NOTA CONGIUNTURALE Gennaio 2012

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1 NOTA CONGIUNTURALE Gennaio Politica delle Riforme Elementi sintetici - Pacchetto di riforme strutturali per la crescita (cresci Italia) - Legge 22 dicembre 2011, n. 214 decreto salva Italia Per memoria - Iter temporale degli interventi in materia di finanza pubblica - PATTO EURO PLUS

2 Il Consiglio dei Ministri il 20 gennaio ha adottato con decreto-legge un pacchetto di riforme strutturali per la crescita. Le riforme rientrano nel processo di rimozione di due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell Italia: l insufficiente concorrenza dei mercati e l inadeguatezza delle infrastrutture. Analisi condotte dall OCSE evidenziano infatti come l adozione di misure di liberalizzazione che conducano a livelli di regolamentazione del settore dei servizi simili a quelli dei Paesi con i migliori standard produrrebbero una crescita significativa della produttività totale dei fattori nei settori che impiegano tali servizi, quantificabile in oltre 10 punti percentuali. Altri studi sulla materia indicano che una riduzione delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi dell euro si assocerebbe, nel medio periodo, a un aumento del prodotto dell 11%; il consumo privato e l occupazione crescerebbero fino all 8%, gli investimenti del 18%; i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull occupazione. Primo pilastro. Nel decreto la crescita economica è stimolata anzitutto dall eliminazione dei vincoli burocratici (nulla osta, autorizzazioni, licenze) che oggi ostacolano l avvio delle attività d impresa. Crescita vuol dire anche sostegno al tessuto imprenditoriale. La promozione della crescita si accompagna all innovazione. Si compie cioè un passo decisivo in direzione di un risultato lungamente invocato e mai portato a compimento: la valorizzazione del merito delle giovani generazioni. Premiando le capacità innovative, l intraprendenza, la lungimiranza e la preparazione in una parola: il merito il decreto mette i giovani in condizione di garantire a sé stessi un futuro solido. Ai giovani sono dedicate le norme volte a facilitarne l ingresso sul mercato del lavoro, consentendo loro di svolgere tirocini finalizzati all iscrizione negli albi professionali già durante l ultimo biennio di studi, prima del conseguimento della laurea specialistica o magistrale. Sempre alle nuove generazioni si rivolgono le novità in tema di università. Quanto alle università, si potenzia il sistema di valutazione degli atenei e, in particolare, i risultati ottenuti dalle università nella didattica e nella ricerca. Il decreto apre alla concorrenza in materia di trasporti. Di significativo rilievo sono le misure assunte sul fronte infrastrutturale, che consentiranno di aprire nuovi cantieri e creare nuova occupazione, anche nel settore dell'edilizia. In particolare, si semplifica l'attività delle imprese, anche attraverso il coinvolgimento di capitali privati mediante innovativi strumenti finanziari come i project bond. Spazio anche a misure importanti per il settore dei trasporti, a favore della portualita', della nautica e dell'autotrasporto. Quanto ai Taxi, si è stabilito di affidare l'analisi dei fabbisogni all'autorità dei Trasporti che dovrà svolgere un attenta istruttoria città per città, sentiti i Sindaci. Il secondo pilastro, quello dell equità, è complementare rispetto al primo. Il decreto legge dà spazio alla concorrenza e, nuovamente, al merito. L apertura al mercato, incidendo in modo diretto sulle politiche aziendali delle imprese (quelle di grandi dimensioni, ma anche quelle piccole) è in grado di determinare una sensibile riduzione dei prezzi, con vantaggi evidenti per i consumatori. A tutela dei consumatori sono previste anche misure che incentivano la trasparenza e la semplificazione. Si tratta, anzitutto, dei nuovi provvedimenti che aboliscono le tariffe professionali. Sono, inoltre, comprese le norme che impongono un regime di trasparenza rafforzato in tema di clausole vessatorie. È, ancora, il caso dei nuovi obblighi in tema di assicurazioni r.c. auto e di vendita di medicinali. È il caso, infine, del nuovo regime per l esercizio delle class action, cui si potrà ricorrere più agevolmente. Ancora nell ottica dell equità, il decreto include anche misure a sostegno dei soggetti più vulnerabili. Sono esemplificativi in tal senso la riduzione degli oneri di accessori ai piani di rateazione dei debiti tributari e la più ampia tutela per i consumatori a fronte di condotte ingannevoli o aggressive da parte di imprese e soggetti erogatori di servizi. Sono altresì previste misure di particolare rilievo per il settore energetico: si è avviata una procedura di separazione tra operatori e infrastrutture per creare nuove possibilità di

