SCHEDA DI SICUREZZA. Prodotto : BUTANO/PROPANO bar 3,2

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1 SCHEDA DI SICUREZZA Prodotto : BUTANO/PROPANO bar 3,2 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA Nomi commerciali o Sinonimi : Butano/Propano bar 3,2 Gas di Petrolio in miscela liquefatta Miscela A01 Utilizzo : Propellente aerosol agente espandente per materie plastiche Nome Chimico / Formula bruta : Propano (C3-H8) - Isobutano (C4-H10) - N-Butano (C4-H10) Codice INCI : Propane - Isobutane - Butane Nomenclatura Chemical Abstract : Propane - Isobutane - Butane Numero UN / ONU : 1965 Numero KEMLER : COMPOSIZIONE, INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI Derivato dalla distillazione del petrolio, dal frazionamento del gas naturale e da alcuni processi chimici. Appartiene alla categoria degli idrocarburi saturi, è formato da una miscela di N-Butano, Propano e Isobutano, può contenere piccole quantità di altri idrocarburi saturi (Etano-Pentano) o insaturi (Butileni - Propilene). Il prodotto per l utilizzo al quale è destinato viene desolforato in fase di lavorazione, non essendo odorizzato ha un odore caratteristico difficilmente recepibile. COMPOSIZIONE TIPICA CAS No CEE No EINECS No BUTANO (45-55%) ISOBUTANO (15-25%) PROPANO (22-27%) Il prodotto può essere denaturato con lo 0,5% in peso di 1,1,1,2 Tetrafluoroetano (R134a) in osservanza alla Disposizione Ministeriale protocollo n /VI/PC del NON CONTIENE SOSTANZE CLASSIFICATE Xn-Xi-C-T 3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Rischio generale: La classificazione del prodotto è: F+ - R12 Trattasi di Gas liquefatto estremamente infiammabile, pericolo di esplosione in caso di rilascio in ambienti chiusi o delimitati. Il Gas e`piu`pesante dell`aria e si propaga radente al suolo, è invisibile ma produce una nebbia in presenza di aria umida. Può formare miscela esplosiva con l aria, specialmete in ambienti chiusi o dentro recipienti vuoti non bonificati. Il forte surriscaldamento provoca un notevole aumento di volume e di pressione del prodotto, con pericolo di scoppio del recipiente che lo contiene se non dotato di valvole di sicurezza. In caso di contatto del Gas liquefatto con gli occhi e la cute si possono verificare gravi lesioni da freddo.

2 La combustione produce CO2 (anidride carbonica), gas asfissiante; in carenza di ossigeno, per insufficiente aerazione/ventilazione/scarico dei fumi, può produrre CO (monossido di carbonio), gas fortemente tossico. Nelle prescritte condizioni di stoccaggio e d uso il prodotto non presenta rischi per gli utilizzatori. Rischio Ambientale: Ecotossicità e biodegradabilità: dati non disponibili a causa dell elevata volatilità del prodotto Potenziale di riduzione dell ozono (ODP): 0 (zero) 4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO INALAZIONE (fase gassosa): Allontanare l`infortunato dalla zona inquinata Sottoporre a cure mediche qualora si verifichino complicazioni o sintomi attribuibili all inalazione dei vapori. Praticare la respirazione artificiale nel caso l`infortunato abbia serie difficoltà di respirazione o non respiri più. Non somministrare bevande, se l`infortunato è solo incosciente adottare la posizione di sicurezza. CONTATTO CON LA PELLE (prodotto liquido): In caso di contatto con il Gas liquefatto irrorare abbondantemente con acqua la zona cutanea interessata, togliere con prudenza gli indumenti e lavare la parte lesa con acqua. Ricorrere al medico per il trattamento di eventuali lesioni da freddo CONTATTO CON GLI OCCHI (prodotto liquido): Irrigare abbondantemente con acqua a palpebre ben aperte, ricorrere al piu' presto alle cure di un medico specialista INGESTIONE: Caso estremamente improbabile 5 MISURE ANTINCENDIO Non spegnere mai un incendio se non si è sicuri di intercettare subito il flusso del Gas, è sempre preferibile avere un rilascio incendiato anzichè una nuvola di Gas che si espande e potrebbe trovare una fonte di accensione. Raffreddare le bombole o i serbatoi se investiti dal fuoco, per evitare il surriscaldamento con conseguente pericolo di scoppio o di rilascio di prodotto dalla valvola di sicurezza. Incendi di piccola entità vengono spenti con estintori a polvere chimica, anidride carbonica o composti alogenati. Incendi di notevole entità, se non è possibile ottenere lo spegnimento mediante interruzzione del flusso di gas, vanno ridotti e mantenuti sotto controllo mediante l`uso di lance idriche a getto frazionato, il ciclone di acqua e aria nebulizzata formato dalla lancia diluisce il Gas al di sotto del limite inferiore di infiammabilità, riducendo considerevolmente l`entità dell'incendio, impedendogli di danneggiare le apparecchiature e le cose circostanti. Richiedere l intervento dei Vigili del Fuoco se l incendio non ha dimensioni e caratteristiche tali da poter essere controllato e spento nel giro di pochi minuti con i mezzi di cui si dispone. L equipaggiamento speciale per gli addetti antincendio deve prevedere: caschi, visiere, guanti, tute antincendio e autorespiratori. Prodotti pericolosi per la combustione: Cox e idrocarburi potenzialmente combusti

