LA MEMORIA AFFIDATA A UN FUMETTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA MEMORIA AFFIDATA A UN FUMETTO"

Transcript

1 4 Storia memoria e Antologia 3 Letture e riflessioni, per non dimenticare IL PIACERE DI leggere RIFLESSIONI SULLA GUERRA Don L. Milani Obiettare o obbedire? p. 51 LA SECONDA GUERRA MONDIALE I. B. Singer Il potere della luce p. 53 LA SHOAH P. van Gestel Il rifugio segreto p. 57 P. Levi Hurbinek p. 62 LA MEMORIA AFFIDATA A UN FUMETTO A. Spiegelmann Maus p. 64 RICERCA DI PACE, GIUSTIZIA, BENESSERE AA. VV. L associazione Amnesty International p. 78

2 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria Riflessioni sulla guerra Obiettare o obbedire? D a tempo avrei voluto invitare uno di voi a parlare ai miei ragazzi della vostra vita. Una vita che i ragazzi e io non capiamo. Avremmo però voluto fare uno sforzo per capire e soprattutto domandarvi come avete affrontato alcuni problemi pratici della vita militare. Non ho fatto in tempo a organizzare questo incontro tra voi e la mia scuola. Io l avrei voluto privato, ma ora che avete rotto il silenzio voi, e su un giornale, non posso fare a meno di farvi quelle stesse domande pubblicamente. Certo ammetterete che la parola Patria è stata usata male molte volte. Spesso essa non è che una scusa per credersi dispensati 1 dal pensare, dallo studiare la storia, dallo scegliere, quando occorra, tra la Patria e valori ben più alti di lei. Non voglio in questa lettera riferirmi al Vangelo. È troppo facile dimostrare che Gesù era contrario alla violenza e che per sé non accettò nemmeno la legittima difesa. Mi riferirò piuttosto alla Costituzione. Articolo 11: «L Italia ripudia 2 la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli». Articolo 52: «La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino». Misuriamo con questo metro le guerre cui è stato chiamato il popolo italiano in un secolo di storia. Don Lorenzo Milani In Italia negli anni Sessanta il servizio militare era obbligatorio, ma molti giovani cominciavano a «obiettare», cioè rifiutavano di prestare il servizio militare per ragioni ideologiche e umanitarie. Nel loro Congresso Nazionale del 1965 alcuni cappellani militari, sacerdoti a cui fu affidata l assistenza spirituale di chi era sotto le armi, avevano sostenuto che l obiezione di coscienza era da considerarsi un insulto alla Patria e ai suoi caduti, oltre che un espressione di viltà. Don Milani allora rispose con questa lettera aperta diffusa pubblicamente attraverso i giornali dispensati: esonerati. 2. ripudia: respinge.

3 Se vedremo che la storia del nostro esercito è tutta intessuta di offese alle Patrie degli altri, dovrete chiarirci se in quei casi i soldati dovevano obbedire o obiettare 3 quel che dettava la loro coscienza. E poi dovrete spiegarci chi difese più la Patria e l onore della Patria: quelli che obiettarono o quelli che obbedendo resero odiosa la nostra Patria a tutto il mondo civile? Basta coi discorsi altisonanti 4 e generici. Scendete nel pratico. Diteci esattamente cosa avete insegnato ai soldati. L obbedienza a ogni costo? E se l ordine era il bombardamento dei civili, un azione di rappresaglia su un villaggio inerme, l esecuzione sommaria dei partigiani, l uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche, la tortura, l esecuzione di ostaggi, i processi sommari 5 per semplici sospetti, le decimazioni 6 (scegliere a sorte qualche soldato della Patria), una guerra di evidente aggressione, l ordine d un ufficiale ribelle al popolo sovrano 7, la repressione di manifestazioni popolari? Eppure queste cose e molte altre sono il pane quotidiano di ogni guerra. Quando ve ne sono capitate davanti agli occhi o avete mentito o avete taciuto. O volete farci credere che avete volta a volta detto la verità in faccia ai vostri «superiori» sfidando la prigione o la morte? Se siete ancora vivi e graduati 8 è segno che non avete mai obiettato a nulla. Del resto ce ne avete dato la prova mostrando nel vostro comunicato di non avere la più elementare nozione del concetto di obiezione di coscienza. Non potete non pronunciarvi sulla storia di ieri se volete essere, come dovete essere, le guide morali dei nostri soldati. Oltre a tutto la Patria, cioè noi, vi paghiamo o vi abbiamo pagato anche per questo. E se manteniamo a caro prezzo l esercito, è solo perché difenda con la Patria gli altri valori che questo concetto contiene: la sovranità popolare, la libertà, la giustizia. E allora (esperienza della storia alla mano) urgeva più che educaste i nostri soldati all obiezione che all obbedienza. Auspichiamo dunque tutto il contrario di quel che voi auspicate: che abbia termine finalmente ogni discriminazione e ogni divisione di Patria di fronte ai soldati di tutti i fronti e di tutte le divise che morendo si son sacrificati per i sacri ideali di Giustizia, Libertà, Verità. Rispettiamo la sofferenza e la morte, ma davanti ai giovani che ci guardano non facciamo pericolose confusioni fra il bene e il male, fra la verità e l errore, fra la morte di un aggressore e quella della sua vittima. Se volete diciamo: preghiamo per quegli infelici che, avvelenati senza loro colpa da una propaganda d odio, si son sacrificati per il loro malinteso ideale di Patria calpestando senza avvedersene ogni altro nobile ideale umano. Don L. Milani, Lettera aperta ai cappellani militari toscani, «Il Ponte», ottobre obiettare: opporre argomenti e consi dera zioni in contrasto a qualcosa (in questo caso alla cieca obbedienza). 4. altisonanti: solenni, ma sostan zial mente vuoti. 5. sommari: sbrigativi, senza una approfondita ricerca della verità. 6. decimazioni: grave forma di punizione consistente nel mandare a morte una persona (in questo caso un soldato) ogni dieci con estrazione a sorte. 7. un ufficiale sovrano: un ufficiale che rifiuta il principio della sovranità popolare, affermato dalle Costituzioni dei Paesi democratici. 8. graduati: i cappellani militari beneficiano del grado di ufficiale dell esercito. 52

