COMUNE DI CANEVINO RELAZIONE GEOLOGICA PROVINCIA DI PAVIA

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1 PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI CANEVINO ADEGUAMENTO DELLO STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO AI SENSI DELLA D.G.R. N. 8/1566 E DELLA D.G.R. N. 8/7374 CRITERI ED INDIRIZZI PER LA DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, IN ATTUAZIONE DELL ART. 57 DEL COMMA 1, DELLA L.R. 11 MARZO 2005 N. 12. RELAZIONE GEOLOGICA REDATTO DA: Dott. Geol. ALESSANDRO CAGNONI Fr. Molino Marconi, 1 - Santa Maria della Versa (PV) Via Sebenico, 28 - MILANO Tel. 0385/79416 cell. 338/ alex.cagnoni@libero.it DATA: LUGLIO 2008 Dott. Geol. CATERINA CAZZANIGA

2 ADEGUAMENTO DELLO STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO AI SENSI DELLA D.G.R. N. 8/1566 E DELLA D.G.R. N. 8/7374 CRITERI ED INDIRIZZI PER LA DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO, IN ATTUAZIONE DELL ART. 57 DEL COMMA 1, DELLA L.R. 11 MARZO 2005 N. 12. INDICE 1. PREMESSA pag AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DELLA FATTIBILITÀ pag AMBITO 1 - Località Cascina Morzone pag Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico pag Fattibilità geologica dell area: stato attuale pag Fattibilità geologica dell area: proposta pag AMBITO 2 - Località Pianaversa pag Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico pag AMBITO 3 - Località Fontana (parete rocciosa) pag Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico pag Fattibilità geologica dell area: stato attuale pag Fattibilità geologica dell area: proposta pag CARTA DEI VINCOLI pag MODIFICA DELLA CARTA DEL DISSESTO PAI pag ANALISI DEL RISCHIO SISMICO 5.1 Premessa pag Metodologia e definizione della PSL pag Caratterizzazione sismica del territorio pag Norme derivanti dalla classificazione sismica pag. 19 Bibliografia pag. 20 2

3 ALLEGATI TAVOLA 1 - CARTA DELLA FATTIBILITÀ DI TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE - SCALA 1:5.000 TAVOLA 2 - CARTA DEI VINCOLI - SCALA 1:5.000 TAVOLA 3 CARTA DEL DISSESTO CON LEGENDA UNIFORMATA PAI SCALA 1:5.000 TAVOLA 4 - CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA DI 1 LIVELLO - SCALA 1:5.000 TAVOLA 5 - CARTA DELLA SOVRAPPOSIZIONE FATTIBILITÀ E SISMICA - SCALA 1:5.000 ALLEGATO A - STUDIO DI DETTAGLIO LOCALITÀ PIANAVERSA Applicazione delle Procedure per la valutazione di pericolosità da frana 3

4 1. PREMESSA Il comune di Canevino risulta essere in possesso di uno Studio Geologico, esteso a tutto il territorio comunale, redatto dal Dott. Negrini nel 2000 e aggiornato nel 2006 ai sensi dell art. 18 delle N.T.A. del PAI. In sede di predisposizione del nuovo Piano di Governo del Territorio è emersa la necessità di adeguare tale studio sulla base delle direttive regionali della L.R. 12/2005 (d.g.r. n.8/1566 del 22/12/2005 e d.g.r. n.8/7374 del 28/05/2008). Fermo restando la necessità di dover procedere ad una revisione generale e completa dello studio, da effettuarsi quando sarà disponibile un supporto cartografico adeguato (fotogrammetrico alla scala del piano urbanistico), in questa fase si è proceduto ad adeguare lo studio esistente, sulla base dei criteri della L.R. 12/05 e ad apportare alcune proposte di modifiche alla carta della fattibilità e al quadro del dissesto PAI. Pertanto, la documentazione geologica, in sede di predisposizione di PGT, sarà costituita dai presenti elaborati, ad integrazione della cartografia d inquadramento (Inquadramento geografico, Carta Geologica, Carta Idrogeologica e di Sintesi, NTA geologiche), derivanti dal precedente studio. Il lavoro svolto è confluito nei seguenti elaborati: 1. TAV. 1 - Aggiornamento della Carta della Fattibilità Geologica per le azioni di piano. E stato redatto un aggiornamento della Carta della Fattibilità Geologica per le azioni di Piano. In mancanza di un fotogrammetrico comunale esteso a tutto il territorio comunale è stata utilizzata come base topografica la CTR rielaborata alla scala 1:5.000 per una migliore visualizzazione. 2. TAV. 2 - Redazione della carta dei vincoli. La redazione di tale carta si è resa necessaria in quanto nella versione precedente i vincoli erano stati individuati e riportati nella carta della fattibilità. 4

