n. 16 del 31/05/2013
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- Michelina Blasi
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1 PROVINCIA DI PIACENZA Bollettino di Produzione Integrata e Biologica n. 16 del 31/05/2013 PREVISIONI DEL TEMPO Il progressivo aumento del campo di alta pressione determinerà un generale miglioramento,anche se ad inizio periodo, domenica, avremo ancora condizioni di variabilità, ma con bassa probabilità di precipitazioni, comunque di scarsa entità. In seguito sono previste giornate ben soleggiate con temperature in risalita. Periodo dal 21 maggio al 30 maggio Zona della provincia Tmin Tmed Tmax Umed prec Pgg Val Nure 6, , ,6 4 Val Trebbia 6,6 12,2 18, ,8 3 Val Tidone 5,4 12,8 18, ,4 5 Val d'arda 5, , ,4 4 Pianura centrale 5,6 12,4 19, ,8 4 Legenda: TMAX Temperatura Massima Media; TMED Temperatura Media; TMIN Temperatura Minima Media; UMED Umidita Media; PTOT Pioggia Totale; PGG Numero di giorni piovosi con pioggia > 1 mm. Indicazione in sintesi e link con sito ARPA Per informazioni dettagliate e in aggiornamento consultate le previsioni meteo ARPA Emilia Romagna SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2
2 BOLLETTINO DI PRODUZIONE INTEGRATA LE INDICAZIONI SOTTO RIPORTATE SONO VINCOLANTI PER LE AZIENDE INSERITE NEI PROGRAMMI RELATIVI AL REG CE 1698/2005- MISURA 214, REG CE N 1580/2007 E 1234/ LLRR 28/98 E 28/99. Ricordiamo che lo smaltimento scorte dei prodotti fitosanitari sottostanno alla seguente norma: E autorizzato l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un anno, ma esclusi nell anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all'impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell anno precedente. Per il 2013 tale autorizzazione riguarda: 1. Linuron: diserbo di fagiolo e fagiolino 2. Clorpirifos etile: geodisinfestazione di mais 3. Thiram: smaltimento entro il 5 giugno 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Thiram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni 4. Ziram: smaltimento entro il 9 ottobre 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Ziram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni Priorità nella scelta delle formulazioni È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+ ; È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, Corrosivi, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68). È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono commercializzati in formulazioni meno pericolose per l operatore agricolo e per l ambiente. In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua (contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili (SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili (PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano maggiori rischi per l operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable (FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l operatore ma per bonificare i contenitori occorre realizzare un accurato lavaggio. L impiego di sacchetti idrosolubili, al momento scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela dell operatore e dell ambiente. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 2 di 11
3 Principi attivi previsti dal Reg. CEE n. 834/07 e regolarmente registrati in Italia Possono essere utilizzati tutti i formulati commerciali classificati come Xi, Nc e Xn. Solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche possono essere utilizzati anche formulati commerciali classificati come T e T+. Utilizzo Prodotti in fase di revoca Nel corso del 2013 entreranno in vigore alcune modifiche alle dosi di impiego. In particolare verrà limitata a partire dal 01/07/2013 la dose dell Acrinatrina: 22,5 gr./ha di s.a. e non potranno più essere impiegati i prodotti di seguito indicati: - Fluazifop-p-butyle: si potrà impiegare solo fino al 23 giugno 2013; - Acetoclor: si potrà impiegare solo fino al 30 giugno CONCIMAZIONE I