RELAZIONE SULLE INDAGINI

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1 Progetto per il monitoraggio delle acque di falda idrica sotterranea e la caratterizzazione dei terreni localizzati a valle idrogeologica del sito facente capo all impianto di proprietà di Fenice Ambiente s.r.l. Località San Nicola di Melfi (PZ) RELAZIONE SULLE INDAGINI Allegato: ELABORATO 01 Data: 30 Ottobre 2015 Aggiornamenti: Rev.00 RELAZIONE TECNICA Appaltatore: Stazione Appaltante: RIZZONI S.R.L. Via Pretoria, POTENZA ITALY info@rizzoni.it telefono & fax

2 Questo documento è stato redatto dalla società Rizzoni s.r.l., con la necessaria competenza tecnica, l attenzione, la professionalità, il rispetto delle specifiche tecniche e dei termini dettati dal contratto stipulato con il Cliente e delle nostre procedure e disposizioni generali interne di fornitura e qualità. Rizzoni s.r.l. declina ogni responsabilità verso il Cliente o verso terzi per ogni questione non attinente a quanto esposto. Questo documento è riservato al Cliente. Rizzoni s.r.l. non si assume alcuna responsabilità nei confronti di terzi che vengano a conoscenza di questo documento o di parte di esso. Via Pretoria, POTENZA ITALY info@rizzoni.it telefono Redazione - Relazione sulle indagini ing. Rocco Colangelo Direttore Tecnico Rizzoni s.r.l.. 2

3 INDICE RELAZIONE TECNICA 1. OGGETTO DEL LAVORO 5 2. UBICAZIONE SONDAGGI 7 3. PIANO D INDAGINE 8 4. INDAGINE DI CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI SONDAGGI AMBIENTALI A CAROTAGGIO CONTINUO ATTREZZATI A PIEZOMETRI TIPOLOGIA DELLE ATTREZZATURE E MODALITÀ ESECUTIVE 9 5. CAMPIONAMENTO DEI TERRENI PIEZOMETRI - MODALITÀ ESECUTIVE INDAGINE DI CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE DI FALDA INTRODUZIONE ATTIVITA DI SPURGO DEI PIEZOMETRI 22 8 ATTIVITA DI CAMPIONAMENTO DELLE ACQUE DI FALDA 25 9 RIEPILOGO ATTIVITÀ ED EVIDENZE DI CAMPO CAMPIONAMENTO PIEZOMETRI ATTIVITA DI LABORATORIO GESTIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ D INDAGINE CHIUSURA ATTIVITA IN SITO OSSERVAZIONI CONCLUSIVE 31 3

4 Sono parte integrante della relazione tecnica: ELABORATO 1A Carta Ubicazione Indagini ALLEGATO 1 Indagini geradar ALLEGATO 2A Analisi di laboratorio terre ALLEGATO 2B Analisi di laboratorio acque ELABORATI 02 Stratigrafie Piezometri ELABORATO 02A Stratigrafia Piezometro S1 ELABORATO 02B Stratigrafia Piezometro S2 ELABORATO 02C Stratigrafia Piezometro S3 ELABORATO 02D Stratigrafia Piezometro S4 ELABORATO 02E Stratigrafia Piezometro S5 ELABORATO 02F Stratigrafia Piezometro S6 ELABORATO 03 Rapporto fotografico ALLEGATO DIGITALE (DVD) Contenente: ELABORATO 01 ELABORATO 1A Carta Ubicazione Indagini ALLEGATO 1 Indagini geradar ALLEGATO 2A Analisi di laboratorio terre ALLEGATO 2B Analisi di laboratorio acque ELABORATI 02 Stratigrafie Piezometri ELABORATO 02A Stratigrafia Piezometro S1 ELABORATO 02B Stratigrafia Piezometro S2 ELABORATO 02C Stratigrafia Piezometro S3 ELABORATO 02D Stratigrafia Piezometro S4 ELABORATO 02E Stratigrafia Piezometro S5 ELABORATO 02F Stratigrafia Piezometro S6 ELABORATO 03 Rapporto fotografico Report fotografico fasi di indagine e campionamento 4