5 3. TAV. 3 - Proposta di aggiornamento della Carta del Dissesto con legenda uniformata PAI. E stata redatta la proposta di una nuova Carta del dissesto con legenda uniformata PAI per la ridelimitazione di una specifica area, ubicata in prossimità di località Pianaversa. 4. TAV Redazione della Carta della Pericolosità Sismica di 1 livello. E stata redatta la carta della Pericolosità sismica locale di 1 livello sulla base di quanto riportato nell All. 5 della d.g.r. n.8/1566 del 22/12/2005 e nella d.g.r. n.8/7374 del 28/05/ TAV. 5 - Carta della sovrapposizione fattibilità e sismica. E stata redatta la carta della fattibilità geologica con sovrapposte le aree soggette ad amplificazione sismica locale, desunte dalla carta della Pericolosità sismica locale (all. 4), così come indicato al punto 3.1 della d.g.r. n.1566/2005 e s.m.i. Per la cartografia d inquadramento e le Norme Geologiche di Attuazione resta fermo il riferimento allo studio precedente. Le N.d.A. vengono esclusivamente integrate con le norme relative alla componente sismica. 2. AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI FATTIBILITÀ Come specificato in premessa il presente studio propone un aggiornamento della carta della fattibilità su tutto il territorio comunale. Si sono sviluppati principalmente alcuni specifici approfondimenti in merito a tre ambiti di seguito descritti (in relazione all ambito n. 2 località Pianaversa, si rimanda all ALL. A - Studio di dettaglio località Pianaversa Applicazione delle Procedure per la valutazione di pericolosità da frana). 5

6 2.1 AMBITO 1 - Località Cascina Morzone Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico La località Cascina Morzone è situata sul versante occidentale del bacino del torrente Versa ad una quota di circa 330 m slm. Dal punto di vista geologico, l area è situata in corrispondenza del contatto tettonico tra la Formazione della Val Luretta e le Arenarie di Ranzano. La Formazione della Val Luretta (Maastrichiano sup. - Luteziano inf.), è costituita da un alternanza flyshoide di calcareniti e calcari marnosi, arenarie, marne argilloso siltose e argille ricorrenti in sequenza ritmiche prevalentemente decimetriche. In particolare, nel territorio in esame, predominano sequenze marnose-argillose, mentre i livelli calcarenitico marnosi sono subordinati. Le condizioni di giacitura sono di rado osservabili in quante tale formazione è ricoperta con continuità da una coltre detritico terrosa eluvio-colluviale. La formazione delle Arenarie di Ranzano (Oligocene sup. eocene sup.) è costituita da arenarie e sabbie più o meno cementate e marne sabbiose o a loro alternanze. La facies più diffusa è costituita da sequenze ritmiche arenaceo-marnose da centimetriche a decimentriche. In particolare la facies predominanante è costituita da alternanze arenarie sabbiose più o meno cementate, intercalate con marne sabbiose. Le differenti facies di cui sono composte le Arenarie di Ranzano risultano costituite da litologie con diverse permeabilità che, dal punto di vista della stabilità possono creare situazioni pericolose. Dal punto di vista geomorfologico l area in studio è impostata in prossimità di un dosso con andamento circa est-ovest, che separa due movimenti franosi quiescenti la cui delimitazione, allo stato attuale, non appare chiaramente distinguibile. Tuttavia, l area nella quale sono impostati i fabbricati esistenti ed il suo immediato intorno, non appare interessata direttamente da dissesti idrogeologici in atto e/o quiescenti. Appare quindi corretto e sufficientemente cautelativo mantenere in classe di fattibilità 4b la porzione di territorio nella quale è impostato il corpo franoso quiescente individuato (anche 6

