Inquadramento generale sulla qualità dell aria in Regione Liguria

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1 Sommario Inquadramento generale sulla qualità dell aria in Regione Liguria... 2 Il monitoraggio della qualità dell aria... 2 Simulazioni modellistiche... 8 Approfondimento dei dati di qualità dell aria in relazione al fermo dei gruppi a carbone della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure Analisi andamento degli inquinanti... 14

2 Inquadramento generale sulla qualità dell aria in Regione Liguria Il monitoraggio della qualità dell aria La Regione Liguria provvede annualmente ad effettuare la valutazione dei livelli di concentrazione in aria ambiente su tutto il territorio di propria competenza degli inquinanti che sono disciplinati dal D.lgs. 155/2010, rispetto ai valori di riferimento fissati dalla norma stessa. La valutazione annuale si riferisce ai seguenti parametri: 1) Obiettivi e limiti di legge per la salute umana ai sensi del d.lgs 155/2010: 2) Soglie di informazione e allarme ai sensi del d.lgs 155/2010:

3 La valutazione annuale fa riferimento alle zone del territorio regionale che sono state stabilite dalla Regione sulla base di caratteristiche omogenee che influiscono sui livelli degli inquinanti in aria ambiente quali carico emissivo, caratteristiche orografiche, caratteristiche meteo, densità abitativa, ecc. Zonizzazione e classificazione delle zone Ai sensi dell art.3 d.lgs.155/2010 la Regione Liguria ha provveduto ad adottare, con la dgr n.44 del la zonizzazione per quanto attiene alla protezione della salute umana. Zonizzazione per biossido di zolfo (SO2), biossido di azoto (NO2), materiale particolato (PM10 e PM2.5), benzene (C6H6), monossido di carbonio (CO): Zona IT0711 Agglomerato Genova Zona IT0712 Savonese Bormida: comprende i Comuni sulla costa Savonese (Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Noli, Quiliano, Savona, Spotorno, Vado Ligure) ed alcuni della Val Bormida (Cairo Montenotte, Carcare, Altare e Dego) Zona IT0713 Spezzino: comprende La Spezia ed alcuni Comuni della Piana del Magra (Arcola, Bolano, Lerici, Portovenere, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Vezzano Ligure; Zona IT0714 Costa con alta pressione antropica: comprende i seguenti comuni Provincia di Genova: Arenzano, Bogliasco, Camogli, Carasco, Casarza Ligure, Chiavari, Cogoleto, Cogorno, Lavagna, Pieve Ligure, Portofino, Rapallo, Recco, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Sori, Zoagli

4 Provincia di Imperia: Bordighera, Camporosso, Cervo, Cipressa, Costarainera, Diano Marina, Imperia, Ospedaletti, Riva Ligure, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Sanremo, Santo Stefano al Mare, Taggia, Vallecrosia, Ventimiglia Provincia di Savona: Alassio, Albenga, Andora, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Celle Ligure, Ceriale, Finale Ligure, Laigueglia, Loano, Pietra Ligure, Varazze Zona IT0715 Entroterra genovese con alta pressione antropica: comprende i seguenti comuni dell'entroterra Genovese attraversati dalla A26 e dalla A7: Val Leira - Stura (Campo Ligure, Masone, Mele, Rossiglione) Val Polcevera ed Alta Valle Scrivia (Busalla, Isola del Cantone, Mignanego, Ronco Scrivia, Serra Ricco); Zona IT0716 Entroterra e Costa con bassa pressione antropica. La zona comprende i restanti comuni del territorio regionale interessati da bassi carichi inquinanti, compresi i Comuni delle Cinque Terre. La documentazione completa sulla zonizzazione della Regione Liguria e sulla classificazione delle zone è disponibile sul portale dal menù Aria/qualità dell aria/zonizzazione Il processo di classificazione delle zone prevede che, per ciascun inquinante in ogni zona del territorio regionale, venga valutato, tramite i valori misurati (o stimati) nei 5 anni in esame, il livello di qualità dell aria da confrontare con le soglie di valutazione superiore o inferiore fissate dalle norme. Una soglia si considera superata se i livelli sono maggiori della stessa per almeno 3 anni su 5. La classificazione di una zona è finalizzata a stabilire il regime di valutazione della qualità dell aria per ciascun inquinante e zona ed il numero di stazioni fisse di monitoraggio, come previsto all art.5 del d.lgs.155/2010: se la soglia di valutazione superiore (SVS o UAT) risulta superata nella zona, la valutazione deve obbligatoriamente essere fatta considerando misure in siti fissi. Il numero minimo di punti di misura è stabilito, in base alla popolazione della zone, all allegato V del d.lgs.155/2010. Le misure possono essere integrate da tecniche di modellizzazione o da misurazioni indicative al fine di fornire un adeguato livello di informazione circa la qualità dell aria ambiente

