MODELLI DI POTATURA A CONFRONTO SU CV DI OLIVO COLTIVATE IN SARDEGNA EFFECTS OF DIFFERENT MODELS OF PRUNING ON OLIVE CULTIVARS GROWNING IN SARDINIA

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Teresa Marrone
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2 1 Dipartimento per la Ricerca nella Arboricoltura, Agenzia per la Ricerca in Agricoltura della Regione Sardegna, I-09123 Cagliari,

1 MODELLI DI POTATURA A CONFRONTO SU CV DI OLIVO COLTIVATE IN SARDEGNA EFFECTS OF DIFFERENT MODELS OF PRUNING ON OLIVE CULTIVARS GROWNING IN SARDINIA Sedda P. 1, Bandino G. 1, Corda F. 1, Zurru R. 1, Moro C. 1, Campus M. 1, Mulas M. 2 1 Dipartimento per la Ricerca nella Arboricoltura, Agenzia per la Ricerca in Agricoltura della Regione Sardegna, I Cagliari, Italy. 2 Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Università di Sassari, I Sassari, Italia. III Convegno Nazionale dell Olivo e dell Olio Bari, novembre 2014

2 Premessa La pratica della potatura dell olivo rientra certamente tra le operazioni agronomiche fondamentali per garantire un buon equilibrio vegeto-produttivo della piante e nel contempo assicurare rese ottimali concordemente con l economicità della gestione della stessa. In questi ultimi anni numerosi sono stati gli studi a ciò dedicati, con valutazione di ipotesi operative sia su specifiche forma di allevamento che con un mirato studio delle più opportune pratiche di intervento, soprattutto mirando anche alla sicurezza dell intervento medesimo (Pannelli, 2003; Pannelli et al. 2012). Risposte diverse si sono ottenute a seconda della severità degli interventi cesori, delle modalità di intervento nel tempo, della rispondenza delle diverse cultivar utilizzate Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare le variazione eventuali variazioni nell efficacia dell intervento, in funzione della tipologia varietale, delle modalità operative, della quantità di materiale asportato e della quantità di prodotto ottenibile in diversi anni di intervento su tre diverse cultivar, presenti tutte in un campo omogeneo, onde valutare anche l economicità dell utilizzo di potatrici in continuo e le implicazioni successive sulle risposte vegeto-produttive.

3 Fig 1. Asportazioni di materiale legnoso e tempi/pianta riferiti alle operazioni di potatura Materiali e Metodi Cultivar, assestamento, caratteristiche del suolo e pratiche agronomiche. Le cultivar oggetto della prova erano le autoctone Bosana, e Semidana, con a confronto la cultivar siciliana Nocellara del Belice, Le piante, allevate a vaso libero con impalcatura a cica 90 cm, risultano disposte con una assestamento in rettangolo a distanze medie di 6x4,5, irrigate a goccia con volume medio annuo di circa 700 m 3 /ha. Il terreno appare franco sabbioso, povero in sostanza organica, derivante da un suolo alluvionale a reazione acida e ricco di scheletro e ciottoloso. La nutrizione minerale si orienta sui kg/ha di azoto e circa 100 kg/ha di P 2 O 5 e K K 2 O a cadenza biennale Metodologia di intervento. Il piano di potatura è iniziato su parcelle di 34 piante con un intervento invernale di Hedging e Topping, seguito da una rimonda estiva; al secondo anno non sono stati praticati interventi, ripresi ala terzo e quarto anno. L altra parcella è stata trattata per quattro anni con sole potature «minimali» mediante attrezzatura pneumatica agevolatrice, senza interventi al secondo anno.

4 Risultati e Discussione I dati operativi rilevati hanno portato a risultati tra loro abbastanza differenti tra le due modalità operative, soprattutto in relazione ai tempi operativi, alle esigenze di riequilibrare le piante ai fini produttivi e a non omogenee risposte in termini di produttività complessiva. Nocellara del Belice: scarsamente produttiva nell ambiente oggetto della prova. Ha prodotto solo l anno successivo all inizio della prova, con migliori rese nella tesi Potatura minima. Semidana: ha dato i migliori risultati in termini di produttività. Sottoposta alla strategia di potatura minima ha mostrato maggiore regolarità di produzione rispetto alle altre cv. Bosana: La tesi sottoposta a Hedging e Topping ha iniziato a produrre solo al 4 anno di prova, con rese crescenti l anno successivo. La tesi sottoposta a potatura minima ha mostrato minore alternanza e maggiori rese produttive. Fig. 2 Produzioni/pianta nelle diverse tesi sperimentali. Lettere diverse nel medesimo anno di riferimento denotano una significativa differenza statistica (LSD test P=0,05)

5 Conclusioni Bibliografia Pannelli G., Potatura, meglio se rispetta il portamento della pianta. Olivo e Olio, 11/12: Pannelli G., Pandolfi S., Storia della potatura. 6) Vegetazione e prodotto. Gli equilibri decisivi. Olivo e Olio, 10: Pannelli G., La pratica della potatura nel rispetto delle esigenze fisiologiche dell'olivo e di quelle economiche dell'impresa. Atti Aggiornamenti sulle tecniche colturali in olivicoltura. Accademia Nazionale dell'olivo e dell'ollio. Spoleto 3-4 aprile: Pannelli G., Gucci R., Potatura e forme di allevamento dell olivo. Ed. Accademia Nazionale dell Olivo e dell Olio, Spoleto (Collana divulgativa): Gucci R., Cantini C., Pruning and training systems for modern olive growing. CSIRO Publishing. Collingwood (Australia): pp Farinelli D., Onorati L., Ruffolo M., Tombesi A., Mechanical pruning of adult olive trees and influence on yield and on efficiency of mechanical harvesting. Acta Horticulturae, 924: Dias A.B., Peça J.O., Pinheiro A., Long term evaluation of the influence of mechanical pruning on olive growing. Agronomy Journal, 104:

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