4 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria la seconda guerra mondiale Il potere della luce Durante la Seconda guerra mondiale, dopo che i nazisti avevano bombardato e bruciato il ghetto di Varsavia, nascosti tra le macerie c erano due ragazzi: David, di quattordici anni, e Rebecca, di tredici. Era inverno e il freddo era pungente. Da settimane Rebecca non lasciava la cantina parzialmente crollata che serviva loro da nascondiglio, ma ogni due o tre giorni David doveva uscire in cerca di cibo. I negozi erano stati distrutti dai bombardamenti, e a volte David trovava pane raffermo, scatolette e altre cose sepolte sotto le macerie. Farsi strada fra le rovine era pericoloso. Mattoni e calcina potevano colpirlo ed era facile smarrirsi. Ma se lui e Rebecca non volevano morire di fame, David doveva correre il rischio. Quel giorno il freddo era terribile. Seduta per terra, Rebecca era infagottata di tutti i vestiti che possedeva, ma non riusciva a scaldarsi. David era uscito molte ore prima, e Rebecca tendeva l orecchio nel buio per sentire il suono dei suoi passi. Sapeva che se David non fosse tornato, non le restava che morire. Improvvisamente sentì un respiro affannoso e il rumore di un fagotto lasciato cadere. David aveva ritrovato la strada di casa. Rebecca non riuscì a trattenere un grido: David! Isaac Bashevis Singer Un racconto meno amaro, pur nella tragica devastazione della guerra: la vicenda si svolge a Varsavia, città occupata durante la Seconda guerra mondiale dai nazisti, che instaurarono un regime di terrore; obbligarono più di mezzo milione di ebrei a vivere rinchiusi nel ghetto e uccisero tra il 1939 e il 1944 circa mila persone della resistenza clandestina. La città insorse dall agosto all ottobre del 1944, ma l insurrezione venne soffocata nel sangue dai tedeschi che demolirono per rappresaglia l 80% degli edifici della città. 53

5 Rebecca! Nell oscurità si abbracciarono e si baciarono. David disse: Rebecca, ho trovato un tesoro. Un tesoro? Formaggio, patate, funghi secchi e una scatola di caramelle E poi ho un altra sorpresa per te. Che sorpresa? Te lo dirò più tardi. Erano troppo affamati per continuare a parlare. Mangiarono voracemente le patate gelate, i funghi e un po di formaggio. Mangiarono anche una caramella. Poi Rebecca domandò: Che cos è adesso, giorno o notte? Dovrebbe ormai essere calata la notte rispose David. Aveva un orologio da polso e seguiva l alternarsi del giorno e della notte e il trascorrere dei giorni. Dopo un po Rebecca domandò ancora: Qual è la sorpresa? Rebecca, oggi è il primo giorno di Hanukkah 1, e sono riuscito a trovare una candela e dei fiammiferi. Stanotte è Hanukkah? Sì. Oh, Dio mio! Benedirò la candela di Hanukkah disse David. Accese un fiammifero e balenò un po di luce. Rebecca e David videro il loro nascondiglio: mattoni, tubi e terra battuta. Venne accesa la candela. Rebecca batté gli occhi. Per la prima volta in tante settimane poteva osservare David. Il ragazzo aveva i capelli arruffati e la faccia rigata di sporco, ma i suoi occhi brillavano di gioia. Nonostante la fame e le persecuzioni, David si era fatto più alto, e pareva più uomo e più adulto della sua età. Erano molto giovani, ma avevano deciso di sposarsi se fossero riusciti a fuggire da Varsavia tormentata dalla guerra. Come pegno di fidanzamento, David aveva dato a Rebecca una monetina luccicante, che si era trovato in tasca il giorno in cui era stato bombardato lo stabile nel quale entrambi vivevano. David benedì la candela e Rebecca rispose: Amen. Le loro famiglie erano morte, e c erano altri motivi per prendersela con Dio che aveva mandato loro tanti dolori, ma la luce della candela portò la pace nella loro anima. Quel fioco alone di luce, circondato dalle ombre, sembrava dire senza parlare: Il male non ha ancora vinto, c è ancora una scintilla di speranza. Da tempo i due ragazzi progettavano di fuggire da Varsavia, ma come fare? I nazisti sorvegliavano il ghetto giorno e notte. Ogni movimento costituiva un pericolo. Rebecca continuava a rimandare la fuga. Durante l estate sarebbe stato più facile, ripeteva spesso, ma David sapeva bene che nella loro situazione c erano 1. Hanukkah: è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle luci. 54

6 poche possibilità di resistere fino ad allora. Da qualche parte nelle foreste c erano uomini e donne, partigiani, che combattevano gli invasori nazisti. David voleva raggiungerli. Alla luce della candela, Rebecca improvvisamente trovò coraggio. David andiamocene disse. Quando? Quando ti sembra venuto il momento rispose la ragazza. Il momento giusto è adesso affermò David. Ho un piano. A lungo David spiegò i dettagli del suo piano a Rebecca. Era rischiosissimo. I nazisti avevano recintato il ghetto con il filo spinato e sentinelle armate di mitragliatrici stavano appostate sui tetti circostanti. Di notte i riflettori illuminavano ogni possibile uscita dalle rovine del ghetto. Ma nei suoi vagabondaggi tra le macerie David aveva trovato un pertugio che portava alle fogne; seguendo le fogne pensava di poter arrivare dall altra parte del filo spinato. David spiegò a Rebecca che le possibilità di farcela erano pochissime. Potevano annegare nell acqua sporca, potevano congelare. Inoltre, le fogne erano piene di topi affamati. Ma Rebecca fu d accordo di correre il rischio. Se restavano nella cantina per tutto l inverno sarebbero certamente morti. Quando la luce di Hanukkah cominciò a crepitare e tremolare e fu sul punto di spegnersi, i due ragazzi raccolsero le loro poche cose. Rebecca avvolse il cibo rimasto in un pezzo di tela. David prese i fiammiferi e un tubo di piombo come arma. Nei momenti di grave pericolo si diventa straordinariamente coraggiosi. David e Rebecca si misero in cammino tra le rovine. Incontrarono passaggi così stretti da dover strisciare sulle ginocchia e sulle mani. Ma il cibo che avevano appena mangiato e la gioia provata per la candela di Hanukkah davano loro il coraggio di continuare. Finalmente David ritrovò l ingresso della fogna. Fortunatamente il liquame era ghiacciato, e sembrava che i topi se ne fossero andati a causa del freddo estremo. Di tanto in tanto i due ragazzi si arrestavano per riposare un po e per tendere l orecchio. Poi ricominciavano a strisciare in avanti lentamente e cautamente. Improvvisamente si immobilizzarono. Da sopra le loro teste si sentiva lo sferragliare di un tram. Avevano superato i confini del ghetto. Adesso dovevano trovare il modo di uscire dalle fogne e poi di lasciare la città il più in fretta possibile. Quella notte di Hanukkah fu una notte piena di miracoli. I nazisti, temendo attacchi nemici, avevano ordinato l oscuramento totale. Così David e Rebecca riuscirono a uscire dalle fogne e ad abbandonare di soppiatto la città senza essere catturati. All alba raggiunsero la foresta, e finalmente poterono riposarsi e mangiare qualcosa. 55