quantitativi di macroelementi da apportare devono essere calcolati adottando il metodo del bilancio previsionale calcolato adottando le indicazioni di seguito riportate oppure avvalendosi del software specifico scaricabile dal sito Programma per formulazione piano di bilancio. In alternativa alla redazione di un piano di fertilizzazione analitico è possibile adottare il modello semplificato secondo le schede a dose standard per coltura. Per alcune colture da seme è consentita solo l utilizzo del metodo dose standard come indicato nelle norme di coltura. I piani di fertilizzazione devono essere redatti in ciascuna annualità: - entro il 28 febbraio per le colture erbacee e foraggere - entro il 15 aprile per le colture orticole, arboree e sementiere. Le perdite per lisciviazione nel periodo autunno invernale sono stimate prendendo come riferimento l entità delle precipitazioni nell intervallo di tempo compreso dal 1 ottobre al 31 gennaio come di seguito riportato: - con pioggia <150 mm: nessuna perdita: - con pioggia compresa fra 150 e 250 mm: perdita dell azoto pronto progressivamente crescente; - con pioggia >250 mm: tutto l azoto pronto viene perso. A TALE RIGUARDO SI PRECISA CHE NEL PERIODO 1 OTT GEN 2013 LE PRECIPITAZIONI SONO STATE AL DI SOPRA DEI 250 mm COLTURE ERBACEE BARBABIETOLA fase fenologica 6-10 FOGLIE VERE Aspetti agronomici: I bietolai, soprattutto in terreni ben sistemati e drenanti sono in attivo sviluppo vegetativo. Concimazione: programmare l ultima nitratatura seguita dalla sarchiatura. AGLIO fase fenologica INIZIO INGROSSAMENTO BULBO Concimazione: le piogge di elevata intensità e consistenza richiedono un ultimo intervento di concimazione con apporti di unità/ha di N sottoforma di Nitrato o Solfato ammonico. Difesa: generalmente buono lo stato fitosanitario. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 3 di 11
4 FRUMENTO TENERO E DURO fase fenologica FIORITURA-ALLEGAGIONE Difesa - Fusariosi della spiga e Ruggini: visto le condizioni di elevata umidità e piovosità è necessario intervenire in fase di fioritura su grano duro e tenero, utilizzando formulati a base di PROCLORAZ (vari) o PROCLORAZ+PROPICONAZOLO (vari) o TEBUCONAZOLO (vari) o CIPROCONAZOLO + PROCLORAZ (vari). (solo formulazioni nc e xi). Afidi: non rilevate infestazioni. CIPOLLA fase fenologica 3-4 FOGLIE VERE Diserbo: Per il controllo delle infestanti a foglia larga intervenire con formulati a base di IOXYNIL(vari) al dosaggio di g/ha. Quando le condizioni sia di temperatura che di piovosità saranno rientrate nella norma, alternative allo IOXINIL per il controllo delle dicotiledoni saranno rappresentate da OXIFLUORFEN (in smaltimento scorte) e PIRIDATE (Lentagran). POMODORO fase fenologica precoci :FIORITURA PRIMO PALCO Aspetti Agronomici: la superficie trapiantata è compresa tra il 70 e l 80%. Diserbo post-trapianto A causa della grossolana preparazione dei letti di trapianto, l efficacia dei prodotti applicati in pre-emergenza non è stato, in generale completa specialmente su Solanum nigrum (erba morella) per cui occorre intervenire tempestivamente, allo stadio cotiledonare, con miscele di METRIBUZIN ( g/ha) e RINSUFURON (Executive) al dosaggio di 50 g/ha. Difesa: Il perdurare di condizioni di persistente piovosità, bagnatura del suolo e della vegetazione espone le coltivazioni più sviluppate a possibili attacchi peronosporici e batterici. Intervenire con miscele di prodotti di copertura (RAMEICI, DITIOCARBAMMATI, CYAZOFAMIDE, ed endoterapici: citotropici (CIMOXANIL, DIMETOMORF, IPROVALICARB, MANDIPROPAMIDE) o sistemici (BENALXIL, BENALAXYL-M, METALAXIL, METALAXIL-M). COLTURE ARBOREE MELO fase fenologica INGROSSAMENTO FRUTTI Ticchiolatura: Generalmente bassa la presenza di sintomi fogliari e sui frutti. In presenza di infezioni primarie anche minimali e di conseguenza a rischio infezioni secondarie, mantenere la vegetazione protetta con prodotti di copertura. Dai controlli di campo