ART. 82 CODICE DEI CONTRATTI: COSTO DEL PERSONALE DA NON ASSOGGETTARE AL RIBASSO D'ASTA

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1 ART. 82 CODICE DEI CONTRATTI: COSTO DEL PERSONALE DA NON ASSOGGETTARE AL RIBASSO D'ASTA 1) A VOLTE RITORNANO 2) PRIME DINDICAZIONI OPERATIVE OFFERTE DA ITACA 3) APPUNTO SU DOCUMENTO ITACA 4) DOCUMENTO ANCE CATANIA 5) AVVISO COMUNE 28 OTTOBRE ) D.M. 11 DICEMBRE ) RITAGLI STAMPA "EDILIZIA E TERRITORIO" Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani Palermo, Via A. Volta, 44 Tel.: 091/333114/ Fax: 091/ C.F info@ancesicilia.it

2 A VOLTE RITORNANO Il prezzo d appalto al netto del costo del personale e della sicurezza La legge 9 agosto 2013, n. 98, ( 1 ) di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), ( 2 ) in vigore dal 21 agosto, ha riesumato un cadavere che sembrava morto e sepolto. Si ricorderà che in sede di conversione in legge dell ultimo decreto Tremonti (governo Berlusconi IV) ( 3 ) venne introdotto un emendamento che, con l aggiunta della lettera i-bis) all articolo 4, comma 2, integrava l articolo 81 del decreto legislativo n. 163 del 2006 (Codice dei contratti pubblici) con un comma 3-bis, del seguente tenore «3-bis. L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro». Si ricorderà pure che tutto il sistema degli appalti pubblici rimase bloccato per qualche mese, data la indiscutibile ambiguità (in realtà incomprensibilità ) della disposizione. Non mancarono immediate critiche, anche autorevoli, alla nuova norma, della quale si occuparono sia ITACA («Costo del personale e sicurezza nella selezione delle offerte negli appalti», linee-guida del 18 luglio 2011, ancora consultabili sul relativo sito web) che l Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP, «Prime indicazioni sui bandi tipo: tassatività delle cause di esclusione e costo del lavoro» Audizione del 29 settembre 2011). A riprova della confusione ingenerata dalla predetta norma si rammenta solo che: a) ITACA, con un lavoro certosino, seppur basato su valutazioni empiriche, intendeva distinguere nella analisi tra le componenti costo del personale, costo per la sicurezza aziendale e quelle rimanenti, sottraendo al ribasso di gara le prime due componenti, suggerendo altresì un meccanismo complicatissimo nel caso (frequente) in cui l offerta fosse redatta mediante la lista di cui all articolo 119, del d.p.r. n. 207 del 2010; la conclusione fu un tentativo di rispettare la lettera della norma ma, data che quest ultima era cervellotica e quindi inapplicabile per come scritta, nemmeno ITACA poteva offrire una soluzione soddisfacente, limitandosi ad aumentare le complicazioni attuative; b) la AVCP, con un difficile quanto pregiato e ragionevole esercizio di equilibrismo, concluse che, tutto sommato non era cambiato un granché, nel senso che il costo del personale e il costo delle misure per la sicurezza aziendale dovevano avere il carattere di congruità in sede di predisposizione delle Pubblicata sulla G.U. n. 194 del 20 agosto. Cosiddetto decreto del fare anche se non si è mai capito del fare cosa visto che, continuando la tradizione inaugurata dal governo Monti, si tratta di molto fumo e poco arrosto. Legge 12 luglio 2011, n. 106, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n /10

3 gare e superare il giudizio di congruità in sede di verifica delle offerte anormalmente basse ma erano oggetto dell offerta complessiva; tuttavia suggeriva agli operatori di rifarsi alle linee-guida di ITACA che, come visto, concludevano per una soluzione del tutto diversa. Non pare inutile precisare che per costo della sicurezza aziendale si intendono i costi per la sicurezza specifici propri dell impresa (che prescindono dalle condizioni del singolo cantiere o, meglio, del singolo appalto), di cui all articolo 26, comma 3, quinto periodo, ( 4 ) e comma 6, del decreto legislativo n. 81 del 2008, incardinati all interno dei prezzi unitari quali una delle componenti di questi oppure quale parte delle spese generali, sostanzialmente i costi del Documento di valutazione dei rischi (DVR). In parallelo tali costi sembrano disciplinati anche dagli articoli 86, comma 3-bis, e 87, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo n. 163 del Non c è invece mai stata e continua a non esserci discussione sugli oneri di sicurezza connessi al singolo appalto, di cui all articolo 26, comma 3, primi quattro periodi, commi 3-ter e 5, dello stesso decreto legislativo n. 81 del 2008, cioè i costi del Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) per i lavori e i costi del Documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) per i servizi e le forniture. In parallelo tali oneri sembrano disciplinati anche dagli articoli 86, comma 3-ter, 87, comma 4, primo periodo, e 131, del decreto legislativo n. 163 del Questi ultimi oneri non sono mai stati soggetti a ribasso, sono oggetto di appositi elenchi dei prezzi unitari e computi metrici estimativi e continuano ad essere ontologicamente diversi dalle prestazioni (di lavori, servizi e forniture) vere e proprie. Ci si rende conto che non contribuisce alla chiarezza il comma 3-ter dell articolo 86 del decreto legislativo m. 163 del 2006, introdotto dall'articolo 8, comma 1, della legge n. 123 del 2007, che recita «3- ter. Il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso d asta» senza alcuna altra specificazione; ma, per economia generale si deve passare oltre. A parte l inapplicabilità della norma, i danni furono limitati perché qualche mese dopo, in dicembre, con il cosiddetto decreto salva-italia, quando il governo Monti sembrava fare miracoli (prima di entrare in uno stato di coma permanente fino alle dimissioni) la norma fu soppressa. ( 5 ) La predetta disciplina continuava ad essere applicata negli appalti della Regione Umbria, in quanto tale ente, con l articolo 23 della legge regionale 21 gennaio 2010, n. 3, attuato con la deliberazione della Giunta Regionale n. 569 del 7 giugno 2011, imponeva un procedimento simile a quello che un mese dopo sarà suggerito da ITACA, anche se con metodologie ancora più complesse rispetto alle indicazioni di ITACA, coinvolgendo le aliquote delle spese generali dedicate alla sicurezza e altre amenità. Non risulta però che la disciplina umbra, peraltro riservata al solo comparto dei lavori pubblici e limitatamente a quelli di interesse regionale, abbia avuto una diffusa applicazione pratica (complici la crisi economica e la stretta sulle disponibilità economiche delle amministrazioni) né, a maggior ragione, un approfondimento in sede giurisdizionale. 4 5 Come novellato dall articolo 32, comma 1, lettera a), della legge n. 98 del Con l articolo 44, comma 3, delle legge n. 214 del 2011, di conversione del decreto-legge n. 201 del /10

