3 (due terzi) dei soci. In seconda convocazione le deliberazioni in forma ordinaria sono prese a maggioranza dei voti dei presenti, mentre in forma straordinaria con il voto favorevole di almeno 1/3 (un terzo) dei soci. Articolo 9 Il Consiglio di Amministrazione è costituito da un minimo di sette ad un massimo di tredici membri, compreso il Presidente, nominati come segue: = Numero 5 (cinque) membri da parte del Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina ; = Numero 1 (un) membro da parte della C.C.I.A.A. di Sondrio ; = Numero 1 (un) membro da parte dall Amministrazione Provinciale di Sondrio; = gli altri eventuali membri da parte dell Assemblea dei soci (nell ipotesi in cui venga nominato un Consiglio di Amministrazione composto da più di sette membri). I membri del Consiglio di Amministrazione, durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati nell incarico. Articolo 10 Il Consiglio di Amministrazione si riunisce non meno di due volte all anno, nonché tutte le volte che il Presidente lo ritenga opportuno e quando ne venga richiesta la convocazione da almeno 1/3 (un terzo) dei Consiglieri. Le convocazioni sono fatte con avviso inviato almeno otto giorni utili prima di quello fissato per l adunanza e, in caso di urgenza, anche mediante telegramma o altro mezzo idoneo da inoltrarsi ai membri almeno tre giorni utili prima di quello fissato per l adunanza. Le riunioni sono valide con la presenza della maggioranza dei componenti del Consiglio. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Presidente o di chi lo sostituisce. Articolo 11 Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Fondazione e, tra l altro: - determina le modalità di investimento del proprio fondo di dotazione; - delibera l acquisto e la vendita di immobili, la stipula di contratti di locazione e di comodato; - l affidamento di incarichi di studio, ricerca, consulenza, redazione di progetti, loro esecuzione; - la contrattazione di mutui e prestiti; - l accettazione di lasciti, erogazioni, donazioni; 15

16 - la stipula di contratti di lavoro con il personale dipendente, il trattamento giuridico ed economico; - la predisposizione, sentito il Comitato Scientifico, dei programmi della Fondazione; - la decisione sull erogazione dei fondi per il raggiungimento degli scopi della Fondazione; - la deliberazione sui contributi, sovvenzioni e collaborazioni da dare alle iniziative di altri Enti, che corrispondono ai fini perseguiti dalla Fondazione; - la stipula di convenzioni relative all impiego dei contributi concessi; - la predisposizione del bilancio preventivo e consuntivo; - la determinazione dei contributi da corrispondere da parte dei soci; - in una parola, esso compie quindi tutti gli atti necessari od utili al raggiungimento degli scopi della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione può delegare in tutto od in parte i suoi poteri per specifici atti dallo stesso stabiliti, ad uno o più dei suoi membri, anche con la facoltà di subdelega e può nominare procuratori per determinati atti o categorie di atti. Articolo 12 Tutti coloro, persone fisiche o giuridiche, che versano alla Fondazione i contributi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, acquisiscono la qualifica di socio Aderente. Gli Aderenti si dividono in Benemeriti, Sostenitori, ed Ordinari, a seconda del contributo versato. Il Consiglio di Amministrazione fisserà di volta in volta gli importi dei contributi che daranno diritto alle qualifiche sopra fissate. Articolo 13 Il Presidente è eletto dal Consiglio di Amministrazione nella prima seduta nel suo seno, dura in carica cinque anni; può essere riconfermato nell incarico. Il Presidente rappresenta legalmente la Fondazione alla cui attività sovrintende, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione fissandone l ordine del giorno e ne cura l attuazione delle deliberazioni; sottopone al Consiglio di Amministrazione i progetti di bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, ed ha poteri di compiere, nei casi di necessità e di urgenza, tutti gli atti di ordinaria amministrazione. Il Presidente potrà delegare ad altre persone la rappresentanza della fondazione, per singoli atti, o categorie di atti, su conforme parere del Consiglio di Amministrazione. Articolo 14 Il Consiglio di Amministrazione può eleggere nel suo seno un Vicepresidente che sostituisca il Presidente, con uguali poteri, in tutti i casi di sua assenza od impedimento, fissandone la sua durata in conformità a quella del Consiglio stesso; il Vicepresidente può essere riconfermato. Articolo 15 Il Comitato di Presidenza è composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e da due consiglieri di amministrazione, designati dal consiglio stesso. Il Comitato di Presidenza esplica le attribuzioni ed i compiti che gli sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione e, nei casi di urgenza adotta i provvedimenti di competenza del Consiglio di Amministrazione, salvo ratifica del consiglio stesso al quale tali provvedimenti dovranno essere sottoposti nella prima riunione successiva alla data in cui i provvedimenti sono stati adottati. Articolo 16 Il Comitato Scientifico è composto da un minimo di tre ad un massimo di sette membri, studiosi di consolidata fama, e fra essi potranno essere nominati anche cittadini di altri paesi. Essi sono nominati dal Consiglio di Amministrazione, durano in carica per un quinquennio e possono essere riconfermati. Il Consiglio di Amministrazione elegge il Presidente del Comitato Scientifico. Il Comitato Scientifico esplica le sue funzioni, proponendo gli indirizzi della Fondazione per le attività 16