si è evidenziata la presenza, in alcuni appezzamenti, di infezioni di una certa gravità, riscontrabili sia su foglie che su frutti. In questi casi si consiglia di effettuare due trattamenti, a distanza di 3-4 giorni l uno dall altro, con miscele di fungicidi di copertura con prodotti endoterapici al fine di sfruttare l azione eradicante dei principi attivi utilizzati. Carpocapsa: per coloro che hanno utilizzato per la difesa, prodotti ovo-larvicidi (Coragen o IGR) si consiglia, a 14 giorni dal secondo trattamento, un intervento con un larvicida, in considerazione del prolungarsi del volo del fitofago. Nelle aziende dove non sono stati usati formulati ovo-larvicidi e dove è stata superata la soglia di 2 catture per trappola in due settimane, è possibile intervenire a 7-8 giorni dal superamento della soglia con prodotti larvicidi quali: VIRUS DELLA GRANULOSI/vari o EMAMECTINA/Affirm o FOSMET/vari o SPINOSAD/vari o CLORPIRIFOS ETILE/vari. Butteratura: sulle varietà sensibili, intervenire con SALI DI CALCIO / vari eseguendo 5-6 interventi distanziati di giorni. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 4 di 11
5 PERO fase fenologica INGROSSAMENTO FRUTTI Ticchiolatura: in presenza di infezioni primarie e di conseguenza a rischio infezioni secondarie, mantenere la vegetazione protetta con prodotti di copertura. Maculatura bruna: intervenire sulle varietà solitamente colpite (abate fetel, conference, decana, kaiser, ecc.) con FLUDIOXINIL+CIPRODINIL/Swicth o PYRACLOSTROBIN+ BOSCALID/Bellis o BOSCALID/Cantus o IPRODIONE/vari (fitotossico su decana) o TRIFLOXISTROBIN/Flint o FLUDIOXINIL/Geoxe o FLUAZINAM/Nando maxi o TEBUCONAZOLO/vari FOSETIL AL/vari o CAPTANO/vari o THIRAM/vari o ZIRAM/vari. Carpocapsa: per coloro che hanno utilizzato per la difesa, prodotti ovo-larvicidi (Coragen o IGR) si consiglia, a 14 giorni dal secondo trattamento, un intervento con un larvicida, in considerazione del prolungarsi del volo del fitofago. Nelle aziende dove non sono stati usati formulati ovo-larvicidi e dove è stata superata la soglia di 2 catture per trappola in due settimane, è possibile intervenire a 7-8 giorni dal superamento della soglia con prodotti larvicidi quali: VIRUS DELLA GRANULOSI/vari o EMAMECTINA/Affirm o FOSMET/vari o SPINOSAD/vari o CLORPIRIFOS ETILE/vari. PESCO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI Cydia molesta: non è ancora iniziato il volo della seconda generazione, per cui non è necessario effettuare trattamenti specifici. Oidio: in presenza della malattia intervenire con ZOLFO/vari, attivo anche nei confronti del nerume, o con BUPIRIMATE/Nimrod o IBE autorizzati o QUINOXIFEN/Arius.(quest ultimo solo preventivo).: SUSINO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI Cidia funebrana: fine volo. Al momento non si consigliano interventi. Afidi: intervenire al superamento del 10% di germogli infestati con FLONICAMID/ Teppeki o SPIROTETRAMAT/Movento o PIRIMICARB/vari. CILIEGIO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI - MATURAZIONE Mosca: è consigliabile iniziare gli interventi dove si intende utilizzare lo SPINTOR FLY o TRACER FLY, esca alimentare attrattiva a base di Spinosad, che va impiegato nel seguente modo: iniziare i trattamenti alle prime catture alla dose di 5lt/ha (1lt di Spintor-fly+4 lt di acqua) deve essere distribuito spruzzando una piccola porzione (circa 50 cm2) sulla parte medio-alta della vegetazione di ogni pianta. Rilasciare gocce grossolane della soluzione sulle foglie trattate. Usare una spruzzetta manuale/macchina per la distribuzione Trattare ogni 7 giorni fino alla raccolta ( max 5 trattamenti). Prima di effettuare il trattamento controllare le previsioni meteo. Il prodotto è facilmente dilavabile (3-4 mm di pioggia). Posticipare l intervento o ripetere in caso di dilavamento Non utilizzare prodotto con confezione aperta nell annata successiva. Diversamente intervenire dalla fase d invaiatura con: ACETAMIPRID/Epik o THIAMETOXAM / Actara o ETOFENPROX/vari. Moscerino dei piccoli frutti (Drosophyla suzukii): E' stata concessa una deroga, valida per l intero territorio regionale, per l esecuzione di un intervento con LAMBDACIAOLOTRINA o DELTAMETRINA, per la difesa del ciliegio, nella fase di pre-raccolta, da afidi e Drosophyla suzukii. Si invita a valutare attentamente la situazione di campo nella fase di preraccolta e di limitare l utilizzo della presente deroga solo in caso di effettiva necessità e tenendo conto dei gravi problemi di disequilibrio dell entomofauna utile che potrebbe derivare dall impiego di un piretroide in questa fase. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 5 di 11
6 VITE fase fenologica: BOTTONI FIORALI DISTANZIATI Oidio: Rischio infezioni primarie. Intervenire preventivamente o subito dopo una pioggia superiore a 2,5 mm con ZOLFO PB/Vari o nei vigneti a maggiore rischio con fungicidi a maggiore attività come BUPIRIMATE/Nimrod o QUINOXIFEN/vari o SPIROXAMINA/vari o METRAFENONE/ Vivando o MEPTYL-DINOCAP/vari o PYRACLOSTROBIN/vari o TRIFLOXYSTROBIN/Flint o IBE (Fenbuconazolo o Miclobutanil o Penconazolo o Propiconazolo o Tetraconazolo o Triadimenol o Tebuconazolo o Ciproconazolo o Difenconazolo). Peronospora: dai rilievi si evidenziano infezioni diffuse, sia fogliari che sui grappolini, di diversa gravità, in relazione all ubicazione del vigneto e alla tempistica dei trattamenti effettuati, spesso legata alla scarsa agibilità dei terreni. Si riscontrano maggiori danni nelle zone di fondovalle e con terreni maggiormente umidi, Continua il rischio di nuove infezioni per cui occorre mantenere la difesa con prodotti citotropici: DIMETOMORF/vari o IPROVALICARB/Melody o MANDIPROPAMIDE/Pergado o CIMOXANIL/vari o sistemici: BENALAXIL/vari o BENALAXIL M/vari o METALAXIL-M/vari o METALAXIL/vari o FOSETIL ALLUMINIO in miscela con prodotti di copertura: ditiocarbammati o rameici o FLUOPICOLIDE o CIAZOFAMIDE o ZOXAMIDE o FENAMIDONE o FAMOXADONE, PYRACLOSTROBIN o AMISULBTROM + MZ. Nei vigneti colpiti da grandine è opportuno applicare prodotti di copertura a base di rame e zolfo BOLLETTINO DI AGRICOLTURA BIOLOGICA NOTA GENERALE : Si fa presente che le seguenti indicazioni tecniche fanno riferimento a quanto previsto dai regolamenti CE sull agricoltura biologica 834/2007 (obiettivi, principi e norme generali) e 889/2008 (norme tecniche di applicazione) e successive integrazioni e modifiche. Le disposizioni applicative si trovano nel DM n del che ha completato ed attivato il quadro normativo. Tutte le operazioni colturali devono volgere a mantenere un equilibrio vegeto-produttivo delle piante, al fine di aumentare le difese naturali e diminuire i potenziali attacchi delle avversità, salvaguardando l'ambiente circostante. IN EVIDENZA Colpo di fuoco: controllare eventuale presenza di nuove infezioni. Oidio: intervenire con modalità preventive, le infezioni hanno inizio con le precipitazioni. Maculatura rossa: verificare la presenza dei sintomi sulle foglie. Peronospora vite: intervenire prima delle precipitazioni. Peronospora patata e pomodoro: intervenire prima delle precipitazioni. Carpocapsa pomacee: prosegue la nascita delle larve. Sovesci estivi: programmare le semine e fare eventualmente la richiesta di deroga se non si reperisce seme bio. Per l'elevata umidità dei terreni in questa annata, che facilita l'emergenza, è da considerare l'inserimento di un sovescio. Se non previsti precedentemente, inviare il PAP di variazione all Organismo di Controllo. Trattamenti in fioritura: durante la fioritura delle colture è vietato eseguire trattamenti insetticidi, acaricidi o con altri prodotti fitosanitari che risultino tossici per le api. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 6 di 11
