Analisi dei flussi. del Mercato del Lavoro. della Provincia di Monza e della Brianza. Rapporto Anno Osservatorio. del Mercato del Lavoro

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1 Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Monza e della Brianza Analisi dei flussi del Mercato del Lavoro della Provincia di Monza e della Brianza Rapporto Anno 2009 Rapporto a cura di: Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica Utilità Sede operativa: Università degli Studi di Milano Bicocca

2 L OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO Raccoglie ed analizza le comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione del lavoro dei Centri per l Impiego. Cura il monitoraggio dei principali indicatori del mercato del lavoro in Provincia di Monza e Brianza Elabora e divulga studi e pubblicazioni sull andamento del mercato del lavoro Analizza le caratteristiche socio-demografiche degli utenti dei servizi pubblici per l impiego La scommessa dell Osservatorio Provinciale è utilizzare i dati amministrativi raccolti dai centri per l impiego per arrivare ad una lettura dettagliata delle principali dinamiche del mercato del lavoro dipendente. I dati e le informazioni consentono di individuare il numero dei lavoratori coinvolti negli avviamenti e nelle cessazioni, identificare i settori produttivi di impiego e la durata effettiva dei contratti flessibili. PRODOTTI INFORMATIVI DELL OSSERVATORIO: - RAPPORTO INFORMATIVO nota trimestrale dei dati dei centri per l impiego, analizzati congiuntamente a quelli della cassa integrazione, mobilità, produzione industriale ed è corredata dai risultati delle rilevazioni congiunturali delle forze lavoro provinciali - IL RAPPORTO ANNUALE approfondimento annuale con studi e ricerche quali-quantitative riferite ai principali trend economici provinciali. - APPROFONDIMENTI TEMATICI in collaborazione con enti e agenzie territoriali provinciali. - NEWSLETTERS

3 La presente pubblicazione presenta il 1 rapporto annuale relativo all analisi dei flussi del Mercato del lavoro in Provincia di Monza e Brianza. L elaborazione dei dati è stata effettuata dall Osservatorio voluto dal nostro Ente e nato nell ottobre scorso. Si tratta dunque di un importante strumento di conoscenza, che la Provincia intende mettere a disposizione di tutti i soggetti (Associazioni datoriali, Organizzazioni Sindacali, Amministrazioni ed Istituzioni pubbliche e private) interessati a conoscere e ad agire in merito alle complesse tematiche del Lavoro. La situazione occupazionale osservata nell ultimo anno nella nostra Provincia è risultata fortemente condizionata dalle difficoltà produttive, conseguenti alla crisi economica mondiale, tanto che l analisi dei flussi relativi all anno 2009 è stata rivolta in particolare agli effetti prodotti sull occupazione. Sempre più aziende si sono trovate a dover fare i conti con importanti cali produttivi e a ridimensionare - definitivamente o solo temporaneamente - il proprio organico, ricorrendo anche al supporto offerto dal sistema di welfare nazionale e regionale. Per gran parte dell anno 2009 si sono registrati segnali di flessione della dinamica occupazionale, ma verso la fine dell anno si cominciano a cogliere segnali di un inversione di tendenza, che riportano in positivo dopo tanto tempo il saldo complessivo del tra assunzioni e cessazioni - per oltre unità. Le strategie messe in campo dalle Imprese della Brianza per uscire dalla crisi sono diverse e variano a seconda della gravità e dell estensione della crisi stessa. Le scelte aziendali, più o meno definitive per la forza lavoro, nella grande maggioranza dei casi hanno contato anche sulla partecipazione delle parti sindacali, consapevoli della necessità importante - in questi momenti - di condividere e assumere una responsabilità comune. Crediamo che ciascuno, per quanto di sua competenza, possa portare un importante contributo per uscire dalla crisi: la Provincia di Monza e Brianza vuole essere punto di riferimento istituzionale, vicino alle Imprese ed ai Lavoratori. GIULIANA COLOMBO Assessore al lavoro DARIO ALLEVI Presidente

4 Autori: Mario Mezzanzanica, Direttore Scientifico del CRISP e Professore presso l'università degli Studi di Milano Bicocca Claudia Graziani, Ricercatrice CRISP Hanno collaborato inoltre per il trattamento ed elaborazione dati: Matteo Fontana e Nicolò Vegetti - Ricercatori CRISP e Erminia Zoppè, Dirigente, Provincia di Monza e della Brianza 2

5 Indice Premessa... 4 Andamentietendenzeinatto:Anno Isezione... 8 AnalisiEventoAvviamento AnalisiEventoCessazione AnalisiEventoProroga SaldoAvviamenti Cessazioni IISezione Focusqualificheprofessionali Focustemporale:Anno2007 Anno FocusGenere Focusstranieri Notametodologica Glossario

6 Premessa Il presente rapporto descrive l andamento dei flussi del mercato del lavoro della provincia di Monza e della Brianza per l anno 2009 con riferimento particolare agli effetti prodotti sull occupazione. L obiettivo principale è di rappresentare informazioni sintetiche ottenute dalla elaborazione dei dati di flusso derivanti dalle comunicazioni obbligatorie effettuate dalle aziende, con sede operativa in provincia, alle Istituzioni competenti. Il rapporto è costituito da due sezioni: nella prima sezione vengono proposte alcune elaborazioni dei dati di flusso derivanti dalle comunicazioni obbligatorie (COB) relative al periodo temporale di riferimento, che permettono di ottenere una visione generale dell'andamento dei flussi del mercato del lavoro in provincia; nella seconda sezione vengono proposti una serie di approfondimenti sulle variabili genere, qualifica professionale, sulla popolazione straniera ed infine dei confronti temporali a partire dall anno 2007 sino all anno Le comunicazioni obbligatorie generano una fonte informativa amministrativa contenente dati, raccolti in maniera continuativa e conseguenti ad eventi: avviamenti, cessazioni, proroghe o trasformazioni di rapporti di lavoro. Dai dati raccolti, dopo opportuni e complessi trattamenti finalizzati alla creazione di informazione statistica (integrazione e qualità dei dati), è possibile ricavare informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista prevalentemente della domanda, ed in particolare degli effetti prodotti sulle dinamiche occupazionali. Le principali informazioni disponibili sul lavoratore, contenute nelle comunicazioni obbligatorie, sono relative ad ogni singola esperienza e contengono tra l altro la data relativa all avviamento, alla proroga, alla trasformazione, alla cessazione del rapporto di lavoro, il tipo di contratto, il settore e la qualifica del lavoratore, nonché le informazioni relative all azienda che ha effettuato le comunicazioni. I dati a disposizione, una volta costruita una opportuna serie storica degli stessi, a differenza di quelli ottenibili dalle usuali indagini, consentono di tracciare, per l intero periodo di osservazione, la storia della persona (successione di eventi descritti per tipologia, numero e durata di ogni singolo contratto), associando a ciascun periodo dati di stato (qualifica, titolo di studio, settore lavorativo, ecc.). Analogamente è possibile tracciare l andamento dei settori aziendali e analizzare l andamento degli stessi rispetto alle dinamiche occupazionali in atto. 4

