PIANTA:molto vigorosa, con ramificazioni robuste; foglie grandi, di colore verde scuro; elevata fecondità dei fiori.

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1 -Diemoz M.-

2 FUJI KIKU 8: CARATTERISTICHE DELLA VARIETA ORIGINE:mutazione di Fuji individuata da Alois Braun presso l'azienda Miura di Aomori (Giappone) nel 199. PIANTA:molto vigorosa, con ramificazioni robuste; foglie grandi, di colore verde scuro; elevata fecondità dei fiori. FRUTTO: pezzatura grande; forma rotonda, leggermente allungata; buccia con sovracolore rosso rubino lucido e striature pronunciate su tutta la superficie, anche nelle zone meno soleggiate della pianta; polpa molto croccante, aromatica, con elevato contenuto zuccherino, di ottima conservazione e shelf life. RACCOLTA: matura circa una settimana dopo Granny Smith o Braeburn; per l'eccellente colorazione, i frutti possono essere raccolti in uno o al massimo due passaggi. RED DELICIOUS 2% JONAGOLD 3% GOLDEN D. 2% GALA 14% ALTRE 32% BRAEBURN 3% FUJI 8%

3 FUJI KIKU 8: FISIOLOGIA

4 FUJI KIKU 8: FISIOLOGIA Cultivar Fuji innestata su M9 2 anni 1 anno 1 anno 2 anno 2 Anno 3 anno

5 FUJI KIKU 8: FISIOLOGIA Cultivar Fuji innestata su M9 (INRA Montpellier) Legno di 3 anni V (27%) P (63%) F (1%) Legno di 2 anni P (51%) V (39%) F (9%) Legno di 1 anno P (4%) V (6%) F (36%) P (1%) V (9%) V (4%) F (9%) P (19%) F (16%) 1 Anno 2 Anno V (65%) 3 Anno

6 LA PROVA SPERIMENTALE: OBBIETTIVI LA SCELTA DELLA DENSITA D IMPIANTO, DELLA FORMA DI ALLEVAMENTO E DELLA POTATURA DA ADOTTARE SONO FONDAMENTALI PER GARANTIRE LA BUONA RIUSCITA DELL IMPINATO E PER MANTENERE COSTANTI NEL TEMPO DELLE PRODUZIONI DI QUALITA VALUTARE L ADATTABILITA DELLA VARIETA IN AMBIENTE ALPINO CONFRONTATRE E VALUTARE LE PERFORMANCE TECNICHE DI DUE DIFFERENTI SISTEMI DI POTATURA CONFRONTARE E VALUATRE 3 DIVERSI SESTI D IMPIANTO MANTENERE UN CORRETTO EQUILIBRIO VEGETO PRODUTTIVO RIDURRE L ALTERNANZA DI PRODUZIONE

7 LA SPERIMENTAZIONE IN CAMPO Località: Moncenis 7m slm Superficie parcella 12 m 2 esposizione Sud Est Varietà: Fuji Kiku 8 Portinnesto: M9 T337 Anno d impianto: 26 Forme di allevamento: e Conduite Centrifuge Sesti d impianto: 4 m tra le fila x 1,1 m sulla fila (densità 227 piante/ha) 4 m tra le fila x 1,3 m sulla fila (densità 192 piante/ha) 4 m tra le fila x 1, m sulla fila (densità 166 piante/ha) Irrigazione: Aspersione sovra chioma

8 Clone Kiku + colorato LA SPERIMENTAZIONE IN CAMPO Modalità: Schema a blocchi randomizzati Per ogni forma e sesto sono state realizzate 7 ripetizioni costituite da 5 piante ognuna ,1m 1,3m ,m

9 LA SPERIMENTAZIONE IN CAMPO : forma assiale strutturata, caratterizzata da una forte basitonia. Lungo l asse centrale le branche laterali sono disposte con lunghezza decrescente dal basso verso l alto. La piegatura, il rinnovo, il raccorciamento delle branche e della cima consentono il mantenimento della forma conica e la regolazione del carico produttivo. Conduite centrifuge : forma assiale evolutiva verso l acrotonia con portamento libero. Le branche, disposte a raggiera lungo l asse centrale che viene mantenuto intero, vengono piegate sotto l orizzontale (11 ) e sono gestite col metodo della conduite centrifuge, creazione del camino centrale e estinzione delle gemme mal posizionate privilegiando i punti di fruttificazione che si sviluppano nella parte periferica della ramificazione.

10 OSSERVAZIONI IN CAMPO RILIEVO DEI DIFFERENTI PARAMETRI PRODUTTIVI - Sviluppo vegetativo - Produzioni q/ha - Pezzatura dei frutti

11 q/ha q/ha q/ha RISULTATI: Produzione q/ha 1,1m 1,3m 1,m ,1m 1,3m 1,m

12 q/ha RISULTATI: Produzione media (29-214) ,1m 1,3m 1,m

13 RISULTATI: Pezzature 1,1m /85 65/ /85 65/75 2 1,3m /85 65/ /85 65/ ,m /85 65/ /85 65/75 2 2

14 RISULTATI: Accrescimento vegetativo

15 CONCLUSIONI - VARIETA CHE RICHIEDE UNA BUONA CONOSCENZA DELLA FISIOLOGIA In tutte le tesi il ha prodotto di più probabilmente perché è una forma che non si impone ma che rispetta il comportamento naturale della pianta assecondando le strategie vegeto produttive proprie della varietà. - OTTENERE UN CORRETTO EQUILIBRIO VEGETO PRODUTTIVO (Durante i primi anni di formazione favorire lo sviluppo vegetativo a scapito della produzione) - ADOTTARE TUTTE LE PRATICHE AGRONOMICHE CHE PERMETTONO LA CHIUSURA DELLA VEGETAZIONE ENTRO L ESTATE (Ridurre apporti azotati, irrigazioni regolari, potatura verde ) - DIRADAMENTO FIORALE (Etephon, ATS) - DIRADAMENTO SU FRUTTICINO EFFETTUATO PRECOCEMENTE PER EVITARE LA FORMAZIONE DI FRUTTI PIGMEI (BA + Olio a 8/1 mm ripetuto a 1/12 mm. Sconsigliate miscele di BA+NAA oltre i 12 mm) - DIRADAMENTO MANUALE (necessario e precoce) - VALUTARE LA POSSIBILITA DI UTILIZZARE DEI BRACHIZZANTI (Regalis) E IL TAGLIO RADICALE DOVE IL VIGORE RISULTI TROPPO ECCESSIVO (Piante scariche)

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