5 1. OGGETTO DEL LAVORO Rizzoni s.r.l. (di seguito indicata come Rizzoni), società qualificata nell ambito delle indagini geognostiche ed ambientali, a seguito di regolare invito, ha partecipato alla gara d appalto concernente la realizzazione di indagini ambientali a valle idrogeologica del sito facente capo all impianto di proprietà di Fenice Ambiente s.r.l.. ed è rimasta aggiudicataria. La esecuzione dei lavori in oggetto ha riguardato attività di indagine ambientale sviluppate in Sito e suddivise in: Attività di campo preliminari: Sopralluogo per la presa visione dei luoghi e dei punti di indagine già stabiliti e picchettati in fase progettuale; Verifica della presenza di sottoservizi interrati (inclusa la realizzazione di indagine con il georadar ALLEGATO 01); Attività geognostiche: Sondaggi ambientali a carotaggio continuo ed istallazione piezometri di monitoraggio delle acque di falda; Campionamento dei terreni dai Sondaggi per analisi chimiche di laboratorio; Campionamento delle acque di falda sotterrane dai piezometri per analisi chimiche di laboratorio. Tutte le attività sono state svolte anche in presenza di un tecnico incaricato dal proprietario del sito - Fiat Chrysler Automobiles (FCA) che ha provveduto, a sua volta, al campionamento di aliquote di terreno e di acqua. Attività di laboratorio: Esecuzione di analisi chimiche su campioni di terreno; Esecuzione di analisi chimiche su campioni di acque sotterranee. Per le attività di laboratorio concernenti analisi chimiche dei campioni raccolti delle diverse matrici ambientali, si è avvalsi di una struttura qualificata ed accreditata: HYDROLAB SRL; tutto ciò nel rispetto di quanto previsto dalle specifiche tecniche prescritte dal Committente. 5

6 A chiusura della commessa è stata sviluppata una fase di elaborazione dati con restituzione di una reportistica tecnica ed elaborati grafici, sulla scorta di tutte le informazioni acquisite durante le attività sopra indicate. 6

7 2. UBICAZIONE SONDAGGI Le attività in sito sono state condotte nell area di proprietà Fiat Chrysler Automobiles (FCA), a valle del Sito di Fenice ed in particolare nell area riportata al Catasto nel Foglio 9 del Comune di Melfi nella particella n 727. Di seguito si riporta in Fig. 1 l esatta ubicazione dei sondaggi eseguiti con relativa installazione dei piezometri nel sistema UTM 33 WGS84. Fig.1 - Ubicazione Sondaggi con relativi Piezometri. Coordinate dei sondaggi nel sistema UTM 33 WGS84 S1 EST ,4 NORD ,1 S2 EST ,9 NORD ,5 S3 EST ,8 NORD ,6 S4 EST ,3 NORD ,3 S5 EST ,3 NORD ,3 S6 EST ,9 NORD ,2 7

8 3. PIANO D INDAGINE Il piano di investigazione assegnato a Rizzoni, nel dettaglio, prevedeva le attività di seguito esposte: A. Esecuzione di n. 6 sondaggi ambientali e relativa realizzazione di n.6 piezometri di diametro pari a 89 mm e spessore di 5 mm, profondi 35 m cadauno; B. Prelievo dei campioni di terreno (n.3 campioni di terreno per ciascun sondaggio); C. Stratigrafie dei terreni; D. Analisi di laboratorio su n.3 campioni di terreno per ciascun sondaggio, per un totale di 18 campioni con speciazione degli idrocarburi; E. Spurgo e prelievo, con metodo low flow, dei campioni di acqua di falda per le analisi di laboratorio; F. Analisi di laboratorio su n.6 campioni di acqua di pozzo (uno per ogni piezometro), con speciazione degli idrocarburi; G. Redazione dei rapporti di prova. 8

