Detrazioni per carichi di famiglia

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1 Detrazioni per carichi di famiglia A cura di Paola Sabatino Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Modello Redditi 2018 Tavola sinottica Sintesi L articolo 12 del D.P.R. n.917/86 disciplina le detrazioni per carichi di famiglia. Nello specifico, il comma 2, del predetto articolo, prevede che << le detrazioni di cui al comma 1 e 1-bis spettano a condizione che le persone alle quali si riferiscono possiedono un reddito complessivo, computando anche le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa Cattolica, non superiore a 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili>>. Novità La Legge Cirinnà, entrata in vigore il 5 Giugno 2016, ha introdotto nel nostro ordinamento, la regolamentazione che equipara le unioni tra persone dello stesso sesso e convivenze di fatto, alla famiglia tradizionale. L equiparazione effettuata dalla Legge Cirinnà, consente, quindi, di estendere, alle unioni civili, figure giuridiche di particolare rilievo in ambito patrimoniale, al fine di garantire una forma di tutela minima al lavoro prestato all interno delle imprese aventi carattere familiare. Pertanto, per effetto dell entrata in vigore della citata Legge, il Modello 730/2018 e il Modello Redditi Persone Fisiche 2018 sono stati modificati per accogliere tale novità. Riferimenti Normativi D.P.R. n.917/86; Legge Cirinnà. Premessa L articolo 12 del D.P.R. n.917/86 disciplina le detrazioni per carichi di famiglia. Nello specifico, il comma 2, del predetto articolo, prevede che << le detrazioni di cui al comma 1 e 1-bis spettano a condizione che le persone alle quali si riferiscono possiedono un reddito complessivo, computando anche le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa Cattolica, non superiore a 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili>>. L articolo 433 del Codice civile dispone che, tenuti all obbligo di prestare gli alimenti, sono nell ordine: il coniuge, l obbligo alimentare perdura finché vi è il matrimonio ( quindi anche in caso di separazione); i figli (legittimi, legittimati o naturali, anche adottivi, affidati o affiliati). 1

2 Possono, inoltre essere considerati a carico anche altri familiari a condizione che, convivono con il contribuente o che ricevono dallo stesso, assegni familiari non risultanti da provvedimenti dell Autorità giudiziaria, ossia: il coniuge legalmente ed effettivamente separato; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali; nonni e nonne, compresi quelli naturali. Preme ricordare che dal prossimo anno, ossia dal 1 gennaio 2019, si considerano a carico i figli fino a 24 anni con un reddito non superiore a 4.000,00 euro, così come stabilito dall articolo 1, comma 252, della Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205/2017). In sostanza, all articolo 12, comma 2, del TUIR, è stato aggiunto un nuovo periodo, prevedendo che << per i figli di età non superiore a ventiquattro anni il limite di reddito complessivo di cui al primo periodo è elevato a 4.000,00 euro>>. Pertanto, i figli che superano tale limite di età, sono fiscalmente a carico in base alle condizioni di cui all articolo 12 del TUIR e, quindi, a condizione che possiedono un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro. Redditi che non rilevano ai fini del calcolo reddituale L articolo 3, del TUIR, al comma 1, prevede che << l'imposta si applica sul reddito complessivo del soggetto, formato per i residenti da tutti i redditi posseduti al netto degli oneri deducibili indicati nell'articolo 10 e per i non residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello Stato>>. In deroga al comma 1, il comma 2, dello stesso articolo dispone che << l'imposta si applica separatamente sui redditi elencati nell'articolo 16, salvo quanto stabilito nei commi 2 e 3 dello stesso articolo>>. Sono pertanto esclusi dalla base imponibile, i redditi di cui al comma 3, dell articolo su menzionato, ossia: a) i redditi esenti dall imposta e quelli assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva; b) gli assegni periodici destinati al mantenimento dei figli spettanti al coniuge in conseguenza di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, nella misura in cui risultano da provvedimenti dell'autorità giudiziaria; c) lettera abrogata dall articolo 5, comma 1, lettera a), numero 1), del D.Lgs. 2 settembre 1997, n. 314); 2