3 6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE Eliminare le fonti di accensione, bloccare lo spandimento all`origine se è possibile senza rischio. Avvisare gli occupanti di zone sottovento del rischio di incendio e di esplosione, farle nevacuare se necessario. Ventilare gli ambienti chiusi, lasciar evaporare il prodotto, favorendone la dispersione, tener presente che i vapori sono più pesanti dell aria. Informare le autorità competenti in accordo con la legislazione vigente e con il piano per l emergenza esterna (ove esistente). 7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO Manipolazione: Operare in luoghi ben ventilati, assicurare un sufficiente ricambio d aria e/o un aspirazione negli ambienti di lavoro, non respirare vapori o aerosol Devono essere evitate le dispersioni di gas che possono creare pericolose miscele infiammabili e/o esplosive Durante le operazioni di trasferimento, miscelazione e stoccaggio, osservare le misure protettive contro le scariche elettriche e da energia elettrostatica. Usare attrezzi antiscintilla. Utilizzare abiti da lavoro in cotone o lana, evitando accuratamente le fibre acriliche e sintetiche in genere. Evitare la vicinanza di fonti di accensione. Immagazzinamento: Effettuare lo stoccaggio solo in luoghi e condizioni approvate dai locali comandi dei Vigili del Fuoco se in quantità soggette all ottenimento del C.P.I. (Certificato Prevenzione Incendi). Non operare e stoccare in prossimità di fonti di ignizione Predisporre impianti elettrici in esecuzione a sicurezza (antideflagranti) I contenitori fissi devono rispettare i requisiti previsti dalle norme per le attrezzature a pressione. Per il riempimento di recipienti fissi, non superare l 80% della capacità geometrica per i serbatoi fuori terra e l 85% per i serbatoi interrati. I recipienti mobili (autobotti, bombole, fusti o altro) devono rispettare i requisiti previsti dalle norme A.D.R..