5 se la soglia di valutazione inferiore (SVI o LAT) risulta essere rispettata nella zona, per la valutazione possono essere utilizzate, anche in via esclusiva, tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva se i livelli si collocano tra la soglia di valutazione superiore e la soglia di valutazione inferiore (SVS-SVI o UAT-LAT) per la valutazione dovranno essere utilizzate misurazione in siti fissi o misurazioni indicative, anche integrate da tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva La classificazione vigente, adottata dalla Regione Liguria con la dgr n. 536 del , è basata sui dati del quinquennio Valutazione annuale In sintesi, devono essere valutati con riferimento all anno precedente e sull intero territorio regionale, per ciascun inquinante disciplinato dal d.lgs. 155/2010 e con riferimento a ciascuna zona i seguenti elementi: se, all interno della zona, si registrano o si stimano situazioni di superamento dei limiti / valori obiettivo / soglie di allarme e di informazione / obiettivi a lungo termine; i periodi, i valori e le cause dei superamenti. Sulla base delle valutazioni annuali dell anno precedente può essere determinata la necessità o meno di rivedere la zonizzazione e la necessità di mettere in campo misure di risanamento nel caso di superamento dei parametri normativi. Questi sono i presupposti fondamentali su cui la Regione Liguria ha organizzato l attuale rete di rilevamento regionale della qualità dell aria, che è gestita da ARPAL. La rete è costituita da 40 stazioni fisse, dove vengono monitorati in continuo più di 200 parametri (orari o giornalieri). A queste si affiancano le campagne periodiche eseguite per completare la conoscenza del territorio ai fini della valutazione annuale e per tenere sotto controllo eventuali situazioni critiche. Tutti dati di qualità dell aria registrati dalla rete di rilevamento pubblica sono validati da ARPAL e resi disponibili al pubblico giornalmente (o comunque nel minor tempo possibile compatibile con l acquisizione del dato) al seguente link: Poiché la mole di dati gestiti dalla rete è notevole e la loro valutazione a partire dai singoli dati registrati non è agevole soprattutto per gli utenti non esperti, è possibile avere una prima informazione sulla qualità dell aria in Liguria utilizzando gli indicatori statistici annuali di qualità dell aria anch essi disponibili e aggiornati da parte di ARPAL con cadenza annuale nella Relazione sullo Stato dell Ambiente della Regione Liguria disponibili al seguente link:

6 La figura che segue rappresenta una selezione degli indicatori annuali di qualità dell aria in Regione Liguria in alcune delle postazioni delle rete, giudicati particolarmente utili per dare un quadro d insieme della situazione ligure, senza scendere nei dettagli, per i quali si rimanda alle relazioni complete disponibili sul sito di Regione Liguria. Dalla selezione di indicatori si evidenzia subito che la situazione di superamento dei limiti di legge si registra sistematicamente nell agglomerato di Genova, dove il valore di NO2 media annuale, fissato dalla normativa vigente in 40 µg/m3, viene superato in diverse postazioni di rilevamento e il superamento si manifesta da diversi anni. Sempre il parametro NO2 media annuale ha presentato negli anni alcune criticità in altri punti della Liguria (Comuni di La Spezia e di Busalla). I paramenti PM10 e PM2.5 non presentano in generale superamenti dei limiti normativi, tranne in qualche caso sporadico e legati a condizioni puntuali.

