CHIEDE L AUTORIZZAZIONE/ IL RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE ai sensi dell art. 45 del D.Lgs. 152/99 s.m.i. e dell art. 9 L.R. n.62/85

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1 Domanda per l immissione di scarico proveniente da insediamento per la produzione di beni o di servizio (Art. 45 del D.Lgs.11/05/1999, n.152 s.m.i. e art. 9 L.R. n. 27/05/1985, n. 62). N.B. La domanda e gli allegati in triplice copia MARCA DA BOLLO Al Sindaco del Comune SAN DONATO MILANESE Via Cesare Battisti SAN DONATO MILANESE c.a. SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE l sottoscritt nat _ a il residente in titolare/legale rappresentante della Ditta (Ragione Sociale) con sede legale in Via n. Comune Provincia n. iscrizione C.C.I.A.A Codice Fiscale/Partita IVA CHIEDE L AUTORIZZAZIONE/ IL RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE ai sensi dell art. 45 del D.Lgs. 152/99 s.m.i. e dell art. 9 L.R. n.62/85 Per l impianto ubicato in Via Comune Provincia Codice ISTAT Attività i seguenti effluenti decadenti dall insediamento sopra indicato: acque reflue domestiche acque reflue industriali acque reflue urbane Da recapitare in pubblica fognatura suolo strati superficiali del sottosuolo DICHIARA 1. che le caratteristiche quali-quantitative delle acque reflue industriali sono quelle descritte nella relazione allegata; 2. che, oltre agli scarichi per cui viene inoltrata la presente domanda: non esistono altri scarichi esistono altri scarichi che recapitano in per i quali è stata inoltrata richiesta di autorizzazione. 3. di impegnarsi a versare un contributo per la raccolta, l allontanamento, la depurazione e lo scarico delle acque reflue ai sensi della normativa Statale e Regionale;

2 4. di impegnarsi a comunicare ogni variazione significativa del ciclo produttivo e della quantità e qualità delle acque scaricate; 5. di impegnarsi a rendere accessibili lo scarico o gli scarichi, predisponendo idoneo pozzetto di ispezione e campionamento; 6. di impegnarsi ad accettare la prescrizione di installare strumenti per il controllo automatico degli scarichi potenzialmente pericolosi, effettuata dall autorità competente per il controllo qualitativo degli scarichi. lì ALLEGA Timbro della Ditta e firma del richiedente 1. Estratto mappa in scala 1:1000 con l ubicazione dell insediamento; 2. Planimetria in scala idonea (1:200 o 1:500) con l indicazione dell impianto di fognatura, dalla quale risultino: - la posizione delle canalizzazioni delle acque reflue domestiche e di quelle industriali, con i diametri, le pendenze e le quote - l ubicazione degli impianti di pretrattamento o depurazione - l ubicazione dei pozzetti d ispezione e prelievo campione - la posizione delle canalizzazioni di raccolta delle acque meteoriche - la posizione delle vasche di raccolta delle acque di prima pioggia - il collegamento delle vasche di cui sopra con le canalizzazioni fognarie - i sistemi di smaltimento delle acque di seconda pioggia in corpo idrico superficiale e/o nel sottosuolo - la posizione, il diametro e la quota del condotto di allaccio alla fognatura comunale 3. Scheda tecnica debitamente compilata, con le eventuali Relazioni di accompagnamento; 4. Descrizione dettagliata e schemi funzionali di eventuali impianti di trattamento esistenti, modalità di smaltimento, dei fanghi, delle melme di acque luride, torbide, etc, derivanti da attività lavorative e dall esercizio di impianti depurativi (indicare le modalità di stoccaggio, nominativo della Ditta trasportatrice e destinazione finale). Indicare anche il numero di eventuali serbatoi di stoccaggio dei prodotti liquidi (materie prime, semilavorati, finiti, etc.) interrati, specificando tipo di prodotti stoccati ed accorgimenti anticorrosivi messi in atto; 5. Referto di analisi di un campione rappresentativo delle acque decadenti dall insediamento (per acque reflue industriali); 6. Copia di eventuali autorizzazioni allo scarico; 7. Copia delle eventuali denunce scarico in fognatura ex Legge Regionale n. 25/81. Data Timbro della Ditta e firma del richiedente

