Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro per Studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo

2 Premessa Il lavoro del veterinario pubblico prevede interventi in una grande varietà di strutture: aziende zootecniche, mangimifici, mercati bestiame, impianti di macellazione e trasformazione carni, punti di commercializzazione, ecc.

3 Settori lavorativi con potenziale esposizione a rischi per la sicurezza Industria alimentare Agricoltura Zootecnia Macellazione carni Acquacoltura Servizi veterinari Industria di trasformazione di derivati animali (cuoio, pelle, lana ecc.) Servizi sanitari (ospedali, ambulatori, studi dentistici, servizi di assistenza) Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento dei rifiuti Impianti industriali di sterilizzazione, disinfezione e lavaggio di materiali potenzialmente infetti Impianti depurazione acque di scarico Manutenzione impianti fognari

4 T. U. Leggi Sanitarie (art. 216 del R.D. 1265/34). «Industria Insalubre di I Classe»

5 La valutazione del rischio Il datore di lavoro ha l obbligo di valutare il rischio legato all attività lavorativa.

6 La valutazione del rischio biologico Il datore di lavoro ha l obbligo di valutare il rischio Nella valutazione del rischio biologico deve considerare: La classificazione degli agenti biologici, l informazione sul tipo di danno che possono causare (malattia, intossicazione, allergia), etc.

7 La valutazione del rischio Contemporaneità di due condizioni: 1) presenza dell agente biologico 2) che le modalità e condizioni di lavoro favoriscano un'esposizione efficace.

8 esposizione efficace: contatto sufficiente a provocare l'ingresso nell'organismo di una carica infettante sufficiente a provocare effetti. Penetrazione attraverso le mucose nasali, buccali ed oculari, la cute macerata dal contatto con l acqua, ferite od escoriazioni. In alcuni casi è possibile l ingresso attraverso l albero respiratorio (pulviscolo o aerosol).

9 L esposizione L'esposizione al materiale biologico potenzialmente infettante dipende dalle manualità adottate, dal livello di automazione dell'impianto, dall'utilizzo dei DPI, dal livello igienico generale dell'ambiente e delle lavorazioni e dalla formazione sanitaria del personale

10 Identificazione delle sorgenti di rischio, definizione e caratterizzazione degli agenti biologici Descrizione dell attività lavorativa ed analisi delle modalità lavorative Individuazione degli agenti biologici connessi con l ambiente o con il posto di lavoro che sono da considerarsi sorgenti di rischio Modalità di trasmissione dei possibili agenti eziologici di patologie per l uomo in relazione alle rispettive cariche infettanti Presenza eventuale di fattori di sinergismo e/o ulteriori effetti sulla salute umana da mettere in evidenza Considerazione dei rischi per la sicurezza e la salute dovuti a fattori trasversali: organizzazione del lavoro, fattori psicologici-ergonomici, condizioni di lavoro difficili

11

12

13

14

15 Mal Rossino I Lavoratori interessati, (macellatori, sezionatori, addetti ai salumifici), possono infettarsi manipolando carni di suini affetti da mal rossino attraverso soluzioni di continuo della cute.

16 Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili TSE trasmissione all uomo per via alimentare misure normative: rimozione e la distruzione dei Materiali a Rischio Specifico (MSR) test rapido sul tessuto encefalico di alcune categorie di animali

17 La divisione dei bovini in mezzene può essere effettuata con il metodo tradizionale dell'ascia o con una sega a nastro. In entrambi i casi esiste il pericolo di esposizione al tessuto nervoso del midollo spinale

18 Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili TSE non esistono casi dimostrati di trasmissione occupazionale in ogni caso, necessario prevenire l esposizione.

19 Tubercolosi Brucellosi Antrace (malattia dei conciatori)

20 Zecche, ectoparassiti le zone ove le zecche possono risiedere più facilmente (luoghi di campagna, zone di passaggio di greggi, erbe alte, vicinanze di animali come pecore, capre e cani)

21 Malattie trasmesse dalle zecche Infezione batterica Spirochetosi: Borrelia burgdorferi s.l. 1992: tre nuove genospecie : B.burgdorferi s.s. B.garinii B.afzelii 1993: B.japonica 1995: B.andersoni,...

22 Il mancato rispetto delle comuni norme igieniche espone l'operatore al contatto con agenti biologici e provoca la contaminazione delle carni

23 Il lavoro in catena negli stabilimenti industriali comporta contatti con materiale biologico proveniente da un numero elevato di animali: Fondamentali i DPI

24 Funghi della pelle DERMATOFIZIE Tali malattie si trasmettono per contatto diretto con l'animale infetto o anche per via indiretta attraverso oggetti contaminati per contatto con l'animale Molto diffuse tra i bovini le micosi sostenute da Tricophytom verrucosum che possono colpire anche gli operatori

25 La verruca alle mani dei lavoratori addetti alla macellazione e alla lavorazione delle carni è un fenomeno diffusissimo, circa il 30% dei lavoratori del settore contrae questa malattia, contro una media del 4% nella popolazione normale. Si tratta di infezioni virale sostenute dal Papilloma Virus Umano HPV

26 Misure di prevenzione e protezione Prevenzione collettiva Misure Igieniche Procedure Disp. Protezione Individuale Formazione

27 Misure di protezione collettiva Interventi in allevamento di profilassi e terapia animale Macellazione separata dei sospetti.