7 se allo stato attuale non si ravvisano chiare manifestazioni di tale fenomeno), e riclassificare in classe di fattibilità 3a la parte di territorio situato nelle immediate adiacenze dei fabbricati esistenti Fattibilità geologica dell area: stato attuale Allo stato attuale l area risulta essere classificata in classe di fattibilità geologica 4d le cui norme tecniche di attuazione sono le seguenti (cfr. NTA Studio Geologico Negrini 2006): Aree non incluse nella perimetrazione PAI (cioè non identificate come Fa, Fq, Ee) in alcuni casi anche boscate, caratterizzate da un elevata pericolosità a causa delle particolari condizioni geomorfologiche, geostatiche idrogeologiche e idrauliche dell area stessa e della zona circostante: dovrà essere escluso qualsiasi intervento edilizio, dovranno altresì essere vietate alterazioni del reticolo idrografico superficiale ed ell assetto morfologico, nonché restrizioni dell alveo dei corsi d acqua e ogni altro intervento che potrebbe pregiudicare gli equilibri geostatica ed idrodinamici. Sono consentite opere, anche strutturali, finalizzate al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica dei siti, previo appositi studi geologici, geotecnici e ambientali. Per gli edifici e le infrastrutture esistenti saranno consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordianaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, cioè quelli definiti dalle lettere a) e b) della L.R. 12/05 che non comportino variazioni del numero delle unità abitative come definiti dall art. 31 della legge 457/1978. Potranno essere realizzate opere pubbliche o di interesse pubblico a condizione che non siano altrimenti localizzabili e che l intervento non modifichi in senso peggiorativo l equilibrio geostatica e idrogeologico esistente. La compatibilità degli interventi previsti con la situazione di rischio idrogeologico presente, dovrà essere dimostrata con studi geologici e geotecnici specifici da valutare puntualmente. E inoltre ammissibile, a determinate condizioni, la realizzazione di infrastrutture tecniche o 7

8 idrauliche puntuali, di interesse collettivo. Sono altresì ammessi interventi che tendono alla riqualificazione agricola e forestale ed al riassetto idrogeologico. Escludendo quelli che comportano un aumento del carico antropico, sono consentiti i cambiamenti d uso solo a seguito di indagini puntuali che definiscono la compatibilità della nuova destinazione con l assetto geomorfologico, idrogeologico e geotecnico dell area. Laddove le previsioni urbanistiche ricadono parzialmente in classe 4, l edificazione dovrà essere consentita solo nelle aree alle quali è stata attribuita una classe diversa dalla 4. Fig. 1 - Carta della Fattibilità relativa all ambito 1 Loc. Cascina Morzone allo stato attuale (cfr. Studio Geologico Negrini 2006). 8

9 Fattibilità geologica dell area: proposta In relazione alle condizioni idro-geomorfologiche dell area in questione, appare coerente, in relazione alle caratteristiche idrogeologiche riscontrate, classificare l area in oggetto in classe di fattibilità 3a, le cui norme tecniche di attuazione sono le seguenti (cfr. NTA Studio Geologico Negrini 2006): Aree che presentano consistenti limitazioni alla variazione di destinazione d uso per le condizioni di pericolosità geomorfologia, idrogeologica, ed idraulica e quindi richiedono indagini approfondite sai come supporto alla redazione di strumenti urbanistici attuativi, sai nel caso di interventi diretti, di tipo edificatorio e l applicazione di specifiche tecniche costruttive e/o l attuazione di interventi di mitigazione del rischio, di consolidamento e bonifica. La mancata presentazione della documentazione geologico-tecnica richiesta, determina l incompletezza dell istanza e quindi l impossibilità, anche ai sensi dell art. 52 del D.P.R. 380/2001, del rilascio del permesso di costruire e nel caso di denuncia di inizio attività (D.I.A.) l effetto della denuncia stessa. Classe 3a: aree con pericolosità geomorfologica, idrogeologica e idraulica media e/o adiacenti a zone con condizioni geostatiche locali o generali precarie. Interventi di nuova costruzione fuori terra o interrati, ovvero l ampliamento di quelli esistenti, interventi di ristrutturazione urbanistica, interventi di ristrutturazione edilizia consistenti nella demolizione e costruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente e qualsiasi intervento edificatorio non ricadente nei casi di cui alle lettere a), b), c), dell art. 27 della legge regionale 12/2005. studio geologico/geotecnica a livello di area e non di singolo progetto edilizio. In particolare lo studio dovrà prevedere, oltre ad adeguate indagini geognostiche in sito, un rilievo di dettaglio che consenta di valutare le condizioni di stabilità dell area oggetto dell intervento e che risulti adeguatamente esteso ad un intorno significativo che dipenderà molto da contesto geomorfologico e quindi sarà definito dal professionista prevedendo comunque un ampiezza non inferiore a 150 m di 9

