Composizione della crisi da sovraindebitamento

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1 VIII Assemblea Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile Reggio Emilia, 31 maggio-2 giugno 2013 I tempi della giustizia e il tempo dei diritti Composizione della crisi da sovraindebitamento Dott. Monica Montanari Consigliere Ordine Dottori Commercialisti ed E.C. di Reggio Emilia

2 Crisi e persona: L.27 gennaio 2012, n.3 con modifiche art.18 D.L. n.179 del , conv. L.n.221 del (G.U n 24) L.n.3/2012: rimedio situazioni di sovraindebitamento non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali diverse (art.6, c.1, L.3/2012) novità legislativa: superamento lacuna nella disciplina della crisi Sensibilizzazione Commissione Europea: promozione soluzioni giuridiche ai problemi del debito (Reg.CEE 1346/2000 del ; Carta di Nizza, tutela e protezione del consumatore)

3 Sovraindebitamento ed insolvenza civile: esperienze nel mondo Strumento concorsuale con effetti esdebitatori e non negoziale di tipo transattivo, soggetto al controllo in sede giudiziale Inghilterra anno USA anno 1841 Germania (procedura concorsuale con una notevole riduzione dei costi e semplificazione del procedimento, anno 1994 e modifiche anno 2001, finalizzata alla riabilitazione ed alla esdebitazione) Francia (prevenzione sovraindebitamento, Codice del Consumo e riforma anno 2003, con introduzione di misure di derivazione fallimentare). Paesi privi di regolamentazione: Cina, Vietnam, Bulgaria, Ucraina, Ungheria, alcuni paesi Sud America.

4 Finalità riduzione contenzioso civile (Consiglio Ministri ) alternativa alla esecuzione forzata: da debitore esecutato a gestore della propria crisi (accordo con i creditori) separazione debitore in stato di sovraindebitamento non fallibile e consumatore (debitore civile) fresh start: esdebitazione

5 Composizione crisi da sovraindebitamento: disposizioni generali Presupposto oggettivo: definizione di sovraindebitamento ex art.6, c.2 lett. a) situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente. Presupposto soggettivo (debitore non fallibile, imprenditore agricolo, consumatore, start up innovative); definizione di consumatore ex art.6, comma 2, lett.b) L.3/2012 debitore persona fisica che ha assunto obbligazioni esclusivamente per scopi estranei all attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Presupposti di inammissibilità: ex art.7 L.3/2012; se il debitore è assoggettabile ad altre procedure concorsuali; mancato rispetto del limite temporale quinquiennale all accesso; ha subito provvedimenti ex artt.14 e 14 bis L.3/22012; documentazione che non consente ricostruzione della situazione economico patrimoniale.

6 Composizione crisi da sovraindebitamento Debitore in stato di sovraindebitamento Procedimento composizione crisi da sovraindebitamento Liquidazione del patrimonio Accordo composizione crisi da sovraindebitamento Piano del consumatore soggetto non fallibile consumatore soggetto non fallibile consumatore consumatore

7 Contenuto proposta di accordo o del piano del consumatore Accordo di ristrutturazione dei debiti e di soddisfazione dei crediti: art.8, qualsiasi forma regolare pagamento dei titolari di crediti impignorabili (art.545 C.p.C.) scadenze e modalità di pagamento eventuale suddivisione in classi eventuali garanzie di terzi pagamento e moratoria dei crediti muniti di cause legittime di prelazione pagamento integrale IVA e ritenute

