GLI ISTITUTI DI MONETA ELETTRONICA (IMEL) NELLA REGOLAMENTAZIONE COMUNITARIA E NAZIONALE NEL TESTO UNICO BANCARIO
|
|
- Amedeo Arcuri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA MONETA ELETTRONICA (PARTE SECONDA) PROF.SSA FRANCESCA MITE
2 Indice 1 GLI ISTITUTI DI MONETA ELETTRONICA (IMEL) NELLA REGOLAMENTAZIONE COMUNITARIA E NAZIONALE NEL TESTO UNICO BANCARIO I RISCHI CONNESSI ALL USO DELLA MONETA ELETTRONICA: LE FRODI ON-LINE TRAMITE FURTO D IDENTITÀ LE FRODI CON CARTE DI CREDITO FORME DI SICUREZZA NELLA CARENZA LEGISLATIVA di 14
3 1 Gli istituti di moneta elettronica (IMEL) nella regolamentazione comunitaria e nazionale nel Testo Unico Bancario Il legislatore comunitario, preoccupato per il sempre più diffuso ricorso alla moneta elettronica per il regolamento delle transazioni economiche e resosi conto che in altri paesi (ad esempio Gran Bretagna) l attività di emissione di moneta elettronica era svolta anche da enti non bancari, ha deciso di disciplinare la materia e di ampliare il novero dei soggetti ammessi all esercizio di tale attività, consentendone lo svolgimento anche a soggetti diversi dalle banche. E così, anche a tutela della stabilità del sistema finanziario e del corretto funzionamento del sistema dei pagamenti, il legislatore comunitario ha disciplinato i soggetti abilitati ad emettere moneta elettronica nella DIRCEE 16/09/2009, n. 2009/110/CE, (concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE) con l obiettivo principale di limitare il novero dei soggetti abilitati ad emettere moneta elettronica in ragione delle possibili difficoltà, soprattutto da un punto di vista regolamentare; si rilevava, sin da subito, però come una simile limitazione avrebbe potuto influire in maniera negativa sul livello di concorrenzialità nel mercato dei sistemi di pagamento, condizionandone negativamente l innovazione e lo sviluppo. E allora, più precisamente, occorre domandarsi: chi può emettere la moneta elettronica? In Italia e nei Paesi membri dell Unione Europea l istituto emittente di moneta elettronica può essere soltanto: - una banca - o un Istituto di Moneta Elettronica (IMEL; ELMI, in inglese). Si tratta del cd. principio di riserva che sarà poi confermato in Italia nel 2012 con il D. Lgs. n. 45. Gli IMEL e gli Istituti di Pagamento si sono affiancati alle banche nelle attività di emissione di moneta elettronica e di prestazione dei servizi di pagamento. Attualmente, in Italia, la moneta elettronica è emessa dalle principali banche, dalle Poste Italiane s.p.a. e dai seguenti tre IMEL che finora sono stati autorizzati dalla Banca d Italia (dal Bollettino di Vigilanza della Banca d Italia): - Cartalis IMEL s.p.a., codice ABI 36000; - Mobilmat IMEL s.p.a., codice ABI 36001; - Istituto di Moneta Elettronica Europeo s.p.a., in sigla IMEL.EU s.p.a., codice ABI L adeguamento dell ordinamento italiano alle previsioni comunitarie si è avviato con 3 di 14
4 l approvazione della legge 1 marzo 2002, n. 39 (c.d. legge comunitaria 2001 ), che ha dettato le linee guida in materia di politica economica per il periodo e, agli artt. 55 e 56, ha introdotto modifiche di rilievo al T.U.B., attuate mediante l introduzione, nello stesso, del Titolo V- bis (artt. 114-bis 114-quinquies), dedicato agli Istituti di moneta elettronica, siffatte modifiche sono state apportate recentemente, con il D.Lgs. 16 aprile 2012, n. 45 che ha recepito la direttiva comunitaria su citata del Il nostro legislatore delegato del 2012 ha inserito un nuovo titolo (V- bis appunto) dedicato alla disciplina di questa nuova figura di intermediario. Prima di analizzare più dettagliatamente la normativa relativa agli IMEL, è doveroso ribadire sin da subito che in Italia, l autorizzazione a svolgere l attività di emissione di moneta elettronica è rilasciata dalla Banca d Italia, previo accertamento del possesso di determinati requisiti relativi al capitale sociale, alla struttura organizzativa, alla composizione degli organi sociali di amministrazione e di controllo e al programma di attività. A determinate condizioni relative ai volumi di moneta elettronica che intende emettere e al tipo di mercato cui si rivolge, l IMEL può fruire di alcune deroghe che consentono l esercizio dell attività in presenza di requisiti meno severi In particolare, nel disciplinare l emissione di moneta elettronica, l art. 114-bis del T.U.B., recependo gli orientamenti espressi in ambito comunitario, fissa il principio di riserva dell attività di emissione di e-money a favore di due categorie di soggetti: le banche e gli istituti di moneta elettronica (IMEL). Precisando, altresì, che possono emettere moneta elettronica, nel rispetto delle disposizioni ad essi applicabili, anche la Banca centrale europea, le banche centrali comunitarie, lo Stato italiano e gli altri Stati comunitari, le pubbliche amministrazioni statali, regionali e locali, nonché Poste Italiane. Come si rimborsa la moneta elettronica? 1 DECRETO LEGISLATIVO 16 aprile 2012, n. 45. Attuazione della direttiva 2009/110/CE, concernente l'avvio, l'esercizio e la vigilanza prudenziale dell'attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE. 4 di 14