7 Per rappresentare in modo molto sintetico la situazione in Regione Liguria nel 2016 rispetto agli inquinanti NO2, PM10 e PM2.5: dove: il rispetto del valore limite: il trend dell indicatore: La situazione peggiora rispetto all'anno precedente La situazione è analoga all'anno precedente La situazione migliora rispetto all'anno precedente la percentuale di stazioni in cui il valore dell indicatore assume valori:

8 Simulazioni modellistiche La modellistica è un altro strumento a disposizione delle amministrazioni per la valutazione della qualità dell aria. L uso delle tecniche di modellizzazione è esplicitamente previsto dal d.lgs. 155/2010 e può avvenire a completamento dei dati di qualità dell aria rilevati con strumenti di misura ovvero anche in via esclusiva, in relazione ai livelli di concentrazione rispetto alle soglie di valutazione inferiore e superiore (articolo 5 del D.Lgs. n. 155/2010). La normativa riconosce nei modelli di qualità dell aria un utile strumento per: ottenere campi di concentrazione anche nelle aree all interno delle zone ove non esistano stazioni di misurazione o estendere la rappresentatività spaziale delle misure stesse; comprendere le relazioni tra emissioni e immissioni, discriminare i contributi delle diverse sorgenti alle concentrazioni in una determinata area (source apportionment), e determinare i contributi transfrontalieri e quelli derivanti da fenomeni di trasporto su larga scala (per esempio, le polveri sahariane); integrare e combinare le misurazioni effettuate tramite le stazioni di misurazione in siti fissi, in modo tale da ridurne il numero; valutare la qualità dell aria nelle zone in cui non sono presenti stazioni di misurazione; prevedere la qualità dell aria sulla base di scenari ipotetici di emissione o in funzione di variazioni delle condizioni meteorologiche; valutare l efficacia delle misure di contenimento delle emissioni in atmosfera. Dal 2016 ARPAL sta lavorando per dotarsi di un sistema modellistico che, nel rispetto della normativa vigente in materia di valutazioni modellistiche della qualità dell aria, sia in grado di simulare il trasporto, la dispersione, le trasformazioni chimiche e la deposizione (secca e umida) di inquinanti aeriformi e aerosol, mediante l interfacciamento con opportuni codici meteorologici, con l inventario regionale delle emissioni in atmosfera e con le necessarie condizioni al contorno.

9 Il sistema si basa sul codice CHIMERE, che è un modello euleriano di trasporto chimico multiscala tridimensionale, progettato sia per produrre previsioni quotidiane di ozono, polveri ed altri inquinanti, sia per realizzare simulazioni di lungo termine per l analisi di scenari emissivi. Può essere implementato su domini d integrazione molto diversi, dalla scala continentale (qualche migliaio di chilometri) alla scala regionale ( km), con una risoluzione orizzontale compresa tra 100 e 1-2 km. Può inoltre lavorare con diverse risoluzioni verticali e con differenti meccanismi chimici, semplificati o più completi, con o senza aerosol. CHIMERE riproduce i principali fenomeni che riguardano gli inquinanti atmosferici: emissione, diffusione, trasporto, reazioni chimiche, deposizioni. In prima applicazione, il sistema è stato utilizzato per simulare l anno Il confronto effettuato con i dati sperimentali, secondo quanto previsto dal d.lgs.155/2010, ha evidenziato che l incertezza del modello rimane al di sotto di quanto indicato dal decreto stesso. Nella figura sottostante è rappresentato il risultato della simulazione per NO2 media annuale. NO2 media annuale Come si può osservare il modello mostra per l ambito regionale un sostanziale rispetto del valore limite (40 µg/m3), tranne che a Genova. Mostra anche che i valori relativamente più elevati si ritrovano nelle maggiori aree urbane, come peraltro si deduce anche dai dati misurati. Del tutto analoghe sono le rappresentazioni per la media annuale del PM10 e del PM2.5, senza però il superamento del limite.