7 Sebbene i partigiani non fossero molto lontani da Varsavia, David e Rebecca ci misero una settimana a raggiungerli. Si spostavano di notte e durante il giorno restavano nascosti in qualche granaio o in qualche stalla. Infatti c erano contadini che aiutavano furtivamente i partigiani e chi fuggiva dai nazisti. Di tanto in tanto David e Rebecca ricevevano un pezzo di pane, una patata, una rapa, o qualsiasi altro cibo del quale i contadini potessero privarsi. In un villaggio incontrarono un partigiano ebreo che era giunto lì in cerca di cibo per il suo gruppo. Apparteneva all Haganah, un organizzazione che da Israele mandava uomini in Polonia per salvare i profughi ebrei dai nazisti. Il giovane partigiano portò i due ragazzi dai suoi compagni che battevano la foresta. Dopo l incontro con i partigiani, la vita di David e Rebecca divenne simile a una pagina di un libro di storia. Si unirono ad altri fuggiaschi il cui unico desiderio era quello di raggiungere la terra d Israele. I. B. Singer, Il potere della luce, Mondadori 56

8 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria o una volta sono stato in bicicletta dietro a mio padre mi Iha portato fino a Deventer spiegò Zwaan con aria trasognata. È stato durante la guerra. Sì dissi me l hai già raccontato. Ma perché ci siete andati? Siamo andati da zio Piet e zia Sonja abitano a Deventer: zio Piet era un vecchio compagno di studi di mio padre, io porto il suo nome, è per lui che mi chiamo Piet. È stato nella primavera del 41, avevo quasi cinque anni Per tutto il viaggio mio padre non ha fatto che chiacchierare, ma io lo capivo a malapena, perché stavo seduto dietro e c era vento. Il viaggio non finiva mai, di tanto in tanto ci fermavamo e ci mettevamo sotto un albero. Perché non siete andati con il treno? Dopo lo zio Piet mi ha raccontato che mio padre aveva paura dei treni; mi ha detto anche che quando vedeva dei crucchi o degli uomini in nero, mio padre si fermava sempre vicino a un alla SHOAH Il rifugio segreto Peter van Gestel Questa storia si svolge nell estate del 1947 ad Amsterdam; è la storia dell amicizia tra Thomas Vrij e Piet Zwaan sullo sfondo di un paese devastato dalla guerra. È inverno, un lungo inverno che sembra non finire mai, ma che poi, come tutto, è passato, si è sciolto come neve al sole. Lentamente, attraverso i racconti di Zwaan, Thomas scopre che cosa in realtà è accaduto durante l occupazione nazista dell Olanda: Zwaan è ebreo e per salvarsi ha trascorso quattro anni nascosto in una soffitta, a volte chiuso in un armadio, a leggere. 57

9 bero. Dei crucchi e degli uomini in nero io non mi ricordo niente, ma degli alberi sì. Ci sedevamo con la schiena appoggiata al tronco: lui aveva tutto il tempo del mondo, ogni tanto mi passava una mano tra i capelli, e io per la prima volta nella vita ero finalmente da solo con mio padre, me la, mmh com è che dici tu? Te la godevi un mondo? Ecco, esatto: me la godevo un mondo. Cosa siete andati a fare da zio Piet e zia Sonja? chiesi. Allora non lo sapevo. Mio padre diceva: ti devi rimettere, sei troppo pallido, la vita ad Amsterdam non ti fa bene. Adesso so che ci andai a vivere in clandestinità. Cosa vuol dire clandestinità? Zwaan mi guardò. Non lo sai? No. Continuò a guardarmi. È quando i crucchi non sanno dove sei e non ti possono trovare, sempre che qualcuno non faccia la spia. Zio Piet è medico ha una casa grande, con una grande soffitta. Lì c era il mio letto e di sera di solito scendevo al piano di sotto be, se era tranquillo qualche volta uscivo anche fuori, ma non dovevo mai allontanarmi tanto da non vedere la casa. Una volta però mi sono perso, ho ritrovato la casa solo dopo un paio d ore. Zia Sonja piangeva, zio Piet era arrabbiato, ma non troppo sono stato là fino a quasi un anno dopo la liberazione. Non andavi a scuola? Zwaan scosse lentamente la testa. Hai freddo? chiesi. Lui scosse di nuovo la testa. Nemmeno io. Di sera zio Piet mi dava lezioni ho imparato a leggere presto. Quanto leggevo I primi anni non mi sembrava strano vivere là, solo l ultimo anno ho cominciato a chiedere A chiedere cosa? Volevo sapere dei miei genitori. A volte non riuscivo a dormire perché non mi ricordavo più nemmeno che aspetto avessero. Com è possibile? Tuo papà e tua mamma? Avevo quattro anni quando ho visto per l ultima volta i miei genitori, e dopo non ti ricordi quasi più niente di quando avevi quattro anni. 58 Mentre mi incamminavo dietro a Zwaan, non mi sembrava nemmeno mercoledì, l unico pomeriggio della settimana in cui non avevamo scuola, mi sembrava uno di quei giorni in cui non importa se è giovedì, venerdì o qualsiasi altro erano tutti uguali, e quello era semplicemente un giorno mio e di Zwaan.