28 Misure Igieniche Generali servizi igienici con docce vestiario da lavoro completo spogliatoi con armadietti a doppio scomparto divieto di fumare e consumare cibo o bevande nei locali di lavoro altre misure, es. utilizzo di lavabi non azionabili a mano con sapone liquido e salviette a perdere ecc

29 Misure Igieniche Generali (Pittogrammi)

30

31 Procedure dettate dal datore di lavoro Indicano le modalità corrette per svolgere le mansioni. Il lavoratore deve sempre sapere quale è il modo corretto di fare il suo lavoro per evitare di esporsi a rischi professionali. (Manuale di Buone Pratiche Lavorative) Es: divieto di macellare animali affetti da particolari patologie obbligo di macellare separatamente i capi sospetti di zoonosi individuata in allevamento o alle visite in macello. precauzioni macellazione nell ambito delle operazioni di risanamento - tbc, brucellosi

32

33 Dispositivi di Protezione individuale I DPI non sono l intervento di prima scelta soluzione spesso gravosa per gli addetti a causa: - delle condizioni climatiche di alcuni reparti - dell impedimento che rappresentano per compiere certe operazioni - del fastidio soggettivo che possono provocare - della scarsa abitudine degli addetti ad indossarli - della bassa percezione individuale del rischio

34 Dispositivi di Protezione individuale prescritti a fronte di una analisi dei rischi per le diverse mansioni DEVONO ESSERE: forniti dal datore di lavoro idonei per il tipo di attività compatibili tra loro non introdurre rischi aggiuntivi tenuti in efficienza e sostituiti quando usurati devono proteggere pelle, occhi, naso e bocca dal possibile contatto con materiale organico infettante

35

36

37

38 Dipartimento Territoriale di Napoli Dott. Ing. M. Faiella RISCHIO MECCANICO SCHIACCIAMENTO CESOIAMENTO TAGLIO o SEZIONAMENTO IMPIGLIAMENTO Rischio Meccanico TRASCINAMENTO e INTRAPPOLAMENTO URTO PERFORAZIONE e PUNTURA ATTRITO e ABRASIONE EIEZIONE DI FLUIDO AD ALTA PRESSIONE RIBALTAMENTO o PERDITA DI STABILITA SCIVOLAMENTO PROIEZIONE DI PARTI

39 Possibili tipi di infortunio Infortuni da ferite (taglio o lacero contuse) Infortuni da contusioni e traumi (calci, cornate, ecc.) Incidenti da macchinari in movimento Infortuni da carichi sospesi Incidenti da ustioni Incidenti da folgorazione

40 Movimentazione degli animali vivi Le fasi di scarico possono essere un rischio per gli operatori e per gli animali

41 Stalle di sosta (Visita ante mortem) Alcuni atteggiamenti e comportamenti sono indicatori di allarme e nervosismo: orecchie dritte testa alta emissione di suoni calci e sgroppate sguardo fisso sulla persona altre informazioni in generale Fare sempre mente locale alle vie di fuga, se presenti!!!

42 Ferite (tagli)

43 Ferite (tagli, lacerazioni e contusioni)

44 Ferite (tagli)

45 Ferite (DPI e attrezzi adatti)

46 Piattaforme di lavoro (rischio di caduta)

47 Carichi sospesi (rischio di caduta)

48 Carichi sospesi (rischio di caduta)

49 Cartellonistica

50

51

52 Etichette e schede di sicurezza Ci forniscono le informazioni fondamentali per valutare un prodotto e stabilire le corrette modalità per la sua manipolazione. Ci informano su: caratteristiche del prodotto, rischi che può presentare, precauzioni da attuare per il suo corretto uso Ecc.

53 Etichette e schede di sicurezza I guanti e proteggi-braccia contro tagli e ferite da punte devono essere contrassegnati con il seguente pittogramma che deve essere posto sul prodotto o sulla confezione.