7 Andamenti e tendenze in atto: Anno 2009 Le dinamiche intercorse nell anno 2009 consentono di cogliere sia alcuni aspetti legati ai fatti successi sia a tendenze in atto. Nel 2009 le comunicazioni obbligatorie, di competenza di aziende con sede operativa in provincia, ammontano complessivamente a oltre 177 mila, di cui il 46% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 81 mila), il 42% a cessazioni (pari a oltre 75 mila), la quota rimanente, pari al 12%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. Le imprese della provincia di Monza e delle Brianza hanno aumentato le quote complessive delle assunzioni (avviamenti) effettuate con tipologie contrattuali flessibili riducendo l'utilizzo di quelle maggiormente stabili. Il 63% degli avviamenti nel 2009 è stato effettuato con l'uso di forme contrattuali flessibili (Tempo Determinato, Somministrazione, Lavoro a progetto), mentre nel 2008 la quota percentuale era pari al 61% e nell anno 2007 risultava pari al 53%. Le principali variazioni nelle quote di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali sono dovute da un lato ad un maggiore impiego della Somministrazione, che passa da una quota pari a circa l 8% del 2007 al 13% nel 2009 e del Tempo determinato, che passa dal 34% dell anno 2007 al 37% dell anno 2009; dall'altro ad un calo dell utilizzo del Tempo Indeterminato che dal 37% circa del 2007 scende al 32% del Anche gli andamenti mensili di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali per l anno 2009 rappresentano una informazione rilevante: al netto di fattori di stagionalità, si osserva un calo continuo nell'utilizzo di contratti a Tempo Indeterminato e una crescita a partire dal secondo trimestre della Somministrazione e del Tempo determinato, che crescono rispettivamente del 28% e del 41%, rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda i settori economici si assiste ad un calo delle quote associate agli avviamenti, in modo particolare l Industria in senso stretto passa da una quota pari al 21% dell anno 2007 al 18% dell anno 2009, le Costruzioni passano dall 11% dell anno 2007 al 9% dell anno Per il settore Commercio e servizi si registra una tendenza inversa, ovvero le quote aumentano in modo significativo passando dal 73% dell anno 2007 al 68% dell anno La relazione degli avviamenti con le variabili settore di attività e tipologia contrattuale, permette di osservare le differenti modalità di impiego dei contratti all interno dei diversi settori. Nel Commercio e servizi il 39% degli avviamenti avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, seguito dal contratto a Tempo Indeterminato con un valore percentuale pari al 32%; per l Industria in senso stretto la quota maggiore appartiene alla tipologia contrattuale Somministrazione con il 37%, a cui seguono le tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote rispettivamente del 25%. L analisi dell evento cessazione permette invece di osservare un aumento significativo per tutte le tipologie contrattuali, in particolar modo il Tempo determinato subisce un aumento pari al 16% circa dal primo al 5

8 quarto trimestre (oltre 800 cessazioni in più), per il Tempo indeterminato la crescita è del 19% circa (oltre 1.2 mila cessazioni in più), per il Lavoro a progetto il tasso di crescita è pari al 68% (oltre 1.3 mila cessazioni in più) ed infine le cessazioni associate alla tipologia contrattuale Somministrazione crescono del 43% (oltre 900 cessazioni in più). Per quanto riguarda invece le cessazioni per settore di attività economica, il Commercio e servizi presenta un aumento di cessazioni nel secondo trimestre, calano nel trimestre successivo ed infine tornano a crescere, passando da oltre 11 mila cessazioni del terzo trimestre ad oltre 13 mila del quarto trimestre. Mentre nel settore l Industria in senso stretto presentano dopo un calo nel secondo trimestre, un aumento sino all ultimo trimestre, passando da 3.7 mila cessazioni del secondo trimestre ad oltre 5.6 mila cessazioni nel quarto trimestre. Le seconda sezione permette di approfondire alcune tematiche quali il genere, la popolazione straniera e lo studio del livello di skill in relazione ad altre variabili. Lo studio del livello di skill permette di osservare che la provincia di Monza e della Brianza si caratterizza per una presenza maggiore di figure di alto livello di skill; infatti il 34% degli avviamenti complessivi avviene per l High skill level, segue Medium skill level e Low skill level con il 33%. Il livello di skill viene poi studiato in relazione al settore di attività economica ed inoltre per i settori Commercio e servizi ed Industria in senso stretto viene proposta l analisi degli avviamenti in relazione allo skill, alle classi di età ed alla tipologia contrattuale. Questo focus permette di segnalare differenze significative nell impiego delle tipologie contrattuali sia per livello di skill che per il settore considerato. Dall analisi della variabile genere si osserva per il genere maschile una quota del 43% relativa ad avviamenti, il 44% relativo a cessazioni ed il restante 13% è ripartito su proroghe e trasformazioni; mentre per il genere femminile si osserva una quota del 49% relativa ad avviamenti, il 40% relativo a cessazioni ed il restante 10% è ripartito su proroghe e trasformazioni. Quindi il genere femminile mostra una superiorità di sei punti percentuali della quota associata ad avviamenti rispetto al genere maschile, ed un inferiorità di quattro punti percentuali per le cessazioni di rapporto di lavoro. Vengono inoltre proposte una serie di indagini sulla distribuzione degli avviamenti per tipologia contrattuale, settore, qualifica e classe di età; variabili che permettono di constatare differenze significative tra genere femminile e genere maschile. Le comunicazioni obbligatorie riferite all anno 2009 per la cittadinanza straniera ammontano complessivamente a oltre 37 mila, di cui il 50% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 18 mila), il 39% a 6