9 4. INDAGINE DI CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI 4.1 SONDAGGI AMBIENTALI A CAROTAGGIO CONTINUO ATTREZZATI A PIEZOMETRI Tipologia delle attrezzature e modalità esecutive Così come previsto dal progetto le perforazioni eseguite sono state attrezzate a piezometro per il monitoraggio delle acque di falda. I sei piezometri sono stati eseguiti sia in ottemperanza dei documenti progettuali e sia seguendo le direttive tecniche di volta in volta impartite dalla Direzione Lavori. Questa attività è stata svolta secondo le modalità sotto descritte: una volta identificato il punto di indagine, la sonda perforatrice automontata a testa rotante (Sonda CASAGRANDE - C6 con radiocomando di proprietà della società Rizzoni s.r.l.) è stata posizionata esattamente in corrispondenza del punto marcato con appositi picchetti ed attrezzata per la perforazione; Figura 2 Sonda perforatrice Casagrande C6 il passaggio successivo è stato quello di abbassare gli stabilizzatori idraulici della sonda e delimitare, temporaneamente, l area cantiere durante la realizzazione di ogni singolo sondaggio; 9

10 la perforazione è avvenuta a carotaggio continuo mediante sonda idraulica di adeguante dimensioni (per raggiungere tutte le postazioni di indagine) e potenza (per raggiungere le profondità di perforazione previste). Il carotaggio è stato condotto facendo avanzare l'utensile di perforazione e in particolare, un carotiere ambientale a pistone, per mezzo di una batteria di aste, applicando ad essa una spinta ed una coppia di rotazione. La perforazione è stata realizzata con velocità di avanzamento tale da produrre il minimo disturbo al terreno in posto e a carotaggio continuo in modo da permettere un accurata ricostruzione del profilo stratigrafico ed effettuare il prelievo di campioni. la perforazione è avvenuta con carotiere di diametro 101 mm e rivestimento provvisorio, per proteggere le pareti del foro da crolli, costituito da tubi in acciaio, con estremità filettate, montati in sequenza fino alla profondità del fondo foro, di diametro 127 mm. Il carotaggio è stato eseguito con metodi di penetrazione a secco senza fluido di perforazione, prelevando campioni indisturbati ed evitando fenomeni di surriscaldamento e perdita di composti volatili presenti nel terreno o diluizione di eventuale contaminante. L utilizzo della perforazione in assenza di fluidi, detta a secco, azzera qualsiasi possibilità di cross-contamination (ovvero contaminazione incrociata). Tuttavia, quando l'utilizzo di fluidi di perforazione è risultata inevitabile, negli strati ghiaiosi grossolani, è stato provocato il minor impatto possibile sulla qualità dei campioni successivamente prelevati (esclusivamente quelli di fondo foro in argilla). In questo caso si è fatto ricorso ad acqua potabile. L utilizzo dei fluidi di circolazione (acqua potabile) è stata limitata anche per l infissione del rivestimento sia nelle fasi di perforazione (protezione delle pareti di foro da crolli) che nelle fasi di alesatura. Tutto ciò in accordo con il Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati: APAT Manuali e linee guida 43/2006. Ogni operazione di lubrificazione delle filettature degli utensili, ove risultata necessaria, è stata realizzata, esclusivamente, con l utilizzo di grassi vegetali (margarina). la perforazione, come già detto, fin quando è stato possibile l avanzamento, è avvenuta con un carotiere a pistone senza utilizzo di acqua per avanzamenti progressivi di circa m ed alla fine di ogni manovra, il materiale 10

11 carotato estratto per estrusione del carotiere, è stato posto direttamente all interno di apposite cassette catalogatrici (in PVC) per le successive fasi di screening visivo e raccolta dei campioni. Il carotaggio integrale ha garantito, in ogni verticale, una percentuale media di recupero del 90%, in modo da risultare rappresentativo del terreno indagato. Nelle ghiaie e nel substrato argilloso è stato utilizzato un carotiere semplice. Figura 3 Esempio di materiale carotato estratto e riposto in cassetta catalogatrice 11

