Il pero è una specie assurgente; produce molti succhioni e rami verticali. Le forme che meglio si addicono sono: 3 Palmetta 3 Fusetto 3 Doppio asse
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- Carmela Cicci
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1 PERO Il pero è una specie assurgente; produce molti succhioni e rami verticali. Le forme che meglio si addicono sono: 3 Palmetta 3 Fusetto 3 Doppio asse PALMETTA Nella forma moderna di palmetta (Fig.1), dopo aver impostato il primo palco di branche, l asse non viene più raccorciato lasciando che si rivesta da una serie di brachette laterali non troppo vigorose che verranno periodicamente rinnovate. La classica forma in parete va oggi interpretata per limitare il minimo la potatura di allevamento e quindi la fase improduttiva. Per impianti a palmetta si consiglia di utilizzare astoni di tipo standard (A1) poiché non è indispensabile la presenza di rami. Infatti, per assicurare la formazione del primo palco di branche principali è conveniente raccorciare l asse centrale all altezza di cm. Portinnesti consigliati: Ba 29, Sydo, Farold, Franco. Sesto d impianto: m x m. Fig. 1 Palmetta classica FUSETTO In questa forma (Fig. 2) la struttura principale è costituita da un asse centrale sul quale sono inserite 4-6 branche laterali ad un altezza di cm, inclinate di circa gradi o più. Per anticipare l entrata in produzione e facilitare la formazione della pianta è consigliabile utilizzare astoni ben ramificati con 4-5 rami laterali con angolo d inserzione aperto, posti ad un altezza tra 50 e 80 cm, ben lignificati e con gemma terminale ben formata, di sufficiente sviluppo (25-50 cm di lunghezza). In questo caso la potatura all impianto sarà molto limitata. Portinnesti consigliati: Ba29 in terreni poco fertili, ideale Sydo, MC con intermedio per terreni fertili. Sesto d impianto: m x m. Utilizzando astoni ben preparati la potatura del fusetto nei primi anni è limitata al minimo e la pianta può iniziare precocemente a differenziare a fiore. Fig. 2 Fusetto 184
2 DOPPIO ASSE Si tratta di una forma in parete realizzata sdoppiando l asse centrale della pianta. Si sfrutta la competizione che si crea tra i due assi per contenere la vigoria ed anticipare l entrata in produzione. Conviene utilizzare astoni appositamente preparati (bibaum). L ideale è che i due assi siano ben equilibrati, con uno sviluppo simile e possibilmente con rami anticipati corti e ben lignificati. Portinnesti consigliati: Ba29, ideale Sydo Sesto d impianto: x m. Il concetto di questa nuova forma, già ampiamente utilizzata per il pesco, è quello di sfruttare la competizione che si crea tra i due assi per limitare la crescita vegetale e favorire l entrata in produzione. Potatura di allevamento Se si sono scelti astoni di prima qualità, ben preparati, gli interventi di potatura alla messa a dimora sono generalmente molto limitati se non assenti. Gli obbiettivi sono: 3 equilibrare la struttura eliminando eventuali rami fuori posto o concorrenti dell asse principale. 3 assicurare una buona partenza e uno sviluppo ottimale della pianta fin dal primo anno d impianto. Si riportano di seguito alcune indicazioni dei principali interventi da eseguire per i diversi sistemi d impianto. Palmetta Per uniformare la partenza delle piante conviene raccorciare l asse centrale all altezza di cm. Negli anni seguenti si consiglia di non accorciare più l asse centrale allevandolo a tutta cima. Durante l allevamento, le branche principali non devono essere inclinate eccessivamente o allungate lungo il filare formando incroci e sovrapposizioni con quelle vicine. Per la realizzazione della palmetta non è indispensabile utilizzare astoni ramificati (Fig. 3). Con astoni di tipo standard conviene ripulire l asse centrale eliminando tutti i laterali particolarmente esili Fig. 4 Eliminazione di rami laterali deboli in fase di allevamento Fig. 3 La forma di allevamento a palmetta in un giovane pereto Fig. 5 Ribattitura dell astone a cm 185
