IASMA Notizie DIFESA DA TICCHIOLATURA, OIDIO E AFIDI IN PRE E POST FIORITURA TICCHIOLATURA FRUTTICOLTURA
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- Cosimo Silvestri
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1 IASMA Notizie FRUTTICOLTURA Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige n. 4 IASMA Notizie - n Anno VIII - Taxe payée/tassa riscossa - TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - San Michele all Adige, Via E. Mach 1 - Aut. Tribunale TN n del DIFESA DA TICCHIOLATURA, OIDIO E AFIDI IN PRE E POST FIORITURA TICCHIOLATURA L annata 2008 è stata certamente molto difficile per quanto riguarda la difesa dalla ticchiolatura. Tutta la stagione, infatti, si è caratterizzata per un andamento meteorologico particolarmente favorevole alla malattia e per problemi nella gestione della difesa a causa dei lunghi periodi di pioggia, al dilavamento dei prodotti e alla difficoltà, in molti casi, ad accedere ai fondi per fare tempestivamente i trattamenti. Il risultato è stato che molti frutteti, nel corso della stagione, presentavano percentuali d attacco variabili da caso a caso, a volte, anche di una certa entità. Durante l inverno le condizioni climatiche sono state favorevoli alla conservazione e alla maturazione delle spore di ticchiolatura per cui c è da aspettarsi un consistente inoculo, già nelle prime fasi della campagna 2009, che potrebbe favorire lo sviluppo di forti infezioni primarie. Per questo è importante che i frutticoltori affrontino, fin dall inizio, la difesa con cura e attenzione perché anche un leggero attacco precoce, potrebbe essere assai pericoloso, specialmente in caso di andamento meteorologico primaverile favorevole alla malattia. L obiettivo principale di tutta la campagna di difesa dalla ticchiolatura, rimane quello di sempre e cioè di arrivare alla fine del periodo delle infezioni primarie con i frutteti esenti o quasi, da macchie di ticchiolatura. Questa è una condizione indispensabile per il successo nella difesa da questa malattia e consente di semplificare poi, la gestione della campagna fino alla raccolta. La strategia d intervento, che offre le maggiori garanzie di successo ed è ormai consolidata da anni di esperienza, si basa sull utilizzo di pro-
2 2 IASMA Notizie dotti ad azione preventiva, posizionati subito prima di eventuali piogge infettanti, integrati, in caso di necessità, da trattamenti curativi con prodotti ad azione retroattiva, in grado cioè di bloccare l infezione entro un certo numero di ore dal suo inizio. INTERVENTI PREVENTIVI Vanno posizionati, come si è detto, possibilmente, poco prima della pioggia. Per fare questo è fondamentale avvalersi delle previsioni meteo. Si consiglia di fare riferimento a quelle locali che sono generalmente più precise e attendibili, consultando frequentemente servizi previsionali come Meteotrentino (segreteria telefonica 0461/238939; self fax 0461/237089; SMS inviando meteo ; sito web www. provincia.tn.it/meteo ) oppure il servizio meteo di Arabba (segreteria telefonica 0436/780007; self fax 0436/780008; sito web ) o altri. La persistenza di un trattamento fatto con prodotti preventivi dipende dall accrescimento vegetativo e dalla quantità di pioggia caduta dopo il trattamento. La velocità con cui avanza lo sviluppo fogliare delle piante determina i giorni di copertura da attribuire ad un trattamento preventivo: di solito si attribuiscono 4 giorni di copertura (dal momento del trattamento) nelle prime fasi vegetative e fino all approssimarsi della fioritura, poi 3 giorni nel periodo di maggior crescita fogliare per tornare, di nuovo, a 4 giorni man mano che ci si avvicina alla fine del periodo delle infezioni primarie. Una volta fuori dal periodo delle infezioni primarie, la copertura attribuita ai trattamenti preventivi può variare, in situazioni normali, dalle 2 alle 3 settimane. Le forti piogge possono ridurre la persistenza e l efficacia di un trattamento preventivo perché possono dilavare parzialmente o completamente i prodotti impiegati. Di solito si calcola che dopo mm di pioggia (secondo il tipo di prodotto) il trattamento sia stato dilavato. I prodotti preventivi ammessi dal protocollo 2009 per la difesa dalla ticchiolatura sono: Prodotti rameici Dithianon Dodina Ditiocarbammati (Mancozeb, Metiram) Captano Trifloxystrobin (Flint) Pyraclostrobin+Boscalid (Bellis) Polisolfuro di calcio Caratteristiche e strategia d impiego dei principali prodotti preventivi: Prodotti rameici Si impiegano prevalentemente nei trattamenti precoci di inizio stagione a dosi variabili da 100 a 250 g/hl a seconda del formulato. Dopo quest epoca, il loro utilizzo è sconsigliato (almeno per le varietà soggette a rugginosità). I prodotti a base di rame, in concomitanza con forti abbassamenti termici e specialmente se miscelati con olio minerale, possono dare problemi di fitotossicità. Dithianon Rimane uno dei prodotti preventivi più affidabili e versatili perché impiegabile, senza restrizioni, per tutta la stagione e su tutte le varietà. Inoltre si miscela bene con la maggior parte dei formulati. Va utilizzato a dosaggi variabili dai 30 ai 50 g/hl a seconda del momento d impiego, delle cadenze adottate nei trattamenti e dell andamento meteorologico. Dodina Questo p.a. è un buon preventivo antiticchiolatura, purtroppo la scarsa miscibilità con altri prodotti e il rischio che su Golden Delicious possa avere interferenza sulla rugginosità, ne limitano molto l impiego. Per i formulati in polvere al 65% di p.a. le dosi d impiego sono di g/hl; per quelli liquidi o Flow, consultare le dosi in etichetta.