10 Che fine avevano fatto suo papà e sua mamma? Non chiesi niente, lui camminava, camminava, di tanto in tanto indicava qualcosa e rideva. Si poteva ridere di diverse cose: di un gatto che stava in una carrozzina con un maglione addosso o di un cane che veniva cacciato via da tutti i posti dove voleva fare pipì. Ma si poteva anche non ridere; io quel pomeriggio non risi. Lungo il canale camminammo uno accanto all altro senza chiacchierare. Dopo la lunga passeggiata Zwaan era piuttosto pallido, dovevo tirarlo su di morale. Vicino alla Fokke Simonszstraat ci fermammo. Non mi piace la Fokke Simonszstraat lì spesso i ragazzi grandi per noia ti tirano in testa qualcosa. Quella strada dà su un vicolo di quelli che fanno paura Finito il vicolo si arriva al Lijnbaansgracht e lì si può tirare un respiro di sollievo. Conosci il vicolo tortuoso? chiesi. No disse Zwaan. È da paura, davvero terrificante spiegai. Vieni, dai, ci passiamo veloci veloci. Che c è di divertente? brontolò lui. Perché dovrei andare in un vicolo terrificante? Come se non avessi abbastanza preoccupazioni. Imboccammo il vicolo. Non è nemmeno un vicolo notò Zwaan. È una fessura. Mi appoggiò una mano sulla spalla: forse così aveva meno paura. Non aver paura, piccolo Zwaan dissi. Ci sono qui io. Il vicolo faceva un paio di curve. Quando svoltammo la prima mi pentii di colpo dell impresa. Non lontano da noi c era Ollie Wildeman. Era appoggiato con la sua schienona contro un muro di mattoni luridi. Mi fermai, Zwaan mi venne addosso. Ollie Wildeman lanciava una vecchia pallina da tennis contro un muro, l afferrava con indifferenza e la lanciava di nuovo. Con lui c era un ragazzo che non conoscevo: era una testa più alto di lui, che già non era piccolo, e faceva esattamente la stessa cosa con un altra pallina. Si comportavano come se non si fossero accorti di noi. Ma sapevo bene che non era così. Vieni sussurrai a Zwaan filiamocela. Il ragazzo sconosciuto fece cadere la pallina, Ollie Wildeman le diede un calcio e la spedì verso di noi. Zwaan si chinò per restituirgliela. Giù le zampe, ebreo berciò Ollie Wildeman senza nemmeno degnarci di uno sguardo. Ma Zwaan aveva già dato un colpetto alla pallina. 59

11 Ollie Wildeman la raccolse lentamente. Vieni qua, Tommie mi ordinò. Adesso devi pulirla con la lingua. Questo non c entrava niente con i soliti scherzi che faceva a scuola. Non ci penso neanche dissi con voce roca. Il ragazzo sconosciuto rise. Hai dodici anni, Ollie continuai. Non fare il bambino. Non fu una buona idea. Vieni, Thomas fece Zwaan. Andiamocene. Correndo dietro a Zwaan inciampai. Lui mi aiutò ad alzarmi. «Zwaan è ebreo» pensai «come il vecchio Mosterd». Durante la guerra Mosterd aveva una stella gialla cucita sul cappotto. Zia Fie mi aveva detto che all epoca i crucchi avevano spedito tutti gli ebrei in Polonia a lavorare nei campi. Anche Zwaan era ebreo, magari suo padre e sua madre erano ancora in uno di quei campi. Lavorano in Polonia? chiesi. Chi? Tuo papà e tua mamma. No fece Zwaan. Perché non tornano? Sono stati uccisi. Uccisi? E perché? Dai crucchi? Dai sbottò Zwaan ti prego. Perché? Cosa perché? Perché sono stati uccisi? Perché avevano più di due nonni ebrei. Non feci altre domande. Zwaan sapeva tutto e io niente, dovevo rassegnarmi. Adamo ed Eva erano ebrei? Zwaan rise. Perché ridi? Perché non me lo sono mai chiesto rispose. Perché se Adamo ed Eva erano ebrei allora siamo ebrei tutti quanti, no? No replicò Zwaan. Poi è cambiato qualcosa. Non vuoi parlarne, eh? Mah I crucchi erano arrabbiati con gli ebrei? Dai, smettila! Combattevano gli uni contro gli altri gli ebrei e i crucchi? Zwaan sospirò. No spiegò non combattevano tra di loro. Nei campi i crucchi avevano fucili e cose del genere, e gli ebrei avevano al massi- 60

12 mo vecchi spazzolini da denti. Sono stati assassinati. Sono stati uccisi quando non erano che pelle e ossa. Come sai tutte queste cose? A Deventer nessuno voleva dirmi niente, ma allora c era la guerra, nemmeno zio Piet e zia Sonja sapevano tutto. Moltissime cose me le ha raccontate Bet. Una volta che siamo andati a fare una passeggiata insieme, dopo la guerra, mi ha detto: ma come cammini strano. Sì, Thomas, anche a camminare sulle strade lunghe si deve imparare, non si riesce a farlo da un giorno all altro. Bet ha detto: sai a malapena camminare, ragazzino, ma c è qualcosa che sai fare? Leggere e scrivere? Io ho detto a Bet: sapevo leggere già prima dei sei anni, e scrivo quasi bene come zio Piet. Sei una cima, Zwaantje. Ma quale cima. Libri, libri e libri, che altro avevo? Negli ultimi tempi dovevo rimanere chiuso in casa tutto il giorno. Non facevo altro che leggere. Zio Piet la sera a tavola mi chiedeva: cos hai letto oggi? E io glielo raccontavo. Dopo mi dava lezioni di aritmetica, storia e cose del genere. E le ragazze? Non mi dire niente sbottò Zwaan. Negli anni della guerra, quando ero a Deventer e dovevo stare chiuso in casa, le ragazze non le vedevo mai, leggevo di loro sui libri Dopo la liberazione, quando le vidi in giro dappertutto, mi venne un colpo, non sapevo che ci fossero così tante ragazze, e si assomigliavano tutte: ridevano e portavano nastrini arancione e vecchi maglioni o cardigan, camminavano con gli zoccoli e ballavano e saltellavano e gridavano e mi giravano intorno, mi facevano diventare matto, poi ne vidi una non ballava come le altre, se ne stava lì con il suo faccino pallido in mezzo a tutte quelle ragazzine scatenate e non aveva nessun nastro arancione sul maglione, proprio come me, e aveva i capelli neri e non portava gli zoccoli ma delle vecchie scarpe alte e delle spesse calze di lana a quadri, e aveva le gambe bianche e quasi più magre delle braccia. Mi avvicinai e le chiesi: sei stata nascosta anche tu? Allora lei si spaventò e mi disse: non sono affari tuoi, e poi corse via e io la cercai per tutto il giorno senza trovarla. La sera a letto scoppiai a piangere come un disperato Zwaan guardò il pavimento e non disse più niente. Non l avevo mai visto piangere, non è da lui, mentre a me capita spesso. passai metà della notte in bianco riprese Zwaan e quando finalmente mi addormentai la sognai. Dio, com era calma e carina, una cosa pazzesca, ma dopo quel giorno non la rividi mai più. P. van Gestel, Come neve al sole, Feltrinelli 61

