SCHEDE SU ECONOMIA, LAVORO, DISAGIO SOCIALE, RISCHIO POVERTÀ, DEBITO, USURA E GIOCO D AZZARDO IN PUGLIA

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1 SCHEDE SU ECONOMIA, LAVORO, DISAGIO SOCIALE, RISCHIO POVERTÀ, DEBITO, USURA E GIOCO D AZZARDO IN PUGLIA A cura del Prof. Maurizio Fiasco A) La situazione economica e dell occupazione nella Regione In sedici anni ( ) la popolazione residente è rimasta pressoché stabile (poco più di 4 milioni di persone). Agli occupati nel terziario dei servizi (aumentati di 13,4 punti) fa riscontro la diminuzione delle forze di lavoro impiegate nell'industria (meno 10), nell'agricoltura (meno 8, ma con risalita nell'ultimo anno). Il tasso di disoccupazione totale si aggira sul 19,7 punti percentuali (+3,1 dal 2000). Gli anni della recessione, della stagnazione e delle lieve ripresa hanno visto diminuire del 18,9 il valore aggiunto in agricoltura, del 26,7 quello in industria e di un modesto 0,8 quello dei servizi. Il prodotto interno lordo è sceso del 6,5 nell'intero periodo, con una modesta risalita tra il 2015 e il 2016 (+0,8 punti). Tra il 2015 e il 2016 i prestiti bancari sono passati da 56 miliardi e 411 milioni a 55 miliardi e 400 milioni di euro (meno 1,8). I depositi sono invece aumentati di 3,4 punti, passando da 54 miliardi e 788 milioni a 56 miliardi e 649 milioni (più 3,4). pag. 1 di 7

2 Indicatori Unità di misura Tassi medi annui di variazione Popolazione residente anagrafica migliaia 4.026, , ,90 0,9-0,3 Occupati agricoltura " 144, ,7-8 6,2 Occupati industria " 299,3 261,8 269,5-10 2,9 - costruzioni " 85 99,9 98,9 16,4-1 Occupati servizi " 865,4 977,2 981, ,4 Occupati in complesso " 1.308, , ,40 5,7 1,4 Persone in cerca di occupazione in " 239,8 286,7 287, complesso Forze di lavoro " 1.469, , ,10 0,9 1,7 Cassa integrazione, totale " , , ,6 Valore aggiunto agricoltura mil. euro, rif , , ,60-18,9-5,2 Valore aggiunto industria " , , ,30-26,7 3,8 - costruzioni " 4.376, , ,10-21,8 0,3 Valore aggiunto servizi ** , , ,30 0,8 0,1 Prodotto interno lordo " , , ,80-6,5 0,7 Prodotto prò capite euro, rif , , ,10-7,3 1 Prodotto per occupati " , , ,20-11,5-0,8 Importazioni dall'estero milioni euro 4.845, , ,60 68,7-5,6 Esportazioni all'estero 5.957, , ,50 32,8-3,4 Depositi bancari milioni euro _ _ 3,4 Prestiti bancari " ,8 Tasso di disoccupazione, totale 16,3 19,7 19,4 - - Tasso di disoccupazione, maschi 11,9 18,4 17,5 - - Tasso di disoccupazione, femmine 24,4 21,8 22,7 - - Tasso di occupazione (15-64 anni), 44,5 43,3 44,3 - - totale Tasso di occupazione (15-64 anni), 61,3 56,4 57,5 - - maschi Tasso di occupazione (15-64 anni), 27,8 30,5 31,4 - - femmine Tasso di attività anni 53, Prodotto prò capite in del Centro- 56,1 54,5 54,5 - - Nord Prodotto/occupati in del Centro-Nord 76,4 74, Prodotto/occupati agricoltura in del Centro-Nord 49 45, Prodotto/occupati industria s.s. in del Centro-Nord 76,1 65,4 65,1 - - Prodotto/occupati costruzioni in del Centro-Nord 90,7 79,7 78,3 - - Prodotto/occupati servizi in del Centro-Nord 81 81,1 81,9 Fonte: SVIMEZ pag. 2 di 7