3 IASMA Notizie 3 Ditiocarbammati I p.a. ammessi dal protocollo 2009 sono Mancozeb e Metiram però possono essere impiegate anche eventuali scorte di Ziram e Propineb presenti in azienda. Thiram (TMTD), invece, è ammesso solo per l alternaria. Il limite massimo di trattamenti/anno effettuabile, in base al protocollo 2009, con questi prodotti, è stato ridotto da 7 a 5; inoltre è stato inserito il vincolo di concludere gli interventi con ditiocarbammati entro il 15 giugno. Non si consiglia l utilizzo di ditiocarbammati nei momenti di maggiore pericolosità della malattia perché, in condizioni critiche, la loro efficacia non sempre si è dimostrata soddisfacente. Captano Ottimo prodotto preventivo. Può essere vantaggiosamente impiegato per la difesa della Golden Delicious nel periodo post-fiorale in quanto gli si attribuisce anche una certa azione cosmetica. Può essere utilizzato anche su Gala, Granny Smith, Fuji, Cripps Pink e altre cultivar, mentre su varietà quali Delicious rosse, Renetta Canada, Stayman, Braeburn, fino a giugno inoltrato potrebbe provocare qualche problema di fitotossicità, soprattutto se fatto in miscela con Zolfo. È importante distanziare i trattamenti con Captano di almeno 15 giorni da eventuali interventi con olio minerale. Il protocollo permette, con questo p.a., un numero massimo di 4 trattamenti/anno su Golden Delicious, Pinova, Pink Lady, Gala, Jonagold, Elstar, Granny Smith, Fuji, Braeburn e su Red Delicious se inserita come impollinante mentre per le cultivar non comprese in questo elenco, i trattamenti consentiti sono solo 2. Strobilurine I prodotti ammessi dal protocollo sono il Trifloxystrobin (es. Flint) e il Pyraclostrobin + Boscalid (Bellis). Il Kresoxym-methyl (Stroby WG) è ammesso solo ai fini dell esaurimento delle giacenze presenti in azienda. Bellis dovrà essere impiegato, preferibilmente, nell ambito di una strategia congiunta ticchiolatura-alternaria e come prodotto interessante per i trattamenti di pre raccolta. Flint e Stroby è meglio utilizzarli all infuori dei periodi più critici per la ticchiolatura. Alle Strobilurine si può attribuire anche una azione collaterale antioidica. Dosi d impiego: Flint g/hl; Stroby WG g/hl; Bellis g/hl; Il protocollo prevede un numero massimo di 3 trattamenti/anno con Strobilurine. INTERVENTI CURATIVI È necessario intervenire con prodotti curativi ogni volta che un'infezione riesce a penetrare nella pianta. Questo può avvenire principalmente quando: la nuova vegetazione, al momento dell infezione, non è sufficientemente coperta da un trattamento preventivo fatto in precedenza il fungicida preventivo è stato dilavato Dalla partenza vegetativa fino alla fioritura compresa, i prodotti curativi da impiegare sono le Anilinopirimidine (Scala e Chorus). Questi due prodotti hanno una retroattività di circa 72 ore dall inizio dell infezione. Hanno inoltre la caratteristica di essere efficaci anche con basse temperature e per questo il loro utilizzo è importante in un periodo come la prefioritura nel quale spesso il fattore limitante per l azione dei prodotti curativi, sono proprio le basse temperature. In caso di eccezionali ritorni di freddo, l impiego delle anilinopirimidine può essere trascinato fino alla fase di postfioritura. Il protocollo prevede al massimo 3 interventi all anno con Anilinopirimidine. Dopo la fioritura, per curare le infezioni di ticchiolatura, si impiegano gli IBE (Inibitori dello Sterolo) e tra questi il p.a. che offre le maggiori