9 cessazioni (pari a oltre 14 mila), la quota rimanente, pari all 11%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. La quota maggiore di avviamenti per soggetti stranieri, pari al 50%, è relativa a comunicazioni di avviamento per contratti a Tempo Indeterminato, segue il Tempo determinato con il 31%, la Somministrazione con il 12%, il Lavoro a progetto con il 5% ed infine l Apprendistato con il 2%. Le principali figure professionali che vengono avviate attraverso l impiego del Tempo indeterminato sono Collaboratori domestici ed assimilati con una quota pari al 17%, seguono Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati con il 14% e Addetti all'assistenza personale a domicilio con l 11%. Le restanti figure professionali possiedono quote inferiori o uguali al 9%. 7

10 I sezione I dati delle Comunicazioni Obbligatorie della Provincia di Monza e della Brianza Analisi descrittiva comunicazioni aziendali Le comunicazioni obbligatorie riferite all anno 2009, e di competenza di aziende con sede operativa in provincia, ammontano complessivamente a oltre 177 mila, di cui il 46% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 81 mila), il 42% a cessazioni (pari a oltre 75 mila), la quota rimanente, pari al 12%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. Figura 1 - Dati riepilogativi, Anno 2009 Nella Tabella sottostante sono riportati i dati, in valore assoluto, delle comunicazioni pervenute nell anno in analisi, suddiviso in mesi. La quota maggiore di avviamenti è presente nei mesi di Gennaio e Settembre, che possiedono una quota percentuale rispettivamente pari al 12% e al 14% sul totale avviamenti dell anno; si registrano più cessazioni nei mesi di Giugno e Dicembre, con quote rispettivamente pari al 10% e al 14% sul totale cessazioni. Gli avviamenti nell arco dell anno risultano in calo, si passa infatti da oltre 9.8 mila in Gennaio a oltre 4.6 mila avviamenti in Dicembre, con un tasso di crescita del -52% circa. In particolar modo, dopo un aumento deciso di avviamenti in Settembre (si passa da oltre 2.8 mila avviamenti di Agosto ad oltre 11 mila avviamenti in Settembre), si assiste ad un loro calo continuo sino a Dicembre, passando da oltre 11 mila a oltre 4.6 mila avviamenti. Le cessazioni, all interno dell anno, risultano invece in crescita del 78% circa passando da oltre 5.9 mila in Gennaio a oltre 10 mila in Dicembre. Complessivamente nell anno 2009 si registra un saldo positivo tra avviamenti e cessazioni di oltre 5.8 mila unità. 8

11 Tabella 1 Numerosità eventi per mese, Anno 2009 Mese Avviamento Cessazione Proroga Trasformazione Totale Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Figura 2 Andamento per mese degli eventi, Anno

12 Analisi Evento Avviamento Dall analisi dell evento avviamento in relazione a variabili di carattere demografico si osserva, per quanto riguarda il genere, una superiorità del genere maschile con una quota pari al 51% (oltre 41 mila avviamenti) sul totale avviamenti; il genere femminile possiede la restante quota pari al 49% (oltre 39 mila avviamenti). Degli avviamenti intercorsi per il genere femminile è importante evidenziare che per circa il 37% sono relativi alle diverse forme di part-time previste, con particolare risalto del tempo parziale orizzontale che costituisce il 29% degli avviamenti ad orario ridotto. Al contrario, per il genere maschile l impiego del tempo parziale vale il 19%. Le assunzioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane: come si osserva dalla Figura 3, il 50% degli avviamenti complessivi avviene nella classe di età anni, mentre la classe di età anni possiede una quota percentuale del 36% sugli avviamenti totali. Figura 3 Avviamenti per classe di età, Anno 2009 Un ultima variabile di carattere demografico è la cittadinanza, che mostra con un valore percentuale del 77% avviamenti per soggetti italiani; per il restante 23% gli avviamenti vengono effettuati per soggetti stranieri. 10

13 Avviamenti per tipologia contrattuale Gli avviamenti effettuati nell anno 2009 sono complessivamente pari a oltre 81 mila. La quota maggiore, pari al 37% è relativa a comunicazioni di avviamento per contratti a Tempo Determinato, segue il Tempo Indeterminato con il 32%, la Somministrazione ed il Lavoro a progetto con il 13% ed infine l Apprendistato con il 4%. La restante quota percentuale, pari a circa il 2%, è ripartita su comunicazioni di altre forme di lavoro. Tabella 2 - Avviamenti per tipologia contrattuale, Anno 2009 Contratto Avviamenti Quota% TempoDeterminato % TempoIndeterminato % Somministrazione % Lavoroaprogetto % Apprendistato % Altrecomunicazioni % Datonondisponibile 27 0% Totale % Nel seguito si rappresenta graficamente la distribuzione degli avviamenti per trimestre e per le tipologie contrattuali Tempo Determinato, Tempo Indeterminato, Apprendistato, Somministrazione e Lavoro a progetto (v. di Figura 4). Figura 4 Avviamenti per tipologia contrattuale e trimestre, Anno

14 Dall analisi dell andamento degli avviamenti per tipologia contrattuale e per trimestre, si osserva una stabilità per le tipologie contrattuali Apprendistato e Lavoro a progetto all interno dell anno osservato dopo un leggero calo nel secondo trimestre; il Tempo determinato dopo un calo nel secondo trimestre, torna a crescere in modo deciso nel trimestre successivo, passando da oltre 6.2 mila avviamenti ad oltre 8.7 mila avviamenti, ed infine cala nell ultimo trimestre; il Tempo indeterminato presenta un andamento decrescente all interno di ciascun trimestre, ed infine il contratto di Somministrazione dopo un calo nel secondo trimestre, torna a crescere raggiungendo nel quarto trimestre oltre 3 mila avviamenti. Avviamenti per settore di attività economica Dall analisi dell articolazione degli avviamenti per settore di attività economica si può osservare la prevalenza del Commercio e Servizi, con oltre 59 mila avviamenti ed una quota percentuale sul totale pari al 73%, seguito dall Industria in senso stretto con una quota percentuale pari al 18% (oltre 14 mila avviamenti) e dalle Costruzioni con una quota pari al 9% (pari a oltre 7 mila avviamenti). Tabella 3 - Avviamenti per settore di attività economica, Anno 2009 Settore Avviamenti Quota% Agricoltura 380 0% Commercioeservizi % Costruzioni % Industriainsensostretto % Datonondisponibile 142 0% Totale % Come effettuato in precedenza per le tipologie contrattuali, viene studiato l andamento degli avviamenti per trimestre e per ciascun settore di attività economica. Come è possibile osservare dalla Figura 5 i settori Agricoltura, Costruzioni ed Industria in senso stretto presentano un andamento costante degli avviamenti all interno dell anno osservato dopo un leggero calo nel secondo trimestre. Gli avviamenti per il settore Commercio e servizi calano nel secondo trimestre, passando da oltre 15 mila avviamenti a oltre 12 mila avviamenti, tornano a crescere nel trimestre successivo (si passa da oltre 12 mila avviamenti ad oltre 15 mila avviamenti) ed infine calano leggermente nel quarto trimestre. 12

