COMUNITA' MONTANA DELL'APPENNINO MODENA EST Via M. Tesi n Zocca MO

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1 COMUNITA' MONTANA DELL'APPENNINO MODENA EST Via M. Tesi n Zocca MO SEDUTA DEL CONSIGLIO IN DATA 26 SETTEMBRE 2007 VERBALE DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO N. 14 (ESTRATTO) OGGETTO: DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI AI COMUNI AI SENSI DEL DPCM DEL 14 GIUGNO ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CATASTALI IN FORMA ASSOCIATA. L'anno duemilasette, il giorno ventisei del mese di settembre, alle ore diciotto, si è riunito il Consiglio della Comunità Montana presso la sala consiliare, previa l osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente normativa. All'appello risultano: Presenti Assenti 1) BETTELLI GIANNI X 2) CASTAGNOLI CARLO X 3) ETIOPI CHIARA X 4) GIUSTI SERGIO X 5) LEONELLI CARLO X 6) MAZZA LUCIANO X 7) PASINI ANGELO X 8) RIGHETTI PARIS X 9) RONCHI LIVIO X 10) SALICI MAURO X 11) SANTINI RINO X 12) VENTURELLI GIACOMO X TOTALE 12 0 Presiede il sig. Castagnoli Carlo, Presidente pro tempore, con l assistenza del segretario, Dott.ssa Manzini Elisabetta. Il Presidente, constatato che il Consiglio si trova in numero legale per poter validamente deliberare, dichiara aperta la seduta. L ordine del giorno, diramato ai sigg.ri Consiglieri, porta l indicazione degli oggetti da trattare.

2 OGGETTO: DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI AI COMUNI AI SENSI DEL DPCM DEL 14 GIUGNO ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CATASTALI IN FORMA ASSOCIATA. IL CONSIGLIO PREMESSO: - che la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti Locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa ha costituito un importante tassello nel mosaico delle riforme in atto nella Pubblica Amministrazione; - che il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, prevede all art.66, tra le funzioni conferite agli enti locali quelle relative alla conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del catasto terreni e del catasto edilizio urbano, nonché la partecipazione al processo di determinazione degli estimi catastali, fermo restando quanto previsto a carico dello Stato, dall art. 65 del predetto decreto legislativo n. 112, in materia di gestione unitaria e certificata della base dei dati catastali e dei flussi di aggiornamento delle informazioni ed il coordinamento operativo per la loro utilizzazione attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC), come modificato dall art. 1, comma 194, della legge 27 dicembre 2006 n. 296; VISTI: - l articolo 7 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e l articolo 7 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in ordine alla individuazione del complesso di risorse da destinare all esercizio delle funzioni catastali; - il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni, e in particolare l articolo 14, concernente l affidamento di ulteriori funzioni statali ai Comuni e alla conseguente regolazione dei rapporti finanziari per l esercizio delle stesse; - il decreto ministeriale 28 dicembre 2000, n. 1390, emanato dal Ministro dell Economia e delle Finanze, con cui sono state rese esecutive, a decorrere dal 1 gennaio 2001, le Agenzie fiscali previste dagli articoli 62, 63, 64 e 65 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, come modificato dal successivo decreto ministeriale 20 marzo 2001, n. 139; - la legge regionale 26 aprile 2001 n. 11, recante norme in materia di Disciplina delle forme associative e altre disposizioni in materia di enti locali, con particolare riferimento all art. 4; - il D.P.C.M. del 14/06/2007 recante Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni, ai sensi dell articolo 1, comma 197, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 ; RILEVATO che, in base al DPCM emanato il , i Comuni devono: - individuare la forma gestionale ritenuta più adeguata allo specifico contesto di competenza, con riferimento alle proprie politiche di servizio ai cittadini e alle imprese, alle politiche di gestione del complesso delle funzioni comunali, allo stato della propria organizzazione interna e dell infrastruttura informatica e telematica di cui sono dotati; - scegliere l aggregazione di funzioni catastali che intendono esercitare tra le tre opzioni possibili: primo, secondo e terzo livello, nelle quali le funzioni sono aggregate in ordine progressivo di complessità, così come indicato dall art. 3; PRESO ATTO: - che, al fine di assicurare l unitarietà del sistema informativo, per la gestione dei processi di cui hanno assunto la gestione diretta, i Comuni utilizzano, in termini esclusivi