4 Nel già complesso mondo degli appalti recentemente si stava consolidando, dopo molte sofferenze, una giurisprudenza quasi univoca sugli argomenti trattati che, semplificando al massimo, pur in presenza di ambiguità e orientamenti controversi, può essere sintetizzata come segue: ( 6 ) a) il costo del personale è una componente essenziale dell importo a base d asta, deve essere congruo in sede di predisposizione delle gare e superare il giudizio di congruità in sede di verifica delle offerte anormalmente basse; tuttavia esso è liberamente valutabile (e ribassabile) dal concorrente, seppure nel rispetto assoluto dei minimi salariali e degli obblighi contributivi; deve essere indicato, almeno come incidenza, negli atti tecnici progettuali (articolo 39, comma 3, del d.p.r. n. 207 del 2010); b) il costo per la sicurezza aziendale è una componente essenziale dell importo a base d asta, deve essere congruo in sede di predisposizione delle gare e superare il giudizio di congruità in sede di verifica delle offerte anormalmente basse; tuttavia anch esso è liberamente valutabile (e ribassabile) dal concorrente, seppure nel rispetto del DVR; deve essere indicato negli atti tecnici progettuali (articolo 32, comma 4, lettera o), del d.p.r. n. 207 del 2010 e articolo 86, comma 3-bis, del decreto legislativo n. 163 del 2006), ma deve altresì essere indicato esplicitamente dal concorrente in sede di offerta (articolo 87, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo n. 163 del 2006, in forza dell affermazione: «Nella valutazione dell'anomalia la stazione appaltante tiene conto dei costi relativi alla sicurezza, che devono essere specificamente indicati nell'offerta e risultare congrui rispetto all'entità e alle caratteristiche dei servizi o delle forniture»); ( 7 ) si precisa che sul punto il richiamo a servizi e forniture, con l omissione dei lavori ha lasciato indifferente la giurisprudenza, in base all assunto che trattandosi di materia di elevato valore sociale e tutela costituzionale, non può che essere applicata anche ai lavori; c) gli oneri per la sicurezza veri e propri (da PSC per i lavori, da DUVRI per forniture e servizi) non soggetti all offerta, sempre e comunque da indicare in sede di gara ma sottratti sia al ribasso sia a qualsiasi valutazione di merito da parte dell offerente (salvi i casi di gare particolari). Ora, con la legge n. 98 del 2013 tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Per iniziativa del deputato Cesare Damiano (già non indimenticabile ministro del lavoro nel governo Prodi II e recidivo, in quanto autore dell emendamento del 2011 illustrato in precedenza), la nuova disciplina è stata reiterata con l introduzione del comma 7-bis all articolo 32 del decreto-legge convertito che, a sua volta, ha aggiunto il comma 3-bis all articolo 82 del decreto legislativo n. 163 del 2006; quest ultimo ora recita: «3- bis. Il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle 6 7 Consiglio di Stato, Sez. III, 19 gennaio 2012, n. 212 e 3 ottobre 2011, n. 5421; T.A.R. Lombardia, Brescia, 8 maggio 2013, n. 442 e 11 giugno 2013, n. 565; Consiglio di Stato, Sez. V, 19 luglio 2013, n. 3929, 23 luglio 2010, n e 29 febbraio 2012, n. 1172; T.A.R. Sardegna, Sez. I, 18 ottobre 2012, n Anche se in taluni casi è stata ammessa la regolarizzazione postuma, ex Consiglio di Stato, Sez. III, 4 ottobre 2012, n. 5203; T.R.G.A. Trento, 13 aprile 2013, n. 123; mentre per contro, in altri casi sono stati ritenuti non soggetti a ribasso nemmeno i costi di sicurezza aziendali, ex Consiglio di Stato, Sez. III, 3 luglio 2013, n. 356 e 15 luglio 2011, n /10

5 misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro». In disparte l introduzione «delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello» aggiunta con un sub-emendamento dell ultimo minuto, che qui non rileva più di tanto e della quale si parlerà oltre, le differenze tra la norma del 2013 e quella del 2011 sono due: a) il prezzo più basso contro l offerta migliore ; a parte la differenza lessicale, il significato non dovrebbe mutare, a meno che tale differenza sia legata indissolubilmente con quanto esposto alla seguente lettera b); b) la collocazione del nuovo comma nell articolo 82, rubricato «Criterio del prezzo più basso» contro la collocazione precedente nell articolo 81, rubricato «Criteri per la scelta dell'offerta migliore»; quindi mentre nel 2011 la norma era riferita ad entrambi i criteri dell offerta (sia del prezzo più basso che economicamente più vantaggiosa), oggi è riferita alla sola offerta del prezzo più basso. Quanto alla differenza sub. a), quale significato dare alle due espressioni utilizzate nei due momenti storici diversi? L offerta migliore era senz altro l espressione più appropriata, anche se imperfetta; oggetto della disciplina non era l offerta migliore in quanto tale, bensì tutte le offerte in competizione; diversamente opinando l offerta migliore, rigorosamente passata al vaglio del rispetto dei minimi salariali e dei costi di sicurezza aziendali, poteva ottenere una posizione favorevole in graduatoria influenzata da altre offerte non rispettose del dettato normativo (ed escluse dall esame della correttezza delle componenti di costo). L espressione prezzo più basso è fuorviante, dal momento che in una gara con il criterio dell offerta di prezzo non è raro che il prezzo più basso non sia quello dell aggiudicatario (bensì quello dell offerta esclusa in quanto anormalmente bassa, sia in automatico che in seguito a verifica di congruità in contraddittorio); a maggior ragione in una gara con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa il prezzo più basso spesso non è il prezzo offerto dall aggiudicatario, essendo l offerta complessiva fortemente e doverosamente influenzata dal valore attribuito alla parte tecnica dell offerta stessa. L espressione più corretta avrebbe dovuto essere «Le offerte sono determinate» oppure «Il prezzo offerto è determinato», ma tant è, questa è la minestra che ha passato il convento. Quanto alla differenza sub. b), quale significato dare (se c è) a tale diversa collocazione? Un ipotesi è che tale diversa collocazione sia frutto di un tardivo e inutile pudore: una delle critiche sollevate a suo tempo dalla AVCP consisteva nella illogicità della predeterminazione nel bando dei costi del personale e della sicurezza aziendale nelle gare con l offerta economicamente più vantaggiosa, dove le modalità operative (costruttive nei lavori, di specialità dei servizi e delle forniture) potevano (in realtà spesso dovevano ) mutare anche notevolmente in sede di gara in modo non prevedibile economicamente dalla stazione appaltante, sconvolgendo le previsioni dei costi del personale e della sicurezza aziendale che invece erano sottratti al ribasso (ovvero sottratti alla autonoma valutazione imprenditoriale del concorrente, ancorché sempre sindacabili dalla stazione appaltante in sede di verifica), per non parlare degli appalti di progettazione e realizzazione ( 8 ) o delle concessioni, ( 9 ) dove nemmeno l oggetto del 8 In particolare quelle ex appalto-concorso di cui all art. 53, comma 2, lettera c), del d.lgs. n. 163 del /10