13 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria la SHOAH Hurbinek Hurbinek era un nulla, un figlio della morte, un figlio di Auschwitz. Dimostrava tre anni circa, nessuno sapeva niente di lui, non sapeva parlare e non aveva nome: quel curioso nome, Hurbinek, gli era stato assegnato da noi, forse da una delle donne, che aveva interpretato con quelle sillabe una delle voci inarticolate che il piccolo ogni tanto emetteva. Era paralizzato dalle reni in giù, ed aveva le gambe atrofiche, sottili come stecchi; ma i suoi occhi, persi nel viso triangolare e smunto, saettavano terribilmente vivi, pieni di richiesta, di asserzione, della volontà di scatenarsi, di rompere la tomba del mutismo. La parola che gli mancava, che nessuno si era curato di insegnargli, il bisogno della parola, premeva nel suo sguardo con urgenza esplosiva: era uno sguardo selvaggio e umano ad un tempo, anzi maturo e giudice, che nessuno fra noi sapeva sostenere, tanto era carico di forza e di pena. Nessuno, salvo Henek: era il mio vicino di letto, un robusto e florido ragazzo ungherese di quindici anni. Henek passava accanto alla cuccia di Hurbinek metà delle sue giornate. Era materno Primo Levi Nei primi giorni del gennaio 1945 sotto la spinta dell Armata Rossa ormai vicina, i tedeschi avevano evacuato in tutta fretta i lager del distretto di Auschwitz. I prigionieri sani furono trasferiti in altri campi, mentre i malati furono abbandonati a loro stessi. Nell infermeria rimasero in ottocento; di questi cinquecento morirono delle loro malattie, di freddo e di fame prima che arrivassero i russi, ed altri duecento, malgrado i soccorsi, nei giorni immediatamente successivi. Tra essi vi era Hurbinek. 62

14 più che paterno: è assai probabile che, se quella nostra precaria convivenza si fosse protratta al di là di un mese, da Henek Hurbinek avrebbe imparato a parlare; certo meglio che dalle ragazze polacche, troppo tenere e troppo vane, che lo ubriacavano di carezze e di baci, ma fuggivano la sua intimità. Henek invece, tranquillo e testardo, sedeva accanto alla piccola sfinge, immune alla potenza triste che ne emanava; gli portava da mangiare, gli rassettava le coperte, lo ripuliva con mani abili, prive di ripugnanza; e gli parlava, naturalmente in ungherese, con voce lenta e paziente. Dopo una settimana, Henek annunciò con serietà, ma senza ombra di presunzione, che Hurbinek «diceva una parola». Quale parola? Non sapeva, una parola difficile, non ungherese: qualcosa come «mass-klo», «matisklo». Nella notte tendemmo l orecchio: era vero, dall angolo di Hurbinek veniva ogni tanto un suono, una parola. Non sempre esattamente la stessa, per verità, ma era certamente una parola articolata; o meglio, parole articolate leggermente diverse, variazioni sperimentali attorno a un tema, a una radice, forse a un nome. Hurbinek continuò finché ebbe vita nei suoi esperimenti ostinati. Nei giorni seguenti, tutti lo ascoltavamo in silenzio, ansiosi di capire, e c erano fra noi parlatori di tutte le lingue d Europa: ma la parola di Hurbinek rimase segreta. No, non era certo un messaggio, non una rivelazione: forse era il suo nome, se pure ne aveva avuto uno in sorte; forse (secondo una delle nostre ipotesi) voleva dire «mangiare» o «pane»; o forse «carne», in boemo, come sosteneva con buoni argomenti uno di noi, che conosceva questa lingua. Hurbinek, che aveva tre anni e forse era nato in Auschwitz e non aveva mai visto un albero; Hurbinek, che aveva combattuto come un uomo, fino all ultimo respiro, per conquistarsi l entrata nel mondo degli uomini, da cui una potenza bestiale lo aveva bandito; Hurbinek, il senza-nome, il cui minuscolo avambraccio era pure stato segnato col tatuaggio di Auschwitz; Hurbinek morì ai primi giorni del marzo 1945, libero ma non redento. Nulla resta di lui: egli testimonia attraverso queste mie parole. 63 P. Levi, La tregua, Einaudi

15 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria la memoria affidata a un fumetto Maus Art Spiegelmann Siamo abituati a pensare ai fumetti come a storie di evasione e intrattenimento, con contenuti per così dire «leggeri». Ti accorgerai leggendo questo testo che anche i fumetti possono trattare argomenti molto seri. Il racconto è ambientato ai nostri giorni, in Germania. Il vecchio padre, Vladeck Zylberberg, si reca a trovare il figlio, Artie, che gli domanda di aiutarlo a ricostruire la storia della sua famiglia. Vladeck, polacco di origine ebraica, è sempre stato piuttosto reticente e non ha mai voluto raccontare i terribili giorni dell occupazione nazista e il successivo internamento ad Auschwitz. Artie però ha bisogno di comprendere la propria storia e finalmente riesce a convincerlo. 64 Albero genealogico di Artie Zylberberg Ti presentiamo un albero genealogico con i personaggi che incontrerai nel fumetto. Potrà esserti utile per orientarti nella vicenda. Coniugi Karmia (nonni di Anja) Madre di Anja (nonno di Artie) Padre di Anja (nonno di Artie) Madre di Vladeck (già morta) Padre di Vladeck (nonno di Artie) Lona-Loleck Anja (madre) Vladeck Zylberberg (padre) Fela Artie Zylberberg