3 e gratuiti, l infrastruttura tecnologica, le applicazioni informatiche e i sistemi di interscambio messi a disposizione dall Agenzia del Territorio; - che le risorse finanziarie del bilancio dello Stato e il contingente di personale, strumentali all esercizio delle funzioni catastali decentrate, saranno quantificate con successivi provvedimenti ministeriali; CONSIDERATO: - che la gestione diretta delle funzioni catastali consente ai Comuni di: migliorare l'integrazione dei processi tecnico- amministrativi catastali e comunali; migliorare la conoscenza dei beni immobiliari e quindi ottimizzare i processi impositivi sugli stessi; favorire il processo di allineamento fra informazioni catastali e comunali; rendere disponibile al cittadino un servizio più agevole, funzionale e conveniente, in quanto fornito fisicamente nell'ambito del proprio Comune e non esclusivamente nella provincia di riferimento; - che le funzioni di terzo livello, di cui all art. 3 del citato DPCM, permettono di intervenire nel processo di accatastamento degli immobili e di verifica del loro classamento e, pertanto, maggiormente idonee a perseguire le sopraelencate finalità; - che i requisiti dimensionali di riferimento per la gestione diretta delle funzioni catastali da parte dei Comuni, stabiliti nel Protocollo d Intesa siglato tra l Anci e l Agenzia del Territorio in data 4 giugno 2007 e definiti sulla base di coefficienti ponderati con riferimento al numero delle unità immobiliari, alla popolazione residente e alle particelle del catasto terreni, possono essere raggiunti anche in forma associata tra amministrazioni locali mediante l istituzione di un Polo Catastale; - che l esercizio di funzioni associate tra Comuni rappresenta un importante strumento nelle mani dei singoli enti per migliorare i servizi offerti ai cittadini attraverso anche un abbattimento dei costi derivante dalle conseguenti economie di scala; CONSIDERATO ALTRESÌ che, per quanto riguarda la scelta della gestione delle funzioni catastali, questo Comune intende esercitare dette funzioni in forma associata insieme ai comuni di Guiglia e Zocca in seno alla Comunità Montana e che detto Ente, in un ottica di sostenibilità economica provvederà a convenzionarsi con l Unione Terre di Castelli al fine di costituire il Polo catastale avente come Ente capofila l Unione stessa; RITENUTO OPPORTUNO, prevedere la facoltà di adesione al Polo anche ad altri territori omogenei limitrofi che intendessero manifestare tale volontà successivamente, anche solo per lo svolgimento di funzioni parziali; PRESO ATTO di quanto espresso dai documenti della Conferenza degli Enti Locali modenesi del e dell , che si allegano rispettivamente sotto le lettere A, A1 e A2 per costituire parte integrante e sostanziale del presente atto; DATO ATTO che la presente proposta di delibera viene sottoposta all approvazione dei consigli dei Comuni di Marano sul Panaro, Guiglia e Zocca, confermando la volontà di assumere le funzioni catastali in forma aggregata attraverso la gestione associata delle funzioni in capo alla Comunità Montana Modena Est la quale provvederà ad associarsi a sua volta con l Unione Terre di Castelli in modo tale da costituire il Polo Catastale tra i Comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca riuniti nella Comunità Montana ed i Comuni facenti parte l Unione Terre di Castelli; VISTO lo schema di convenzione da stipularsi tra gli enti interessati alla gestione in forma associata e la Comunità Montana, che si allega quale parte integrante e sostanziale del presente atto sotto la lettera B, con il quale viene stabilito di acquisire la gestione diretta delle funzioni catastali comprese nell opzione di terzo livello, e dove sono disciplinati i rapporti tra gli enti aderenti e individuato nell Unione Terre di Castelli l Ente Capo Polo; VISTO altresì lo schema di convenzione da stipularsi tra la Comunità Montana e l Unione Terre di castelli allegato alla presente deliberazione quale sua parte integrante e sostanziale sotto la lettera

4 C, nel quale, in coerenza con quanto disciplinato dalla convenzione di cui al precedente capoverso, vengono regolati i rapporti tra Enti costituenti il Polo catastale; PRECISATO: - che la gestione associata delle funzioni catastali comporta la creazione di un Polo aggregato; - che il costituendo Polo Catastale: rientra nei limiti territoriali per l esercizio delle funzioni catastali di cui all art. 6 del Protocollo d intesa sottoscritto dall Agenzia del Territorio e dall ANCI in data 4 giugno 2007; ha diritto alle risorse assegnate per l esercizio diretto delle funzioni catastali, in base alle disposizioni di cui all art. 11 DPCM del 14/06/2007, nel quale sono anche previste le modalità di corresponsione finanziaria e le previsioni di assegnazione del personale. - che lo schema di modello organizzativo che potrà essere adottato quale possibile approccio per l'organizzazione del Polo catastale è così riassunto: un "Front Office" presso il quale viene svolta l'attività di sportello e di interfaccia con l'utente per rilascio e certificazione visure, accettazione documenti tecnici di aggiornamento, ecc. un "Back Office" per le attività di gestione degli atti e di aggiornamento della banca dati cartacea ed informatica del Catasto Terreni e del Catasto Urbano; un "archivio" per la gestione dei documenti cartacei conservati presso il Polo. - che le quote annuali di partecipazione dei Comuni aderenti dovranno essere versate all Unione Terre di Castelli, come previsto dall allegata bozza di Convenzione; - che in sede di redazione del Bilancio di previsione 2008 si procederà all'istituzione di opportuno Capitolo; TENUTO CONTO che l Ente Comunità Montana mediante la convenzione di cui al citato allegato C) provvederà a demandare all Unione Terre di Castelli la stipula della convenzione con l Agenzia del Territorio il cui schema si allega al presente atto sotto la lettera D); EVIDENZIATO che la convenzione da stipulare tra l Unione Terre di Castelli e l Agenzia del Territorio, ai sensi dell art. 2, comma 4, del citato DPCM, disciplinerà le seguenti materie: a) l opzione scelta e le conseguenti funzioni esercitate dai Comuni associati; b) le risorse umane ed economiche attribuite; c) l indicazione delle modalità di connessione al sistema informativo catastale unitario; d) i livelli di servizio assunti nella Carta della Qualità dei servizi; e) i livelli di qualità della banca dati e gli indicatori di miglioramento previsti nella convenzione tra il Ministero dell Economia e Finanze e Agenzia, nonché le attività prioritarie da conseguire; f) le modalità di comunicazione dei nuovi indicatori previsti sulle successive convenzioni tra Ministero dell Economia e Finanze e Agenzia; g) le modalità di monitoraggio dei livelli di servizio e di adozione delle conseguenti misure; h) l organizzazione di un programma formativo per gli operatori dei Comuni; elementi questi che formeranno oggetto di verifica in sede di stipulazione della convenzione stessa ai fini della concreta gestione diretta delle funzioni catastali; ACQUISITO il parere favorevole espresso dal Responsabile del Settore Amministrativo, in ordine alla regolarità tecnica ed il parere favorevole espresso dal Responsabile del Servizio Economico Finanziario, ai sensi dell art. 49 comma 1 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; Con la votazione che si riporta, espressa in forma palese per alzata di mano ed accertata nei modi di legge;