3 N.B. La domanda e gli allegati in triplice copia. SCHEDA TECNICA DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO ANAGRAFICA DEL RICHIEDENTE 1) DATI IDENTIFICATIVI Denominazione (Ragione Sociale) Sede Legale (Via, Comune, Provincia) Codice Fiscale/Partita Iva Legale Rappresentante Responsabile problemi ecologici Indirizzo attività industriale che genera lo scarico (se più di una, ripetere la compilazione): Via Comune Provincia Data inizio attività Superficie coperta (tetti e/o terrazze) mq Superficie scoperta impermeabile (strade, piazzali, etc..) mq Cubatura insediamento mc La Ditta è in possesso di Nulla-Osta all esercizio attività dal 2) ATTIVITA Settore di partenza Cod. ISTAT (Classificazione attività dell azienda) Tipo di produzione N. Totale di addetti Impiegati Operai Ore lavorative medie al giorno Per allevamenti e/o Macelli: Capi allevati n. e tipo Capi macellati n. e tipo 3) CICLO PRODUTTIVO Descrizione dettagliata del ciclo produttivo, delle fasi di lavorazione e dei prodotti finiti: 4) MATERIE PRIME (principali) Denominazione a) b) c) Quantità annua Kg Kg Kg

4 d) e) Kg Kg DATI ANAGRAFICI DELLO SCARICO( ) Codice scarico (compilazione a carico del Comune - comporre il codice dello scarico secondo le indicazioni riportate nella nota # ) X GB punto di scarico ( ) Y GB punto di scarico ( ) Comune Codice ISTAT ( ) Comune nome ( ) Informazioni derivabili dal Servizio Web di interrogazione della Rete Idrografica Regionale del Sistema Informativo Territoriale (SIT) ( # Di seguito è riportato uno schema esemplificativo di composizione del codice dello scarico: Localizzazione scarico 6 caratteri Codice Istat del Comune in cui è localizzato lo scarico Origine scarico Numero progressivo interno assegnato dall ente che autorizza lo scarico indipendentemente dalla tipologia e dal recapito dello scarico Recapito dello scarico Totale caratteri da usare - 14 attribuire uno dei seguenti caratteri: 6 caratteri attribuire uno dei seguenti caratteri: D - terminale impianto fognatura T - terminale fognatura non depurata P - sforatore di piena E - scarico di emergenza stazione di sollevamento B - by-pass impianto di depurazione M - impianto di depurazione industriale F - fognatura industriale A - altro tipo di scarico C - corpo idrico superficiale G - fognatura S - suolo o strati superficiali del sottosuolo U - sottosuolo Esempio: D C

5 Provincia Codice ATO (Ambito Territoriale Ottimale Ω ) Tipo di scarico (barrare la casella) scarico finale impianto di trattamento scarico fognatura non depurata Fognatura Codice (da richiedere alle Autorità d Ambito) Numero autorizzazione Rilascio o rinnovo (barrare la casella) nuova autorizzazione rinnovo Data prima autorizzazione (gg/mm/aa) Data scadenza autorizzazione (gg/mm/aa) Tipo di autorizzazione (specificare la normativa in base alla quale viene concessa l autorizzazione): Tabella 3 dell All. 5 del d.lgs. 152/99 Tabella 3/A dell All. 5 del d.lgs. 152/99 Tabella 5 dell All. 5 del d.lgs. 152/99 Art. 33 del d.lgs. 152/99 (valori limite adottati dal Gestore del Servizio Idrico integrato) altro A) ACQUE REFLUE DOMESTICHE ED INDUSTRIALI Indicare ognuno dei diversi punti di scarico e di allaccio alla fognatura, come pure il tipo di recapito: Pubblica fognatura, Suolo, Sottosuolo, Acque superficiali o altro. Punto n. tipo di scarico mc/anno scaricati tipo di recapito B) ACQUE METEORICHE N. vasche di raccolta acque di prima pioggia Volume utile totale Sistema di svuotamento di tali vasche nelle canalizzazioni fognarie Ω Codici identificativi degli Ambiti Territoriali Ottimali (dal Decreto Dirigente Unità Organizzativa 11 ottobre 2001 n All. 2 pubblicato sul I suppl. straord. al n. 45 del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 6 novembre 2001) Ambito Territoriale Ottimale Provincia di Bergamo Provincia di Brescia Provincia di Como Provincia di Cremona Provincia di Lecco Provincia di Lodi Provincia di Mantova Provincia di Milano Provincia di Pavia Provincia di Sondrio Provincia di Varese Città di Milano Codice