7 TRATTAMENTI IN FIORITURA Durante il periodo della fioritura delle colture è vietato (Legge Regionale 25 agosto 1988 n.35 art.15, Decreto Regionale 4 marzo 1991 n.130) eseguire trattamenti insetticidi, acaricidi o con altri prodotti fitosanitari che risultino tossici per le api. Anche i trattamenti con fungicidi vanno limitati, per evitare possibili effetti negativi o di disturbo sulle api. A questo scopo è consigliabile eseguire gli interventi nelle ore serali. Terminata la fioritura, prima di eseguire trattamenti in frutteti e vigneti con prodotti tossici per le api, è necessario verificare l'assenza di fioriture spontanee del cotico erboso sottostante. In caso contrario è obbligatorio procedere allo sfalcio dello stesso almeno 48 ore prima del trattamento. (Decreto R.E.R. n 130 del 4/3/1991). FIORITURA E REGISTRI In adempimento al DPR si raccomanda di indicare nella Scheda Colturale del Registro aziendale la data di inizio fioritura per ciascuna coltura (fare riferimento alla prima varietà che fiorisce) e di indicare l'avversità verso la quale sono indirizzati gli interventi. GESTIONE DEL SUOLO Rotazioni: in agricoltura biologica le rotazioni hanno un ruolo fondamentale poiché svolgono allo stesso tempo la funzione di migliorare la fertilità (fisica, chimica e biologica) del suolo, di limitare le erbe infestanti e di abbassare l inoculo di patogeni. La monosuccessione porta, in tempi più o meno rapidi, alla manifestazione di diversi fenomeni degenerativi riconosciuti come stanchezza del terreno. La stanchezza del terreno à associata ad anomalie metaboliche della sostanza organica che portano alla produzione di tossine e rendono difficile la coltivazione di una specie su se stessa. Devono essere effettuate quindi ampie rotazioni che prevedano il susseguirsi di colture miglioratrici dopo colture che impoveriscono il suolo ed in linea generale è bene privilegiare specie dotate di caratteristiche antitetiche, gestite con pratiche agronomiche diverse (sarchiate/non sarchiate), coltivate in periodi dell anno differenti e con problemi parassitari diversi. Importante è l inserimento nella rotazione di sovesci per il ruolo fertilizzante e migliorativo della struttura del terreno (graminacee, leguminose, crucifere) e per l attività biocidi nei confronti di patogeni e parassiti (crucifere). Il DM 18354/09 del 27/11/2009, per seminativi e orticole, prevede il ritorno della stessa coltura dopo almeno 2 cicli di colture diverse, una delle quali destinata a leguminosa o coltura da sovescio; è possibile la successione di cereali autunno vernini o del pomodoro in ambiente protetto qualora siano seguiti da due cicli di specie differenti, una delle quali destinata a leguminosa o coltura da sovescio. Sono pertanto da prevedere rotazioni triennali, con una delle colture destinata a leguminosa o sovescio, possono aversi cicli successivi di due anni solo per i cereali o pomodoro in coltura protetta, a condizione sia inserita una leguminosa o un sovescio. Si considerano 2 cicli anche se nello stesso anno quando effettuati con distanza di 70 giorni uno dall'altro. A causa delle frequenti ed abbondanti precipitazioni di questa campagna agraria, si sono rilevate difficoltà per le semine ed i trapianti, così pure per la gestione dei sovesci, dato che il loro sviluppo è stato molto elevato. Si possono segnalare difficoltà a rispettare le indicazioni del decreto ministeriale, specificando il tipo di rotazione seguita ed eventuale richiesta di modifica a sperimentazione@prober.it. Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 7 di 11