17 di studio, informazione, documentazione e divulgazione della Fondazione stessa. Alle riunioni del Comitato Scientifico, hanno titolo a partecipare i membri del Consiglio di Amministrazione e, se nominato, il Segretario Generale. Articolo 17 Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri nominati dall Assemblea di cui uno scelto fra i Revisori Ufficiali dei Conti; durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati. L Assemblea elegge il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti. Il Collegio dei Revisori controlla la Regolare tenuta della contabilità della Fondazione, riferendone al Consiglio di Amministrazione, e più in generale esercita i poteri e le funzioni previste dalle leggi vigenti per i revisori dei conti. Articolo 18 Il Segretario Generale può essere nominato dal Consiglio di Amministrazione, anche al di fuori dei propri membri, redige e sottoscrive, insieme al Presidente, tutti i verbali delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, esegue le deliberazioni del Consiglio che gli vengono affidate e ne cura la gestione. Potrà essere altresì nominato il Direttore Generale al quale verranno conferiti particolari incarichi da parte del Consiglio di Amministrazione. Articolo 19 L esercizio finanziario della Fondazione decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Per ogni esercizio è predisposto un bilancio preventivo ed un bilancio consuntivo. Il Consiglio di Amministrazione predispone il bilancio preventivo e quello consuntivo, con criteri di oculatezza e prudenza. Articolo 20 Alla Fondazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché i fondi, riserve o capitale durante la vita della Fondazione stessa, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale che per legge, statuto o regolamento facciano parte eventualmente della medesima ed unitaria struttura. La Fondazione ha l obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. Articolo 21 La Fondazione è costituita senza limitazioni di durata. Se lo scopo della Fondazione diviene impossibile o di scarsa utilità, o se il patrimonio diviene insufficiente, ed in generale quando ricorrano le cause di estinzione previste dalla normativa vigente, la Fondazione si estingue. In caso di estinzione, da qualsiasi causa determinata, la Fondazione ha l obbligo di devolvere il suo patrimonio ad altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale od a fini di pubblica utilità aventi uno scopo analogo od affine a quello della fondazione, sentito l Organismo di Controllo di cui all articolo 3 comma 190 della Legge 23 dicembre 1996 n. 662 ed eventuali ulteriori successive norme modificative e/o integrative in materia, salva diversa destinazione imposta dalla legge. In via prioritaria il patrimonio residuo potrà essere devoluto al Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina che potrà utilizzarlo solo per finalità analoghe previste dal proprio Statuto e per fini di pubblica utilità. Questa devoluzione è condizionata al parere dell Organismo di Controllo per il rispetto delle prescrizioni di cui all art. 10 del D.Lgs. n. 460/1997 e successive modificazioni. Per tutto quanto non previsto dal presente Statuto, si fa rinvio alle disposizioni di legge in materia. Approvato dall Assemblea Straordinaria dei Soci Aderenti nella seduta del 10 giugno

18 Regolamento per la gestione del fondo di rotazione destinato a finanziare gli interventi preventivi di manutenzione del versante Retico terrazzato PROVINCIA DI SONDRIO Legge n. 102 del 2 maggio 1990, art. 3 Interventi necessari al mantenimento in efficienza delle opere che caratterizzano il versante Retico terrazzato Art. 1 - Premessa/Finalità Il presente regolamento disciplina la gestione del fondo di rotazione istituito dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 301 del 22 settembre 2003, nell ambito del riparto delle risorse finanziarie destinate per gli interventi di seconda fase per il mantenimento in efficienza delle opere che caratterizzano i versanti della zona Retica. Tale fondo, pari a t ,00, viene utilizzato, avvalendosi della collaborazione degli istituti di credito, per finanziare ulteriori interventi preventivi di manutenzione del versante Retico terrazzato. La Provincia di Sondrio individua nella Fondazione ProVinea Vita alla Vite di Valtellina ONLUS il soggetto a cui affidare il compito di promuovere l iniziativa e curare l istruttoria delle domande per accedere al fondo di rotazione. La Fondazione ProVinea non ha finalità di lucro e persegue scopi di solidarietà sociale fra i quali: la tutela del territorio viticolo terrazzato della provincia di Sondrio; la tutela e la valorizzazione delle tradizioni storico-culturali ed ambientali; la promozione di iniziative finalizzate alla tutela e valorizzazione del territorio e difesa dell ambiente; la promozione di studi e ricerche multidisciplinari inerenti la montagna dell area Valtellinese; la gestione di risorse economiche e finanziarie finalizzate a perseguire gli scopi statutari con esclusione di ogni finalità di lucro. Le risorse del fondo sono impiegate per l erogazione di finanziamenti a tasso zero a favore di persone fisiche o giuridiche proprietari e/o conduttori di fondi ricadenti nelle zone di cui all articolo 3 del presente regolamento e per la copertura dei rischi che saranno assunti 18