3 investimento e maggiore concorrenza. Dal punto di vista del consumatore le norme introdotte tendono a contenere l aumento dei prezzi energetici. Di seguito, in sintesi, i principali punti del decreto approvato dal Consiglio: A NORME GENERALI SULLE LIBERALIZZAZIONI 1. Liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi delle imprese La norma dispone l abrogazione dei limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso, per l avvio di un attività economica, non giustificati da un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l ordinamento comunitario. Sono escluse dall ambito di applicazione della disciplina il trasporto di persone e cose su autoveicoli non di linea, i servizi finanziari e di comunicazione come definiti dall art. 5 del decreto legislativo 59/2010, nonché le attività specificamente sottoposte a regolazione e vigilanza di apposita Autorità indipendente. 2. Riduzione degli oneri di accesso ai piani di rateazione dei debiti tributari Si prevede un piano di rateazione dei debiti tributari, con rate inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede, inoltre, che in caso di dilazione del pagamento non si proceda ad iscrizione ipotecaria, salvo che il debitore sia moroso per due rate consecutive. La permanenza dell'ipoteca accesa sui beni immobili del debitore d'imposta, infatti, impedisce a quest ultimo, ancorché in regola con i pagamenti, di accedere al sistema bancario per alimentare attività industriali o commerciali. 3. Accesso dei giovani alla costituzione di società a responsabilità limitata Con l inserimento nel codice civile dell art bis, è istituita a favore dei soggetti con età inferiore a 35 anni la società semplificata a responsabilità limitata, sottoposta ad un regime agevolato sia per quanto riguarda l ammontare del capitale (minimo di un euro) che le formalità di costituzione. 4. Norme a tutela e promozione della concorrenza nelle Regioni e negli enti locali e a tutela dei consumatori E attribuito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di monitorare la normativa regionale e locale al fine di individuare disposizioni in contrasto con la tutela e la promozione della concorrenza ed eventualmente sollecitare l adozione dei poteri governativi sostitutivi, ai sensi dell articolo 120 della Costituzione, per la tutela dell unità giuridica ed economica dello Stato. B TUTELA DEI CONSUMATORI 1. Tutela amministrativa contro le clausole vessatorie Si inserisce nel Codice del consumo l articolo 37-bis che, posto dopo l articolo 37 in tema di azione inibitoria concessa alle associazioni dei consumatori nei confronti dei professionisti che utilizzano condizioni generali di cui sia accertata l abusività, offre un ulteriore tutela amministrativa contro la vessatorietà delle clausole inserite nei contratti tra professionisti e consumatori. È prevista, al riguardo, l attribuzione di maggiori poteri all Autorità garante per la concorrenza e il mercato. 2. Norme per rendere più efficace l azione di classe Sono apportate modificazioni all articolo 140-bis del Codice del consumo, rimuovendo taluni limiti soggettivi e procedurali nell esercizio della c.d. class action. 3. Tutela delle microimprese da pratiche commerciali ingannevoli e aggressive Sono rafforzati gli strumenti di tutela a favore delle imprese di minori dimensioni, estendendo

4 anche alle microimprese (con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro) le tutele attualmente previste dal codice del Consumo in favore delle sole persone fisiche. 4. Contenuto delle carte di servizio La norma integra in dettaglio il contenuto minimo delle c.d. carte di servizio ai concessionari, stabilendo che nelle stesse debbano essere indicati in modo specifico i diritti, anche di natura risarcitoria, che i consumatori e le imprese utenti possono esigere nei confronti dei gestori del servizio. C SERVIZI PROFESSIONALI 1. Abrogazione tariffe professionali e obblighi del professionista La disposizione abroga le tariffe delle professioni regolamentate. Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito per iscritto al momento del conferimento dell incarico professionale. Al cliente è data facoltà di chiedere un preventivo. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell esercizio dell attività professionale. 2. Accesso dei giovani all esercizio delle professioni Tra i principi di carattere organizzativo che disciplinano l autonomia delle università, è introdotta la possibilità di prevedere, nei rispettivi statuti e regolamenti, che lo studente possa svolgere il tirocinio o la pratica, finalizzati all iscrizione negli albi professionali, nel corso dell ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale. Il tirocinio o la pratica sono equiparati a quelli previsti per l iscrizione agli albi professionali. 3. Estensione ai liberi professionisti della possibilità di partecipare al patrimonio dei confidi La disposizione è finalizzata ad integrare il comma 7 dell art. 39 del DL n. 201/2011, che prevede che al capitale sociale dei confidi e delle banche possano partecipare imprese non finanziarie di grandi dimensioni, con la previsione della possibilità anche per i liberi professionisti di poter partecipare al capitale sociale con i medesimi limiti societari previsti per i predetti enti. 4. Potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, accesso alla titolarità delle farmacie e disciplina della somministrazione dei farmaci generici Si perseguono varie finalità. In particolare, viene abbassato a 3000 abitanti il quorum di popolazione previsto per l apertura di una farmacia (in luogo di ). Si prevede inoltre la possibilità che le Regioni, in deroga al criterio del rapporto farmacia-popolazione, istituiscano nuove farmacie in luoghi maggiormente frequentati. Viene poi abbreviato il periodo in cui una farmacia privata può appartenere a persone non aventi i necessari requisiti professionali. 5. Incremento del numero dei notai e concorrenza nei distretti Viene aumentata la pianta organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel biennio E inoltre assicurata all utenza un rapporto più diretto ed immediato con il professionista. D ENERGIA 1. Misure per la riduzione del prezzo del gas per i clienti vulnerabili E previsto che nel meccanismo con cui l Autorità per l energia elettrica ed il gas aggiorna il prezzo del gas per le famiglie e le piccole e medie imprese si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi

5 internazionali del petrolio per considerare anche i prezzi sui mercati europei del gas, con effetti di contenimento delle bollette. 2. Misure per ridurre i costi di approvvigionamento di gas per le imprese Si istituisce un nuovo tipo di servizio di stoccaggio del gas per consentire alle imprese utilizzatrici di approvvigionarsi direttamente all estero a prezzi più competitivi. 3. Disposizioni in materia di separazione proprietaria Si riattiva la procedura per definire la separazione della rete gas dall ENI nella prospettiva di un operatore di rete con proiezione europea che potenzi le capacità di trasporto del gas in Italia e verso l Europa. 4. Sviluppo di risorse energetiche naturali strategiche Si introducono vantaggi per i residenti dei territori interessati dagli impianti di estrazione di idrocarburi a valere su una parte delle future entrate fiscali connesse. 5. Distribuzione carburanti Pluralità di contratti possibili tra gestori degli impianti e compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale. Ampliamento delle possibilità di vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione. Rimozione dei vincoli non giustificati all apertura di impianti presso i centri commerciali. Maggiore trasparenza sui prezzi effettivi dei carburanti a vantaggio dei consumatori. Promozione della diffusione del metano per autotrazione presso gli impianti di distribuzione. 6. Mercato elettrico Aggiornamento della disciplina per tener conto della crescita dell energia prodotta da fonti rinnovabili e maggiore integrazione con i mercati elettrici europei a fini di contenimento delle bollette e del prezzo dell energia per le imprese utilizzatrici. Migliorare la concorrenza aumentando la trasparenza informativa nei rapporti tra imprese e clienti. 7. Smantellamento dei siti nucleari dismessi Accelerazione delle procedure per smantellare gli impianti nucleari dismessi e rafforzamento della sicurezza dei rifiuti nucleari. E SERVIZI PUBBLICI LOCALI 1. Promozione della concorrenza dei servizi pubblici locali Accelerazione della costituzione di ambiti territoriali ottimali di dimensioni adeguate per una organizzazione più efficiente dei servizi; incentivi per favorire l aggregazione delle aziende in soggetti imprenditoriali più competitivi. Premialità per gli enti locali che si orientano verso la messa a gara dei servizi e per le aziende che migliorano l efficienza e la qualità dei servizi. Rafforzamento dei poteri dell Autorità Antitrust in materia di servizi pubblici locali. Previsione delle gare anche per il servizio di trasporto ferroviario regionale alla scadenza dei contratti di servizio in essere. F SERVIZI BANCARI E ASSICURATIVI 1. Promozione della concorrenza in materia di conto corrente o conto di pagamento di base La disposizione applica a regime la norma prevista dall art. 12 del DL. 201/2011 solo nell ipotesi di mancata stipula della convenzione tra il Ministero dell economia e delle finanze, la Banca d Italia, l Associazione bancaria italiana, la società Poste italiane Spa e le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento, per la definizione delle caratteristiche di conti correnti e conti base, nonché dell ammontare degli importi delle commissioni da applicare sui

6 prelievi effettuati con carta autorizzata tramite sportelli automatici presso una banca diversa da quella del titolare della carta. 2. Efficienza produttiva del risarcimento diretto e risarcimento in forma specifica L articolo: a) sopprime il secondo periodo dell art. 149 del codice delle assicurazioni private, eliminando la procedura del risarcimento diretto del danno subito dal conducente non responsabile; b) modifica talune disposizioni del codice delle assicurazioni private, introducendo il criterio dell efficienza produttiva e del controllo dei costi nel sistema di risarcimento diretto; c) riduce del 30% l ammontare del risarcimento per equivalente, qualora questo sia accompagnato da idonea garanzia, in relazione alle riparazioni eseguite, fatte di validità non inferiore a due anni. 3. Repressione delle frodi La disposizione introduce l obbligo, a carico delle imprese assicuratrici autorizzate ad esercitare il ramo responsabilità civile, a trasmettere a cadenza annuale una relazione all ISVAP, recante informazioni dettagliate sul numero dei sinistri per i quali si è ritenuto di svolgere approfondimenti in relazione al rischio di frodi, oltre ad altre informazioni che pongano l organo di controllo in grado di valutare l adeguatezza dell organizzazione aziendale e dei sistemi di liquidazione dei sinistri nell ottica di contrasto alle frodi. 4. Ispezioni del veicolo, scatola nera, attestato di rischio, liquidazione dei danni Mediante modifiche agli articoli 132, 134 e 148 del codice delle assicurazioni private, il complesso delle disposizioni recate dall articolo tende a rendere più rigido il sistema di accertamento e liquidazione dei danni derivanti dalla circolazione dei veicoli, nella prospettiva, altresì, di potenziare il sistema dei controlli antifrode e di ridurre, in generale, l entità della spesa nel relativo settore. 5. Sanzioni per frodi nell attestazione delle invalidità derivanti da incidenti - L articolo interviene sulla materia delle false certificazioni relative agli stati di invalidità conseguenti ad incidenti stradali, da cui derivi l obbligo del risarcimento del danno a carico delle società assicuratrici, disponendo che agli esercenti una professione sanitaria, che accertino falsamente un invalidità, si applicano, oltre che le pene previste al comma 1 dell art. 55- quinquies, del d.lgs. 30 marzo 2001, n, 165, anche le sanzioni disciplinari di cui al comma 3 dello stesso articolo. Le disposizioni sono estese ai periti assicurativi, in presenza delle medesime fattispecie. 6. Obbligo di confronto delle tariffe r.c. auto L articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie. Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell agente nell offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati. G Autorità di regolazione dei trasporti La norma apporta modifiche all art. 37 del DL 201/2011, 214, con cui sono state dettate disposizioni in materia di liberalizzazione del settore dei trasporti, individuando nell Autorità per l energia elettrica ed il gas (che assume la denominazione di Autorità per le reti) l Autorità competente ad esercitare funzioni di regolamentazione nei settori autostradale, ferroviario, aeroportuale, portuale e della mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti. La norma definisce inoltre le competenze dell Autorità negli specifici settori delle autostrade e del servizio taxi.