5 Quanto alle modalità di rimborso della moneta elettronica, l art. 114-ter, afferma che l emittente di moneta elettronica rimborsa, su richiesta del detentore, la moneta elettronica in ogni momento e al valore nominale, secondo le modalità e le condizioni indicate nel contratto di emissione in conformità dell articolo 126-novies. Il diritto al rimborso si estingue per prescrizione nei termini ordinari di cui all articolo 2946 del codice civile. Quanto ai tempi entro i quali il detentore può chiedere il rimborso, la legge afferma che esso può essere richiesto a) prima della scadenza del contratto, nella misura richiesta; b) alla scadenza del contratto o successivamente: 1) per il valore monetario totale della moneta elettronica detenuta; 2) nella misura richiesta, se l emittente è un istituto di moneta elettronica autorizzato ai sensi dell articolo 114-quinquies, comma 4, e i fondi di pertinenza del medesimo detentore possono essere impiegati per finalità diverse dall utilizzo di moneta elettronica, senza che sia predeterminata la quota utilizzabile come moneta elettronica. All art. 114-quater, dedicato agli Istituti di moneta elettronica, si afferma che la Banca d Italia iscrive in un apposito albo gli istituti di moneta elettronica autorizzati in Italia e le relative succursali nonché le succursali in Italia degli istituti di moneta elettronica con sede legale in uno Stato comunitario o extracomunitario. Gli istituti di moneta elettronica trasformano immediatamente in moneta elettronica i fondi ricevuti dal richiedente; per la distribuzione e il rimborso della moneta elettronica possono avvalersi di persone fisiche o giuridiche che agiscano in loro nome. Peraltro, gli istituti di moneta elettronica possono: a) prestare servizi di pagamento e le relative attività accessorie ai sensi dell articolo 114- octies senza necessità di apposita autorizzazione ai sensi dell articolo 114-novies; b) prestare servizi operativi e accessori strettamente connessi all emissione di moneta elettronica. Più precisamente, gli Istituti in questione possono esercitare anche attività connesse e strumentali; in particolare, possono esercitare attività che consentono di promuovere e sviluppare l attività principale esercitata (attività connesse) e attività che hanno carattere ausiliario rispetto allo svolgimento dell attività principale (attività strumentali). A titolo indicativo, rientrano tra le attività di cui sopra: - memorizzazione di dati su dispositivi elettronici per conto di terzi; 5 di 14
6 - progettazione e realizzazione di procedure, dispositivi e supporti relativi all attività di emissione e gestione di moneta elettronica; - gestione di sistemi informativi, di elaborazione dati, di sicurezza, di telecomunicazione; - prestazione, per conto di terzi emittenti di moneta elettronica, di servizi connessi con l emissione di moneta elettronica; - distribuzione di moneta elettronica e di altri strumenti di pagamento emessi da terzi. Agli Imel resta comunque preclusa la concessione di crediti in qualunque forma, sia pure nei limiti stabiliti dalla Banca d Italia- Dall esame della normativa esaminata, emerge che la soluzione adottata dal legislatore comunitario, al quale si è conformato anche quello italiano, è stata quella di riconoscere anche a soggetti diversi dalle banche la capacità di emettere moneta elettronica. La disciplina dettata per gli IMEL appare meno articolata e complessa rispetto a quella prevista per le banche, attraverso un complesso di regole prudenziali meno stringenti, stante le differenze esistenti tra i due soggetti sul piano generale dell operatività, con l obiettivo primario di garantire parità di condizioni tra le diverse figure di intermediari nello svolgimento dell attività di emissione di moneta elettronica. Tali previsioni sono state completate dalla Banca d Italia la quale, sulla scorta di quanto previsto dall art. 146 T.U.B., che le riconosce potestà regolamentare nel settore dei pagamenti, ha concorso a tracciare un quadro chiaro e preciso del sistema di sorveglianza/vigilanza sul sistema dei pagamenti e, per i profili che qui rilevano, sull attività degli IMEL. La Banca d Italia, più precisamente, esercita la sorveglianza sul sistema dei pagamenti avendo riguardo al suo regolare funzionamento, alla sua affidabilità ed efficienza, nonché alla tutela degli utenti di servizi di pagamento. Per il perseguimento di tali finalità, la Banca d Italia, nei confronti dei soggetti che emettono o gestiscono strumenti di pagamento, prestano servizi di pagamento, gestiscono sistemi di scambio, di compensazione e di regolamento o gestiscono infrastrutture strumentali tecnologiche o di rete, fra le altre cose, può emanare disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: 1) il contenimento dei rischi che possono inficiare il regolare funzionamento, l affidabilità e l efficienza del sistema dei pagamenti; 2) l accesso dei prestatori di servizi di pagamento ai sistemi di scambio, di compensazione e di regolamento nonché alle infrastrutture strumentali tecnologiche o di rete; 3) il funzionamento, le caratteristiche e le modalità di prestazione dei servizi offerti. 6 di 14