54 Etichette e schede di sicurezza I guanti di sicurezza realizzati in fibra, che garantiscono protezione al taglio, sono contrassegnati con il seguente pittogramma

55 I numeri riportati sotto al pittogramma riguardano le seguenti caratteristiche di resistenza del guanto: Primo numero RESISTENZA ALL ABRASIONE (max 4 liv) Secondo numero RESISTENZA AL TAGLIO DA LAMA (max 5 liv) Terzo numero RESISTENZA ALLA LACERAZIONE (max 4 liv) Quarto numero RESISTENZA ALLA PERFORAZIONE (max 4 liv)

56 Etichette e schede di sicurezza Per la protezione delle mani dall esposizione ad agenti biologici il guanto deve riportare il seguente pittogramma

57 GRAZIE X L ATTENZIONE

Sicurezza nei macelli e nei laboratori di sezionamento

Sicurezza nei macelli e nei laboratori di sezionamento UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro per Studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria Sicurezza nei macelli e nei laboratori di sezionamento Dr. Luca

Dettagli

Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari

Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari Procedure di sicurezza nelle aziende alimentari Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo L industria alimentare rappresenta il secondo comparto assoluto dell intero

Dettagli

Il rischio biologico nelle aziende alimentari

Il rischio biologico nelle aziende alimentari Il rischio biologico nelle aziende alimentari Dr. Luca Pennisi Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo L industria alimentare rappresenta il secondo comparto assoluto dell intero

Dettagli

Titolo X del D.Lgs. 81/08 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Titolo X del D.Lgs. 81/08 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole IL RISCHIO BIOLOGICO MODULO A Unità didattica A5.4 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Titolo X del D.Lgs. 81/08

Dettagli

Il rischio biologico nel settore alimentare

Il rischio biologico nel settore alimentare La sicurezza delle macchine alimentari Il rischio biologico nel settore alimentare Ambiente Lavoro Bologna Mercoledì 19 ottobre 2016 ore 14.00 17.30 Giuseppe Diegoli Servizio Veterinario ed Igiene degli

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO

RISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE Valutazione globale della probabilità e della gravità delle possibili lesioni o danni alla salute che si originano in una situazione pericolosa al fine di poter scegliere

Dettagli

Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI. RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio. Relatore:

Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI. RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio. Relatore: Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio 1 Relatore: CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI RISCHI PER LA SICUREZZA rischi di natura infortunistica strutture macchine

Dettagli

Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO

Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO Normativa Si definisce: Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso

Dettagli

Parte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione

Parte 1. Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione Parte 1 Rischi meccanici e attrezzature, Rischi elettrici generali, Cadute dall alto, Esplosione 1 XXXXXXXXXX Nella nostra azienda sono presenti le seguenti attrezzature: XXXXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX

Dettagli

Rischio Biologico D.lgs. 81/08

Rischio Biologico D.lgs. 81/08 Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. Art. 37 D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi relativa agli agenti biologici Definizioni Art. 267 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Agente

Dettagli

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16

Materiale didattico validato da: Il Rischio Biologico. Rev. 2 ott Rischio biologico slide 1 di 16 Il Rischio Biologico Rev. 2 ott. 2009 Rischio biologico slide 1 di 16 Definizione Consiste nella possibilità di contrarre, in seguito all esposizione a virus, batteri, miceti o funghi (lieviti e muffe),

Dettagli

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Meccanici generali protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale

Dettagli

Lista di controllo ALLEGATO 02 MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE

Lista di controllo ALLEGATO 02 MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo ALLEGATO 02 MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE Per ogni macchina/impianto/attrezzatura analizzare i singoli elementi riportati

Dettagli

Agente biologico. Microrganismo. Coltura cellulare

Agente biologico. Microrganismo. Coltura cellulare Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

Iniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio:

Iniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio: I Sezione: Capitolo: INTRODUZIONE PREMESSA Iniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio: Pericolo Rischio fonte di possibili lesioni o danni alla salute; combinazione di probabilità

Dettagli

Rischio Biologico. Definizioni. Normativa e documenti di riferimento

Rischio Biologico. Definizioni. Normativa e documenti di riferimento Rev. 0 del 24/01/2012 Ravenna/Lugo/Faenza Marzo 2015 Normativa e documenti di riferimento D.Lgs. 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e

Dettagli

RISCHIO MECCANICO GENERALE

RISCHIO MECCANICO GENERALE GENERALE Tra i rischi a cui sono esposti i lavoratori, durante il lavoro, ci sono quelli di tipo meccanico che interessano molti settori produttivi. Infatti il rischio meccanico risulta facilmente associabile

Dettagli

Il rischio biologico nella lavorazione delle carni

Il rischio biologico nella lavorazione delle carni Il rischio biologico nella lavorazione delle carni Allevamento- macellazione degli animali a rischio zoonosi. zoonosi malattie trasmissibili dagli animali Competenza Servizi Veterinari: prevenzione alla

Dettagli

SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITA DI ASSISTENZA

SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITA DI ASSISTENZA SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALLE ATTIVITA DI ASSISTENZA Prof. Gabri Brambilla Dipartimento di Medicina del Lavoro Università di Milano Evoluzioni del concetto di «salute»: Evoluzioni del

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO. Prof. Ing. Francesco Zanghì AGENTI BIOLOGICI