10 raggio rispetto all area interessata dall opera. I risultati di tale verifica dovranno essere visualizzati in una tavola a scala 1:2.000 o inferiore, che integrerà gli elaborati grafici minimi da allegare nonché commentati in uno specifico capitolo della relazione. Le considerazioni conclusive dello studio e la sopra descritta carta tematica consentiranno di definire la fattibilità del progetto e i criteri costruttivi più adeguati, nonché le eventuali opere di difesa e/o di salvaguardia idrogeologica. Oltre alle verifiche di stabilità degli scavi temporanei e/o permanenti non protetti o protetti con opere provvisionali con altezza superiore a 2,50 m dove necessarie, si dovranno eseguire verifiche di stabilità di versante utilizzando i criteri stabiliti dal D.M. 14 settembre 2005 Norme Tecniche per le costruzioni per un sufficiente tratto a monte e a valle dell intervento, lungo una o più sezioni a seconda del progetto e della complessità geologico-tecnica emersa dalle indagini geognostiche. La verifica di stabilità deve essere inoltre supportata da considerazioni ed argomentazioni geomorfologiche e idrogeologiche, con specifico riferimento a condizioni di equilibrio conseguite mediante eventuali interventi di bonifica e consolidamento. Edifici e manufatti esistenti di qualsiasi destinazione d uso: interventi di manutenzione ordinaria, interventi di manutenzione straordinaria, interventi di restauro e risanamento conservativo e interventi di ristrutturazione edilizia: valgono le previsioni previste per la classe 2 con la differenza che l autocertificazione dovrà riportare necessariamente la firma congiunta del progettista e di un geologo iscritto all Ordine dei Geologi. Manufatti o interventi di modesta o modestissima incidenza sul terreno in termini di carico indotto e di modifica geomorfologia: valgono le prescrizioni previste per la classe di fattibilità geologica 2. 10

11 2.2. AMBITO 2 - Località Pianaversa Per la ridefinizione della fattibilità relativamente all ambito n. 2 (Loc. Pianaversa), in conformità ai criteri regionali, si è fatto riferimento alle Procedure per la valutazione di pericolosità da frana riportate nell all. 2 della d.g.r. n. 8/1566 del 22/12/2005 e s.m.i. Per l applicazione delle metodologie, si rimanda all Allegato A Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico L area in studio è situata sul versante orientale del Torrente Versa, in corrispondenza della località Pianaversa. La zona è delimitata ad ovest dalla strada provinciale SP 40, ad una quota di 320 m slm e ad est dall isoipsa di quota 340 m slm. La formazione geologica che caratterizza l area in esame è la formazione delle Arenarie di Ranzano (cfr. par ). Dal punto di vista tettonico si segnala la presenza di una probabile struttura sinclinalica con direzione NW SE. Dal punto di vista geomorfologico l area in studio è impostata su un versante caratterizzato da blande pendenze (10 15 %) e leggermente superiori (20-25%) nella zona a monte, poco a sud di un dosso con andamento circa est-ovest. Per la definizione delle procedure relative alla proposta di riclassificazione, dal punto di vista della fattibilità geologica, dell area, si rimanda a quanto riportato nell Allegato A. La proposta, alla luce delle considerazioni desunte dall analisi di dettaglio riportate nell Allegato A, prevede l attribuzione di parte dell area, attualmente classificata in classe 4b e 4d, in classe 3a. 11

12 Fig. 2 - Carta della Fattibilità relativa all ambito 2 Loc. Pianaversa allo stato attuale (cfr. Studio Geologico Negrini 2006). 12

