Verifica sulla possibilità di migliorare la qualità dei frutti e ridurre i costi di produzione con l introduzione della potatura lunga

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1 Verifica sulla possibilità di migliorare la qualità dei frutti e ridurre i costi di produzione con l introduzione della potatura lunga Giuseppe Monge 1, Daniele Demaria 1, Alessandro Bevilacqua 1, Manuela Robasto 1, Daniela Ballatore 1, Graziano Vittone 1, Davide Neri 2 1 CReSO Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l Ortofrutticoltura piemontese. 2 Dipartimento Scienze Ambientali e Produzioni Vegetali (SAPROV), Università Politecnica delle Marche. Introduzione Nei primi due anni di prova la potatura lunga è stata eseguita su Big Top presso un unica azienda a confronto con la potatura aziendale. I risultati non hanno messo in evidenza particolari vantaggi del mantenimento della cima nelle branche, soprattutto perché nella tipologia di potatura aziendale si era già diffuso un minore utilizzo del taglio di ritorno alla ricerca di un maggiore equilibrio. Nell azienda in oggetto, la potatura non era più strettamente geometrica, come in molte altre aziende piemontesi, ma era già ben integrata con tutte le altre operazioni colturali (nutrizione, irrigazione, diradamento). Per questa ragione nel terzo anno di prova è stata introdotta una variante della potatura lunga più ricca di brindilli per verificare la possibilità di spingere il vantaggio organizzativo della presenza della cima verso una maggiore produttività. Questo approccio potrebbe essere valido in questa varietà che risulta in grado di produrre bene anche su brindilli di piccole dimensioni. Infine è stato introdotto il caso di Magique, varietà nuova di cui ancora non si conoscono fino in fondo i reali limiti produttivi e che soffre di eccesso di vigore nei primi anni d impianto, in una seconda azienda. Al termine del terzo anno di prove va sottolineato uno degli aspetti fisiologici fondamentali nello studio proposto per innovare la potatura del pesco come variante della potatura lunga. La funzione di cima, che la potatura lunga salvaguarda al contrario del taglio di raccorciamento, deve essere equilibrata alla crescita sotto il suo controllo. Se manca il vigore non si hanno vantaggi nella potatura lunga. D altra parte con vigore elevato la potatura lunga consente un maggiore equilibrio (come è ben evidente in Magique) o una maggiore produzione (in Big Top con un giusto carico di brindilli). Materiali e metodi Prova di potatura lunga su pesco Big Top La prova di potatura continua dal 25, per la metodologia di raccolta dei dati si fa riferimento alla relazione degli anni precedenti. Si ricorda qui solamente che si tratta di un impianto del 23 di Big Top su GF35 sito in località San Biagio di Cuneo. Il sesto d impianto è m 4,x2,2, densità n 1136 piante/ha con forma di allevamento a Y longitudinale. Di seguito viene riportato solo lo schema delle tesi a confronto. Si sottolinea solamente che nella tesi di potatura aziendale in questo ultimo anno si è proceduto a tagli di ritorno più robusti, in sintonia con le pratiche più diffuse in zona. Le tesi a confronto sono: Sigla Tesi Descrizione della potatura A B C Lunga povera Lunga ricca Aziendale tradizionale Diradamento branchette ed eliminazione di molti brindilli deboli Diradamento branchette ed eliminazione di pochi brindilli deboli Raccorciamento branchette, lasciando 2 o 3 brindilli principali Fase fenologica Prima della rottura gemme Prima della rottura gemme Prima della rottura gemme 162