7 H- FINANZA DI PROGETTO E NUOVE MISURE PER INFRASTRUTTURE ED EDILIZIA 1) Per incentivare l attrazione di capitali privati nelle infrastrutture, si è stabilito di: rivedere la disciplina in materia di emissione delle obbligazioni da parte delle società di progetto nell ambito delle operazioni di finanza di progetto, introducendo i cosiddetti project bond garantiti, da parte del sistema finanziario e dei fondi privati, anche durante il periodo di costruzione dell opera, tradizionalmente scoperto; introdurre nella finanza di progetto per le infrastrutture strategiche il diritto di prelazione, per incentivare gli investitori privati ad assumere il ruolo di promotore in grandi opere, anche non previste negli strumenti di programmazione; individuare il partenariato pubblico-privato quale strumento idoneo per la realizzazione in tempi brevi, e la gestione (ma solo dell infrastruttura e dei servizi connessi) di nuove strutture carcerarie; disporre che i bandi e i piani economico-finanziari per le opere da affidare in concessione siano definiti in modo da assicurare adeguati livelli di bancabilità delle opere, consentendo agli istituti finanziatori di poter contare almeno su un progetto definitivo dell opera da realizzare in concessione; misure di correzione delle concessioni di costruzione e gestione di opere pubbliche, per aprire nuovi spazi alla concorrenza e rendere più flessibile il meccanismo di subentro. Non mancano importanti norme di semplificazione e di alleggerimento procedurale, in tema, a titolo di esempio, di approvazione di progetti, affidamento di servizi finanziari, di documentazione a corredo dei piani economico-finanziari. 2) Approvate misure specifiche nel settore dell edilizia e della casa, in relazione alla possibilità per i comuni di concedere l'esenzione dell'imu per tre anni sull'invenduto, nonché norme di sterilizzazione dell'iva in favore dei costruttori di nuove abitazioni e di interventi finalizzati all'housing sociale. 3) Infine sono state approvate le seguenti ulteriori misure: destinazione di parte dell extragettito IVA, relativo alle operazioni riconducibili all infrastruttura oggetto dell intervento, alle società di progetto per le opere portuali con conseguente crescita del contributo al PIL nazionale quantificabile in 2,75 euro ogni euro di investimento pubblico o privato; anticipo del recupero delle accise per autotrasportatori; la disposizione garantirebbe la pace sociale nel settore dell autotrasporto che in caso di fermo determinerebbe effetti negativi sul pil con una incidenza di riduzione pari all 1% settimanale; la norma ha un costo per la finanza pubblica pari a 29 milioni di euro, già coperto con le risorse destinate al settore. I- TAXI, STRADE E CONTRATTI FERROVIARI 1. Eliminazione dell obbligo di applicare i contratti collettivi di settore nel trasporto ferroviario Viene eliminato l obbligo, per le imprese ferroviarie e per le associazioni internazionali di imprese ferroviarie che espletano servizi di trasporto sull infrastruttura ferroviaria nazionale, di osservare i contratti collettivi nazionali di settore, anche con riferimento alle prescrizioni in materia di condizioni di lavoro del personale. Resta ferma invece l osservanza della legislazione nazionale e regionale. 2. Liberalizzazioni delle pertinenze delle strade E abrogato il comma 5-bis dell art. 24

8 del codice della strada, il quale dispone che, per esigenze di sicurezza della circolazione stradale, le pertinenze di servizio relative alle autostrade devono essere previste dai progetti dell ente proprietario ovvero, se individuato, dal concessionario, e approvate dal concedente. Con l eliminazione del vincolo della preventiva determinazione delle pertinenze si consente l individuazione delle pertinenze medesime anche in diverse da quella progettuale. 3. Servizio taxi Si adeguano i livelli di offerta del servizio taxi, delle tariffe e della qualità delle prestazioni alle esigenze dei diversi contesti urbani, secondo i criteri di ragionevolezza e proporzionalità, allo scopo di garantire il diritto di mobilità degli utenti. L- FUNZIONAMENTO DEL MERCATO UNICO 1. Repertorio nazionale dei dispositivi medici La norma elimina la tariffa di 100 euro per ogni registrazione di un dispositivo effettuata nel repertorio, contemporaneamente innalzando per esigenze di equilibrio di bilancio il contributo a carico delle aziende che producono o commercializzano in Italia i suddetti dispositivi. 2. Dichiarazione preventiva in caso di spostamento del prestatore di servizi Viene eliminato l obbligo del prestatore di servizi transfrontaliero di comunicare l intenzione di effettuare la prestazione in Italia con un anticipo di almeno trenta giorni, stabilendosi esclusivamente che la comunicazione sia fatta in anticipo (secondo le previsioni della direttiva 2005/36/CE). M- ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2009/12/CE CONCERNENTE I DIRITTI AEROPORTUALI Le norme consentono di dare attuazione completa alla direttiva 2009/12/CE, concernente i diritti aeroportuali, risolvendo così la procedura d'infrazione n. 2011/0608 avviata dalla Commissione europea per mancato recepimento. Viene introdotto un regime vigilato e trasparente di fissazione delle tariffe aeroportuali, prevedendo che in attesa della nuova autorità di regolazione die trasporti le funzioni di vigilanza vengano temporaneamente svolte dall ENAC.

9 Legge 22 dicembre 2011, n. 214 decreto salva Italia Il drastico peggioramento delle condizioni di finanziamento ha reso necessario un ulteriore intervento di correzione dei conti pubblici per gli anni , il terzo a partire dal mese di luglio. La manovra, varata dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 dicembre (decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214), mira a riequilibrare stabilmente i conti pubblici e a rispettare l impegno, assunto in ambito europeo, di conseguire il pareggio di bilancio nel Secondo le valutazioni ufficiali, la manovra reperisce risorse per 32,1 miliardi nel 2012, 34,8 nel 2013 e 36,7 nel 2014; tali risorse sono destinate a correggere l indebitamento netto per oltre 20 miliardi (1,3 punti percentuali del PIL) in ciascun anno del prossimo triennio, a finanziare un pacchetto di interventi a favore della crescita e a ridurre il contributo al contenimento del disavanzo che dovrà derivare dalla riforma fiscale e assistenziale. Fonte: Banca d Italia Gli aumenti delle entrate (che decrescono da 19,4 miliardi nel 2012 a 14,9 nel 2014) contribuiscono alla correzione dell indebitamento netto per oltre due terzi; i crescenti risparmi di spesa (da 0,9 miliardi nel 2012 a 6,5 nel 2014) sono da ricondurre principalmente alle misure in materia previdenziale. Le manovre della scorsa estate e la legge di stabilità per il 2012 avevano già determinato una correzione pari a 28,6 miliardi nel 2012, 54,4 nel 2013 e 59,9 nel 2014 (2). Nel complesso, le misure varate a partire dallo scorso luglio dovrebbero