12 Nel corso delle perforazioni sono stati adottati i seguenti accorgimenti: decontaminazione dell impianto di perforazione prima dell inizio di ogni lavoro; pulizia di ogni asta e del carotiere prima dell inizio del lavoro al termine di ogni perforazione, con impiego di idropulitrice ad alta pressione utilizzando acqua potabile, allo scopo di rimuovere qualsiasi residuo di precedenti perforazioni; uso di rivestimenti o corone non verniciate; garanzia circa l'assenza di perdite di oli lubrificanti, di altre sostanze provenienti dai macchinari e da tutte le attrezzature utilizzate. Durante la perforazione, il materiale carotato di volta in volta, riposto nell apposita cassetta catalogatrice, è stato sottoposto ad accurata fase di screening per: definirne la stratigrafia; valutare la presenza di eventuali materiali non naturali di origine antropica; raccolta della documentazione fotografica; raccogliere i campioni di terreno necessari per le analisi chimiche previste dal protocollo analitico. Le operazioni sopra descritte sono raccolte negli Elaborati e negli Allegati a corredo del presente rapporto. Le stratigrafie sono riportate in particolare negli Elaborati 02A-02B- 02C-02D-02E-02F. Di seguito si riporta un riepilogo delle attività. SONDAGGIO Data inizio Data fine Profondità di Perforazione dal Piano Campagna in metri (m) S1 10/08/ /08/ m S2 13/08/ /08/ m S3 28/08/ /09/ m S4 01/09/ /09/ m S5 18/08/ /08/ m S6 24/08/ /08/ m L ordine di esecuzione dei sondaggi è stata direttamente correlata anche alle esigenze aziendali interne al sito di FCA. 12

13 5. Campionamento dei terreni I campioni di terreno sono stati prelevati dalle verticali d indagine dei sondaggi alle quote indicate di volta in volta dalla Direzione Lavori e, quando era presente, anche su indicazioni di ARPAB. Di seguito si riporta uno schema riassuntivo delle aliquote campionate con le relative profondità. Data Ora Sondaggio Campione di terreno (T) Profondità (m) Campione Volatiti Profondità Volatili (m) Numero di Aliquote (VIAL)-V :15 S1 S1C1T 3-4 S1C1V FCA :20 S1 S1C2T 8-9 S1C2V FCA :45 S1 S1C3T S1C3V FCA :50 S2 S2C1T 0-1 S2C1V FCA+ALIQUOTE ARPAB :55 S2 S2C2T 8-9 S2C2V FCA+ALIQUOTE ARPAB :25 S2 S2C3T S2C3V FCA :55 S3 S3C1T 0-1 S3C1V FCA :00 S3 S3C2T 7-8 S3C2V FCA :50 S3 S3C3T S3C3V FCA :21 S4 S4C1T 0-1 S4C1V FCA :30 S4 S4C2T 7-8 S4C2V FCA :55 S4 S4C3T S4C3V FCA+ALIQUOTE ARPAB :30 S5 S5C1T 0-1 S5C1V FCA :30 S5 S5C2T S5C2V FCA :35 S5 S5C3T S5C3V FCA :20 S6 S6C1T 0-1 S6C1V FCA :20 S6 S6C2T 5-6 S6C2V FCA :55 S6 S6C3T S6C3V FCA 13

14 Durante il campionamento è stata posta particolare attenzione ad evitare alterazioni chimiche a causa di surriscaldamento, dilavamento o contaminazione del campione da parte di sostanze e/o attrezzature. Il prelievo dei campioni per l analisi dei composti non volatili è stato condotto selezionando in campo la frazione granulometrica di diametro inferiore ai 2 cm. Le differenti aliquote di ogni campione sono state preparate, dal tecnico prelevatore, posizionando il terreno su telo impermeabile in polietilene per la omogeneizzazione del campione al fine di avere una distribuzione uniforme degli eventuali contaminanti presenti. I campioni sono poi stati stoccati in contenitori in vetro con tappo a vite, capaci di accogliere non meno di 1.0 kg di terreno. I campioni destinati alle analisi per composti organici volatili sono stati prelevati, puntualmente dal corpo della carota, immediatamente dopo l estrazione della stessa, senza movimentazione del terreno campionato e prima di procedere alle operazioni di descrizione. L operazione è stata condotta dal tecnico prelevatore specializzato, utilizzando guanti in lattice ed apposita siringa campionatrice monouso. Il materiale, quindi, è stato posto in contenitori dedicati (vial). Per limitare la volatilizzazione, nella formazione del campione da predisporre per l'analisi dei composti volatili sono stati ridotti i tempi di esposizione all'aria dei materiali. In accordo con la Direzione Lavori non è stato ritenuto necessario effettuare dei campionamenti aggiuntivi, poiché dallo screening preliminare e da indagine visiva delle carote raccolte, non sono state riscontrate evidenze significative. Ogni campione è stato raccolto in almeno triplice aliquota, di cui una a disposizione degli Enti di Controllo, una per le determinazioni analitiche del laboratorio di parte ed una a disposizione per eventuali controanalisi. Tutte le aliquote sono state identificate in modo univoco mediante etichetta adesiva riportante il nome del campione e dell aliquota, la profondità di campionamento, la data, l ora e il sito di provenienza. Si è, poi, prestata particolare attenzione alla catena di custodia dei campioni di terreno raccolti. Nello specifico, a valle della procedura svolta in sito, i campioni di terreno sono stati immediatamente collocati in appositi frigoriferi da campo termoelettrici e, in seconda battuta, sono stati immediatamente portati in laboratorio in modo da garantire l arrivo in laboratorio in giornata. Durante il trasporto, si è prestata particolare attenzione alla custodia dei terreni, i quali sono stati imballati e posizionati 14