4 4 IASMA Notizie garanzie di successo è il Difenconazolo (Score 10 WG; Score 25 EC). Questo p.a. ha una retroattività di 96 ore dall inizio dell infezione. Perché il prodotto possa essere assorbito ed esplicare al meglio la sua attività, la temperatura deve essere superiore ai C. Il protocollo prevede di poter effettuare complessivamente 6 interventi/anno con IBE (compresi anche quelli fatti per l oidio). Si consiglia di impiegare i prodotti retroattivi (Anilinopirimidine e IBE) in miscela con un prodotto preventivo di contatto. OIDIO Questa crittogama desta da qualche anno maggiori preoccupazioni rispetto al passato perché sembra essere più aggressiva e invadente. La malattia ha una pericolosità diversa a seconda delle zone (le zone di fondovalle sono in genere, meno problematiche mentre le zone collinari, asciutte, ben ventilate sono molto più soggette allo sviluppo dell oidio) e delle varietà (Gala, Morgenduft, Renetta Canada, Cripps Pink, Braeburn, Elstar, Idared, Jonagold e Pinova sono assai sensibili; Golden, Granny Smith, Winesap hanno una media sensibilità; le Red Delicious sono poco sensibili). La difesa dall oidio va attuata con mezzi agronomici e chimici. I mezzi agronomici consistono, essenzialmente, nell eliminazione, durante la potatura invernale, del legno infetto e nell asportazione sistematica e periodica, durante il periodo primaverile ed estivo, dei germogli colpiti da mal bianco. Con questo tipo di interventi già si può ridurre la pressione infettiva della malattia in maniera sostanziale e si possono porre i presupposti per un risultato migliore della difesa chimica. Per quanto riguarda gli interventi chimici, il protocollo 2009, prevede la possibilità di impiegare i seguenti prodotti: Zolfo Inibitori dello Sterolo Bupirimate (Nimrod 250 EW, ecc.) Quinoxifen (Arius) Trifloxystrobin (Flint) Pyraclostrobin + Boscalid (Bellis) La strategia degli interventi dovrà essere calibrata in base al grado di rischio della zona e all aggressività della malattia: zone a basso rischio: possono essere sufficienti interventi cadenzati con Zolfo (per le varietà che lo tollerano) affiancati, in determinati momenti critici, da eventuali trattamenti con prodotti antioidici specifici (es. Bupirimate, Quinoxifen, IBE). zone a rischio elevato e varietà più sensibili all oidio: si propone di eseguire da 1 a 2 interventi in pre-fioritura, a partire dalla fase di mazzetti differenziati, con antioidici specifici seguiti, dalla fase di post-fioritura in poi, da interventi con IBE cadenzati secondo necessità. Anche lo Zolfo potrà essere inserito in questa strategia ad integrazione dei trattamenti con prodotti specifici. Per quanto riguarda il suo eventuale impiego su varietà poco tolleranti verso questo p.a., si rimanda alle strategie proposte, a livello di zona, dai tecnici sul territorio. Caratteristiche dei principali antioidici: Zolfo Lo Zolfo bagnabile esplica al meglio la sua attività antioidica in un intervallo di temperature compreso tra 15 e 25 C: sotto i 15 C l azione è scarsa mentre sopra i 25 C potrebbero esserci problemi di fitotossicità. Alcune varietà (Red Delicious, Granny Smith, Renetta Canada, Winesap, Braeburn) tollerano poco lo Zolfo, specialmente in post fioritura. Oggi esistono in commercio degli zolfi con una formulazione particolare, liquida (es. Thiopron) che garantiscono una maggior efficacia ed una migliore resistenza al dilavamento.