Sussidi didattici per il corso di GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO. Prof. Ing. Francesco Zanghì AGENTI BIOLOGICI Sussidi didattici per il corso di GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Prof. Ing. Francesco Zanghì AGENTI BIOLOGICI AGGIORNAMENTO 16/01/2019 Il Rischio biologico Per agente biologico

Dettagli

A cura di: Danilo Monarca

A cura di: Danilo Monarca CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 RISCHIO BIOLOGICO A cura di: Danilo Monarca AGENTI BIOLOGICI AGENTI

Dettagli

PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE

PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA OsservatorioSaluteLavoro In collaborazione con CORSO RSPP (D.Lgs. 195/03) TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO D.Lgs.81/08

Dettagli

Università degli Studi di Trieste

Università degli Studi di Trieste Università degli Studi di Trieste D. Lgs. 81/08 Esposizione ad agenti biologici Titolo X Da Art. 266 ad Art. 286 Art. 267 D. Lgs. 81/08 Definizioni Agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente

Dettagli

Lista di controllo MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE

Lista di controllo MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE CO.RE.CO VENETO Indicazioni per stesura DVR STD Versione 2012 Lista di controllo MACCHINE / IMPIANTI / ATTREZZATURE ALLEGATO 02 bis VALIDO PER: PUBBLICI ESERCIZI COMMERCIO AL DETTAGLIO - UFFICI ELENCO

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO N. 2. FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011

IL RISCHIO BIOLOGICO N. 2. FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 IL RISCHIO BIOLOGICO Unità didattica N. 2 FORMAZIONE GENERALE STUDENTI EQUIPARATI ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Versione 1.0 27/10/2016 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Dettagli

Esercitazione Team n... Ispezione degli Alimenti di Origine Animale. Ispezione degli Alimenti di Origine Animale

Esercitazione Team n... Ispezione degli Alimenti di Origine Animale. Ispezione degli Alimenti di Origine Animale Nome Matricola Team n Ora di inizio attività Veterinario Ufficiale (V.U.) Data STEP 1 - INGRESSO (arrivo camion e controllo documentale) Segnalamento e documenti Specie Numero di animali Modello 4 Macellazione

Dettagli

Corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Procedure di sicurezza nelle aziende zootecniche

Corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Procedure di sicurezza nelle aziende zootecniche Corso di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro Procedure di sicurezza nelle aziende zootecniche Obiettivi formativi del corso 1. Individuare ed analizzare rischi presenti in allevamento

Dettagli

1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi, il capitolo dedicato al rischio biologico?

1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi, il capitolo dedicato al rischio biologico? SCHEDA DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/2008 TITOLO X ESPOZIONE AD AGENTI BIOLOGICI TUTTE LE U.O. Valutazione del rischio 1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi,

Dettagli

Formazione del personale

Formazione del personale Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DEFINIZIONI Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CORSO DI FORMAZIONE PER R.L.S. Art. 37 D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione dei rischi relativa agli agenti biologici corso di formazione per R.L.S. gennaio febbraio 2017

Dettagli

Le misure di prevenzione

Le misure di prevenzione Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox

Dettagli

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI

CONTROLLO DELLA TRASMISSIONE DELLA PATOLOGIA INFETTIVA IN OSPEDALE: NORME DI COMPORTAMENTO PER I VISITATORI ED I VOLONTARI pag. 1 di 6 PER IL Dott. Antonio Silvestri Presidente Commissione di Controllo per le Infezioni Ospedaliere Dott. Maurizio Rango Direttore Sanitario Dott. Antonio Silvestri Stesura Validazione ed Approvazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.

Dettagli

Normativa. Rischio biologico. misure di sicurezza da adottare e sanzioni nel caso che tali misure non vengano rispettate.

Normativa. Rischio biologico. misure di sicurezza da adottare e sanzioni nel caso che tali misure non vengano rispettate. Rischio biologico nuove conoscenze normative comunitarie e nazionali maggiore consapevolezza delle figure preposte alla prevenzione Normativa maggiore percezione del rischio Nicoletta Vonesch Dipartimento

Dettagli

I. Costituzione, Codice Civile e Codice Penale II. DPR 547/55 e DPR 303/56

I. Costituzione, Codice Civile e Codice Penale II. DPR 547/55 e DPR 303/56 Il quadro normativo I. Costituzione, Codice Civile e Codice Penale II. DPR 547/55 e DPR 303/56 COMANDO E CONTROLLO AUTOCONTROLLO E AUTOCERTIFICAZIONE III. D.Lgs. 277/91 IV. D.Lgs. 626/94 D.LGS 81/2008

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO

IL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO IL RISCHIO BIOLOGICO E LE BUONE PRASSI DI LABORATORIO LA GESTIONE DELLA SICUREZZA IN LABORATORIO Dr.ssa Laura Gasperetti IZSLT Sezione di Pisa 1) Organizzazione dell IZS Lazio e Toscana Direttore Generale

