Informazioni accessibilità SESTO AL REGHENA

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1 Informazioni accessibilità SESTO AL REGHENA Rilevazione effettuata da: Valentina Cainero Data rilevazione: 29 agosto 2017 Itinerario previsto: Visita esterna al borgo di Sesto al Reghena Durata del percorso: 4 ore Partenza: Parcheggio di via Zanardini (vicino al fiume Reghena) Distribuzioni opuscoli/materiale informativo: Mappa del percorso e informazioni su elementi di interesse Esposizione/protezione dagli agenti atmosferici: visita completamente all esterno, esposta agli agenti atmosferici La visita è svolgibile in ogni momento dell anno.

2 Partenza dal parcheggio di via Zanardini. Fondo in asfalto, abbastanza omogeneo, presenti nell ultimo tratto una quindicina di stalli riservati alle autovetture di cui uno stallo riservato ai disabili (segnaletica verticale assente) (foto 1,2). Il marciapiede, in porfido, risulta inaccessibile a causa di restringimenti dello stesso fino a 40 cm; è necessario quindi proseguire sulla sede stradale, considerando comunque che trattandosi di una strada senza uscita e di servizio al parcheggio il traffico e la velocità sono molto limitate, e quindi il percorso risulta abbastanza sicuro (foto 3,4). Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 Il primo tratto del parcheggio, presenta un altra decina di stalli riservati alle autovetture di cui due riservati ai disabili ben segnalati (segnaletica verticale ed orizzontale) (foto 5,6). Foto 5 Foto 6

3 Alla fine della strada ci si trova all incrocio tra via Zanardini e via Roma (che inizia con un arco). Il percorso prosegue in salita su sede stradale in asfalto lungo via Roma (foto 7,8), unica soluzione possibile in quanto il marciapiede presente, in cubetti di porfido, da un lato (verso il parcheggio di via Zanardini) a raso con la sede stradale, termina nei pressi del arco di ingresso con via Roma con un dislivello di circa 40 cm. Via Roma presenta una pavimentazione in cubetti di porfido e marciapiedi in blocchi di pietra, inaccessibili in quanto per accedervi è necessario superare un gradino pari a cm. Foto 7 Foto 8 Il percorso prosegue svoltando a sinistra (foto 9,10) lungo Calle San Gallo. La pavimentazione è in blocchi di pietra, fondo abbastanza regolare, lievissima pendenza pari a 0,6% e larghezza pari a circa 3,50 m (foto 11). L ultimo tratto (foto 12), verso il ponticello in legno sul fiume Reghena, si restringe ed è in salita con pendenza pari al 7%. Foto 9 Foto 10 Foto 11 Foto 12

4 Poco prima del ponte, a sinistra, lungo la riva del fiume Reghena, si trova una piazzola di sosta (foto 13,14), di recente realizzazione, con panchine in legno ed alberi, pavimentazione regolare ed omogenea in pietra. Da qui è possibile scendere fino alla piazzetta di sosta sottostante, sul fiume, tramite una gradinata in pietra dotata di corrimano (foto 15,16). Foto 13 Foto 14 Foto 15 Foto 16 Il ponticello in tavolato di legno sul fiume Reghena è largo 2,10 metri, lungo una decina di metri, presenta pendenza pari al 14,5%, (foto 17) ed è dotato di corrimano. La discesa dal ponte (foto 18,19,20) risulta difficoltosa in quanto subito dopo il cordolo in lastre di pietra, è presenta una soglia di 4 cm e alcuni tratti in calcestruzzo disconnessi e non omogenei. Foto 19 Foto 20 Foto 17 Foto 18