15 in frigoriferi portatili termoelettrici con aggiunta di panetti di ghiaccio, affinché fosse garantito il rispetto delle temperature richieste. Cura è stata anche quella di non far superare mai gli holding time previsti per le analisi. Di tale mantenimento di refrigerazione e della conferma della temperatura in arrivo al laboratorio di analisi viene data evidenza tramite apposite voci riportate nella catena di custodia del campione, rintracciabili nei verbali di campionamento prodotti per ogni singolo campione di terreno raccolto. Figura 4 Esempio di campionamento dei volatili Figura 5 Esempio di omogeneizzazione e dei terreni prima del campionamento 15

16 6. Piezometri - Modalità esecutive Questa attività è stata svolta secondo le modalità sotto descritte: la perforazione è stata realizzata secondo le modalità ed i criteri già definiti al paragrafo 4.1.1; in particolare per l installazione dei piezometri, il foro di sondaggio è stato rivestito mediante tubazione temporanea di diametro 127 mm e successiva alesatura del foro profondità, per consentire il seguente posizionamento del tubo piezometrico; raggiunta la quota di perforazione prevista, all interno del foro è stato posto un tubo piezometrico atossico in PVC, da 90 mm di diametro interno, con giunzioni filettate maschio-femmina, conforme alla norma UNI EN "Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell'acqua ; il tubo piezometrico, chiuso sul fondo e poggiato su uno strato di base di costituito da una miscela di cemento-acqua- bentonite o semplicemente di sola compactonite, presenta un tratto cieco ed un tratto fessurato. L esecuzione dei piezometri, nonché il posizionamento dei tratti ciechi e di quelli finestrati, sono stati messi in opera in funzione delle direttive impartite di volta in volta dalla Direzione Lavori. La porzione di piezometro che consente all'acqua di falda di penetrare al suo interno è detta filtro. Esso è costituito da una serie di piccole aperture (finestratura), omogeneamente distribuite sulla superficie del tubo e la cui funzione è quella di lasciar passare l'acqua trattenendo le particelle di terreno senza, nel contempo, indebolire la struttura del piezometro. Il posizionamento del filtro rispetto all'acquifero è fattore essenziale affinché il piezometro assolva correttamente ai compiti per cui è stato installato. Per consentire al filtro di svolgere efficacemente la sua funzione, si è creato al suo intorno una zona che abbia la duplice funzione di far affluire l'acqua e di impedire ai granuli del terreno di addensarsi in corrispondenza della sua superficie intasandolo. Tale zona, rappresentata dall'intercapedine tra il tubo piezometrico ed il rivestimento del sondaggio è stata, quindi, riempita di materiale permeabile e prende il nome di dreno. Il materiale drenante utilizzato è stato ghiaietto siliceo 16

17 calibrato e lavato di adeguata granulometria (spessore 2-5 mm). Il rivestimento è stato, poi, progressivamente estratto senza l utilizzo della rotazione. Figura 6 Fase di estrazione delle aste di rivestimento nei tratti ciechi l intercapedine tra il tubo piezometrico ed il rivestimento del sondaggio è stata riempita con compactonite cilindrica. Figura 7 Ghiaietto siliceo 17