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Obiettivo Sicurezza s.r.l. Unipersonale

Obiettivo Sicurezza s.r.l. Unipersonale Pagina 1 di 19 INDICE: FORMAZIONE GENERALE... 3 CORSO ADDETTO ANTINCENDIO RISCHIO BASSO... 4 CORSO AGGIORNAMENTO ANTINCENDIO RISCHIO BASSO... 5 CORSO PER RLS... 6 CORSO AGGIORNAMENTO RLS... 7 CORSO PER

Dettagli

A cura di: Danilo Monarca

A cura di: Danilo Monarca ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VITERBO CORSO DI AGGIORNAMENTO 40 h per C.S.P. e C.S.E. AI SENSI DELL ALLEGATO XIV del D.LGS. 81/08 e smi In collaborazione con CEFAS RISCHIO BIOLOGICO A cura

Dettagli

Proteggiamo il vostro lavoro

Proteggiamo il vostro lavoro PROTEZIONE DELLE MANI PROTEZIONE DELLE MANI EN 420 REQUISITI GENERALI E METODI DI PROVA DEI GUANTI DI PROTEZIONE Comfort ed efficienza: destrezza, dimensioni, taglie e lunghezze minime Marcatura dei guanti

Dettagli

PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE

PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA PERCORSO DI ABILITAZIONE PATENTINO PER PERFORATORE DI POZZI PER ACQUA Slides ricavate dal percorso per Perforatori Grande / Piccolo Diametro GESTIONE DELLA

Dettagli

a) Potenziali rischi d esposizione occupazionale

a) Potenziali rischi d esposizione occupazionale ALLEGATO 1 SCHEDA DII VALUTAZIIONE DEII POTENZIIALII RIISCHII D ESPOSIIZIIONE OCCUPAZIIONALE Rischi infortunistici a) Potenziali rischi d esposizione occupazionale Tipi di rischio Frequenza (1) Periodo

Dettagli

LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI

LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI: MODALITA ED ESITI LE INFEZIONI Lo sviluppo delle infezioni procede con le stesse tappe. 1. Contatto 2. Penetrazione 3. Colonizzazione 4. Effetto patogeno La patogenicità di un MO dipende

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO MIRANO - VE LAVORI DI: DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DITTA AGGIUDICATARIA: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art.

Dettagli

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE

I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Corso di Laurea in Infermieristica I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Infermiera Barbara Cortivo I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE BIOLOGICI DA GAS ANESTETICI DA RADIAZIONE DA MOVIMENTAZIONE CHIMICI

Dettagli

RISCHI INFORTUNISTICI

RISCHI INFORTUNISTICI RISCHI INFORTUNISTICI Natura meccanica - IMPIEGO DI AUTOMEZZI AZIENDALI E/O PERSONALI PER SPOSTAMENTI IN AMBITO URBA E/O EXTRAURBA 9 8 7 6 5 89 87 57 5 75 77 - Nessuna - TRANTI SU SUPERFICI SDRUCCIOLEVOLI

Dettagli

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU)

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU) 5894 - ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo Prof. Marcello Trevisani ( CFU) LEZIONI FRONTALI (0 ore) Temi e competenze Argomenti Contenuti specifici Ore. INTRODUZIONE AL CORSO

Dettagli

Dispositivi Di Protezione Individuale

Dispositivi Di Protezione Individuale Sezione di Roma 1 Roma, 28 Gennaio 2008 Giornata Formativa Sicurezza Nei Luoghi Di Lavoro Dipartimento di Fisica Ed. Marconi Aula Conversi Dispositivi Di Protezione Individuale Antonio Giampaoli giampaoli@lngs.infn.it

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE

AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA (accreditato presso E.C.M. Min. Sanità) OBIETTIVI: I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE 1) Fare acquisire

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PATTI GIOVANNI Indirizzo Via della Stazione 217 04015 Priverno ( LT ) Telefono 3497848415-0773281466 Fax

Dettagli

Lavorazione: RESINATURA

Lavorazione: RESINATURA Scheda 9 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PRODUZIONE Lavorazione: RESINATURA Scopo della lavorazione La resinatura o spalmatura diretta consiste nella deposizione di una resina acrilica o poliuretanica

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome [PALMA PASQUALE ] Indirizzo 125,VIA POSEIDONE, 87023 DIAMANTE CS ] Telefono 3382383455 Fax E-mail palma.pasqual@alice.it Nazionalità

Dettagli

Gli infortuni sul lavoro dei marittimi nel quinquennio

Gli infortuni sul lavoro dei marittimi nel quinquennio Gli infortuni sul lavoro dei marittimi nel quinquennio 2008-2012 «Safety Prevenzione infortuni e safety nel settore marittimo» Napoli 27 giugno 2014 Roberta Bencini - Consulenza Statistico attuariale Denunce

