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- Letizia Corti
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1 Risultati della Ricerca Titolo Effetto antiossidante dei polifenoli dell olio di oliva Descrizione estesa del risultato I risultati ottenuti per quanto riguarda l effetto protettivo dell idrossitirosolo coincubando le cellule con l agente ossidante e con l idrossitirisolo (DPE) hanno evidenziato che il DPE alla concentrazione di 50uM è in grado di inibire il danno al DNA sia nelle cellule HL60 che nei PBMC anche alle più alte concentrazioni di H2O2 testate fino alla concentrazione di 400uM. I risultati ottenuti preincubando le cellule con l agente protettivo ed esponendole poi all agente in grado di indurre un danno ossidativi al DNA indicano chiaramente che sia le HL60 che i PBMC, in questo secondo caso in maniera anche più evidente, mantengono la capacità di resistere al danno genotossico causato dall H2O2 fino a 18 ore dalla rimozione del DPE. Questi dati indicano che l effetto del DPE può essere mediato non soltanto dal suo potere scavenger delle specie reattive dell ossigeno ma può indurre trasformazioni permanenti nelle cellule che sono state esposte. Anche la induzione del danno ossidativo al DNA di linfociti umani determinato dalle specie reattive dell ossigeno prodotte, in maniera più fisiologica, da monociti attivati dal Forbolo Miristato Acetato (PMA), risulta fortemente ridotta dal trattamento con i fenoli derivati dall olio extravergine di oliva e precisamente dall idrossitirosolo, dal tirosolo e dall oleuropeina. Altri composti, strutturalmente simili al DPE, anche essi presenti nell olio e/o nelle olive, hanno effetti di protezione del danno al DNA confrontabili a quelli evidenziati per il DPE. Tutti i composti saggiati sono in grado di inibire il danno al DNA. Per quanto riguarda l entità della protezione nelle cellule di sangue periferico (PBMC) i valori esercitati dai diversi composti oscillano tra il 61 % del DPE-EA e lo 88% del idrossitirosolo-eda. Per quanto riguarda i valori di protezione dallo stesso tipo di danno sulle cellule HL-60 si hanno valori del tutto confrontabili,se si escludono quelli ottenuti con il,tirosolo (25% di protezione) e con il tirosolo-eda (31% di protezione) e con il verbascoside (50%). Risultati ottenuti nella prima fase della ricerca avevano evidenziato la capacità dell idrossitirosolo di indurre apoptosi in cellule tumorali per cui in questa fase si è tentato di stabilire se gli effetti del DPE su proliferazione e apoptosi delle cellule HL60 fosse mediata da due attività enzimatiche con attività chinasica, la proteina chinasi C (PKC) e la fosfatidil-inositolo chinasi (PI3-K). È possibile infatti che il DPE possa stimolare queste attività enzimatiche come è stato dimostrato nel caso di altre molecole anti-ossidanti quali ad esempio le cianidine. A tal fine le cellule HL60 sono state trattate per 72 h con DPE (75 µm) in presenza di due specifici inibitori degli enzimi sopra detti (H-7 e LY inibitori rispettivamente della PKC e della PI3-K). I risultati ottenuti. La presenza di entrambi gli inibitori non riduce la percentuale di cellule apoptotiche indotte dal DPE, al contrario, si è riscontrato un aumento del numero di cellule apoptotiche tardive. Questi risultati dimostrano che le due chinasi prese in considerazione non sono coinvolte negli effetti apoptotici indotti dal DPE. Le stesse conclusioni possono trarsi per quanto riguarda l effetto sulla inibizione della proliferazione indotta da idrossitirosolo. È stata verificata l ipotesi che il meccanismo di induzione dell apoptosi e della inibizione della proliferazione fosse legata ad un effetto pro-ossidante, quale quello che si ottiene utilizzando note sostanze ossidanti ad alte concentrazioni. I risultati ottenuti con un noto antiossidante, quale l acetil cisteina sembrano convalidare l ipotesi, infatti dopo 96 ore dall inizio dell esperimento la inibizione indotta dall idrossitirosolo 100uM veniva ridotta di circa il 50% in seguito al trattamento con acetilcisteina e l apoptosi indotta dall idrossitirosolo alla concentrazione di 50uM veniva annullata a seguito del trattamento con la stessa molecola antiossidante. Tale ipotesi è stata confermata dal trattamento con altri antiossidanti noti quali a-tocoferolo ed acido ascorbico. Si deve ritenere quindi che le specie reattive 1/5
