LEGISLAZIONE E NORMATIVE IN MATERIA DI TUTELA E SOSTEGNO DELLA MATERNITA E DELLA PATERNITA. Il punto di vista del ginecologo. Dr. Giovanni Fattorini
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1 LEGISLAZIONE E NORMATIVE IN MATERIA DI TUTELA E SOSTEGNO DELLA MATERNITA E DELLA PATERNITA Il punto di vista del ginecologo. Dr. Giovanni Fattorini
2 TRACCIA DELLA RELAZIONE a)-riferimenti legislativi b)-i congedi di maternità e paternità. Cosa sono? c)-definizioni d)-congedo di maternità ordinario e straordinario: *Normativa *Procedure e Percorsi *Ruolo del ginecologo e)-conclusioni
3 RIFERIMENTI LEGISLATIVI Art.37 della Costituzione. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e,a parità di lavoro,le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. le condizioni di lavoro devono consentire l adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione D.Lgs. n.151:decreto Legislativo 26 Marzo 2001n.151. Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell art.15 della legge 8 Marzo 2000,n.53.
4 I CONGEDI DI MATERNITÀ E PATERNITÀ. COSA SONO?
5 Congedo di Maternità Si intende l astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi alla data effettiva del parto.
6 Nel caso in cui la data effettiva del parto sia successiva a quella presunta,l astensione obbligatoria ante partum è prolungata fino alla data della nascita effettiva del bambino. Es.Se la data presunta del parto è il 15 Luglio ma questo si verifica il 25 di luglio i dieci giorni vengono considerati un prolungamento dell astensione obbligatoria antepartum e la donna dovrà tornare al lavoro il 25 di ottobre
7 Nel caso di un parto prematuro la lavoratrice ha diritto alla prestazione economica di maternità anche per i giorni di astensione obbligatoria non goduti prima del parto che si aggiungono quindi al periodo spettante dopo la nascita del bambino. Es. Se la data presunta del parto è il 15 Luglio ma questo si verifica il 15 Giugno la madre tornerà al lavoro sempre il 15Ottobre cioè tre mesi dopo la data presunta
8 Nel caso della nascita di un bimbo morto o di un bimbo che deceda successivamente al parto la lavoratrice mantiene gli stessi diritti.
9 Nel caso di Aborto (Si considera aborto l interruzione della gravidanza spontanea, o terapeutica avvenuta entro il 180 giorno dall inizio della gestazione)l aborto è considerato malattia e consente alla lavoratrice di astenersi dal lavoro solo per il tempo necessario al recupero delle condizioni fisiche sufficienti per la ripresa dell attività lavorativa.
10 Nel caso di IVG, l aborto volontario è considerato dal punto di vista previdenziale alla stessa stregua dell aborto spontaneo. L IVG,nei casi previsti dagli articoli 4,5,6 della legge 194 è considerata a tutti gli effetti una malattia Vedi Art.19 D.Lgs.n.151
11 Nel caso di Adozione o Affidamento il congedo di maternità può essere chiesto per i primi tre mesi successivi all effettivo ingresso in famiglia del bambino.
12 Congedo di Paternità Si intende l astensione dal lavoro del lavoratore,fruito in alternativa al congedo di maternità. La legge riconosce anche al padre il diritto di astenersi dal lavoro al posto della madre nei seguenti casi: a)morte o grave infermità della madre; b)abbandono del bambino da parte della madre; c)affidamento esclusivo al padre.
13 Congedo Parentale Si intende l astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore. Terminato il periodo di congedo di maternità entrambi i genitori possono chiedere ulteriori periodi di assenza riconoscibile fino agli 8 anni del bambino e utilizzabile con modalità definite alla legge.
14 Congedo per la malattia del figlio Si intende l astensione facoltativa dal lavoro della lavoratrice o del lavoratore in dipendenza della malattia stessa con modalità anche queste definite per legge.
15 Riposi giornalieri La lavoratrice madre assicurata all INPS per la maternità,con esclusione di alcune categorie, ha diritto durante il primo anno di vita del bambino a riposi giornalieri indennizzati dall INPS definiti anche questi per legge.