8 GESTIONE DEL TERRENO FRUTTIFERI E VITE Fertilizzanti commerciali: verificare che sul prodotto ci sia l indicazione Consentito in agricoltura biologica o controllare la presenza delle materie prime che compongono il prodotto all'interno dell'elenco dell'allegato I del Reg. 889/2008, indicato anche sul Decreto legislativo 217/2006. Fertilizzazione vite: in caso di necessità intervenire con ammendanti per incrementare la sostanza organica come letame, compost, stallatici commerciali o con concimi azotati per fornire gli elementi della fertilità. DATI DI FALDA Per i dati sulla regione Emilia Romagna consultare mappa della falda accessibile della home page del sito del CER. PRODOTTI FITOSANITARI Pubblicato il decreto che autorizza per 120 giorni, a decorrere dalla data del 15 maggio 2013, l'uso di alcuni formulati rameici su actinidia in vegetazione per la lotta al PSA. Prestare attenzione alle specifiche limitazioni riportate nelle etichette allegate al decreto. MODELLI PREVISIONALI I modelli previsionali (messi a punto dal Servizio Fitosanitario Regionale dell'emilia Romagna) danno indicazioni sull'andamento dello sviluppo dei fitofagi e dei patogeni, in funzione dei parametri climatici che derivano da interpolazioni dei rilevamenti radar e delle stazioni automatiche. I modelli non forniscono indicazioni sull'entità delle infestazioni e l'informazione che danno deve essere confrontata con la realtà aziendale, sulla base dell'esperienza professionale di tecnici ed agricoltori. COLTURE ARBOREE MELO fase fenologica INGROSSAMENTO FRUTTI PERO fase fenologica INGROSSAMENTO FRUTTI Colpo di fuoco: Le seconde fioriture su pero determinano condizioni favorevoli alle infezioni, così pure le ferite causate dalla grandine. Rischio medio alto. Effettuare trattamenti preventivi con Bacillus subtilis (massimo 4 trattamenti all anno) o Bacillus amyloliquefaciens o SALI DI RAME. Eliminare al più presto eventuali sintomi dovuti alle infezioni del batterio, effettuare tagli a distanza di almeno centimetri dal punto d infezione e bruciare immediatamente i residui infetti. Ticchiolatura: Il volo delle ascospore è terminato. Sono possibili le infezioni secondarie in presenza di sintomi. Rilevate macchie in campo. Controllare la presenza di sintomi in campo. Intervenire preventivamente con SALI DI RAME in miscela a ZOLFO o con POLISOLFURO DI CALCIO. Oidio (melo): presenza di sintomi su melo. Intervenire con prodotti a base di ZOLFO. Maculatura bruna (pero): Intervenire in previsione di precipitazione con SALI DI RAME a basse dosi. Psilla: presenza di adulti, uova bianche e gialle, neanidi. Nelle aziende con presenza di uova si può intervenire con olio bianco. Distanziare gli interventi tra OLIO BIANCO e ZOLFO o POLISOLFURO DI CALCIO per evitare fitotossicità. Tingide: verificare la presenza degli adulti in ovideposizione. Carpocapsa: Picco di volo. Prosegue l'ovideposizione ed è iniziata la nascita delle larve. Con le temperature del periodo le uova di carpocapsa si sviluppano in circa 14 giorni. Si Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 8 di 11
9 prevede che il periodo di schiusura possa protrarsi fino a metà giugno. Lo sviluppo dell'insetto è in ritardo di circa 7 giorni rispetto al Il volo in campo prosegue. La schiusura delle uova è stata disturbata dalle frequenti precipitazioni e, per le basse temperature, tende a protarsi nel tempo. Eseguire gli intervenire sulle larve in combinazione alla confusione/disorientamento sessuale, utilizzando VIRUS DELLA GRANULOSI con turni di 5 giorni se si usa la mezza dose, consigliata se la stagione è piovosa, oppure turni di 8-10 giorni se si usa la dose intera. In alternativa si può usare spinosad (massimo tre interventi). Per evitare la selezione di popolazioni resistenti di carpocapsa impiegare un solo prodotto (VIRUS o SPINOSAD) per generazione, non adottare strategie miste. Cidia molesta: volo terminato, in corso la deposizione delle uova e la nascita delle larve. Non sono previsti interventi. Cocciniglia di San Josè: verificare se in corso la migrazioni delle neanidi di prima generazione e, in condizioni di elevata infestazione, intervenire con OLIO BIANCO PESCO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI Batteriosi: in presenza di infezioni e nei frutteti colpiti negli anni precedenti, intervenire in previsione di piogge con SALI DI RAME. Oidio: intervenire con ZOLFO o PROTEINATO DI ZOLFO, ripetere ogni 7-10 giorni in