3 (Fig. 4). Inoltre, al fine di assicurare uno sviluppo uniforme della pianta e la corretta formazione del primo palco di branche si consiglia di raccorciare l asse centrale a cm da terra (Fig. 5). Fusetto Eliminazione di qualche ramo laterale se troppo sviluppato (diametro maggiore di 1/3 rispetto al centrale) o se con angolo d inserzione stretto. Inoltre è molto importante eliminare eventuali concorrenti della cima. Per stimolare lo sviluppo dei quattro sei rami laterali che formeranno le branche basali, si possono raccorciare di circa un terzo. Durante la fase di allevamento è fondamentale mantenere sempre la cima della pianta leggera, eliminando eventuali rami laterali troppo vigorosi. Se gli astoni sono ben preparati (provvisti di numerosi rami laterali) la potatura all impianto è molto limitata. Eventualmente si elimina qualche ramo laterale debole e in soprannumero (Fig. 6) ed in genere quelli che presentano un angolo d inserzione chiuso e crescita verticale (Fig. 7). I rami prescelti a formare le branche basali del fusetto si possono raccorciare tagliandoli a cm dall apice per stimolarne la crescita (Fig. 8). La maggiore attenzione deve essere posta alla parte apicale della pianta eliminando eventuali rami in competizione con la chioma (Fig. 9). Doppio asse (Bibaum) Eliminare gli eventuali rami in posizione di concorrenza con uno dei due assi. I laterali troppo vigorosi (diametro maggiore Fig. 10 Eliminazione di rami concorrenti con la parte apicale di uno dei due assi principali Fig. 8 Raccorciamento dei rami prescelti al fine di stimolarne la crescita Fig. 6 Eliminazioni di rami laterali deboli o in soprannumero Fig. 7 Eliminazioni di rami laterali mal inseriti Fig. 9 Eliminazione di un ramo concorrente con la cima di 1/3 rispetto ai due assi) vanno eliminati. Nel caso di piante con una notevole disformità tra i due assi può essere utile raccorciare il più debole per favorire uno sviluppo equilibrato tra i due. Gli astoni ben preparati presentano una buona uniformità di sviluppo tra i due assi e sono provvisti di numerosi rami laterali (Fig. 10), in caso di astoni con sviluppo disforme, può essere utile raccorciare l asse più debole per stimolarne la crescita e favorire il ristabilimen- 186
4 to dell equilibrio (Fig. 11). L attenzione maggiore va posta alla parte apicale dei due assi: in caso di rami concorrenti questi vanno eliminati (Fig. 12). Nella parte basale dell asse se è presente qualche ramo laterale troppo vigoroso (diametro maggiore di 1/3 rispetto all asse) va eliminato (Fig. 13). Per stimolare la crescita dei rami laterali può essere utile eseguire un raccorciamento a cm dall apice (Fig. 14). Fig. 12 Eliminazioni di rami troppo vigorosi nella parte basale della pianta Fig. 11 Astone con uno sviluppo uniforme ed equilibrato dei due assi Fig. 13 Raccorciamento dei rami lateralicon lo scopo di stimolarne la crescita Fig. 14 Astone con uno sviluppo disforme dei due assi Potatura di Produzione: criteri generali Nel pero conviene privilegiare il legno giovane: la produzione migliore si ottiene infatti su rami di 2 e 3 anni. Questi rami producono frutta di qualità migliore e permettono di mantenere il giusto rapporto tra produzione e rinnovo dei rami. Questi rami, inoltre, non vanno in alternanza, cosa che accade per le formazioni fruttifere sulle zampe di gallo. Per favorire legno giovane la potatura del pero segue uno schema ben preciso. 187
5 Ramo di 1 anno: I rami di un anno inseriti su legno vecchio sono, di norma, improduttivi; si presentano verticali, spesso esili e lunghi anche 2 metri: per questa ragione sono spesso drasticamente diradati. E necessario conservare integri quelli di misura e diametro appropriati ( cm) mentre quelli più lunghi eliminarli, l anno successivo (legno al 2 anno) si curveranno col peso della stessa vegetazione e si rivestiranno di lamburde fruttifere. Se necessario, si può operare un leggero diradamento di questi rametti privilegiando quelli più prossimi al tronco Ramo di 2 anni: Le lamburde di rivestimento sono, di norma, in Fig. 15 Spuntatura su legno di 2 anni eccesso; è necessario perciò accorciare il ramo (con un ritorno su una lamburda e mai