7 Ai sensi dell art. 53, primo comma del T.U.B., la Banca d Italia, in conformità delle deliberazioni del CICR, emana disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: a) l adeguatezza patrimoniale; b) il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni; c) le partecipazioni detenibili; d) il governo societario, l organizzazione amministrativa e contabile, nonché i controlli interni e i sistemi di remunerazione e di incentivazione; d-bis) l informativa da rendere al pubblico sulle materie di cui alle lettere da a) a d). Quanto all adeguatezza patrimoniale del soggetto, l entità del patrimonio (e la sua conseguente valutazione) rappresenta un parametro importante per assicurare la stabilità delle banche e, nel caso che qui interessa, degli istituti di moneta elettronica. A ben vedere, infatti, la dotazione patrimoniale costituisce l elemento principale al quale rapportare la capacità del soggetto di far fronte ai rischi tipici dell attività esercitata. Alla luce di ciò, gli IMEL dovranno adottare adeguate misure di contenimento del rischio operativo cui sono esposti; si tratta di rischi legati alla possibile utilizzazione degli strumenti di moneta elettronica da parte di soggetti non autorizzati, nonché alla duplicazione o creazione abusiva della stessa. 7 di 14
8 2 I rischi connessi all uso della moneta elettronica: le frodi on-line tramite furto d identità La Moneta Elettronica nasce come strumento di pagamento per spese di importo limitato e, entro determinati limiti di legge, può essere venduta senza rispettare le procedure di identificazione del cliente imposte dalla normativa antiriciclaggio. Inoltre, come per i conti correnti bancari on-line, a determinate condizioni gli strumenti di moneta elettronica possono essere aperti "a distanza", mediante procedure di identificazione del cliente che, per loro natura, in alcuni casi possono rivelarsi meno sicure dell identificazione "de visu" tradizionale. Questa particolare operatività, più semplice e snella di quella prevista per i tradizionali conti bancari, in alcuni, limitati, casi, può consentire a potenziali truffatori i c.d. furti d identità, ovvero l apertura di conti o carte intestati a terze persone, ignare di tale furto, finalizzata ad incassare i proventi di reati (per esempio, il prezzo di vendite truffaldine commesse on-line a danno di terzi, oppure le somme provenienti da phishing bancario). E importante, perciò, che gli utenti che intendono compiere transazioni on-line utilizzino i principali siti web a ciò dedicati e seguano i consigli per la sicurezza ivi pubblicati, e che gli operatori (le banche che operano on-line e gli Imel) acquisiscano la maggiore quantità di dati possibile dai clienti, incluso l indirizzo IP di collegamento ad internet, che è sempre richiesto dagli organi inquirenti in caso di denuncia penale. 8 di 14
9 3 Le frodi con carte di credito La moneta digitale, pur vantaggiosa sotto molteplici aspetti, si presta purtroppo anche al compimento di numerosissime frodi cd informatiche, contro le quali la migliore arma resta sempre l informazione. Essere informati edotti e documentati sulle più comuni frodi informatiche e sugli strumenti di difesa è di fondamentale importanza per lavorare in sicurezza con ogni servizio di banca virtuale. Ciò a cui tendono i truffatori è impossessarsi in modo illecito degli strumenti per accedere a quelle operazioni bancarie che sono disponibili via web, facendo leva sulla buona fede di quegli utenti che sono invece regolarmente accreditati ad usufruirne. Il decreto legislativo 11 aprile 2011, n. 64, definisce il furto d identità (Id-theft) come una condotta criminale attuata attraverso l impersonificazione totale l occultamento totale della propria identità mediante l utilizzo indebito di dati concernenti l identità e il reddito di un altro soggetto. L impersonificazione può riguardare l utilizzo indebito di dati riferibili sia a un soggetto in vita che a un soggetto deceduto oppure attraverso l impersonificazione parziale l occultamento parziale della propria identità mediante l impiego, in forma combinata, di dati relativi alla propria persona e l utilizzo indebito di dati relativi ad un altro soggetto. Per le carte di credito si distinguono tre principali tipologie di frodi: Quando il truffatore utilizza una carta di credito della quale è in possesso avendola sottratta in precedenza ad un altra persona si parla di Card ID-theft. In siffatta evenienza c è un vero e proprio furto di identità ai danni del titolare della carta di credito; il criminale si sostituisce totalmente alla vittima. Quando la carta rubata è fisicamente presente al momento dell acquisto e quindi il truffatore la esibisce al momento del pagamento affinché la transazione abbia buon esito, si parla di Cardpresent fraud. Di solito tale forma di truffa si consuma con carte di credito smarrite o rubate, contraffazione di carte o utilizzo di blank card. Quando non occorre l esistenza fisica della carta, in quanto il truffatore utilizza solo i dati della carta di credito, solitamente per acquisti online che non prevedono un face-to-face, si parla di Card-non-present fraud. Al riguardo, esistono diverse tecniche per impossessarsi dei dati delle carte di credito: - attraverso lo skimming, dal verbo inglese to skim (strisciare) si cerca di carpire codici o 9 di 14