18 Figura 8 Compactonite poiché i piezometri stati eseguiti in aree non pavimentate e non soggette al transito di automezzi, la testa del tubo piezometrico è stata fatta sporgere dal piano di campagna. La protezione dall infiltrazione nel sondaggio delle acque superficiali è stata realizzata con un pozzetto di protezione metallico munito di coperchio lucchettabile e cementato e con una base in cemento, non prima di aver posizionato su ogni tubo bocca pozzo, un tappo ad espansione (Paker). Figura 9 Preparazione dei tubi piezometrici 18

19 Figura 10 Particolare dei tubi piezometrici Figura 11 Testa tubo piezometrico, che sporge da p.c., munita di tappo ad espansione Figura 12 Pozzetto metallico munito di coperchio a protezione testa piezometro 19

20 Gli schemi piezometri sono riportati negli Elaborati 02A-02B-02C-02D-02E-02F. Di seguito si riporta uno schema riassuntivo indicativo dei tratti ciechi e di quelli finestrati per ogni singolo piezometro. PIEZOMETRO PROFONDITA PIEZOMETRO m (INCLUSO TAPPO DI FONDO=0.05m) TRATTO CIECO Da m a m e Da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m S m Da 0.00 m a m e da m a m TRATTO FINESTRATO Da m a m Da m a m Da m a m Da m a m Da m a m Da m a m Da m a m 20

21 7. INDAGINE DI CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE DI FALDA 7.1 INTRODUZIONE Per i 6 piezometri installati è stata portata avanti un attività di monitoraggio delle acque di falda attraverso il prelievo di complessivi 18 campioni di acqua sotterranea. Prima della fase di campionamento vero e proprio, è stato necessario effettuare il cosiddetto sviluppo del piezometro per assicurare una corretta connessione idraulica con l acquifero. Il metodo di sviluppo utilizzato è stato quello del pompaggio effettuato con una pompa sommersa in acciaio inox Groundfos MP1 da 2 pollici. Si è operato avviando la pompa a bassa portata per una decina di minuti e poi operando una serie di fermi pompa in modo da creare una contropressione nella falda ed il conseguente lavaggio controcorrente dei filtri e del dreno per prevenire la formazione dei ponti di sabbia. Dopo un certo numero di cicli di avvio e stop si è proceduto con un pompaggio in continuo a portata costante fino ad ottenere acqua limpida. La portata massima durante lo sviluppo è stata, come raccomandato anche dal Manuale e linee guida 43/2006 APAT, di circa 1,50 l/min, maggiore della portata di normale funzionamento (portata di campionamento 1,00 l/min). Figura 13 Pompa utilizzata pere le fasi di sviluppo del piezometro Prima del campionamento, si è proceduto alle operazioni di spurgo sensu strictu, a basso flusso, dei piezometri in esame, accompagnata, preliminarmente, da misure freatimetriche, necessarie per stabilire l altezza effettiva della colonna d acqua da emungere e la profondità di campionamento. L attività è stata eseguita con condizioni meteorologiche ed al contorno stabili. 21

22 7.2 ATTIVITA DI SPURGO DEI PIEZOMETRI Le attività di spurgo e di campionamento è stata effettuata in presenza della Direzione Lavori e, nei piezometri S3-S5-S6 anche in presenza di ARPAB che ha provveduto ad un suo campionamento; mentre, tutte le attività sono state svolte anche in presenza di un tecnico incaricato dal proprietario del sito - Fiat Chrysler Automobiles (FCA) che ha provveduto, a sua volta, al campionamento. Lo scopo dello spurgo è stato quello di permettere il prelievo di un campione rappresentativo di acqua di falda creando il minor disturbo possibile alle condizioni naturali di deflusso. Per raggiungere tale obiettivo, il volume di acqua che staziona all interno di un piezometro deve essere eliminato in quanto sottoposto ad equilibri chimici e fisici differenti da quelli presenti nell acqua di falda. L interazione con i materiali di rivestimento del pozzo e con l aria atmosferica rende l acqua accumulata nel piezometro non rappresentativa delle condizioni chimico-fisiche della falda. Nell impostazione di un'operazione di spurgo gioca un ruolo critico la portata di emungimento: uno spurgo effettuato a portate troppo elevate può essere fonte di problemi quali incremento della torbidità del campione, prosciugamento del piezometro, richiamo di prodotto surnatante o diluizione del campione; per contro effettuando uno spurgo a portate troppo basse si rischia di dover attendere tempi troppo lunghi oppure di non compiere in maniera adeguata tale operazione. Pertanto, lo spurgo dei piezometri è stato realizzato a basso flusso (portata 1 l/min), mediante l utilizzo di pompe sommerse a 24 V di adeguato diametro e materiale, fino al raggiungimento della stabilizzazione dei parametri chimico-fisici. Le misurazioni, effettuate mediante sonde multi-parametriche, sono state condotte da tecnici competenti riportate su apposito modulo di campo compilato per ogni singolo piezometro. La stabilizzazione è stata considerata raggiunta quando si sono avute 3 letture consecutive simili. 22