6 Sistema di smaltimento delle acque di seconda pioggia e tipo di recapito Descrizione di eventuali pozzetti e/o vasche per separazione sabbie, olii, vasche di accumulo, sistemi di laminazione, etc, apparecchiature per la misura ed il controllo degli scarichi DATI TECNICI DELLO SCARICO Modalità di scarico (barrare la casella) continuo periodico occasionale Sistemi di depurazione adottati (barrare una o più caselle) chimico fisico biologico nessuno Misuratore di portata (barrare la casella) SI NO Quantità media giornaliera scaricata (mc/s) Volume medio annuo scaricato (mc) Quantità massima scaricata (mc/s) APPROVVIGIONAMENTO IDRICO - Da pubblico acquedotto: n. utenza n. matricola contatore ULTIMO ANNO Anno mc/anno prelevati PENULTIMO ANNO Anno mc/anno prelevati - Da pozzo privato: n. pozzo n. matricola contatore ULTIMO ANNO Anno mc/anno emunti PENULTIMO ANNO Anno mc/anno emunti - Altre fonti (corpo idrico superficiale o sorgente - specificare): tipo di fonte ULTIMO ANNO Anno mc/anno prelevati PENULTIMO ANNO Anno mc/anno prelevati

7 Numero addetti Sistemi di misurazione installati, ubicazione e caratteristiche: Autorizzazioni all emungimento o al prelievo (eventuali) ORIGINE DEI REFLUI TRATTATI [anno ] (possibili anche scelte multiple) - Processo produttivo mc % - Raffreddamento mc % - Lavaggio mc % - Uso civile mc % - Altri usi mc % Acque che non vengono scaricate in quanto:(1) - Evaporate mc - Utilizzate nei prodotti mc - Altro (da specificare) mc Sistemi di misurazione installati, ubicazione e caratteristiche: (1) ove non fosse possibile una misurazione, giustificare con una relazione tecnica Presenza di sostanze pericolose (fra quelle indicate nel d.m. 367/03 in Allegato A, nota α a fine documento): SI (compilare la sezione successiva Sostanze pericolose ) NO SOSTANZE PERICOLOSE (da ripetere per ogni sostanza pericolosa e/o processo produttivo) Nome sostanza (d.m. 367/03 in Allegato A, nota α a fine documento) Codice sostanza (d.m. 367/03 in Allegato A, nota α a fine documento) Codice ciclo produttivo (si veda la tabella 3/A del d. lgs 152/99, riportata nell allegato 2, nota β a fine documento) Concentrazione autorizzata (utilizzare la stessa unità di misura delle tabelle del d.m. 367/2003)

8 Capacità di produzione (t/a) Quantità scaricata per unità di prodotto [come richiesto dalla Scheda 72 del d.m. 18 settembre 2002 indicare l unità di misura utilizzata (unità di peso per materia prima o unità di prodotto) compilare solo per i processi produttivi di cui alla tabella 3/A dell All. 5 del d.lgs. 152/99] Carico totale (kg/a) [solo per i processi produttivi di cui alla tabella 3/A dell All. 5 del d.lgs. 152/99] Prescrizioni allegate all autorizzazione (barrare la voce) SI/NO Fabbisogno idrico (mc/h) [solo per i processi produttivi di cui alla tabella 3/A dell All. 5 del d.lgs. 152/99] IMPIANTO DI PRETRATTAMENTO O DEPURAZIONE REFLUI INDUSTRIALI Esistente (se esistente allegare relazione dettagliata dell impianto); Non esistente Allegare ultimi referti analisi di laboratorio, altrimenti indicare la qualità dei reflui rispetto alle C.M.A. del Decreto Ministeriale 11 maggio 1999 n.152. RIFIUTI SPECIALI LIQUIDI, CONFERITI PER SMALTIMENTO Rifiuti speciali, tipologia: Modalità di stoccaggio: Modalità di smaltimento: Allegare fotocopia registro carico/scarico semestre in corso Data Timbro della Ditta e firma del richiedente α Allegato A - Codici CAS (Chemical Abstract Service) riportati nella Tabella 1 dell Allegato A del DM 367/2003 (*) P = Sostanze prioritarie PP = Sostanze pericolose prioritarie Numero CAS Tabella Elemento / Composto (*) 1.1 METALLI Arsenico Cadmio PP