4 8. CONTROLLO DELL`ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE Protezione respiratoria: Le concentrazioni pericolose per inalazione professionale: TLV-TWA concentrazione media ponderata per giornata lavorativa di 8 ore e 40 ore settimanali (esposizione cronica, a cui quasi tutti i lavoratori possono essere esposti ripetutamente giorno dopo giorno senza effetti negativi. Valore suggerito per il prodotto: TLV-TWA 800 ppm Altri dati tratti da letteratura TLV-TWA: Butani 800 ppm ACGIH (2001) Propano 2500 ppm ACGIH (2001) Isobutano 1000 ppm DFG MAK VALUE in condizioni di normale esercizio non sono richiesti particolari dispositivi di protezione individuale evitare di entrare in contenitori, locali confinati o nuvole di gas, dove la presenza del G.P.L. abbia ridotto la percentuale di ossigeno dell aria al di sotto del 16/17% (normalmente è del 20/21%). In tal caso pur respirando normalmente non avviene negli alveoli polmonari lo scambio anidride carbonica/ossigeno da parte dei globuli rossi del sangue e la conseguente mancanza di ossigeno al cervello provoca l immediato svenimento e la morte per asfissia, se non si viene sollecitatamente recuperati e sottoposti a respirazione artificiale. In queste condizioni è indispensabile un efficiente apparecchio di respirazione, tenendo ben presenti i suoi limiti di autonomia. Protezione delle mani: in condizioni normali proteggere le mani con guanti protettivi e stagni, facilmente sfilabili. In caso di rilascio del prodotto liquido proteggere le mani e l avambraccio con guanti termoisolanti adatti per basse temperature (-50 C). Protezione degli occhi: utilizzare occhiali protettivi o schermi facciali, uno spruzzo di gas liquefatto negli occhi può provocare gravi lesioni che possono comportare la cecità. Protezione della pelle: evitare di esporre la pelle senza adeguata protezione a getti di gas liquefatto, per evitare gravi lesioni da freddo Utilizzare le seguenti dotazioni : Indumenti antistatici Scarpe antistatiche e antiscintilla Guanti impermeabili e occhiali di sicurezza o visiera, in caso di possibile contatto con il prodotto liquido Attrezzi antiscintilla Respiratore in caso di forti concentrazioni asfissianti in aria Controllo dell esposizione ambientale: non vi sono evidenze in materia Misure di igiene: NON FUMARE Non mangiare

5 9. PROPRIETA` CHIMICO FISICHE STATO FISICO STABILIZZATO : Gas liquefatto a pressione COLORE : Incolore ODORE : Quasi inodore PH : neutro SOLUBILITA IN ACQUA : trascurabile (< 0,1 g/l a 20 C e 1013 mbar) SOLVENTI : metanolo, etanolo, etere, alcool, cloroformio PUNTO/INTERVALLO DI EBOLLIZIONE : > - 42 C PUNTO/INTERVALLO DI FUSIONE :< -100 C PUNTO CRITICO : > 90 C INFIAMMABILE : SI PUNTO DI INFIAMMABILITA` : < - 80 C AUTOINFIAMMABILITA` : > 400 C. PRESSIONE DI VAPORE : 3,2 bar a 20 C. DENSITA`RELATIVA LIQUIDO : 0,56 kg/l a 20 C. DENSITA VAPORE RELATIVA (ARIA=1) : > 2 LIPOSOLUBILITA` : SI LEL : 1,8 vol % UEL : 9,5 vol % IDONEITA MATERIALI : scioglie i grassi e attacca la gomma naturale, non corrosivo per i metalli 10. STABILITA` E REATTIVITA` Condizioni da evitare: Evitare il forte riscaldamento dei contenitori e del prodotto Evitare la forte decompressione dei contenitori Materiali da evitare: Incompatibile con sostanze ossidanti Prodotti di decomposizione pericolosi: In caso di innesco, brucia con reazione esotermica Decomposizione per incendio : CO e CO2. Temperatuta di decomposizione: > 400 C