6 contratto può essere determinato con certezza in fase di bando. La critica della AVCP era pienamente condivisibile, anzi, era anche troppo benevola; ma su questi aspetti critici si tornerà più avanti. Se questa fosse la spiegazione, la risposta sarebbe un rimedio più grave dell errore. Se la tutela dei lavoratori, sotto il duplice profilo della giusta retribuzione e della sicurezza e salute, è un valore costituzionalmente rilevante e irrinunciabile (articoli 36, 41, secondo comma, 117, secondo comma, lettera o), e terzo comma, periodi terzo e settimo, Cost.), non si comprende perché la tutela si dovrebbe avere solo per i contratti affidati con il criterio del prezzo e non per quelli affidati con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. Peraltro il prezzo, determinato con uno dei metodi cui all articolo 82 (ribasso sull importo, ribasso sull elenco prezzi unitari o ribasso determinato mediante offerta di prezzi unitari o lista ) è pur sempre un elemento determinate dell offerta economicamente più vantaggiosa. In altri termini la condizione che il nuovo comma sia collocato sotto la rubrica dell articolo 82, non pare togliere nulla alla sua astratta applicabilità generalizzata. Possiamo quindi stabilire un primo punto fermo: come conseguenza delle argomentazioni che precedono, a prescindere dall espressione usata e dalla collocazione del nuovo comma, la disciplina riguarda la formazione del prezzo qualunque sia il criterio adottato per l offerta e qualunque sia l ambito contrattuale (lavori, servizi e forniture). Venendo al merito della questione, non è inutile ribadire le critiche alla norma già avanzate nel Non si può confondere il costo del personale inteso come costo unitario (orario, settimanale, mensile o comunque periodico in relazione ai diversi contratti di lavoro) con quello inteso come costo complessivo (il monte salari e stipendi pagabile e pagato per un determinato contratto pubblico). In ambedue i casi, quando si parlerà di costo, questo si intenderà sempre comprensivo degli oneri previdenziali e assicurativi (cosiddetti oneri riflessi ) e, ovviamente, al netto delle spese generali e dell utile d impresa. Il primo costo (unitario) in apparenza è facilmente predeterminabile: esso è dato appunto dai minimi salariali definiti dai CCNL, dalle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e dagli oneri riflessi. Si tratta di dati reperibili, seppure con alcune difficoltà, ma non decisivi: innanzitutto in un appalto non è affatto detto che il personale risponda ad un solo CCNL; a mero titolo di esempio: non sono poche le imprese impiantistiche che in luogo del contratto degli edili hanno quello dei metalmeccanici; i minimi salariali all interno dello stesso CCNL sono diversi per gli artigiani, per le PMI, per le cooperative; divergono in relazione all anzianità del singolo lavoratore e in relazione alla qualifica o categoria. Se poi aggiungiamo le voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello, le cose si complicano ulteriormente: per contrattazione integrativa di secondo livello (cosiddetta decentrata ) si intende sia la contrattazione territoriale che la contrattazione aziendale; come si possa individuare preventivamente la retribuzione minima in un mercato aperto all intero territorio nazionale (in realtà addirittura sovraeuropeo) senza sapere chi concorre, richiede veramente una fantasia 9 Articoli 30 e 143 e seguenti, nonché articolo 153 del d.lgs. n. 163 del 2006, fattispecie alle quali oggi si devono aggiungere gli articoli 160-bis (leasing) e 160-ter (contratto di disponibilità). 5/10

7 sovrumana, dato che i concorrenti possono disporre di contrattazioni aziendali e territoriali necessariamente non omogenee. Per quanto ci si ingegni ad individuare un costo unitario del personale congruo in astratto, questo non sarà mai (e si ripete mai ) il costo unitario sostenuto nella stessa misura da ciascun concorrente. E ancora, per minimi salariali si possono intendere anche i minimi stipendiali dovuti a personale impiegatizio o tecnico, o in un appalto di servizi software o di progettazione si può ignorare il costo del personale visto che non si tratta di salario ma di stipendio? Per sovrappiù si noti che la sintassi del nuovo comma è a suo modo ambigua: se si intendeva che i minimi salariali sono quelli definiti dal CCNL e dalle voci retributive della contrattazione integrativa, i due elementi dovevano essere congiunti con una e e non disgiunti con la virgola; in altre parole il comma così com è scritto (il prezzo è determinato al netto dei minimi salariali, delle voci retributive della contrattazione decentrata e delle misure di sicurezza) può essere letto in due modi: - un prezzo scomposto in due blocchi: da una parte il coacervo unitario dei minimi salariali da CCNL, delle voci retributive della contrattazione integrativa e delle misure di sicurezza (come se appartenessero al novero del costo del personale), dall altra tutto il resto (materiali, noli, trasporti, spese generali, utile d impresa); ( 10 ) - un prezzo scomposto in quattro blocchi separati: i minimi salariali da CCNL, le voci retributive della contrattazione integrativa, le misure di sicurezza e, infine, tutto il resto. Riteniamo che debba essere violentata la lingua italiana e che, aldilà dell uso che ne ha fatto il legislatore, la scomposizione sia invece tripartita: il coacervo unitario dei minimi salariali da CCNL e delle voci retributive della contrattazione integrativa; le misure di sicurezza (autonome rispetto al costo del personale) e infine tutto il resto. Solo questa lettura, per quanto sia una forzatura della sintassi, ha un senso compiuto. Comunque fingiamo per un momento, altrimenti non se ne esce, che il costo unitario del personale, sia determinabile sulla base di previsioni apprezzabilmente vicine alla realtà. Questo è l unico elemento di costo degno di tutela, in quanto riguarda effettivamente la dignità e i diritti del lavoratore. Il secondo costo (complessivo) è invece una vera incognita e non potrebbe essere diversamente. E vero che può essere stimato con una certa accettabile approssimazione in sede di preventivazione, ma da qui ha renderlo fisso, inderogabile e non soggetto al ribasso, ce ne corre. E noto che il costo complessivo (semplificando al massimo) è dato dalla somma dei prodotti tra i costi unitari dei singoli lavoratori, per il tempo impiegato da ciascuno di essi. Parafrasando Bogart si può dire è la produttività, bellezza. L organizzazione imprenditoriale, le capacità professionali dei lavoratori, le dotazioni in attrezzature, la tempestività nella disponibilità dei materiali, la logistica, le modalità costruttive, la distanza del cantiere (gli oneri di mensa e di trasferta fanno o non fanno parte dei contratti integrativi?) non influenzano il costo unitario ma influenzano significativamente il costo complessivo. Ne consegue 10 Ma siamo sicuri che nei noli e nei trasporti non ci sia una componente di costo del personale? O non sono degni di tutela operatori meccanici e autisti; ma anche nei materiali, rispettato il salario minimo dei montatori, non sono degni di tutela quelli che fabbricano i mattoni o i pannelli solari, o quelli che producono i tondini a 100 km dal cantiere? 6/10

8 che la predeterminazione del costo complessivo del lavoro sottraendolo al ribasso sarà spesso un sovrapprezzo ingiustificato a favore delle imprese o, in caso magari meno diffusi, una loro punizione ingiustificata. ( 11 ) Questa sarà la situazione normale. Essa peggiorerà (come già anticipato a suo tempo dalla AVCP) nelle gare da espletare con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa: quale utilità può avere (se non a mero titolo statistico o indicativo) individuare un costo del personale se non si conoscono l entità e la portata delle varianti progettuali (in genere miglioramenti) che saranno proposte dai concorrenti e quali riflessi avranno sul maggiore o minore utilizzo di personale. Se poi passiamo dalle offerte economicamente più vantaggiose cosiddette facoltative, per intenderci quelle utilizzabili nelle gare di cui all articolo 53, comma 2, lettere a) e b), del decreto legislativo n. 163 del 2006, alle offerte economicamente più vantaggiose cosiddette obbligatorie, per intenderci quelle inevitabili nelle gare di cui all articolo 53, comma 2, lettera c), nelle gare di concessione di servizi (articolo 30), concessione di costruzione e gestione (articoli 143 e seguenti), finanza di progetto (articoli 153 e seguenti), leasing in costruendo (articolo 160-bis) o contratti di disponibilità (articolo 160-ter), allora la nuova norma svela la sua completa idiozia. Si tratta di gare a base delle quali di solito vi è solo un progetto preliminare o, in altri casi, uno studio di fattibilità o semplici linee guida; tutti atti all interno dei quali la determinazione del costo del personale è faccenda da aruspici. Non a caso il giudice amministrativo, in caso di appalto-concorso ( 12 ) ha concluso per l ammissione del concorrente che ha indicato, nell offerta economica, un importo relativo agli oneri per la sicurezza (addirittura quelli intangibili del PSC, di norma fissi e insensibili al ribasso) inferiore rispetto a quello indicato nel bando di gara, nel caso in cui «il valore indicato dallo stesso bando non poteva che essere indicativo, in quanto correlato al progetto preliminare redatto dalla stessa Amministrazione; trattandosi di oneri economici variabili in grado di concorrere alla definizione dei concreti oneri contrattuali esposti nell offerta nell importo corrispondente alla sua effettiva portata, scaturente dai contenuti dei progetti definitivo ed esecutivo redatti dalle concorrenti e non nella misura riportata dall amministrazione nel progetto preliminare». ( 13 ) Del resto come individuare il costo complessivo del personale e della sicurezza aziendale, ma nemmeno degli oneri di sicurezza, e se gli atti di gara ammettono che il manufatto possa essere in calcestruzzo in opera o prefabbricato in legno lamellare, opzioni che rendono inutile anche un PSC tra gli atti a base di gara. Ma non è necessario richiamare tali casi, essendo l incertezza rilevante anche nelle gar con l offerta di solo prezzo; basti pensare: a) all articolo 118, comma 2, del d.p.r. n. 207 del 2010, che prescrive al concorrente di accettare inderogabilmente il prezzo a corpo posto a base di gara e di formulare l offerta tenendo conto di Molto dipenderà dalla stima fatta in sede progettuale, cioè se approfittando dell elevata aleatorietà del sistema, sarà adottato un costo complessivo più elevato o più ridotto. Oggi appalto integrato complesso ex articolo 53, comma 2, lettera c), del d.lgs. n. 163 del Consiglio di Stato, Sez. VI, 4 giugno 2007, n e Sez. V, 17 settembre 2008, n /10

