CCIAA di Varese Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia
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1 CCIAA di Varese Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia IL SOVRAINDEBITAMENTO (L. 3/2012) Gli Organismi di Composizione della Crisi: ruolo, funzioni e requisiti necessari Dott. Avv. Roberto Drisaldi Varese, 8 Aprile 2013
2 Perché l introduzione di una nuova figura La L. 3/2012 ha introdotto una nuova figura: gli organismi di composizione della crisi. La procedura è, come detto, destinata a: piccoli imprenditori; debitori civili. Trattasi quindi di soggetti spesso non in possesso della preparazione e delle risorse necessarie a elaborare un piano di ristrutturazione dei debiti. D altro lato per i creditori i costi di transazione sarebbero superiori ai benefici. Il legislatore ha quindi pensato di creare un ambiente in cui si possa creare il consenso (o, meglio, un non dissenso) affidando all occ il compito di favorire il raggiungimento dell accordo. 2 / 12
3 Compiti Ai sensi del nuovo art. 15, l organismo: assume ogni opportuna iniziativa, funzionale alla predisposizione del piano di ristrutturazione e all esecuzione dello stesso; verifica la veridicità dei dati contenuti nella proposta e nei documenti allegati; attesta la fattibilità del piano; esegue le pubblicità; effettua le comunicazioni disposte dal giudice; svolge le funzioni di liquidatore quando il giudice lo dispone. 3 / 12
4 Compiti/2 L articolato normativo inoltre prevede altri compiti e funzioni. L organismo infatti: è di ausilio al debitore in stato di sovraindebitamento nella proposizione ai creditori dell accordo di ristrutturazione; propone il nome di un liquidatore affinché sia nominato dal giudice nei casi previsti (o svolge lui stesso l incarico di liquidatore); raccoglie le dichiarazioni di consenso alla proposta sottoscritte dai creditori; trasmette ai creditori, se l accordo è raggiunto, una relazione sui consensi espressi e sul raggiungimento della percentuale necessaria; trasmette al giudice la relazione, allegando le contestazioni ricevute, nonché un attestazione definitiva sulla fattibilità del piano; risolve le difficoltà insorte nell esecuzione dell accordo e vigila sull esatto adempimento dello stesso; comunica ai creditori ogni eventuale irregolarità nell esecuzione dell accordo. 4 / 12
5 Compiti/3 In caso di piano del consumatore (art. 9, co 3-bis) o di liquidazione dei beni (art. 14-ter, co 3), l occ deve rilasciare una relazione particolareggiata contenente: l indicazione delle cause dell indebitamento e della diligenza impiegata dal consumatore nell assumere volontariamente le obbligazioni; l esposizione delle ragioni dell incapacità del debitore di adempiere le obbligazioni assunte; il resoconto sulla solvibilità del consumatore negli ultimi cinque anni; l indicazione della eventuale esistenza di atti del debitore impugnati dai creditori; il giudizio sulla completezza e attendibilità della documentazione depositata. In caso di piano del consumatore l occ deve altresì esprimersi sulla probabile convenienza del piano rispetto all alternativa liquidatoria. 5 / 12
6 Requisiti/1 Ai sensi dell art. 15 possono costituire organismi per la composizione delle crisi da sovraindebitamento enti pubblici dotati di requisiti di indipendenza e professionalità. Sono iscritti di diritto: gli organismi di conciliazione costituiti presso le cciaa; il segretariato sociale; gli ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti ed esperti contabili e dei notai. I requisiti e le modalità di iscrizione nel registro, saranno stabiliti con regolamento adottato dal Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico ed il Ministro dell economia e delle finanze. Con lo stesso decreto saranno disciplinate le condizioni per l iscrizione, la formazione dell'elenco e la sua revisione, la sospensione e la cancellazione degli iscritti, nonché la determinazione dei compensi e dei rimborsi spese spettanti agli organismi a carico dei soggetti che ricorrono alla procedura. 6 / 12
7 Requisiti/2 Dalla costituzione e dal funzionamento degli organismi costituiti da enti pubblici non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, e le attività degli stessi devono essere svolte nell ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. I compiti e le funzioni attribuiti agli organismi di composizione della crisi possono essere svolti anche da un professionista o da una società tra professionisti in possesso dei requisiti di cui all articolo 28 l. fall., ovvero da un notaio, nominati dal presidente del tribunale o dal giudice da lui delegato. 7 / 12
8 Poteri Per lo svolgimento dei compiti e delle attività previsti dal presente capo, gli organismi di composizione della crisi, previa autorizzazione del giudice, possono: accedere ai dati contenuti nell'anagrafe tributaria (compresa la sezione relativa ai dati dei conti correnti); accedere ai sistemi di informazioni creditizie, nelle centrali rischi e nelle altre banche dati pubbliche (compreso il sistema pubblico di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti). Le informazioni raccolte devono essere gestite nel rispetto delle disposizioni contenute nel codice in materia di protezione dei dati personali e del codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti. 8 / 12
9 Aspetti problematici La prima criticità riguarda la eterogeneità della natura dei compiti assegnati all organismo: diversi e mal conciliabili. Esso infatti è chiamato a compiti di supporto al debitore, compiti di fidefacenza verso i creditori, compiti di ausilio del giudice e di controllore nell interesse dei creditori. È evidente il conflitto di interesse. Un ulteriore problema riguarda le competenze che l organismo (o meglio, i componenti dell organismo) devono possedere: essi infatti, in ragione della vastità e della varietà di compiti che la legge gli attribuisce, devono avere conoscenze che spaziano dalla finanza al diritto. Un terzo tema di riflessione riguarda l ampiezza dei poteri dell organismo: la definizione è talmente vasta da poter indurre a ritenere che le iniziative possano essere assunte dall organismo anche qualora le parti non le ritengano corrette purché abbiano le finalità indicate dalla norma. I compiti attribuiti all organismo troverebbero la loro sola limitazione nella funzione perseguita. 9 / 12
10 Esame di un caso pratico Tribunale di Novara R.G. 2/2012 La procedura ha ad oggetto un imprenditore agricolo. Il piano proposto è stato di tipo liquidatorio. Attività svolta: ausilio al debitore per la predisposizione del piano; verifica provvisoria della veridicità dei dati contenuti nella domanda e nei documenti allegati e della fattibilità dei piano; esecuzione delle pubblicità e delle comunicazioni ai creditori; raccolta dei consensi. 10 / 12
11 Esame di un caso pratico Tribunale di Novara R.G. 2/2012 Attività svolta a seguito della fissazione dell udienza: comunicazione della proposta ai creditori con contestuale circolarizzazione degli stessi; effettuazione della pubblicità; ausilio al debitore nella preparazione delle memorie illustrative. È stata chiesta inoltre l autorizzazione all accesso ai dati contenuti nell'anagrafe tributaria, nei sistemi di informazioni creditizie, nelle centrali rischi e nelle altre banche dati pubbliche. 11 / 12
12 Esame di un caso pratico Tribunale di Novara R.G. 2/2012 Difficoltà (tecniche) incontrate nell espletamento dell incarico: reperimento della documentazione; attestazione della veridicità dei dati aziendali; accesso alle banche dati pubbliche; esecuzione delle pubblicità. La criticità più evidente ha riguardato la mancata formazione di consenso intorno alla proposta: nel caso in oggetto al termine del periodo concesso per la formulazione dell adesione alla proposta la percentuale minima non era raggiunta. 12 / 12
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