15 Figura 5 - Avviamenti per trimestre e settore di attività economica, Anno

16 Avviamenti per settore di attività economica e sottosettore Nelle tabelle seguenti vengono riportati gli avviamenti per ciascun sottosettore per comprendere se esista un sottosettore che all interno del settore incide in modo superiore in termini di avviamenti effettuati. Nel settore Commercio e servizi il sottosettore Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese possiedeunaquotaparial22%,segueil Commercioall'ingrossoealdettaglio;riparazionedi autoveicoli e motocicli con il 18%, l Istruzione con il 16% e le Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione conil9%.irestantisottosettoripossiedonoquoteinferioriougualial7%. Tabella 4 - Avviamenti per sottosettore Commercio e servizi, Anno 2009 COMMERCIOESERVIZI Sottosettore Avviamenti Quota% Noleggio,agenziediviaggio,servizidisupportoalleimprese % Commercioall'ingrossoealdettaglio;riparazionediautoveicoliemotocicli % Istruzione % Attivitàdeiservizidialloggioediristorazione % Sanitàeassistenzasociale % Trasportoemagazzinaggio % Attivitàdifamiglieeconvivenzecomedatoridilavoroperpersonaledomestico;produzione % dibenieserviziindifferenziatiperusopropriodapartedifamiglieeconvivenze Servizidiinformazioneecomunicazione % Attivitàprofessionali,scientificheetecniche % Altreattivitàdiservizi % Attivitàartistiche,sportive,diintrattenimentoedivertimento % Amministrazionepubblicaedifesa;assicurazionesocialeobbligatoria 833 1% Attivitàfinanziarieeassicurative 777 1% Attivitàimmobiliari 462 1% Organizzazioniedorganismiextraterritoriali 1 0% Totale % Nel settore Industria in senso stretto il sottosettore Attivitàmanifatturiere possiede una quota pari al 97% sul totale avviamenti; segue Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento con il 2% e Fornituradienergiaelettrica,gas,vaporeeariacondizionata conl 1%. 14

17 Tabella 5 - Avviamenti per sottosettore Industria in senso stretto, Anno 2009 INDUSTRIA Sottosettore Avviamenti Quota% Attivitàmanifatturiere % Fornituradiacqua;retifognarie,attivitàdigestionedeirifiutierisanamento 330 2% Fornituradienergiaelettrica,gas,vaporeeariacondizionata 116 1% Estrazionedimineralidacaveeminiere 40 0% Totale % Avviamenti per tipologia contrattuale e settore di attività economica Attraverso la Tabella 6, è possibile osservare la modalità di impiego delle diverse tipologie contrattuali nei principali settori del mercato. 1 La gradazione di colore dal rosso al verde mostra, per colonna, il grado di utilizzo delle differenti forme contrattuali nei diversi settori. Inoltre, per ragioni di completezza, si riportano le percentuali calcolate per colonna, che permettono di effettuare alcune considerazioni: Il 68% degli avviamenti nel settore Agricoltura avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, segue il Tempo Indeterminato con il 16%; Il 39% degli avviamenti nel settore Commercio e servizi avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, seguito dal contratto a Tempo Indeterminato con un valore percentuale del 32%; Il 44% degli avviamenti nel settore Costruzioni avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, mentre gli avviamenti attraverso il contratto a Tempo Indeterminato costituiscono il 40%; Il 37% degli avviamenti nel settore Industria in senso stretto avviene attraverso il contratto di Somministrazione, a cui seguono le tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote rispettivamente del 25%. 1 Dall analisisonostatiesclusiidatiincompletichecostituisconounaquotanonsignificativa. 15

18 Tabella 6 - Avviamenti per tipologia contrattuale e settore di attività economica, Anno 2009 Contratto Agricoltura Commercioeservizi Costruzioni Industriainsensostretto Apprendistato 9 (2%) (3%) 544 (8%) 412 (3%) Lavoroaprogetto 19 (5%) (15%) 284 (4%) (7%) Somministrazione 8 (2%) (9%) 229 (3%) (37%) TempoDeterminato 258 (68%) (39%) (44%) (25%) TempoIndeterminato 61 (16%) (32%) (40%) (25%) Altrecomunicazioni 25 (7%) (2%) 28 (0%) 374 (3%) Totale Avviamenti per qualifica Come è possibile osservare dalla Tabella 7, il 19% degli avviamenti avviene per qualifiche non specialistiche, mentre il restante 78% è ripartito su qualifiche specialistiche 2. La quota maggiore corrisponde ad avviamenti per Professioninonqualificate con una quota del 19%, seguono le Professioniqualificatenelleattività commercialieneiservizi con una quota pari al 18%, Professionitecniche con quota del 17%, Artigiani, operai specializzati e agricoltori con il 14% e Impiegati con il 13%. Le restanti qualifiche possiedono quote inferiori o uguali all 8%. Tabella 7 Avviamenti per qualifica, Anno 2009 Qualifica Avviamenti Quota% Professioninonqualificate % Professioniqualificatenelleattivitàcommercialieneiservizi % Professionitecniche % Artigiani,operaispecializzatieagricoltori % Impiegati % Professioniintellettuali,scientificheedielevataspecializzazione % Conduttoridiimpiantieoperaisemiqualificatiaddettiamacchinarifissi % emobili Legislatori,dirigentieimprenditori 840 1% Datonondisponibile % Totale % 2 Perunaquotapercentualepariacircail2%nonsidisponedelleinformazioniriguardantilaqualificaprofessionale. 16

19 Analisi Evento Cessazione Dall analisi dell evento cessazione in relazione a variabili di carattere demografico si osserva, per quanto riguarda il genere, una superiorità del genere maschile con una quota del 57% (oltre 42 mila cessazioni) sul totale cessazioni; il genere femminile possiede una quota percentuale pari al 43% (oltre 32 mila cessazioni). Le cessazioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane, infatti come è possibile osservare dalla Figura 6, il 48% delle cessazioni complessive avviene nella classe di età anni, mentre la classe di età anni possiede una quota percentuale del 35% sulle cessazioni totali. Figura 6 Cessazioni per classe di età, Anno