5 PRESENTI 12 ASTENUTI / VOTANTI 12 FAVOREVOLI 12 CONTRARI / DELIBERA 1. di approvare l assunzione della gestione delle funzioni catastali individuate nell opzione di terzo livello da parte dei Comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca per il tramite della Comunità Montana Modena Est, in forma associata e con gradualità crescente ai sensi dell art. 3 comma 1 e comma 2, lett. C del DPCM del 14/06/2007, come in premessa specificato, in coerenza con quanto espresso dai documenti della Conferenza degli Enti Locali modenesi del e dell , che si allegano rispettivamente sotto le lettere A, A1 e A2 per costituire parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di approvare l istituzione del Polo Catastale - con ente capofila l Unione Terre di Castelli - ai sensi dell art. 30 del D.lgs , n. 267, composto dalle amministrazioni comunali di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, e di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca per il tramite della Comunità Montana Modena Est, Polo che si farà carico delle modalità di espletamento della gestione delle funzione di cui al punto precedente; 3. Di stabilire che le funzioni catastali sopra individuate, vengono esercitate in forma associata per il tramite della Comunità Montana Modena Est secondo le modalità disciplinate nello schema di convenzione che si allega sub B; 4. di approvare l'allegata bozza di Convenzione (allegato B) tra i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca e la Comunità Montana Modena Est, che si unisce alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale della stessa; 5. di demandare alla Comunità Montana Modena Est il compito di stipulare una convenzione con l Unione Terre di Castelli quale Ente Capo Polo per gli per gli adempimenti previsti e per gli oneri da corrispondere ai sensi dell art. 10 comma 2 del DPCM del 14/06/2007, la cui bozza viene approvata con il presente atto ed allegata quale parte integrante e sostanziale (allegato C); 6. di prevedere la facoltà di adesione al Polo anche ad altri territori omogenei limitrofi che intendessero manifestare tale volontà successivamente, anche solo per lo svolgimento di funzioni parziali e per l ottimizzazione della funzione; 7. di dare atto che eventuali impegni di spesa saranno assunti con apposito atto determinativo a cura del Responsabile del Settore interessato; 8. di adoperarsi affinché la gestione in forma diretta associata osservi, secondo quanto previsto nel DPCM del 14/06/2007, le regole tecniche, le procedure operative e i supporti applicativi adottando l infrastruttura tecnologica, di cui al Protocollo d intesa stipulato tra l ANCI e l Agenzia del Territorio; 9. di dare mandato al Presidente dell Unione per la firma della convenzione con l Agenzia del Territorio, di cui si allega lo schema (allegato D) quale parte integrante e sostanziale della presente

6 deliberazione, precisando che gli elementi di cui alle lettere dalla a) alla h) della premessa formeranno oggetto di verifica in sede di stipulazione della convenzione stessa ai fini della concreta gestione diretta delle funzioni catastali, e riconoscendo la facoltà di realizzare studi di fattibilità che accompagnino l assunzione graduale delle funzioni catastali medesime;; 10. di partecipare alle iniziative di formazione che l ANCI e l Agenzia del Territorio organizzeranno ai sensi dell art. 9 del citato DPCM, nonché ad altre iniziative, promosse da organizzazioni di enti locali, utili per l avvio del processo di decentramento; 11. di dare atto che, in concomitanza con l avvio della gestione del catasto decentrato, al termine delle procedure di trasferimento e/o distacco del personale e di allocazione delle risorse finanziarie statali, sarà adottato un atto ricognitorio dell avvenuto processo; 12. di trasmettere il presente atto a mezzo raccomandata a/r all Agenzia del Territorio sede di Roma, nonché alla Prefettura Ufficio Territoriale di Governo, come indicato all art. 10 comma 1 del DPCM del 14/06/2007; Inoltre, considerato che sussistono le condizioni di urgenza Stante l'urgenza di provvedere in merito, SUCCESSIVAMENTE IL CONSIGLIO Con la votazione che si riporta, espressa in forma palese per alzata di mano ed accertata nei modi di legge; PRESENTI 12 ASTENUTI / VOTANTI 12 FAVOREVOLI 12 CONTRARI / DELIBERA altresì di rendere il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art.134, comma 4 del D.Lgs. n.267 del 18/8/2000.DELIBERA Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Carlo Castagnoli IL SEGRETARIO Dott.ssa Elisabetta Manzini