6 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE TOSSICITA` ACUTA : Prodotto leggermente narcotico, ad elevate concentrazioni può causare asfissia Brevi esposizioni a concentrazioni di ppm non provocano effetti pericolosi sull uomo. Esposizioni a ppm (10%) possono determinare un leggero senso di vertigine in pochi minuti TOSSICITA CRONICA : Non esistono evidenze POTERE IRRITANTE : Cute: il contatto del prodotto sulla cute allo stato liquido puo`provocare lesioni da freddo. Il contatto del prodotto con gli occhi allo stato liquido può provocare gravi lesioni da freddo. NON ESISTONO EVIDENZE ALCUNE RELATIVE AI SEGUENTI EFFETTI : Tossicità cronica-potere sensibilizzante-cancerogenesi-mutagenesi-teratogenesi Non contiene 1.3 Butadiene in quantità > 0,1% 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE Non sono disponibili dati di ecotossicità e di biodegradabilità a causa dell elevata volatilità del prodotto che, non persistendo nel mezzo acquoso, non consente di portare a termine i test. Il prodotto rilasciato in grandi quantità nell ambiente può aumentare il contenuto nell aria di composti volatili organici (V.O.C.) e quindi favorire la formazione di inquinanti atmosferici tipo ozono o ossidi di azoto per mezzo di reazioni radicaliche fotochimiche, evitare i rilasci in atmosfera effettuando la movimentazione in ciclo chiuso. Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, non disperdere il prodotto nell ambiente. Il prodotto risulta classificato in classe di pericolo 0 generalmente non inquinante delle acque (fonti BASF e HUELS IUCLID, existing Chemicals-1996). Potenziale di riduzione dell ozono (O.D.P.): 0 (zero) 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO Non esiste un problema di smaltimento di contenitori relativi all`utilizzo, trasporto e stoccaggio. Nel caso di emergenze che costringano a smaltire il prodotto, è opportuno bruciarlo allo stato gassoso, adottando le opportune precauzioni. I contenitori non più riutilizzabili devono essere bonificati con acqua o gas inerte. Osservare le locali disposizioni di legge. 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Il trasporto avviene in contenitori/recipienti a pressione, ed è disciplinato dalle seguenti normative internazionali: ADR/RID Denominazione Idrocarburi gassosi in miscela liquefatta n.a.s. Miscela A02 Classe 2 codice di classificazione 2F No Kemler (num.pericolo) 23 No ONU (UN) 1965 IMDG Divisione 2.1 No ONU 1965 ICAO Divisione 2.1 IATA No ONU 1965

7 15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE Secondo la Dierettiva 67/548 CEE, e successivi adeguamenti In base al D.Lgs. 3 febbraio 1997 n.52 e al D.M. Sanità del 28 aprile 1997 (concernenti classificazione imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose), l etichettatura del prodotto è codificata come segue: SIMBOLO: F+ (Estremamente Infiammabile) FRASI DI RISCHIO: R12 - ESTREMAMENTE INFIAMMABILE CONSIGLI DI PRUDENZA: S2 : conservare fuori dalla portata dei bambini S16 : conservare lontano da fiamme e scintille, non fumare S9 : conservare i recipienti in luogo ben ventilato S33 : evitare l accumulo di cariche elettrostatiche Il prodotto non è citato come specifica causa di rischi nella tabella allegata all`art.33 del D.P.R. n. 303/56. Date le caratteristiche di infiammabilità del prodotto, gli impianti di lavorazione e deposito rientrano fra le industrie insalubri. I principali Riferimenti normativi applicativi si trovano nei seguenti decreti : D.P.R. 547/55 - norme per la prevenzione degli infortuni D.P.R. 303/56 - norme generali per l igiene del lavoro D.P.R. 336/94 nuova tabella delle malattie professionali dell industria D.M nuovo elenco industrie insalubri di cui all art. 216 del testo unico delle Leggi Sanitarie. (N.B.= produzione e depositi di GPL presso produttori e grossisti rientrano fra le industrie insalubri di prima classe) Circolare n.74 del 29/9/56 depositi e rivendite di gas di petrolio liquefatti in bombole D.M interno 31/03/84 norme di sicurezza per la progettazione, la costruzione, l installazione e l esercizio dei depositi di G.P.L., con capacità complessiva inferiore a 5 mc. D.Lgs. 4/12/92 n.475 Attuazione della Direttiva 89/686/CEE in materia di dispositivi di protezione individuale. D.M. interno 13/10/94 regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione, l installazione e l esercizio dei depositi di G.P.L. in serbatoi fissi di capacità complessiva superiore a 5 mc. E/o in recipienti mobili di capacità complessiva superiore a kg. D.M. ambiente 15/05/96 procedure e norme tecniche di sicurezza nello svolgimento di attività di travaso di autobotti e ferrocisterne D.Lgs. 626/94 e 242/96 attuazione di otto direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Norma UNI 10682/97 piccole centrali di G.P.L. per reti di distribuzione, progettazione, costruzione, installazione, collaudo ed esercizio. D.lgs. 2 gennaio 97 n.10 attuazione delle direttive 93/68/CEE-93/95/CEE e 96/58/CE, relative ai dispositivi di protezione individuale. D.Lgs. 4/8/99 n.359 attuazione della Direttiva 95/63/CE:modifiche e integrazioni del D.Lgs n.626 relativo al miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori D.Lgs.Governo n 334 del 17/08/1999 (Seveso II) - Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. D.Lgs n.93 (PED) attuazione della Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione.