2 Prova di potatura lunga su pesco Magique Il terzo anno di ricerca include una prova di potatura lunga ragionata su Magique con eccesso di vigore (durata un anno), in cui si è proceduto alla potatura di raccorciamento delle branchette, secondo indicazioni aziendali leggermente diverse, più stringenti in modo da ricreare una certa risposta vegetativa. Situazione più simile alle condizioni medie della zona e quindi più rappresentativa delle problematiche di varietà vigorose e precoci con portamento assurgente. Questa seconda è stata realizzata prova su un impianto di due anni, di vigoria elevatissima, varietà nettarina polpa bianca Magique su Montclair, in terreno vergine. La forma di allevamento di partenza era l asse colonnare. L obiettivo è quello di evidenziare i vantaggi dell utilizzo della potatura lunga ragionata per contenere l eccesso di vigore e mantenere elevato il livello produttivo senza rischio di perdere la pezzatura. E stata proposta una prova semplificata con due sole tesi, replicate due volte lungo due file contigue, secondo lo schema dei blocchi randomizzati: Sigla Tesi Descrizione della potatura Fase fenologica A potatura lunga Diradamento branche di 2 anni; pulizia di Prima della rottura ragionata alcuni brindilli gemme B potatura a Raccorciamento branche di 2 anni; pulizia Prima della rottura fusetto con di alcuni brindilli gemme tagli di ritorno Risultati Prova di potatura lunga su pesco Big Top La lunghezza dei germogli per pianta ha raggiunto valori molto elevati, fino a quasi 1 m nelle piante potate con tagli di ritorno (fig. 1). Nelle due tesi con potatura lunga si è avuta una crescita pari a 6 m pianta, simile in entrambe le varianti. La maggiore crescita dei germogli per pianta laddove è stato realizzato il taglio di ritorno non sembra dovuta ad una lunghezza media più elevata (fig. 2), ma soprattutto ad un più alto numero di germogli (fig. 3). Lunghezza totale germogli per pianta 1, germogli per pianta (m) 8, 6, 4, 2, Figura 1. Lunghezza totale dei germogli per pianta di Big Top. Le barre verticali indicano l errore standard delle medie., lunga povera lunga ricca tagli di ritorno Potatura 163

3 Lunghezza media germogli 7, lunghezza germogli (cm) 6, 5, 4, 3, 2, Figura 2. Lunghezza media dei germogli nelle tre tipologie di potatura. Le barre verticali indicano l errore standard delle medie. 1,, lunga povera lunga ricca tagli di ritorno Potatura Numero germogli per pianta germogli per pianta (numero) Figura 3. Numero medio di germogli per pianta. lunga povera lunga ricca tagli di ritorno Potatura Passando ad analizzare la produzione risulta evidente un incremento nelle due tipologie di potatura lunga. In modo particolare quella in cui la scelta dei brindilli è stata più accurata (potatura povera) è stata maggiore nel secondo e terzo stacco (fig. 4). Alla fine dei tre stacchi l aumento di produzione è superiore al 2%. Un incremento attorno al 1% si è avuto invece con la potatura lunga povera di brindilli. 164

4 PESCO cv BigTop : produzioni con diversi metodi di potatura 27 lunga povera (A) lunga ricca (B) con tagli di ritorno (C) STACCO 2 STACCO 3 STACCO peso netto (Kg) /6/27 29/6/27 29/6/27 7/7/27 7/7/27 7/7/27 13/7/27 13/7/27 13/7/27 TESI A TESI B TESI C TESI A TESI B TESI C TESI A TESI B TESI C TOT TESI A TOT TESI B TOT TESI C Figura 4. Produzioni per stacco e totale. Nella figura successiva viene riportata la distribuzione percentuale dei frutti nelle diverse classi di calibro (fig. 5). Risulta evidente che il calibro si innalza nella potatura tradizionale. Nella potatura lunga povera di brindilli non si è riscontra un calo di pezzatura proporzionale all aumento di produzione. Nel complesso questa tesi presenta elementi applicativi interessanti per la varietà Big Top che ha una buona attitudine a produrre su brindilli. PESCO cv BigTop: % di calibri con diversi sistemi di potature 27 35, 3, TESI A (%) TESI B (%) TESI C (%) 25, 2, (%) 15, 1, 5,, C B A AA AAA Figura 5. Distribuzione percentuale dei frutti nelle diverse classi di calibro. L attività svolta su Big Top dal gruppo di lavoro nel 27 ha confermato diversi aspetti interessanti positivi della potatura lunga: - possibilità di applicare la tecnica di potatura lunga su varietà di pesco di buona vigoria come Big Top con significativa riduzione del numero di germogli e della crescita vegetativa per pianta; - sono possibili anche aumenti di produzione se si esegue un accurata scelta dei brindilli migliori in fase di potatura; 165