7 Allegato A CATASTO AI COMUNI Ordine del Giorno proposto dalla Provincia di Modena (Assessore M. Maletti) d intesa con il Comune di Modena (Assessore Frieri) La Conferenza degli Enti Locali modenesi, riunita il 03 settembre 2007, presso la sede della Provincia di Modena; richiamato: - il pronunciamento unanime dell 8 aprile 2002, con il quale tutti i Comuni modenesi espressero le proprie intenzioni relativamente al decentramento del catasto, secondo le modalità allora richieste dal DPCM del 19/12/2000, ed avanzarono proposta di sperimentazione e di costruzione di poli decentrati catastali (che si allega); visto: - il DPCM del 14/06/2007 che, richiamandosi ai disposti legislativi precedenti (Legge n. 59/1997, decreto Legislativo n.112/1998 e successive modificazioni) ridefinisce il percorso per il decentramento ai Comuni del catasto, chiamando gli stessi a rinnovare le proprie intenzioni attraverso deliberazione dei Consigli comunali da assumersi entro il 03 ottobre 2007; riconoscendosi: - nel ruolo di coordinamento e indirizzo svolto dall ANCI nazionale e regionale, e ritenendo utile ed opportuno confermare un generale orientamento ad assumere la responsabilità della gestione delle funzioni catastali in capo ai Comuni (così come previste dal DPCM del 14/06/2007); RITIENE CHE a) sia di rilevante valore istituzionale procedere ad un pronunciamento generalizzato di tutti i Comuni modenesi per la gestione diretta delle funzioni catastali; b) vadano sollecitati tutti i 47 Comuni modenesi a pronunciarsi in tal senso, per favorire le condizioni più funzionali possibili per gestire unitamente tali funzioni; c) l esercizio di funzioni associate tra Comuni rappresenta un importante strumento nelle mani dei singoli enti per migliorare i servizi offerti ai cittadini attraverso anche un abbattimento dei costi derivante dalle conseguenti economie di scala. La gestione diretta delle funzioni catastali consente ai Comuni di: - migliorare l integrazione dei processi tecnico-amministrativi catastali e comunali; - migliorare la conoscenza dei beni immobiliari - favorire il processo di allineamento fra informazioni catastali e comunali; - migliorare l'equità nel prelievo, secondo un criterio di invarianza di gettito per aliquote invariate - rendere disponibile al cittadino un servizio più agevole, funzionale e conveniente, in quanto fornito fisicamente nell ambito del proprio Comune e non esclusivamente nella provincia di riferimento; d) che tale operazione debba avvenire avendo attenzione ad ottimizzare le risorse professionali e finanziarie messa a disposizione dal decreto, nonché da un trasferimento di risorse

8 (logistica e personale) dalle Agenzie del Territorio ai Comuni, puntando alla miglior integrazione delle competenze a al minor costo per i Comuni; considerato inoltre: 1) che viene richiesto ai Comuni di manifestare formalmente le proprie volontà, senza che siano puntualmente definite modalità, quantità e disponibilità di risorse umane e finanziarie, demandate a Decreti successivi alla mappatura ; 2) che solo dopo un quadro generale regionale e nazionale - sarà possibile definire le opportunità e le economie di scala possibili; PROPONE a) che tutti i Comuni della Provincia di Modena adottino gli atti formali per avanzare la propria disponibilità/intenzione a gestire le funzioni catastali previste dal DPCM 14/07/2007; b) che sia da perseguire la forma più ampia (opzione di terzo livello - lettera C) di gestione, assunzione della gestione potrà essere precisato avvalendosi del contributo di ANCI regionale - solo a seguito della definizione di ogni condizione ed aspetto organizzativo, tecnico ed economico del decentramento delle funzioni previste. c) Che le possibili aggregazioni territoriali di cui si propone uno schema di lavoro sono funzionali e coerenti con i requisiti del DPCM, ma non escludono forme diverse e più ampie (anche provinciali) che possono essere ulteriormente perseguite con rapporti convenzionali o concordati una volta che il processo sarà avviato e le ottimizzazioni funzionali e gestionali, compresa la disponibilità di risorse umane e finanziarie, potrà essere precisata. Si conviene infine sull opportunità di istituire un Tavolo di coordinamento tecnico e istituzionale, coordinato dalla Provincia e dal Comune di Modena, per garantire un raccordo costante tra tutti i Comuni modenesi ed avanzare eventuali proposte ad ANCI reg.le, al Ministero e all Agenzia del Territorio, al fine di ottenere le risorse da trasferire secondo gli obiettivi sopra elencati Allegati: - O.d.g. della Conferenza degli Enti locali modenesi dell 8 aprile ipotesi di poli catastali associati - bozza proposta di delibera per i Consigli Comunali (sito ANCI

9 Allegato A2 POTESI DI POLI CATASTALI ASSOCIATI a) Comuni dell area Nord (Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice, San Possidonio, San Prospero) b) Comuni delle Terre d Argine (Campogalliano, Carpi, Novi di Modena, Soliera) c) Comune di Modena e Cintura (Modena, Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario) d) Comuni delle Terre dei Castelli + Comunità Montana Modena Est (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Marano Guiglia, Montese, Zocca) e) Comuni distretto ceramico + Comunità Montana Ovest ( Formigine, Fiorano, Maranello, Sassuolo Prignano, Palagano, Montefiorino, Frassinoro) f) Comunità Montana del Frignano (Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo, Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni, Sestola) N.B. Queste sono solo ipotesi di aggregazione. Devono essere i Comuni, mettendosi in contatto fra loro, a stabilire e concordare l ambito di associazione; i poli possono essere anche in numero inferiore alla proposta (esempio Comuni d area Nord + Terre d Argine insieme? - le tre Comunità Montane assieme?ecc ) Questi poli non escludono raccordi diversi e più ampi (archivio a base provinciale?) da stabilirsi in questo caso anche in tempi successivi

10 Allegato B BOZZA DI CONVENZIONE TRA I COMUNI DI GUIGLIA, MARANO SUL PANARO E ZOCCA E LA COMUNITA MONTANA DELL APPENNINO MODENA EST PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI CATASTALI AI SENSI DEL D.P.C.M L anno duemila, il giorno del mese di, nella sede della Comunita Montana dell Appennino Modena Est, con il presente atto da valersi a ogni effetto di legge TRA i COMUNI DI GUIGLIA, MARANO SUL PANARO E ZOCCA, rispettivamente rappresentati da. E LA COMUNITA MONTANA DELL APPENNINO MODENA EST, di seguito denominata semplicemente Comunita, con sede in i, n., C.F. e P.I., rappresentata dal Presidente.., domiciliato per la sua carica presso la Comunita, il quale interviene nel presente atto in forza della deliberazione del Consiglio della Comunita medesima n. del Art.1 Istituzione del Polo Catastale dell Unione Terre di Castelli per lo svolgimento delle funzioni catastali I Comuni di Guiglia, Zocca e Marano sul Panaro convengono di svolgere in forma associata le funzioni catastali di cui al D.Lgs. 31/3/1998, n.112, affidandone la gestione alla Comunita Montana dell Appennino Modena Est, la quale provvedera ad esercitarle aderendo al costituendo Polo aggregato per la gestione dei servizi Catastali trasferiti dell Unione Terre di Castelli. Le funzioni catastali verranno gestite in convenzione tra gli enti aderenti al "Polo" secondo le disposizioni dell art. 30 del D.Lgs. 267/00. Art. 2 Direzione politica e organizzazione La funzione di indirizzo e controllo, concernente l esercizio dei compiti e delle attività oggetto della presente convenzione, è svolta dalla Giunta della Comunità Montana composta dai Sindaci dei Comuni aderenti o loro delegati.