10 PM10 media annuale PM2.5 media annuale

11 Analisi dei dati di qualità dell aria in relazione al fermo dei gruppi a carbone della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure Il presente capitolo illustra quanto rilevato della stazioni di monitoraggio della qualità dell aria appartenenti alla rete regionale ed alla rete industriale in periodi antecedente e successivo la fermata dei due gruppi a carbone della centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure (CTE) avvenuto nel marzo Stazioni di misura e inquinanti Stazioni della rete regionale Vado Ligure Quiliano Varaldo - Savona Via San Lorenzo - Savona Inquinanti SO2, NO2, NOx, PM10, PM2.5, B(a)P, As, Cd, Ni, Pb SO2, NO2, NOx, PM10, PM2.5, Hg gassoso SO2, NO2, NOx, PM10, PM2.5 PM10, PM2.5, B(a)P, As, Cd, Ni, Pb Nota: le stazioni di misura della rete regionale sono postazioni posizionate per rilevare le concentrazioni complessive di inquinanti, dovute quindi al mix di sorgenti presenti nell area (centrale, attività industriali e portuali, traffico veicolare, riscaldamenti civili) per valutare l esposizione della popolazione, in accordo con i criteri previsti dalla normativa vigente (DLgs.155/2010 e s.m.i.). Stazioni della rete industriale Bocca d Orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado Ligure Termine Vado Ligure Inquinanti SO2, NO2 SO2, NO2 SO2, NO2 SO2, NO2 SO2, NO2 SO2, NO2 SO2, NO2 Nota: le stazioni della rete industriale sono gestite direttamente dalla CTE

12 Distribuzione delle stazioni di misura. Le stazioni della rete regionale sono indicate con il simbolo verde, quella della rete industriale con il simbolo rosa.

13 Distribuzione delle stazioni di misura, maggiore dettaglio Le stazioni della rete regionale sono indicate con il simbolo verde, quella della rete industriale con il simbolo rosa.

14 Analisi andamento degli inquinanti Biossido di zolfo (SO2) Questo inquinante viene prodotto dalla combustione dei combustibili con più elevato tenore di zolfo. Le principali sorgenti presenti nell area sono la produzione di energia da combustibili fossili (industriale e civile), trasporto marittimo ed il trasporto veicolare. La normativa vigente (d.lgs.155/2010 e s.m.i.) prevede i seguenti riferimenti: Limite sulla media oraria: 350 µg/m3 da non superare più di 24 volte/anno Limite sulla media giornaliera: 125 µg/m3 da non superare più di 3 volte/anno Soglia di allarme: 500 µg/m3 sulla media oraria per 3 ore consecutive Come si può notare dalle tabelle seguenti, i valori limite sono sempre stati rispettati. Si osserva, in particolare nelle stazioni della rete industriale a partire dal 2015, una diminuzione dei valori massimi orari e dei valori massimi giornalieri. Stazioni della rete regionale n sup al valore limite sulla media oraria Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV) valore media oraria max (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV) n sup al valore limite sulla media giornaliera Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV) valore media giornaliera max (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV)

15 Stazioni della rete industriale n sup al valore limite sulla media oraria Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L valore media oraria max (µg/m3) Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L n sup al valore limite sulla media giornaliera Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L valore media giornaliera max (µg/m3) Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L

16 I grafici che seguono rappresentano l andamento delle medie mensili e delle medie annuali delle concentrazioni di SO2 misurate a partire dal gennaio 2009, raffrontato con l andamento delle emissioni mensili di SO2 (tonn) della CTE prodotte dai gruppi a carbone. Le concentrazioni medie mensili ed annuali, misurate in µg/m3, hanno come ordinate di riferimento l asse a sinistra, mentre le emissioni di SO2, espresse in tonnellate, e misurate dai Sistemi di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) della CTE hanno come ordinate di riferimento l asse a destra. Dai grafici si può notare che: - non si osserva una correlazione evidente tra l andamento delle emissioni e dei valori di concentrazione rilevati in aria ambiente - non si osserva una diminuzione di entità significativa nelle concentrazioni dopo lo stop dei gruppi a carbone della CTE (marzo 2014) - tra le stazioni della rete regionale, quella di Varaldo mostra i valori mediamente più alti, in relazione alla sua posizione, sulla collina prospiciente il bacino portuale di Savona e quindi più direttamente influenzata dalle emissioni delle navi attraccate (si ricorda che per i combustibili per la navigazione sono ammessi tenori di zolfo più elevati rispetto agli altri) - tra le stazioni della rete industriale, quella di Bocca d Orso mostra i valori più elevati, tali valori si ritrovano principalmente in corrispondenza di venti spiranti dalla Val Bormida, dove sono presenti attività industriali che fanno uso di combustibili con più elevato tenore di zolfo