23 I parametri, sotto indicati, sono state prese tramite sonde multi-parametriche, dopo aver estratto almeno 1 volume di acqua presente nel piezometro: PARAMETRO UNITA DI MISURA Ph U. ph Temperatura C Conducibilità elettrica ms Potenziale elettrico mv Percentuale di Ossigeno % air Misura freatimetrica metri dal p.c Figura 14 Fase di misurazione dei parametri dell acqua mediante sonda multiparametrica L acqua emunta è stata raccolta in cisterne, poste su un autocarro a supporto delle attività in esame, e smaltita, successivamente, come rifiuto liquido ai sensi della normativa vigente. Solo a seguito dell operazione di spurgo è stato possibile procedere con il campionamento propriamente detto. 23

24 Figura 15 Attività di spurgo. Raccolta di acqua emunta in cisterna 24

25 8 ATTIVITA DI CAMPIONAMENTO DELLE ACQUE DI FALDA l campionamento delle acque prelevate dai piezometri è stato eseguito adottando tutte le precauzioni per minimizzare le alterazioni del campione, limitando quindi l agitazione dell acqua, l areazione e la volatilizzazione dei contaminanti. Su indicazione dell ARPAB il prelievo del campione di acqua è stato eseguito in modalità dinamica low flow nei seguenti piezometri: S2-S3-S4-S5-S6. Nel piezometro S1, la scarsa ricarica del piezometro ha impedito l utilizzo della pompa sommersa. Per tale ragione, il campionamento è stato eseguito in modalità statica utilizzando un bailer monouso, dopo il ripristino delle condizioni piezometriche iniziali. Figura 16 Campionamento in modalità low flow 25

26 Figura 17 Campionamento con bailer monouso I campioni sono stati prelevati in contenitori di materiale adeguato per gli analiti da ricercare. Nello specifico, per ogni campione sono state prelevate: 2 bottiglie di vetro scuro da 1 litro, munite di tappo a vite con guarnizione in teflon; 2 vials in vetro da 40 ml per la determinazione diretta in laboratorio dei composti volatili; 2 Contenitori PE rispettivamente da 1 litro e da ½ litro; 1 Contenitore Falcon da 50 ml con stabilizzante (HNO3),nel quali è stata inserita acqua opportunamente filtrata mediante siringa e filtro specifico monouso. 1 Contenitore Sterile da 120 ml 26

27 Ogni contenitore è stato contraddistinto da un etichetta riportante il nome identificativo del piezometro di monitoraggio, il nome del Committente, il sito di provenienza e la data e l ora di prelievo. Per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di campionamento sono state adottate le seguenti procedure: al termine di ogni campionamento la pompa sommersa utilizzata è stata sempre decontaminata mediante lavaggio; tutta l attrezzatura di campionamento è stata del tipo monouso, idonea ed opportunamente decontaminata. Nello specifico, la tubazione di mandata della pompa è stata sempre sostituita tra un campionamento e l altro. Figura 18 Esempio di campioni prelevati (contenitori). 27