9 voci e relative quantità che ritiene eccedenti o mancanti; b) all articolo 119, comma 5, dello steso d.p.r. n. 207 del 2010, che prescrive al concorrente sia di integrare le quantità, che di sopprimere o aggiungere voci che ritiene rispettivamente superflue o mancanti, rispetto alla previsione posta a base di gara. Ebbene, in ambedue i casi il costo complessivo del personale effettivo non potrà che divergere, anche sensibilmente, rispetto a quello che la Stazione appaltante ha determinato e dichiarato intangibile. E che dire dei contratti a misura dove il costo complessivo del personale è per sua natura legato indissolubilmente alle quantità effettivamente eseguite (e non a quelle preventivate in progetto); sarebbe necessario allora, per tenere insieme il sistema, che da ciascun prezzo unitario fosse scorporata la quota relativa al costo del personale. Infine la disposizione parrebbe aver modificato implicitamente anche l articolo 118, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, laddove è riportato che «L'affidatario deve praticare, per le prestazioni affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dall'aggiudicazione, con ribasso non superiore al venti per cento. L'affidatario corrisponde gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso» dovrebbe ora leggersi «L'affidatario deve praticare, per le prestazioni affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dall'aggiudicazione, con ribasso non superiore al venti per cento al netto del costo del personale. L'affidatario corrisponde il costo del personale e gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso». Tutte le argomentazione in tema di costo del personale possono essere ripetute esattamente negli stessi termini anche per i costi della sicurezza aziendali, per cui su questi è superfluo dilungarci, se non per dire che non avrebbe più senso l articolo 87, comma 4, secondo periodo del decreto legislativo n. 163 del 2006, infatti la disposizione «Nella valutazione dell'anomalia la stazione appaltante tiene conto dei costi relativi alla sicurezza, che devono essere specificamente indicati nell'offerta e risultare congrui rispetto all'entità e alle caratteristiche dei servizi o delle forniture» sarebbe posta nel nulla. Infatti sarebbe inutile valutare i costi della sicurezza in sede di anomalia e farli indicare specificatamente nell offerta, se sono già predeterminati a monte dalla Stazione appaltante, quindi congrui per definizione e intangibili da parte dell offerente. Verrebbe da ridere per non piangere: il nuovo comma 3-bis è introdotto dall articolo 32 del decreto del fare, è rubricato «Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro»; se non è un ironia del legislatore, c è una certa coerenza, visto che ormai da anni ogni volta che si parla di semplificazione è noto che nella realtà si tratta sempre di maggiori complicazioni, spesso inutili e cervellotiche. Quali conclusioni trarre alla fine, se non le stesse che furono in qualche modo prospettate nel 2011, ovvero le uniche due vie percorribili che, seppure ambedue contrastanti con la lettera della norma, possono avere un qualche significato. Resta ferma la necessità di individuare, in modo empirico ma ragionevole, l entità del costo 8/10

10 complessivo del personale e l entità dei costi per la sicurezza aziendale, quali componenti del prezzo (cosa non nuova in quanto già prevista dalle norme citate all inizio a prescindere dal comma 3-bis) e di esporla negli atti (computo metrico estimativo, capitolato speciale d appalto). La prima via, che chiameremmo del non è cambiato nulla, sostanzialmente ricalcando quanto affermato dalla AVCP nell atto indicato all inizio: ritenere che la disposizione si faccia carico di uno solo dei due elementi (costo unitario e tempo impiegato), quello del costo unitario, stabilendo che non può essere inferiore al minimo salariale. Il ribasso offerto dal concorrente è fatto sull importo (o sui prezzi unitari o mediante i prezzi unitari della lista ), ma ricomprende il costo del personale e delle misure di sicurezza aziendali, trattandosi di componenti direttamente dipendenti dall organizzazione dell impresa (AVCP: «l esecuzione di una stessa prestazione può comportare fra due imprese la necessità di impiegare manodopera per un tempo diverso a causa di una differente organizzazione produttiva o di una diversa attrezzatura impiegata»). E rinviato alla verifica in contraddittorio l esame della congruità delle offerte per accertare se rispettino i minimi salariali e le misure di sicurezza aziendali, con il solo onere per il concorrente di indicare l incidenza di questi ultimi già nell offerta (in applicazione del già visto articolo 87, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo n. 163 del 2006, dove impone che tali costi «devono essere specificamente indicati nell'offerta e risultare congrui». Questa soluzione potrebbe essere avvalorata dal fatto che si parla di prezzo al netto del costo del personale, espressione diversa da quella utilizzata per gli oneri di sicurezza (da PSC o da DUVRI) dove si parla di oneri non soggetti a ribasso. La soluzione tutela il rispetto dei minimi salariali e parrebbe anche coerente con il rispetto dell autonomia imprenditoriale, anch essa un valore tutelato, oltre che conforme al diritto comunitario, dato che l articolo 55 della direttiva 2004/18 ammette le giustificazioni in relazione ad elementi che influenzano il costo complessivo del personale e tutela solo il costo unitario (si veda la direttiva Bolkestein nella versione Gebhardt). Tuttavia tale soluzione ha un difetto: come applicarla alle gare con l esclusione automatica o alle gare dove l aggiudicatario non risulta formalmente anomalo in base alle soglie di cui all articolo 86, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 163 del 2006 (casi nei quali la verifica in contraddittorio non è prevista). La AVCP non si è nascosta tale difficoltà e infatti suggerisce di verificare la congruità delle offerte, sotto il profilo del costo del personale e delle misure di sicurezza aziendale, anche nel caso dell esclusione automatica (ovviamente per le offerte rimaste in gara) e anche per le offerte che non risultano anormalmente basse. Ecco che la soluzione, che di primo acchito sembra semplice, fa scadere la procedura in una lungaggine senza fine (e forse anche senza costrutto). La seconda via, che chiameremo del è cambiato tutto consiste nel sottrarre al ribasso il costo del personale e le misure di sicurezza, così come normalmente preventivate, ancorché non tarate sui concorrenti (cosa che come abbiamo visto è impossibile), bensì rispondenti a criteri di ragionevolezza nella determinazione della quantità alle quali applicare il costo unitario del personale. Tali due importi, scorporati dall importo complessivo e resi non soggetti a ribasso quale condizione unica e identica per tutti i concorrenti, non modificherebbe il meccanismo di aggiudicazione (quindi salverebbe la possibilità 9/10