10 ridurre il disavanzo di 3,0 punti percentuali del PIL nel 2012 e di 4,7 punti in media l anno nel biennio (Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 coordinato con le modifiche introdotte dal disegno di legge di conversione definitivamente approvato dal Parlamento il 22 dicembre 2011) Argomento Descrizione Art. Beni di lusso Bollo sui conti correnti Bollo su strumenti finanziari Canone RAI Capitali scudati Dal 1 gennaio 2012 scatta un'addizionale sul bollo per le auto: 20 euro per ogni kw eccedente i 185 kw con riduzioni previste in base all'età dell'auto. Supertassa su imbarcazioni da diporto (lunghezza oltre 10,1 metri) e aerei privati. Esenzione per i conti correnti fino a 5mila euro di giacenza. Aumenta da 73,80 euro a 100 euro il bollo per i conti correnti intestati a persone non fisiche. Prelievo dello 0,10% (2012) e dello 0,15 (2013) sugli investimenti. 19 Obbligo per imprese e società di inserire nella dichiarazione dei redditi i dati relativi all'abbonamento televisivo. Sono soggetti a un imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per gli anni 2012 e 2013 l aliquota è stabilita, rispettivamente, nella misura del 10 e del 13,5 per mille. Carburanti Aumentano le accise di benzina, gasolio e gas auto. 15 Casa Edilizia Editoria Evasione fiscale IMU pari allo 0,4% per la prima casa (con detrazione pari a 200 euro più 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni di età e residenza/dimora nell'abitazione principale fino ad un massimo di ulteriori 400 euro) e allo 0,76% per le altre (con possibilità per i Comuni di variare dello 0,3% in più o in meno). Confermate le norme relative alla detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia residenziale con tetto complessivo pari a 48mila euro per unità immobiliare e ripartita in dieci quote annuali costanti: estensione anche agli interventi "necessari alla ricostruzione o al ripristino dell immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi [...] sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza". Tagli ai contributi per l'editoria nei prossimi 2 anni e loro abolizione totale dal 31 dicembre L'obbligo di tracciabilità del contante scende da a euro (vedi articolo di Giuseppe Zambon). Dismissioni Al via le dismissioni i cui proventi andranno a diminuzione del debito. 27 Infrastrutture IVA Lavoro Norme per eliminare gli ostacoli amministrativi e sbloccare così la realizzazione di infrastrutture (artt ). A decorrere dal 1º ottobre 2012 fino al 31 dicembre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento sono incrementate di 2 punti percentuali. A decorrere dal 1º gennaio 2013 continua ad applicarsi il predetto aumento. A decorrere dal 1º gennaio 2014 le predette aliquote sono ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali. Le imprese potranno dedurre l'irap relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato Liberalizzazioni Riguarderanno esercizi commerciali (art. 31), farmacie (art. 32) e professioni (art. 33). Previdenza Il metodo contributivo viene esteso a tutti a partire dal 1 gennaio 2012; innalzamento a 62 anni dell'età di vecchiaia per le donne nel settore privato nell'anno 2012 ed equiparazone con gli uomini dal 2018; blocco rivalutazioni istat per le pensioni oltre i euro Province TRES Giunte provinciali ridotte ad un massimo di 10 componenti (presidente compreso) e trasferimento delle competenze a Comuni e Regioni entro il 30 aprile Nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TRES) a partire dal 1 gennaio 2013: sostituisce Tarsu e Tia. Dal lato delle entrate si agisce su: 23 14

11 1) la tassazione sulle abitazioni, che dovrebbe portare ben 11 miliardi di euro dei quasi 18 previsti come maggiori entrate, con un anticipo dell entrata in vigore dell IMP (Imposta Municipale Propria): l aliquota dell imposta sarà dello 0,4% per l abitazione principale (con una franchigia di 200 euro) con una discrezionalità di +/- 0,2% a livello comunale, e dello 0,76% sulle altre, con una discrezionalità di +/- 0,3% a livello comunale; a questo si aggiungerà una rivalutazione della base imponibile, con il moltiplicatore utilizzato per passare dalla rendita al valore catastale che potrebbe essere aumentato sensibilmente per la maggior parte delle tipologie abitative per tener conto dell incremento di valore delle abitazioni; 2) un allargamento dell imposta di bollo a tutti i prodotti e gli strumenti finanziari, anche non soggetti ad obbligo di deposito, con l esclusione dei fondi pensione e dei fondi sanitari (con un aliquota pari allo 0,1% dal 2012 e allo 0,15% dal 2013 sul valore di mercato degli strumenti); 3) un contributo ulteriore dell 1,5% sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale (in totale, considerando tutti i condoni dal 2001, la base imponibile sarebbe di 182 miliardi); 4) un inasprimento della tassazione sui beni di lusso; 5) l aumento dell addizionale regionale IRPEF (dallo 0,9% all 1,23%) e dell accisa sui carburanti (queste due poste dovrebbero fruttare in totale ben 7 miliardi); 6) l istituzione del tributo comunale su rifiuti e servizi, che sostituirà TARSU e TIA, e infine 7) misure per l emersione della base imponibile e della trasparenza fiscale attraverso un regime premiale e la riduzione del limite per la tracciabilità dei pagamenti fino a euro e contrasto all uso del contante (prudenzialmente la Relazione Tecnica al decreto non fornisce stime sul gettito da questa misura). A ciò va aggiunto un aumento dal 21% al 23% e dal 10% al 12% delle aliquote IVA dal 1 settembre 2012 (e di un ulteriore mezzo punto dal 1 gennaio 2014 per entrambe le aliquote) come clausola di salvaguardia qualora non dovessero verificarsi gli introiti legati all esercizio della delega fiscale prevista dal Governo precedente (in realtà l aumento dell IVA copre non interamente la clausola di salvaguardia prevista dal precedente Governo: il divario è pari a regime a 3,6 miliardi). Dal lato delle spese si agisce su: 1) pensioni, con estensione a tutti del metodo contributivo, aumento dell età pensionabile (dal 2012 a 62 anni per le donne e a 66 per gli uomini, con adeguamento per le donne all età maschile nel 2018 e uscita flessibile) e degli anni di contributi (a 42 anni e 1 mese), deindicizzazione (per due anni) delle pensioni al di sopra del doppio della minima (circa 937 euro mensili); le misure sulla previdenza sono attese generare un risparmio di ben 8,5 miliardi cumulati nel triennio; 2) tagli dei trasferimenti agli enti locali (già colpiti dalle precedenti manovre del 2011 e del 2010) per altri 2,8 mld (distribuiti tra regioni a statuto speciale, province e comuni), mentre le regioni vengono reintegrate con 2,2 mld di addizionale regionale IRPEF e 0,8 mld di finanziamento del trasporto pubblico locale; 3) tagli ad enti e organismi, con riorganizzazione delle agenzie e soppressione di INPDAP ed ENPALS (e attribuzione delle funzioni dei due enti all INPS) e di altre agenzie statali; riduzione dei costi di funzionamento di province e autorità competenti (con un importante riduzione dei componenti eletti e abolizione delle giunte provinciali); peraltro, questo capitolo è atteso generare risparmi di appena 100 milioni. Si conferma inoltre la linea di intervento delineata dal precedente Governo circa le dismissioni del patrimonio immobiliare: promozione di iniziative idonee alla costituzione di fondi in cui conferire i beni da gestire, valorizzare e dismettere (non sono incluse dismissioni delle