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19 Biossido di azoto (NO2) Questo inquinante è prodotto durante le reazioni di combustione, per reazione ad elevata temperatura tra l ossigeno e l azoto, principali costituenti dell aria. Le maggiori sorgenti presenti nell area sono la produzione di energia da combustibile fossile, il riscaldamento civile, le combustioni industriali ed i trasporti marittimi e stradali. La normativa vigente (d.lgs.155/2010) prevede i seguenti limiti: Limite sulla media oraria: 200 µg/m3 da non superare più di 18 volte/anno Limite sulla media annuale: 40 µg/m3 Soglia di allarme: 400 µg/m3 sulla media oraria per 3 ore consecutive I limiti sono vigenti dal Come si può notare dalle tabelle seguenti, i valori limite sono sempre stati rispettati. Stazioni della rete regionale n sup al valore limite sulla media oraria Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV) valore media oraria max (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV) valore media annuale (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) Varaldo - Savona (SV)

20 Stazioni della rete industriale n sup al valore limite sulla media oraria Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L valore media oraria max (µg/m3) Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L valore media annuale (µg/m3) Bocca d'orso - Altare Capo Vado 2 - Bergeggi Ciade - Quiliano Monte Ciuto - Savona Monte S. Giorgio - Savona Via Piave - Vado L Termine - Vado L I grafici che seguono rappresentano l andamento delle medie mensili delle concentrazioni misurate a partire dal gennaio 2009, raffrontato con l andamento delle emissioni mensili di NOx (tonn) della TP prodotte dai gruppi a carbone. NOx sta ad indicare una miscela di vari ossidi di azoto; per convenzione si considera l emissione come se fosse costituita interamente da NO2. Le concentrazioni medie mensili, misurate in µg/m3, hanno come ordinate di riferimento l asse a sinistra, mentre le emissioni di NOx, espresse in tonnellate di NO2, e misurate dai Sistemi di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) hanno come ordinate di riferimento l asse a destra. Dai grafici si può notare che: - non si osserva una correlazione evidente tra l andamento delle emissioni e dei valori di concentrazione rilevati in aria ambiente

21 - non si osserva una diminuzione di entità significativa nelle concentrazioni dopo lo stop dei gruppi a carbone della CTE (marzo 2014) - i valori medi mensili più elevati si osservano nei mesi invernali, sia per il contributo dei riscaldamenti civili che per le condizioni sfavorevoli alla dispersione proprie dei mesi invernali - tra le stazioni della rete regionale, quella di Vado Ligure mostra i valori mediamente più alti, poiché risente maggiormente dell influenza del traffico veicolare, in relazione alla sua posizione, in prossimità dell Aurelia - tra le stazioni della rete industriale, quella di Via Piave Vado L. mostra i valori mediamente più alti, poiché risente dell influenza del traffico veicolare, in relazione alla sua posizione vicina ad una strada trafficata

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23 PM10 e PM2.5 Questi inquinanti sono di natura parzialmente secondaria, il PM2.5 in misura maggiore del PM10, infatti oltre ad essere emessi direttamente dalle sorgenti si formano anche in atmosfera per reazione tra altri inquinanti. Le principali sorgenti per la componente primaria presenti nell area sono la produzione di energia da combustibile fossile, il riscaldamento civile, soprattutto da combustione di biomasse, le combustioni industriali, i trasporti marittimi e stradali e gli incendi boschivi. Per il PM10, la normativa vigente (d.lgs.155/2010) prevede i seguenti limiti: Limite sulla media giornaliera: 50 µg/m3 da non superare più di 35 volte/anno Limite sulla media annuale: 40 µg/m3 Per il PM2.5, la normativa vigente (d.lgs.155/2010) prevede i seguenti limiti: Limite sulla media annuale: 25 µg/m3, da rispettare entro il 1 gennaio Come si può osservare dalle tabelle seguenti, i limiti normativi risultano essere sempre stati rispettati, con l eccezione nel 2012 del numero di superamenti al valore limite sulla media giornaliera nella stazione di Quiliano. I valori elevati misurati nel 2012 nella stazione di Quiliano sono da imputarsi dal cantiere per la realizzazione dello scolmatore del torrente Quiliano in prossimità della stazione stessa.