8 D.Lgs , n..93 (TPED) attuazione delle Direttive 1999/36/CE, 2001/2/CE e della decisione 2001/107/CE, in materia di attrezzature a pressione trasportabili. D.Lgs n.25 attuazione Direttiva 98/24/CE, sulla protezione della salute e sicurezza dei lavoratori. Decreto 14 giugno 2002 min.salute recepimento della Direttiva 2001/59/CE recante il XXVIII adeguamento al progresso tecnico della Direttiva 67/548/CEE in materia di classificazione,imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose. D.M Min. della Sanità attuazione del D.Lgs n.52 Direttiva Comunità Europea n. 93/112/CE del modifica della Direttiva 91/155/CE concernente i preparati pericolosi. 16. ALTRE INFORMAZIONI I pericoli che si possono presentare per un uso non corretto del prodotto sono principalmente quelli relativi a incendio ed esplosione, oppure ad asfissia nel caso di rilasci non incendiati in zone confinate. Riepilogo Frasi di rischio: R 12 estremamente infiammabile E indispensabile che tutti gli operatori ed utilizzatori del prodotto (G.P.L.), siano informati ed addestrati sulle precauzioni da adottare per l utilizzo e la movimentazione in sicurezza. I lavoratori devono essere formati ed addestrati in base alle loro specifiche mansioni, secondo le pertinenti norme di Legge. Di seguito vengono elencate le più nimportanti: D.M Formazione e Addestramento degli autisti addetti al rifornimento di serbatoietti di capacità < 5 mc. D.Lgs. 626/94 Formazione antinfortunistica e addestramento dei lavoratori D.M Addestramento dei responsabili di depositi nei quali si movimentano i GPL ADR 2001 Obbligo di formazione professionale degli autisti, dei consulenti e degli operatori D.M Procedure di sicurezza per il travaso dei GPL dei depositi D.M Obbligo di formare e addestrare gli addetti alle squadre antincendio e alla gestione delle emergenze per tutte le attività soggette a certificato di prevenzione incendi. D.M Modalità di informazione, addestramento ed equipaggiamento dei lavoratori in situ. Fonte dei dati utilizzati: Handbook butane-propane gases Denny, Luxon and Hall (4th ed. 1962) ed esperienze derivanti da casistica incidentale. Variazioni apportate rispetto alla precedente revisione: revisione totale Le informazioni fornite sono quanto di meglio in ns. possesso in base allo stato attuale delle ns.conoscenze ed alla regolamentazione nazionale e comunitaria.l`utilizzatore ha la responsabilità di prendere tutte le misure necessarie in base alle regolamentazioni di legge e regolamento locali in materia di sicurezza ed igiene del lavoro e tutela dell`ambiente. Queste informazioni riguardano solo il materiale sopra indicato e non sono applicabili nel caso di uso di questo materiale unitamente ad altri prodotti di trasformazione del prodotto stesso. Tali informazioni non costituiscono nè garanzia nè certificato di qualità; non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda il loro utilizzo.

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