19 da parte degli istituti di credito nonché per far fronte alle somme riconosciute a ProVinea successivamente al primo triennio. I rapporti tra la Provincia di Sondrio, la Fondazione ProVinea e gli istituti di credito saranno regolati da apposita convenzione. Al termine del primo triennio di impiego del fondo la Provincia, sulla base dei risultati conseguiti, effettuerà apposita valutazione per stabilire l efficacia dell azione. Art. 2 - Soggetti beneficiari Persone fisiche o giuridiche proprietari e/o conduttori dei fondi. Art. 3 - Localizzazione degli interventi preventivi di manutenzione In conformità al progetto di massima degli interventi necessari al mantenimento in efficienza delle opere che caratterizzano i versanti della zona Retica, approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n del 19 dicembre 1995 e dalla Giunta Regionale con deliberazione n. VI/25877 del 6 marzo 1997, sono ammessi a finanziamento gli interventi che ricadono sul versante Retico terrazzato nei territori di: Comunità Montana Valtellina di Tirano. Comuni di Grosotto, Mazzo di Valtellina, Vervio, Lovero, Sernio, Tirano, Villa di Tirano, Bianzone, Teglio. Comunità Montana Valtellina di Sondrio. Comuni di Chiuro, Ponte in Valtellina, Tresivio, Poggiridenti, Montagna in Valtellina, Castione Andevenno, Postalesio, Berbenno di Valtellina. Comunità Montana Valtellina di Morbegno. Comuni di Buglio in Monte, Ardenno, Morbegno, Dazio, Civo, Mello, Traona, Cercino, Cino, Mantello, Dubino. Comunità Montana della Valchiavenna. Comuni di Mese, Gordona, Chiavenna, Piuro, Villa di Chiavenna, Prata Camportaccio. Comune di Sondrio. Art. 4 - Tipologia di interventi preventivi di manutenzione ammessi a finanziamento 1. sistemazione di rampe di accesso ai terrazzamenti; 2. sistemazione di scale; 3. sistemazione di muri di sostegno; 4. ripristino di drenaggi e scoli di acque meteoriche; 5. pulizia di incolti. 19

20 Art. 5 - Importo massimo del finanziamento Sono finanziabili interventi preventivi di manutenzione fino ad un importo massimo di t ,00 per singolo beneficiario su base annuale. Art. 6 - Modalità e durata del finanziamento Il finanziamento viene concesso dalla Provincia di Sondrio, previa istruttoria da parte di ProVinea, ed erogato dagli istituti di credito convenzionati, previa accettazione del piano finanziario da parte di questi ultimi, con i seguenti criteri e modalità: A. nel caso di interventi di cui ai punti n 1, 2 e 3 dell art. 4: 50% del finanziamento concesso all avvio dell intervento preventivo di manutenzione; 50% del finanziamento a saldo, a conclusione dell intervento che deve essere completato entro 12 (dodici) mesi dalla comunicazione di avvenuta ammissione ai benefici e previo collaudo delle opere eseguite. B. Nel caso di interventi di cui ai punti n 4 e 5 dell art. 4: 100% del finanziamento concesso all avvio dell intervento preventivo di manutenzione, che dovrà essere ripetuto annualmente nei successivi 5 (cinque) anni. In entrambi i casi la durata del finanziamento è fissata in 6 (sei) anni, rimborsabile in 10 (dieci) rate semestrali a tasso zero, con il versamento della prima rata di rientro fissato dopo 18 (diciotto) mesi dall erogazione del finanziamento. Art. 7 Garanzie Per l assunzione del rischio derivante dai prestiti in utilizzo del fondo di rotazione intestati ai beneficiari, nonché per l istruttoria del finanziamento e per l incasso delle rate periodiche viene riconosciuto, per i primi 6 anni di gestione, agli istituti di credito convenzionati un compenso omnicomprensivo dell 1% (uno percento) sul capitale finanziato tempo per tempo da pagarsi in unica soluzione all erogazione del finanziamento. Tale compenso viene stabilito complessivamente nella misura fino al 3,5% della dotazione del fondo stesso. Al rientro del capitale saranno messe a disposizione, attingendo dal fondo di rotazione, le somme da riconoscere agli istituti di credito per la copertura dei rischi. Art. 8 - Iter Procedurale Le richieste di finanziamento dovranno essere redatte su apposito modulo, corredate dalla documentazione richiesta, e presentate a ProVinea che provvede all istruttoria e le sottopone 20

21 alla valutazione del Comitato Tecnico di cui all art. 9. Le richieste saranno esaminate secondo l ordine cronologico di presentazione. Terminata la valutazione di merito il Comitato Tecnico stilerà la graduatoria degli ammessi e l elenco dei non ammessi e li trasmetterà contestualmente alla Provincia e alla ProVinea le quali provvederanno, unitamente agli istituti di credito, secondo quanto stabilità dall apposita convenzione. Art. 9 - Comitato Tecnico Presso la Fondazione Provinea viene costituito apposito Comitato Tecnico con il compito di valutare ed approvare la conformità degli interventi preventivi di manutenzione, secondo criteri prestabiliti. Il parere del Comitato Tecnico è vincolante ai fini dell ammissione a finanziamento degli interventi. Il Comitato Tecnico è composto dalle seguenti figure: un tecnico designato dalla Sede Territoriale di Sondrio della Regione Lombardia; un tecnico designato dall Amministrazione Provinciale di Sondrio; un tecnico designato dalla Fondazione ProVinea con funzioni di presidente un tecnico designato dalla Fondazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio; un tecnico da scegliere tra quelli designati dalle Associazioni delle categorie degli operatori agricoli. La Fondazione Provinea dovrà farsi carico delle funzioni di segreteria del suddetto Comitato. Art Spese di funzionamento Per far fronte alle spese di promozione dell iniziativa e di istruttoria delle richiesta di ammissione al fondo la Provincia riconosce, per il primo triennio, alla Fondazione ProVinea una somma massima pari al 3% dell importo totale del Fondo di rotazione integrata dagli interessi, eventualmente maturati, che gli istituti di credito convenzionati riconosceranno alla Provincia sulle giacenze, previa presentazione annuale di idonea documentazione delle spese sostenute. La Provincia fa fronte a tale onere attingendo dalle risorse trasferite con D.G.P. n 301 del 22 settembre Al termine del primo triennio la Provincia, sulla base di risultati conseguiti, stabilisce le somme da riconoscere alla stessa ProVinea per le attività di promozione e istruttoria attingendo le risorse dal fondo di rotazione 21