16 65

17 66

18 67

19 68

20 69

21 70

22 71

23 72

24 73

25 74

26 75

27 76

28 77 A. Spiegelmann, Maus, Einaudi

29 Il piacere di leggere Antologia 3 4. Storia e memoria ricerca di pace, giustizia e benessere L associazione Amnesty International Chi siamo Amnesty International è un organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l amnistia 1 dei prigionieri di coscienza 2. Conta attualmente due milioni e duecentomila soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi. La Sezione Italiana di Amnesty, costituitasi nel 1975, conta oltre soci. La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani 3 e dagli altri documenti sulla protezione internazionale siano riconosciuti, garantiti e tutelati. Amnesty svolge ricerche e azioni per prevenire e far cessare gravi abusi dei diritti all integrità fisica e mentale, alla libertà di coscienza e di espressione e alla libertà dalla discriminazione 4. Amnesty, inoltre, denuncia gli abusi commessi dai gruppi di opposizione, assiste i richiedenti asilo politico (si veda il riquadro Il diritto di asilo a p. 81), sostiene la responsabilità sociale delle imprese e si batte per un trattato internazionale sul commercio di armi. Autore Amnesty International si oppone incondizionatamente alla pena di morte, una violazione dei diritti umani fondamentali. 1. amnistia: condono della pena. 2. prigionieri di coscienza: «prigioniero di coscienza» è un termine coniato dal l organiz zazione interna zionale Amnesty International che si batte in difesa dei diritti umani. Il termine si riferisce a chiunque venga imprigionato in base ad alcune caratteristiche: razza, religione, colore della pelle, lingua, orientamento sessuale e credo politico, il tutto senza aver usato o invocato l uso della violenza. 3. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un documento, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. 4. discri minazione: disparità di trattamento, specialmente nei confronti di particolari gruppi etnici, sociali, politici. 78

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Claudio Bencivenga IL PINGUINO Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

La cenerentola di casa

La cenerentola di casa La cenerentola di casa Audrina Assamoi LA CENERENTOLA DI CASA CABLAN romanzo www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Audrina Assamoi Tutti i diritti riservati Questa storia è dedicata a tutti quelli che

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E Cosa è la resistenza? La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta "Resistenza partigiana" o "Secondo Risorgimento", fu l'insieme

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il

Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il Bartolomea e il basilisco del Duomo C'era una volta, intorno al 1600, dentro le mura di Modena, una bambina di nome Bartolomea, a cui era morto il padre. La bambina viveva con sua madre, Maria, in via

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N. 3 LA SCUOLA CORSI DI ITALIANO PER STRANIERI A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa - 2011 DIALOGO PRINCIPALE A- Buongiorno. B- Buongiorno, sono

Dettagli

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale Ins: nel laboratorio del Libro avevamo detto che qui, nel laboratorio multimediale, avremmo cercato qualcosa

Dettagli

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1) Cos è il virtu@le? Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Scelsi un tavolo lontano da tutti,

Dettagli

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi IL DIO ADE Il dio Ade è fratello del dio Zeus. Ade è il re dei morti. Per gli antichi greci, dopo la morte, gli uomini vanno negli Inferi. Gli Inferi sono un luogo buio e triste che si trova sotto terra.

Dettagli

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

Auguri mamma! Festa della mamma 2014 Festa della mamma 2014 Quest anno dedichiamo alla mamma un intero libro. Si tratta de L abbraccio di David Grossman, splendido nell edizione Mondadori illustrata da Michal Rovner. Il nostro libro si presenterà

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

(dal romanzo La tregua)

(dal romanzo La tregua) 1 DIFFICOLTÀ LINGUISTICA: contatto (framework A1) CONTENUTI CULTURALI: gli orrori dei lager nazisti LESSICO: termini legati alla tematica della guerra e del ricordo RIFLESSIONE SULLE FORME: gli articoli

Dettagli

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO? 1 Ehi, ti e mai capitato di assistere o essere coinvolto in situazioni di prepotenza?... lo sai cos e il bullismo? Prova a leggere queste pagine. Ti potranno essere utili.

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON

CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA COMINCIA CON NON SONO TANTO BELLA. HO UN NASO LUNGO E BITORZOLUTO, MA SONO TANTO, TANTO BUONA. CIAO, SONO LA BEFANA. TI VOGLIO RACCONTARE UNA DELLE TANTE STORIE CHE RACCONTANO SU DI ME. E COME TUTTE LE STORIE LA MIA

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Lasciatevi incantare

Lasciatevi incantare Lasciatevi incantare Rita Pecorari LASCIATEVI INCANTARE favole www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Rita Pecorari Tutti i diritti riservati Tanto tempo fa, io ero ancora una bambina, c era una persona

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì pag. 2 La mamma diceva che ero dimagrito e così mi portò dal medico. Il dottore guardò le urine, trovò dello

Dettagli

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi. 6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua

Dettagli

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione!

START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! START! Chicco, Nanà e la Magica Canzone della Super Attenzione! MATERIALE Un pupazzetto a forma di uccellino in un cestino, inizialmente nascosto da qualche parte. Stampa della diapositiva 8, incollata

Dettagli

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati). HEY! SONO QUI! (Ovvero come cerco l attenzione). Farsi notare su internet può essere il tuo modo di esprimerti. Essere apprezzati dagli altri è così

Dettagli

Pio Lando Di Stefano, un arzillo nonnino di novanta anni, ha vissuto gli orrori della seconda guerra Mondiale ed ha

Pio Lando Di Stefano, un arzillo nonnino di novanta anni, ha vissuto gli orrori della seconda guerra Mondiale ed ha Libertà. Per capire il significato di questa parola, bisogna conoscere il significato della parola opposta: prigionia. Questo termine significa essere prigionieri, schiavi, servitori di un padrone. Non

Dettagli

LING RACCONTA IL SUO VIAGGIO

LING RACCONTA IL SUO VIAGGIO LING RACCONTA IL SUO VIAGGIO Sono arrivata in Italia in estate perché i miei genitori lavoravano già qui. Quando ero in Cina, io e mia sorella Yang abitavamo con i nonni, perciò mamma e papà erano tranquilli.

Dettagli

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca.

Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. 1. Insegna al tuo bambino la Regola del Quinonsitocca. Circa un bambino su cinque è vittima di varie forme di abuso o di violenza sessuale. Non permettere che accada al tuo bambino. Insegna al tuo bambino

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) Posizione della Santa Chiesa Queste apparizioni della Madre di Dio non hanno ancora ottenuto il verdetto di autentica

Dettagli

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1 All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno

Dettagli

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina Voce fuori campo: Nell ora presente,noi siamo forse alla vigilia del giorno nel quale l Austri si butterà sulla Serbia e dall ora l Austria e la Germania gettandosi sui serbi e sui russi è l Europa in

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete Nonni si diventa Il racconto di tutto quello che non sapete Introduzione Cari nipoti miei, quando tra qualche anno potrete leggere e comprendere fino in fondo queste pagine, forse vi chiederete perché

Dettagli

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare. il tamtam triste di questa sera a raccontare di un orfano dell'adozione a Distanza che non è riuscito a superare un'ultima prova che lo aveva portato al grande ospedale di Lilongwe il Kamuzu Central Hospital,

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la PARTE A PROVA DI COMPRENSIONE DELLA LETTURA A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la lettera A, B o C corrispondente alla risposta scelta. Esempio

Dettagli

I NONNI FANNO LA STORIA. La seconda guerra mondiale

I NONNI FANNO LA STORIA. La seconda guerra mondiale I NONNI FANNO LA STORIA La seconda guerra mondiale In occasione del 25 aprile, giorno della liberazione dal regime nazifascista, abbiamo intervistato i nostri nonni per conoscere la guerra che loro hanno

Dettagli

UN REGALO INASPETTATO

UN REGALO INASPETTATO PIANO DI LETTURA dai 5 anni UN REGALO INASPETTATO FERDINANDO ALBERTAZZI Illustrazioni di Barbara Bongini Serie Bianca n 64 Pagine: 48 Codice: 566-0469-6 Anno di pubblicazione: 2012 L AUTORE Scrittore e

Dettagli

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose

Sean e le na Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose Sean e le Una Storia per la Buona Notte Scarpe Luccicose da Drynites Sean e le Scarpe Luccicose Sean era così timido che quando arrivava il postino a consegnargli una lettera, era troppo timido per salutare.

Dettagli

27 GENNAIO 2016 GIORNATA DELLA MEMORIA

27 GENNAIO 2016 GIORNATA DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 2016 GIORNATA DELLA MEMORIA Mostra e flash mob per non dimenticare l orrore della Shoah 27 Gennaio 1945 Vengono abbattuti i cancelli del lager di Auschwitz Il 20 luglio 2000, con la legge 211,

Dettagli

La storia di Victoria Lourdes

La storia di Victoria Lourdes Mauro Ferraro La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale La storia di Victoria Lourdes Diario di un adozione internazionale Dedicato a Monica e Victoria «La vuoi sentire la storia

Dettagli

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - PROVA DI ITALIANO DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione - Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in un paese di montagna. Mio padre faceva il medico, ma guadagnava poco perché i suoi malati erano poveri

Dettagli

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione

Dettagli

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Attraversando il deserto un cammino di speranza Attraversando il deserto un cammino di speranza Kusi Evans e Albert Kwabena mi colpiscono da subito in una burrascosa giornata di febbraio lungo le rive di un canale che stanno disboscando con la loro

Dettagli

Un film di Hiromasa Yonebayashi. Titolo originale: Karigurashi no Arrietty. Animazione. Durata 94 min. Giappone (2010).

Un film di Hiromasa Yonebayashi. Titolo originale: Karigurashi no Arrietty. Animazione. Durata 94 min. Giappone (2010). ARRIETTY Per i più grandi. Un film di Hiromasa Yonebayashi. Titolo originale: Karigurashi no Arrietty. Animazione. Durata 94 min. Giappone (2010). Sotto il pavimento di una grande casa nella campagna di

Dettagli

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

PRONOMI DIRETTI (oggetto) PRONOMI DIRETTI (oggetto) - mi - ti - lo - la - La - ci - vi - li - le La è la forma di cortesia. Io li incontro spesso. (gli amici). Non ti sopporta più. (te) Lo legge tutti i giorni. (il giornale). La

Dettagli

L OSTE SI ACCOSTÒ A RENZO PER CONVINCERLO AD ANDARE A DORMIRE. IL GIOVANE PROVÒ AD ALZARSI E DOPO SORRETTO DALL UOMO CHE LO PORTÒ

L OSTE SI ACCOSTÒ A RENZO PER CONVINCERLO AD ANDARE A DORMIRE. IL GIOVANE PROVÒ AD ALZARSI E DOPO SORRETTO DALL UOMO CHE LO PORTÒ CAPITOLO XV L OSTE SI ACCOSTÒ A RENZO PER CONVINCERLO AD ANDARE A DORMIRE. IL GIOVANE PROVÒ AD ALZARSI E DOPO IL TERZO TENTATIVO SI SOLLEVÒ, SORRETTO DALL UOMO CHE LO PORTÒ NELLA CAMERA. VEDENDO IL LETTO,

Dettagli

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 1 1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini: Pag. 2 Adesso guarda il video della canzone e verifica le tue risposte. 2. Prova a rispondere alle domande adesso: Dove si sono incontrati? Perché

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. IL 23 FEBBRAIO SIAMO ANDATI ALLA SCUOLA CARMINATI PER PARLARE CON I RAGAZZI DI 2B DELL ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. COME AL SOLITO CI SIAMO MESSI IN CERCHIO ABBIAMO ASCOLTATO LA FIABA DEI Mille

Dettagli

VIAGGIO ALLA SCOPERTA. della Malattia di Crohn e della Colite Ulcerosa. Leggi le avventure di Ricky e Susy. Scopri come affrontarle e dominarle!

VIAGGIO ALLA SCOPERTA. della Malattia di Crohn e della Colite Ulcerosa. Leggi le avventure di Ricky e Susy. Scopri come affrontarle e dominarle! VIAGGIO ALLA SCOPERTA della Malattia di Crohn e della Colite Ulcerosa. Scopri come affrontarle e dominarle! Impara cose importanti. Trova gli alleati per il tuo viaggio! Scopri le armi in tuo possesso.