13 2.3. AMBITO 3 - Località Fontana (parete rocciosa) Inquadramento geografico, geomorfologico e geologico L area d interesse è situata in prossimità del versante adiacente alla frazione Fontana, in corrispondenza della S.P. n L area interessata è impostata nella formazione geologica delle Arenarie di Ranzano. Si tratta di una parete rocciosa sub-verticale, caratterizzata da arenarie stratificate, fessurate e fortemente alterate in superficie, potenzialmente sede di distacchi di blocchi rocciosi ed attualmente interessata da un intervento di consolidamento Fattibilità geologica dell area: stato attuale Allo stato attuale l area risulta essere classificata in classe di fattibilità geologica 3b le cui norme tecniche di attuazione sono riportate nello Studio Geologico redatto dal Geol. Negrini Fattibilità geologica dell area: proposta Alla luce delle considerazioni di cui al punto si ritiene opportuno riclassificare tale area in classe 4d di fattibilità, in luogo della precedente attribuzione alla classe 3b. Fig. 3 - Carta della Fattibilità relativa all ambito 3 Loc. Fontana parete rocciosa, allo stato attuale (cfr. Studio Geologico Negrini 2006). 13

14 3. CARTA DEI VINCOLI L aggiornamento dello studio geologico ha portato alla redazione della Carta dei Vincoli, in quanto nello studio precedente tali perimetrazioni venivano riportate all interno della Carta della Fattibilità. La carta in questione individua le limitazioni d uso del territorio comunale derivanti da normative in vigore, di contenuto prettamente geologico. In essa, relativamente al territorio del Comune di Canevino, sono rappresentati i seguenti vincoli: vincoli derivanti dal quadro del dissesto così come riportato nella Carta del dissesto con legenda uniformata PAI; vincoli di polizia idraulica relativi alle fasce di rispetto dei corsi d acqua, come riportati nello studio del reticolo idrico minore; si specifica, a tal proposito, che il Comune di Canevino è dotato dello studio del reticolo idrico minore, così come previsto dalla d.g.r. n. 7/7868 del 25/01/2002 e dalla d.g.r. n. 7/13950 del 01/08/2003. Sino al perfezionamento dell'iter di recepimento di tale studio, da attuarsi tramite variante urbanistica o contestualmente alla redazione del PGT, per le acque pubbliche, così come definite dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36 e relativo regolamento, valgono le disposizioni di cui al R.D. n. 523 del 1904, ed in particolare il divieto di edificazione entro i 10 metri dall'alveo di piena; aree di salvaguardia delle captazioni ad uso idropotabile (aree di tutela assoluta e aree di rispetto) ai sensi del d.lgs 258/2000, art. 5 comma 4. In tali aree vigono le disposizioni del d.lgs. 152/2006 e s.m.i. e della d.g.r. n. 7/12693 del 10 aprile

15 4. MODIFICA DELLA CARTA DEL DISSESTO PAI E stata redatta la proposta di una nuova Carta del dissesto con legenda uniformata PAI per la ridelimitazione di una specifica area, ubicata in prossimità di località Pianaversa. Per le specifiche in merito alla metodologia utilizzata per la proposta di ridelimitazione dell area d interesse, si rimanda all ALL. A). 5. ANALISI DEL RISCHIO SISMICO 5.1 Premessa Ai sensi dei criteri attuativi della L.R. 12/05, si è provveduto ad un'analisi di dettaglio della pericolosità sismica locale, relativamente all intero territorio comunale. Il comune di Canevino è stato classificato, a livello generale, in zona di sismicità 4 (O.P.C.M. n del 20 marzo 2003 e d.g.r. n del 7 novembre 2003). I comuni classificati in zona 4 sono caratterizzati dal valore minimo di a g (accelerazione orizzontale massima convenzionale su suoli rigidi tipo A) fissato in 0.05 g che caratterizza le condizioni sismiche di base. Le particolari condizioni geologiche e geomorfologiche di una zona (condizioni locali) possono influenzare, in occasione di eventi sismici, la pericolosità sismica di base producendo effetti diversi da considerare nella valutazione generale della pericolosità sismica dell'area. Il territorio comunale è stato pertanto suddiviso in aree omogenee, sulla base delle procedure proposte dalla Regione Lombardia. 15

