Confronto e selezione di portinnesti per l innesto di cocomero e peperone

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1 Attività del Centro Orticolo Campano Area Tematica Messa a punto di tecniche innovative ecosostenibili Confronto e selezione di portinnesti per l innesto di cocomero e peperone Risultati delle prove dal CRA-CAT di Scafati Responsabile della prova: Dr. Dr. M. Bilotto Altro personale coinvolto: Dr. L. Morra Peperone La prova è stata condotta presso l azienda F. Annunziata di San Marzano sul Sarno (SA) in coltura protetta e su terreni fortemente compromessi da alti livelli di inoculo di Phytophthora capsici (cancrena pedale) conseguenza di decenni di monocoltura di peperone e sterilizzazione con bromuro di metile. Sono stati testati tre portinnesti di peperone allo scopo di valutarne l effettiva resistenza alla cancrena pedale, il comportamento agronomico indotto nelle varietà innestate e la convenienza economica all impiego di piante innestate. La Tab. 1 evidenzia che nelle condizioni della prova le varietà non innestate Peppone e Sanmarco hanno prodotto pochissimo a causa della elevata mortalità patita nei primi 9 giorni di coltivazione (Fig. 1). Le stesse varietà quando innestate su Rocal, Robusto e PG 5738 hanno raggiunto produzioni simili tra loro e oscillanti da 4 a 5 t/ha. La potenzialità produttiva non si è espressa completamente in quanto anche queste combinazioni hanno progressivamente ceduto all attacco di cancrena pedale con una compromissione totale della coltura alla fine di agosto (Fig. 1). Nei due mesi di raccolte, comunque, i portinnesti hanno ben sostenuto lo sviluppo delle piante tant è che le caratteristiche dei frutti in termini di pezzatura e dimensioni sono state simili a quelle dei testimoni non innestati. Per quanto detto, il calcolo del ricavo al netto del solo costo delle piantine (innestate o non) mostra, ovviamente, valori negativi con le piante non innestate e la combinazione Peppone su Robusto, valori positivi e oscillanti tra 4 e 7 /1 m 2 con tutte le altre combinazioni d innesto. Tali ricavi sono assolutamente insufficienti a coprire gli altri costi colturali e dunque la brevità della stagione di raccolte, determinata dalla cancrena pedale, ha comunque compromesso l esito della coltura. I risultati ottenuti in condizioni di prova molto difficili da un punto di vista fitopatologico, consentono di affermare che i portinnesti usati possono sostenere condizioni di inoculo più basse ma non rappresentano ancora una garanzia sufficiente. L attività, pertanto, dovrà proseguire con la valutazione di nuovi materiali e l integrazione di questa tecnica con quella della solarizzazione.

2 Tabella 1: Produzioni delle varietà di peperone innestate e non, caratteristiche dei frutti. Combinazioni Prod. comm. Frutti Scarto Caratteristiche frutto di innesto (t/ha) (n/mq) (t/ha) P medio (g) lungh (cm) largh (cm) spessore (mm) Rocal x Peppone 51,9 a 17 a 1,23 a 288 n.s. 12,5 n.s. 8,7 n.s. 7,8 n.s. Rocal x SanMarco 32,9 ab 15 a,57 b ,6 8,3 7,5 Robusto x Peppone 45,8 a 17 a 1,1 a ,8 8,6 7,3 Robusto x SanMarco 44, a 16 a,97 a ,5 8,6 6,8 PG 5738 x Peppone 49,7 a 17 a 1,12 a ,2 8,8 7,5 PG 5738 x SanMarco 43,9 a 16 a,84 a ,5 8,6 6,3 Peppone 3,7 b 1 b, b , 8,1 6,9 SanMarco 2,1 b 1 b, b ,8 8, 6,5 Figura 1: Mortalità da cancrena pedale cumulata durante il ciclo colturale in relazione alle combinazioni di innesto PG 5738 x SM PG 5738 x PEP ROCAL x SM ROCAL x PEP ROBUSTO x SM ROBUSTO x PEP SAN MAR C O PEPPONE Frutti di Sanmarco (rossi) e Peppone (giallo) su portinnesti