22 22

23 Identificazione dell area 23

24 La Valtellina, che insieme alla Valchiavenna rappresenta il territorio della provincia di Sondrio, si colloca geograficamente a nord del lago di Como fra il parallelo 46 e 46,5. Dunque in posizione considerevolmente settentrionale ed apparentemente poco propizia alla coltivazione della vite. Alcune particolari situazioni ambientali favoriscono, però, in una vasta zona la realizzazione di condizioni climatiche favorevoli alla viticoltura ed in particolare al vitigno nebbiolo : 1. la valle, specie nella parte vitata, è orientata est-ovest e la costiera pedemontana, alla destra orografica del fiume Adda, gode di esposizione completamente a sud; 2. è protetta, a nord e ad est, dalla catena montuosa delle Alpi Retiche, con cime di elevata altitudine (tutte oltre i metri, con vette di oltre 4.000); 3. a sud la catena delle Alpi Orobiche, con cime appena più basse, la racchiude in una specie di anfiteatro; 4. la relativa vicinanza del bacino del lago di Como, a sud-ovest, funge da regolatore e mitigatore termico; 5. la viticoltura si colloca sulla costiera esposta a sud, con la sola eccezione di due piccoli conoidi posizionati nella parte più ampia della vallata, da quota 300 metri sino ad un massimo di 700 metri. Dal punto di vista topografico l area interessata al vigneto la si individua tra il comune di Morbegno e quello di Tirano in circa 60 km di fascia costiera. Su questa superficie, a vigneto per circa ettari, insistono le D.O. del territorio e precisamente: - le D.O.C.G. Valtellina Superiore e Sforzato di Valtellina ; - la D.O.C. Rosso di Valtellina ; - la I.G.T. Terrazze Retiche di Sondrio. Commercialmente e qualitativamente l area di maggiore interesse è rappresentata dal territorio incluso nella D.O.C. e nella D.O.C.G. Quest area inizia dove la valle corre perpendicolare al sole. Coinvolge il territorio di fascia costiera compresa tra i comuni di Ardenno, ad ovest, e Tirano ad est, per circa 45 km di lunghezza. Territorio facilmente identificabile alla sinistra della strada statale 38, percorrendo la valle in risalita (destra orografica del fiume Adda). La candidatura della Valtellina si fonda su tre aspetti principali: 1. il carattere unico dei diversi elementi naturali: acqua, suolo e sistema terrazzato; 2. la condizione storico - culturale della viticoltura, nella sua più alta accezione produttiva, perfettamente adattata alle peculiarità ed avversità degli elementi naturali; 3. la classificazione dell architettura terrazzata, di cui la Valtellina rappresenta uno dei massimi sistemi viventi in Europa. Al fine di identificare e delimitare, con chiarezza e rigore, la zona soggetta alla candidatura UNESCO la Fondazione ProVinea ha individuato precisi criteri, alcuni dei quali tassativi, che hanno consentito di individuare esattamente le aree di maggior valore e significato storico, culturale ed ambientale, e maggiormente rappresentative dell unicità e tipicità dei vigneti terrazzati valtellinesi. - Criteri tenuti in considerazione nell identificazione dell area L ecosistema della fascia di versante che si considera deve essere integrato, un sistema in continua interazione con quelli limitrofi (boschi e aree antropizzate) Scegliere le parti più rappresentative del versante Retico Presenza di progetti in corso di recupero del versante terrazzato vitato Omogeneità, autenticità ed integrità del paesaggio culturale (versante vitato) Frazionamento (visivo) non elevato delle proprietà e delle coltivazioni Difficoltà di accesso ai vigneti superiori alla norma (per i mezzi meccanici) Presenza di rischio idrogeologico per le popolazioni a valle del versante 24