5 IASMA Notizie 5 È importante distanziare di circa 8-10 giorni i trattamenti con zolfi da eventuali trattamenti con olio minerale. Lo Zolfo esplica anche una valida azione collaterale contro gli eriofidi. Bupirimate La collocazione ideale di questo prodotto è in pre-fioritura, fino alla fase di inizio bottoni rosa. È preferibile non impiegarlo in post fioritura sulle varietà sensibili alla rugginosità. Non utilizzarlo sulla varietà Morgenduft (rischio fitotossicità). Inibitori dello Sterolo I fattori limitanti per l impiego di questi prodotti sono la temperatura (che deve essere almeno superiore ai C) e la presenza di una certa superficie fogliare in grado di assorbirli (da bottoni rosa in poi). Si consiglia di impiegare IBE dotati di una efficace azione antioidica come ad esempio: Penconazolo (Topas 10 WDG, Topas 200 EW, ecc.), Tetraconazolo (Domark 40 EW, ecc.), Myclobutanil (Systhane 4.5 Plus, Thiocur Forte, ecc.) e altri. Si ricorda che il protocollo prevede la possibilità di effettuare un numero massimo di 6 trattamenti/anno con IBE (compresi anche quelli fatti per la ticchiolatura). Quinoxifen È un antioidico preventivo che agisce inibendo la germinazione dei conidi. Ha una buona persistenza d azione in quanto può ridistribuirsi, in fase di vapore, sulla vegetazione trattata. Massimo 3 interventi/anno. DIFESA AFICIDA PRE-FIORALE Nella fase di pre-fioritura gli afidi sono gli insetti che meritano maggiormente la nostra attenzione ed in particolare l afide cenerognolo che è il più pericoloso. È fondamentale attuare una buona strategia di difesa in questa fase perché questo ci permette di porre le migliori premesse per il successo della difesa aficida per tutta la stagione. Il trattamento aficida pre-fiorale va collocato circa alla fase di inizio bottoni rosa. Prodotti proposti: principio attivo prodotto commerciale dose restrizioni Flonicamid Teppeki 140 gr/ettaro (9,3 g/hl per 15 hl/ha di miscela) Pirimicarb Pirimor 17,5 200 g/hl Azadiractina NeemAzal-T/S Oikos 200 g/hl 100 g/hl max 1 tratt. all anno Teppeki: è un prodotto sistemico. Dopo 3 ore dal trattamento, con condizioni favorevoli, si considera completamente assorbito e non è più dilavabile. NeemAzal e Oikos sono impiegabili anche in agricoltura biologica. DIFESA AFICIDA IN POST- FIORITURA Terminata la fioritura ed una volta allontanati dai frutteti gli alveari utilizzati per l impollinazione, si procede al trattamento aficida postfiorale. Qui si illustra la sola strategia contro gli
6 6 IASMA Notizie afidi, senza tenere conto degli interventi insetticidi di post fioritura contro ricamatori, larve, ecc. che saranno oggetto di una ulteriore specifica circolare tecnica. Prodotti proposti: principio attivo prodotto commerciale dose restrizioni Imidacloprid Confidor 200 SL, Kohinor 200, Warrant SL cc/hl (1) Acetamiprid Epik 100 g/hl (1) Thiamethoxam Actara g/hl (1) Azadiractina NeemAzal-T/S Oikos 200 g/hl 100 g/hl (1) tutti questi prodotti fanno parte del gruppo dei Neonicotinoidi per i quali è prevista la possibilità di effettuare, complessivamente, 1 unico trattamento all anno. TUTELA DELLE API Si richiama l attenzione dei frutticoltori sul massimo rispetto delle norme di legge e sulle corrette pratiche di campagna, a tutela delle api ed in particolare: divieto di effettuare trattamenti insetticidi, acaricidi e diserbanti durante la fioritura e per tutto il periodo di presenza delle arnie nei frutteti. Nell esecuzione dei trattamenti ammessi in fioritura (fungicidi, fitoregolatori, ecc.), cercare di non intervenire nelle ore di massimo volo delle api e rispettare il più possibile le postazioni degli alveari in campagna evitando di colpirli direttamente con il trattamento. Effettuare lo sfalcio dell interfilare, se sono presenti erbe in fiore, per evitare i rischi di contaminazione delle api ma anche per togliere la concorrenza con i fiori di melo e migliorare quindi l efficienza dell impollinazione. È fondamentale effettuare questa operazione al mattino presto o alla sera: procedere allo sfalcio con i fiori aperti e nelle ore centrali del giorno, comporterebbe un vero e proprio sterminio di api. IMPORTANTE Dal 27 marzo 2009 è entrata in vigore l ultima riorganizzazione dei Codici di Avviamento Postale. Al fine di provvedere quanto prima ad aggiornare i nostri indirizzari, sia per consentire a Poste Italiane di offrire un servizio di recapito più preciso e veloce, sia per recepire i cambiamenti della toponomastica del territorio nazionale e provinciale, chiediamo la vostra collaborazione nel controllare l indirizzo con il quale vi viene recapitato IASMA Notizie e nel segnalarci qualsiasi eventuale inesattezza o variazione: nel CAP, nella sigla della provincia, nella denominazione di comuni, frazioni, strade, numeri civici. Potete inviare una a iasma.notizie@iasma.it, oppure telefonare, al mattino, a Vania Caneppele
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