12 partecipazioni azionarie, che comunque potrebbero essere deliberate in seguito con la semplice decisione dell azionista, ossia il Ministero dell Economia). Rafforzamento del sistema finanziario Il Ministero dell Economia viene autorizzato, fino a giugno 2012, a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane con scadenza da 3 mesi fino a 5 anni o, a partire dal 1 gennaio 2012, a sette anni per le obbligazioni bancarie previste dalla legge sulle cartolarizzazioni e di emissione successiva alla data del decreto. La concessione della garanzia è effettuata sulla base della valutazione da parte della Banca d Italia dell adeguatezza della patrimonializzazione della banca richiedente e della sua capacità di far fronte alle obbligazione assunte. Vengono così incluse nella manovra le misure che danno attuazione al pacchetto per il sostegno al sistema finanziario definite nel Consiglio Europeo del 26 ottobre scorso. Sviluppo economico Gli interventi per lo sviluppo (che valgono a regime poco più di 7 miliardi) includono: 1.la deduzione da IRES, IRPEF della quota IRAP riferita al costo del lavoro (più uno sconto IRAP mirato specificamente a favorire la partecipazione al mercato del lavoro di donne e giovani), 2. incentivi per la patrimonializzazione delle imprese (cosiddetto ACE, Aiuto alla Crescita Economica), il finanziamento di un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (con l obiettivo di una lending capacity di mld), di un fondo per la spesa dei programmi regionali cofinanziati dai fondi strutturali della UE e di un fondo per l export. E prevista inoltre un accelerazione delle spese in infrastrutture e la ricostituzione, in forma più snella, dell Istituto per il Commercio Estero (ICE) per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane. Quanto alle liberalizzazioni entrano nella manovra la deregolamentazione di professioni, farmacie, gestori al dettaglio di carburanti e negozi, abolendo le limitazioni sugli orari di apertura e soprattutto stabilendo il principio della libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza vincoli. Fonte: Relazione Tecnica al decreto Disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici

13 Per memoria Nuovo calendario degli interventi in materia di finanza pubblica. Si ricorda che le recenti modifiche apportate alla legge di contabilità n.196/09 dalla legge 7 aprile 2011, n. 39, si alleano con il nuovo calendario stabilito in sede europea che anticipa alla prima parte dell anno l intero processo di programmazione nazionale, fissando al 10 aprile la data di presentazione del nuovo Documento di Economia e Finanza (DEF), al fine di consentire alle Camere di esprimersi sugli obiettivi programmatici in tempo utile per l invio, entro il 30 aprile, al Consiglio dell'unione europea e alla Commissione europea, del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma (PNR)contenuti nel DEF. Nell ambito della procedura del Semestre europeo, sulla base del PNR e del Patto di Stabilità contenuti nel DEF, nel mese di giugno la Commissione europea ha elaborato le raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai singoli Stati. Nel mese di luglio, il Consiglio ECOFIN ha provveduto ad esaminare ed approvare le raccomandazioni della Commissione, anche sulla base degli orientamenti espressi dal Consiglio europeo di giugno. Anche al fine di tener conto delle raccomandazioni formulate dalle autorità europee, dal 13 aprile 2011 è in vigore la legge n.39 del 7 aprile 2011 che modifica la riforma della contabilità e della finanza pubblica emanata a fine dicembre Di conseguenza, sono cambiati i documenti della programmazione economico-finanziaria (il documento di economia e finanza sostituisce la decisione di finanza pubblica) Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012) Il disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2012) è stato approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati il 12 novembre. Contestualmente la Camera dei deputati ha dato il via libero definitivo al Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio , nonché alla Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio Documenti e road map dei provvedimenti Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012) o Iter alla Camera (C.4773) approvato il 12/11/2011 o Iter al Senato (S.2968) approvato l'11/11/2011 o approvazione in Consiglio dei Ministri ( 02/11/2012)del maxi emendamento che recepisce le richieste avanzate dall Unione europea o approvato dal Consiglio dei Ministri n. ( 14/10/2011) Nota di variazioni al Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio o Iter al Senato (S.2969-bis): assorbito dal S.2969 (ddl di bilancio) e approvato l 11/11/