8 Procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (1) Accordo di composizione della crisi (artt L.3/2012). Procedimento a formazione progressiva. Ruolo del professionista che assiste il debitore: preparazione proposta di accordo e documentazione da depositare presso il tribunale del luogo di residenza o sede principale del debitore. Ruolo del Tribunale/Giudice: esame documentazione e concessione termine perentorio di 15 gg per apportare integrazioni alla proposta e produrre nuovi documenti; decreto di fissazione udienza per constatare il raggiungimento dell accordo ex art.11 L.3/2012. Decreto di omologazione entro 6 mesi dalla presentazione della proposta. Ruolo OCC: deposito proposta all agente della riscossione e agli uffici fiscali, agli enti locali, con indicazione della posizione fiscale e di eventuali contenziosi pendenti; trascrizione del decreto in caso di presenza di beni immobili o beni mobili registrati; raccolta consenso dei creditori alla proposta; trasmissione ai creditori di relazione sui consensi espressi; invio del testo al tribunale unitamente alle contestazioni e alla attestazione definitiva sulla fattibilità dell accordo. Art.13: OCC propone al giudice nomina liquidatore beni sottoposti a pignoramento; OCC risolve difficoltà sull esecuzione dell accordo e vigila sull esatto adempimento; OCC può supportare il debitore nella modifica della proposta, per impossibilità sopravvenuta. Creditori: voto/consenso; maggioranza 60%. Art.11: modalità espressione consenso.

9 Procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (2) Piano del consumatore (art.12-bis, 12-ter L.3/2012). Ruolo del professionista che assiste il debitore: predisposizione proposta di piano e deposito presso il tribunale del luogo ove ha la residenza il consumatore, documentazione ex art.9. Ruolo del Tribunale/Giudice: verifica fattibilità del piano ed idoneità al pagamento dei crediti impignorabili, convenienza rispetto all alternativa liquidatoria. Omologa piano (verifica esistenza fattibilità, idoneità, convenienza). Ruolo OCC : deposito proposta all agente della riscossione e agli uffici fiscali, agli enti locali, con indicazione della posizione fiscale e di eventuali contenziosi pendenti; trascrizione del decreto in caso di presenza di beni immobili o beni mobili registrati; redazione di relazione particolareggiata ex art.9, 3 bis c., per delineare requisiti di meritevolezza; comunicazione ai creditori della proposta del debitore/ consumatore e del decreto di fissazione dell udienza di omologa. Art.13: OCC propone al giudice nomina liquidatore beni sottoposti a pignoramento; OCC risolve difficoltà sull esecuzione del piano e vigila sull esatto adempimento; OCC può supportare il debitore nella modifica della proposta, per impossibilità sopravvenuta. Creditori: non esprimono adesione.

10 Liquidazione del patrimonio Liquidazione del patrimonio (art.14-ter e ss. L.3/2012): alternativa alle procedure di sovraindebitamento; esclusione crediti impignorabili, crediti aventi carattere alimentare e beni in fondo patrimoniale; spossessamento del debitore (vedi Panzani). Mancano norme in materia di atti pregiudizievoli ai creditori e contratti in corso di esecuzione. Durata minima 4 anni (art.14 novies) Ruolo del professionista che assiste il debitore: redazione domanda di liquidazione corredata dalla documentazione ex art.9, c.2 e 3. Conversione ex art.14-quater: su istanza del debitore o di uno dei creditori si passa da una delle due procedure da sovraindebitamento alla liquidazione. Ruolo del Tribunale/Giudice: verifica i requisiti della domanda di liquidazione; decreto di apertura; nomina liquidatore con requisiti ex art.28 RD 267/1942. Eventuale fase giudiziaria di formazione del passivo, in caso di contestazioni non superabili dal liquidatore. Ruolo OCC: redazione relazione particolareggiata (cause indebitamento, incapacità debitore ad adempiere, ecc.); notizia agente riscossione, uffici fiscali, enti locali. Ruolo Liquidatore: inventario ed elenco creditori; formazione stato passivo a contraddittorio semplificato; esecuzione operazioni di liquidazione e gestione attività del debitore in base al programma di liquidazione.