11 Tutte le attività, procedure, gli atti ed i provvedimenti necessari per garantire il funzionamento della gestione in forma associata, di cui ai successivi articoli, sono adottati dalla Comunità Montana secondo la sua organizzazione interna. Art. 3 - Ente Capo Polo e relative competenze La sede del Polo sara sita presso gli uffici dell Unione Terre di Castelli, designata dagli aderenti quale ente Capo - Polo, cui spettera l'organizzazione di uno sportello catastale completamente decentrato, che svolga tutte le attività conferite agli enti locali sia ai fini della consultazione sia dell'aggiornamento. Art Risorse per il funzionamento del Polo catastale Le risorse, umane, materiali, finanziarie riconosciute dallo Stato ai sensi del DPCM 14 giugno 2007 sono trasferite direttamente all Ente capofila (Unione Terre di Castelli) che le inserirà nel proprio Bilancio. Eventuali ulteriori risorse riconosciute dalla Regione o altri Enti sono trasferite dall Ente aderente, beneficiario delle stesse, all Ente capofila. Obiettivo condiviso dagli Enti aderenti è il perseguimento dell equilibrio economico della gestione associata. Art. 5 - Definizione quota di partecipazione al Polo La quota di partecipazione al Polo dovuta dalla Comunita Montana sarà parametrata sulla base del numero dei residenti in ciascuno dei Comuni di Guiglia, Marano sul Panaro e Zocca al 31/12 di ogni anno per la gestione ordinaria. Al termine del primo anno di sperimentazione saranno sottoposti a verifica i dati relativi all'attività effettivamente svolta e la modalità di ripartizione delle quote potrà essere rivista in accordo coi comuni del Polo. Art. 6 Verifiche Periodiche Sono previste verifiche periodiche, da parte della Giunta Comunitaria, almeno annuali, sull andamento della gestione associata in oggetto, al fine di verificarne l efficienza, l efficacia e l economicità. Art. 7 - Durata della Convenzione La presente convenzione ha validità decennale, e si intende automaticamente prorogata alle medesime condizioni, qualora non venga esercitata la facoltà di recesso.

12 Art. 8 Recesso E prevista la facoltà di recesso da parte dì ogni singolo comune aderente entro il 31 dicembre di ogni anno da comunicare alla Comunita Montana almeno quattro mesi prima della scadenza. Art. 9 Controversie Le parti riconoscono all organismo di direzione politica, di cui all art. 2, la funzione di composizione delle controversie. Art Spese Il personale, la sede e le eventuali attrezzature della Comunita Montana che si rendessero utili ai fini della presente gestione associata verranno posti a disposizione dei Comuni senza alcun onere aggiuntivo. Art. 11 Registrazione La presente convenzione è soggetta a registrazione in caso d uso ai sensi del DPR N. 131 del Letto, approvato e sottoscritto. per il Comune di Guiglia il Sindaco, Angelo Pasini per il Comune di Marano sul Panaro il Sindaco, Mauro Salici per il Comune di Zocca il Sindaco, Carlo Leonelli per la Comunita Montana il Presidente, Carlo Castagnoli

13 Allegato C BOZZA DI CONVENZIONE TRA I COMUNI DI GUIGLIA, MARANO SUL PANARO E ZOCCA PER IL TRAMITE DELLA COMUNITA MONTANA MODENA EST E L UNIONE DI COMUNI TERRE DI CASTELLI PER LA GESTIONE DIRETTA IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI CATASTALI AI SENSI DEL D.P.C.M L anno duemila, il giorno del mese di, nella sede dell Unione di Comuni Terre di Castelli, con il presente atto da valersi a ogni effetto di legge TRA I Comuni di ; la COMUNITA MONTANA DELL APPENNINO MODENA EST, con sede in Via M. Tesi n. 1209, C.F. e P.I., rappresentato dal Presidente Carlo Castagnoli, domiciliato per la sua carica presso la Comunità Montana Modena Est, il quale interviene nel presente atto in forza della deliberazione del Consiglio Comunitario n. del ; E L UNIONE DI COMUNI TERRE DI CASTELLI, di seguito denominata semplicemente Unione, con sede in via Bellucci, n. 1, C.F. e P.I , rappresentata dal Presidente Roberto Adani, domiciliato per la sua carica presso l Unione Terre di Castelli, il quale interviene nel presente atto in forza della deliberazione del Consiglio dell Unione medesima n. del Art.1 - Costituzione Polo Catastale dell Unione Terre di Castelli per lo svolgimento delle funzioni catastali E istituito tra i comuni di,,,,, nonché tra i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro, Zocca associati tramite la Comunità Montana dell Appennino Modena Est un Polo aggregato per la gestione dei servizi