11 di esclusione automatica ove ammessa e la verifica in contraddittorio per le sole offerte anormalmente basse). Non sarebbe necessario verificare la congruità dell offerta dell aggiudicatario (se non nei casi di non applicazione dell esclusione automatica) dal momento che il costo del personale e delle misure di sicurezza aziendali sarebbero congrue per definizione, essendo state predeterminate dalla stazione appaltante e ritenute congrue sin dall origine. Tuttavia, condizione essenziale affinché il sistema funzioni, è dare la possibilità al concorrente, in sede di verifica in contraddittorio, di giustificare un eventuale minor costo complessivo della manodopera e un minor costo delle misure di sicurezza, mediante idonee e esaurienti dimostrazioni della loro congruità; quindi costi non erodibili in sede di ribasso ma erodibili in sede di giustificazioni. Si può obbiettare che così operando è come ammettere un ribasso indiretto sul costo del personale e della sicurezza aziendale, cioè ammettere che il concorrente pur lasciando invariati formalmente tali costi (sottratti all offerta), offra un maggior ribasso nell ottica di un successivo risparmio sugli stessi costi. L osservazione ha un suo pregio, tuttavia soccombe a fronte di una opposta considerazione: se non si ammettessero giustificazioni sul costo del personale ( 14 ) significherebbe intromettersi indebitamente e arbitrariamente all interno dell oggettività dell offerta, fino al paradosso di costringere un concorrente a soccombere in una gara solo perché è obbligato ad accettare un compenso per il costo del personale superiore a quello che effettivamente e legittimamente egli è tenuto a sostenere. Un effetto collaterale del sistema è dato dal sistema di calcolo della cauzione definitiva previsto dall articolo 113, comma 1, del decreto legislativo n. 163 del E ovvio che il ribasso utilizzato per calcolare l incremento della percentuale della cauzione non sarebbe più il ribasso offerto ma il ribasso virtuale ottenuto riparametrando il ribasso offerto sui soli costi ribassabili all intero importo dei lavori comprensivo del costo del personale e dei costi di sicurezza aziendale. In realtà ci sarebbe una terza soluzione (la migliore): che, in un insperato barlume di resipiscenza, reiterata la norma, sia reiterata presto anche la sua soppressione. 14 Ancora si ribadisce: del costo del personale complessivo e non del costo unitario. 10/10

12 GdL interregionale Contratti Pubblici Roma, 19/09/2013 PRIME INDICAZIONI PER L APPLICAZIONE DELLE MODIFICAZIONI INTRODOTTE ALL ART. 82 DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI DALLA LEGGE 9 AGOSTO 2013, N. 98, DI CONVERSIONE DEL DL 69/ Premessa Il presente documento intende offrire alle Stazioni Appaltanti alcune prime indicazioni in merito all applicazione del nuovo comma 3-bis dell art.82 del D.Lgs 163/2006 introdotto dall art.32, comma 7-bis, dalla legge 9 Agosto 2013, n.98 (G.U. n 194, s.o. 63, del 20/08/2013) di conversione del DL 69/2013. La nuova disposizione normativa, volta a migliorare le condizioni di lavoro e in genere a sostenere l importante settore dei contratti pubblici, non avendo previsto un periodo transitorio, è in vigore dalla sua pubblicazione sulla G.U., richiedendo dunque una significativa variazione di approccio nell applicazione del criterio del prezzo più basso per la selezione delle offerte, ingenerando prevedibili effetti di disorientamento di tutti gli operatori del settore. In questa situazione emergenziale, ed in mancanza di altre indicazioni interpretative, si propone una prima lettura della nuova disciplina, al fine di integrarla con le altre disposizioni contenute nel Codice e nel Regolamento e individuare alcune modalità applicative della nuova disciplina, soprattutto per quanto riguarda le modifiche e integrazioni da apportare immediatamente ai documenti costituenti la lex specialis. Si auspica che nel breve periodo giungano anche le indicazioni interpretative da parte dei Ministeri competenti e di altre fonti. Nel frattempo si ritiene che il presente documento possa comunque costituire un utile strumento per il primo soccorso delle Stazioni Appaltanti che fin d ora si trovano a dover applicare tale nuova disciplina. 2. Antefatto La legge 12 luglio 2011, n.106 (G.U. n 160 del 12/07/2011) di conversione del DL 70/2011 introduceva il nuovo comma 3-bis, l art. 81 Criteri per l offerta migliore - del Codice cosi formulato: «3-bis. L offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più significative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro». Inoltre la medesima legge all art. 4, comma 2 punto i-ter prevedeva l abrogazione del comma 2, lettera g) dell art.87, ovvero l ammissibilità delle giustificazioni in materia di costo del lavoro, in conseguenza di quando stabilito al comma 3 bis sopra citato: g) il costo del lavoro come determinato periodicamente in apposite tabelle dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale e assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali; in mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato

13 in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. ITACA, al fine di supportare, in ordine alla predisposizione dei nuovi bandi, le Stazioni Appaltanti nella fase di prima applicazione della disposizione introdotta dalla legge 106/2011, ha predisposto il documento PRIME INDICAZIONI PER L APPLICAZIONE DELLE MODIFICAZIONI INTRODOTTE ALL ART. 81 DEL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI DALLA LEGGE 12 LUGLIO 2011, N. 106, DI CONVERSIONE DEL DL 70/2011 in data 14/07/2011. Successivamente l art. 44, comma 2, della legge 22 dicembre 2011, n.214, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 6 dicembre 2011, n.201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici, pubblicata sul Supplemento Ordinario 276 della G.U. n.300 del 27 dicembre 2011 ha abrogato il comma 3- bis dell art. 81 del Codice su riportato. Infine è bene ricordare che alcune Regioni e Province autonome hanno provveduto con leggi e/o altri atti amministrativi a normare per il territorio di loro competenza la materia. A tale proposito si richiama la legge della Regione Umbria n. 3 del 21/01/2010, art. 23, attuata con DGR 569 del 7/06/2011 che sostanzialmente impone la valutazione del costo del personale in capo all Amministrazione da sottrarre dall importo da porre a base di gara; la circolare del 7/10/2011 della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige con la quale si definisce una tabella di tali costi valutati percentualmente per le diverse categorie di lavori pubblici. L Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici nel documento predisposto Prime indicazioni sui bandi tipo: tassatività delle cause di esclusione e costo del lavoro - audizione del 29/09/2011, aveva sostanzialmente concluso che la previsione di cui all art. 81, comma 3 bis non incideva sulla predisposizione dei bandi, ma doveva essere ricondotta nell ambito della verifica della congruità delle offerte ex art. 87: si tratterebbe, in altri termini, del rafforzamento del principio secondo cui il ribasso offerto non può avvenire a scapito dei livelli minimi del costo della manodopera (tuttavia suggeriva agli operatori di far riferimento al documento ITACA). Il pur pregevole tentativo di coordinare il comma 3-bis con il contesto normativo e superare così i problemi applicativi pare oggi precluso dalla nuova disciplina introdotta dal D.L. 69 del 2013: infatti, il legislatore torna ad utilizzare la locuzione al netto di, facendo espressamente riferimento, in base al prioritario criterio letterale di intepretazione, alla necessità che il costo del lavoro venga sottratto al confronto concorrenziale, ma soprattutto la nuova disposizione non è stata innestata nell art. 87, rendendo evidente l intentio legis di escludere che la portata della disposizione possa essere ridotta nell ambito del procedimento di verifica della congruità delle offerte. Di talché, come allora, anche con riferimento alla nuova disciplina si rende opportuno fornire prime indicazioni in merito alla predisposizione degli atti di gara, anche in ragione dell immediata entrata in vigore del nuovo comma 3-bis dell art. 82. Ai fini del presente documento si ritiene utile ricordare l Avviso Comune sottoscritto tra le principali rappresentanze datoriali e sindacali del 28/10/2010 con il quale si definiscono gli indici minimi di congruità di incidenza del costo del lavoro della manodopera sul valore dell opera, al di sotto dei quali scatta la presunzione di non congruità dell impresa. 3. La nuova disciplina 2