25 Presenza di muri e muretti in cemento (elemento negativo) Presenza di insediamenti abitativi nell area (elemento negativo) Presenza di fabbricati rurali nell area (elemento positivo) Presenza e impatto ambientale di strade comunali e provinciali all interno dell area (elemento negativo) Presenza e impatto ambientale delle strade interpoderali che servono alla viabilità interna dei vigneti (preferibilmente con i muri in sasso) Recuperabilità delle aree abbandonate, franate od occupate dal bosco La presenza di zone boschive ai confini dell aree vitate identificate non deve offrire l impressione di avanzare verso l interno del versante vitato Presenza di antenne per le telecomunicazioni, elettrodotti, condotte forzate ed altre infrastrutture non agricole (elemento negativo) Lavoro sovrumano realizzato dagli abitanti nel passato per rendere il versante accessibile (pendenze e quote elevate, difficoltà di accesso) con la costruzione e, ancor più, con il continuo lavoro di mantenimento dei terrazzamenti; Zone ancora vive ed economicamente rilevanti, esempio di occupazione di un territorio e della sua trasformazione al fine di renderlo ottimale per lo scopo preposto, sia pure a costi estremamente elevati in termini di lavoro Richiesta di lavoro fisico, rischi e costi di produzione superiori alla norma I confini delle aree devono essere visibili e il più precisi possibile, utilizzando a questo scopo valli, valgelli, torrenti, ruscelli, monumenti, strade interpoderali, strade comunali, strade provinciali; in generale punti di riferimento visibili e relativamente invariabili - Criteri rispettati tassativamente nell identificazione dell area Versante Retico terrazzato, destra orografica del fiume Adda, esposto a sud Zone destinate alla produzione di vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita o Denominazione di Origine Controllata, riconosciute dai disciplinari ed iscritte ai rispettivi albi (850 ettari su ettari totali comprese le zone I.G.T. e quelle per l autoconsumo) Fascia del versante Retico terrazzato compresa fra il comune di Ardenno (19 Km ad ovest di Sondrio) e il comune di Tirano (27 Km ad est di Sondrio) Dimensioni delle aree singole non inferiori ai 10 ettari Pendenza elevata delle aree terrazzate I muretti devono essere al 90% di pietra con sasso a vista I muretti devono delimitare e sostenere la superficie Superficie coltivata a vigneto non inferiore all 80% dell area coltivabile Superficie abbandonata non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie franata non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie coltivata non a vigneto non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie occupata dal bosco non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie occupata da strade diverse da quelle interpoderali non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie occupata da insediamenti abitativi non superiore al 10% dell area coltivabile Superficie occupata da infrastrutture non agricole non superiore al 10% dell area coltivabile L applicazione dei predetti criteri ha consentito di individuare un area di circa 250 ettari (su un totale di circa1250 ettari) sottoposta alla candidatura UNESCO che può essere riepilogata come segue: 1 Comuni di Castione Andevenno e Sondrio Zona D.O.C.G. Area dall abitato di Grigioni (Castione) fino a S. Anna e Via Valeriana (Sondrio) 2 Comuni di Sondrio e Montagna in Valtellina Zona D.O.C.G. Area da frazione Ponchiera fino all abitato di Madonnina (Montagna in V.) 3 Comuni di Sondrio, Montagna in Valtellina e Poggiridenti Zona D.O.C.G. Area dalla Centrale Enel di Sondrio fino al confine con il comune di Tresivio 25

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE

ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO. Art.1- DENOMINAZIONE ASSOCIAZIONE ONLUS STATUTO Art.1- DENOMINAZIONE E costituita, a tempo indeterminato, l associazione denominata ASSOCIAZIONE ONLUS TRAME AFRICANE (di seguito, l associazione od ONLUS ) avente le caratteristiche

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Art. 3 L associazione ha sede in Roma, Via Scipio Sighele n. 15-00177

Art. 3 L associazione ha sede in Roma, Via Scipio Sighele n. 15-00177 STATUTO DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE Art. 1 È costituita una associazione denominata International Human Dana organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus). L associazione assume nella propria

Dettagli

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno

Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto Associazione Borsisti Marco Fanno Statuto iscritto nel registro delle persone giuridiche, ai sensi dell articolo 2 del D.P.R. 10 febbraio 2000 n.361 su istanza del 23 agosto 2013 della Prefettura

Dettagli

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >>

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >> STATUTO Associazione di promozione sociale > ART. 1 (denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione

Dettagli

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE Associazione Amici di BAMBI ONLUS via Pieve, 1 33080 Porcia (PN) C.F. 91036160934 STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE 1. E costituita l Associazione di volontariato (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

STATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>>

STATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>> STATUTO Associazione di promozione sociale ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione

Dettagli

ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria. Via Dell Annunciata 27 20121 Milano. Codice fiscale 97475750150

ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria. Via Dell Annunciata 27 20121 Milano. Codice fiscale 97475750150 ZEROCONFINI associazione culturale umanitaria Via Dell Annunciata 27 20121 Milano Codice fiscale 97475750150 ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI DEL 31 OTTOBRE 2008 In data odierna alle ore 15.00 a seguito

Dettagli

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,

Dettagli

STATUTO FONDAZIONE C.I.S.A.M. ART. 1

STATUTO FONDAZIONE C.I.S.A.M. ART. 1 Decreto Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca 11 ottobre 2002, n. 1365 Ric. STATUTO FONDAZIONE C.I.S.A.M. ART. 1 Denominazione 1. E' costituita, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett.

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE. Articolo 1 Denominazione e Sede

STATUTO DELLA FONDAZIONE. Articolo 1 Denominazione e Sede STATUTO DELLA FONDAZIONE Articolo 1 Denominazione e Sede La Fondazione di interesse collettivo denominata Fondazione San Bortolo O.N.L.U.S. è costituita ai sensi dell art. 14 e seguenti del Codice Civile

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE TEATRO BESOSTRI. 1) Per iniziativa del Comune di Mede, è costituita la Fondazione Teatro Besostri.

STATUTO DELLA FONDAZIONE TEATRO BESOSTRI. 1) Per iniziativa del Comune di Mede, è costituita la Fondazione Teatro Besostri. Articolo 1 COSTITUZIONE SEDE STATUTO DELLA FONDAZIONE TEATRO BESOSTRI 1) Per iniziativa del Comune di Mede, è costituita la Fondazione Teatro Besostri. 2) La Fondazione ha sede in Mede, Piazza della Repubblica

Dettagli

Statuto SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO ED ECONOMIA

Statuto SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO ED ECONOMIA Statuto SOCIETÀ ITALIANA DI DIRITTO ED ECONOMIA Art. 1 Denominazione - Oggetto e scopi E costituita la associazione denominata Società Italiana di Diritto ed Economia - SIDE (Italian Society of Law and

Dettagli

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012)

STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) STATUTO Piccola Famiglia onlus (versione definitiva 18 gennaio 2012) Art. 1 E costituita una associazione denominata La Piccola Famiglia Organizzazione non lucrativa di Utilità Sociale la cui denominazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)

REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CONSORZIO ASSOCIAZIONI con il MOZAMBICO ONLUS