14 Catastali trasferiti in attuazione del D.Lgs, 112-/98. Le funzioni catastali sono gestite in convenzione tra gli enti aderenti al "Polo" secondo le disposizioni dell art. 30 del D.Lgs. 267/00. Art. 2 - Ente Capo Polo e relative competenze La sede del Polo è sita presso gli uffici dell unione Terre di Castelli, designata dagli aderenti quale ente Capo - Polo, cui spetta l'organizzazione di uno sportello catastale completamente decentrato, che svolga tutte le attività conferite agli enti locali sia ai fini della consultazione sia dell'aggiornamento. dall Agenzia del Territorio e attivazione sperimentale del Polo" Art. 3 - Risorse messe a disposizione L Agenzia del Territorio s impegna a trasferire al Polo aggregato di N. dipendenti, con i relativi emolumenti, che verranno assunti nel ruolo dei dipendenti dell Unione Terre di Castelli. Tuttavia, considerato che attualmente mancano precise disposizioni e modalità sui trasferimenti statali sia a livello di personale sia di risorse finanziarie, gli enti aderenti decidono di attivare con proprie risorse, un polo catastale aggregato di servizi catastali con decorrenza dal.. Art Risorse messe a disposizione del Polo dall Ente Capo Polo L Unione Terre di Castelli s impegna a mettere a disposizione del Polo il personale tecnico ed amministrativo già in servizio presso il servizio Catasto comunale che verrà allocato in via. Il coordinamento organizzativo del servizio sarà effettuato dal responsabile del servizio catasto dell Unione Terre di Castelli. Inoltre, s impegna ad assumere questi ulteriori oneri: 1) mettere a disposizione un idonea superficie dedicata agli Uffici di front - office e back - offìce; 2) reperire il numero delle risorse umane e strumentali necessarie per il funzionamento del polo catastale; 3) prestare assistenza tecnica a tutte le unità di consultazione presenti nel territorio degli enti aderenti; 4) garantire l'assistenza informatica per tutti i problemi di collegamento, di rete, ed eventuali che si presenteranno nella fase di organizzazione e nella successiva fase di consolidamento dello sportello;

15 5) controllare e collaudare collegialmente insieme ai tecnici dei comuni aderenti i DOCFA e PREGEO presentati, seguendo il numero di protocollo, con cadenza mensile. Art. 5 - Unità di consultazione Gli altri enti aderenti potranno scegliere in modo autonomo se aprire o meno sul proprio territorio un unità di consultazione per il rilascio di visure e certificazioni. Le quote stabilite a titolo di rimborso spese, dovute dai cittadini, saranno di esclusiva spettanza dell ente/comune che ha aperto lo sportello di consultazione. Art. 6 - Orari di apertura dello sportello decentrato e delle unità di consultazione Lo sportello decentrato del Polo sarà aperto tutte le mattine dalle ore alle ore dal lunedì al... Gli orari di apertura delle unità di consultazione facenti parte del Polo, saranno concordati in modo da garantire un servizio efficiente per gli utenti. Art. 7 - Attività svolte dall Unione Terre di Castelli per conto dei singoli comuni e relativi incassi Per le attività che l Unione Terre di Castelli svolge per gli utenti dei singoli comuni riceverà tutti i trasferimenti dello Stato, in base ai decreti di attuazione. In attesa dei trasferimenti finanziari, per tutte le operazioni elencate nell allegato A del Protocollo d Intesa del 4 giugno 2007, i cittadini verseranno, oltre alla quota di diritti erariali, anche le tariffe concordate tra i vari enti a titolo di rimborso spese: tali introiti andranno a coprire parzialmente i costi sostenuti dall Unione Terre di Castelli per l'attivazione ed il funzionamento del Polo catastale. Art. 8 - Definizione quota di partecipare al Polo dei singoli aderenti La quota di partecipazione al Polo dovuta dai singoli Comuni aderenti sarà parametrata sulla base del numero dei residenti al 31/12 di ogni anno per la gestione ordinaria. Al termine del primo anno di sperimentazione saranno sottoposti a verifica i dati relativi all'attività effettivamente svolta e la modalità di ripartizione delle quote potrà essere rivista in accordo coi comuni del polo. Art. 9 - Costituzione gruppo tecnico di Monitoraggio del funzionamento del Polo Al fine di monitorare l'attività dì funzionamento del Polo e di risolvere le problematiche che si prospetteranno, si costituisce un gruppo composto dai tecnici dei vari enti aderenti che si riunirà con cadenze periodiche da stabilirsi.

16 Nel caso in cui, dopo la costituzione del "Polo" ed il trasferimento del personale da parte dell'agenzia del Territorio, a seguito di un analisi approfondita dell andamento del servizio, insorgessero necessità di riorganizzazione del servizio stesso, il comitato tecnico elaborerà proposte da approvarsi collegialmente. Art Accordi per collaborazioni specifiche E prevista la possibilità di stipula di accordi bilaterali specifici per il recupero e/o aggiornamento delle situazioni pregresse e delle banche dati tra i singoli enti aderenti e l Unione Terre di Castelli. Il costo di tali attività verrà quantificato in base al numero delle pratiche evase. Art Durata della Convenzione La presente convenzione per la costituzione del Polo catastale sperimentale dell Unione Terre di Castelli, finanziato con le risorse dei comuni e degli Enti aderenti, ha validità decennale, e si intende automaticamente prorogata alle medesime condizioni, qualora non venga esercitata la facoltà di recesso. La Convenzione con l Agenzia del Territorio verrà sottoscritta dall Ente Capo Polo. E prevista la facoltà di recesso da parte dì ogni singolo ente aderente entro il 31 dicembre di ogni anno da comunicare almeno tre mesi prima della scadenza. E concessa la facoltà di adesione al Polo anche ad altri comuni che intendessero manifestare tale volontà successivamente alla stipula della presente convenzione. Letto, approvato e sottoscritto. per il Comune di.. per la Comunità Montana dell Appennino Modena Est il Presidente, Carlo Castagnoli per l Unione di Comuni Terre di Castelli il Presidente, Roberto Adani