20 Cessazioni per tipologia contrattuale Come si osserva dalla Tabella 8, le cessazioni avvengono con una quota pari al 35% per la tipologia contrattuale Tempo indeterminato (oltre 26 mila cessazioni); segue il Tempo determinato con un valore del 33% (oltre 24 mila cessazioni), il Lavoro a progetto con il 14% (oltre 10 mila cessazioni), la Somministrazione con il 13% (oltre 9 mila cessazioni) ed infine l Apprendistato con il 3% (oltre 2 cessazioni). Tabella 8 - Cessazioni per Tipologia Contrattuale, Anno 2009 Contratto Cessazioni Quota% TempoIndeterminato % TempoDeterminato % Lavoroaprogetto % Somministrazione % Apprendistato % Altrecomunicazioni % Datonondisponibile 323 0% Totale % Nel seguito si riporta un grafico riassuntivo che permette di visualizzare per ciascuna tipologia contrattuale le cessazioni che si sono registrate in ciascun trimestre. Figura 7 - Cessazioni per trimestre e tipologia contrattuale, Anno

21 Dall andamento delle cessazioni per trimestre, è possibile osservare un aumento per tutte le tipologie contrattuali all interno dell anno 2009, fatta eccezione per l Apprendistato che risulta pressochè costante. Il Tempo determinato subisce un aumento pari al 16% circa dal primo al quarto trimestre (oltre 800 cessazioni in più), per il Tempo indeterminato la crescita è del 19% circa (oltre 1.2 mila cessazioni in più), per il Lavoro a progetto il tasso di crescita è pari al 68% (oltre 1.3 mila cessazioni in più) ed infine le cessazioni associate alla tipologia contrattuale Somministrazione crescono del 43% (oltre 900 cessazioni in più). Cessazioni per settore di attività economica Dall analisi dell articolazione delle cessazioni per settore di attività economica si può osservare la prevalenza del Commercio e Servizi, con oltre 48 mila cessazioni ed una quota percentuale sul totale pari al 65%, seguito dall Industria in senso stretto con una quota percentuale pari al 24% (oltre 17 mila cessazioni) e dalle Costruzioni con una quota del 10% (pari a oltre 7 mila cessazioni). Tabella 9 - Cessazioni per settore di attività economica, Anno 2009 Settore Cessazioni Quota% Agricoltura 329 0% Commercioeservizi % Costruzioni % Industriainsensostretto % Datonondisponibile 925 1% Totale % Attraverso l analisi dell andamento delle cessazioni per trimestre e per ciascun settore di attività economica si osservano valori pressoché costanti all interno dell anno in analisi per i settori Agricoltura e Costruzioni. Commercio e servizi ed Industria in senso stretto presentano andamenti specifici. Il Commercio e servizi presenta un aumento di cessazioni nel secondo trimestre, calano nel trimestre successivo ed infine tornano a crescere, passando da oltre 11 mila cessazioni del terzo trimestre ad oltre 13 mila del quarto trimestre. Le cessazioni per l Industria in senso stretto presentano dopo un calo nel secondo trimestre, un aumento sino all ultimo trimestre, passando da 3.7 mila cessazioni del secondo trimestre ad oltre 5.6 mila cessazioni nel quarto trimestre. 19

22 Figura 8 - Cessazioni per trimestre e settore di attività economica, Anno

23 Cessazioni per settore di attività economica e sottosettore Nelle tabelle seguenti vengono riportate le cessazioni per ciascun sottosettore per comprendere se esiste un sottosettore che all interno del settore incide in modo superiore in termini di cessazioni. Nel settore Commercio e servizi il sottosettore Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese possiede una quota pari al 21% sul totale cessazioni; segue il Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli con il 19%, l Istruzione con il 18%, le Attività dei servizidialloggioediristorazione conil7%. Irestantisottosettoripossiedonoquoteinferioriougualial6%. Tabella 10 - Cessazioni per sottosettore Commercio e servizi, Anno 2009 COMMERCIOESERVIZI Sottosettore Cessazioni Quota% Noleggio,agenziediviaggio,servizidisupportoalleimprese % Commercioall'ingrossoealdettaglio;riparazionediautoveicoliemotocicli % Istruzione % Attivitàdeiservizidialloggioediristorazione % Sanitàeassistenzasociale % Trasportoemagazzinaggio % Servizidiinformazioneecomunicazione % Attivitàprofessionali,scientificheetecniche % Attivitàartistiche,sportive,diintrattenimentoedivertimento % Altreattivitàdiservizi % Amministrazionepubblicaedifesa;assicurazionesocialeobbligatoria % Attivitàfinanziarieeassicurative 739 2% Attivitàdifamiglieeconvivenzecomedatoridilavoroperpersonaledomestico;produzionedi 719 1% benieserviziindifferenziatiperusopropriodapartedifamiglieeconvivenze Attivitàimmobiliari 390 1% Organizzazioniedorganismiextraterritoriali 3 0% Totale % Nel settore Industria in senso stretto il sottosettore Attività manifatturiere possiede una quota pari al 97% sul totale cessazioni; segue Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento con il 2% e Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata con l 1%. 21

24 Tabella 11 - Cessazioni per sottosettore Industria in senso stretto, Anno 2009 INDUSTRIA Sottosettore Cessazioni Quota% Attivitàmanifatturiere % Estrazionedimineralidacaveeminiere 36 0% Fornituradiacqua;retifognarie,attivitàdigestionedeirifiutierisanamento 350 2% Fornituradienergiaelettrica,gas,vaporeeariacondizionata 113 1% Totale % 22

25 Analisi Evento Proroga Le proroghe contrattuali ammontano nell anno 2009 a oltre 16 mila; la quota percentuale più significativa, pari al 43%, è relativa a proroghe di contratti di Somministrazione, seguita dalla quota pari al 42% di proroghe di contratti a Tempo Determinato, il Lavoro a progetto con il 14% ed infine Altre comunicazioni con l 1%. Figura 9 Proroghe per tipologia contrattuale, Anno 2009 Inoltre, dall analisi delle proroghe per settore di attività economica si osserva un loro impiego pari al 50% nel settore Commercio e servizi, segue l Industria in senso stretto con il 42% e le Costruzioni con l 8%. Figura 10 Proroghe per settore di attività economica, Anno

