C O M U N E D I C O M A C C H I O PIANO DELL ARENILE (L.R. 9/2002 art. 3)

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1 C O M U N E D I C O M A C C H I O PIANO DELL ARENILE (L.R. 9/2002 art. 3) Adozione con delibera di C.C. n. 132 del 28/11/2014 Approvazione con delibera di C.C. n. del SCHEDA TECNICA REGIONE EMILIA ROMAGNA Sindaco/Assessore all Urbanistica: Dirigente Settore Territorio e Sviluppo Economico: Revisione : Collaborazione: Dott. Marco Fabbri Arch. Claudio Fedozzi Arch. Giuseppe Guidi Arch. Carlo Fabbri Collaborazione ARC Lab Studio Associato di Architettura Arch. Aida Morelli Arch. Gianfranco Casadei

2 COMUNE DI COMACCHIO Piano dell'arenile trasmesso il Capo VI - Piano dell'arenile 6.1 Disposizioni generali Il Piano, oltre alla disciplina delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, tiene conto dell organizzazione dell arenile anche in relazione al territorio urbano immediatamente attiguo. Il Piano disciplina gli ambiti demaniali marittimi dell intero territorio comunale destinati ad attività turistico-ricreative, salvo esigenze comunali documentate, a procedere per stralci funzionali riferiti a singole aree omogenee. Conformità ('/NO) Il Piano, con riferimento ai fini demaniali marittimi, contiene: l'individuazione delle aree che possono essere oggetto di lett. a) rilascio di nuove concessioni; NO Non ne sono previste. Note Il Piano dell'arenile di Comacchio norma in modo omogeneo sia l'arenile demaniale, che quello privato. In tale funzione esso investe sia cartograficamente che nelle NTA l'integrazione fra spiaggia e parti retrostanti proponendo anche soluzioni puntuali a problemi di assestamento dei margini fisici Vedi tavole e Il PdA interviene sull'intero arenile comunale. Non si dà la necessità di procedere per stralci funzionali. Vedi tavole e ed NTA lett. b) lett. c) l individuazione delle unità minime d intervento, gli ambiti dove è possibile attivarle, le modalità di gestione possibili, le modalità di presentazione delle domande ai fini dell'ottenimento della concessione, eventuali incentivi previsti in caso di accorpamento di concessioni anche con diversa utilizzazione, nel rispetto del comma 1.3 del capo I; La problematica oggettivamente complessa di definire regole per le concessioni demaniali all'interno di un piano che deve gestire anche le aree private presenti sull'arenile sta agli artt. 1, c1; 3, c3; 8, c2. Sono inoltre previste procedure di accorpamento di più bagni: artt. 4, c1; 13, c6 e 16, c4, con specifici incentivi. L'intento è quello di favorire gli accorpamenti dove si registrano criticità ambientali. Per le modalità di presentazione delle domande per l'ottenimento delle concessioni occorre fare riferimento all'art. 4 comma 4 delle NTA. l individuazione delle spiagge libere, in particolare: l individuazione e la quantificazione delle aree libere, a seguito dell analisi dello stato di fatto Attuata con rispetto del parametro di legge vedi Tavole 1a,2a, 3a, 4a l individuazione della loro ubicazione anche in rapporto con eventuali aree libere dei comuni limitrofi NO Non proponibile per le caratteristiche fisiche del litorale. Vedi simbologia dei confini comunali Tav. 1 e a nord e TAV 4 e a sud l individuazione delle modalità di una loro eventuale riprogettazione, la consistenza di eventuali cordoni dunosi o elementi isolati di rilevante valenza ambientale, in termini quantitativi e qualitativi Si tratta di arenili liberi normalmente non legati a preesistenze naturali, ma fisicamente coerenti con le parti attrezzate.

3 lett. d) lett. e) lett. f) lett. g) la definizione dei servizi e delle attrezzature ammesse, nonché la dotazione minima dei servizi igienici Allo scopo è stato redatto l'art. 11, comma 4. (vedi individuazione con simbologia nelle Tav 1 e, 3 e, 4 e ) l accessibilità sia delle aree nel loro complesso, sia dei singoli esercizi, la viabilità pedonale o ciclabile, con particolare riferimento al rispetto della normativa sull eliminazione delle barriere architettoniche per la libera fruizione da parte dei disabili, garantendo comunque, ove presente, la continuità tra arenile, cordone dunoso e corridoio ecologico boscoso; il limite delle concessioni demaniali marittime che deve coincidere con la linea di battigia o con la fascia di libero transito per l'intero territorio comunale, ovvero per località, definendo al tempo stesso il limite di collocazione della fascia ad uso ombreggio che deve essere uniforme per tutto il territorio comunale, ovvero per località, fatte salve le postazioni per il noleggio dei natanti eventualmente antistanti e nel rispetto delle prescrizioni stabilite dall Ordinanza balneare regionale per quanto attiene la fascia di libero transito. E' inoltre possibile, a richiesta dei concessionari interessati, prevedere una diversa configurazione delle concessioni stesse in relazione ad un maggiore qualificazione ed organizzazione ai fini dell'offerta turistica previa presentazione di un piano particolareggiato di iniziativa privata; l individuazione e regolamentazione delle aree marginali o degradate e delle aree retrostanti gli stabilimenti balneari finalizzata all attivazione di processi di forte riqualificazione ambientale; l'incentivazione di progetti di rinaturalizzazione degli stabilimenti balneari, con la sostituzione delle strutture fisse con strutture precarie e comunque a basso impatto ambientale; E' stata adeguata la cartografia per gli accessi ai mezzi di soccorso e per i portatori di handicap, inoltre ne trattano ora le NTA (cfr art. 13,C3) e art. 11 c.3 vedi inoltre TAV. e Vedi anche simbologia nelle tavole e Le NTA danno indicazioni specifiche sulla linea di battigia (cfr art. 8, commi 4 e 5), e sulle aree destinate all'ombreggio (art. 8, comma 6). Vedi tavole e Le NTA trattano questo aspetto in un articolo specifico, l'art. 12. Le NTA danno alcune definizioni operative ed inserimenti urbanistici che valorizzano e rendono appetibili i sistemi co st r ut t i v i a basso impatto ambientale (art. 5, art. 13, art. 14) e di carattere stagionale

4 lett. h) lett. i) lett. j) lett. l) la definizione delle attrezzature in precario installabili in aree predefinite della concessione - aree polifunzionali - e modificabili mediante semplice comunicazione. Si definiscono aree polifunzionali le aree nelle quali è possibile lo svolgimento di diverse attività equivalenti ed intercambiabili senza la necessità di realizzazione di strutture fisse, ma con l installazione di sole attrezzature in precario; Introdotta nelle NTA (cfr art. 8, C7) gli aspetti inerenti le colonie marine, le dune, l attività di utilizzo dei natanti e le postazioni di pronto soccorso, nel rispetto delle indicazioni contenute nei presenti criteri regionali; il numero, la tipologia e le caratteristiche costruttive dei punti di ormeggio, escludendo qualsiasi installazione che, alterando il profilo del punto di ormeggio, possa pregiudicare la visuale agli operatori del salvamento; l'individuazione delle aree ad elevato valore naturalistico destinate alla conservazione degli habitat e specie costieri, con particolare riferimento alle aree C e ZPS e ai taxa protetti dalle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE (D.P.R. 357/97) e le modalità di tutela, gestione e valorizzazione; Vedi anche tavole 2d analisi stato di fatto- condizionamenti ed opportunità. Premesso che nel territorio di Comacchio non si danno colonie, le NTA trattano il tema delle dune (art. 9) e della loro salvaguardia, come pure quello degli allestimenti di servizio per la nautica ( art. 19). Vedi tavole e Le NTA trattano questo aspetto in un articolo specifico, l'art. 19, e nell'allegato A. Le NTA hanno inoltre specificatamente assimilato il richiamo al piano regionale della portualità turistica (art. 19, C2). Tali aree sono individuate nelle Tavole b e sono richiamate le misure di conservazione nelle NTA all'art. 9 comma 3; E' da rilevare però l'intervento normativo attuato a tutela dell'arenile in formazione nell'estremo nord del litorale (art. 9,c5) lett. m) la regolamentazione e la limitazione dell'accesso alla battigia di mezzi motorizzati. Si è stimato che tale regolamentazione sia di natura tale da rientare in altri tipi di strumento che non il Piano dell'arenile. E' stato comunque inserito un elemento di richiamo a tale problema nell' art. 9, comma 1.

5 6.2 Disposizioni particolari per l'esercizio delle funzioni attribuite ai Comuni Accorpamento ed unificazione delle aree in concessione Tenuto conto dell obiettivo primario dell innovazione e diversificazione dell offerta turistica, occorre favorire l unificazione di più concessioni demaniali marittime finalizzate ad una nuova configurazione delle strutture e dei servizi, attraverso la gestione unitaria degli stessi, promuovendo l accorpamento di concessioni di diversa tipologia e/o concessioni aventi il fronte mare di dimensioni limitate Più concessionari e/o gestori di aree demaniali e relative strutture possono presentare congiuntamente un progetto unitario di accorpamento delle concessioni, anche al di fuori delle aree individuate dal Piano, purché sia prevista la gestione unitaria delle parti comuni e sia supportato da apposita convenzione con l Amministrazione comunale per l individuazione e regolamentazione delle stesse. Tale progetto dovrà comunque prevedere caratteristiche di corretto impatto visivo ed ambientale, di elevata qualità degli interventi architettonico-strutturali, di accessibilità senza barriere architettoniche, di innovazione e riqualificazione dell arenile, di integrazione e complementarità delle attività in esso effettuate Spiagge libere Nelle aree destinate dal Piano a spiagge libere è fatto obbligo ai Comuni di assicurarne la pulizia nonché la disponibilità di servizi igienici, nella misura valutata opportuna in relazione all'affluenza di pubblico all'arenile. NO Il tema è trattato nelle NTA all'art. 3,4 comma 1, 8 comma 1 e dettagliato agli art. 13 comma 6 e 16 comma 4 Ribadito quanto specificato al punto precedente, il Piano dell'arenile non prevede possibilità di intervento congiunto che non coinvolgano le Unità di intervento da esso delimitate, salvo quanto specificato all'art.12,c2. (cfr art. 11,C4 vedi individuazione tavole e e art. 8 comma 1 e ulteriori prescrizioni a pag 28 delle NTA)

6 6.2.4 Colonie marine Nel caso di trasformazione o cambio di destinazione d uso delle colonie, le concessioni demaniali marittime collegate possono essere modificate nello scopo. Qualora la nuova destinazione preveda come scopo l'attività di stabilimento balneare, quest'ultimo non potrà essere impiegato ad uso esclusivo della struttura trasformata ovvero di cui si è mutata la destinazione d uso. NO Non ce ne sono Ripascimenti Le aree createsi a seguito di fenomeni di ripascimento naturale o artificiale verso il mare dell'arenile in concessione che abbiano acquisito carattere di stabilità, sono concedibili, quale ampliamento delle concessioni esistenti, secondo le modalità previste nel piano dell'arenile. In assenza di detto piano, i ripascimenti sono concedibili come ampliamento delle concessioni esistenti previa consultazione dei concessionari delle aree demaniali interessate, secondo le modalità indicate al paragrafo del capo VIII, nel rispetto dell'uniformità della fascia ad uso ombreggio e tenendo conto delle rispettive diverse vocazioni. Qualora ricadano in C o ZPS sono destinate alla conservazione degli habitat e specie costieri, in particolare nei casi in cui siano adiacenti ad aree di elevato valore naturalistico e non siano interessate da concessioni già esistenti al momento del ripascimento. (cfr art. 8,C5) e art. 9 comma Dune Negli apparati dunosi e nelle aree esistenti che presentano elementi di naturalità non è ammesso il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime. NO Non ne sono previste Sulle suddette aree è altresì vietato il rilascio di concessioni Tali concessioni per manifestazioni occasionali riguardano solo per uso temporaneo e per manifestazioni. l'arenile attrezzato (cfr art. 8,c9). Gli interventi modificativi delle aree stesse da parte dei concessionari confinanti, comportano la decadenza della concessione ed obbligo comunque del concessionario di rimessa in pristino stato dei luoghi. (cfr art.9,c2)

7 6.2.7 Concessioni ad uso esclusivo per locazione natanti I Comuni possono effettuare apposito studio finalizzato ad una diversa pianificazione delle concessioni demaniali marittime in essere ad uso esclusivo natanti, al fine di favorire l accorpamento con concessioni rilasciate per usi diversi. I Comuni possono, inoltre, vagliare la possibilità di rilasciare nuove concessioni in aree libere, sentite le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative operanti sulla costa. Vedi anche tavole e Lo studio effettuato nel Piano dell'arenile della questione è approdato all'individuazione di apposite Unità Speciali, normate in linea generale dall'art. 19, e poi specificate come consistenza degli allestimenti nell'allegato A Ulteriori disposizioni in merito ai servizi di soccorso Posto che la qualità dei servizi di salvataggio costituisce una componente fondamentale dell offerta turistica della riviera emiliano-romagnola, ferme restando le disposizioni regionali relative alla disciplina particolare dei servizi di salvamento ed al Piano collettivo di salvamento, disciplinati con l Ordinanza Balneare, è opportuno che i Comuni valutino, in accordo con le Aziende USL dei rispettivi territori, la possibilità di destinare appositi spazi per l arrivo e la sosta dei mezzi di soccorso, ivi compresa l eliambulanza, garantendo l accessibilità dell area ed il più rapido collegamento con le strutture ospedaliere. (cfr art. 8,c10) Vedi anche tavole e

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