17 Allegato D Schema di convenzione per l esercizio delle funzioni catastali di cui all opzione c), ai sensi dell art. 3 del D.P.C.M L anno. il giorno del mese di. nella sede dell Agenzia del Territorio di. tra l Agenzia del Territorio, rappresentata dal Direttore dell Ufficio provinciale di Modena, a tal fine delegato dal Direttore dell Agenzia del Territorio con nota n. del. e l Unione di Comuni Terre di Castelli, rappresentata dal Presidente pro tempore, autorizzato alla stipula del presente atto in virtù dei poteri conferitigli con delibere dei Consigli comunali dei Comuni aderenti e relative deleghe, le cui copie si allegano al presente atto; premesso che: con la Legge n. 59 del 15 marzo 1997, e successive modifiche, è stata attribuita Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed agli enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa ; con il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, e successive modifiche, è stato disposto il Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59 ; l art. 57, comma 2 del D.Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999 e l art. 1, comma 197 della Legge n. 296 del 27/12/2006 prevedono, in particolare, la facoltà ai comuni di stipulare convenzioni con l Agenzia del Territorio per l esercizio di tutte o di parte delle funzioni catastali, di cui all art. 66 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, come modificato da ultimo dal comma 194 del medesimo articolo; con DPCM, emanato il 14 giugno 2007 ai sensi del comma 197 art. 1 della Legge n. 296 del 27/12/2006, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Protocollo d intesa stipulato il 4 giugno 2007 concluso dall Agenzia del Territorio e dall ANCI, sono individuate le risorse finanziarie, è determinato il contingente massimo di personale per l esercizio delle funzioni catastali conferite ai

18 Comuni e risultano stabiliti i requisiti e gli elementi necessari al convenzionamento, ivi compresi i livelli di qualità che i comuni e l Ufficio provinciale di riferimento devono assicurare nell esercizio delle funzioni catastali di rispettiva pertinenza; l Unione di Comuni Terre di Castelli ha optato, viste le deliberazioni dei Consigli comunali n... del, n.. del, per l esercizio diretto delle funzioni previste nell opzione c), di cui all art. 3 del DPCM emanato il 14 giugno si conviene quanto segue Articolo 1 (Oggetto, durata e rinnovo) 1. L Unione Terre di Castelli esercita direttamente le funzioni previste nell opzione c), ad essa conferite ai sensi della normativa richiamata in premessa. 2. La presente convenzione, salvo quanto previsto all art. 10 commi 5 del DPCM emanato il 14 giugno 2007, ha la durata decennale a decorrere dal., tacitamente rinnovabile per lo stesso periodo, ai sensi del comma 197, art. 1 della Legge n. 296 del 27/12/2006, salvo disdetta da inviare all Agenzia del Territorio, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, almeno 12 mesi prima della scadenza. Articolo 2 (Ambiti di rispettiva competenza) 1. L Unione Terre di Castelli esercita le funzioni di cui alla opzione prescelta limitatamente al territorio di propria competenza. Articolo 3 (Servizio autogestito di consultazione e rilascio visure) 1. Ciascuno dei comuni aderenti di cui all art. 1 può istituire presso propri locali il servizio autogestito di visura catastale informatizzata, ove non ancora attivato, per il quale le norme vigenti non prevedono il pagamento di oneri o diritti, mediante collegamento internet. Il predetto servizio è esteso alla consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale. Articolo 4 (Obblighi dell Unione Terre di Castelli)

19 1. L Unione Terre di Castelli si impegna alla piena osservanza, secondo quanto previsto nel DPCM emanato il 14 giugno 2007, delle regole tecniche, procedure operative e supporti applicativi adottando l infrastruttura tecnologica, di cui al Protocollo d intesa stipulato tra l ANCI e l Agenzia del Territorio. 2. L Unione Terre di Castelli intende esercitare le funzioni catastali previste nell opzione c) avvalendosi di un collegamento di rete tramite SPC (Servizio Pubblico di Connettività)/Community Network dell Ente. 3. L Unione Terre di Castelli fornisce all Agenzia le informazioni necessarie per migliorare l efficienza e la qualità della banca dati catastale, in suo possesso. In particolare, l Unione Terre di Castelli fornisce all Agenzia, mediante il sistema di interscambio, di cui al comma 198, art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le informazioni di comune interesse, comprese le variazioni relative alla toponomastica intervenute nel periodo, nonché le eventuali informazioni correttive della banca dati, concordando con l Agenzia il formato della documentazione. 4. l Unione Terre di Castelli si impegna a garantire, nell esercizio delle funzioni catastali assunte, i livelli minimi previsti nella Carta di Qualità dei Servizi adottata nell Ufficio Provinciale territorialmente competente e misurati attraverso i seguenti indicatori corrispondenti all opzione c, di cui all art. 3 del DPCM del ed elencate nell allegato 1): Indicatori opzione di terzo livello - opzione c): a. tempi di attesa servizio visure: utenti serviti entro 30 minuti (%); b. tempi di attesa servizio visure: utenti serviti entro 60 minuti (%); c. tempi di rilascio estratti di mappa digitali (giorni); d. tempi di registrazione domande di voltura catasto terreni/fabbricati presentate in front office con procedura manuale (giorni); e. tempi di registrazione domande di voltura catasto terreni/fabbricati presentate in front office con procedura informatizzata (giorni); f. percentuale di atti di aggiornamento Pregeo approvati in giornata (%); g. tempi di approvazione atti di aggiornamento Pregeo (giorni); h. tempi di registrazione degli atti di aggiornamento Docfa presentati allo sportello (giorni); i. tempi di registrazione degli atti di aggiornamento Docfa telematici (giorni);