relazioni alle precipitazioni e all'andamento climatico. Cidia molesta: sfarfallamento terminato, presente coda di volo. In corso la deposizione delle uova e la nascita delle larve. Effettuare il cambio dei fondi delle trappole di monitoraggio in attesa del secondo volo. Di solito non si eseguono interventi sulle larve di prima generazione. Cocciniglia bianca e di San Josè: verificare se in corso la migrazioni delle neanidi e, in condizioni di elevata infestazione, intervenire con OLIO BIANCO. ALBICOCCO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI Batteriosi: in presenza di infezioni e nei frutteti colpiti negli anni precedenti, intervenire in previsione di piogge con SALI DI RAME. Oidio: intervenire con ZOLFO o PROTEINATO DI ZOLFO. Forficule: in caso di presenza o di danni nell'anno precedente, formare un anello di colla intorno al tronco con collanti specifici per impedire la risalita degli insetti e danni sui frutti. SUSINO fase fenologica: cino giapponese/europeo INGROSSAMENTO FRUTTI Batteriosi: in presenza di infezioni e nei frutteti colpiti negli anni precedenti, intervenire in previsione di piogge con SALI DI RAME. Cidia funebrana: Calo di volo della generazione svernante. La deposizione delle uova è praticamente terminata. In corso la nascita delle Di solito non si eseguono interventi sulle larve di prima generazione. In aziende con danni riscontrati nello scorso anno o in caso di scarsa allegagione o con cultivar tardive, intervenire con SPINOSAD. CILIEGIO fase fenologica: INGROSSAMENTO FRUTTI -RACCOLTA Monilia: in condizioni favorevoli intervenire dalla fase di invaiatura con ZOLFO o Bacillus subtilis o PROTEINATO DI ZOLFO. Mosca: il volo in corso. Utilizzare esche proteiche pronte all'uso a base di SPINOSAD (Spintor Fly) dall inizio del volo. Per 1 ha di superficie si diluisce 1 litro di Spintor Fly in 4 litri di acqua, quindi in totale 5 litri di soluzione per ha, da distribuire da inizio volo ogni 7 giorni con pompa a spalla a chiazze nella parte medio alta della chioma. Pre-miscelare la soluzione in un contenitore e, preparata la soluzione, eseguire il trattamento entro 12 ore. Approvate dal Ministero della Salute le variazioni sull etichetta del prodotto fitosanitario Spintor Fly (reg ). E' stata data l'autorizzazione eccezionale per 120 giorni su Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 9 di 11
10 ciliegio, decorrenti dal 19/04/2013 al 17/08/2013; dopo tale data il prodotto potrà continuare ad essere utilizzato secondo gli altri usi indicati sull etichetta. Efficaci anche le reti antigrandine tipo zanzariera (maglia mm 1,6x1,6) che avvolgono la chioma delle piante con una legatura al tronco, hanno effetti collaterali positivi per la difesa dalla grandine e per attacchi di uccelli sui frutti. Drosophila suzukii: monitorare le produzioni in raccolta. Il monitoraggio può essere effettuato mediante trappole costituite da una bottiglia di plastica da 1 litro possibilmente rossa con 6 fori da 5 mm sul terzo superiore, innescate con attrattivi di costituito da una miscela di aceto di mele (150 ml), vino rosso (50 ml) e un cucchiaino di zucchero di canna grezzo. Le bottiglie (con il tappo chiuso) sono da collocare ad altezza uomo in zone ombreggiate della pianta, preferibilmente lungo i bordi del campo. Ogni settimana occorre controllare il contenuto della trappola e sostituire l'attrattivo (causa perdita di efficacia dell attrattivo). L adulto misura circa tre millimetri di lunghezza, ha due macchie nere sul bordo posteriore delle ali, mentre la femmina mostra, nella parte terminale dell'addome, un robusto e marcato ovopositore.: VITE fase fenologica: BOTTONI FIORALI DISTANZIATI Peronospora: Condizioni di alto rischio quando si verificano le precipitazioni. Alcune infezioni sono evase ed altre in incubazione e prossime all'evasione. Presenza di macchie in campo. Intervenire in modo cautelativo con SALI DI RAME in previsione di