14 In seguito all innesto del comma 3-bis, l art. 82 del Codice - Criterio del prezzo più basso, risulta cosi riformulato: «1. Il prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, è determinato come segue. 2. Il bando di gara stabilisce: a) se il prezzo più basso, per i contratti da stipulare a misura, è determinato mediante ribasso sull'elenco prezzi posto a base di gara ovvero mediante offerta a prezzi unitari; b) se il prezzo più basso, per i contratti da stipulare a corpo, è determinato mediante ribasso sull'importo dei lavori posto a base di gara ovvero mediante offerta a prezzi unitari. 3. Per i contratti da stipulare parte a corpo e parte a misura, il prezzo più basso è determinato mediante offerta a prezzi unitari. 3-bis. Il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 4. Le modalità applicative del ribasso sull'elenco prezzi e dell'offerta a prezzi unitari sono stabilite dal regolamento». Il Regolamento di attuazione del Codice, DPR 207/2010, negli appalti di lavori, ai fini della determinazione del prezzo più basso identifica due modalità applicative: Art Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull elenco prezzi o sull importo dei lavori. Art Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante offerta a prezzi unitari. 4. Considerazioni preliminari In primo luogo è bene precisare che la nuova disposizione si differenzia dalla precedente poi abrogata essenzialmente per il fatto che essa è introdotta all art. 82 del Codice Criterio del prezzo più basso anziché all art. 81 Criteri per la scelta dell offerta migliore -, pertanto l applicazione della norma è obbligatoria quando il criterio individuato per la scelta dell offerta è quello del prezzo più basso e non più anche per quello dell offerta economicamente più vantaggiosa così come previsto dalla norma a suo tempo abrogata. Non si può infatti sostenere un estensione più ampia della disposizione, come invece era con l ex art. 81 del Codice, per l evidente localizzazione della previsione nell art. 82, essendo quest ultimo esclusivamente riferito al criterio del prezzo più basso. Conseguentemente l introduzione del nuovo comma 3-bis risulta di particolare rilievo ed impatto per tutte le procedure di gara la cui selezione delle offerte è prevista da effettuare con il criterio del prezzo più basso (aperte, ristrette e negoziate), in tutti i settori e per qualunque importo e per gli affidamenti sia a corpo che a misura. L impatto risulta altresì rilevante su tutte le attività successive all aggiudicazione, sino al collaudo. Si ritengono comunque esclusi dall applicazione della disposizione gli affidamenti diretti in quanto negli stessi manca un confronto concorrenziale e conseguentemente non sono applicabili né il criterio del prezzo più basso né il criterio dell offerta econmicamente più vantaggiosa. 3

15 Si tralasciano dunque ulteriori commenti a sostegno di una interpretazione diversa, non essendo ad oggi l obiettivo del presente documento, per quanto rimanga insoddisfatta la reale motivazione di un correttivo legislativo di siffatto genere. A margine forse potrebbe essere plausibile un indirizzo implicito del legislatore verso la scelta del criterio dell offerta più vantaggiosa in particolare per gli appalti di servizi dove spesso risulta più difficile la corretta valutazione del costo del personale e dove lo stesso incide in modo significativo sul costo della prestazione orientando quindi la scelta su criteri qualitativi delle prestazioni. Ma si rimane, per quanto sopra espresso, nell ambito di considerazioni generali. Analizzando nel dettaglio la norma di oggi la stessa impone di salvaguardare comunque e sempre il valore della manodopera quale costo non negoziabile, e pertanto da sottrarre al mercato e alla concorrenza, in analogia con quanto previsto già per gli oneri di sicurezza. La disciplina previgente imponeva, in fase di progettazione, la definizione del costo della manodopera e della sicurezza, attraverso voci di costo da indicare esplicitamente negli elaborati di progetto (specificatamente per i lavori la stima di manodopera era condotta attraverso il Quadro di incidenza della manodopera, nonché la quota di sicurezza da non sottoporre a ribasso derivante dagli studi specifici definiti DUVRI e/o PSC), e, in fase di valutazione dell anomalia delle offerte, richiedeva altresì la verifica di congruità di tali voci, fornendo i parametri di riferimento da utilizzarsi, per la conduzione della verifica, per il solo costo del lavoro. In particolare, in fase di verifica di congruità dell offerta, l Amministrazione doveva «valutare che il valore economico fosse adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza» e a tal fine richiedeva che lo stesso dovesse essere specificatamente indicato 1. Infine indicava i parametri di riferimento per la individuazione di valore mediante rinvio a tabelle da predisporre da parte dei Ministeri competenti, e quindi non in modo specifico con riferimento al contratto posto in gara (salvo la presenza del quadro di incidenza di cui sopra per i lavori). Risulta del tutto evidente la portata innovativa del nuovo comma 3-bis: la nuova disciplina, nella fattispecie di scelta del contraente mediante il criterio del prezzo più basso, non limita più l azione ad un mero controllo di congruità formulato sulla base di valutazioni parametriche e decontestualizzate, ma richiede che il costo del lavoro sia valutato puntualmente in quanto costo puro ed incomprimibile da non assoggettare al mercato, in perfetta analogia con i costi aggiuntivi per la sicurezza desunti in fase progettuale. In ragione di un interpretazione strettamente letterale della norma, il legislatore parrebbe aver voluto che il costo del personale venga scorporato dall importo a base di gara. Peraltro, la locuzione al netto di si presta ad essere intepretata anche in un contesto logicosistematico, in ragione delle altre locuzioni utilizzate nell ambito della stessa disposizione ( determinato e valutato ). La norma infatti, dopo aver precisato all art 82, comma 1, che il prezzo più basso(è quello) inferiore a quello posto a base di gara (pertanto è chiaramente quello offerto dall impresa), precisa poi al comma 3 bis come tale prezzo deve essere determinato, evidentemente dall impresa stessa ( il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale,. valutato ), evidenziando in maniera chiara che la valutazione relativa alla congruità di quanto indicato in offerta è rimessa alla stazione appaltante alla quale la norma da precisi riferimenti circa le modalità per effettuare tale valutazione. 4

16 Da queste considerazioni discende che il costo della manodopera è da intendersi esclusivamente come il costo vivo ed non negoziabile sotto il quale cioè non è possibile scendere nella retribuzione oraria di un lavoratore - costo tutelato in quanto comprensivo degli oneri sociali e contributivi, e come tale da intendersi al netto di spese generali ed utile di impresa, in quanto questi ultimi rappresentativi, al contrario, della quota di costo che deve andare a mercato, nell ambito del gioco concorrenziale (ossia l offerta a ribasso) della gara 2. Pertanto, nell ipotesi che la stazione appaltante determini in fase progettuale il costo del personale, si ritiene percorribile la prima intepretazione della norma, ovvero lo scorporo del medesimo costo dall importo complessivo dell appalto: pertanto i concorrenti offriranno la percentuale di ribasso da applicare sull importo dell appalto al netto del costo del personale 3. Qualora, invece, la stazione appaltante non determini in fase progettuale il costo del personale, può operare nell ambito di una procedura mediante offerta a prezzi unitari, con la quale richiede ai concorrenti in sede di offerta di indicare per ogni lavorazione il relativo costo del personale. Inoltre in questa fase di analisi del testo non risulta significante l integrazione rispetto al precedente del delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello in quanto attiene alla mera modalità di valutazione del costo mentre risulta significativa la riproposizione testuale e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. già prevista nella versione della legge 106/2011 poi abrogata e oggetto di disamina nelle prime indicazioni formulate nel documento predisposto da ITACA. Nella parte finale del nuovo comma 3-bis si richiamano le misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro : il richiamo pare ragionevolmente intendersi come rinvio a quanto già previsto dal tessuto normativo di settore (in particolare dal D.Lgs. 81/08, D.Lgs. 163/06 e D.P.R. 207/10), ossia, per la componente da sottrarre dal ribasso, ai soli costi per la sicurezza derivanti dagli elaborati progettuali specifici. Siffatta opzione interpretativa pare preferibile in quanto non determinerebbe aporie e contrasti con il quadro normativo già vigente, con riferimento al quale la nuova norma si pone quindi armoniosamente come richiamo rafforzativo ed equiparatore con il nuovo principio generale, ossia quello della non negoziabilità del costo della manodopera. 5. Prime indicazioni operative 5.1 Lavori pubblici da aggiudicarsi mediante il criterio del prezzo più basso a) Fase progettuale Il valore del costo del personale, al netto di spese generali e di utile d impresa, deve essere definito a seconda delle modalità applicative del criterio di aggiudicazione prescelto comr sopra richiamato 4. Risulta quindi indispensabile individuare la modalità di definizione delle spese per il personale da non sottoporre al confronto concorrenziale, la quale potrà avvenire in modo analitico o parametrico. 5