5 - creazione di una sorta di potatura lunga ragionata a livello aziendale che alterna branchette lunghe a diradamenti e raccorciamenti mirati al rinnovo. Sono comunque rimasti alcuni dubbi ed evidenti limiti: - con la potatura lunga la risposta vegetativa della pianta tende a diminuire; - la crescita media dei frutti può ridursi di una classe di pezzatura. - i tempi di potatura tendono ad allungarsi. La giustificazione di questi risultati risiede nel caso specifico sul fatto che le piante sono innestate su portinnesto GF35 in condizioni di reimpianto. Di conseguenza gli alberi sono in equilibrio vegetoriproduttivo senza eccessi di vigore, come risulta chiaro dalla mancata necessità di potatura verde in tutte le tesi. Inoltre va ulteriormente sottolineato che la potatura aziendale, utilizzata come testimone, è una potatura molto evoluta che include già una certa flessibilità nell uso di potatura lunga. Prova di potatura lunga su pesco Magique Il tempo dedicato al diradamento dei frutti è stato mediamente superiore nel sistema di potatura convenzionale con taglio di ritorno (fig. 6). Risulta evidente scomponendo i tempi nei due lati del filare, molto diversi a seguito dell orientamento est-ovest, che la differenza sia dovuta principalmente ai tempi maggiori per diradare il lato sud. Nel lato nord la differenza è inferiore e a vantaggio della tesi convenzionale. Calcolando la differenza di tempi fra i due lati si evidenzia un valore più elevato per la potatura convenzionale rispetto alla potatura lunga (fig. 7). Si può presupporre una maggiore presenza di frutti nel lato nord nella tesi a potatura lunga, forse per una migliore distribuzione della luce. Questo senza differenze di calibro fra i frutti (fig. 8). minuti (parcella) lato nord lato sud Diradamento frutti Figura 6. Tempi utilizzati per il diradamento dei frutti nel lato nord e sud del filare nelle due tipologie di potatura. Le barre verticali indicano l errore standard delle medie. lunga convenzionale Tipo di Potatura Differenze nei tempi di diradamento fra lati nord e sud 12 delta nord sud (minuti) Figura 7. Delta di tempo fra lato nord e lato sud del filare nel diradamento dei frutti. lunga Tipo di Potatura convenzionale 166

6 35 Distribuzione percentuale dei frutti in classi di pezzatura ( % ) 15 convenzionale lunga 1 5 SOTTOMISURA C A AAA classi di calibro Figura 8. Distribuzione dei frutti nelle diverse classi di calibro. La rappresentazione dei ricavi per chilogrammo di frutta (in base alla liquidazione del 26) evidenzia valori molto simili fra le due tesi:,64 al chilo nella tesi con potatura convenzionale e,65 nella tesi con potatura lunga. Infine il calcolo ponderato del peso medio dei frutti conferma questa perfetta somiglianza. CLASSE LIQUIDAZIONE / Kg KG PRODOTTI RICAVO SOTTOMISURA 7,17, D 22,77, C,45 67,45 3,35 B,58 26,25 119,63 A,7 292,78 24,95 AA,75 28,3 156,2 AAA,85 57,4 48,48 AAAA,85, TOTALE EURO 559,43 Tabella 1. Calcolo dei ricavi basati sulla liquidazione 26. Potatura aziendale. 559,43, 861,49Kg di produzione.,64 \Kg di produzione. CLASSE LIQUIDAZIONE / Kg KG PRODOTTI RICAVO SOTTOMISURA 5,23, D 18,28, C,45 64,55 29,5 B,58 195,15 113,19 A,7 246,92 172,84 AA,75 186,93 14,2 AAA,85 62,81 53,39 AAAA,85, TOTALE EURO 58,66 Tabella 2. Calcolo dei ricavi basati sulla liquidazione 26. Potatura lunga. 58,66, 779,87Kg di produzione.,65 \Kg di produzione. 167