14 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per il triennio (Legge di Bilancio) o Iter alla Camera (C.4774) approvato il 12/11/2011 o Iter al Senato (S.2969) approvato l'11/11/2011 o approvato dal Consiglio dei Ministri n. (14/10/2011) Nel corso del 2011 sono stati approvati importanti provvedimenti tesi alla stabilizzazione finanziaria e allo sviluppo. Ne riportiamo i testi e l iter di approvazione, nonché il link al provvedimento vigente. Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari o Decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (G.U. n. 188 del 13 agosto 2011 ) o Legge 14 settembre 2011, n.148 di conversione del DL 138/2011(G.U. n. 216 del 16 settembre 2011 ) Iter al Senato (S.2887) approvato il 07/09/2011 Iter alla Camera (C.4616) approvato il 14/09/2011 Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria o Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 (G.U. n.155 del 06/07/2011 ) o Legge di conversione con modifiche 15 luglio 2011, n. 111 (G.U. n.155 del 16/07/2011) Documento di economia e finanza (10 aprile 2011) o Programma nazionale di stabilità o Programma nazionale di riforme o Analisi e tendenze finanza pubblica e nota metodologica Evoluzione del ciclo della programmazione economica (Fonte: RGS) L. 468/1978 L. 196/2009 L. 39/2011 Relazione Unificata sull'economia e la Finanza Pubblica (28 febbraio) Relazione sull'economia e la Finanza Pubblica (15 aprile) Soppressa Non previste Documento di programmazione economica e finanziaria (30 giugno) Non previsto Linee Guida DFP (15 luglio) Decisione di finanza pubblica (15 settembre) Aggiornamento del programma di stabilità (calendario europeo) Soppresse Documento di economia e finanza (10 aprile) Aggiornamento del programma di stabilità (30 aprile) Rendiconto generale dello Stato (30 giugno) Rendiconto generale dello Stato (30 giugno) 14 Rendiconto generale dello Stato (30 giugno) Disegno di legge di Assestamento Disegno di legge di Assestamento Disegno di legge di (30 giugno) (30 giugno) Assestamento (30 giugno) Non previste Non previste Linee Guida articolazione obiettivi

15 Nota di Aggiornamento al DPEF (eventuale - 30 settembre) Relazione previsionale e programmatica (30 settembre) Disegno di legge finanziaria Disegno di legge di bilancio (30 settembre) Disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica (15 novembre) Non previsto Nota di Aggiornamento della Decisione di finanza pubblica (eventuale) Soppressa Disegno di legge di stabilità Disegno di legge di bilancio (15 ottobre) Disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica (28 febbraio) Specifici documenti di programmazione delle AP diverse dallo Stato DEF(eventuali - 10 settembre) Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza (20 settembre) Soppressa Disegno di legge di stabilità Disegno di legge di bilancio (15 ottobre) Disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica (entro il mese di gennaio) Specifici documenti di programmazione delle AP diverse dallo Stato Il ciclo di programmazione nel contesto del semestre europeo (Fonte: RGS) GLOSSARIO: GUIDA AI PRINCIPALI TERMINI DI GOVERNANCE ECONOMICA Analisi annuale della crescita Presentata dalla Commissione all inizio di ogni anno, l Analisi annuale della crescita definisce le priorità economiche che l UE deve prefiggersi nei successivi dodici mesi per promuovere la crescita e creare posti di lavoro. L Analisi annuale della crescita 15

16 rappresenta la base sulla quale il Consiglio europeo di primavera emette gli orientamenti che saranno tradotti in piani nazionali entro aprile/maggio. La presentazione dell Analisi annuale della crescita segna l inizio del Semestre europeo. Patto Euro+ Il Patto Euro+ è un agenda complementare all Analisi annuale della crescita e stabilisce riforme aggiuntive. Gli Stati membri dell area dell euro si sono impegnati ad aderire al Patto e gli altri Stati membri hanno la facoltà di farlo (come è stato per Bulgaria, Danimarca, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania). Il Patto, concordato nel marzo 2011, si concentra sulla competitività, l occupazione, la sostenibilità delle finanze pubbliche e il rafforzamento della stabilità finanziaria. Europa 2020 Europa 2020 è l agenda economica comune dell Unione europea, una strategia di riforme decennale intesa a stimolare la crescita e la creazione di occupazione promuovendo nel contempo l inclusione sociale e combattendo i cambiamenti climatici. Concordata nel marzo 2010, la strategia definisce cinque leve per la crescita e cinque obiettivi da raggiungere entro il 2020 in termini di occupazione, ricerca e innovazione, energia, istruzione e riduzione della povertà. European Financial Stability Facility (EFSF) Istituito nel maggio 2010, l EFSF è un organismo intergovernativo in grado di fornire prestiti fino a 440 miliardi di euro a paesi dell area dell euro che necessitano di sostegno finanziario. Le garanzie sono fornite dagli stessi Stati membri dell area dell euro. Il 1 luglio 2013 l EFSF sarà sostituito dall ESM. Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (EFSM) Istituito anch esso nel maggio 2010, l EFSM è in grado di fornire prestiti fino a 60 miliardi di euro a Stati membri dell area dell euro che necessitano di sostegno finanziario. L EFSM è garantito dal bilancio UE, ma non grava sul bilancio stesso. Anche l EFSM sarà sostituito dall ESM il 1 luglio Meccanismo europeo di stabilità (ESM) Si tratta del meccanismo permanente dell UE per la risoluzione delle crisi, che sarà operativo a partire dal 1 luglio Sostituirà l EFSM e l EFSF in quanto strumento attraverso il quale sarà fornita assistenza finanziaria agli Stati membri dell area dell euro che ne hanno bisogno. L assistenza sarà subordinata a rigorose condizioni di politica economica nel quadro di un programma di aggiustamento macroeconomico. I termini dell ESM sono stati concordati durante il Consiglio europeo del marzo L ESM avrà una capacità di prestito effettiva di 500 miliardi di euro. Per istituire l ESM è stata concordata una modifica all articolo 136 del TFUE. Semestre europeo A partire dal 2011, il primo semestre di ogni anno sarà caratterizzato da un ciclo di cooperazione politica intensa tra le istituzioni UE e i 27 Stati membri relativa sia all agenda economica che alla sorveglianza sui bilanci. Si tratta di un elemento centrale della governance economica rafforzata. Il Semestre si apre in gennaio con la presentazione, da parte della Commissione, dell Analisi annuale della crescita, che definisce le priorità per l UE in termini di riforme economiche e risanamento di bilancio. Queste priorità vengono poi discusse e avallate a marzo dal Consiglio europeo di primavera. In aprile gli Stati membri presentano alla Commissione e ai loro pari i programmi nazionali di riforma e i programmi di stabilità o di convergenza. Su questi programmi la Commissione emette poi raccomandazioni, che vengono avallate dal Consiglio europeo di giugno e adottate formalmente dal Consiglio dell UE a luglio. Gli Stati membri tengono conto di questi orientamenti nel redigere i bilanci nazionali, che vengono discussi in seno ai parlamenti nazionali secondo le modalità usuali nella 16

