Emergenza Nord Africa Monitoraggio regionale
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- Agnolo Spinelli
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1 Emergenza Nord Africa Monitoraggio regionale Situazione aggiornata al 20 luglio 2012
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3 Monitoraggio a cura del Servizio Politiche per l accoglienza e l integrazione sociale della Regione Emilia-Romagna Settembre 2012 Si ringraziano i referenti provinciali per il prezioso lavoro di raccolta e aggregazione dei dati a livello territoriale. Si ringraziano altresì gli Enti gestori ENA dell Emilia-Romagna per aver risposto puntualmente ai questionari inviati. 3
4 INDICE 1. Nota metodologica e introduzione I dati regionali Dati relativi a richiedenti o titolari di protezione internazionale Dati relativi a titolari di permesso di soggiorno ex art. 20 d. lgs. 286/ Principali tendenze a livello regionale Richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria Lo status giuridico Gli esiti delle audizioni Ricorsi e rimpatri Il lavoro e l iscrizione anagrafica La copertura sanitaria Persone con permesso di soggiorno ex articolo 20 d. lgs. 286/
5 1. Nota metodologica e introduzione Il monitoraggio è stato realizzato attraverso l invio da parte di questo Servizio ai referenti provinciali per l ENA 1 di due tabelle 2, una relativa alle persone richiedenti o titolari di protezione internazionale e l altra alle persone titolari di permesso di soggiorno ex art. 20 d. lgs. 286/98, con la richiesta di disseminarle fra i vari Enti gestori ENA del proprio territorio. Questi ultimi hanno compilato le tabelle, relativamente alla situazione dei propri ospiti al 20 luglio 2012, e le hanno inviate nuovamente ai referenti provinciali che hanno fatto una sintesi a livello territoriale. Le varie tabelle provinciali sono state inviate a questo Servizio nei primi giorni di agosto. Il presente monitoraggio contiene dunque i dati emersi dai questionari compilati dagli Enti gestori e prova a fornire alcune prime riflessioni a livello regionale. Già in fase di introduzione, occorre evidenziare alcuni punti. La necessità di un monitoraggio della situazione dell accoglienza ENA in Emilia-Romagna è nata in vista della chiusura degli interventi connessi al superamento dell'emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord Africa 3. Il decreto 95 del 6 luglio 2012, all art. 12, ha infatti previsto che, con ordinanze adottate almeno dieci giorni prima del 31 dicembre 2012, si provvederà a regolare la chiusura dello stato di emergenza ed il rientro nella gestione ordinaria, da parte del Ministero dell'interno e delle altre amministrazioni competenti, degli interventi concernenti l'afflusso di immigrati sul territorio nazionale. Da qui la necessità di fare il punto della situazione, al fine di preparare nel miglior modo possibile, sulla base di dati reali, l uscita dall attuale fase emergenziale. Considerata la scadenza molto ravvicinata, si è ritenuto di concludere il monitoraggio in tempi stretti, per aver subito uno strumento utile a fare chiarezza su alcuni aspetti dell accoglienza ENA in Emilia-Romagna. La risposta ai questionari da parte degli Enti gestori è in generale stata buona: tutti hanno fornito i dati richiesti entro i termini indicati. Tuttavia, forse anche a causa dei tempi stretti, i dati forniti non sempre sono precisi. Inoltre, si è notata una certa difficoltà da parte di alcuni Enti gestori nel rispondere, a causa della non immediata comprensione di tutti i termini utilizzati nei questionari. Ciò dipende probabilmente dalla grande varietà di soggetti coinvolti nell accoglienza ENA, alcuni dei quali poco abituati ad avere a che fare 1 Emergenza Nord Africa 2 Le tabelle sono presentate sotto, riempite con i dati a livello regionale 3 Dichiarata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 febbraio 2011 e successivamente prorogata fino al 31 dicembre 2012 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 ottobre