17 Per quanto riguarda la determinazione in modo analitico, come è noto tra gli elaborati di ogni progetto di opere pubbliche vi sono il Computo metrico estimativo, l elenco prezzi, e l analisi prezzi. L elenco prezzi può essere desunto in tutto o in parte dagli elenchi prezzi ufficiali di cui all art. 133 del Codice. Qualora gli elenchi prezzi ufficiali siano supportati da analisi, dalle stesse può essere ricavata l incidenza del costo della manodopera per quantità unitaria e in analogia, qualora il prezzo sia analizzato direttamente dal progettista, dalla stessa analisi si può ricavare l incidenza di interesse 5. La determinazione in modo parametrico, più immediata, richiede a monte la definizione di costi standard per tipologie di opere. Nel campo dei Lavori Pubblici, in mancanza degli accordi di cui all art. 118, comma 6-bis, del Codice, sembra potersi fare riferimento alle tabelle di cui al DM Ministero LLPP dicembre 1978, che suddivide in alcune categorie i lavori pubblici e per ogni categoria definisce le incidenze della manodopera, dei materiali e dei noli. A titolo esemplificativo, dette tabelle prevedono un incidenza della manodopera del 18% per le opere stradali e del 40% per le opere edili. Risulta chiaramente indispensabile, per poter correttamente operare, un aggiornamento da parte del Ministero di dette tabelle, magari rapportandole alle nuove categorie di riferimento OG e OS. A tale riguardo si ritiene segnalare le tabelle riportate nell Avviso Comune sottoscritto tra le principali rappresentanze datoriali e sindacali del 28/10/2010 con i quale si definiscono gli indici minimi di congruità di incidenza del costo del lavoro della manodopera sul valore dell opera, al di sotto dei quali scatta la presunzione di non congruità dell impresa. Chiarito dunque quale sia la quota di incidenza di manodopera, al netto delle spese generali e dell utile di impresa, occorrerà tenerne adeguata considerazione ai fini della redazione degli elaborati progettuali e delle modalità applicative in fase esecutiva delle opere; è evidente che gli strumenti impiegati eventualmente a supporto (vedasi i prezzari regionali) dovranno a loro volta essere in grado di recepire e fornire i dati richiesti dal progetto 6. b) Fase di determinazione dell offerta migliore Al fine della determinazione dell offerta migliore, determinata al netto delle spese relative al costo del personale, si possono prospettare due percorsi: nel primo, nell ipotesi che la stazione appaltante determini il costo del personale da sottrarre al ribasso, l offerta sarà acquisita con la modalità applicativa prevista dall art. 118 del Regolamento Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull elenco prezzi o sull importo dei lavori e pertanto il concorrente si limiterà a proporre nella propria offerta esclusivamente una percentuale di ribasso da applicare all importo a base di gara indicato dalla stazione appaltante al netto del costo del personale (al netto del costo delle spese generali ed utile) e su detta proposta verrà aggiudicato il contratto; nel secondo, qualora la stazione appaltante non determini il costo del personale, l offerta verrà acquisita con la modalità applicativa prevista dall art. 119 del Regolamento Aggiudicazione al prezzo più basso determinato mediante offerta a prezzi unitari ; in tal caso il concorrente dovrà proporre per ogni lavorazione e fornitura prevista per l esecuzione dell opera la propria offerta e pertanto dal prodotto tra le quantità e le singole offerte e dalla sommatoria delle stesse si ricaverà il prezzo offerto da parametrare con quello posto a base di gara al fine della determinazione della percentuale di ribasso offerto. 6

18 E indubbio che nella seconda fattispecie il concorrente è in grado di indicare puntualmente il proprio costo del personale per ogni specifica lavorazione e l importo complessivo quale sommatoria dei prodotti tra il valore unitario e le singole quantità elencate nella lista fornita dalla Stazione Appaltante. Ne consegue che il prezzo più basso offerto sarà dato dalla sommatoria del costo del personale, inteso come costo incomprimibile ovvero da non assoggettare a negoziazione, e il costo delle lavorazioni e forniture depurato dal costo del personale. c) Fase esecutiva Al fine di affrontare correttamente la fase esecutiva dei contratti di opere pubbliche, è necessario tenere conto dell impatto della nuovo comma 3-bis in relazione ad alcune situazioni che si possono determinare durante il corso realizzativo ed in particolare: degli effetti sulle varianti in corso d opera; degli effetti inerenti la sospensione e ripresa dei lavori, concessione di proroghe e nuovi termini; dell incomprimibilità dei costi del personale nei contratti di subappalto e nei subaffidamenti di lavori, servizi, forniture, forniture con istallazione, cottimi, noli a caldo; delle nuove incombenze e responsabilità in capo all Ufficio di Direzione dei Lavori; della rilevazione di inadempimenti in ordine alle regolarità retributiva e contributiva dei lavoratori; delle pretese dell appaltatore in ordine a rallentamenti e/o impedimenti. Inoltre dovranno essere considerate le ripercussioni sugli adempimenti nella fase di rendicontazione finale e del Collaudo. Tutto quanto sopra dovrà essere correttamente normato nel bando e nel contratto. d) I casi più ricorrenti Alla luce di quanto sopra si ritiene opportuno fornire alcune indicazioni operative in relazione alle fattispecie più ricorrenti nella realizzazione di opere pubbliche. d.1. Nel caso di appalto di sola esecuzione di lavori da aggiudicarsi al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull elenco prezzi ( art. 118) da stipulare a misura il bando e lo schema di contratto devono riportare l importo delle lavorazioni presunte (desunto dal computo metrico estimativo), l importo presunto del costo del personale al netto di spese generali e utili da intendersi quale importo del costo della manodopera da impiegare per la realizzazione di quanto in progetto (desunto dallo specifico computo metrico estimativo) da non assoggettare a ribasso d asta e l importo degli oneri della sicurezza derivanti dall attuazione delle misure individuate nel piano di sicurezza e di coordinamento predisposto ai sensi del DLgs 81/2008, da non assoggettare a ribasso. Si ricorda che in caso di formulazione dell offerta mediante ribasso sull Elenco Prezzi posto a base di gara lo stesso deve indicare per ogni singola voce l importo complessivo della stessa per unità di misura e l importo del costo del personale, al netto di spese generali ed utile, per la stessa unità di misura. Ne deriva che in sede di contabilizzazione delle lavorazioni si dovrà provvedere nel sommario del Registro di Contabilità e nel Registro di Contabilità stesso, alla doppia allibrazione sia per quanto riguarda l importo complessivo che per quanto l importo del costo del personale e solo sulla differenza dei due si applicherà il ribasso offerto. A detto importo si sommerà la quota maturata delle lavorazioni previste nel piano di sicurezza non assoggettate a ribasso d offerta. 7