11 Rapporti con procedure concorsuali ex L.F.: analogie e differenze Analogia disciplina concordataria: consenso - nell accordo del debitore- vincola la minoranza. Differenze accordi di ristrutturazione del debito ex art.182 bis L.F.: omologa degli accordi da sovraindebitamento (accordo con carattere di negozio plurilaterale riguardante tutti i crediti oggetto della proposta). Esenzione revocatoria art.67 L.F.: art.12, 5 comma, L.3/2012 in caso di sentenza di fallimento che risolve l accordo. Differenza conc. fallim. art.140 L.F.: art.14 L.3/2012: l annullamento e la risoluzione dell accordo non pregiudicano i diritti acquistati dai terzi in buona fede; art.14-bis L.3/2012: la dichiarazione di cessazione degli effetti dell omologazione del piano non pregiudica i diritti acquistati dai terzi in buona fede. Nella L.3/2012 manca il richiamo a tutti i creditori e si limita a quelli in buona fede. Analogia fallimento: nella liquidazione patrimonio sono previste le fasi di inventario, progetto di stato passivo, programma di liquidazione; procedure competitive di vendita (art.14 novies L.3/2012).

12 Sovraindebitamento e procedure esecutive Accordo del debitore: data decreto apertura e fissazione udienza/atto di pignoramento (art.10, comma 5. L.3/2012). Piano del consumatore: decreto di omologa/atto di pignoramento (ex art.12-bis, comma 3 e comma 7, L.3/2012). Il Giudice può disporre la sospensione di specifici procedimenti di esecuzione forzata che potrebbero pregiudicare la fattibilità del piano, sino al momento in cui il provvedimento di omologazione diviene definitivo (art.12-bis, comma 2, L.3/2012). Liquidazione del patrimonio: decreto apertura /atto di pignoramento (art.14- quinquies, comma 2 e comma 3, L.3/2012).

13 Esdebitazione da sovraindebitamento Art.14-terdecies, c.1: beneficio della liberazione dei debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali e non soddisfatti. Presupposto soggettivo: debitore persona fisica. Presupposto oggettivo: liquidazione del patrimonio. Condizione di meritevolezza: il debitore deve avere cooperato al regolare ed efficace svolgimento della procedura: il debitore deve avere fornito tutte le informazioni e la documentazione utili e deve essersi adoperato per il proficuo svolgimento delle operazioni; il debitore non deve in alcun modo avere ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura; il debitore non deve avere beneficiato della esdebitazione negli otto anni precedenti la domanda; il debitore non deve essere stato condannato per reati ex art.16; Esclusione: ricorso al credito colposo e sproporzionato rispetto alle capacità patrimoniali; atti in frode nei cinque anni precedenti l apertura della liquidazione L esdebitazione non opera: debiti derivanti da obblighi di mantenimento e alimentari; debiti da risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale; debiti fiscali per causa anteriore al decreto di apertura delle procedure e successivamente accertati.

14 Organismi di Composizione della Crisi Enti pubblici con requisiti di indipendenza e di professionalità: art.15 L.3/2012. OCC di diritto: organismi c/o CCIAA, ordini professionali avvocati, commercialisti ed e.c., notai. OCC nominati: professionista o società tra professionisti in possesso dei requisiti ex art.28 RD267/42, notaio, nominati dal Presidente del Tribunale o da un giudice da lui delegato. Registro c/o Ministero: attesa regolamento. Compiti e funzioni OCC:. Accesso banche dati pubbliche (anagrafe tributaria, centrale rischi ecc.) autorizzato dal Giudice; supporto al debitore; compiti di fidefacente verso i creditori; compiti di ausilio del giudice e di controllore nell interesse dei creditori; ruolo di esperto nel sistema di attestazione (analogia C.P., accordo ex art.182 bis L.F., piani risanamento ex art.67, 3 c., lett.d) L.F.). Sanzioni penali: art.16, 2 c. L.3/2012. Reclusione (1-3 anni; multa da a euro). False attestazioni, omissione atti ufficio senza giustificato motivo.

15 Conclusione IL TEMPO DEI DIRITTI. Globalizzazione: i procedimenti di composizione della crisi rappresentano un rimedio al ritardo dell Italia -rispetto al contesto internazionale ed europeonella soluzione della crisi da sovraindebitamento quale grave minaccia alla certezza dei rapporti giuridici ed alla stabilità del sistema economico. I TEMPI DELLA GIUSTIZIA. Adeguatezza o inadeguatezza dello strumento?