Relazione campagna oceanografica VELT0906 N/O Dallaporta, 28 giugno - 1 luglio 2009

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1 Relazione campagna oceanografica VELT0906 N/O Dallaporta, 28 giugno - 1 luglio 2009 Personale dedicato: PARTECIPANTI ORGANIZZAZIONE COMPETENZE CONTATTO Dott. Aniello Russo DiSMar Univpm Ricercatore a.russo@univpm.it Associato ISMAR Carlo Giovanni Avio Univpm Studente Ilenia Buda Univpm Studente Tiziano Ciccone Univpm Studente Daniele Grech Univpm Studente Andrea Picciolo Univpm Studente Veronica Santinelli Univpm Studente Giuseppe Suaria Univpm Studente

2 Introduzione: Il mare Adriatico Il Mare Adriatico è un bacino del Mar Mediterraneo caratterizzato da un asse principale nord-ovest sud-est di circa 800 km dal Golfo di Trieste al Canale d'otranto e da un asse secondario variabile da poco più di 100 fino a 200 km (Artegiani et al., 1997). Nella parte settentrionale il bacino assume le caratteristiche tipiche di un mare continentale a causa della bassa profondità, in media circa 35m, e delle tre catene montuose che lo circondano (Appennini, Alpi e Alpi Dinariche). La parte meridionale invece presenta caratteristiche più tipiche di mare aperto con profondità maggiori (si arriva fino ai 1200 m della Southern Adriatic Pit) che ne influenzano le caratteristiche oceanografiche. Gli scambi con il resto del Mediterraneo passano dallo Stretto d'otranto che per le dimensioni relativamente ampie (72 km di ampiezza con profondità massima di 780 m) garantisce discreti scambi d'acqua tra i due bacini con l'uscita delle acque superficiali e delle acque di fondo adriatiche (ABW) e l'ingresso delle LIW (Levantine Intermediate Waters) (Cushman Roisin et al, 2001). Dal punto di vista delle correnti la circolazione è prevalentemente di tipo ciclonico (antioraria). Dallo stretto di Otranto entrano acque più saline trasportate dalla Eastern Adriatic Current (EAC) che scorre verso nord lungo le coste Albanesi e Croate; questa corrente è formata da due masse distinte di acque: le ISW (Ionian Surface Waters) nella parte superficiale e le LIW (Levantine Intermediate Waters) a profondità di circa 200 m. Dalla parte settentrionale lungo la costa occidentale scorre la Western Adriatic Current (WAC). Molto importante per il bacino è l'apporto fluviale. Nonostante sia un mare piccolo riceve quasi il 20% di tutte le acque dolci del Mediterraneo (Russo and Artegiani, 1996), e a questo il fiume Po contribuisce in buona parte con i suoi 1500 metri cubi al secondo di portata media. Misure Oceanografiche Durante la campagna oceanografica VELT0906 a bordo della nave Dallaporta sono state raccolte misure di parametri fisici (temperatura, conducibilità elettrica e pressione) attraverso sonda multiparametrica Sea Bird Electronics SBE 911plus. Sulla sonda erano inoltre montati sensori per ossigeno (sensore Sea Bird 43), fluorescenza e turbidimetro (sensore Turner SCUFA), e un altimetro DataSonic per il controllo della distanza in fase di avvicinamento fondo. Nel corso dei 4 giorni di campionamento sono state eseguite 99 stazioni i cui dati sono riportati in tabella 1 e figura 1. Data e ora di ogni stazione sono relativi al fuso centrale di Greenwich.

3 figura 1: rotta e stazioni eseguite

4 tabella 1: in tabella sono riportate le stazioni eseguite con le relative data e coordinate Station data Lon Lat Station data Lon Lat /06/09 23: /06/09 06: /06/09 00: /06/09 07: /06/09 00: /06/09 07: /06/09 01: /06/09 08: /06/09 01: /06/09 09: /06/09 02: /06/09 10: /06/09 03: /06/09 11: /06/09 03: /06/09 11: /06/09 04: /06/09 12: /06/09 04: /06/09 13: /06/09 05: /06/09 14: /06/09 06: /06/09 14: /06/09 06: /06/09 15: /06/09 07: /06/09 15: /06/09 08: /06/09 16: /06/09 08: /06/09 17: /06/09 09: /06/09 17: /06/09 10: /06/09 18: /06/09 10: /06/09 19: /06/09 11: /06/09 19: /06/09 12: /06/09 20: /06/09 13: /06/09 20: /06/09 13: /06/09 21: /06/09 14: /06/09 21: /06/09 14: /06/09 23: /06/09 15: /06/09 23: /06/09 16: /06/09 23: /06/09 16: /07/09 00: /06/09 17: /07/09 00: /06/09 17: /07/09 01: /06/09 18: /07/09 01: /06/09 19: /07/09 02: /06/09 19: /07/09 03: /06/09 20: /07/09 03: /06/09 20: /07/09 04: /06/09 21: /07/09 05: /06/09 22: /07/09 06: /06/09 23: /07/09 06: /06/09 23: /07/09 07: /06/09 00: /07/09 07: /06/09 00: /07/09 08: /06/09 01: /07/09 09: /06/09 01: /07/09 09: /06/09 02: /07/09 10: /06/09 02: /07/09 10: /06/09 03: /07/09 11: /06/09 04: /07/09 12: /06/09 04: /07/09 13: /06/09 05: /07/09 13: /06/09 05:

5 Nel corso delle operazioni sono stati eseguiti gli 8 transetti riportati in tabella 2. Transetto Stazioni Transetto Stazioni Venezia Casal Borsetti Adige e Cesenatico Po Pesaro Po-Rovigno Senigallia Tabella 2: in tabella sono riportate le stazioni divise in funzione dei transetti di appartenenza. I transetti evidenziano un andamento generalmente in linea con i dati climatologici per il periodo di campionamento. Di seguito viene fatta una breve analisi delle variabili oceanografiche lungo i singoli transetti. Venezia: le stazioni del transetto Venezia (fig. 2) evidenziano come la colonna d'acqua sia stratificata a partire a circa 30 km da costa dove si è rilevato un marcato termoclino a circa 20m di profondità. È inoltre visibile, soprattutto nelle misure di salinità, un gradiente costa largo che è possibile mettere in relazione con gli apporti fluviali (Piave e Sile) e con gli scambi con la laguna di Venezia. Adige: lungo il transetto Adige (fig. 3) si è trovata una situazione sostanzialmente analoga al transetto Venezia, con però una maggiore presenza degli effetti del fiume Adige, in particolare sui valori di salinità superficiali e di fluorescenza. Po e Po-Rovigno: i due transetti (fig. 4 e fig. 5) eseguiti a partire dalla foce del fiume po si caratterizzano per un andamento simile con una forte influenza delle acque fluviali a costa e una colonna d'acqua stratificata già dalle stazioni più vicine a costa. È inoltre visibile, in particolare nel transetto Po, la probabile presenza di un filamento di acque più dolci e con una maggiore fluorescenza al largo. Questa caratteristica è visibile anche nei grafici relativi allo strato superficiale (fig. 10). Casal Borsetti: a differenza dei transetti precedenti il transetto Calsal Borsetti (fig. 6) mostra una minore stratificazione con un termoclino più vicino al fondo a partire da circa 20 m nelle stazioni più costiere fino a oltre 30m in quelle più al largo. È interessante notare come la stazione più al largo presenta al fondo acque più calde delle stazioni che la precedono. I valori di salinità presentano un gradiente costa largo, con valori minori a costa, indice della presenza di acque più dolci provenienti dalla foce del Po. Cesenatico: il transetto Cesenatico (fig. 7) ha un andamento analogo a quello di Casal Borsetti. Pesaro e Senigallia: questi transetti (fig. 8 e fig. 9) a differenza dei due precedenti risulta stratificato in tutte le stazioni (tranne le 3 stazioni costiere) e si vede meno l'influenza delle acque del fiume Po. Le mappe di distribuzione dei campi di temperatura, salinità, fluorescenza, torbidità in superficie ed al fondo (Fig. 10) forniscono una interessante visione d insieme. La temperatura superficiale non evidenzia particolare strutture, a parte un area di temperatura superiore ai 24 C che si protende dal del delta del Po verso l Istria, area che corrisponde a quelle con più bassa salinità e più alta

6 fluorescenza e torbidità. La plume del Po è molto evidente dal campo di salinità, e si può vedere come le acque a bassa salinità siano dirette maggiormente verso est, indicando debolezza o assenza della WAC. Al fondo è il campo di salinità a non mostrare particolari variazioni, con valori piuttosto bassi inferiori a 38 su tutta l area settentrionale, mentre la temperatura evidenzia la presenze delle fredde acque formati in inverno con valori inferiori a 14 C e minimi localizzati nella parte più meridionale e profonda al largo di Senigallia. Dal delta del Po verso sud al largo della costa italiana si nota l estendersi al fondo di una zona ricca di fluorescenza e molto torbida, all incirca coincidente con quella delle acque più fredde, mentre in tutta l area orientale i valori di torbidità restano molto bassi. Ringraziamenti Si ringraziano Comandante ed equipaggio della N/R G.Dallaporta per l impeccabile lavoro svolto e supporto tecnico fornito. Si ringrazia il Dott. Elio Paschini della Sede di Ancona dell ISMAR per aver gentilmente messo a disposizione la sonda CTD ed i sensori. Bibliografia citata Artegiani, A.; Bregant, D.; Paschini, E.; Pinardi, N.; Raicich, F. & Russo, A., 1997a. The Adriatic Sea general circulation. Part II: baroclinic circulation structure. Journal of Physical Oceanography, vol. 27, pp Artegiani, A.; Bregant, D.; Paschini, E.; Pinardi, N.; Raicich, F. & Russo, A., 1997b. The Adriatic Sea general circulation. Part I: Air-sea interactions and water masses structure. Journal of Physical Oceanography, vol. 27, pp Cushman-Roisin, B., M. Gacic, P.-M. Poulain, and A. Artegiani, 2001: Physical oceanography of the Adriatic Sea: Past, present and future, Kluwer Academic Publishers, 316 pp. Russo, A. and Artegiani, A., Adriatic Sea hydrography. Scientia Marina, vol 60, pp

7 Figura 2: Transetto Venezia

8 figura 3: transetto Adige

9 figura 4: transetto Po

10 figura 5: transetto Po-Rovigno

11 figura 6: transetto Casal Borsetti

12 figura 7: transetto Cesenatico

13 Figura 8: transetto Pesaro

14 Figura 9: transetto Senigallia

15 Figura 10: isosuperfici delle variabili oceanografiche misurate durante la campagna (a sinistra i campi in superficie, a destra quelli al fondo)

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