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1 Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORMAZIONE AVANZATA Corso Analisi e valutazione della spesa Profili didattico-scientifici: il Progetto di dettaglio Febbraio 2011

2 Indice 1. Premesse pag Obiettivi pag Destinatari pag Coordinamento scientifico pag Il programma di dettaglio pag. 6 2

3 1. Premessa La crisi della finanza mondiale amplifica la crisi strutturale della finanza pubblica nazionale ed accresce l esigenza di definire ed utilizzare al meglio gli strumenti di analisi e valutazione della spesa pubblica. L esigenza ineludibile è infatti quella di comprendere le dinamiche della spesa pubblica, da troppo tempo fuori controllo anche per i suoi meccanismi incrementali automatici. Ripensare i processi decisionali, da una corretta impostazione programmatica ad una impostazione di bilancio connotata da razionalità economica, è premessa necessaria alla definizione di moderni metodi di controllo della spesa pubblica, non più soltanto in chiave di legittimità. La legislazione in materia di finanza e contabilità pubblica segna, nel tempo, la evoluzione di questa necessità di controllo della spesa, profondamente condizionata anche dai vincoli posti dai Trattati europei. Gli strumenti via via individuati ed adottati hanno cercato, anche se non sempre con successo, di rispondere alle soluzioni individuate a livello internazionale, secondo standards e parametri consolidati. La stessa giurisprudenza della Corte costituzionale, negli ultimi anni, ha recepito in maniera sempre più nitida e convinta una moderna, razionale sotto il profilo economico, impostazione di finanza pubblica, intesa a sottolineare che tutti i soggetti pubblici, vale a dire tutti il livelli di governo, devono concorrere alla tutela dell equilibrio complessivo della finanza pubblica. Equilibrio che può essere raggiunto solo con l adozione di criteri gestionali improntati a razionalità economica e con la successiva adozione di strumenti di analisi e valutazione delle policies sviluppate. Non è dunque un caso che, da ultimo, la Corte costituzionale abbia deciso che anche la gestione del patrimonio pubblico debba rispondere a scelte di redditività, nel senso che il patrimonio deve risolversi non in mera conservazione del valore storico, ma in creazione di valore aggiunto. Tutti coloro che hanno responsabilità gestionali, prima, e di controllo, poi, devono avere pertanto la capacità di operare in base a moderni strumenti di analisi e valutazione della spesa. Ogni decisione deve nascere da una puntuale analisi delle risorse disponibili e delle ricadute 3

4 attese di ogni scelta di spesa. Qualunque fase di controllo deve misurare economicamente tali scelte e tali ricadute, per proporsi come fase correttiva delle scelte successive. Queste specifiche competenze devono appartenere ad ogni amministratore pubblico. In difetto, lo stesso sistema di welfare è a rischio. 2. Obiettivi L analisi e valutazione della spesa introduce procedure e metodi legati alle decisioni, alla gestione e al controllo della spesa pubblica con il duplice obiettivo di contribuire a maggiore disciplina fiscale e assicurare una migliore delivery dell amministrazione pubblica. Il corso fornisce una panoramica generale delle motivazioni sottostanti il crescente interesse per pratiche formalizzate di analisi e valutazione della spesa e indicazioni su come metterla in pratica con riferimento alle esperienze già consolidate a livello internazionale. Viene illustrato in maniera più dettagliata lo stato specifico delle finanze pubbliche italiane e la recente storia dell analisi e valutazione della spesa, dalla Commissione tecnica della finanza pubblica ai nuclei di analisi e valutazione della spesa istituti con la riforma della finanza e contabilità pubblica. Vengono inoltre forniti esempi dei risultati finora raggiunti con riferimento alla spesa delle Amministrazioni centrali dello Stato. I cenni a strumenti e metodi utili per l analisi della spesa vengono proposti con l obiettivo di agevolare la comprensione dei principi generali su cui si basano i diversi metodi, i casi appropriati in cui applicarli e come leggere correttamente i risultati delle analisi, ma non ambiscono a trasferire tutte le tecniche e competenze necessarie per svolgere le analisi. 3. Destinatari Il corso è destinato ai dirigenti responsabili della gestione e del controllo della spesa nelle amministrazioni pubbliche, in particolare alle seguenti figure: 1. componenti degli organismi indipendenti di valutazione; 4

5 2. dirigenti del Ministero dell economia e finanza; 3. dirigenti degli uffici centrali di bilancio dei ministeri; 4. dirigenti degli uffici di ragioneria, bilancio e contabilità degli enti pubblici non economici; 5. componenti dei collegi sindacali degli enti pubblici non economici; 6. dirigenti delle strutture di pianificazione degli enti pubblici non economici; 7. consiglieri della Corte dei conti; 8. direttori amministrativi o dirigenti degli uffici del bilancio delle università. 4. Coordinamento scientifico Il coordinamento scientifico è curato dal Dott. Biagio MAZZOTTA, Direttore Generale del Servizio studi della Ragioneria generale dello Stato, e dal prof. Giampaolo LADU, Ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l Università degli studi di Cagliari e docente di Bilancio e contabilità dello Stato presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione 5