24 Stazioni della rete regionale PM10 n sup al valore limite sulla media giornaliera Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) 5 52 (*) Varaldo - Savona (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) PM10 valore media annuale (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) (*) Varaldo - Savona (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) PM2.5 valore media annuale (µg/m3) Vado Ligure (SV) Quiliano (SV) (*) Varaldo - Savona (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) (*) Non utilizzati nella valutazione annuale perché inficiati dal cantiere della scolmatore I grafici sottoriportati rappresentano gli andamenti delle medie mensili delle concentrazioni di PM10 e PM2.5 misurate dalle stazioni della rete regionale a partire dal marzo I valori elevati misurati nella stazione di Quiliano nel periodo giugno ottobre 2012 sono da imputarsi dal cantiere per la realizzazione dello scolmatore del torrente Quiliano in prossimità della stazione stessa. La stazione che mostra i valori più elevati è quella di Via San Lorenzo - Savona, in quanto risente maggiormente dell influenza del traffico veicolare, essendo ubicata in una strada stretta (canyon) ad elevato traffico veicolare. Nell andamento dei dati non si osservano particolari variazioni nel periodo considerato.

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26 Microinquinanti Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono un folto gruppo di composti prodotti nei processi di combustione incompleta di materiali organici e sono emessi in atmosfera quasi totalmente adsorbiti sul materiale particolato. Molti di essi sono cancerogeni, anche se l evidenza di cancerogenicità sull uomo relativa a singoli IPA è estremamente difficile, poiché in condizioni reali si verifica sempre una esposizione simultanea a miscele complesse. La IARC (IARC, 2012) ha classificato in particolare il benzo(a)pirene (BaP), come cancerogeno per l uomo (categoria 1). Il BaP è quindi ritenuto un buon indicatore di rischio cancerogeno per la classe degli IPA. Oltre agli IPA, assumono particolare rilevanza igienico-sanitaria per l accertata cancerogenicità il cadmio, il nichel e l arsenico e i loro composti, che possono essere liberati in atmosfera veicolati dal materiale particolato. Per quanto riguarda il mercurio gassoso, attualmente non sono previsti obiettivi o limiti, nella relazione di proposta della direttiva su IPA e metalli (COM(2003)423) del ) veniva indicato come riferimento il valore di 50 ng/m3 sulla media annuale. Come si vede dalla tabella sottostante, i valori misurati sono molto inferiori. Hg gas media annuale (ng/m3) 2013 (*) Quiliano (SV) (*) da maggio 2013 Per il benzo(a)pirene e per Arsenico Cadmio, Nichel e Piombo, la normativa vigente (d.lgs.155/2010) prevede i seguenti obiettivi/limiti: Benzo(a)pirene Valore obiettivo sulla media annuale: 1.0 ng/m3 Arsenico Valore obiettivo sulla media annuale: 6.0 ng/m3 Cadmio Valore obiettivo sulla media annuale: 5.0 ng/m3 Nichel Valore obiettivo sulla media annuale: 20.0 ng/m3 Piombo Valore limite sulla media annuale: 0.5 µg/m3

27 Come si può notare dalle tabelle seguenti, i valori limite sono sempre stati ampiamente rispettati. Stazioni della rete regionale BaP media annuale (ng/m3) Vado Ligure (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) As media annuale (ng/m3) Vado Ligure (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) Cd media annuale (ng/m3) Vado Ligure (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) Ni media annuale (ng/m3) Vado Ligure (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) Pb media annuale (µg/m3) Vado Ligure (SV) Via San Lorenzo - Savona (SV) I grafici sottoriportati rappresentano l andamento delle medie mensili delle concentrazioni di B(a)P, As, Cd, Ni, Pb e Hg misurate dalle stazioni della rete regionale a partire dal gennaio 2012 e dal marzo 2013 per Hg. Come si può notare, negli andamenti dei metalli non si osservano variazioni significative. Negli andamenti del B(a)P i picchi elevati corrispondono ai periodi invernali, dovuti al contributo dei riscaldamenti domestici, in particolare di quelli alimentati a biomassa.

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