10 password catturando i dati della carta direttamente dagli ATM mediante l uso di dispositivi in grado di leggere la banda magnetica della card; - con il phishing o pishing 2, (il cui significato è pescare) si cerca di sottrarre i dati attraverso l uso ingannevole delle ; in sostanza consiste tramite l invio di contraffatte si tenta di impossessarsi dei codici di accesso personali del destinatario della e mail per scopi evidentemente illegali: questo il sistema criminale mediante il quale si pone in essere siffatta frode informatica: il truffatore invia una e mail, al destinatario che ricevete si chiede di accedere ai servizi on line della banca cliccando sul link indicato nella mail per (dice il truffatore!) effettuare delle verifiche, o perché sarebbero state eseguite dubbie transazione, o altro. Dopo di che, l ignaro che riceve la mai ove cliccate sul link della mail sarà ricondotto ad un sito fasullo pressoché identico a quello della banca. Quindi alla ignara vittima sarà richiesto di autenticarsi, comunicando i codici personali ai truffatori, i quali avranno così ricevuto i dati della vittima e potranno utilizzarli per operazioni illegali. È, in conclusione un furto via posta elettronica. - mediante il trashing invece, si vuol risalire ai dati del possessore della carta di credito mediante la lettura di scontrini o estratti conto facilmente reperibili in prossimità degli ATM, scontrini o estratti conto possono essere una fonte diretta o indiretta per ottenere dati attraverso l utilizzo di semplici software scaricabili dalla rete. Più precisamente, si utilizzano dei dati personali di una terza persona rubando nella spazzatura documentazione personale (ricevute, bollette, estratti conto, documenti assicurativi, lettere personali, ecc.) che spesso contengono dati riservati come il codice fiscale o il numero di conto corrente, senza prima averla resa illeggibile, tagliuzzandola o utilizzando un tritadocumenti. Infine e per concludere sul furto di identità, in generale si configura ogni qualvolta un informazione individuale, relativa ad una persona fisica o giuridica sia reperita in modo fraudolento da un criminale con l intento di assumerne l identità per compiere atti illeciti. Di tutta evidenza gli ingenti danni che dal furto di identità possono derivare: non solo una danno economico/finanziario, ma anche un danno morale/psicologico, correlato allo stress emotivo dovuto alla sensazione di impotenza che genera rabbia e/o paura, nonché un danno dovuto all impegno di 2 Il phishing è una frode informatica finalizzata all acquisizione di dati personali riservati e sensibili come ad esempio numeri di carta di credito, password, dati relativi al proprio conto e così via. Questi sono generalmente richiesti tramite e mail in cui il mittente si presenta come una fonte legittima per richiedere l immissione di tale dati. Una volta inseriti l autore della frode potrà operare al vostro posto, movimentando somme di denaro. È in sostanza una truffa on-line tramite la quale i phisher, truffatori e ladri di informazioni personali con competenze tecniche, lo spamming, siti Web ingannevoli, e messaggi istantanei per indurre le persone a divulgare informazioni riservate, come ad esempio dettagli sul conto corrente bancario e sulle carte di credito. 10 di 14
11 tempo ed energia necessari per risolvere i problemi scaturiti alla frode, come quello di ricostruire il proprio profilo digitale. Non solo. Vittime di siffatta subdola condotta criminale, possono essere anche imprese che evidentemente si vogliono utilizzare allo scopo di effettuare un commercio sotto falso nome. Una volta effettuato il furto, i criminali con la nuova identità saranno in grado di aprire un conto corrente bancario, emettere assegni contraffatti e prosciugare il conto corrente della vittima, acquistare auto, elettrodomestici ed altri beni di consumo a rate, scrivere alla filiale di banca e modificare le coordinate bancarie. Gli estratti conto saranno quindi inviati al nuovo indirizzo, rendendo difficile scoprire il reato che si sta perpetrando col nome della vittima. 11 di 14
12 4 Forme di sicurezza nella carenza legislativa Le difficoltà della lotta al furto di identità e alle frodi informatiche derivano dalla mancanza di una normativa specifica. Intanto non si tratta di un reato per il quale è prevista la procedibilità d ufficio. Colui il quale ha subito il furto di identità deve necessariamente proporre querela; in mancanza non si può procedere.. Il giudice, infatti, non può agire di iniziativa propria. La legislazione sul furto di identità e sulle frodi con carte di pagamento si limita a: art. 494 del codice penale 3 : Impersonificazione (sostituzione di persona) pena massima un anno decreto legislativo 231/07 recante Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione, art di recepimento della direttiva europea 2005/60/CE, decreto legislativo 11 aprile 2011, n.64, codice privacy (D.lgs. 196/03 art. 1) che recita che i dati personali sono diritti inviolabili. È di tutta evidenza che in siffatta situazione nel momento in cui il giudice viene investito di una questione che attiene ad un presunto furto di identità, non può che invocare altre norme e utilizzarle 3 Art. 494 c.p.. Sostituzione di persona. Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona (2), o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno. 4 Art. 59, rubricato sanzioni penali, anorma del quale: (.) Chiunque, al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendone titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all'acquisto di beni o alla prestazione di servizi, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 a euro. Alla stessa pena soggiace chi, al fine di trarne profitto per sé o per altri, falsifica o altera carte di credito o di pagamento o qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all'acquisto di beni o alla prestazione di servizi, ovvero possiede, cede o acquisisce tali carte o documenti di provenienza illecita o comunque falsificati o alterati, nonché ordini di pagamento prodotti con essi( ). 12 di 14