5 Superato il ponte si trova una strada sterrata di campo (foto 21), limitata a pedoni e biciclette, che prosegue fino all incrocio con via Giotto di Bondone. Il marciapiede lungo via Giotto di Bondone (foto 22) è in ghiaino compattato, il fondo è abbastanza omogeneo e la larghezza è variabile da 1,50 m a 1,00 m considerando i restringimenti dovuti alla presenza della folta vegetazione sul lato destro. Dall incrocio precedentemente descritto è possibile proseguire a destra (come consigliato dalla segnaletica presente Itinerario 1) (foto 23), oppure a sinistra verso via degli Olmi (foto 24). Foto 21 Foto 22 Foto 23 Foto 24 Per seguire l itinerario 1 è necessario percorrere il marciapiede di via Giotto di Bondone (ultimo tratto in porfido) che termina a raso con la strada e da qui attraversare la strada e proseguire verso sinistra (foto 25) su carreggiata stradale (seguendo le indicazioni dell itinerario 1). Questi tratti di strada sono per lo più di servizio ai parcheggi degli edifici esistenti, quindi pur non essendoci attraversamenti pedonali in sicurezza e pur dovendo proseguire il percorso lungo la strada, il limitato traffico veicolare unito alla larghezza della strada, non rendono tale tratto di percorso molto pericoloso. Proseguendo si trova il ponte (foto 26) sul Canale Reghena in ghiaino stabilizzato, in piano e di larghezza pari a 3,50 m.

6 A seguire, sulla sinistra si trova una piazzetta di sosta (foto 27), sempre in ghiaino ed in piano dotata di panchine in legno all ombra, mentre sulla destra si trova una strada in ghiaino di larghezza ampia (5-6 metri, marciapiede assente) che porta fino in via Giotto di Bondone (foto 28). Qui è presente un cartello di indicazioni, inclinato, su supporto metallico, che indica la posizione e gli elementi di interesse della zona (Prati Burovich), ormai completamente illeggibile a causa del degrado dovuto agli agenti atmosferici. Foto 25 Foto 26 Foto 27 Foto 28 Attraversando la piazzetta di sosta ci si trova all inizio del percorso all interno dei Prati Burovich e, proseguendo diritti, si trova una stradina di campo, in terra battuta a due corsie con fascia d erba centrale (foto 29), la cui percorribilità risulta difficoltosa da una persona su carrozzina a causa del fondo disomogeneo e disconnesso (foto 30). All inizio della strada di campo si trova un pannello con una mappa, le indicazioni di flora e fauna presenti ed alcune foto a descrizione delle caratteristiche dei Prati Burovich (foto 31). Il pannello è verticale su supporto ligneo, bianco, le scritte sono in nero, abbastanza leggibile. Visitando i prati Burovich e proseguendo lungo tutto il percorso si trova il Lago Premarine. Data la lunghezza del percorso e le condizioni delfondo questo tratto di percorso risulta molto difficoltoso per le persone con disabilità. Condizione ideale potrebbe essere quella di attraversare i prati e raggiungere il Lago tramite un veicolo.

7 Foto 29 Foto 30 Foto 31 Il percorso che prosegue a sinistra lungo via Giotto di Bondone termina nei pressi dell area attrezzata per la sosta dei camper e da qui prosegue per un tratto su sede stradale lungo via degli Olmi. È necessario attraversare via degli Olmi (non in sicurezza) per raggiungere il percorso su strada di campo che congiunge con l altra parte dei Prati Burovich e prosegue, allo stesso modo, con vari dislivelli, ponticelli in legno e fondo piuttosto irregolare, verso il lago Premarine. Questo tratto risulta quindi difficilmente accessibile (foto 32,33,34,35,36,37,38,39). Foto 32 Foto 33 Foto 34 Foto 35

8 Foto 36 Foto 37 Foto 38 Foto 39 Ritornando invece all incrocio con via Giotto di Bondone, si prosegue il percorso in porfido, di larghezza ampia, 3,90 metri, in piano limitato solo a pedoni e cicli (foto 40,41), fino a raggiungere il sottoportico (foto 42) che porta in via Giotto di Bondone (foto 43). Sul muro di recinzione in mattoni, a destra, sono presenti due segnali, fondo trasparente (simil plexiglass) e scritte in nero, poco leggibili che indicano la direzione verso il centro storico e verso i prati Burovich. Oltrepassato il portico, di larghezza pari a 3,88 metri, si trova invece a sinistra una segnaletica di indicazione di colore verde e scritte in bianco che indicano la direzione da seguire per raggiungere i Prati Burovich e il Lago Premarine. Foto 40 Foto 41 Foto 43 Foto 42