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CONSORZIO ASSOCIAZIONI con il MOZAMBICO ONLUS STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CONSORZIO ASSOCIAZIONI con il MOZAMBICO ONLUS Art.1 DENOMINAZIONE SEDE DURATA 1. E costituita l Associazione di volontariato denominata Consorzio associazioni con il Mozambico

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE ONLUS Marta per gli altri. Art. 1

STATUTO ASSOCIAZIONE ONLUS Marta per gli altri. Art. 1 STATUTO ASSOCIAZIONE ONLUS Marta per gli altri Art. 1 È costituita una associazione denominata Marta per gli altri, organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus). L'associazione assume nella

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,

Dettagli

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O Denominazione. sede e durata Art. 1 E costituita un associazione senza fini di lucro denominata RETE ITALIANA DI MICROFINANZA denominata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

Istituto Galileo. CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO

Istituto Galileo. CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO Istituto Galileo CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO Approvato con delibera del Consiglio Comunale di Frosinone n. 6 del 2.3.2011 Art. 1 Costituzione e sede. Il Comune di Frosinone

Dettagli

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo.

Alla scrittura privato o all atto pubblico dovrà essere allegato il regolamento del Fondo. FONDAZIONE COMUNITARIA DEL VCO REGOLAMENTO E LINEE GUIDA PER LA COSTITUZIONE DEI FONDI PATRIMONIALI 1. Tipologie di Fondi patrimoniali Presso la Fondazione Comunitaria del VCO è possibile costituire le

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STATUTO DELL ASSOCIAZIONE TITOLO I COSTITUZIONE, SEDE E DURATA Articolo 1 - Costituzione, denominazione e sede E costituita, ai sensi dell art. 36 e seguenti del Codice Civile, l Associazione denominata

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE ONLUS STAR FREEDOM

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE ONLUS STAR FREEDOM ATTO COSTITUTIVO E STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE ONLUS STAR FREEDOM Premesso: che con atto costitutivo del 17 Gennaio 2008 si costituì l'associazione Star Freedom ONLUS registrato a Palermo il 13/03/2008

Dettagli

Art.1 - Denominazione e sede. Il Comune di Arezzo e l Associazione denominata Centro di studi sul

Art.1 - Denominazione e sede. Il Comune di Arezzo e l Associazione denominata Centro di studi sul STATUTO DELLA FONDAZIONE ARETINA DI STUDI SUL CLASSICISMO Art.1 - Denominazione e sede Il Comune di Arezzo e l Associazione denominata Centro di studi sul classicismo costituiscono la Fondazione Aretina

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO. Associazione Cantare Suonando - Onlus STATUTO dell ASSOCIAZIONE CANTARE SUONANDO TRENTO Approvato il 08.01.1997 Prima modifica: 23.06.1998 Seconda modifica: 23.06.2001 Terza modifica: 01.05.2005 Associazione Cantare Suonando - Onlus Articolo

Dettagli

STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi

STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi ART. 1 (Denominazione e sede) L organizzazione di volontariato, denominata: assume la forma giuridica di

Dettagli

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo

Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Statuto dell Ente Bilaterale Agricolo Territoriale F.A.V.L.A. Cuneo Art.1 Costituzione e denominazione In applicazione dell art. 8 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli operai agricoli e

Dettagli

STATUTO CENTRO DEL CAMMINO PER LA SPERANZA TRA I POPOLI ONLUS

STATUTO CENTRO DEL CAMMINO PER LA SPERANZA TRA I POPOLI ONLUS STATUTO CENTRODELCAMMINOPERLASPERANZATRAIPOPOLI ONLUS Art.1 Denominazione E costituita tra un associazione senza scopo di lucro denominata Centro del camminoperlasperanzatraipopoli organizzazionenonlucrativadiutilitàsociale

Dettagli

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1

STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS. Art.1 STATUTO AMICIZIA MISSIONARIA ONLUS Art.1 E costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del Codice civile, nonchè del D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460, una associazione denominata AMICIZIA MISSIONARIA

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO

STATUTO DELLA FONDAZIONE ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO STATUTO DELLA FONDAZIONE ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO Art. 1 - Natura e fondatori La Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto (di seguito indicata come Fondazione) è un istituzione di alta cultura,

Dettagli

Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione

Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione ALLEGATO 2 (SCHEMA TIPO) Statuto dell Organizzazione di Volontariato Associazione Art. 1 Costituzione e Sede E costituita ai sensi dell art. 36 e seguenti del C.C., l Organizzazione di Volontariato denominata,

Dettagli

STATUTO CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA

STATUTO CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA STATUTO CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA art. 1 COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE E costituita un Associazione denominata: CONSORZIO PRO LOCO DELLA CARNIA, (in seguito denominata Consorzio ) Il Consorzio partecipa

Dettagli

STATUTO UNIONE APPENNINO E VERDE TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE- OGGETTO

STATUTO UNIONE APPENNINO E VERDE TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE- OGGETTO STATUTO UNIONE APPENNINO E VERDE TITOLO I DENOMINAZIONE SEDE- OGGETTO Art. 1 Denominazione E costituita, anche ai sensi dell art. 13 della L.R. 7/98, una associazione, senza scopo di lucro, denominata

Dettagli

FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE

FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Statuto STATUTO FONDAZIONE GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Articolo 1 È costituita ai sensi dell art. 12 e seguenti del Codice Civile per volontà del CREDITO VALTELLINESE