7 TESI B ( POTATURA LUNGA CON PARTICOLARE ELIMINAZIONE DI BRANCHE VIGOROSE ) CLASSE NUMERO DI FRUTTI % SUI FRUTTI PESO KG % SUL PESO SOTTOMISURA 9 1,75 5,23,67 D 223 4,33 18,28 2,34 C ,6 64,55 8,28 B ,31 195,15 25,2 A ,77 246,92 31,66 AA ,2 186,93 23,97 AAA 245 4,76 62,81 8,5 AAAA,, TOTALE , 779,87 1, Tabella 3. Risultati produzione prova su Magique, tesi potatura lunga. 779,87Kg di produzione, 5149 frutti. 151,46 gr di peso medio dei frutti. TESI K ( POTATURA CON TAGLI DI RACCORCIAMENTO ) CLASSE NUMERO DI FRUTTI % SUI FRUTTI PESO KG % SUL PESO SOTTOMISURA 121 2,12 7,17,83 D 279 4,88 22,77 2,64 C ,39 67,45 7,83 B ,76 26,25 23,94 A ,76 292,78 33,99 AA ,17 28,3 24,15 AAA 224 3,92 57,4 6,62 AAAA,, TOTALE ,49 1 Tabella 4. Risultati produzione prova su Magique, tesi potatura aziendale. 861,49Kg di produzione, 5714 frutti. 15,76 gr di peso medio dei frutti. Conclusioni La forma a fusetto è moderna, precoce e con scheletro estremamente semplificato, costituito da un asse centrale rivestito di branche primarie corte, inserite liberamente a spirale lungo l asse con gradiente conico verso l alto. La realizzazione è compatibile con la potatura lunga soprattutto laddove come nel caso di Magique in prova c è un elevato vigore. Va pure detto, ad onor del vero, che proprio con una varietà di tale vigore la forma più appropriata avrebbe dovuto essere quella ad U o a candelabro con le quali l elevata vigoria sarebbe stata più controllabile. I germogli troppo vigorosi e fuori posto vanno comunque asportati o infranti in verde, contemporaneamente alle legature dell asse centrale in crescita. Le branche devono essere mantenute lunghe, e una volta in produzione, sono asportate, se troppo fitte e sfruttate o ben diradate senza il taglio di ritorno per favorire il rivestimento, così come la cima. E una tecnica che richiede un buon diradamento per mantenere la pezzatura nelle varietà più difficili. Forma elastica e suscettibile di alternanza, se non è potata bene in produzione e sostenuta con un opportuna concimazione frazionata, meglio in fertirrigazione. La potatura lunga ragionata consente di sfruttare al meglio i lunghi rami basali piegati durante l estate, per irrobustire la parte basale della pianta. La forma è fisiologicamente simile a quella con due-tre branche primarie verticali parallele distanziate di circa 1m nella direttrice del filare, ovvero alla U o al candelabro, ma richiede meno vigore complessivo avendo un unico centro di crescita principale. Per quanto riguarda la potatura lunga possiamo dire che le operazioni di taglio sono efficaci solo se sufficientemente coerenti con il sistema d impianto, e con i vari fattori di controllo che coagiscono sulla pianta. Ne discende che la singola operazione non ha più un valore assoluto e tanto meno risolutivo sul piano fisiologico (come un tempo), ma questo valore è relativo al contesto tecnico ed ambientale in cui l operazione è inserita. La potatura concorre perciò a una maggiore autonomia della pianta fino a favorire, se necessario, l attività vegetativa, contrastandone l invecchiamento. Fondamentale è assicurare una buona 168