6 con categorie giuridicamente complesse e con termini tecnici. Questo Servizio era comunque a disposizione per ogni chiarimento in merito e, quando sollecitato in tal senso, ha aiutato gli Enti gestori nella compilazione delle tabelle. Ciò nonostante, i dati finali vanno presi con molta cautela. Del resto, lo scopo stesso di questo monitoraggio che si inserisce nel percorso di graduale uscita dall emergenza era quello di individuare i principali trend regionali, evidenziando laddove possibile alcune criticità. Nelle pagine che seguono, presentiamo dunque i dati emersi dai questionari, sviluppando successivamente alcune riflessioni a livello regionale. 6
7 2 I dati regionali 2.1 Dati relativi a richiedenti o titolari di protezione internazionale Tab. 1: richiedenti o titolari di protezione internazionale: status giuridico, situazione lavorativa, iscrizione all anagrafe e al SSN al 20 luglio 2012 Provincia R.a. 4 Audiz. 5 Attesa Dinieghi Ricorsi Appelli Rif. 7 P.S. 8 M.U. 9 Rimp. 10 Non Anagr. 11 esito 6 occupati Assunti con contratto di lavoro Pop. Temp. 12 SSN 13 PC PR RE MO BO* FE RA FC RN TOTALE REGIONE E-R * I dati della provincia di Bologna sono aggiornati al 15 luglio. Si precisa inoltre che la Provincia di Bologna ha adottato una definizione di lavoro inteso in senso ampio come qualsiasi forma di lavoro regolare (dipendente, autonomo o parasubordinato); sono inserite anche le cosiddette 'borse lavoro', i tirocini formativi e le iniziative formative con stage variamente retribuiti. 4 Richiedenti asilo 5 Audizioni realizzate 6 In attesa della notifica dell esito dell audizione 7 Rifugiati riconosciuti 8 Protezioni sussidiarie riconosciute 9 Concessioni di permesso di soggiorno per motivi umanitari 10 Richieste di rimpatrio formalizzate 11 Iscritti all anagrafe del Comune ove sono ospitati 12 Non iscritti all anagrafe ma allo schedario della popolazione temporanea 13 Iscritti al Servizio Sanitario Nazionale 7
8 2.2 Dati relativi a titolari di permesso di soggiorno ex art. 20 d. lgs. 286/98 Tab. 2: titolari di permesso di soggiorno ex art. 20 d. lgs. 286/98: situazione lavorativa, iscrizione all anagrafe e al SSN al 20 luglio 2012 Provincia Persone con permesso art. 20 Non occupati Assunti con contratto di lavoro Richieste di conversione da permesso art. 20 a permesso lavoro Permessi convertiti da art. 20 a lavoro Iscritti all anagrafe del Comune ove sono ospitati Non iscritti all'anagrafe ma nello schedario della popolazione temporanea PC PR RE MO BO * FE RA FC RN TOTALE REGIONE E-R Iscritti al Servizio Sanitario Nazionale * I dati della provincia di Bologna sono aggiornati al 15 luglio. Si precisa inoltre che la Provincia di Bologna ha adottato una definizione di lavoro inteso in senso ampio come qualsiasi forma di lavoro regolare (dipendente, autonomo o parasubordinato); sono inserite anche le cosiddette 'borse lavoro', i tirocini formativi e le iniziative formative con stage variamente retribuiti. 8
9 3. Principali tendenze a livello regionale 3.1 Richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria Sommando le persone in possesso di permesso di soggiorno per richiesta asilo a coloro che hanno ottenuto una forma di protezione internazionale 14 o umanitaria arriviamo a un totale di persone accolte. A tale numero vanno poi aggiunte le dieci persone che, al 20 luglio 2012, avevano ricevuto un diniego alla propria domanda di protezione internazionale e non avevano ancora presentato ricorso, trovandosi dunque in quella fase di limbo giuridico che precede la proposizione del ricorso al tribunale: privi di permesso di soggiorno ma regolarmente presenti sul territorio. Il totale di persone richiedenti o titolari di protezione accolte al 20 luglio 2012 è dunque di Lo status giuridico I tempi necessari per arrivare a definire la situazione giuridica dei singoli richiedenti protezione internazionale sono molto lunghi. Come emerge dai dati presentati nella tabella 1, la maggior parte dei presenti in accoglienza si trova ancora in una situazione instabile dal punto di vista dello status giuridico. Coloro che hanno completato il loro percorso sono appena 76 (pari al 5% del totale), cui si possono aggiungere 3 richieste di rimpatrio formalizzate. Tutti gli altri (il 95%) si trovano ancora nella condizione di richiedenti asilo : o devono ancora essere ascoltati dalla Commissione territoriale, ovvero sono in attesa della notifica dell esito dell'audizione, ovvero hanno ricevuto un diniego e hanno presentato ricorso. Le audizioni realizzate dalla Commissione territoriale sono 634, cioè meno della metà (44%) del totale delle persone presenti. Gli esiti notificati sono 230 (il 36% delle audizioni realizzate). Siamo dunque in presenza evidentemente di un doppio imbuto : i tempi per la convocazione in Commissione e, poi, i tempi necessari per notificare all interessato l esito dell audizione. 14 La protezione internazionale, come definita dal d. Lgs. 251/2007, attuativo della c.d. Direttiva Qualifiche (Direttiva 2004/83/CE), comprende all interno della categoria protezione inte rnazionale sia lo status di rifugiato sia la protezione sussidiaria. 9
