Dimensionamento scolastico provinciale. Alcune riflessioni e qualche richiesta alla politica.

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1 Dimensionamento scolastico provinciale. Alcune riflessioni e qualche richiesta alla politica. Lunedì 29 ottobre la Giunta Provinciale di Monza Brianza con la Delibera 143 ha deciso il Piano di Dimensionamento Provinciale delle scuole di primo ciclo per l a.s. 2013/2014. Qualora tale delibera venisse assunta integralmente da Regione Lombardia, cui compete l ultima parola in merito, avremmo, nonostante le delibere dei Comuni interessati al dimensionamento, un panorama scolastico assai diverso dall attuale. A Monza le autonomie si ridurrebbero a nove, a Seregno a tre mentre a due a Cesano Maderno Nelle rispettive delibere i Comuni indicati chiedevano in realtà di mantenere per l a.s. 2013/2014 l attuale assetto dell offerta scolastica, in base a considerazioni legate a criticità e problemi del proprio territorio nonché recependo le istanze degli Organi collegiali coinvolti. Solo e soltanto in subordine si assumeva la proposta di verticalizzazione delle vigenti autonomie. La delibera provinciale riporta in una delle considerazioni che hanno condotto agli esiti sopra descritti, che Le indicazioni regionali pongono come obiettivo prioritario inderogabile del processo di organizzazione della rete scolastica 2013/2014 ( ) la verticalizzazione delle istituzioni scolastiche del primo ciclo ( ).

2 A ben guardare, nell allegato 1 della D.G.R. di Regione Lombardia dell 11/07/2012 n. IX/3744 peraltro richiamata nella delibera provinciale - si legge: La definizione della rete e della sua offerta formativa deve essere costruita tenendo conto del contesto sociale, economico e territoriale di riferimento, avvalendosi di un utilizzo puntuale e coerente dei sistemi informativi sia dal punto di vista procedurale, attraverso l Anagrafe Regionale degli Studenti, sia in relazione all analisi ed interpretazione dei dati statistici. Non solo. Più avanti troviamo scritto: La programmazione della rete deve essere definita a partire da un analisi complessiva del contesto di riferimento che tiene conto delle dinamiche sociali di carattere territoriale, del trend demografico, della logistica e dei collegamenti, della dotazione strutturale degli edifici, dell organizzazione dei servizi complementari. La programmazione deve essere articolata tenendo conto dei seguenti orientamenti: - funzionalità dell organizzazione ai bisogni degli studenti e al loro diritto d istruzione; - coerenza con le caratteristiche delle comunità e dei diversi bacini di utenza, tenendo conto anche della presenza a livello territoriale di forme associative tra Enti Locali; - stabilità nel tempo alle istituzioni scolastiche, privilegiando le istituzioni che evidenziano un trend positivo a preferenza di quelle che manifestano la tendenza a perdere i requisiti prescritti; - valorizzazione delle molteplici funzioni di servizio che ciascuna istituzione svolge, con particolare attenzione alle realtà territoriali più dinamiche; - ottimizzazione del rapporto tra docenti e studenti, ponendo particolare attenzione all effettiva capacità dei plessi scolastici di mantenere un numero di studenti

3 effettivi adeguato agli standard nazionali di riferimento e orientato ad un aumento dell efficienza; - promozione della funzione di servizio delle strutture scolastiche rispetto alla comunità locale; - garanzia di un equilibrata distribuzione e presenza delle strutture sul territorio, tenendo anche conto delle rispettive offerte formative. Di fronte a ciò, le considerazioni della delibera provinciale ci paiono frutto di una strana ermeneutica testuale, che sopravanza il testo con la propria interpretazione, e tanto peggio per i fatti! La CislScuola Monza Brianza in merito alla definizione del Piano di dimensionamento della rete scolastica provinciale per l a.s. 2013/14 ribadisce quanto ha già avuto modo di esprimere pubblicamente in contesti diversi. Non si reputa cioè necessario procedere alla riduzione del numero delle Istituzioni scolastiche autonome attualmente in essere, in quanto nell ambito della Regione Lombardia per il solo anno scolastico 2012/2013 tali riduzioni assommano già a 63, a fronte delle 24 previste dalla tabella allegata al D.L. n. 98/2011 convertito nella L. 111/2011. Qualora si ritenga inderogabile una riduzione delle Istituzioni scolastiche, la CislScuola Monza Brianza propone di mantenere in deroga l attuale situazione dell offerta scolastica laddove espressamente richiesto e l apertura di un tavolo tecnico biennale con la partecipazione dell Amministrazione locale, dei Dirigenti Scolastici e delle Organizzazioni sindacali, al fine di creare la maggiore condivisione possibile in presenza di soggetti che rappresentano interessi diversi.

4 Per quanto ci riguarda, come CislScuola Monza Brianza gli interessi da salvaguardare sono innanzitutto la tutela dei posti di lavoro e la qualità del servizio rivolto agli studenti. Se le Amministrazioni di Monza, Cesano Maderno e Seregno, interpreti delle istanze delle Scuole locali, hanno espresso la volontà di deroga rispetto ad una immediata verticalizzazione delle Istituzioni scolastiche, perché non ascoltarle? Non si parli di Regione, passaggi obbligati e quant altro: qui si deve parlare unicamente ed esclusivamente di programmazione, continuità didattica e qualità del servizio Certo rispettiamo le idee anche di chi esprime propositi divergenti rispetto ai nostri, ma chiediamo che vengano almeno spiegati. Per tale ragione alla Giunta provinciale di Monza Brianza chiediamo un confronto aperto con la cittadinanza di Monza, Cesano Maderno e Seregno, affinché chiarisca pubblicamente la propria posizione. Alle Amministrazioni dei Comuni di Monza, Cesano Maderno e Seregno chiediamo di attivarsi in ogni sede affinché i contenuti della Delibera 143 possano essere resi conformi ai sensi delle delibere comunali. Chiediamo inoltre alle Amministrazioni di dare la massima pubblicità alle azioni che si intenderà mettere in campo, in modo che l impegno pubblico possa essere reso immediatamente manifesto alla cittadinanza, un occasione a nostro avviso da non perdere per rinsaldare il legame tra società civile e Istituzioni.

5 Il Segretario generale CislScuola MB (Mirco Scaccabarozzi) Monza 5 novembre 2012

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