8 distribuzione della luce e il mantenimento degli equilibri gerarchici della chioma. In molti casi, la potatura si riduce alla semplice asportazione dei succhioni e dei rami vigorosi e, nella stazione produttiva, al diradamento delle formazioni fruttifere (oltre che al successivo diradamento dei frutti). Se una branca di pesco non possiede germogli con forte vigore può morire, ma se la cima è troppo forte si può avere autoombreggiamento della parte basale con ampie zone morte. Solo se la potatura riesce a indurre una crescita dei germogli equilibrata si ha una situazione stabile e sotto controllo. Questa situazione equilibrata si è verificata nella potatura (lunga e convenzionale) di Big Top. L agricoltore ben interpretando il taglio di ritorno e lasciando un giusto carico di brindilli ha messo le piante in condizioni di non sentire la necessità della funzione di cima. Tuttavia nel 27 la potatura con tagli di ritorno più energici e la possibilità di avere una potatura lunga più carica di brindilli di qualità ha ben evidenziato le potenzialità di questa tecnica. Il problema della luce nel pesco è fondamentale, e se non ci sono distanze tra le file adeguate e buona penetrazione della luce fino in basso è difficile mantenere negli anni le branche basali. Sul piano fisiologico gli interventi al verde possono avere ottime giustificazioni, potendo governare eventuali squilibri ed eccessi vegetativi e in particolare provvedere alla rimozione dei succhioni nella parte alta della chioma, o anche all asportazione dei rami a frutto che hanno fallito l allegagione; si vuole garantire un adeguata disponibilità di luce a frutti e foglie; ma gli interventi su alberi con frutti pendenti od ormai vicini alla maturazione sono anche pericolosi. Possono essere controproducenti, bloccando per qualche tempo lo sviluppo dei frutti. Infine, talvolta si possono praticare potature di sfrondamento, in prossimità della raccolta, per far colorire meglio i frutti. La scelta del tipo d intervento è molto importante anche per gli alberi allevati ad asse unico, dove la sola potatura invernale, in genere, non è in grado di riequilibrare l albero, soprattutto se necessitano tagli grossi. In effetti, il raccorciamento di una branca o della cima se fatto in estate determina nella primavera successiva, un germogliamento più ordinato, regolare, con rami non troppo vigorosi; nel caso di asportazione invernale, invece, si può avere dopo il germogliamento un esplosione vegetativa, con nuovi germogli vigorosi, succhionanti e non sempre funzionali. Oltre a una diversa ripartizione delle riserve gioca un ruolo anche la qualità delle gemme miste o a fiore, al momento della schiusura. La potatura estiva permette alle gemme rimaste di maturare e alle branche di riorganizzarsi gerarchicamente, mentre quella invernale lascia gemme ancora istologicamente incomplete, talora a rischio per la futura allegagione quando siano in posizione ombreggiata o fortemente dominate da quelle distali. La concretizzazione di quanto esposto presumibilmente potrà evidenziarsi nel corso del 28 quando le tesi della varità Magique, raggiunta l età della terza foglia nel massimo della sua crescita, potrà manifestare differenze significative fra le due tipologie di potatura sia per risposta vegetativa, sia per la produzione. Ringraziamenti Si ringraziano le aziende Quaranta e Anellino presso le quali sono state condotte le prove per la gentilissima disponibilità e per la preziosa collaborazione offerte. Si ringraziano altresì i tecnici Borello S. e Rizzato A. (Rivoria SpA) per i validi suggerimenti offerti. 169

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