9 Appena usciti dal sottoportico lungo via Giotto di Bondone non c è possibilità di risalita sul marciapiede in porfido, di larghezza 1,50 m, perché presente su entrambi i lati un gradino di 10 cm (foto 44,45). È possibile attraversare la via però dall altro lato non cè rampa di raccordo e si trova nuovamente un gradino di 12 cm da superare (foto 46). L unica alternativa rimane quindi quella di proseguire il percorso lungo la strada, situazione per nulla ideale in quanto a destra sono presenti parcheggi in linea e proseguire significa di fatto trovarsi in mezzo alla strada, tra l altro anche particolarmente trafficata. La prima rampa di raccordo per un accesso carrabile si trova sul lato destro e da qui si prosegue fino al ponte in legno vicino a Piazza Castello. Foto 44 Foto 45 Foto 46 Lungo la parte sinistra della via ci sono due attività commerciali: un negozio (non rilevato) ed una ricevitoria-edicola. Per accedervi, oltre a scendere dalle rampe di raccordo carrabili presenti sul marciapiede è necessario oltrepassare un gradino di circa 10 cm (foto 47). Le attività commerciali risultano quindi di fatto non accessibili (foto 48). Foto 47 Foto 48

10 Proseguendo il percorso (foto 49) si giunge in prossimità del ponte in tavolato di legno (foto 50,51) vicino Piazza Castello. Il ponte è ben distaccato dal traffico veicolare e riservato ai pedoni. La larghezza è di 1,40 metri e pendenza pari all 8%. All inizio del ponte sono presenti tre segnali di attenzione (fondo giallo e scritte in nero) per la pericolosità del fondo ritenuto scivoloso in presenza di ghiaccio o pioggia. Alla fine del ponte si trova una canaletta metallica per lo scolo delle acque e successivamente la pavimentazione in pietra, abbastanza omogenea e regolare. Subito dopo il ponte si trova una breve rampa in salita (9%) in pietra per accedere all attraversamento pedonale su strisce di via Giotto di Bondone (fondo in lastre di porfido). Dall altro lato dell attraversamento dopo la soglia di 2 cm, si trova, a lato del parcheggio (stallo riservato ai disabili assente) a pagamento di Piazza Castello (foto 52,53,54,55), il marciapiede di larghezza 1,50 m, in lastre di pietra chiara in leggera pendenza (2%). Foto 49 Foto 50 Foto 52 Foto 51 Foto 53 Foto 54 Foto 55

11 Questo punto è raggiungibile percorrendo anche via Roma (foto 56). Alla fine del marciapiede ci si trova di fronte alla Torre di ingresso. La pavimentazione è in leggera pendenza in salita (3%) in lastre di porfido (foto 57,58), regolare con fughe cementate e la segnaletica presente limita il traffico esclusivamente ai mezzi di soccorso, ai veicoli merci e alle autovetture che trasportano persone con disabilità. Larghezza ampia. Dopo una ventina di metri, ci si trova sotto l arco di ingresso della torre ed il percorso che ora si restringe a circa 3 metri, è in ciottolato, non a spacco (foto 59). Foto 56 Foto 57 Foto 58 Foto 59 Piazza Castello si presenta in leggera pendenza verso il basso (1,5%) con fondo irregolare in ciottolato e grandi lastre in pietra piasentina disposte in maniera concentrica. Data la possibilità e le condizioni del fondo è consigliabile arrivare in piazza Castello in auto (foto 60,61),. Foto 60 Foto 61