su un brindillo) per avere una produzione di buona pezzatura. In generale è necessario lasciare una certa lunghezza per la fruttificazione dell anno e quella dell anno venturo (si lasciano circa cm se si tratta di buoni rami, rami deboli invece vanno ridimensionati a 1-2 gemme al massimo): Le lamburde più prossime al taglio daranno frutti di ottima qualità mentre si differenzieranno a fiore quelle più prossime all inserzione del ramo, queste daranno frutti l anno successivo (Fig. 15). Ramo di 3 anni: Come già visto, di norma su questi rami (che in pratica sono branchette) hanno prodotto le lamburde vicine al taglio effettuato il secondo anno, mentre si sono differenziate lamburde a fiore nella parte più prossima all inserzione; un ulteriore taglio di ritorno darà ancora produzione e rinnovo vegetativo. Ramo di 4 anni: La produzione di qualità si sposta sui prolungamenti più giovani, che si troveranno sempre più distanti dal tronco: è quindi necessaria l asportazione del ramo lasciando uno sperone per il rinnovo. Su piante invecchiate, che presentano molte zampe di gallo è necessario procedere ad un drastico diradamento delle stesse, eliminandone anche l 80 % o semplificandole. REGOLE DI POTATURA Da quanto detto si possono ricavare schematicamente le seguenti regole: 3 più il ramo è vecchio più i tagli devono essere drastici: abbiamo visto come - il ramo di 1 anno si lascia intero - il ramo di 2 anni va cimato una gemma a fiore - il ramo di 3 anni va raccorciato in maniera più drastica lasciando un rinnovo Fig. 16 Dimostrazione di un corretto taglio di raccorciamento su Abate 188
6 - al quarto anno si elimina la branca 3 mantenere la vegetazione (e la produzione) più vicina al tronco: rami troppo lunghi creano zone d ombra in cui non si sviluppano buoni frutti. Con i tagli di ritorno è necessario privilegiare porzioni di ramo che portino rametti di 1 anno prossimi al tronco e lamburde nella parte distale. In mancanza di rametti prossimali si può speronare un ramo di 3 4 anni molto vicino al tronco per assicurare un buon rinnovo. Fig. 17 Esito del taglio su lamburda 3 non avere paura di potare corto: alcuni rami portano decine di fiori (soprattutto su Abate) che difficilmente possono allegare, per una buona produzione possono bastare 3-5 lamburde per branca (Fig. 16,17,18) Spesso sul pero non tutte le gemme sono fertili, conviene allora aspettare che le gemme siano gonfie prima di potare. Si può così capire se lasciare il ramo più o meno lungo, specialmente sulla varietà William. Potatura di produzione: principali varietà di Pero ABATE: esige un rinnovo di media intensità. Produce una gran quantità di fiori che, però hanno problemi di allegagione. E necessario perciò eliminare più del 50 % delle gemme miste. Si spuntano tutti i rami di Fig. 18 Produzione di qualità nella zona del taglio 2-3 anni, con ritorni più o meno drastici, senza diradarli. Si diradano drasticamente le zampe di gallo le quali, se lasciate, produrrebbero frutti di scarsa qualità. La pianta tende a spogliarsi in basso per cui si effettueranno tagli di ritorno su legno vecchio. CONFERENCE: esige un rinnovo elevato Produce soprattutto su legno di 3 anni. E fertilissima ma ha problemi di pezzatura, bisogna lasciare poche gemme facendo drastici ritorni. E necessario un diradamento dopo allegagione (diradamento manuale, meglio se con le forbicine). WILLIAM: non esige un grande rinnovo Non ha problemi di allegagione ma produce poche gemme a fiore. A differenza della maggior parte delle varietà, che producono essenzialmente su lamburde essa dà frutti anche su brindilli coronati. Potatura più tardiva (verso fioritura) in modo da poter riconoscere agevolmente le gemme a frutto. Si tende a lasciare i rami lunghi in quanto la produzione è principalmente sulle gemme di punta senza però esagerare per non spostare tutta la produzione all estremo. KAISER: non esige un grande rinnovo Potatura molto sporca: tagli di ritorno lunghi e diradamento branchette, mantenendo un buon numero di rami per il rinnovo. 189
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