26 Saldo Avviamenti Cessazioni Nella Figura 11 viene rappresentato l andamento del saldo tra Avviamenti e Cessazioni per mese, e si osserva come per l anno 2008 il saldo sia sempre superiore rispetto all anno 2009 sino al mese di Settembre, mentre dal mese successivo i valori tornano ad essere simili. Nell anno 2008 le cessazioni superano gli avviamenti nei mesi di Agosto e Dicembre, mentre nell anno 2009 anche i mesi di Marzo (-318) e Giugno (-1.837) presentano una superiorità delle cessazioni rispetto ad avviamenti. Complessivamente nell anno 2008 gli avviamenti superano di oltre 17 mila unità le cessazioni, mentre nell anno 2009 il saldo complessivo risulta pari ad oltre 5 mila unità. Figura 11 Saldo Avviamenti, Cessazioni Anno 2009,Anno 2008 a confronto Analizzando il medesimo indicatore per il settore Commercio e servizi si osserva per l anno 2008 una superiorità del saldo, rispetto all anno 2009, sino al mese di Settembre, mentre dal mese successivo i valori del saldo tornano su valori simili per entrambe gli anni. Per l anno 2008 le cessazioni superano gli avviamenti nei mesi di Agosto e Dicembre, mentre nell anno 2009 anche il mese di Giugno presenta una superiorità delle cessazioni rispetto agli avviamenti di oltre 1.3 mila unità. 24

27 Figura 12 Saldo Avviamenti, Cessazioni Anno 2009,Anno 2008 Commercio e servizi Per il settore Industria in senso stretto si osserva per l anno 2009 una superiorità degli avviamenti sulle cessazioni nei mesi di Gennaio, Maggio, Ottobre e Novembre mentre nei mesi restanti sono le cessazioni a superare gli avviamenti in termini di numerosità assolute. Mentre per l anno 2008 le cessazioni risultano maggiori degli avviamenti nei mesi di Marzo, Agosto e Dicembre. L anno 2009 quindi mostra per il settore industriale i segnali della crisi economica internazionale che si è manifestata a partire dal quarto trimestre dell anno Figura 13 Saldo Avviamenti, Cessazioni Anno 2009,Anno 2008 Industria in senso stretto 25

28 Analisi territoriale del Saldo Avviamenti Cessazioni Si riporta di seguito un ulteriore modalità per la visualizzazione della distribuzione del saldo per comune della sede operativa dell azienda. Il comune di Monza possiede il saldo maggiormente positivo e pari ad oltre 750 avviamenti in più rispetto a cessazioni; seguono i comuni di Desio, Lissone, Concorezzo e Usmate Velate con saldo compreso tra 200 e 500. Questa modalità di rappresentazione permette di cogliere per l intera realtà provinciale il dettaglio comunale in relazione alle variabili ritenute di interesse. Figura 14 Saldo Avviamenti-Cessazioni per comune sede operativa azienda, Anno

29 II Sezione Focus qualifiche professionali La classificazione Istat si fonda sul criterio della competenza (skill), definita come la capacità di svolgere i compiti di una data professione, vista nella sua duplice dimensione del livello (skill level) e del campo delle competenze (skill specialization) in linea con ISCO-88. International Standard Classification of Occupation, (ILO) 3. I grandi gruppi Istat sono organizzati in ordine decrescente approssimato rispetto allo skill level, mentre lo skill specialization contraddistingue ciascun gruppo da tutti gli altri. Lo Skill level indica il livello di istruzione formale necessaria allo svolgimento della professione, il che ovviamente non esclude la possibilità di raggiungere tali professioni attraverso apprendimenti non formali ed informali; è possibile aggregare ulteriormente gli otto gruppi di professioni Istat rilevando gli elementi comuni per quanto riguarda lo skill level. Nelle figure sottostanti viene riportata la metodologia con cui si è ottenuta la suddivisione delle qualifiche professionali in High, Medium e Low skill level. HIGHSKILLLEVEL LEGISLATORI,DIRIGENTIE IMPRENDITORI PROFESSIONI INTELLETTUALI, SCIENTIFICHEE DIELEVATA SPECIALIZZAZIONE Figura 15 Classificazione High skill level PROFESSIONITECNICHE 3 InternationalLabourOffice,ISCO 88. International Standard Classification of Occupation,I.L.O.,Geneva,1990,pag2. 27

30 MEDIUMSKILLLEVEL IMPIEGATI PROFESSIONI QUALIFICATENELLE ATTIVITA'COMMERCIALI ENEISERVIZI ARTIGIANI,OPERAI SPECIALIZZATIE AGRICOLTORI Figura 16 Classificazione Medium skill level LOWSKILLLEVEL CONDUTTORIDIIMPIANTI EOPERAISEMIQUALIFICATIADDETTIA MACCHINARIFISSIEMOBILI Figura 17 Classificazione Low skill level PROFESSIONINONQUALIFICATE Analizzando gli avviamenti per livello di skill, si osserva per la provincia di Monza e della Brianza una presenza maggiore di figure di alto livello di skill; infatti il 34% degli avviamenti complessivi avviene per l High skill level, segue Medium skill level e Low skill level con il 33%. Mettendo in relazione gli avviamenti, oltre che al livello di skill, ai diversi settori di attività economica è possibile effettuare una serie di considerazioni di interesse. Il settore Agricoltura presenta una maggior presenza di figure di medio livello di skill, con quota pari al 67%; per il Commercio e servizi gli avviamenti vengono principalmente effettuati per figure di alta 28

31 specializzazione con una quota pari al 39%, segue il Medium skill level con il 31% ed il Low skill level con il 29%; le Costruzioni si caratterizzano per la presenza di figure di medio (53%) e basso livello di skill (39%), mentre l alto livello di skill risulta poco presente; infine, per l Industria in senso stretto gli avviamenti avvengono principalmente per il Low skill level, con il 42%, a cui segue il Medium skill level con il 34%. Tabella 12 Avviamenti per settore e livello di skill, Anno 2009 Qualifiche Agricoltura Commercioe servizi Costruzioni Industriainsenso stretto HIGHSKILLLEVEL 8% 39% 8% 24% MEDIUMSKILL LEVEL 67% 31% 53% 34% LOWSKILLLEVEL 25% 29% 39% 42% Totale 100% 100% 100% 100% Anche la relazione tra livello di skill, settore di attività economica, classe di età e contratto permette di effettuare alcune considerazioni di interesse. Per il settore Commercio e servizi e l High skill level, l Apprendistato risulta la tipologia contrattuale maggiormente impiegata per la classe di età giovane con il 98% del totale avviamenti effettuati per tale tipologia; anche la Somministrazione ed il Lavoro a progetto risultano le tipologie contrattuali più impiegate da giovani con quote pari rispettivamente al 53% e al 41%; Tempo determinato e Tempo indeterminato vengono maggiormente impiegati per la classe di età anni, con quote rispettivamente pari al 43% e 41%. 29