28 Si è, poi, prestata particolare attenzione alla catena di custodia dei campioni di acqua raccolti. Nello specifico, a valle della procedura svolta in sito, i campioni sono stati immediatamente collocati in appositi frigoriferi da campo termoelettrici e, in seconda battuta, sono stati riposti in un frigorifero elettrico di cantiere, di dimensioni più grandi. Successivamente, l accortezza è stata quella di inviare, al laboratorio incaricato delle analisi chimiche, i campioni di acqua, in giornata. Durante il trasporto, si è prestata particolare attenzione alla custodia dei campioni, i quali sono stati imballati e posizionati in frigoriferi portatili termoelettrici con aggiunta di panetti di ghiaccio, affinché fosse garantito il rispetto delle temperature richieste. 28

29 9 Riepilogo attività ed evidenze di campo Campionamento Piezometri Di seguito si riporta una tabella riepilogativa in cui si riassumono le principali informazioni relative alle attività di campionamento delle acque di falda eseguite in sito. PIEZOMETRO DATA CAMPIONAMENTO MODALITA DI CAMPIONAMENTO S1 23 OTTOBRE 2015 STATICO (BAILER MONOUSO) S2 23 OTTOBRE 2015 DINAMICO (LOW FLOW) S3 23 OTTOBRE 2015 DINAMICO (LOW FLOW) S4 23 OTTOBRE 2015 DINAMICO (LOW FLOW) S5 08 OTTOBRE 2015 DINAMICO (LOW FLOW) S6 08 OTTOBRE 2015 DINAMICO (LOW FLOW) 29

30 10 ATTIVITA DI LABORATORIO Tutte le analisi chimiche, relative alle diverse matrici ambientali prelevate (terreno ed acqua di falda), sono state realizzate da un laboratorio accreditato ACCREDIA per le metodiche analitiche previste, nonché qualificato. Rizzoni, per le attività in oggetto ha nominato la società Hydrolab s.r.l., quale laboratorio di analisi incaricato. I risultati delle analisi, rilasciati sotto forma di rapporti di prova ufficiali emessi e sottoscritti da Hydrolab s.r.l., sono raccolti negli ALLEGATI 2A e 2B. 11 GESTIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ D INDAGINE Le attività di indagine descritte nel presente documento hanno previsto la produzione di: A. terreni derivanti dalle attività di perforazione (cassette cartalogatrici e aliquote di campioni); B. acque di sviluppo al termine dell installazione, di spurgo prima del campionamento dei piezometri e di lavaggio delle attrezzature. Per quanto riferito al punto A, la gestione del contenuto delle cassette catalogatrici, contenente il materiale carotato durante i sondaggi, sarà a cura della Rizzoni, mentre quello dei campioni sarà a cura del laboratorio Hydrolab. Per quanto riferito al punto B, la gestione dell acqua campionata sarà a cura del laboratorio Hydrolab, la restante parte, è stata raccolta in cisterne e sarà smaltita, come rifiuto liquido ai sensi della normativa vigente a cura della Rizzoni. 30

31 12 CHIUSURA ATTIVITA IN SITO Una volta concluse le attività di indagine in sito, le aree oggetto dell intervento sono state sgomberate da tutti gli strumenti utilizzati. E stata cura della Rizzoni provvedere alle seguenti attività finali di ripristino e restituzione delle aree: la rimozione di tutti gli apprestamenti installati all interno del sito per la corretta esecuzione dei lavori; la pulizia dell intera superficie di cantiere; la rimozione dei mezzi, attrezzature e strutture di cantiere. Le aree utilizzate sono state riportate alle condizioni originali di partenza. 13 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE L intero piano di indagine in esame è stato eseguito nel pieno rispetto delle Specifiche Tecniche di Progetto. Come più volte evidenziato nella relazione, con la massima attenzione sono state condotte le fasi di esecuzione dei sondaggi, di esecuzione dei piezometri, di campionamento e custodia dei campioni di terreno e di acqua di falda prelevati in sito. Il Laboratorio di analisi incaricato ha eseguito tutte le attività previste e richieste, nel pieno rispetto delle metodiche riportate in Specifica Tecnica e dei protocolli interni regolati da Ente di accreditamento. In conclusione, si segnala che tutte le fasi operative in sito sono state condotte sotto la costante supervisione dalla Direzione Lavori nel pieno rispetto delle indicazioni provenienti dalla Committenza e di quanto prescritto dall ARPAB in fase esecutiva. ing. Rocco Colangelo Direttore Tecnico Rizzoni s.r.l.. 31

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