16 Flessibilità Negli ultimi anni è stato introdotto l istituto della flessibilità che consente alla lavoratrice di ritardare il periodo di assenza obbligatoria fino ad un mese prima della data presunta del parto potendo così usufruire di quattro mesi dopo il parto. La flessibilità viene autorizzata dal medico specialista del SSN insieme al medico competente ai fini della prevenzione e della tutela della salute nei luoghi di lavoro dove esso è previsto, oppure dal solo medico specialista del SSN previa dichiarazione della donna.
17 Nel caso debba essere solo il ginecologo a certificare, si pone il problema della valutazione non solo che le condizioni ostetriche e cliniche della donna siano compatibili con il proseguimento dell attività lavorativa fino alla fine dell VIII mese, ma anche che le condizioni di lavoro siano tali da consentire il rinvio dell inizio del periodo di astensione obbligatoria in assenza di un atto del medico competente.
18 Per ovviare alle difficoltà di certificazione, alcune circolari esplicative dell INPS hanno stabilito che spetta al datore di lavoro rilasciare una dichiarazione da cui risulta che in quell azienda o per le attività svolte dalla lavoratrice non esiste l obbligo di sorveglianza sanitaria.
19 Per lavoratrice, lavoratore, salvo che non sia altrimenti specificato, si intendono i lavoratori dipendenti,compresi quelli con contratto di apprendistato,di amministrazioni pubbliche,di privati datori di lavoro nonché i soci lavoratori di cooperative.
20 Per tutte le altre forme di rapporti di lavoro il punto di riferimento, in termini di informazioni e diritti a parte le organizzazioni sindacali, l INPS è delegato a gestire questi aspetti.
21 Considerazione n. 1 Risulta evidente che le informazioni che vi abbiamo fornito riassumono per sommi capi una normativa molto complessa che prevede una conoscenza che non ci compete (questioni che attengono al diritto del lavoro e alla legislazione che regolamenta l intera materia),ma di cui è opportuno conoscere almeno l esistenza.
22 DEFINIZIONI
23 INPS ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE E un ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica istituito alla fine dell ottocento con altro nome. La principale attività dell ente è oggi quella previdenziale e cioè la riscossione dei contributi e la liquidazione delle pensioni. A quella previdenziale si aggiunge quella Assistenziale. Si tratta di cioè quelle prestazioni a sostegno del reddito. Tra queste sono comprese l indennità di malattia e di maternità.
24 DPL DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO Organi alle dipendenze del ministero del lavoro e della previdenza sociale. L attività complessiva si articola in due Servizi: -Servizio delle Politiche del lavoro. -Servizio ispezione del lavoro. Il primo dei due servizi comprende l U.O. Politiche del lavoro e autorizzazioni, che è l ufficio che segue le procedure relative all estensione del congedo di Maternità
25 PSAL PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Strutture sanitarie facenti parte del dipartimento di sanita pubblica delle Ausl che hanno il compito di valutare la sicurezza degli e negli ambienti di lavoro
26 Considerazione n. 2 Importanza dell informazione - Dovere obbligo per i medici che devono rilasciare le certificazioni - Vantaggio per i medici libero professionisti - Vantaggio per le istituzioni (Inps-Dpl) - Vantaggio per le donne e famiglie interessate
27 CONGEDO DI MATERNITA ORDINARIO NORMATIVA PERCORSO E PROCEDURA COMPITI DEL GINECOLOGO
28 NORMATIVA Art.16 D.L. n.151 E vietato adibire al lavoro le donne: a)durante i due mesi precedenti la data presunta del parto salvo quanto previsto dall art.20; b)ove il parto avvenga oltre tale data,per il periodo intercorrente tra la data presunta e la data effettiva del parto; c)durante i tre mesi dopo il parto; d)durante gli ulteriori giorni non goduti prima del parto,qualora il parto avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta.. Tali giorni sono aggiunti al periodo di congedo di maternità dopo il parto.