32 Figura 18 Avviamenti per contratto e classe di età, Commercio e servizi High skill level Anche per il Medium skill level, l Apprendistato risulta la tipologia più impiegata nell effettuare avviamenti per i giovani, con una quota pari al 99%; anche Somministrazione e Lavoro a progetto hanno quote percentuali maggiori per i giovani, pari rispettivamente al 54% e 49%. Il Tempo indeterminato presenta una tendenza inversa, ovvero un aumento delle quote di utilizzo al crescere dell età; infatti se per i giovani l impiego vale il 25%, per la classe over 40 si raggiunge il 39%. Infine, il Tempo determinato presenta una quota pari al 35% per la classe anni, mentre nelle restanti classi di età la quota si attesta intorno al 32%. Figura 19 Avviamenti per contratto e classe di età, Commercio e servizi Medium skill level 30

33 Effettuando le medesime analisi per il settore Industria in senso stretto, è possibile osservare differenze significative nell impiego delle tipologie contrattuali nelle diverse classi di età. L Apprendistato risulta la tipologia contrattuale maggiormente impiegata dai giovani con il 99% degli avviamenti totali di tale tipologia contrattuale; anche Somministrazione e Tempo determinato hanno quote maggiori nella classe anni, rispettivamente pari al 40% e 35%. Il Tempo indeterminato presenta quote che si innalzano al crescere dell età, infatti se per la classe giovane il suo impiego vale il 26%, per la classe anni vale il 40%. Infine, il Lavoro a progetto presenta una quota significativa e pari al 55% per la classe di età anni. Figura 20 Avviamenti per contratto e classe di età, Industria in senso stretto Medium skill level Anche per il Low skill level le tipologie contrattuali Apprendistato, Somministrazione e Tempo determinato presentano quote di impiego maggiori per i giovani tra i 15 ed i 29 anni. L impiego della tipologia contrattuale Tempo indeterminato cresce al crescere dell età: si passa infatti dal 25% della classe di età giovane al 42% della classe anni. Infine il Lavoro a progetto, presenta nella classe la quota maggiore di impiego pari al 38%, a cui segue il 32% nella classe giovane. 31

34 Figura 21 Avviamenti per contratto e classe di età, Industria in senso stretto Low skill level 32

35 Focus temporale: Anno 2007 Anno 2009 Mettendo a confronto avviamenti e cessazioni a partire dall anno 2007 sino all anno 2009, risulta possibile osservare le dinamiche intercorse nel mercato del lavoro della provincia. Nella figura sottostante viene rappresentato l andamento degli avviamenti per trimestre per i diversi anni osservati, e si osserva una superiorità di avviamenti nell anno 2008 nel primo trimestre, ma che in seguito calano in modo deciso fino a raggiungere nel quarto trimestre le numerosità associate all anno Per l anno 2007 si osserva invece un aumento degli avviamenti a partire dal secondo trimestre, passando da oltre 27 mila avviamenti a oltre 32 mila nel quarto trimestre. L anno 2009 presenta numerosità decisamente inferiori rispetto agli altri anni, inoltre gli avviamenti calano nel secondo trimestre di oltre 4 mila unità, e tornano a crescere dal trimestre successivo; si passa da oltre 18 mila avviamenti del secondo trimestre ad oltre 20 mila del terzo trimestre, corrispondente ad una crescita del 14%. Figura 22 Avviamenti per trimestre, Anno Anno 2009 Dall analisi delle cessazioni si osserva una superiorità, in termini di numerosità, per l anno 2008 e si assiste ad un loro calo deciso a partire dal secondo trimestre, passando da oltre 32 mila cessazioni del primo trimestre ad oltre 20 mila del quarto trimestre. Mentre sia per l anno 2007 che per l anno 2009 si osserva un aumento continuo delle cessazioni: per l anno 2009 l aumento è del 26% circa (oltre 4 mila cessazioni in più) dal primo al quarto trimestre, mentre per l anno 2007 si registra un aumento pari al 39% dal primo trimestre al quarto trimestre. 33

36 Figura 23 Cessazioni per trimestre, Anno Anno 2009 Analizzando gli avviamenti per tipologia contrattuale si osservano variazioni significative nelle quote tra l anno 2007 e l anno Si assiste ad un aumento di impiego di tipologie contrattuali a termine, a discapito di tipologie contrattuali permanenti; il Tempo determinato passa dal 34% dell anno 2007 al 37% dell anno 2009, il Lavoro a progetto passa dall 11% dell anno 2007 al 13% dell anno Cresce anche il contratto di Somministrazione, passando dall 8% al 13%, mentre Tempo indeterminato e Apprendistato calano: il Tempo indeterminato passa dal 37% dell anno 2007 al 32% dell anno 2009, mentre l Apprendistato passa dal 5% del 2007 al 4% del Figura 24 Avviamenti per tipologia contrattuale, Anno Anno

37 Mentre dall analisi delle quote degli avviamenti per settore di attività economica dall anno 2007 all anno 2009, si osserva per il Commercio e servizi un aumento significativo della quota di avviamenti che passa dal 68% dell anno 2007 al 73% dell anno 2009, mentre per i settori Costruzioni ed Industria in senso stretto si assiste ad un calo delle quote; in particolar modo per le Costruzioni il calo è di due punti percentuali, si passa infatti dall 11% al 9%, mentre per l Industria in senso stretto il calo è di tre punti percentuali, ovvero si passa dal 21% dell anno 2007 al 18% dell anno Figura 25 Avviamenti per settore di attività economica, Anno Anno