13 adattandole al caso concreto, non avendo specifici riferimenti 5. La mancanza di una normativa specifica crea poi posizioni paradossali per cui, ad esempio ai sensi dell art. 485 (falsità in scrittura privata) chi falsifica un cedolino di assicurazione è punito per la querela dell assicurazione frodata, mentre chi inventa il nome di un assicurazione e si auto produce un cedolino non è sanzionabile perché, non esistendo la compagnia, non esiste chi può fare querela 6. Come si diceva poco sopra, una volta compiuto il furto, con la nuova identità i criminali saranno in grado fra le altre cose di compiere acquisti di ogni genere (auto, elettrodomestici ed altri beni di consumo) a rate, ma anche di scrivere direttamente alla filiale di banca e modificare le coordinate bancarie. Gli estratti conto saranno quindi inviati al nuovo indirizzo, rendendo difficile scoprire il reato che si sta perpetrando col nome della vittima. Tuttavia è da dire che benchè gli acquisti online siano particolarmente delicati ed espongano fortemente chi li compie ad episodi truffaldini, oggi pagare online è diventato piuttosto sicuro e tutelato, basta usare qualche accortezza. La legge italiana tende sempre più a tutelare il consumatore e le banche; chi rischia forse maggiormente è il commerciante. L utente, consumatore che acquista un prodotto da un negozio online, infatti, gode di una tutela piuttosto completa. E così, se il prodotto venduto viene smarrito o il consumatore non è soddisfatto, è previsto l esercizio del diritto di recesso; il venditore dovrà riaccreditare totalmente l ammontare speso, sulla carta di credito dell utente7. In ipotesi di appropriazione indebita di codici e/o dati di carte di credito attraverso tecniche di phishing, per colui che le compie sono previste pene e sanzioni che vanno da 1 a 5 anni di reclusione e una multa che va da 309 a Quanto alla precauzioni da prendere onde evitare di essere truffati online è consigliato: - verificare la presenza e salvare tutti i dati del venditore (nome, cognome, indirizzo, partita IVA, locazione della ditta o società), in modo tale da avere un recapito nel caso in cui il venditore faccia perdere le proprie tracce. - Inserire i dati della carta di credito solo se nel form di inserimento dei dati è presente una connessione sicura, basti controllare la presenza di un lucchetto nella parte inferiore del 5 In particolare si ricorrerà al più al reato di diffamazione (articolo 595, Codice penale), a quello di falsità materiale in scrittura privata (articolo 485) o a quello di sostituzione di persona (articolo 494). 6 Al riguardo si rinvia a 7 Articolo 56 del codice del consumo, decreto legislativo 206 del Articolo 12, legge 97 del di 14
14 browser, e che la pagina sia protetta dal protocollo HTTPS (Secure HyperText Transfer Protocol, di cui parleremo più avanti), ovvero se è presente la scritta https nella barra dove viene inserito il nome del sito. - Monitorare con frequenza lo stato del proprio conto, in modo da verificare l eventuale presenza di anomalia che devono al più presto essere contestate. - Conservare tutte le mail che confermano l acquisto del prodotto, poiché fungono da ricevute di pagamento. - Avere sempre sotto mano il numero verde della carta di credito per poterla eventualmente bloccare. 14 di 14
Circolare N.146 del 19 Ottobre 2012. Novità in materia di disposizioni di bonifico
Circolare N.146 del 19 Ottobre 2012 Novità in materia di disposizioni di bonifico Novità in materia di disposizioni di bonifico Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che sono state pubblicate,
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliDocumento dell ABI, in risposta al documento di consultazione del MEF su
Documento dell ABI, in risposta al documento di consultazione del MEF su Consultazione pubblica relativa allo schema recante recepimento della direttiva 2009/110/CE e, concernente l avvio, l esercizio
DettagliPROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI
PROCEDURA DI INTERNAL DEALING RELATIVA ALLE OPERAZIONI SU AZIONI DI VISIBILIA EDITORE S.P.A. POSTE IN ESSERE DAGLI AMMINISTRATORI In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliIl Presidente dell Autorità di Informazione Finanziaria
REGOLAMENTO N.4 DELL AUTORITA DI INFORMAZIONE FINANZIARIA DISCIPLINANTE IL CONTENUTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO DI FONDI AI SENSI DELL ARTICOLO 38, COMMA 4 DELLA LEGGE N. CXXVII DEL 30
DettagliRoma, 11 aprile 2013 C NOTA
Direzione Centrale Accertamento Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Adempimenti all Archivio dei rapporti finanziari da parte di soggetti che svolgono in Italia attività di prestazione di servizi di pagamento
DettagliPunto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria
Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto
DettagliNORMATIVA ANTIRICICLAGGIO
Servizio circolari per la clientela Circolari specialistiche sui temi giuridici. tributari e finanziari. Circolare Gennaio 2008 n 3 Milano, 25 gennaio 2008 NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO Dal 30/04/2008 cambiano
DettagliFAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE
FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?
DettagliSUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -
SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17 e l art. 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo
DettagliASSEGNI: CAMBIA TUTTO Novità anche per pagamenti in contanti e libretti al portatore
Impa_assegni_4 31-03-2008 14:46 Page 2 C ASSEGNI: CAMBIA TUTTO Novità anche per pagamenti in contanti e libretti al portatore Composite M Y CM MY CY CMY K A S S E G N I : C A M B I A T U T T O INDICE Assegni
DettagliANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it
ANTIRICICLAGGIO avv.pierluigioliva@hotmail.it Il quadro normativo!! Direttive CEE!! D. lgs. 21.11.2007 n.231!! D. lgs. 25.9.2009 n.152!! Il fine è quello di prevenire l utilizzo del sistema finanziario
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliSENATO. 6 Commissione (Finanze) 5 novembre 2008 TESTO UNIFICATO PROPOSTO DALLA RELATRICE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 414 E N. 507
SENATO 6 Commissione (Finanze) 5 novembre 2008 TESTO UNIFICATO PROPOSTO DALLA RELATRICE SUI DISEGNI DI LEGGE N. 414 E N. 507 Disposizioni di contrasto al furto d identità e in materia di prevenzione delle
Dettagli( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI )
( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) PROCEDURA RELATIVA ALLA TENUTA E AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO AD INFORMAZIONI PRIVILEGIATE IN GIOVANNI CRESPI SPA Approvata dal Consiglio
DettagliBLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING
BLUE NOTE S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Premessa La presente procedura (Ia Procedura) regola gli obblighi informativi inerenti le Operazioni (come infra definite) compiute dagli Amministratori di
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE
REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito
DettagliUTILIZZO FRAUDOLENTO DEL BANCOMAT. In materia di controversie bancarie e finanziarie, dal 2009 è operativo l Arbitro
UTILIZZO FRAUDOLENTO DEL BANCOMAT In materia di controversie bancarie e finanziarie, dal 2009 è operativo l Arbitro Bancario Finanziario (ABF), al quale rivolgersi per risolvere stragiudizialmente le controversie
DettagliMIFID Markets in Financial Instruments Directive
MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
FONDAZIONE dott. PIETRO FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PROTOCOLLO PT 04 GESTIONE DELLE RISORSE
DettagliInformativa n. 11. Limitazioni all uso del contante, degli assegni e dei libretti al portatore (DLgs. 21.11.2007 n. 231) - Principali novità INDICE
Informativa n. 11 del 2 aprile 2008 Limitazioni all uso del contante, degli assegni e dei libretti al portatore (DLgs. 21.11.2007 n. 231) - Principali novità INDICE 1 Novità in materia di utilizzo del
DettagliICT SECURITY N. 52 Gennaio/Febbraio 2007 Sicurezza informatica e responsabilità amministrativa degli enti. Autore: Daniela Rocca
Sommario - I fatti illeciti a vantaggio o nell interesse dell organizzazione - Le fattispecie di reato rilevanti - I modelli di organizzazione e controllo e la mappatura dei processi a rischio Il D. Lgs.
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Decreto Legislativo 16 aprile 2012, n. 45 Attuazione della direttiva 2009/110/CE, concernente l avvio, l esercizio e la vigilanza prudenziale dell attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
Dettaglil agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA
l agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA AGGIORNATA CON IL DECRETO 28 MARZO 2007 DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE
DettagliFEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliIl glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.
Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliLa Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;
Oggetto: Definizione linee di indirizzo per accesso in consultazione alla banca dati informatizzata dell Anagrafe del Comune di Teglio ed utilizzo dei dati anagrafici da parte degli Uffici comunali. La
DettagliFiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 324 26.11.2013 Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale Gli adempimenti previsti per gli organi di controllo Categoria: Antiriciclaggio
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliGli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:
Fattura elettronica: caratteristiche e vantaggi La legge per tutti.it Stefano Veltri Il recente decreto sviluppo ha modificato la disciplina sulla fattura elettronica, allo scopo di favorirne la diffusione.
DettagliFAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI
FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento
Dettagli- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA
75 - PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA 75 76 D.1. I reati di cui all art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/2001. Esemplificazione
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliDirettiva 98/84/CE del 20 novembre 1998, sulla tutela dei servizi ad accesso condizionato e dei servizi di accesso condizionato.
