Philaenus spumarius L. Sputacchina media

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1 Philaenus spumarius L. (Hemiptera, Aphrophoridae) Sputacchina media Giacinto S. Germinara Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell Ambiente Università di Foggia, Via Napoli 25 - Foggia giacinto.germinara@unifg.it

2 HEMIPTERA - APPARATO BOCCALE PUNGENTE-SUCCHIANTE Specie ad alimentazione liquida es. linfa, succhi cellulari (FITOMIZI) Possibilità di trasmettere microrganismi patogeni con la saliva Modalità di penetrazione Modalità di alimentazione

3 ADULTO Philaenus spumarius POLIMORFISMO Ampia variabilità di colori. Dal grigio chiaro al nerastro Forme più diffuse: giallo-verde con line più scure sfumate

4 ADULTO Philaenus spumarius DIMENSIONI E FORMA CARATTERI PER RICONOSCIMENTO Maschio 5.3 to 6.0 mm Femmina 5.4 to 6.9 mm ovoidale, capo grande, vertice angoloso, più largo che lungo

5 FORME GIOVANILI Philaenus spumarius (neanidi e ninfa) Vivono in gruppi di alcune unità (1-25) principalmente su piante erbacee e polloni di piante arboree Poco mobili immerse in abbondante schiuma (liquido viscoso rilasciato come scarto dall'intestino in cui l insetto immette aria producendo le bollicine «spumarius»).

6 FORME GIOVANILI Philaenus spumarius (neanidi e ninfa) Funzioni della schiuma: protezione dai predatori; mantenere condizioni di umidità e temperatura idonee per lo sviluppo Limitata mortalità delle forme giovanili

7 CICLO BIOLOGICO Philaenus spumarius Uova svernanti Deposizione uova Uova svernanti STADI GIOVANILI ADULTI APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE 1 GENERAZIONE/ANNO SVERNA DA UOVO (singolo o a gruppi) nei FUSTI, tra le GUAINE FOGLIARI o al COLLETTO di SVARIATE PIANTE OSPITI FINO A UOVA/FEMMINA

8 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA P. spumarius Diffusione principalmente OLOARTICA (emisfero boreale) Ampiamente diffusa in tutta EUROPA

9 PIANTE OSPITI P. spumarius Altamente polifaga Su oltre 170 specie vegetali in estate (erbacee, arbustive e arboree) Le leguminose sembrerebbero preferite per maggiore presenza di composti azotati L olivo è un ospite preferito da P. spumarius. In primaveraestate è la specie di insetto fitomizo più presente sulle foglie con centinaia di adulti/pianta (Cornara et al., 2016).

10 DANNI P. spumarius Occasionalmente dannosa alla vite, alla medica, alla fragola e a piante ornamentali (rosa) e orticole. Danni diretti (le punture di nutrizione) decolorazioni deformazioni Danni indiretti imbrattamento prodotti con schiuma (danno estetico) VETTORE DI AGENTI PATOGENI

11 DANNI SU OLIVO P. spumarius Si nutre della linfa grezza che scorre nello xilema delle piante (XILOMIZO) Negli stessi vasi si localizza il batterio Xylella fastidiosa

12 DANNI SU OLIVO P. spumarius Principale e più efficiente vettore del ceppo di Xylella fastidiosa nel Salento Un altissima percentuale di adulti raccolti su olivo (fino al 100% nell Agosto 2014) contiene il batterio

13 MODALITA DI TRASMISSIONE TRASMISSIONE MECCANICA Contatto della pianta con appendici boccali, zampe, escrementi, rigurgito dell insetto (VEICOLO) recante il patogeno Immediata, scarsa durata TRASMISSIONE BIOLOGICA Elevato adattamento tra patogeno e insetto (VETTORE) Fase di acquisizione del patogeno Fase di latenza o incubazione (incapace di trasmettere) Fase di inoculazione (capace di trasmettere patogeno)

14 INTERAZIONE VETTORE-PATOGENO Trasmissione non-persistente o stilettare Tipica di afidi che compiono punture di assaggio: il contenuto di cellule epidermiche e parenchimatiche viene aspirato ed analizzato da sensilli gustativi localizzati a livello di una pompetta salivare.

15 Patogeni a localizzazione epidermica si legano alle parti distali degli stiletti con l ingestione, mediante una proteina-colla (helper) indotta dal patogeno INTERAZIONE VETTORE-PATOGENO Il patogeno è rilasciato in una pianta sana con l immissione di saliva Parametro Localizzazione patogeno Tempo di acquisizione Tempo di latenza Tempo di ritenzione Perdita con la muta Descrizione Stilettare Secondi Secondi Minuti-ore SI

16 INTERAZIONE VETTORE-PATOGENO Trasmissione semi-persistente o stomodeale Il patogeno aderisce, per mezzo della proteina helper, alle pareti dell intestino anteriore (STOMODEO) dell insetto. Particelle di patogeno nello stomodeo

17 INTERAZIONE VETTORE-PATOGENO Trasmissione semi-persistente o stomodeale Parametro Localizzazione patogeno Tempo di acquisizione Tempo di latenza Tempo di ritenzione Perdita con la muta Descrizione Stomodeo Minuti-ore Minuti-ore Ore SI

18 Trasmissione X. Fastidiosa in P. spumarius Trasmissione semi-persistente o stomodeale Il patogeno aderisce, per mezzo della proteina helper, nel tratto iniziale dell apparato digerente (STOMODEO) dell insetto. Particelle di patogeno nello stomodeo Parametro Localizzazione patogeno Tempo di acquisizione Tempo di latenza Tempo di ritenzione Perdita con la muta Descrizione Stomodeo Minuti-ore Minuti-ore Ore SI

19 CONSIDERAZIONI AI FINI DELLA LOTTA P. spumarius Le forme giovanili poco pericolose: Preferiscono piante erbacee; Sono poco mobili; Eventuale batterio perso con la muta. Adulti molto pericolosi: Polifagia; Longevità (primavera-autunno); Assenza di muta; Elevate densità di popolazione su olivo; Elevata capacità di trasmissione piantapianta di X. fastidiosa.

20 Grazie per la cortese attenzione!!!