Dettagli

KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE

KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE dagli 11 anni KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE VAURO SENESI Serie Rossa n 80 Pagine: 272 Codice: 978-88-566-3712-0 Anno di pubblicazione: 2014 L AUTORE Giornalista e vignettista satirico, Vauro Senesi

Dettagli

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 HOLTER MONITOR Illustrazione di Matteo Pericoli 2002 Lui. Che strano apparecchio, mi sembrava un lettore di cd, ma vedo che ha dei fili che finiscono sotto la tua maglietta... A che cosa servono? Lei.

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it

A cura di Chiesacattolica.it e LaChiesa.it XI DOMENICA PRIMA LETTURA Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Dal secondo libro di Samuèle 12, 7-10.13 In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d Israele: Io ti

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT Ciao mi chiamo Ignazio Marino, faccio il medico e voglio fare il sindaco di Roma. La nostra città mi piace molto, ma negli ultimi

Dettagli

I tre pesci. (Favola araba)

I tre pesci. (Favola araba) Favolaboratorio I tre pesci I tre pesci. (Favola araba) C'erano una volta tre pesci che vivevano in uno stagno: uno era intelligente, un altro lo era a metà e il terzo era stupido. La loro vita era quella

Dettagli

Storia e valori del servizio civile

Storia e valori del servizio civile Storia e valori del servizio civile Il servizio civile nazionale rappresenta l ultimo passaggio in Italia del lungo viaggio durato oltre 50 anni dall obiezione di coscienza al servizio militare Il dovere

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda. www.gentletude.com Impara la Gentilezza 5 FARE COMPLIMENTI AGLI ALTRI Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: di identificare i talenti e i punti di forza propri e degli altri, e scoprire

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

data, non solo i martiri di Nassiriya, morti per cercare di fermare la guerra civile presente in Iraq, ma anche tutti coloro che hanno perso la vita

data, non solo i martiri di Nassiriya, morti per cercare di fermare la guerra civile presente in Iraq, ma anche tutti coloro che hanno perso la vita Costituita in memoria di Piero Salvati, carabiniere e poi funzionario della Pubblica Amministrazione, ottimo maresciallo dell ANC di Tortona, mancato all affetto dei suoi cari e dei suoi tanti amici il

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO

MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO Abbiamo pensato di proporti un breve, pratico ed utile estratto del Corso Manifestare Risultati. È la prima volta che condividiamo parte del materiale con chi ancora non

Dettagli

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING! COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING Grazie per aver scaricato questo EBOOK Mi chiamo Fabio Marchione e faccio network marketing dal 2012, sono innamorato e affascinato da questo sistema di business

Dettagli

Trascrizione completa della lezione Lezione 002

Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Trascrizione completa della lezione Lezione 002 Adam: Salve, il mio nome e Adam Kirin: E io sono Kirin. Adam: e noi siano contenti che vi siete sintonizzati su ChineseLearnOnline.com dove noi speriamo

Dettagli

Il matrimonio è mio e lo gestisco io"

Il matrimonio è mio e lo gestisco io Il matrimonio è mio e lo gestisco io" Il matrimonio è mio e lo gestisco io IL NOSTRO TEAM Il Team" di questo progetto è costituito da una sola ragazza, cittadina italiana ma di origini latino americane.

Dettagli

Voci dall infinito. richiami per l Anima

Voci dall infinito. richiami per l Anima Voci dall infinito richiami per l Anima Copertina di Rocco Vassallo. Disegni di Mario G. Galleano. Mario Giovanni Galleano VOCI DALL INFINITO richiami per l Anima www.booksprintedizioni.it Copyright 2013

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

Mafia, amore & polizia

Mafia, amore & polizia 20 Mafia, amore & polizia -Ah sì, ora ricordo... Lei è la signorina... -Francesca Affatato. -Sì... Sì... Francesca Affatato... Certo... Mi ricordo... Lei è italiana, non è vero? -No, mio padre è italiano.

Dettagli

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT SEGUI LE STORIE DI IGNAZIO E DEL SUO ZAINO MAGICO Ciao mi chiamo Ignazio Marino, faccio il medico e voglio fare il sindaco di Roma.

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Ma vivere comunque bene!

Ma vivere comunque bene! Ma vivere comunque bene! Per le persone con problemi di vista e i loro parenti. Care pazienti, cari pazienti e cari parenti, malgrado cure oculistiche spesso anche prolungate, voi stessi o un vostro caro

Dettagli

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2 Scuola media di Giornico L affettività e la sessualità, tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio Progetto sostenuto dal GLES 2 Dai sensi all azione Sensi Sensazioni Emozioni Sentimenti

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.

GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni. GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

L albero di cachi padre e figli

L albero di cachi padre e figli L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto

Dettagli

1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana

1. LA MOTIVAZIONE. Imparare è una necessità umana 1. LA MOTIVAZIONE Imparare è una necessità umana La parola studiare spesso ha un retrogusto amaro e richiama alla memoria lunghe ore passate a ripassare i vocaboli di latino o a fare dei calcoli dei quali

Dettagli

1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE

1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE Newsletter dell associazione La Casa sull Albero, anno III, mese di aprile 2013 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE 1. LʼEDITORIALE Nella città di Firenze, lo scorso 16 marzo, migliaia e migliaia

Dettagli

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

IL MIO CARO AMICO ROBERTO IL MIO CARO AMICO ROBERTO Roberto è un mio caro amico, lo conosco da circa 16 anni, è un ragazzo sempre allegro, vive la vita alla giornata e anche ora che ha 25 anni il suo carattere non tende a cambiare,

Dettagli

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013

QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI. elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 QUESTIONARIO SULLE DIPENDENZE da MEZZI TECNOLOGICI elaborato dagli alunni della 3E a.s. 2012-2013 F= risposta degli alunni/figli G = risposta dei genitori F: 1- Cosa pensi della dipendenza elettronica?

Dettagli

RADICI ED ALI DALLA II GUERRA MONDIALE AI DIRITTI UMANI

RADICI ED ALI DALLA II GUERRA MONDIALE AI DIRITTI UMANI RADICI ED ALI DALLA II GUERRA MONDIALE AI DIRITTI UMANI «un viaggio attraverso la memoria storica di quanto accaduto durante la II guerra mondiale nelle nostre terre perché non accada mai più» DEFINIZIONI

Dettagli