16 5.2 Metodologia e definizione della PSL La metodologia proposta dalla Regione Lombardia (allegato 5 della d.g.r. 8/1566 del 22 dicembre 2005 e d.g.r. n del 28 maggio 2008) prevede tre livelli di approfondimento con grado di dettaglio in ordine crescente: i primi due livelli sono obbligatori (con le opportune differenze in funzione della zona sismica di appartenenza, come meglio specificato nel testo della direttiva) in fase di pianificazione, mentre il terzo è obbligatorio in fase di progettazione sia quando con il secondo livello si dimostra l'inadeguatezza della normativa sismica nazionale, sia per gli scenari di pericolosità sismica locale caratterizzati da effetti di instabilità, cedimenti e/o liquefazione e contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse. Il terzo livello è obbligatorio anche nel caso in cui si stia progettando costruzioni il cui uso prevede affollamenti significativi, industrie con attività pericolose per l'ambiente, reti viarie e ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza e costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, sociali essenziali. La procedura messa a punto fa riferimento ad una sismicità di base caratterizzata da un periodo di ritorno di 475 anni (probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni) e può essere implementata considerando altri periodi di ritorno. Nel dettaglio, sono state eseguite le procedure contenute nell'allegato 5 della d.g.r. 8/1566 del 22 dicembre 2005 e d.g.r. n del , effettuando l'analisi di 1 livello che ha dato luogo alla redazione della Carta della Pericolosità Sismica Locale ricavata dai dati di base contenuti nella cartografia di inquadramento (carta geologica, geomorfologica ) dello Studio Geologico redatto a supporto del PRG (Negrini 2006) correlato con le risultanze del quadro del dissesto aggiornato contenute nel presente studio. Nella Carta della Pericolosità Sismica Locale sono state delimitate le zone a partire dalle definizioni contenute nella seguente tabella (Tabella 1 dell'allegato 5 della d.g.r. 8/1566 del 22 dicembre 2005 e s.m.i.), definendo i diversi scenari di pericolosità sismica locale. 16

17 Tabella 1 - Scenari di pericolosità sismica locale Sigla Z1a Z1b Z1c Z2 Z3a Z3b Z4a Z4b Z4c Z4d Z5 SCENARIO PERICOLOSITA SISMICA LOCALE Zona caratterizzata da movimenti franosi attivi Zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti Zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana Zone con terreni di fondazione particolarmente scadenti (riporti poco addensati, terreni granulari fini con falda superficiale) Zona di ciglio H > 10 m (scarpata con parete subverticale, bordo di cava, nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o antropico) Zona di cresta rocciosa e/o cocuzzolo: appuntite - arrotondate Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi Zona pedemontana di falda di detrito, conoide alluvionale e conoide deltizio-lacustre Zona morenica con presenza di depositi granulari e/o coesivi (compresi le coltri loessiche) Zone con presenza di argille residuali e terre rosse di origine eluvio-colluviale Zona di contatto stratigrafico e/o tettonico tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche molto diverse EFFETTI Instabilità Cedimenti e/o liquefazioni Amplificazioni topografiche Amplificazioni litologiche e geometriche Comportamenti differenziali La Carta della Pericolosità Sismica Locale permette inoltre l'assegnazione diretta della classe di pericolosità e dei successivi livelli di approfondimento necessari, che vengono di seguito riportati. Tabella 2 - Livello di approfondimento e fasi di applicazione 1^ livello fase pianificatoria 2^ livello fase pianificatoria 3^ livello fase progettuale Zona sismica 2-3 obbligatorio Nelle zone PSL Z3 e Z4 se interferenti con urbanizzato e urbanizzabile, ad esclusione delle aree già inedificabili Nelle aree indagate con il 2^ livello quando Fa calcolato > valore soglia comunale Nelle zone PSL Z1, Z2 e Z5 Zona sismica 4 obbligatorio Nelle zone PSL Z3 e Z4 solo per edifici strategici e rilevanti (elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n /03) Nelle aree indagate con il 2^ livello quando Fa calcolato > valore soglia comunale Nelle zone PSL Z1, Z2 e Z5 per edifici strategici e rilevanti 17