29 PERCORSO E PROCEDURA 1)-La donna in gravidanza ha l obbligo di comunicare al datore di lavoro il proprio stato di gravidanza non appena accertato tramite un certificato medico che può essere rilasciato dal proprio medico di fiducia o da un medico del servizio pubblico. 2)-La donna presenta all INPS e al proprio datore di lavoro con congruo anticipo rispetto all inizio dell astensione obbligatoria (es. se l EPP è il 15 Aprile la data di inizio è il 15 Febbraio) la richiesta del Congedo di Maternità. [Modulo INPS-(ind.mat.)] + Certificazione di gravidanza.*
30 Il certificato di gravidanza deve essere rilasciato dal medico dell Ausl. Qualora il certificato sia redatto dal medico di base oppure a un medico diverso dal medico dell Ausl, il datore di lavoro e l INPS hanno la facoltà di accettare i certificati stessi oppure di chiederne la regolarizzazione alla lavoratrice interessata. (Art.76 del DLgs.151/2001)
31 Entro 30 giorni dal parto la lavoratrice deve far pervenire al datore di lavoro e all INPS il certificato di nascita, o un certificato di famiglia, o una dichiarazione sostitutiva di responsabilità.
32 CONGEDO DI MATERNITA ORDINARIO E COMPITI DEL GINECOLOGO
33 Fornire alla donna una prima certificazione di gravidanza da presentare al datore di lavoro che preveda: -Le generalità della lavoratrice -Le settimane di gestazione alla data della visita medica -La segnalazione dell ultima mestruazione e la data presunta del parto Ricordiamo che la lavoratrice è tenuta ad informare il proprio datore di lavoro del proprio stato di gravidanza appena accertato
34 La datazione esatta viene oggi stabilita tramite un accertamento ecografico, ma questo, seppure sia un dato ormai universalmente accettato, non è stato normato e questo talvolta può creare problemi. Es. La prima certificazione può portare una data presunta del parto che non coincide con la data ecografia. Che fare dopo?
35 ESEMPIO DI CERTIFICAZIONE Certifico che è gravida alla settimana di amenorrea. u.m. dichiarata dalla signora e.p.p In seguito ad accertamenti ecografici l e.p.p. risulta in realtà il
36 - Fornire alla donna le prestazioni previste dal D.M. 10/09/1998. (Prot.Bindi) - Fornire alla donna una seconda - Fornire alla donna una seconda certificazione di gravidanza da allegare al Modulo INPS (ind.mat.) quando essa farà richiesta del Congedo di Maternità ordinario
37 CONGEDO DI MATERNITA STRAORDINARIO NORMATIVA PERCORSO E PROCEDURA COMPITI DEL GINECOLOGO
38 Normativa Art.17 (Estensione del divieto) D.L. n.151 è composto di 5 Commi. Primo Comma: Il divieto è anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto quando le lavoratrici sono occupate in lavori che in relazione all avanzato stato di gravidanza siano da ritenersi gravosi o pregiudizievoli.tali lavori sono determinati con propri decreti dal Ministero del Lavoro.
39 Secondo comma: Il servizio ispettivo del Ministero del Lavoro può disporre sulla base di accertamento medico, avvalendosi dei competenti organi del SSN (PSAL) l interdizione dal lavoro delle lavoratrici fino al periodo di astensione previsto dall art.16 per uno o più periodi la cui durata sarà determinata dal servizio stesso per i seguenti motivi :
40 Ai sensi della lettera A nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza. Es. cardiopatie,nefropatie,alterazioni del metabolismo etc. Ai sensi delle lettere B e C quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino e la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni
41 Per completezza alle condizioni di lavoro o ambientali considerate pregiudizievoli si devono aggiungere l elenco dei lavori pericolosi, faticosi ed insalubri citati all art.7 agli allegati a e b, l esposizione alle radiazioni ionizzanti previste all art8 e i rischi di esposizione ad agenti fisici,chimici e biologici previsti all art.11 all allegato c -Vedi Primo Comma-.
42 Quesiti e aspetti da sottolineare in relazione al secondo comma Per quanto riguarda la lettera A: -La certificazione deve essere rilasciata da un ginecologo del SSN che può,o non, convalidare la sussistenza delle condizioni di gravidanza a rischio attestate dalla certificazione del medico specialista libero professionista.
43 -La certificazione che prevede diagnosi e prognosi es. le gravi complicanze della gravidanza,(non le preesistenti forme morbose) possono prevedere l astensione per uno o più periodi la cui durata sarà determinata dal servizio stesso e cioè dal ginecologo della struttura pubblica,avviene tramite un colloquio ed una visita e si conclude con la compilazione di un modulo predisposto dalla DPL.