Dettagli

STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE

STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE 1- E costituita, nel rispetto del Codice Civile, della Legge 383/2000 e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale denominata:

Dettagli

CENTRO ANZIANI DI PORCIA

CENTRO ANZIANI DI PORCIA Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

UNIVERSITA del MOLISE per la TERZA ETA e del TEMPO LIBERO S T A T U T O DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE

UNIVERSITA del MOLISE per la TERZA ETA e del TEMPO LIBERO S T A T U T O DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE UNIVERSITA del MOLISE per la TERZA ETA e del TEMPO LIBERO S T A T U T O DENOMINAZIONE OGGETTO SEDE Art. 1 È costituita,come libera Istituzione, una associazione culturale e sociale denominata UNIVERSITA

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO AMICO ALBERO DISPOSIZIONI TITOLO GENERALI ART. 1. (Denominazione e Sede)

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO AMICO ALBERO DISPOSIZIONI TITOLO GENERALI ART. 1. (Denominazione e Sede) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO AMICO ALBERO DISPOSIZIONI TITOLO GENERALI ART. 1 (Denominazione e Sede) - E costituita l associazione di volontariato denominata Amico Albero, in seguito definita

Dettagli

STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO. di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato del credito e ai mercati finanziari,

STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO. di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato del credito e ai mercati finanziari, STATUTO CONSORTILE ART. 1 - SCOPO DEL CONSORZIO E costituito il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, avente per scopo lo svolgimento di azioni volte a migliorare l accesso delle PMI al mercato

Dettagli

STATUTO. DELLA FONDAZIONE "proposta" ARTICOLO 1. "Assidipost-Federmanager" (Associazione Sindacale Dirigenti del Gruppo Poste

STATUTO. DELLA FONDAZIONE proposta ARTICOLO 1. Assidipost-Federmanager (Associazione Sindacale Dirigenti del Gruppo Poste STATUTO DELLA FONDAZIONE "proposta" ARTICOLO 1 "Assidipost-Federmanager" (Associazione Sindacale Dirigenti del Gruppo Poste Italiane) aderente a "Federmanager" e "CIDA" (Confederazione Italiana Dirigenti

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo

Dettagli

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 STATUTO 1 ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita l associazione denominata Amicizia 2. L associazione ha sede in via C. Marchesi 7/D nel comune di Silea (TV). ART. 2 (Statuto) 1. L associazione

Dettagli

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 STATUTO dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 E costituita l A.N.A.N.a.s. Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, amicizia

Dettagli

STATUTO. Art.1 - Denominazione, sede e durata

STATUTO. Art.1 - Denominazione, sede e durata STATUTO Art.1 - Denominazione, sede e durata E' costituita l'associazione di promozione scientifica e culturale, Associazione Carlo Giannini, con sede presso la Facoltà di Economia dell Università degli

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato

Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato NATURA E SCOPI DELL ASSOCIAZIONE Art. 1 FINALITA Presso il Liceo Scientifico Statale Galileo Ferrars di Varese è costituita l Associazione

Dettagli

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA"

STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA FURIO DEL FURIA STATUTO DELLA ASSOCIAZIONE FOTOGRAFICA "FURIO DEL FURIA" DENOMINAZIONE - SEDE - AFFILIAZIONE - AZIONE -SCOPI Art. 1 Il 01 Gennaio 1977 si costituisce l Associazione Fotografica "Furio Del Furia" con sede

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

Associazione Volontari per Policlinico Tor Vergata. O.N.L.U.S. sede Viale Oxford, 81-0133 Roma Codice fiscale e P. IVA 08385151009.

Associazione Volontari per Policlinico Tor Vergata. O.N.L.U.S. sede Viale Oxford, 81-0133 Roma Codice fiscale e P. IVA 08385151009. Associazione Volontari per Policlinico Tor Vergata O.N.L.U.S. sede Viale Oxford, 81-0133 Roma Codice fiscale e P. IVA 08385151009 Statuto Art.1 DENOMINAZIONE E costituita una associazione avente le caratteristiche

Dettagli

STATUTO FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA

STATUTO FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA STATUTO FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA NELLE IMPRESE COOPERATIVE. Testo approvato dall Assemblea ordinaria del 9 giugno 2005 ART. 1 COSTITUZIONE Al fine di promuovere

Dettagli

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali.

Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. Circolare 10 febbraio 2016 n. 101 Interventi in materia di Comitati nazionali per le celebrazioni, le ricorrenze o le manifestazioni culturali ed edizioni nazionali. (G.U. 18 febbraio 2016, n. 40) Emanata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE

ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE STATUTO ANDISU ART. 1 - DENOMINAZIONE E SEDE E costituita l Associazione Nazionale degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario (A.N.DI.S.U.). Di essa possono far parte tutti gli organismi

Dettagli

STATUTO ENTE FIERA "MADONNA DELLA MERCEDE" Modificato con deliberazione

STATUTO ENTE FIERA MADONNA DELLA MERCEDE Modificato con deliberazione CITTA DI CAMPI SALENTINA Provincia di Lecce STATUTO ENTE FIERA "MADONNA DELLA MERCEDE" Modificato con deliberazione C.C. N. 60 DEL 30/11/2006 e modificato con delib. C.C. n. 26 in data 19/06/2012 ART.