19 d.2. Nel caso di appalto di sola esecuzione di lavori da aggiudicarsi al prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso sull importo dei lavori ( art. 118) da stipulare a corpo il bando e lo schema di Contratto devono riportare l importo delle lavorazioni presunte (desunto dal computo metrico estimativo), l importo presunto al netto di spese generali e utili del costo del personale da intendersi quale importo del costo della manodopera da impiegare per la realizzazione di quanto in progetto (desunto dallo specifico computo metrico estimativo) da non assoggettare a ribasso d asta e l importo degli oneri della sicurezza derivanti dall attuazione delle misure individuate nel piano di sicurezza e di coordinamento predisposto ai sensi del DLgs 81/2008, da non assoggettare a ribasso. E bene precisare che lo Schema di Contratto deve suddividere le lavorazioni nelle principali categorie che le compongono attribuendo ad esse la quota in percentuale rispetto al valore complessivo, pertanto alle stesse categorie dovrà essere indicato l importo del costo del personale in termini percentuali rispetto all importo complessivo dello stesso. Anche in questo caso detti valori devono essere desunti dai rispettivi Computi metrici estimativi. d.3. Nel caso di appalto di sola esecuzione di lavori da stipulare a misura, a corpo o parte a corpo e parte a misura da aggiudicarsi con il criterio del prezzo più basso mediante offerta prezzi unitari, nel richiamare il disposto dell art. 119 del Regolamento, si ritiene che il costo del personale, non influenzi la fase dell offerta e pertanto risulterà utile esclusivamente per la fase di verifica della stessa ai fini di determinare la congruità di quanto esposto dal concorrente in ordine al costo del personale. Così come previsto dal primo comma dell art.119 del Regolamento, dovrà essere predisposta a cura sella Stazione Appaltante (quale documento direttamente desunto dagli atti contabili di progetto) la lista delle lavorazioni e forniture previste. Il comma su citato prevede che detta lista sia composta da sette colonne che dovrà per l uso nel rispetto della nuova previsione di legge di cui al comma 3-bis, essere integrata con due ulteriori colonne. Si dovrà prevedere che il concorrente dovrà indicare nella quinta e sesta colonna il prezzo unitario offerto per ogni lavorazione al netto del costo del personale (al netto di spese generali e utili), nella settima colonna i prodotti dei quantitativi risultanti dalla quarta colonna per il prezzo indicato nella sesta. Nella nuova ottava colonna dovrà essere indicato il prezzo unitario relativo al costo del personale (al netto di spese generali ed utile) che il concorrente ritiene sostenere sulla base di propri costi del personale (contratti di riferimento, ecc) 7, della quantità di manodopera da impiegare, dalla propria organizzazione aziendale. Nella nuova nona colonna il concorrente dovrà indicare i prodotti dei quantitativi risultanti dalla quarta colonna per il prezzo indicato nella ottava. Il prezzo complessivo offerto, rappresentato dalla sommatoria delle somme dei prodotti della colonna sette e nove, è indicato dal concorrente in calce al modulo stesso unitamente al conseguente ribasso percentuale rispetto al prezzo complessivo posto a base di gara. Il prezzo complessivo ed il ribasso sono indicati in cifre ed in lettere. In caso di discordanza prevale il ribasso percentuale indicato in lettere. Ne deriva che il concorrente nella propria offerta ha di fatto indicato il costo del personale la cui valutazione in fase di proposta è da intendersi sottratta alle logiche di mercato mentre la somma della colonna sette è esclusivamente il prezzo proposto per l esecuzione del contratto. Ai soli fini dell aggiudicazione saranno confrontate le percentuali di ribasso offerte dai vari concorrenti determinati come sopra sul prezzo complessivo posto a base di gara (costo del personale al netto di spese generali ed utili più importo offerto per le lavorazioni). L Amministrazione aggiudicatrice dovrà provvedere a verificare la congruità di quanto riportato dagli offerenti relativamente al costo del personale esposto nella nona colonna anche in raffronto alle stime effettuate in sede di progettazione richiedendo eventuali chiarimenti in ordine ai parametri contrattuali applicati e alla forza lavoro impiegata. E consigliabile indicare espressamente tale modalità di calcolo nel bando di gara. Ai sensi dell ultimo periodo del comma 7 dell art. 119 del Regolamento, deve ritenersi che l elenco prezzi contrattuale è determinato dai prezzi offerti riportanti comunque ciascuno il costo del personale definito nella nona colonna. d.4. Nel caso di appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo (art. 53 comma 2 lettera b) del Codice e art. 169 Regolamento), da stipulare di norma a 8

20 corpo ai sensi del comma 4 dell art. 53 del Codice e con il criterio del prezzo più basso, si rinvia a quanto già esposto nei punti d.2 e d.3. Al fine di una corretta valutazione del costo del personale vi è da ricordare che parte dell importo posto a base di contratto è previsto a ristoro dei costi di progettazione esecutiva. Detto costo è assimilato al costo della prestazione rientrante nei servizi di ingegneria e anche esso soggetto all evidenziazione di cui al comma 3bis dell art 82 del Codice. Ne consegue che, come si illustrerà più avanti con riferimento ai servizi di ingegneria, il progettista o il concorrente (a seconda di quanto esemplificato nei punti d.2 e d.3) oltre ad identificare correttamente il valore della prestazione per la progettazione esecutiva da sommare al valore delle opere, dovrà procedere all identificazione della parte di esso relativo al costo del personale, privo di spese generali e utile, che dovrà essere sommato a quello delle lavorazioni da non assoggettare a ribasso e da esporre nel bando di gara o nella lista delle lavorazioni. Per la definizione del valore del contratto e per la contabilizzazione si procederà come per il punto d.2 e d Servizi e forniture da aggiudicarsi mediante il criterio del prezzo più basso a) Fase progettuale Anche per i contratti relativi a servizi e forniture il Codice prevede espressamente la progettazione, che di norma è assegnata al Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture 8. La previsione di cui al nuovo comma 3-bis dell art. 82 del Codice comporta che: per l approvvigionamento di qualunque servizio o fornitura l Amministrazione deve provvedere sempre ad individuare nominativamente il Responsabile del Procedimento di cui all art.10 e all art. 272 del Regolamento; il Responsabile del Procedimento deve curare la redazione del progetto del servizio o della fornitura direttamente o individuando altro soggetto da incaricare; il progetto redatto ai sensi dell art. 279 del Regolamento, tra i suoi elaborati, deve contenere c) il calcolo della spesa per l acquisizione del bene o del servizio con indicazione degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso di cui alla lettera b) d) il prospetto economico degli oneri complessivi necessari per l acquisizione del bene o del servizio ; f) lo schema di contratto. Negli elaborati si deve quindi riportare oltre all importo complessivo posto a base di gara e gli oneri per la sicurezza da non assoggettare al ribasso anche il costo del personale. Al fine di una corretta valutazione da parte del progettista del costo del personale è bene specificare che lo stesso è da ritenersi solo quello che viene impiegato nell esecuzione dell appalto e non anche quello attinente all organizzazione generale dell impresa. Il costo da esporre è esclusivamente quello relativo al salario e agli oneri previdenziali, assistenziali ed accessori derivanti dall applicazione dei contratti al netto di spese generali ed utili di impresa. Qualora il progetto preveda un elenco prezzi contrattuali lo stesso dovrà anche indicare il costo del personale valutato come sopra detto. Risulta del tutto evidente l onere e responsabilità posti in capo al progettista per la corretta e congrua valutazione del costo del personale. Nel campo dei servizi e forniture di norma non sono presenti listini o elenchi prezzi ufficiali di riferimento dai quali desumere la quota parte del costo del personale e pertanto graverà solo in capo al progettista la valutazione puntuale di detto costo tramite proprie valutazioni tecnico- scientifiche. Particolarmente gravoso potrà essere detto compito in quanto la normativa generale non prevede nella maggior parte dei casi uno sviluppo progettuale su più livelli in analogia con il settore dei lavori, e pertanto se il livello di definizione è equivalente a quello preliminare la valutazione non potrà che essere 9

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