38 Focus Genere Analizzando la distribuzione degli eventi per la variabile genere si osserva per il genere maschile una quota del 43% relativa ad avviamenti, il 44% relativo a cessazioni ed il restante 13% è ripartito su proroghe e trasformazioni; mentre per il genere femminile si osserva una quota del 49% relativa ad avviamenti, il 40% relativo a cessazioni ed il restante 10% è ripartito su proroghe e trasformazioni. Quindi il genere femminile mostra una superiorità di sei punti percentuali della quota associata ad avviamenti rispetto al genere maschile, ed un inferiorità di quattro punti percentuali per le cessazioni di rapporto di lavoro. Figura 26 - Distribuzione eventi genere femminile Figura 27 - Distribuzione eventi genere maschile Avviamentipertipologiacontrattualeegenere L impiego delle diverse tipologie contrattuali per genere permette di osservare delle quote differenti di utilizzo nell effettuare avviamenti. In particolar modo, si osservano significative differenze di impiego per la tipologia contrattuale Tempo determinato che per il genere femminile presenta una quota del 40% mentre per il genere maschile la quota risulta pari al 34%; anche il Lavoro a progetto viene maggiormente impiegato per effettuare avviamenti per il genere femminile, infatti se per il genere femminile vale il 14% per il genere maschile il suo impiego vale l 11%. Il Tempo indeterminato viene invece maggiormente impiegato per effettuare avviamenti per il genere maschile con quota pari al 35%, mentre il genere femminile possiede una quota pari al 29%. 36

39 Figura 28 Avviamenti per genere e tipologia contrattuale, Anno 2009 Avviamentipersettorediattivitàeconomicaegenere Dall analisi dell articolazione degli avviamenti per settore di attività economica e per genere, si possono osservare delle diversità significative. Gli avviamenti all interno del settore Commercio e servizi avvengono per una quota pari all 88% per il genere femminile, mentre il genere maschile possiede una quota del 58%; nell Industria in senso stretto il genere maschile è presente per una quota del 25% mentre il genere femminile con un valore dell 11%; il settore Costruzioni presenta una quota significativa per il genere maschile, pari al 16%, mentre il genere femminile risulta pressoché inesistente. Figura29 Avviamentipersettore,Generefemminile Figura30 Avviamentipersettore,Generemaschile 37

40 Avviamentiperqualificaprofessionaleegenere Come è possibile osservare dalla Figura sottostante, il 15% degli avviamenti per il genere femminile avviene per qualifiche non specialistiche, mentre tale quota per il genere maschile è pari al 24%. Le qualifiche per cui viene registrata una superiorità del genere maschile sono Artigiani, operai specializzati e agricoltori con il 21% rispetto all 8% del genere femminile, Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili con l 11% rispetto al 3% del genere femminile; per le restanti qualifiche professionali il genere femminile supera il genere maschile, in modo particolare per le Professioni qualificate nelle attivita' commerciali e nei servizi, per cui il genere femminile mostra un valore del 24% rispetto al 12% del genere maschile. Figura 31 Avviamenti per genere e qualifica professionale, Anno All interno della figura non vengono rappresentate le quote di avviamenti per le figure Legislatori, dirigenti e imprenditorichepossiedonovalorinonrilevanti. 38

41 Avviamentiperclassedietàegenere Le assunzioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane sia per il genere femminile che per il genere maschile. Il 51% degli avviamenti complessivi sia per il genere femminile che per il genere maschile avvengono nella classe di età anni. Anche per la classe di età anni si osservano quote significative di avviamenti: il genere femminile possiede una quota del 37%, il genere maschile invece possiede una quota del 33%. Figura 32 Avviamenti per genere e classe di età, Anno

42 Focus stranieri Le comunicazioni obbligatorie riferite all anno 2009 per la cittadinanza straniera ammontano complessivamente a oltre 37 mila, di cui il 50% è relativo ad avviamenti (pari a oltre 18 mila), il 39% a cessazioni (pari a oltre 14 mila), la quota rimanente, pari all 11%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. Tabella 13 Eventi per tipologia di evento cittadinanza straniera, Anno 2009 Evento Numerosità Quota% Avviamento % Cessazione % Proroga % Trasformazione 750 2% Totale % Analisi Evento Avviamento Gli avviamenti nell anno 2009 per individui di cittadinanza straniera sono pari ad oltre 18 mila e avvengono principalmente per il genere maschile con una quota pari al 64% (oltre 11 mila avviamenti), mentre il genere femminile possiede il restante 36% (oltre 6 mila avviamenti). Le assunzioni avvengono prevalentemente per la classe di età giovane: come si osserva dalla Figura sottostante, il 53% degli avviamenti complessivi avviene nella classe di età anni, mentre la classe di età anni possiede una quota percentuale pari al 38% sugli avviamenti totali. Figura 33 Avviamenti per classe di età e cittadinanza straniera, Anno

43 Inoltre gli avviamenti avvengono principalmente per la cittadinanza Romena con una quota del 19% sul totale avviamenti della popolazione straniera, segue la cittadinanza Marocchina con l 8% e Egiziana e Ecuadoregna con il 7%. Le restanti cittadinanze possiedono quote inferiori o uguali al 6%. Figura 34 Avviamenti per cittadinanza straniera, Prime 15, Anno 2009 Avviamenti per tipologia contrattuale La quota maggiore di avviamenti per soggetti stranieri, pari al 50%, è relativa a comunicazioni di avviamento per contratti a Tempo Indeterminato, segue il Tempo determinato con il 31%, la Somministrazione con il 12%, il Lavoro a progetto con il 5% ed infine l Apprendistato con il 2%. Tabella 14 Avviamenti per tipologia contrattuale e cittadinanza straniera, Anno 2009 Contratto Avviamenti Quota% TempoIndeterminato % TempoDeterminato % Somministrazione % Lavoroaprogetto 900 5% Apprendistato 416 2% Altrecomunicazioni 80 0% Datonondisponibile 10 0% Totale % 41

44 Gli avviamenti per la tipologia contrattuale Tempo indeterminato, avvengono principalmente per la classe di età giovane, infatti la classe anni possiede una quota del 48%, segue la classe anni con un valore pari al 40%. Inoltre, gli avviamenti avvengono principalmente per il genere maschile con il 59% ed il restante 41% è associato al genere femminile. Figura 35 Avviamenti per classe di età e Tempo Indeterminato, Anno 2009 Inoltre, le principali figure professionali che vengono avviate attraverso l impiego del Tempo indeterminato sono Collaboratori domestici ed assimilati con una quota pari al 17%, seguono Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati con il 14% e Addetti all'assistenza personale a domicilio con l 11%. Le restanti figure professionali possiedono quote inferiori o uguali al 9%. Figura 36 Avviamenti per le prime figure professionali e Tempo Indeterminato, Anno

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