Direttiva 98/84/CE del 20 novembre 1998, sulla tutela dei servizi ad accesso condizionato e dei servizi di accesso condizionato. Decreto legislativo 15 novembre 2000, n. 373 OBIETTIVO Armonizzazione delle
DettagliASPETTI PARTICOLARI: LE LIMITAZIONI ALL USO DEI CONTANTI E DEI TITOLI AL PORTATORE
ASPETTI PARTICOLARI: LE LIMITAZIONI ALL USO DEI CONTANTI E DEI TITOLI AL PORTATORE L art. 49 del DLGS n. 231/07 vieta il trasferimento di denaro contante, libretti e/o titoli al portatore fra soggetti
DettagliTrasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1119 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del deputato COSTA (V. stampato Camera n. 925) approvato dalla Camera dei deputati il 17 ottobre 2013 Trasmesso dal Presidente
DettagliLinee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti
Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Premessa Indice 1. A cosa serve il Fondo di Garanzia 2 2. Quali operazioni possono essere garantite ad un libero professionista
DettagliProposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Proposta di autorizzazione all acquisto ed all alienazione di azioni proprie; deliberazioni inerenti e conseguenti. Signori Azionisti, l ultima autorizzazione all acquisto di azioni proprie, deliberata
DettagliGlossario Antiriciclaggio
Pagina 1 di 7 Glossario Antiriciclaggio Adeguata Verifica Amministrazioni interessate Archivio Unico Informatico Autorità di Vigilanza di Settore Banca di Comodo CAP Cliente Conti di passaggio Dati identificativi
DettagliREATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA. Hanno contribuito
Responsabilità degli amministratori in ambito penale tipologie di reati specifici per le società quotate in borsa REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA a cura di Margherita Gardi per il
DettagliTE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING
TE WIND S.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di TE Wind S.A. in data 7 ottobre 2013-1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17
DettagliREGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE ART.1 - CONTESTO NORMATIVO 1.Il presente Regolamento disciplina le modalità di pubblicazione sul sito informatico dell Istituto Comprensivo Statale
DettagliINFORMATIVA SULLA PRIVACY. In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al
INFORMATIVA SULLA PRIVACY In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano. Si tratta di una informativa che
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008
DettagliPROCEDURA INTERNAL DEALING
PROCEDURA INTERNAL DEALING In applicazione del combinato disposto degli articoli 11, 17 e 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo del Capitale (il Regolamento Emittenti AIM ), il Consiglio
DettagliLa responsabilità amministrativa degli enti si estende ai delitti in materia di trattamento dei dati personali. Novità introdotte dal D.l. n. 93/2013.
La responsabilità amministrativa degli enti si estende ai delitti in materia di trattamento dei dati personali. Novità introdotte dal D.l. n. 93/2013. Il D.l. 14 agosto 2013, n. 93, entrato il vigore lo
DettagliIn questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.
LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliMINISTERO DELL INTERNO ISTITUTO PER LA VIGILANZA Dipartimento della Pubblica Sicurezza CONVENZIONE
CONVENZIONE RELATIVA ALLA DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ACCESSO ALLA BANCA DATI SINISTRI R.C.AUTO DA PARTE DEL MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Il del Ministero dell Interno
DettagliIL CONTO CORRENTE. Che cos è. Il conto corrente è il contratto attraverso il quale si regolano i rapporti tra la banca
IL CONTO CORRENTE Che cos è Il conto corrente è il contratto attraverso il quale si regolano i rapporti tra la banca e il cliente, al fine di poter gestire il proprio denaro. In particolare, la banca,
DettagliCodice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"
Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con
DettagliImposta di bollo su titoli di credito rilasciati senza la clausola di non trasferibilità
IMPOSIZIONE INDIRETTA CIRCOLARE N. 18 DEL 18 MARZO 2008 Imposta di bollo su titoli di credito rilasciati senza la clausola di non PROVVEDIMENTI COMMENTATI Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 (art.
DettagliComune di Padova. Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova
Comune di Padova Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 17 giugno 2011 Indice CAPO I PRINCIPI GENERALI...2 Articolo
Dettagli(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su
MONCLER S.p.A. Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 50.000.000,00 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n 1763158 Relazione
DettagliCamfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie
Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede
DettagliASSEMBLEA DEI SOCI DEL 19/20 APRILE 2013 AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO ED ALL ALIENAZIONE DI AZIONI PROPRIE RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 19/20 APRILE 2013 AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO ED ALL ALIENAZIONE DI AZIONI PROPRIE RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1/7 Egregi Consoci, Si ricorda che l art. 23 dello Statuto
DettagliAppunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO
Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO I SERVIZI DI INVESTIMENTO Tali investimenti danno origine alla raccolta bancaria indiretta, termine con il quale si identificano alcuni
DettagliProt. n.8930 A 22 a Torino, 4 novembre 2014 IL DIRETTORE GENERALE
Prot. n.8930 A 22 a Torino, 4 novembre 2014 IL DIRETTORE GENERALE VISTA VISTA la nota prot. n. 6246 del 1 dicembre 2011 della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi relativa
DettagliRISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015
RISOLUZIONE N. 98/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 OGGETTO: Consulenza giuridica Fatturazione delle prestazioni rese dai medici di medicina generale operanti in regime di convenzione con
DettagliEUROCONSULTANCY-RE. Privacy Policy
Privacy Policy EUROCONSULTANCY-RE di Concept Design 95 Ltd Registered in England - Co. Reg. no. 3148248 - VAT no.690052547 (GB) No. Iscrizione Camera di Commercio di Milano (REA) 1954902 Codici Fiscale
DettagliProfili contrattuali per l accesso ai servizi di trasporto, dispacciamento e vendita dell energia elettrica immessa e prelevata per un ASSPC
Profili contrattuali per l accesso ai servizi di trasporto, dispacciamento e vendita dell energia elettrica immessa e prelevata per un ASSPC Nella tabella 1 sono elencate tutte le qualifiche rilevanti
DettagliNotiziario settimanale 24-30 giugno 2002. Indirizzi e-mail e invio di pubblicità. Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft
Newsletter Notiziario settimanale Indirizzi e-mail e invio di pubblicità Documento dei Garanti UE sul nuovo software Microsoft Obblighi a tutela della privacy per i gestori Tlc 1 Newsletter 2002 LA SOLA
DettagliDOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SCHEMA DI
DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE SCHEMA DI Regolamento di disciplina dei requisiti patrimoniali e di indipendenza delle società di consulenza finanziaria, nonché dei requisiti di professionalità, onorabilità
DettagliMOBYT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -
MOBYT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17 e l art. 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo del Capitale (il Regolamento
DettagliREATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATO 2 REATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1) CORRUZIONE La corruzione consiste in un accordo tra un privato ed un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio mediante il
DettagliLegge federale sulle borse e il commercio di valori mobiliari
Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Approvato dal Consiglio degli Stati il 20.12.2011 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 27.04.2012 Legge federale sulle borse
Dettagli4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria
Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato
DettagliR E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta
R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata
DettagliOggetto Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: comunicazione nominativi 1.