20 j. tempi di evasione delle richieste di correzione semplici (giorni); k. tempi di evasione delle istanze di rettifica terreni e fabbricati (giorni). 5. L Unione Terre di Castelli riscuote i tributi catastali per conto dello Stato con le modalità definite dalle norme di contabilità generale dello Stato e nei regolamenti vigenti. Articolo 5 (Obblighi dell Agenzia) 1. Ai sensi dell articolo 67, comma 1, del citato decreto legislativo n. 112 del 1998, l Agenzia del Territorio provvede al coordinamento delle funzioni mantenute dallo Stato e di quelle attribuite ai comuni. 2. L Agenzia, in coerenza con gli obiettivi annuali ad essa assegnati dal Ministero dell Economia e delle Finanze, tramite l Ufficio provinciale territorialmente competente, trasmette all Unione Terre di Castelli la nuova scheda che riporta, per l anno di riferimento, gli indicatori aggiornati di competenza dell Ente locale. 3. Gli obiettivi annuali di riferimento, nonché gli indicatori e la rispettiva misura della qualità della banca dati di competenza, riferiti all attualità e misurati secondo le modalità di cui alla convenzione in atto tra l Agenzia ed il Ministero dell Economia e delle Finanze, sono riportati nell allegato 2 alla presente convenzione. 4. L Agenzia del Territorio fornisce all Unione Terre di Castelli la reportistica periodica di specifico interesse, derivante dall attività di monitoraggio effettuata anche con riferimento alle attività che restano in capo all Agenzia. Articolo 6 (Risorse per lo svolgimento delle funzioni catastali) 1. Le risorse assegnate all Unione Terre di Castelli per l esercizio diretto delle funzioni catastali, in base alle disposizioni di cui all art. 11 DPCM del , sono indicate nell allegato 3, nel quale sono anche previste le modalità di corresponsione finanziaria e le previsioni di assegnazione del personale. Articolo 7 (Assistenza e supporto operativo all Unione Terre di Castelli) 1. L Agenzia del Territorio, sulla base di quanto previsto dall articolo 1, comma 199, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, fornisce ai Comuni la documentazione di supporto per la fase di

21 formazione del proprio personale; promuove, inoltre, lo sviluppo delle conoscenze e delle professionalità del personale comunale ai fini della corretta gestione delle funzioni catastali di cui si sia assunta la gestione diretta, anche attraverso l affiancamento temporaneo con proprio personale esperto. 2. L Agenzia del Territorio provvede, nell ambito di un programma concordato con l Unione Terre di Castelli, ad erogare formazione ed addestramento al personale comunale sugli aspetti evolutivi dei processi di servizio e del sistema informativo di supporto, con le stesse modalità previste per il personale degli Uffici provinciali. 3. L Agenzia del Territorio assicura all Unione Terre di Castelli, l assistenza ed il supporto operativo per l esercizio diretto delle funzioni catastali con specifico riguardo ai servizi resi disponibili dall Agenzia stessa. 4. Per la infrastruttura di rete di propria competenza l Unione Terre di Castelli si avvarrà dei servizi di assistenza tecnica specifica e di monitoraggio dell Ente. 5. Sono istituiti dall Agenzia del Territorio e dall ANCI Comitati tecnici regionali che svolgono funzioni di coordinamento e monitoraggio del processo di trasferimento e svolgimento dell esercizio delle funzioni catastali, nonché la gestione delle criticità relative alla qualità dei servizi erogati e la proposizione di azioni per la loro rimozione. Tali Comitati tecnici regionali, ai sensi dell art. 11, comma 3 del DPCM emanato il 14 giugno 2007, inoltre, segnalano all Anci e all Agenzia del Territorio gli elementi utili per la formulazione di proposte al Ministero dell Economia e delle Finanze in ordine al trasferimento ai Comuni delle risorse per lo svolgimento delle funzioni catastali. Articolo 8 (Programma di miglioramento della qualità della base dati catastale) 1. Gli eventuali interventi da realizzare, ai sensi dell art. 3 comma 4 del DPCM emanato il 14 giugno 2007, nel quadro del programma nazionale finalizzato all aggiornamento e miglioramento della qualità della base dati catastale, costituiranno oggetto di atti aggiuntivi per disciplinare tempi, modalità e reciproci obblighi. Articolo 9 (Norme finali)

22 1. Per quanto non espressamente previsto nella presente Convenzione, si fa riferimento al DPCM emanato il 14 giugno 2007 ed al Protocollo d Intesa stipulato tra Agenzia del Territorio ed ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani in data 4 giugno La presente Convenzione, in relazione alle specifiche esigenze e realtà locali, può essere soggetta agli eventuali adeguamenti che verranno definiti e concordati dai Comitati previsti dall art. 1 del Protocollo d Intesa stipulato tra Agenzia del Territorio ed ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani in data 4 giugno lì,... L Agenzia del Territorio.. L Unione Terre di Castelli

23 Il presente verbale viene così sottoscritto: F.to IL PRESIDENTE (Carlo Castagnoli) F.to IL SEGRETARIO (Dott.ssa Elisabetta Manzini)... ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE Si attesta che copia della deliberazione, ai sensi dell art. 124 del D. Lgs. 267/2000, viene pubblicata all Albo per 15 giorni consecutivi a partire dal.... Zocca, li IL SEGRETARIO... CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di Legge all Albo pretorio; Si certifica che la presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi dieci giorni dalla pubblicazione (art. 134, comma 3, del D. Lgs. 267/2000); Si certifica che la presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134 Comma 4 del D. Lgs. 267/2000). Zocca, li IL SEGRETARIO...

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