Dettagli

3.6 A ANALISI DEI RISCHI E SOLUZIONI NELLA FASE CARICO GALLINE

3.6 A ANALISI DEI RISCHI E SOLUZIONI NELLA FASE CARICO GALLINE 3.6 A ANALISI DEI RISCHI E SOLUZIONI NELLA FASE CARICO GALLINE FASE DI LAVORAZIONE : CARICO GALLINE COD. INAIL : FATTORE DI RISCHIO : - Rischi per la salute e igienico ambientali: lombalgie da postura

Dettagli

Date delle lezioni del corso: Sede del corso: Segreteria organizzativa: Programma del corso: Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00

Date delle lezioni del corso: Sede del corso: Segreteria organizzativa: Programma del corso: Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Date delle lezioni del corso: Data Ora Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 10 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì 12 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì

Dettagli

A B C. della SICUREZZA nell AGRICOLTURA. Industria boschiva lavorazioni meccaniche agricole STEFANO CAVALLUCCI LUCA TAVINI

A B C. della SICUREZZA nell AGRICOLTURA. Industria boschiva lavorazioni meccaniche agricole STEFANO CAVALLUCCI LUCA TAVINI STEFANO CAVALLUCCI LUCA TAVINI A B C della SICUREZZA nell AGRICOLTURA Industria boschiva lavorazioni meccaniche agricole Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81

Dettagli

Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro

Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro ISTITUTO A. GEMELLI 2.0 - SCUOLA PARITARIA ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro Classe IV a A Geometri Anno scolastico 2015/2016 Modulo 9

Dettagli

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ)

La valutazione del rischio: zoonosi. Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) La valutazione del rischio: zoonosi Dr. Alessandro Broglia Unità Pericoli biologici (BIOHAZ) Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma, 5 maggio 2011 1 Zoonosi di origine alimentare Malattie causate

Dettagli

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU)

ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo 1 Prof. Marcello Trevisani (2 CFU) 5894 - ISPEZIONE, CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEGLI ALIMENTI (C.I.) Modulo Prof. Marcello Trevisani ( CFU) LEZIONI FRONTALI (0 ore) Temi e competenze Argomenti Contenuti specifici Ore. INTRODUZIONE AL CORSO

Dettagli

Il sottoscritto Dott. Berardino Pediconi, sotto la propria responsabilità agli effetti previsti dal D.P.R. 28/12/2000 n 445, dichiara :

Il sottoscritto Dott. Berardino Pediconi, sotto la propria responsabilità agli effetti previsti dal D.P.R. 28/12/2000 n 445, dichiara : Berardino Pediconi Via Contado n.6 Civitella del Tronto Telefono 0861-91509 347-2946038 Posta elettronica berardopedi@tiscalinet.it Il sottoscritto Dott. Berardino Pediconi, sotto la propria responsabilità

Dettagli

Scheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante

Scheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante S.P.S.A.L. Dir. Dott. Vito Liberati Scheda di sintesi Sicurezza della fresatrice trinciatrice erpice rotante Cosa non fare Quali sono i principali rischi Cosa fare Gli infortuni nell'impiego della fresatrice,

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2016 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

È la combinazione fra le probabilità che si verifichi un incidente e la gravità dei danni che questo può comportare.

È la combinazione fra le probabilità che si verifichi un incidente e la gravità dei danni che questo può comportare. I Sezione: INTRODUZIONE Capitolo: PREMESSA Prima di tutto spieghiamo che cosa intendiamo con i termini incidente, pericolo e rischio. Incidente Pericolo Rischio È un avvenimento negativo che provoca lesioni

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) / DELLA COMMISSIONE. del

REGOLAMENTO (UE) / DELLA COMMISSIONE. del COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 9.7.2018 C(2018) 3304 final REGOLAMENTO (UE) / DELLA COMMISSIONE del 9.7.2018 che modifica l allegato V del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L.

le misure di prevenzione e protezione dott. Massimiliano Tacchi Tecnico della Prevenzione U.F.C. P.I.S.L.L. le misure di prevenzione e protezione MISURE DI PREVENZIONE il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza, la tecnica, per evitare o diminuire

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni;

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni; Prot. n. (VET/02/24708) VISTI: LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni; il D.Lgs 502/92 e successive modifiche ed integrazioni; il

Dettagli

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

INFORMAZIONE E FORMAZIONE INFORMAZIONE E FORMAZIONE Rischio cancerogeno CLASSIFICAZIONE CEE DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN RELAZIONE AL POTERE CANCEROGENO CATEGORIA 1 Rischio cancerogeno Sostanze note per gli effetti cancerogeni sull

Dettagli

CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO

CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO Elaborazioni Appunti Schede e Multimedia a cura del Prof.A.Tonini versione luglio 2017 www.andytonini.com INDICE DEL CORSO SCHEDE DOCUMENTI E MULTIMEDIA

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI PRECAUZIONI GENERALI Lavarsi