10 Si noti a tal proposito che la Commissione, generalmente, decide sulla domanda di protezione internazionale il giorno stesso dell audizione. Tutta l attesa che segue è dovuta alle pratiche per la notifica della decisione all interessato Gli esiti delle audizioni Gli esiti delle audizioni sono in linea con la situazione pre-emergenza. Fra le protezioni, prevale l umanitaria. Su 230 decisioni notificate agli interessati, i dinieghi alla domanda di protezione internazionale sono stati 176 (pari al 76% del totale). Ciò significa che, salvo casi residuali, nel 24% dei casi (ovvero a 54 persone) è stata riconosciuta una forma di protezione in prima istanza. Tuttavia, sommando le persone a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato (14), quelle a cui è stata riconosciuta la protezione sussidiaria (20) e i casi di concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari (42) si arriva a un totale di 76 persone attualmente ospitate in ENA che sono in possesso di una forma di protezione. Ciò si spiega con il fatto che alcuni ospiti hanno ottenuto una risposta positiva alla propria domanda di protezione internazionale in fase di ricorso, davanti al tribunale. Con riferimento al dato del 24% di risposte positive in prima istanza, occorre dire che si tratta di un dato inferiore al dato nazionale relativo alla fase pre-emergenza (che si attestava intorno al 29%, fonte: Eurostat) ma superiore al dato complessivo della Commissione territoriale di Bologna nel periodo 5/8/ /6/2012 (inferiore al 20%, fonte: Comissione Territoriale di Bologna). Quella umanitaria è la forma di protezione concessa in maniera più frequente (nel 55% delle decisioni positive). Sulla base dell esperienza si può ritenere che tale protezione venga concessa soprattutto a persone gravemente malate (ad esempio con AIDS), ovvero a genitori soli con bimbi piccoli (o neonati) Ricorsi e rimpatri Chi riceve un diniego presenta ricorso. Scarsissime le richieste di rimpatrio Dei diniegati in prima istanza, la quasi totalità (166 su 176) ha presentato ricorso. La richiesta di rimpatrio è stata presentata da un numero quasi irrilevante (3) di persone. 10
11 Il lavoro e l iscrizione anagrafica La condizione lavorativa "normale" è quella di non occupato La condizione lavorativa "normale" è quella di non occupato (1.252 persone rispetto a 93 assunte). Sola parziale eccezione, Bologna, il cui dato (51 assunti ) contiene però anche un certo numero di persone inserite in percorsi di avviamento al lavoro (come i tirocini). Il numero di assunti è pertanto da ritenersi certamente inferiore a quello che compare nella tabella 15. In totale, gli iscritti all'anagrafe sono 245 (pari al 17 % del totale), mentre 440 persone (cioè il 30%) sono iscritte nello schedario della popolazione temporanea. Tutti gli altri non sono iscritti né all'anagrafe, né al registro temporaneo La copertura sanitaria L'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale è pressoché generalizzata. Sono iscritte al SSN persone su Persone con permesso di soggiorno ex articolo 20 d. lgs. 286/98 Questi i punti principali emersi dal monitoraggio: - Il dato totale delle presenze è molto basso (91 persone, di cui 84 con permesso per motivi umanitari e 7 con permesso convertito in motivi di lavoro). A parte i 54 di Bologna, nel resto della regione le persone con pds ex art. 20 accolte nelle strutture ENA sono appena Basso anche il dato degli occupati (17, pari a meno del 19%) e, di conseguenza, il numero di permessi convertiti da motivi umanitari a lavoro (7). - Risultano iscritte all anagrafe solo 13 persone (pari al 14%) e poche di più (15) nello schedario della popolazione temporanea. - Più della metà (56 persone) sono iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. 15 V. nota sotto le tabelle 1 e 2 11
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