LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO PER MISSIONI E PROGRAMMI
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- Arrigo Boscolo
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1 LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO PER MISSIONI E PROGRAMMI CONTESTO ITALIANO 6-13
2 Una PA performance-oriented oriented Separazione dell indirizzo politico-amministrativo dalla gestione vera e propria Responsabilità dirigenziale Trasparenza e semplificazione amministrativa Valutazione della performance: Definizione annuale degli obiettivi (Piano d azione del Governo) Controllo strategico e controllo di gestione (un unità di valutazione in ogni Ministero o Agenzia) Standard di efficienza, di efficacia e di economicità (banca dati i con le direttive dei Ministri e gli indicatori di performance) Qualità del servizio e customer satisfaction (Carte dei Servizi) 6-132
3 L attuale struttura del bilancio Stato di previsione Ministero UPB di I livello UPB di II livello UPB di III livello UPB di IV livello Capitoli Centri di Responsabilità Amministrativa circa 150 Titoli spese correnti, spese in conto capitale, rimborso prestiti Macroaggregati funzionamento, interventi, oneri comuni, investimenti Natura / Destinazione circa Nel bilancio 2007 circa 4.800, nel bilancio 2006 circa
4 L attuale classificazione funzionale del bilancio Ministero Stato di previsione Funzioni- obiettivo di I livello Funzioni-obiettivo obiettivo di II livello Funzioni-obiettivo obiettivo di III livello Divisioni 10 Gruppi 63 Classi 90 Livelli COFOG Funzioni-obiettivo obiettivo di IV livello Missioni istituzionali 286 Funzioni-obiettivo obiettivo di V e VI livello Servizi Gestione
5 2 febbraio 2007: : orientamenti del MEF in materia di struttura del bilancio e di valutazione della spesa Consiglio dei Ministri Principali problematiche aperte: Revisione della spesa pubblica (spending review) Riclassificazione del bilancio Riesame delle procedure parlamentari Riclassificazione del bilancio e della legge finanziaria: può avvenire in via sperimentale senza interventi normativi primari 13 febbraio 2007: audizione del Ministro davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato 5 giugno 2007: circolare n. 21 Previsione di bilancio per l anno 2008 e per il triennio giugno 2007: audizione del Ministro davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato 6-135
6 Le linee generali della riclassificazione Da un bilancio per Centri di Responsabilità ad un bilancio per Funzioni passaggio da una cultura di previsione per capitoli ad una cultura di programmazione per politiche pubbliche Due livelli di aggregazione: Missioni: individuano le grandi finalità dello Stato, rappresentano le principali politiche pubbliche, possono essere interministeriali, sono composte da più programmi Programmi: sono aggregati omogenei di attività art. 2, comma 2, L. 94/1997, sono attribuiti ai singoli Ministeri, raggruppano un insieme di risorse destinate a realizzare una serie coerente di attività rilevanti per una dato Ministero, sono espressi in termini di output o outcome 6-136
7 La nuova struttura del bilancio Stato di previsione Missioni 34 Ministero Programmi 169 Decisione Macroaggregati Centri di Responsabilità Unità di voto Gestione Capitoli 6-137
8 5 giugno 2007: circolare n. 21 : circolare n. 21 Previsione di bilancio per l anno 2008 e per il triennio Percorso pluriennale del Governo: Ripresa del processo di riforma del bilancio dello Stato Analisi e valutazione della spesa pubblica (spending review) Riforma della PA (memorandum d intesa) Ristrutturazione delle Amministrazioni centrali (Finanziaria 2007) Applicazione della nuova struttura per missioni e per programmi: schema definitivo del bilancio dello Stato per missioni e per programmi schede programma formazione 2008 per la formulazione da parte delle Amministrazioni delle proposte operative per la costruzione del bilancio a legislazione vigente Individuazione del coordinatore di programma : garantisce un coordinamento all interno dei singoli Ministeri nel caso in cui più CDR concorrano al medesimo programma Linee guida per la compilazione delle Note Preliminari: criteri di formulazione delle previsioni, obiettivi, indicatori di performance 6-138
9 Gli indicatori nella Circolare n. 21 del 5 giugno 2005 L individuazione degli indicatori è affidata ai Servizi di Controllo Interno (SECIN) che supportano i Centri di Responsabilità amministrativa nella scelta degli indicatori più appropriati - D.Lgs 286/1999 art.8 Complessità nell individuazione degli indicatori: la scelta degli indicatori di efficacia si presenta più difficile di quella degli indicatori di efficienza è complessa la misurazione degli outcome che dipendono da molte variabili, parte delle quali non dipendenti dall azione della PA responsabile del programma (efficacia) è problematica anche la misurazione degli output che nella PA sono costituiti prevalentemente da servizi (efficienza) Tipologie di indicatori: indicatori di realizzazione finanziaria (efficacia finanziaria) indicatori di realizzazione fisica (efficacia fisica) indicatori di risultato (efficacia fisica) indicatori di risultato unitario (efficienza) indicatori di impatto (efficacia complessiva e sociale ) indicatori binari (sì/no) indicatori qualitativi (alto / medio / basso) 6-139
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