DIREZIONE GENERALE DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE Circolare n. 11 Roma, 12 marzo 2009 Al Dirigente Generale Vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture Centrali e Territoriali e p.c. a: Organi Istituzionali
DettagliSezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE
DettagliPRIVACY POLICY DEL SITO WEB
PRIVACY POLICY DEL SITO WEB Via Cola di Rienzo, 243 I - 00192 ROMA Tel. +39 06.97614975 Fax +39 06.97614989 www.aido.it aidonazionale@aido.it C.F. 80023510169 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEGLI UTENTI
DettagliCOMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)
COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Approvato con deliberazione C.C. n. 28 del 3 maggio 2011 ARTICOLO 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento
DettagliModello Antiriciclaggio (D. Lgs. 21 novembre 2007, n. 231)
Gentile Cliente, al fine del corretto assolvimento degli obblighi antiriciclaggio previsti dal D. Lgs. 231/2007, relativo alla prevenzione dell uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi
DettagliAllegato 1. Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78. Art.42.
Allegato 1 Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 Art.42. Reti di imprese 1. (soppresso dalla legge di conversione) 2. Alle imprese
DettagliPirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013
Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell
DettagliCircolare N.34 del 6 Marzo 2014
Circolare N.34 del 6 Marzo 2014 ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche. I chiarimenti del MISE Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliAllegato: Contratto di fornitura di servizi
All. n. 2. Allegato: Contratto di fornitura di servizi Premesso che: - Commerfin S.C.P.A., con sede legale in Roma, Via Nazionale, 60 (la Società o Commerfin ), iscrizione al Registro delle Imprese di
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;
DettagliAllegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità.
Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Art. 1. Aventi diritto alle Credenziali-People 1. Per l accesso ai Servizi-People sviluppati
DettagliPRIVACY POLICY SITO INTERNET
I H A D S.R.L. VIALE CAMPANIA 33 I - 20133 MILANO PRIVACY POLICY SITO INTERNET Tel. +39 029941767 Fax +39 02700506378 www.ihad.it info@ihad.it Cap Soc: 10000 C.F. e P.IVA 04558090967 R.E.A. 1756291 PERCHÉ
DettagliRISOLUZIONE N. 71/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 71/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 marzo 2009 ot. 2005/ OGGETTO: Istanza di Interpello - Imposta sul valore aggiunto - Requisiti di territorialità delle cessioni relative
DettagliInformativa n. 38. La manovra di Ferragosto ( DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE
Informativa n. 38 del 21 settembre 2011 La manovra di Ferragosto ( DL 13.8.2011 n. 138 convertito nella L. 14.9.2011 n. 148) - Novità in materia di reati tributari INDICE 1 Premessa... 2 2 Operatività
DettagliCITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008
Dettagli1. PREMESSA... 3 2. MOTIVAZIONI PER LE QUALI È RICHIESTA L AUTORIZZAZIONE ALL ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE... 3
Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione sul punto 3 all ordine del giorno (Proposta di Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie) ai sensi dell'art. 73 del Regolamento
DettagliCONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA
CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
DettagliPolitica per la Negoziazione di prodotti finanziari
Politica per la Negoziazione di prodotti finanziari (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle misure Consob di livello 3 in tema di prodotti finanziari illiquidi del
DettagliRiconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it
Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i
DettagliRegolamento per la raccolta, trasmissione e negoziazione. tramite l Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. delle azioni ordinarie
Regolamento per la raccolta, trasmissione e negoziazione tramite l Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane delle azioni ordinarie della Banca di Credito Popolare S.C.p.A. Adottato dal Consiglio
DettagliSettore Affari Generali e Istituzionali. Disciplinare per le Pubblicazioni on line
Settore Affari Generali e Istituzionali Disciplinare per le Pubblicazioni on line ANNO 2014 INDICE Art. 1 Principi generali... 3 Art. 2 Modalità di accesso al servizio on line... 3 Art. 3 Atti destinati
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
VISTO il Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e successive modificazioni; VISTO
Dettagli