44 Per quanto riguarda le lettere B e C: L accertamento delle condizioni lavorative e ambientali che possono giustificare un anticipo dell astensione obbligatoria dal lavoro o un estensione del divieto di adibire al lavoro le donne o estensione del congedo di maternità è disposto dalla DPL in collaborazione con il servizio PSAL, vista la documentazione prodotta dalla lavoratrice e/o dal datore lavoro.
45 Terzo comma Prevede che l astensione dal lavoro di cui alla lettera A è disposta dal DPL secondo le risultanze dell accertamento medico ma in ogni caso il provvedimento deve essere emanato entro sette giorni dalla ricezione dell istanza della lavoratrice.
46 Quarto comma Prevede che l astensione di cui alle lettere B e C può essere disposta dal Servizio ispettivo del Ministero del Lavoro(Psal) anche d ufficio nei casi in cui nel corso della attività di vigilanza constati l esistenza delle condizioni che danno luogo all astensione medesima in alcuni casi fino a 7 mesi dopo il parto.
47 Quinto comma Prevede che i provvedimenti previsti da questi Articoli siano definitivi.
48 Percorso e Procedura La donna inoltra domanda tramite modulo (Modulo 3) alla Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) -Servizio Politiche del lavorosia ai sensi della lett.a Art.17 (Gravidanza a rischio) [allegando doc. medica] sia ai sensi della lett.b e C (Lavori vietati) [allegando cert.di grav. + dichiarazione datore di lavoro]. La DPL trasmette al Consultorio e allo PSAL la documentazione presentata della donna.
49 Ai sensi della lettera A: La AUSL esegue un accertamento sanitario da parte di uno specialista pubblico che rilascia una certificazione che consente alla DPL di autorizzare l anticipo della astensione dal lavoro (Compilazione del modulo di cui si è detto).
50 Ai sensi delle lettere B e C: La DPL sentito il parere della PSAL autorizza direttamente l anticipo dell astensione.
51 La DPL su segnalazione del datore di lavoro e ha anche la facoltà di prorogare l astensione obbligatoria dopo il parto fino ad un massimo di sette mesi qualora sussistano rischi per la sicurezza e la salute della lavoratrice madre.
52 CONGEDO DI MATERNITA STRAORDINARIO E COMPITI DEL GINECOLOGO
53 Se il ginecologo opera in qualita di medico pubblico Vale quanto detto,quando abbiamo fatto riferimento alla normativa e al percorso e alla procedura.
54 Se il ginecologo opera in regime di libera professione: -Informare la donna della normativa vigente. -Certificare lo stato di gravidanza nel caso la donna rientri nei casi previsti alle lettere B e C. -Certificare nel modo più accurato la presenza di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza tenendo presente che per alcune patologie esiste un problema di prognosi e che il collega del SSN dovrà convalidare e/o non convalidare la diagnosi e la prognosi. Nella certificazione dopo la diagnosi dovrebbe essere citato esclusivamente il fatto che la patologia prevede l anticipo dell astensione obbligatoria ai sensi della lettera A del II Comma dell art.17 del D.Lgs n.151
55 Se il ginecologo è il ginecologo personale ma opera anche all interno dell AUSL il suo compito sarà quello di: -Certificare lo stato di gravidanza nel caso la donna rientri nei casi previsti alle lettere B e C. -Certificare nel modo più accurato la presenza di -Certificare nel modo più accurato la presenza di gravi complicanze della gravidanza o di preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza nei casi previsti alla lettera A, tenendo presente che la sua certificazione non sarà sottoposta ad ulteriori verifiche di tipo fiscale e che ciò dovrebbe indurre una ancora più attenta considerazione della situazione clinica presentata dalla donna.
56 CONCLUSIONI
57 La legislazione a protezione della maternità e della paternità è probabilmente una delle legislazioni più illuminate tra quelle di tutti i paesi più evoluti. Per essere ben applicata richiede che tutti collaborino alla sua piena attuazione. Ai medici ginecologi libero professionisti e del SSN- competono i doveri: di una esauriente conoscenza della materia; di una corretta informazione della donna; applicazione della attività clinica di certificazione (dataz.di grav,presenza di patologie,di assenza di patologie)
58 Grazie per l attenzione.
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