3 d) gli assegni familiari e l'assegno per il nucleo familiare, nonché, con gli stessi limiti e alle medesime condizioni, gli emolumenti per carichi di famiglia comunque denominati, erogati nei casi consentiti dalla legge; d-bis) la maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici prevista dall'articolo 1 della Legge 29 dicembre 1988, n. 544; d-ter) le somme corrisposte a titolo di borsa di studio dal Governo italiano a cittadini stranieri in forza di accordi e intese internazionali. Compilazione del Modello Redditi 2018 Al fine di poter fruire delle detrazioni d imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico, deve essere compilato l apposito quadro Familiari a carico del Modello Redditi PF /2018. Il primo rigo del prospetto riguarda i dati del coniuge. Pertanto, nel rigo 1 bisogna indicare i dati relativi al coniuge. Il codice fiscale del coniuge deve essere indicato anche se non è fiscalmente a carico. La Colonna 5 deve essere barrata solo se, il coniuge è stato a carico. Deve essere indicato il numero 12 se il coniuge è stato a carico per tutto il In caso di matrimonio, decesso, separazione legale ed effettiva, scioglimento o annullamento del matrimonio o cessazione dei suoi effetti civili nel corso del 2017, bisogna riportare il numero dei mesi per i quali il coniuge è stato a carico. Nei righi successivi, invece, troveranno esposizione i dati relativi agli altri soggetti fiscalmente a carico, ossia i figli, casella F1, o altri familiari, casella A. La detrazione per figli a carico non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori. Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50 per cento ciascuno. Tuttavia, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore. 3

4 In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo tra le parti, nella misura del 100 per cento al genitore affidatario, oppure, in caso di affidamento congiunto nella misura del 50 per cento ciascuno. Anche in questo caso, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato. Tale possibilità, in sostanza, permette di fruire per intero della detrazione nel caso in cui uno dei genitori abbia un reddito basso e quindi, un imposta che non gli consente di fruire in tutto o in parte della detrazione. Nel caso in cui un genitore fruisce al 100 per cento della detrazione per figlio a carico, l altro genitore non può fruirne. Pertanto, la detrazione spetta per intero ad uno solo dei genitori quando l altro genitore è fiscalmente a carico del primo, e nei seguenti altri casi ossia: figli del contribuente rimasto vedovo/a che, risposatosi, non si sia poi legalmente ed effettivamente separato; non è legalmente ed effettivamente separato. Detrazione per il partner a carico La Legge Cirinnà, entrata in vigore il 5 Giugno 2016, ha introdotto nel nostro ordinamento, la regolamentazione che equipara le unioni tra persone dello stesso sesso e convivenze di fatto alla famiglia tradizionale. Con una formula di carattere generale, l articolo 1 comma 20, della citata Legge, dispone che, ovunque (legge, regolamenti o atti amministrativi) ricorrano i termini: matrimonio, coniuge, coniugi o termini equivalenti, debbano considerarsi applicabili anche ad ognuna delle parti dell unione civile tra persone dello stesso sesso. Grazie all entrata in vigore della Legge Cirinnà, i diritti delle coppie sposate, sono estese anche a coloro che convivono, per effetto della previsione contenuta dall articolo 1, comma 13, della Legge in commento, laddove è disposto il regime patrimoniale dell unione civile tra persone dello stesso sesso. Nell ultimo capoverso, il predetto articolo prevede l applicazione delle «disposizioni di cui alle sezioni II, III, IV, V e VI del capo VI del titolo VI del libro primo del Codice civile». L equiparazione effettuata dalla Legge Cirinnà, consente, quindi, di estendere, alle unioni civili, figure giuridiche di particolare rilievo in ambito patrimoniale, al fine di garantire una forma di tutela minima al lavoro prestato all interno delle imprese aventi carattere familiare. Pertanto, per effetto dell entrata in vigore della citata Legge, il Modello 730/2018 e il Modello Redditi Persone Fisiche 2018 sono stati modificati per accogliere tale novità. L Agenzia delle Entrate nel Provvedimento rubricato Modificazioni alle istruzioni del Modello di dichiarazione 730/2018 approvato con Provvedimento del 15 gennaio 2018 e al Modello di Dichiarazione REDDITI 2018 PF e alle relative istruzioni approvati con Provvedimento del 30 4

5 gennaio 2018, ha chiarito che, in base a quanto stabilito dall articolo 1, comma 20, della Legge n. 76 del 2016, le parole coniuge, coniugi o termini equivalenti si intendono riferiti anche ad ognuna delle parti dell unione civile tra persone dello stesso sesso. In sintesi, il compagno che fa parte di una unione civile può fruire, ove ricorrano i requisiti, della detrazione per coniuge a carico, per l altro componente della coppia. Un ulteriore novità contenuta all interno del Modello redditi 2018 per le unioni civili, riguarda la possibilità per il partner di un unione civile di beneficiare anche di un altra detrazione, ossia, quella che consente ai contribuenti di fruire per il familiare a carico della detrazione di alcune spese sostenute a suo favore, (es. le spese mediche detraibili). Le condizioni che consentono al partner dell unione civile di beneficiare delle detrazioni familiari a carico riservata al congiunge, figli o altri familiari sono: l unione civile deve essere regolarmente registrata all Anagrafe; la detrazione spetta solo se il partner a carico ha avuto nel corso del 2017 un reddito complessivo non superiore ad euro 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. 5