Dettagli

CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO

CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO CORSO PERCEZIONE DEL RISCHIO E SICUREZZA SUL LAVORO Elaborazioni Appunti Schede e Multimedia a cura del Prof.A.Tonini versione #B3-2018 www.andytonini.com INDICE DEL CORSO SCHEDE DOCUMENTI E MULTIMEDIA

Dettagli

EWOO DROPSHINE CRISTALLI LIQUIDI SEMI DI LINO

EWOO DROPSHINE CRISTALLI LIQUIDI SEMI DI LINO Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale EWOO DROPSHINE CRISTALLI LIQUIDI SEMI DI LINO Data di compilazione: 18 aprile 2011 Data e numero di revisione: 01 febbraio 2012 1. IDENTIFICAZIONE

Dettagli

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici

19/10/2009. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici. Giudizi ispettivi sui rischi specifici Teramo 21 e 22 ottobre 2009 Giudizi ispettivi sui rischi specifici Alcune malattie infettive e infestive zoonosiche vanno gestite dal VU come rischio specifico Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica,

Dettagli

RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE RELAZIONE PRELIMINARE SULLA SICUREZZA IN MERITO ALL ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Introduzione I lavori previsti e descritti dal progetto preliminare di cui questa relazione fa parte, saranno da ricondursi

Dettagli

ORDINANZA N.68 DEL 27 NOVEMBRE 2008

ORDINANZA N.68 DEL 27 NOVEMBRE 2008 Prot.n. 0009516 ORDINANZA N.68 DEL 27 NOVEMBRE 2008 IL SINDACO VISTA la nota dell ASL SA1 NOCERA INFERIORE U.O Sanità animale e profilassi prot. 2015 del 25.11.2008, acquista agli atti in pari data prot.n.0009448

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHIO BIOLOGICO E PROCEDURE DI SICUREZZA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RISCHIO BIOLOGICO E PROCEDURE DI SICUREZZA CITTA DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI E P.ZZA DELLA LIBERTA N. 1 DEI RISCHI RISCHIO BIOLOGICO E PROCEDURE DI SICUREZZA (ART. 4 D. LGS. 626/94 E S.M.I.) CIMITERI COMUNALI :.DOC TAVOLA: ELABORAZIONE: FILE: COD.

Dettagli

ing. Domenico Mannelli rischi biologici nei cantieri e nelle attività estrattive

ing. Domenico Mannelli rischi biologici nei cantieri e nelle attività estrattive ing. Domenico Mannelli rischi biologici nei cantieri e nelle attività Legge n. 626/94 Titolo VIII - Protezione da agenti biologici art.74 Definizioni Agente biologico: qualsiasi microrganismo, anche se

Dettagli

Il microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può?

Il microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può? Il microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può? Josefa Bizzarro Responsabile della formazione dei Tecnici di Sala Operatoria Scuola superiore medico-tecnica di Lugano Contenuto del tema I microbi:

Dettagli

OPERE DI RESTAURO DEI PROSPETTI E DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI

OPERE DI RESTAURO DEI PROSPETTI E DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI Opera Lavoro DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI SCHEDA GENERALE DESCRIZIONE OPERA LAVORO I lavori di restauro dei prospetti e della cancellata della scuola elementare Gandolfi, avvengono

Dettagli

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:

Dettagli

COME AFFRONTARE L INTERVENTO.. AUTOPROTEZIONE CON DISPOSITIVI ADEGUATI DPI

COME AFFRONTARE L INTERVENTO.. AUTOPROTEZIONE CON DISPOSITIVI ADEGUATI DPI VANGELISTA DORIANO COME AFFRONTARE L INTERVENTO.. AUTOPROTEZIONE CON DISPOSITIVI ADEGUATI DPI Si intende per Dispositivi di Protezione Individuale, definizione spesso surrogata dall'acronimo DPI, qualsiasi

Dettagli

I concetti di rischio e pericolo

I concetti di rischio e pericolo I concetti di rischio e pericolo Durata: 12 26 La valutazione del rischio D.Lgs. 81/2008 Articolo 15 - Misure generali di tutela Nelle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO IN SALA SETTORIA

RISCHIO BIOLOGICO IN SALA SETTORIA Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro per Studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria (Formazione dei Lavoratori, art.37.37, D. Lgs.. 9 aprile 2008 n. 81/Accordo Stato Regioni 21/12/2011)

Dettagli

RISCHI ADDETTO PULIZIE

RISCHI ADDETTO PULIZIE RISCHI ADDETTO PULIZIE Scheda tecnica redatta da: Dott. Mauro Scartazza Consulente Salute Sicurezza e Igiene degli Alimenti Speciale Inserti: Rischi Addetto Pulizie Pagina 1 Attività svolta L attività

Dettagli

Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN SOLVENTE

Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN SOLVENTE Scheda 1 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PREPARAZIONE Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN SOLVENTE Scopo della lavorazione Nella fase di lavorazione preparazione mescole, eseguita in un apposito locale,