precipitazioni. Oidio: gli interventi sono da fare con modalità preventive, con prodotti a base di ZOLFO o Ampelomices quisqualis. Bostrico: in presenza di gallerie provocate dal coleottero, raccogliere del legno di potatura da posizionare in fascine lungo i filari con funzione di esca nei confronti delle femmine, che compaiono da metà aprile fino a metà maggio. A metà giugno i fasci vanno bruciati per distruggere uova e larve. Tignoletta: Calo di volo, proseguono la deposizione delle uova e la nascita delle larve di I generazione. Con le temperature previste del periodo, le uova si sviluppano in circa 10 giorni. La tignoletta risente molto dell'andamento climatico, per cui è possibile che in campo la presenza dell'avversità sia stata naturalmente limitata. Scafoideo e flavescenza dorata: sono state rilevate le prime neanidi di scafoideo dal 10 maggio. Verificare la presenza delle neanidi. Gli interventi sono da effettuare dopo la fine della fioritura della vite. Cocciniglia (Planococcus sp.): migrazione delle neanidi di prima generazione. Si raccomanda di favorire una insolazione diretta delle colonie, segnare le piante colpite, viste le infestazioni solitamente localizzate. Da eseguire con attenzione l'intervento prima della ripresa vegetativa, gli interventi con OLIO BIANCO durante la migrazione delle neanidi non hanno fornito risultati apprezzabili. COLTURE ERBACEE CEREALI fase fenologica: FIORITURA - ALLEGAGIONE Fusarium: durante la fase fenologica di emissione delle antere, la coltura è suscettibile alla malattia. Non ci sono interventi di provata efficacia in biologico. Oidio: in caso di necessità intervenire con prodotti a base di ZOLFO. Ruggine: prodotti a base di ZOLFO possono avere parziale efficacia. SOVESCI AUTUNNO-INVERNALI O PRIMAVERILI Sfalci: quando le leguminose sono nella fase di fioritura procedere alla trinciatura ed interramento Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 10 di 11
11 MAIS e SORGO Controllo infestanti: in caso di presenza di infestanti intervenire con una sarchiatura SOIA Controllo infestanti: in caso di presenza di infestanti intervenire con una sarchiatura PATATA Peronospora: nelle aziende dove la coltura è sviluppata (3-4 palco), le precipitazioni possono essere infettanti. Intervenire in previsione di precipitazioni con sali di rame. Tignola patata: il volo si mantiene basso. Non si prevedono al momento interventi. Dorifora: presenza di adulti ed uova. Alla comparsa delle larve, intervenire con Bacillus thuringiensis var. tenebrionis, ripetere dopo 7-10 giorni in relazione alla nascita delle larve oppure SPINOSAD (massimo 3 interventi). POMODORO DA INDUSTRIA Batteriosi: intervenire con PRODOTTI RAMEICI in previsione di precipitazioni. Peronospora pomodoro: nelle aziende dove la coltura è ben sviluppata, le precipitazioni possono essere infettanti. Intervenire in previsione di precipitazioni con SALI DI RAME. CIPOLLA Peronospora: intervenire con PRODOTTI RAMEICI sulle cultivar autunnali in previsione di precipitazioni: Per informazioni ed indicazioni generali consultare il sito: Le elaborazioni dettagliate dei modelli previsionali sono disponibili nel seguente sito: APPUNTAMENTI / NOTIZIE / NOTE Sono dispinibili al link: le relazioni dei dott.ri Tiziano Galassi e Floriano Mazzini (Servizio Fitosanitario Regionale) esposte nel corso del Convegno dell 8 marzo 2013: - Novità dei Disciplinari di Produzione Integrata Scenari della Direttiva Uso Sostenibile 128/09 (Piano di Azione Nazionale) Redazione e diffusione a cura di Consorzio Fitosanitario Prov.le di Piacenza. In collaborazione con: Provincia di Piacenza e Organizzazioni di produttori e Industrie agroalimentari. SERVIZI DI SUPPORTO PER L APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL AMBITO DEL P.S.R MISURA 214, AZIONI 1 E 2 Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 16 del 31/05/2013 pag. 11 di 11
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