9 Mercurio PP Cromo Nichel P Piombo P 1.2 ORGANO METALLI Dibutilstagno catione Tetrabutilstagno Tributilstagno (composti) PP Tributilstagno (catione) PP - Trifenilstagno Dicloruro di dibutilstagno 1.3 IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI - Idrocarburi Policiclici Aromatici Totali (*) PP Benzo(a)pirene PP Benzo(b)fluorantene PP Benzo(k)fluorantene PP Benzo(g,h,i)perilene PP Indeno(1,2,3-cd)pirene PP Antracene P Fluorantene P Naftalene P 1.4 COMPOSTI ORGANICI VOLATILI (VOC) Benzene P Etilbenzene Isopropilbenzene (cumene) Toluene Xileni (*) Clorobenzene ,2 Diclorobenzene ,3 Diclorobenzene ,4 Diclorobenzene Triclorobenzeni (**) ,2,4 Triclorobenzene P Clorotoluene Clorotoluene Clorotoluene Cloropropene (Cloruro di allile) ,1 Dicloroetano ,2 Dicloroetano P ,1 Dicloroetene ,2 Dicloroetene ,2 Dicloropropano ,2 Dibromoetano

10 ,3 Dicloropropene ,3 Dicloropropene ,1,2,2 Tetracloroetano Tetraclorometano (Tetracloruro di carbonio) ,1,1 Tricloroetano ,1,2 Tricloroetano Cloroetene (Cloruro di vinile) Diclorometano Esaclorobutadiene PP Triclorometano (cloroformio) P Tricloroetilene Tetracloroetilene (percloroetilene) Cloroetanolo ,3-Dicloro-2-propanolo Dicloro-di-isopropilene Epicloridrina 1.5 NITROAROMATICI Cloro-2,4-dinitrobenzene Cloro-2-nitrobenzene Cloro-3-nitrobenzene Cloro-4-nitrobenzene Cloro-2-nitrotoluene - Cloronitrotolueni (*) - Dicloronitrobenzeni (*) 1.6 ALOFENOLI Clorofenolo Clorofenolo Clorofenolo ,4,5-Triclorofenolo ,4,6-Triclorofenolo ,4-Diclorofenolo Pentaclorofenolo P Ammino-4-clorofenolo Cloro-3-metilfenolo 1.7 ANILINE e derivati Cloroanilina Cloroanilina Cloroanilina ,4-dicloroanilina Cloro-nitroanilina 1.8 PESTICIDI Acido cloroacetico Acido 2,4-diclorofenossipropanoico (diclorprop)

11 Acido 2,4 metilclorofenossipropanoico (mecoprop) Acido 2,4 metilclorofenossiacetico (mcpa) Acido 2,4,diclorofenossiacetico (2,4 D) Acido 2,4,5,triclorofenossiacetico (2,4,5 T) Isodrin Aldrin Dieldrin Endrin Clordano - Diclorodifeniltricloroetano (DDT) (*) - Diclorodifenildicloroetilene (DDE) (*) - Diclorodifenildicloroetano (DDD) (*) Eptacloro (incluso eptacloro epossido) Endosulfan P Alfa endosulfan P Lindano (isomero dell'esaclorocicloesano) PP Esaclorocicloesano alfa PP Esaclorocicloesano beta PP Esaclorobenzene PP Linuron Monolinuron Diuron P Isoproturon P Atrazina P Simazina P Demeton Dimetoato Disulfoton Metamidofos (tiofosforamidato di O,S-dimetile) Mevinfos Cumafos Clorfenvinfos P Diclorvos Ometoato Ossidemeton-metile (Demeton o metile) (tiofosfato) Foxim Triazofos Azinfos etile Azinfos metile Clorpirifos P Malation Paration etile Paration metile

12 Fention Fenitrotion Triclorfon Alachlor P Propanile Bifenile Pirazone (cloridazon-iso) Trifluralin P Bentazone 1.9 COMPOSTI ORGANICI SEMIVOLATILI Benzidina (diamminodifenile) - Diclorobenzidine (diclorodiamminodifenile) - Cloronaftaleni Clorotoluene (cloruro di benzile) Diclorotoluene (cloruro di benzilidene) ,2,4,5-Tetraclorobenzene Pentaclorobenzene PP Esacloroetano 1.10 ALTRI COMPOSTI - Clorotoluidine Cloro - para-toluidina Cloro-4-amminotoluene - Cloroamminotolueni Cloro-1,3,butadiene ,1,2-Triclorotrifluoroetano Cloroalcani C10-C13 PP Tributilfosfato Pentabromo difeniletere bromurato PP - Difeniletere bromurati totali P Dietilammina Dimetilammina Nonilfenolo PP (para)-Nonilfenolo PP Ottilfenolo P Para-terz-ottilfenolo P ,4,6-Tricloro 1,3,5 triazina (cloruro di cianurile) Di(2etilesilftalato) P - PCB totali (*)