2 dell ossigeno siano comunque coinvolti nel processo apoptotico indotto dal idrossitirosolo, resta da chiarire se il trattamento con idrossitirosolo sia la causa scatenate o sia un effetto comunque presente nel processo apoptotico e che quindi possa verificarsi indipendentemente dallo stimolo che lo ha prodotto. Responsabile del risultato Guido Morozzi Via del Giochetto, Perugia (Italy) Tel.: morozzi@unipg.it Anno 2009 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO OLIVICOLO-OLEARIO Comparto olivicolo-oleario in generale Particolari categorie di prodotti/comparti produttivi: Categorie di ambiti di ricerca: PRODOTTI TIPICI/TRADIZIONALI Prodotti tipici/tradizionali TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE PRODUTTIVE Qualità dei prodotti VALUTAZIONE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI, QUALITATIVE E SALUTISTICHE Parole chiave antiossidanti Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di processo Aree interessate Abruzzo Basilicata Calabria Campania Lazio 2/5
3 Marche Molise Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Impatto dal punto di vista tecnico miglioramento qualità e salubrità dei prodotti Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo Impatto dal punto di vista ambientale salute consumatori Presupposti di contesto altro Soggetti istituzionali da coinvolgere Assessorati agricoltura, ambiente, ricerca Servizi sviluppo agricolo Organizzazioni di produttori Organizzazioni professionali Potenziali utilizzatori Divulgatori Tecnici agricoli Imprenditori agricoli singoli e associati Modalità di diffusione Incontro con tecnici e divulgatori dei Servizi Sviluppo Agricolo regionali Da individuare di concerto con i referenti istituzionali e non che occorre coinvolgere Attraverso convenzioni operative per specifiche attività 3/5
4 Pubblicazioni Non sono presenti Pubblicazioni collegate al risultato _ Titolo del progetto Ricerca ed innovazione per l'olivicoltura meridionale - RIOM Coordinatore del progetto Enzo Perri C/da Li Rocchi Vermicelli, RENDE () Tel.: enzo.perri@entecra.it Ente finanziatore Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MiPAAF Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi Progetto / Ricerca di riferimento Gli obiettivi generali del progetto sono i seguenti: - caratterizzazione del germoplasma olivicolo delle sei regioni dell obiettivo uno; - miglioramento genetico e sanitario di ecotipi di germoplasma di olivo di interesse dell Italia meridionale per produrre accessioni da avviare alla certificazione volontaria; - studio e valorizzazione della biodiversità dell olivo; - caratterizzazione, valorizzazione e miglioramento quali-quantitativo delle produzioni olivicole (olio e olive da mensa); - sviluppo di strategie, agronomiche e tecnologiche, per la riduzione dei costi di produzione; - sviluppo di sistemi di produzione olivicolo-oleari sostenibili per l ambiente; - sviluppo di innovazioni in alcune tecniche colturali (gestione del suolo, nutrizione delle piante, difesa fitosanitaria, ecc.) finalizzate ad incrementi quantitativi e qualitativi della produzione; - analisi di mercato ed analisi economica della filiera; - riduzione dell impatto ambientale dei sottoprodotti dell industria olearia; - maggiore sicurezza alimentare a tutela della salute del consumatore; - studiare e promuovere lo sviluppo delle imprese olivicole multifunzionali per lo sviluppo rurale, in accordo con la nuova politica agricola comune; - sviluppare nuovi modelli di rinnovamento e ristrutturazione degli impianti olivicoli; - studiare le proprietà salutistico-nutrizionali delle olive e degli oli; - studiare le caratteristiche di tipicità degli oli di oliva e sviluppare tecniche per la loro rintracciabilità, anche con l ausilio della Spettroscopia di Risonanza Magnetica. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato 4/5
5 Università degli Studi di Perugia Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato 5/5
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