12 In piazza Castello subito dopo la torre, partendo da sinistra si trovano l Infopoint (foto 62,63,64), inaccessibile per le persone con disabilità motoria a causa della gradinata di ingresso, la Cancelleria, la Torre (foto 65,66), l Abbazia (foto 67) e il Palazzo del Comune. Foto 62 Foto 65 Foto 63 Foto 64 Foto 66 Foto 67 Foto 68 Foto 69 L ingresso dell Abbazia è accessibile mediante una rampa (foto 68,69) di lunghezza 2,5 metri e larga 1,20 metri in pendenza dell 8%. Poi però è necessario oltrepassare una soglia di altezza pari a 6 cm e proseguendo si trova una pavimentazione irregolare e disomogenea che preclude la visita all Abbazia, se non con notevole difficoltà.

13 Attraversando la piazza, tenendo la Torre a destra, si raggiunge il parco dietro piazza Castello, lungo le sponde del fiume, caratterizzato da un percorso ad anello, misto in ghiaino stabilizzato (foto 70,71,72) e in tavolato di legno di larghezza 1,50 metri e pendenza massima pari a 5,5% (il percorso è prevalentemente in piano). Un tratto di percorso è risultato inaccessibile a causa della caduta di un albero sul percorso. Foto 70 Foto 71 Foto 72 Rientrando verso piazza Castello, vicino ai Resti della Chiesa, è necessario percorrere tramite una rampa di raccordo in ghiaino (foto 73,74), di pendenza pari a 11%, subito dietro l Abbazia, vicino alla zona destinata anche a parcheggio privato. Superata la rampa si trova una soglia di 3 cm e di nuovo la pavimentazione in ciottolato e lastre di pietra. I resti della Chiesa sono visitabili percorrendo il marciapiede in pietra, fondo regolare, in piano (foto 75,76). Foto 73 Foto 74 Foto 75 Foto 76

14 Proseguendo il percorso in legno del parco si raggiunge un nuovo ponticello in legno (foto 77,78) che presenza elevata pendenza 17% nei pressi della Trattoria Vecchio Deposito (non recensita perché chiusa). Il percorso si apre in una piazza pavimentata in porfido, in piano (foto 79,80), fondo abbastanza regolare, con panchina in pietra, alle spalle del Giardino all Italiana, quest ultimo parzialmente visitabile: l ingresso è pavimentato con fondo omogeneo a raso, poi però sono presenti alcuni vialetti in ghiaino, molto stretti e difficilmente percorribili da una persona con disabilità. Foto 77 Foto 78 Foto 79 Foto 80 La parte terminale del percorso si conclude percorrendo tutta via Roma (foto 81,82) oppure proseguendo lungo il percorso in terra battuta mista a ghiaino che porta all inizio del marciapiede in porfido di via Zanardini. Il marciapiede di via Roma è in pietra, sopraelevato rispetto al piano stradale di circa 10 cm, fondo abbastanza regolare ed omogeneo, di larghezza media pari a 1,30m. All altezza dei passi carrabili sono presenti rampe di raccordo Foto 81 Foto 82

15 Il percorso si conclude con il marciapiede alberato di via Zanardini (che porta al parcheggio lungo la stessa via) di larghezza pari a 1,50 m, completo di zona di sosta, e pavimentato in cubetti di porfido. Eventualmente è possibile parcheggiare l auto anche a metà di via Zanardini, all altezza della fermata dell autobus. Quest ultimo parcheggio, in terra battuta, è raggiungibile da via Zanardini (foto 83) tramite il superamento di un ponticello in lastre di porfido (pendenza 6%) di larghezza pari a 3,60 metri, lunghezza 4,5 metri e dal percorso sempre in cubetti di porfido (84,85,86,87). Giunti alla fine del marciapiede di via Zanardini (foto 88) non è possibile scendere dal marciapiede se non superando un gradino di 10 cm. Anche l attraversamento pedonale presente non è possibile se non superando il gradino esistente. Foto 83 Foto 84 Foto 85 Foto 86 Foto 87 Foto 88