3 Danni da cancrena pedale diffusi a tutte le tesi già entrate in produzione. Figura 2: Ricavo economico della coltura di peperone al netto del costo sostenuto per l acquisto delle piantine. Ricavo al netto costo piantine ( /1 mq) PEPPONE SAN MAR C O PG 5738 x PEP PG 5738 x SM ROBUSTO ROBUSTO ROCAL x x PEP x SM PEP ROCAL x SM I portinnesti saggiati sono stati Rocal della Esasem, Robusto della Syngenta e PG 5738 della Vilmorin. Le varietà innestate sono state Sanmarco della Clause e Peppone della Syngenta. Le otto combinazioni a confronto sono state disposte secondo un disegno a blocchi randomizzati con quattro repliche. Ogni parcella sperimentale era ampia circa 15 m 2. La coltura è stata trapiantata il 9 marzo 29 su terreno non pacciamato. La densità d investimento è stata di 2 piante/ m 2. Concimazione e difesa antiparassitaria sono stati gestiti dal conduttore aziendale. Sono stati apportati kg/ha di N-P-K rispettivamente on cinque interventi con Nitrophoska blu e Sprinter. La difesa ha riguardato solo interventi insetticidi con Actara, Confidor e Success. Le raccolte sono iniziate il 3 giugno, hanno riguardato le intere parcelle e si sono concluse il 27 agosto. Ad ogni raccolta è stato registrato il prezzo spuntato dai peperoni sul mercato in modo da poter ricostruire la produzione lorda vendibile per ciascuna tesi. Le piante attaccate da cancrena pedale sono state conteggiate e allontanate dalla serra con frequenza quindicinale; in laboratorio è stato identificato il patogeno causa della sintomatologia. Cocomero La prova è stata condotta presso l azienda De Martino di Eboli, loc. Borgo Cioffi (SA), sotto tunnel a corpi multipli di recente messa a coltura. Il terreno non è risultato interessato dalla presenza di parassiti vegetali e quindi la verifica della resistenza dei portinnesti a Fusarium oxsporum f.sp. niveum non è stata possibile. I portinnesti prescelti per la prova sono stati innestati con la cv Lady tra le più diffusa nella Piana del Sele. Tutte le combinazioni d innesto hanno permesso produzioni superiori al testimone non innestato; in particolare, su PS 1313, Emphasis e Macis sono state ottenute le produzioni significativamente più alte (Tab. 1). Tali risultati sono legati all aumento del numero di frutti per pianta piuttosto che al peso medio dei frutti che non è variato tra le

4 combinazioni. Il Brix della polpa, legato alla concentrazione di zuccheri, è stato significativamente più alto nel testimone Lady ma sempre superiore a 1 in tutte le sue combinazioni di innesto. Osservando la fig. 1, che mostra la ripartizione della produzione durante il ciclo delle raccolte, è evidente che le tesi meno vigorose sono entrate prima in produzione (Lady e Lady su FR Strong) mentre quelle più vigorose come Emphasis e PS 1313, sono state più tardive ma hanno raggiunto i più alti quantitativi di produzione. Nonostante i prezzi calanti spuntati dal cocomero nelle tre raccolte effettuate, il calcolo del ricavo economico al netto del costo delle piante innestate, ha evidenziato che i ricavi maggiori (superiori a 45 /1 m 2 ) sono stati ottenuti con le combinazioni di innesto più produttive (Fig. 2). La prova ha evidenziato l importanza agronomica della caratterizzazione dei portinnesti da proporre per la coltura protetta. Tabella 1: Produzione di cocomero innestato e principali caratteristiche qualitative dei frutti. Portinnesti/ Frutti/ Produzione Scarto P medio Brix frutto Nesto pianta comm.le frutto (n) (t/ha) (t/ha) (g) PS ,1 a 17,4 a 2,1 n.s. 9,7 n.s. 1,1 b Emphasis 3,1 a 15,7 a 4,8 9,8 1, b Macis 2,8 ab 97, a 1, 1,1 b Strongtosa 2,6 ab 85,8 ab 2,8 9,4 1,1 b Camelforce 2,3 bc 83,9 ab 2,6 1,2 1,7 ab FR Strong 2,1 bc 78,4 ab 1,8 1,4 1,8 ab Lady 1,8 c 62,4 b 9,5 11,8 a Panoramica della prova in tunnel. Frutto di Lady allegato sul portainnesto PS 1313.

5 Figura 3: Produzione di cocomero ripartita per ciascuna raccolta e in relazione alle combinazioni di innesto. Produzione commerciabile (t ha 1) Andamento della produzione nel ciclo di raccolte Giorni dal trapianto Camelforce Macis Emphasis Strongtosa PS 1313 FR Strong Lady Figura 4: Ricavo economico della coltura di cocomero al netto del costo sostenuto per l acquisto delle piantine. PLV al netto del costo piantine PLV ( /1 m 2 ) Camelforce Macis Emphasis Strongtosa PS 1313 FR Strong cv. Lady Portinnesti e Varietà non innestata I portinnesti impiegati sono stati Camelforce (ibrido di zucca) e Macis (gruppo Lagenaria) della Nunhems, Emphasis (gruppo Lagenaria) e Strongtosa (ibrido di zucca) della Syngenta), PS 1313 (ibrido di zucca) e FR Stronf (gruppo Lagenaria) della Seminis/Monsanto. Le diverse combinazioni con la cv Lady sono state replicate tre volte ciascuna in parcelle distribuite secondo un disegno a blocchi randomizzati e ampie 4 m 2. La coltura è stata trapiantata su sytriscie pacciamate biodegradabili in Mater-bi, il 12 marzo 29 adottando un sesto d impianto di 3,6 x,8 m pari a un investimento di 34 piante/ha. La concimazione secondo la tecnica aziendale è stata effettuata con un intervento in pre-impianto a base di Entec e in copertura con sei fertirrigazioni. Le raccolte sono iniziate il 28 maggio e terminate il 19 giugno per un totale di tre passaggi. La procedura per il calcolo del ricavo economico al netto del costo delle piante è stata condotta come descritto per il peperone.