Risultati della Ricerca

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1 Risultati della Ricerca Titolo Superamento delle difficoltà della micropropagazione in vitro dell'olivo Descrizione estesa del risultato La sperimentazione, condotta su numerose cultivar di olivo sia di origine geografica del centro Italia quali Maurino, Moraiolo e Frantoio sia del sud Italia quali Cerasuola, Biancolilla Carolea, Cassanese ed altre, ha permesso di evidenziare l importante ruolo della composizione del mezzo colturale in tutte le fasi della micropropagazione. Dal confronto fra il substrato OM ed MSM, caratterizzati da una diversa concentrazione salina e rapporti e livelli diversi fra i singoli componenti, è risultato più efficiente l MSM addizionato di mannitolo. È stato dimostrato il ruolo determinante delle piante madri, donatrici di tessuti, sulla sopravvivenza e sviluppo in vitro degli espianti. Le piante madri allevate in vaso, sotto serra, non possono essere sfruttate più di mesi pena il basso o bassissimo adattamento degli espianti alla condizione di vitro. La sterilizzazione degli espianti è risultata ottimale quando effettuata con ipoclorito di sodio in miscela con l acido cloridrico con il ph della soluzione portato a 6,5-7. Questa tipologia di trattamento sterilizzante ha garantito aumenti significativi della sopravvivenza dei tessuti dopo la sterilizzazione. La presenza di mannitolo nel mezzo di coltura alla concentrazione di 0,1 Molare, è risultata, sia come tipologia di zucchero sia di livello, la più idonea a sostenere un elevata crescita e proliferazione degli espianti. È stato dimostrato che questo polioso svolge nei tessuti un ruolo di tipo trofico-energetico e non osmotico come riportato in letteratura. Dal confronto con il saccarosio, il mannitolo non determina nei tessuti un innalzamento del potenziale di turgore rispetto al saccarosio, perché viene metabolizzato e traslocato nei tessuti e non accumulato; di conseguenza la maggior crescita rilevata negli espianti non ha come motore lo stato osmotico dei tessuti. Dal confronto con livelli superiori di carboidrati, addizionati al mezzo colturale, si è evidenziato che alti livelli di carboidrati non hanno indotto una maggiore proliferazione negli espianti per cui non è economicamente valido addizionare i mezzi colturali di quantità superiori all 0,1 Molare. È stato dimostrato, inoltre, che il mannitolo svolge un ruolo protettivo sui tessuti nei riguardi dello stress ossidativo imposto in vitro; espianti delle cvs Biancolilla e Cerasuola a parità di altre condizioni sperimentali, allevati in mannitolo si presentavano di buona qualità con un attività enzimatica, legata ai processi di ossidazione, inferiore rispetto agli espianti allevati su saccarosio. Infine le piante prodotte con questo protocollo sono risultate dal punto di vista morfologico e produttivo identiche alle piante madri di partenza. I risultati riportati possono essere prontamente utilizzati dagli operatori del settore vivaistico;la messa a punto delle metodologie consente di moltiplicare in vitro numerose cultivar di olivo all interno di un laboratorio di micropropagazione completo di impiantistica e manodopera specializzata. Responsabile del risultato Annarita Leva Via Madonna del Piano, 10, Sesto Fiorentino (Italia) 1/5

2 Tel.: Anno 2010 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO OLIVICOLO-OLEARIO Comparto olivicolo-oleario in generale Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: COMPARTO VIVAISTICO/SEMENTIERO Comparto vivaistico/sementiero TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Piante, coltivazione e produzione primaria (varietà, genetica, coltivazione biologica, agrotecniche, difesa, ecc.) VALUTAZIONE VARIETALE, GENETICA E MATERIALI DI PROPAGAZIONE Valutazione varietale, genetica e materiali di propagazione in generale Parole chiave micropropagazione, olivicoltura Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo Aree interessate Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Provincia Aut. di Bolzano Provincia Aut. di Trento 2/5

3 Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'aosta Veneto Impatto dal punto di vista tecnico ottimizzazione tecniche produttive introduzione di tecnologie innovative Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo Impatto dal punto di vista ambientale altro Presupposti di contesto impianti/attrezzatura/laboratori specifici personale specializzato Soggetti istituzionali da coinvolgere Organizzazioni di produttori Ditte vivaistiche Potenziali utilizzatori Ditte vivaistiche Laboratori di micropropagazione Modalità di diffusione Progetti comuni con ditte vivaistiche Pubblicazioni Leva, A.R.; Briccoli Bati, C. (2010): Miglioramento delle tecniche di propagazione in vitro dell' olivo, Vol. p /5

4 Leva, A.R. (2009): Morphological evaluation of olive plants propagated in vitro through axillary buds and somatic embryogenesis methods, Vol. 3 p Falaroni, C.; Cutino, I.; Petrucelli, R.; Leva, A.R.; Lazzeri, S.; Torzillo, G. (2011): Chlorophill fluorescence tecnique as a rapid tool for in vitro screening of olive cultivars (Olea europaea L.) tolerant to drought stress, Vol. 73 p Titolo del progetto Ricerca ed innovazione per l'olivicoltura meridionale - RIOM Coordinatore del progetto ENZO PERRI Contrada Li Rocchi, RENDE () Tel.: enzo.perri@crea.gov.it Ente finanziatore DISR 5 - Servizio fitosanitario centrale, produzioni vegetali Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Progetto / Ricerca di riferimento Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti: - caratterizzazione del germoplasma olivicolo delle sei regioni dell obiettivo uno; - miglioramento genetico e sanitario di ecotipi di germoplasma di olivo di interesse dell Italia meridionale per produrre accessioni da avviare alla certificazione volontaria; - studio e valorizzazione della biodiversità dell olivo; - caratterizzazione, valorizzazione e miglioramento quali-quantitativo delle produzioni olivicole (olio e olive da mensa); - sviluppo di strategie, agronomiche e tecnologiche, per la riduzione dei costi di produzione; - sviluppo di sistemi di produzione olivicolo-oleari sostenibili per l ambiente; - sviluppo di innovazioni in alcune tecniche colturali (gestione del suolo, nutrizione delle piante, difesa fitosanitaria, ecc.) finalizzate ad incrementi quantitativi e qualitativi della produzione; - analisi di mercato ed analisi economica della filiera; - riduzione dell impatto ambientale dei sottoprodotti dell industria olearia; - maggiore sicurezza alimentare a tutela della salute del consumatore; - studiare e promuovere lo sviluppo delle imprese olivicole multifunzionali per lo sviluppo rurale, in accordo con la nuova politica agricola comune; - sviluppare nuovi modelli di rinnovamento e ristrutturazione degli impianti olivicoli; - studiare le proprietà salutistico-nutrizionali delle olive e degli oli; - studiare le caratteristiche di tipicità degli oli di oliva e sviluppare tecniche per la loro rintracciabilità, anche con l ausilio della Spettroscopia di Risonanza Magnetica. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato 4/5

5 CNR - Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree - IVALSA - Sede Sesto Fiorentino Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5