13 β Allegato B - Elenco Sostanze / settore produttivo (tratto dalla Tabella 3/A del D. lgs. 152/99) Settore produttivo 1 Cadmio 1.1 Estrazione dello zinco, raffinazione del piombo e dello zinco, industria dei metalli non ferrosi e del cadmio metallico 1.2 Fabbricazione dei composti del cadmio 1.3 Produzione di pigmenti 1.4 Fabbricazione di stabilizzanti 1.5 Fabbricazione di batterie primarie e secondarie 1.6 Galvanostegia 2 Mercurio (settore dell'elettrolisi dei cloruri alcalini) 2.1 Salamoia riciclata - da applicare all'hg presente negli effluenti provenienti dall'unità di produzione del cloro 2.2 Salamoia riciclata - da applicare al totale del Hg presente in tutte le acque di scarico contenenti Hg provenienti dall'area dello stabilimento industriale 2.3 Salamoia a perdere - da applicare al totale del Hg presente in tutte le acque di scarico contenenti Hg provenienti dall'area dello stabilimento industriale 3 Mercurio (settori diversi da quello dell'elettrolisi dei cloruri alcalini) 3.1 Aziende che impiegano catalizzatori all'hg per la produzione di cloruro di vinile 3.2 Aziende che impiegano catalizzatori all'hg per altre produzioni 3.3 Fabbricazione dei catalizzatori contenenti Hg utilizzati per la produzione di CVM 3.4 Fabbricazione dei composti organici ed inorganici del mercurio 3.5 Fabbricazione di batterie primarie contenenti Hg 3.6 Industrie dei metalli non ferrosi - Stabilimenti di ricupero del mercurio - Estrazione e raffinazione di metalli non ferrosi 3.7 Stabilimenti di trattamento dei rifiuti tossici contenenti mercurio 4 Esaclorocicloesano (HCH) 4.1 Produzione HCH 4.2 Estrazione lindano 4.3 Produzione ed estrazione lindano 5 DDT 5.1 Produzione DDT compresa la formulazione sul posto di DDT 6 Pentaclorofenolo (PCP) 6.1 Produzione del PCP Na idrolisi dell'esaclorobenzene 7 Aldrin, dieldrin, endrin, isodrin 7.1 Produzione e formulazione di: Aldrin e/o dieldrin e/o endrin e/o isoldrin 7.2 Produzione e trattamento di HCB 8 Esaclorobenzene (HCB) 8.1 Produzione di percloroetilene (PER) e di tetracloruro di carbonio (CCl4) mediante perclorurazione 8.2 Produzione di tricloroetilene e/o percloetilene con altri procedimenti 9 Esaclorobutadiene 9.1 Produzione di percloroetilene (PER) e di tetracloruro di carbonio (CCl2) mediante perclorurazione 9.2 Produzione di tricloroetilene e/o percloetilene mediante altri procedimenti 10 Cloroformio 10.1 Produzione clorometani del metanolo o da combinazioni di metanolo e metano 10.2 Produzione clorometani mediante clorurazione del metano 11 Tetracloruro di carbonio 11.1 Produzione di tetracloruro di carbonio mediante perclorurazione - procedimento con lavaggio 11.2 Produzione di tetracloruro di carbonio mediante perclorurazione - procedimento senza lavaggio

14 11.3 Produzione di clorometani mediante clorurazione del metano (compresa la clorolisi sotto pressione a partire dal metanolo 11.4 Produzione di clorofluorocarburi 12 1,2 dicloroetano (EDC) 12.1 Unicamente produzione 1,2 dicloroetano 12.2 Produzione 1,2 dicloroetano e trasformazione e/o utilizzazione nello stesso stabilimento tranne che per l'utilizzazione nella produzione di scambiatori di calore 12.3 Utilizzazione di EDC per lo sgrassaggio dei metalli (in stabilimenti industriali diversi da quelli del punto precedente) 12.4 Trasformazione di 1,2 dicloroetano in sostanze diverse dal cloruro di vinile 13 Tricloroetilene 13.1 Produzione di tricloroetilene (TRI) e di percloroetilene (PER) 13.2 Utilizzazione TRI per lo sgrassaggio dei metalli 14 Triclorobenzene (TCB) 14.1 Produzione di TCB per disidroclorazione e/o trasformazione di TCB 14.2 Produzione e trasformazione di clorobenzeni mediante clorazione 15 Percloroetilene (PER) 15.1 Produzione di tricloroetilene (TRI) e di percloroetilene (procedimenti TRI-PER) 15.2 Produzione di tetracloruro di carbonio e di percloroetilene (procedimenti TETRA-PER) 15.3 Utilizzazione di PER per lo sgrassaggio metalli 15.4 Produzione di clorofluorocarbonio

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