Dettagli

Idoneità al trasporto degli animali e macellazione speciale d urgenza (MSU)

Idoneità al trasporto degli animali e macellazione speciale d urgenza (MSU) Idoneità al degli animali e macellazione speciale d urgenza (MSU) Magenta, 02/07/2013 Dott.ssa Bruna Tagliabue Dott. Massimo Bighiani Doriana Olati Perché parlare di trasportabilità degli animali al macello

Dettagli

Lavorazione: AGUGLIATURA

Lavorazione: AGUGLIATURA Scheda 15 Tipo / Fase: TESSUTI NON TESSUTI / RIFINIZIONE Lavorazione: AGUGLIATURA Scopo della lavorazione L agugliatura è il processo con cui, mediante movimento verticale degli aghi, si conferisce compattezza

Dettagli

Piano di sorveglianza BSE 2002 - pagina 1 di 5

Piano di sorveglianza BSE 2002 - pagina 1 di 5 Allegato A ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA Piano di segnalazione dei casi sospetti di infezione Il presente programma di emergenza per l Encefalopatia spongiforme bovina (BSE) considera le situazioni

Dettagli

Dispositivi di Protezione Individuale DPI

Dispositivi di Protezione Individuale DPI Dispositivi di Protezione Individuale DPI Definizione - Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne

Dettagli

Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI

Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI Scheda 5 Categoria: COMMERCIO PRODOTTI CHIMICI Operazione: MISCELAZIONE PRODOTTI CHIMICI Scopo dell operazione Le operazioni di miscelazione di sostanze chimiche vengono svolte per ottenere vari prodotti

Dettagli

Corso di formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro GESTIONE SICUREZZA IN AZIENDA AGRO-ALIMENTARE E BIOTECNOLOGICA ( GSICAZ) Azienda Vitivinicola

Corso di formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro GESTIONE SICUREZZA IN AZIENDA AGRO-ALIMENTARE E BIOTECNOLOGICA ( GSICAZ) Azienda Vitivinicola Corso di Laurea Viticoltura ed Enologia Corso di formazione sulla sicurezza e salute sul lavoro GESTIONE SICUREZZA IN AZIENDA AGRO-ALIMENTARE E BIOTECNOLOGICA ( GSICAZ) Azienda Vitivinicola Teramo, Anno

Dettagli

Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN ACQUA

Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN ACQUA Scheda 3 Tipo / Fase: TESSUTI SPECIALI / PREPARAZIONE Lavorazione: PREPARAZIONE MESCOLE IN ACQUA Scopo della lavorazione Nella fase di lavorazione preparazione mescole, eseguita in un apposita area o locale,

Dettagli

ZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI

ZOONOSI. Malattie umane di origine animale. Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI PORTATORI ANIMALI MALATI ZOONOSI Malattie umane di origine animale Anche in questo caso la sorgente d infezione può essere rappresentata da: ANIMALI MALATI ANIMALI PORTATORI ü sani ü convalescenti ü cronici ü precoci ZOONOSI Le

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH Marco Masoni Marco Masoni, biologo, libero professionista. Titolare dal 1994 dello Studio Consulenze Dott. Marco Masoni in Reggio Emilia, consulente

Dettagli

La compilazione del questionario non richiederà più di 10 minuti di tempo.

La compilazione del questionario non richiederà più di 10 minuti di tempo. Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell'ambiente e nei Luoghi di Lavoro Questa indagine, che sto effettuando ai fini della tesi di laurea in Tecniche della Prevenzione nei Luoghi e negli Ambienti

Dettagli

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA Criteri Punteggio 1 Rilevanza della patologia 1 2 3 4 5 1.1 Presenza sul territorio Assente Presente in UE / Stati Presente in Italia / altre Presente in Regione Endemica. regionale / extraregionale. confinanti

Dettagli

La sicurezza delle macchine utensili

La sicurezza delle macchine utensili La sicurezza delle macchine utensili Casistica di infortuni derivanti dall uso di macchine utensili Nicola Delussu Coordinamento Tecnico Regioni Gruppo macchine e impianti D.lgs. 81/2008 Art. 70 - Requisiti

Dettagli

RISCHIO BIOLOGICO. riente TITOLO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE. Oriente s.r.l Progetti di comunicazione e formazione CREDITI FORMATIVI 8

RISCHIO BIOLOGICO. riente TITOLO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE. Oriente s.r.l Progetti di comunicazione e formazione CREDITI FORMATIVI 8 TITOLO RISCHIO BIOLOGICO PROGETTAZIONE E PRODUZIONE PROVIDER ECM O s.r.l Progetti di comunicazione e formazione USL 7 SIENA CREDITI FORMATIVI 8 MODALITÀ DI FRUIZIONE CURATORE E RESPONSABILE SCIENTIFICO

Dettagli