Dettagli

BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2

BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2 Manuale delle associazioni sportive BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2 STATUTO COMITATO PER L ORGANIZZAZIONE DI... Art. 1 Costituzione È costituito un Comitato denominato... Il Comitato ha

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR

ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR ASSOCIAZIONE ISTRUTTORI FORESTALI - AIFOR TITOLO I - Disposizioni generali Art. 1) - Costituzione E costituita una Associazione denominata Associazione Istruttori Forestali, in sigla AIFOR. L Associazione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DELTA CHIAMA DELTA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DELTA CHIAMA DELTA STATUTO DELL ASSOCIAZIONE DELTA CHIAMA DELTA ASSOCIAZIONE DELTA CHIAMA DELTA STATUTO Art. 1 Origine e sede Su iniziativa del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna, con la collaborazione della

Dettagli

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere

STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE. Le Officine del Sapere STATUTO dell ASSOCIAZIONE CULTURALE Le Officine del Sapere Allegato A all Atto Costitutivo Articolo 1 È costituita l Associazione Culturale Le Officine del Sapere. L Associazione è apolitica, apartitica

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Redatta ai sensi dell art. 73 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

ART. 1. (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa

ART. 1. (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE "BERICO ASSI- STENZA", CON SEDE IN BRENDOLA. ART. 1 (Denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE ISI ISTITUTO PER L INTERSCAMBIO SCIENTIFICO VI ALASSIO, 11/C 10126 TORINO. Titolo I

STATUTO DELLA FONDAZIONE ISI ISTITUTO PER L INTERSCAMBIO SCIENTIFICO VI ALASSIO, 11/C 10126 TORINO. Titolo I STATUTO DELLA FONDAZIONE ISI ISTITUTO PER L INTERSCAMBIO SCIENTIFICO VI ALASSIO, 11/C 10126 TORINO Titolo I DENOMINAZIONE - SEDE - SCOPO DURATA Art. 1 Su iniziativa della Regione Piemonte, della Provincia

Dettagli

STATUTO. Centro Siciliano di Studi sulla Giustizia. Art. 4) La fondazione si propone di promuovere studi ed analisi sui temi

STATUTO. Centro Siciliano di Studi sulla Giustizia. Art. 4) La fondazione si propone di promuovere studi ed analisi sui temi STATUTO Art. 1) E costituita una fondazione denominata Centro Siciliano di Studi sulla Giustizia Art. 2) La fondazione ha sede in Palermo, in Via Messina n. 15 Art. 3) La fondazione ha durata illimitata.

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

SAVE S.p.A. (www.veniceairport.it)

SAVE S.p.A. (www.veniceairport.it) SAVE S.p.A. (www.veniceairport.it) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SAVE S.P.A. ( SAVE ) AI SENSI DELL ART. 73 DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/99 E SUCCESSIVE MODIFICHE ASSEMBLEA ORDINARIA

Dettagli

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n. STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria

Dettagli

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO

UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO UNIONE POPOLARE CRISTIANA STATUTO Art.1 E costituita, ai sensi degli artt. 18 e 49 della Costituzione, e dell art. 36 e ss. del Codice Civile, l Associazione UNIONE POPOLARE CRISTIANA (UPC), successivamente

Dettagli

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie

1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione per l acquisto e la disposizione di azioni proprie Assemblea ordinaria 8 maggio 2012 Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione Punto 8 all ordine del giorno Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie; delibere inerenti

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE HUMAN GENETICS FOUNDATION - TORINO

STATUTO DELLA FONDAZIONE HUMAN GENETICS FOUNDATION - TORINO STATUTO DELLA FONDAZIONE HUMAN GENETICS FOUNDATION - TORINO Articolo 1 - Denominazione È costituita dalla Compagnia di San Paolo, dall Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino una Fondazione

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it Allegato A al contratto costitutivo dell Associazione StudentiGiurisprudenza.it STATUTO DELL ASSOCIAZIONE STUDENTESCA UNIVERSITARIA StudentiGiurisprudenza.it Articolo 1. Denominazione e sede È costituita

Dettagli

Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura delle Marche STATUTO. (Anno 2011)

Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura delle Marche STATUTO. (Anno 2011) Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura delle Marche STATUTO (Anno 2011) INDICE: Art. 1 Costituzione, natura e sede Art. 2 Competenze e funzioni Art. 3 Rapporti

Dettagli

Statuto associazione Salvaiciclisti-Bologna

Statuto associazione Salvaiciclisti-Bologna Statuto associazione Salvaiciclisti-Bologna Articolo 1 Denominazione, Sede e Durata E costituita, nello spirito della Costituzione della Repubblica Italiana, ai sensi degli artt. 36 e segg. del Codice

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMICI DELLE CASE DI GIACOMO PUCCINI STATUTO

ASSOCIAZIONE AMICI DELLE CASE DI GIACOMO PUCCINI STATUTO ASSOCIAZIONE AMICI DELLE CASE DI GIACOMO PUCCINI STATUTO Art. 1 COSTITUZIONE E SEDE E costituita un Associazione denominata: ASSOCIAZIONE AMICI DELLE CASE DI GIACOMO PUCCINI, con sede in Viareggio, Piazza

Dettagli

STATUTO DI ASSOCIAZIONE O.N.L.U.S.

STATUTO DI ASSOCIAZIONE O.N.L.U.S. STATUTO DI ASSOCIAZIONE O.N.L.U.S. Art.1 Costituzione, denominazione e sede 1) E costituita, ai sensi della Legge 266/91, l Associazione denominata Gruppo di Solidarietà Internazionale Amici di Joaquim

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

STATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO

STATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO ISTITUZIONE E FINI Art. 1 STATUTO DEL COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI TORINO E costituito il Coordinamento delle Associazioni e dei Gruppi Comunali

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli