UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Le sfide del Torino, 19 gennaio Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione UniTO

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Le sfide del 2015 Torino, 19 gennaio 2015

2 Agenda Le sfide del 2015 Accreditamento periodico dell Ateneo Presentazione documento di Programmazione integrata di Ateneo Avvio lavori di predisposizione Piani Triennali dei Dipartimenti La nuova performance organizzativa dei Dipartimenti Attività connesse alla Programmazione Triennale (Decreto Carrozza) Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione Unito 2

3 Le sfide del 2015 Fondamentale fare squadra per raggiungere gli obiettivi prefissati e migliorare i risultati di tutto l Ateneo AZIONI 2015 Migliorare qualità: - della didattica - della ricerca - della gestione Accreditamento periodico Piani triennali di Dipartimento Servono risorse (umane e finanziarie) Necessità di aumentare punti organico e FFO 3

4 FFO 2014 Quota % finanziamento ottenuto dagli Atenei indicati rispetto al totale finanziamento erogato al Sistema Universitario UniTo UniPD UniMI 80% QUOTA BASE 20% 80% COSTO STANDARD STORICO 4,24% 4,21% 4,27% 3,70% 4,12% 4,04% 8% QUOTA PREMIALE 70% 20% 10% VQR QUALITÁ RECLUTAMENTO INTERNAZIONALIZZAZIONE DIDATTICA 3,94% 5,20% 4,54% 4,23% 5,42% 4,62% 5,37% 5,04% 2,45% Il costo standard salirà fino a diventare il 100% della quota base La quota premiale salirà dall attuale 18% fino al 30% del totale FFO 4

5 FFO 2014 Miglioramento della quota base, dovuto all introduzione del costo standard (tendenza a crescere nei prossimi anni) Spostamento di risorse da quota base a quota premiale (13,5% nel % nel 2014 fino al 30% nei prossimi anni) Sulla quota premiale: Sostanziale conferma dell anno precedente, per la % della premialità totale rispetto al sistema (4,14% vs 4,15% del 2013) La percentuale (4,14%) è comunque inferiore alla percentuale distintiva di UniTO del costo standard (4,24%) Modesto risultato su: - Dottorato di ricerca - Post lauream 3,37% vs 4,24% del costo standard Basso risultato in particolare su - qualità Collegio Docenti - qualità servizi erogati - internazionalizzazione 5

6 Punti organico 2014: le logiche di attribuzione TURN OVER MEDIO DI SISTEMA UNIVERSITARIO 50% 20% Quota cessazioni che ritorna automaticamente all Ateneo 30% Quota cessazioni attribuita sulla base della premialità Atenei % costo standard p.o. cessazioni % Turn over d'ateneo UNIMI 4,27% 73,50 76,24% UNIPD 4,21% 64,20 74,30% UNITO 4,24% 62,75 43,97% SISTEMA UNIVERSITARIO 100% 1.628,06 50% La performance di UniTO sul turnover è inferiore a quella degli Atenei di confronto e anche alla media del sistema universitario Fonte dati: tabelle MIUR allegate al DM 907/2014 6

7 Accreditamento periodico 7

8 Accreditamento periodico autunno 2015 L accreditamento periodico è una sfida che riguarda l INTERO ATENEO e quindi occorre gioco di squadra in cui ognuno dia il proprio contributo. Il RISULTATO sarà sull INTERO ATENEO. Le CEV verificano che l Ateneo sia quello che dice di essere L Ateneo deve definire i propri standard dei servizi che offre e cui tutte le strutture dovranno adeguarsi. L Ateneo deve decidere: Qual è il livello base, standard e uniforme, per la qualità dei servizi offerti Come porre in essere le azioni per raggiungerlo Come monitorare il progressivo raggiungimento Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione Unito 8

9 Ruoli e responsabilità Deliberano gli standard di Ateneo. Attuano le delibere degli organi per raggiungere gli standard definiti. organizza, sorveglia e monitora i processi di AQ; supporta le strutture dell Ateneo nella gestione dei processi per l AQ. Consulenza per l AQ Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione Unito 9

10 Accreditamento periodico: primi passi UniTO si è candidato Il 22 gennaio incontro con Fantoni, Presidente dell ANVUR e Castagnaro, referente per le procedure di Accreditamento, per definire: i tempi e modalità delle visite in loco (5 Dipartimenti e 15 Corsi di studio); i tempi e modalità della fase di pre-visita a distanza. Una quota dei Dipartimenti e dei Corsi di Studio che riceveranno la visita dei CEV deve essere presentata dall Ateneo : 3 su 5 Dipartimenti 8 su 15 Corsi di studio Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione Unito 10

11 Accreditamento periodico: tempistiche e attività -11 mesi Gennaio Maggio 2015 Attività previste: Pianificazione della didattica, della ricerca e della terza missione in coerenza con il documento di indirizzo strategico dell Ateneo Definizione di ruoli e responsabilità del processo di Assicurazione della Qualità con particolare riferimento alla didattica Revisione aspetti organizzativi legati all attività di supporto alla didattica Definizione di politiche di Ateneo per la gestione dei dati e la pubblicazione dei risultati dell Opinione Studenti Revisione dei Siti web CdS Revisione dei Siti web dei Dipartimenti Definizione di contenuti e procedure per il rilascio del Diploma Supplement Identificazione delle criticità relative alle strutture edilizie esistenti dedicate alle attività di didattica e ricerca Definizione degli strumenti per la comunicazione e formazione della cultura della qualità Sviluppo degli strumenti per il monitoraggio e l analisi dei dati relativi alle attività didattiche Sviluppo degli strumenti per il monitoraggio e l analisi dei dati relativi alle attività di ricerca Definizione strumenti di monitoraggio della sostenibilità economico finanziaria dell Ateneo 11

12 Accreditamento periodico: tempistiche e attività -6 mesi - 5 mesi - 3 mesi 0 Giugno 2015 Audit interno Luglio/agosto 2015 Adeguamento ai rilievi audit Settembre/novembre 2015 Pre-visita a distanza Novembre 2015 Visite CEV 12

13 Accreditamento periodico: come ci organizziamo? Coordinamento Operativo di Supporto per l Accreditamento (C.O.S.A) Ogni Dipartimento insieme al Presidio individua: 1 docente; 1 tecnico amministrativo; 1 studente (componente del Consiglio di Dipartimento e in carica fino all accreditamento) Ogni Direzione AC individua: 1 referente I Dipartimenti prevedono, all odg di tutti i Consigli da oggi all accreditamento, la voce «Accreditamento Periodico». I componenti del Coordinamento presentano gli aggiornamenti. KIT del DIRETTORE di Dipartimento sul sito AQ di Unito.it 13

14 Accreditamento periodico E poi Quali Corsi di Studio? Quali Dipartimenti? Quando? 14

15 Documento di Programmazione Integrata 15

16 Documento di Programmazione integrata di Ateneo È stata rivista la logica relativa alla Programmazione di Ateneo. La normativa richiede l adozione di diversi documenti di programmazione, spesso sfalsati temporalmente. Questo può generare incongruenze e ridondanze tra i documenti, difficoltà a ricondurli ad un quadro d insieme, disorientamento per il lettore esterno. Con il Documento di Programmazione integrata 2015, si è iniziato a pensarli in modo sincronico Fase di programmazione 1. Piano strategico 2. Piano triennale del Miur 3. Documento sulle Politiche della Qualità 4. Piano della performance 2015 Fase programmazione Documento di programmazione integrata di Ateneo Fase di consuntivazione 5. Relazione sui risultati della ricerca e della didattica 6. Relazione sulla Performance Fase di consuntivazione Relazione integrata di Ateneo 16

17 Pianificazione strategica dei Dipartimenti 17

18 AMBITO STRATEGICO Processo di pianificazione strategica dei Dipartimenti 2015/17 1 Rettore, Organi centrali 2 Dipartimenti 3 Organi centrali 4 Rettore Linee Strategiche di Ateneo Piani Triennali di Dipartimento Esame e sintesi dei Piani Triennali Nuovo piano strategico I piani triennali dei Dipartimenti contribuiranno a formare il nuovo Piano strategico di Ateneo a valere sul triennio I Dipartimenti adotteranno una prassi di definizione del Piano triennale strutturata attraverso: RIESAME RISULTATI RAGGIUNTI E AUTOVALUTAZIONE - Analisi punti di forza e debolezza servizi caratteristici erogati (didattica, ricerca e III missione) - Analisi risultati Riesami annuali e valutazioni del NdV - Analisi ultima VQR SVILUPPO PIANI TRIENNALI SULLA BASE DEI SEGUENTI ELEMENTI - Riesame di cui al Punto A - Linee strategiche e progetti Programmazione triennale Miur da consolidare - Obiettivi strategici della ricerca e della III missione definiti nella scheda SUA RD - Obiettivi strategici della didattica da sviluppare Obiettivi Azioni Indicatori 18

19 Performance organizzativa dei Dipartimenti 19

20 AMBITO GESTIONALE La nuova performance organizzativa dei dipartimenti In ambito gestionale si è avviata in via sperimentale le definizione della performance organizzativa dei Dipartimenti: tutto il processo viene affrontato in una logica di semplificazione, con lo scopo di utilizzare nuovi strumenti senza aggravio di lavoro per le strutture. Già da alcuni anni sono stati sperimentati strumenti per monitorare la performance organizzativa, nell ottica di miglioramento continuo Tali strumenti vengono ora estesi a tutto l Ateneo, per garantire, in una logica d insieme, omogeneità per tutte le strutture, anche sulla base di quanto raccomandato dal Nucleo di valutazione. L ambito di applicazione sono le attività svolte dalla struttura tecnico amministrativa. Essi non costituiscono strumento di allocazione delle risorse. 20

21 Percorso di definizione performance org.va Dipartimenti Gli indicatori di performance organizzativa dipartimentale sono stati definiti sperimentalmente nell'ambito del Progetto strategico "Dati e Indicatori" che ha previsto un percorso partecipato basato sulle seguenti tappe: feb- mar 2015 set-dic 2014 gen gen Gruppo di lavoro «Progetto Dati e Indicatori» Consolidamento indicatori Comitato Guida Inserimento indicatori nel Piano della Performance 2015 Condivisione con i Dipartimenti dei risultati da raggiungere e informazione alla delegazione sindacale e al personale Sviluppato un set sperimentale di indicatori da gruppo composto da personale EP (cui era stato assegnato l'obiettivo relativo agli indicatori) e altro personale di Dipartimento (per una rappresentanza di 12 dipartimenti): Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne Scienze Economico-Sociali e Matematico-Statistiche Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio Psicologia Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute Neuroscienze "Rita Levi Montalcini" Studi Storici Scienze Chirurgiche Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Studi Umanistici Comitato guida del progetto composto da (D.R. n del 30/09/2014) Prorettore; Direttore Generale; Vice Rettore per la semplificazione; Presidente del Presidio di Qualità; Due Direttori di Dipartimento; Due componenti del Consiglio di Amministrazione; Due Direttori di Direzione. 21

22 I criteri della performance organizzativa dipartimentale Sono stati individuati 4 indicatori comuni a tutti i Dipartimenti. In coerenza con le Linee strategiche prevedono aspetti di miglioramento relativi a 4 servizi tecnico amministrativi dipartimentali 4 indicatori comuni che monitorano i seguenti servizi: - supporto alla didattica - supporto alla ricerca - internazionalizzazione - amministrazione Sono stati individuati 11 indicatori specifici (che coprono i suddetti servizi dipartimentali e anche altri servizi) tra cui i Dipartimenti dovranno scegliere i 2 indicatori specifici che più li caratterizzano. 2 indicatori specifici a scelta in una libreria di 11 Dopo l'approvazione del Piano performance i Dipartimenti saranno sentiti per definire i target da raggiungere negli indicatori comuni e per acquisire l'indicazione dei 2 indicatori specifici scelti e del relativo target. Target definiti dai Dipartimenti 22

23 Attività connesse alla Programmazione Triennale 23

24 Programmazione triennale: finanziamenti autorizzati UniTO Cruciale il ruolo dei Dipartimenti nel raggiungimento degli obiettivi prefissati nell ambito della Programmazione Triennale L ateneo ha ottenuto il 91% della cifra richiesta complessivamente (5,5129 Mil. ottenuto rispetto a 6,091 Mil. richiesti) -7% cifra min 24

25 Programmazione triennale: performance target al 09/12/14 Progetto e descrizione indicatore Target 2013 o AA 2013/14 (A) Risultato 2013 o AA 2013/14 (B) Target 2014 o AA 2014/15 ( C) Risultato al 09/12/2014 ( D) Performance Valutazione 2014 MIUR 2014 (Risultato Risultato Risultato / Target 2013) / (Target Target 2013) (D/C) (D-B) / (C-A) Dematerializzazione ,5 90% 75% N. di processi amministrativi dematerializzati Formazione a distanza % 200% N. CdS (L, LMCU, LM) offerti integralmente in teledidattica o in modalità blended Visiting Professor % 111% N. di docenti di istituzioni universitarie straniere (VP), cui è stato assegnato un corso ufficiale o comunque con periodi di presenza certificati di almeno tre mesi Attrazione studenti stranieri (IN) 0,098 0,098 0,11 0,078 71% -167% Proporzione di dottorandi iscritti al I anno dei corsi di dottorato e in possesso di titolo di studio conseguito all'estero Mobilità studenti (OUT) % 109% N. studenti in mobilità all'estero (che abbiano conseguito CFU estero) Presenza maggioritaria commissioni Revisione del Emanato 100% 100% Previsione della disposizione nel regolamento di ateneo per tutte le procedure di reclutamento di cui all'art. 18 e 24 della Legge 240/10 (SI/NO) Regolamento regolamento ai sensi della L.240/2010 La valutazione finale MIUR è pari al valore medio: 71% 71% 25

26 Programmazione triennale: considerazioni sui finanziamenti autorizzati Le cifre autorizzate nel triennio saranno assegnate solo nel caso in cui l ateneo raggiunga gli obiettivi in termini di target e di rendicontazione dell intero ammontare delle risorse richieste (Le Rendicontazioni saranno effettuate entro giugno 2015 per gli anni 2013 e 2014 ed entro giugno 2016 per l anno 2015). A seguito della verifica finale, il MIUR procederà a: Consolidare a decorrere dall anno 2016 e a valere sul FFO gli importi attribuiti, unicamente con riferimento ai programmi che ottengono un risultato finale pari almeno al 90% rispetto all obiettivo finale; Mantenere quanto ottenuto nel triennio con riferimento ai programmi che ottengono un risultato finale compreso tra il 60% e l 89,9% rispetto all obiettivo finale; Recuperare integralmente e in 3 quote costanti annuali a valere sul FFO nel corso del triennio gli importi attribuiti con riferimento ai programmi che ottengono un risultato finale inferiore al 60% rispetto all obiettivo finale. 26

27 Programmazione triennale come opportunità Aumento punti organico 2017 Obiettivo dell ateneo è quello di far crescere il FFO, attraverso il consolidamento dei fondi legati alla programmazione triennale a valere sul FFO