17 seconda parte dell anno. Ciò garantisce che la discussione dei bilanci nazionali comprenda, per la prima volta, una dimensione europea. Procedura per i disavanzi eccessivi Gli Stati membri devono evitare un disavanzo pubblico eccessivo (superiore al 3% del PIL) e un debito eccessivo (superiore al 60% del PIL). La Commissione ha proposto di rendere più rigorosa la procedura esistente per i disavanzi eccessivi, che mira ad evitare che i governi superino queste soglie. Quando uno Stato membro non rispetta le soglie, il Consiglio, sulla base di una raccomandazione della Commissione, decide di aprire una procedura per i disavanzi eccessivi. Ai paesi dell area dell euro nei confronti dei quali viene avviata tale procedura sarà richiesto di effettuare un deposito non fruttifero pari allo 0,2% del loro PIL e di adottare misure correttive come raccomandato dal Consiglio. Se la raccomandazione non sarà rispettata, il deposito sarà convertito in ammenda. Procedura per gli squilibri eccessivi Un elemento centrale della nuova governance economica dell UE è il rilievo dato all individuazione e alla correzione degli squilibri macroeconomici e di competitività, in particolare all interno dell area dell euro. Avvalendosi di un quadro di controllo composto di circa dieci indicatori, la Commissione individuerà gli squilibri che emergono in diversi settori dell economia. Su raccomandazione della Commissione, il Consiglio può aprire una procedura per gli squilibri eccessivi contro uno Stato membro nel quale siano stati osservati squilibri o riscontrati rischi di squilibri. Per i paesi dell area dell euro, la mancata correzione degli squilibri secondo una roadmap concordata e entro un termine specificato può portare all imposizione di ammende pari allo 0,1% del PIL. Programmi nazionali di riforma Tutti gli Stati membri presentano alla Commissione un Programma nazionale di riforma ad aprile/maggio, dopo il Consiglio europeo di marzo. Questo programma definisce le riforme economiche e le misure di stimolo della crescita che devono essere attuate nell anno successivo e oltre per far sì che lo Stato membro in questione avanzi verso l obiettivo al quale si è impegnato nel quadro della strategia Europa Gli Stati membri presentano i Programmi nazionali di riforma insieme ai Programmi di stabilità o convergenza, incentrati sul risanamento delle finanze. Le raccomandazioni indirizzate dalla Commissione ai singoli paesi si basano su entrambi i programmi. Programmi di stabilità o convergenza Nelle settimane successive al Consiglio europeo di marzo, gli Stati membri presentano alla Commissione i propri piani per garantire finanze pubbliche sane e sostenibili. Per i paesi dell area dell euro, questi piani si chiamano Programmi di stabilità, mentre per gli altri Stati membri si chiamano Programmi di convergenza. La Commissione valuta questi programmi insieme ai Programmi nazionali di riforma degli Stati membri in aprile/maggio. Le sue raccomandazioni vengono avallate dal Consiglio europeo di giugno e adottate formalmente dal Consiglio dell UE poco dopo. Patto di stabilità e crescita Il Patto di stabilità e crescita è il quadro attraverso il quale l UE garantisce la sostenibilità finanziaria di tutti i 27 Stati membri e in particolare dell area dell euro. Le riforme della governance economica dell UE che saranno formalmente concordate nel giugno 2011 renderanno il Patto di stabilità e crescita più chiaro, più forte e più efficace, sotto il profilo sia preventivo che di controllo dell attuazione. Per la prima volta i criteri per il debito pubblico e per il disavanzo pubblico saranno messi su un piano di parità. Gli Stati membri saranno tenuti a compiere progressi significativi verso gli obiettivi di bilancio a medio termine e la crescita della spesa dovrà essere mantenuta in linea con la crescita del PIL. La Commissione raccomanderà ammende pari allo 0,2% del PIL per i paesi dell area dell euro che 17

18 non adotteranno misure correttive in tal senso entro un termine concordato. Queste ammende saranno applicate a meno che la maggioranza qualificata degli Stati membri non esprima voto contrario. 18

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