6 5. Programma di dettaglio Il percorso è articolato in 5 moduli didattici della durata di 8 ore, per un totale di 40 ore di didattica. MODULO 1 8 ore in 2 giorni di 4 ore ciascuno Evoluzione della spesa pubblica dal dopo-guerra ad oggi: - i soggetti dell attività finanziaria pubblica (varie aggregazioni e loro perimetri; il conto consolidato della PA) - analisi quantitativa aggregata dal dopo-guerra ad oggi (spese ed entrate, indebitamento netto e saldo primario della PA, debito pubblico dinamica e composizione) - l Italia nel confronto internazionale La composizione, la dinamica e le determinanti della spesa pubblica in Italia Problematiche relative alla quantità e qualità della spesa nel contesto attuale: - il perché dell esigenza di mantenere finanze pubbliche equilibrate - le regole fiscali sottoscritte con il Trattato di Maastricht - il crescente interesse per la capacità di produrre, tramite l intervento pubblico, servizi di qualità e effetti (desiderati) sull economia, la società, l ambiente Le determinanti (teoria ed evidenze empiriche) della spesa; l inerzia della spesa e la cosiddetta spesa storica Come si misura e si rappresenta la spesa pubblica: - i principi del SEC 95 e i diversi aggregati di spesa - classificazioni della spesa nel Bilancio dello Stato, loro applicazione e manutenzione (missioni/programmi cofog, categoria economica, natura dell autorizzazione, rimodulabile/non, etc.) - la questione dell armonizzazione dei bilanci in un ottica di coordinamento della finanza pubblica e stato dell arte 6

7 MODULO 2 8 ore in 2 giorni di 4 ore ciascuno Esperienze internazionali di spending review Le raccomandazioni su finanze pubbliche salde riconosciute in ambito internazionale: - adozione di obiettivi/regole di condotta chiari (cd. fiscal rules) - coordinamento tra governo centrale, regioni ed enti locali - programmazione di medio periodo della spesa - previsioni a medio/lungo termine affidabili e trasparenti, analisi di sensibilità - expenditure prioritasation e il legame tra bilancio e obiettivi di policy - pratiche di analisi e valutazione della spesa Quadro comparativo internazionale e approfondimenti sull esperienza di alcuni paesi (in particolare, si suggeriscono i seguenti casi per dare esemplificazione dell ampio diversificazione del contesto in cui viene introdotta l analisi e valutazione della spesa, delle motivazioni, delle pratiche e procedure introdotte): - UK - Francia - Canada MODULO 3 8 ore in 2 giorni di 4 ore ciascuno Analisi e valutazione della spesa nel contesto italiano Gli interventi sul livello e la dinamica della spesa ( ) e l auspicato superamento della logica dei cosiddetti tagli lineari : - le difficoltà nel conseguire gli obiettivi programmati per il saldo primario, spesa corrente primaria e il debito (dati) - le caratteristiche degli interventi degli ultimi anni e il loro esito Alcuni risultati generali del processo di analisi e valutazione della spesa dal 2007 al la commissione tecnica per la finanza pubblica, approccio adottato e raccomandazioni - impostazione e delimitazione dell approccio adottato a partire dal alcuni esempi settoriali dei temi emersi nell analisi per il 2009 L istituzione di nuclei di valutazione e analisi della spesa - compiti, composizione, modalità di funzionamento - contributo nell ambito del ciclo della programmazione finanziaria - eventuali evoluzioni e problemi aperti 7

8 MODULO 4 8 ore in 2 giorni di 4 ore ciascuno Cenni a strumenti e metodi utili per l analisi della spesa Strumenti contabili come il performance budgeting, il zero-based budgeting, la contabilità economica e il loro utilizzo nel contesto italiano (principi e esempi) Metodi per analizzare l efficienza come il Data Envelopment Analysis (DEA) e l analisi delle frontiere stocastiche (principi e esempi) MODULO 5 8 ore in 2 giorni di 4 ore ciascuno La misurazione delle performance di bilancio (l 196/09) e delle pubbliche amministrazioni (dlg 150/09): collegamenti La misurazione della performance di bilancio: la metodologia, l individuazione di obiettivi e indicatori di risultato Il collegamento del ciclo della programmazione di bilancio con il ciclo delle performance La performance della PA con riferimento al miglioramento della qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, nonché alla crescita delle competenze professionali Prova finale A conclusione del Corso è prevista prova di valutazione. Informazioni Informazione sull iniziativa didattica possono essere richieste alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Servizio per la Formazione avanzata e l e-learning Tel. 06/ /328 formazioneavanzata@sspa.it 8

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