3 B) Uno sguardo agli indicatori di disagio sociale nelle province pugliesi Nella regione lungo un periodo lungo (trenta anni) il rapporto tra la popolazione in età attiva ha conosciuto un continuo e gravissimo peggioramento, che indica il cronicizzarsi della condizione di disoccupazione-inoccupazione di giovani e adulti. Se nel 1985 la popolazione anziana aveva un peso percentuale pari a circa 16 punti sulla popolazione attiva, nell ultimo anno considerato (il 2015) tale incidenza è pressoché raddoppiata pervenendo al valore di 30,34. Se non vi fosse l apporto in famiglia del contributo della pensione degli over 65 la condizione di povertà delle famiglie raggiungerebbe dimensioni davvero drammatiche. La provincia dove tale incidenza è più netta è quella di Lecce (35,35) seguita da Brindisi e Taranto. Il reciproco di tale indicatore è l indice di dipendenza giovanile che rappresenta il numero di individui non autonomi per ragioni demografiche (età<=14) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età 15-64). Questo indice permette di valutare quanti giovani ci sono ogni 100 adulti: più il valore è alto, più la popolazione giovane dipende da quella adulta. Nel caso delle province pugliesi il valore è in discesa costante dal 1985, anche per effetto del calo demografico. Indice di dipendenza anziani per sesso e provincia (*) Anni Bari BAT Foggia Brindisi Lecce Taranto ,83 17,2 16,04 16,66 13, ,05 21,31 21,24 21,84 18, ,52 26,11 26,9 28,6 25, , ,03 35,35 32,54 Indice di dipendenza giovani (**) Anni Bari BAT Foggia Brindisi Lecce Taranto Taranto (F) ,58 39,11 37,75 36,4 38,43 36, ,18 28,8 27,43 25,35 26,67 25, ,08 25,7 22,74 22,4 22,38 21, ,02 22,71 22,61 20,34 20,34 21,45 20,67 (*) Rapporto tra la popolazione di età 65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni) moltiplicato per 100 (**) Rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni) e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100 pag. 3 di 7

4 C) Le esecuzioni immobiliari Un indicatore molto importante del disagio sociale e del rischio di esposizione all'usura è rappresentato dai casi di esecuzioni immobiliari che si concludono con la messa all'asta dell'abitazione. Nel 2016 il loro numero è stato di che rapportato alla popolazione residente e al numero delle abitazioni nelle sei province della Puglia significa 4,1 esecuzioni ogni abitanti e 11,01 esecuzioni ogni immobili censiti. Aste di abitazioni di famiglie in Puglia Provincia Num. Comuni Residenti Numero di abitazioni (valori assoluti) ASTE 2016 Esecuzioni/ ogni abitanti Esecuzioni per immobili esecuzioni Italia Bari ,56 9,75 1,68 27,86 Barletta-Andria-Trani ,28 9,41 0,48 27,86 Brindisi ,54 6,67 0,38 13,15 Foggia ,73 7,42 0,65 15,83 Lecce ,77 4,60 0,54 8,14 Taranto ,44 30,32 2,52 9,42 Indice presenza mafiosa per provincia pag. 4 di 7

5 D) Usura ed estorsione nelle province I due reati spesso associati (estorsione e usura) negli ultimi cinque di cui si dispongono i dati presentano un andamento stabile: in media nel quinquennio nella regione Puglia si sono registrati 723 casi di denunce per estorsione e 30 per usura. Le province più segnate sono quelle di Bari (206 casi in media) e di Foggia (168) mentre per l'usura dopo il capoluogo di regione (8 casi) si colloca Taranto (7). Il picco delle denunce per usura si è toccato nel 2013 (con 40 casi) e per le estorsioni è stato il 2015 (805 casi). Il prospetto riporta nel dettaglio i valori provincia per provincia e sull'intera regione BARI Variaz Variaz Variaz Variaz Media ESTORSIONI ,7 9, USURA ,7-69, ,9 8 BARLETTA- ANDRIA-TRANI ESTORSIONI ,1-1,4-4,2 4,3 67 USURA BRINDISI ESTORSIONI ,4 39,5 48,3-20,2 62 USURA , FOGGIA ESTORSIONI ,3 5,1-4,3 19,1 168 USURA , LECCE ESTORSIONI ,61 26,23-17, USURA ,5-81, TARANTO ESTORSIONI ,95 67,74-1,92-15,69 92 USURA , PUGLIA ESTORSIONI ,8 18,2 6,8-7,0 723 USURA ,3-42,5 0,0 21,7 30 pag. 5 di 7

6 E) Azzardo registrato ufficialmente Nelle sei province pugliesi il consumo 2016 di gioco pubblico d'azzardo è stato pari a 6 miliardi 74 milioni e 860 mila euro al netto della quota on line della quale è ignota la ripartizione né provinciale e né regionale. La quota trattenuta (da Stato e concessionari) dalla vendita di scommesse, lotterie e altri tipi di puntate in denaro in locali pubblici è risultata di 1 miliardo e 170 milioni di euro, che dunque contabilizza la "perdita secca" dell'insieme dei consumatori. In sostanza i pugliesi hanno acquistato gioco d azzardo impiegando una somma complessiva pari al 15,7 del valore del reddito regionale dei contribuenti. Da canto suo, il banco ha incassato il 3 del reddito imponibile delle 6 province pugliesi. Nella Regione funzionano a pieno regime slot machine in esercizi pubblici, mentre altre gambling machine girano in 331 sale dedicate (le cosiddette VLT). E' interessante notare che un apparecchio ipertecnologico - la VLT, che sta per Video Lottery Terminal - possiede un'efficienza pari a quella di 8 slot machine della precedente generazione. Con tecnologia differente e dunque con maggiore velocità di esercizio il sistema dell'azzardo ottiene tali risultati astronomici. La provenienza dei dati è il database messo a disposizione del Gruppo Editoriale GEDI, ottenuto dai Monopoli. Tuttavia la stessa Agenzia di Stato risulta alquanto reticente nel mettere a disposizione i dati specifici dei singoli azzardi: fornisce solo l'informazione sulla quota trattenuta - cioè l'incasso del banco - e nega quella sul volume degli acquisti "gioco per gioco". Comunque anche con questo limite si può ricavare un'informazione interessante e poi osservare il dato regionale complessivo. Le slot machine (quelle nei bar più le altre nelle sale specializzate) assorbono la metà del consumo (49,4), seguite dal Lotto (20,3 punti) e delle Lotterie (16,5). Dal conteggio manca la quota dei giochi d'azzardo via internet, dei quali non si riesce a ottenere da altra fonte (pubblicazione dei Monopoli) nemmeno il dato aggregato regionale. Nell'anno 2016 l'azzardo on line ha raccolto puntate per ben 15 miliardi e 986 milioni di euro. Non è noto quale quota di tale consumo provenga dalle sei province pugliesi. pag. 6 di 7

7 PROVINCE PUGLIESI Province Consumo di gioco d azzardo Quota trattenuta da Stato e concessionari Popolazione +18 Consumo Procapite* Bari Barletta-Andria-Trani Brindisi Foggia Lecce Taranto PUGLIA Quota trattenuta Procapite* di azzardo su di perdite sul Reddito imponibile Reddito imponibile Bari 15,0 2,8 Barletta-Andria-Trani 21,1 3,9 Brindisi 16,3 3,4 Foggia 12,3 2,5 Lecce 17,0 3,2 Taranto 15,8 3,1 PUGLIA 15,7 3,0 Alcuni dati sui singoli giochi d azzardo PROV. Slot Machine e VLT BINGO GIOCHI NUMERICI A TOTALIZZA- TORE GIOCHI A BASE IPPICA GIOCHI A BASE SPORTIVA LOTTERIE LOTTO SCOM- MESSE VIRTUALI TOTALE TARANTO LECCE FOGGIA BRINDISI BAT BARI PUGLIA pag. 7 di 7