18 5.3 Caratterizzazione sismica del territorio Le aree evidenziate dalla carta di Carta della Pericolosità Sismica Locale sono quelle zone dell'ambito comunale che, in caso di sisma, possono subire sollecitazioni diverse da quelle stabilite in via generale. Nel settore di interesse sono state individuate le seguenti classi: - Z1a: zona caratterizzata da movimenti franosi attivi: si tratta delle aree in frana attiva desunte dalla carta del dissesto con legenda uniformata P.A.I.; - Z1b: zona caratterizzata da movimenti franosi quiescenti; si tratta delle aree in frana quiescente desunte dalla carta geomorfologica e dalla carta del dissesto con legenda uniformata P.A.I.; - Z1c: zona potenzialmente franosa o esposta a rischio di frana: si tratta degli ambiti ricadenti nell immediato intorno delle aree in frana (attive e quiescenti) e nei quali potrebbero svilupparsi delle evoluzioni dei fenomeni di instabilità in atto; - Z3a: zona di ciglio H>10 m (scarpate con parete subverticale, bordo di cava; nicchia di distacco, orlo di terrazzo fluviale o antropico): nel territorio comunale tali caratteristiche si sono rilevate in un ambito, localizzato in prossimità di loc. Fontana, caratterizzato da una parete rocciosa sub-verticale costituita da bancate di arenaria; - Z3b: zona di cresta rocciosa e/o cucuzzolo appuntite-arrotondate: è rappresentata dalla cresta rocciosa di quota 510 m slm che sormonta il capoluogo comunale; - Z4a: Zona di fondovalle con presenza di depositi alluvionali e/o fluvio-glaciali granulari e/o coesivi: tali ambiti sono rappresentati dalle zone di fondovalle ubicate in prossimità dell alveo del torrente Versa. 18

19 5.4 Norme derivanti dalla classificazione sismica Il piano di Governo del Territorio del Comune di Canevino (attualmente in fase di predisposizione) non prevede la realizzazione di edifici strategici e rilevanti così come definiti ai sensi della d.g.r. n del 7 novembre elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n del 21 novembre 2003, pertanto si è provveduto esclusivamente ad effettuare le analisi relative al primo livello di approfondimento, analisi riassunte nella Carta della Pericolosità Sismica Locale. In mancanza di un supporto cartografico adeguato (rilievo aerofotogrammetrico esteso a tutto il territorio comunale), è stata utilizzata come base topografica la Carta Tecnica Regionale della Regione Lombardia (fogli B8c4 - Rocca de Giorgi e B8d4 Golferenzo) riportata alla scala 1:5.000 per meglio rappresentare i tematismi. Le norme tecniche relative alla componente sismica, costituiranno integrazione alle Norme Geologiche di Piano. Come riportato nel paragrafo 2.2. Caratterizzazione sismica del territorio, nel settore di interesse sono state individuate le classi Z1a, Z1b, Z1c, Z3a, Z3b e Z4a. In base alla Tabella 2 riportata nel paragrafo 2.1 si ricava come: - negli ambiti delle zone Z1b e Z1c è richiesto un livello di approfondimento di tipo 3 nel caso di edifici strategici e rilevanti così come definiti ai sensi della d.g.r. n del 7 novembre elenco tipologico di cui al d.d.u.o. n del 21 novembre 2003; - nelle aree Z3a, Z3b e Z4a, le eventuali varianti urbanistiche che riguardino la localizzazione di edifici o opere infrastrutturali strategiche e rilevanti, dovranno essere accompagnate, in fase pianificatoria secondo quanto riportato nella D.G.R. 8/1566 del e D.G.R. n del , da specifici approfondimenti mirati alla verifica del fattore di amplificazione Fa. Qualora si riscontrassero valori del fattore di amplificazione sismico Fa superiore al valore di soglia corrispondente a quello previsto dalla normativa vigente (cfr. tabella 3), la 19

20 normativa stessa risulterà insufficiente a tenere in considerazione i possibili effetti di amplificazione litologica, pertanto sarà necessario effettuare analisi più approfondite (3 livello) in fase di progettazione edilizia. Tabella 3 Valori di soglia relativi al Comune di Canevino Classe 4 COMUNE CANEVINO INTERVALLO Valori soglia Suolo tipo B Suolo tipo C Suolo tipo D Suolo tipo E ,7 2,4 4,2 3, ,4 1,8 2,2 2,0 MILANO, LUGLIO 2008 Bibliografia: 1. Comune di Canevino Studio geologico redatto a supporto del Piano Regolatore Generale. 2. Carta Tecnica Regionale scala 1:10.000: "Regione Lombardia - Direzione Generale Territorio e Urbanistica- Sistema Informativo Territoriale". 3. Ortofoto digitali: "Ortofoto digitali e colori "It 2000" Compagnia Generale Ripreseaeree S.p.A.- Parma". 4. Criteri attuativi della L.R. 12/2005 d.g.r. n del 22 dicembre

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