Programmazione II. Lezione 10. Daniele Sgandurra 19/11/2010.

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1 Programmazione II Lezione 10 Daniele Sgandurra 19/11/2010 1/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

2 Sommario 1 Esercitazione: i File JAR 2 Java 2/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

3 Esercitazione: i File JAR Parte I Esercitazione: i File JAR 3/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

4 Esercitazione: i File JAR Packaging Di Applicazioni Java Spesso è utile raccogliere i file delle classi e altre risorse richieste dal programma (immagini, etc) in un file JAR (Java ARchive). Dopo che il programma è stato impacchettato, si può eseguire direttamente l archivio. Un file JAR è un file zippato che può contenere programmi, componenti (bean) e librerie di codice (es., rt.jar). Oltre alle classi, immagini, etc, il file JAR deve contenere anche un file manifesto che descrive le funzionalità specifiche dell archivio: solitamente, è chiamato MANIFEST.MF e si trova in una sottodirectory META-INF. Esempio: Manifest-Version: 1.0 //righe che descrivono questo archivio Name: Foo.Class //righe che descrivono questo file Name: com/mycompany/mypkg //righe che descrivono questo pacchetto. 4/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

5 Esercitazione: i File JAR Creare un JAR da Shell Spostarsi nella directory bin del progetto Hello: ~$ cd workspace/hello/bin Creare il manifesto: ~/workspace/hello/bin$ emacs Manifest.mf Aggiungere nel manifesto la classe principale (bisogna anche inserire un a capo finale): Main-Class: Hello Creare il JAR: ~/workspace/hello/bin$ jar cvfm Hello.jar Manifest.mf Hello.class Eseguire il JAR: ~/workspace/hello/bin$ java -jar Hello.jar Hello World! 5/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

6 Esercitazione: i File JAR Creare un JAR da Eclipse 6/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

7 Esercitazione: i File JAR Creare un JAR da Eclipse 7/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

8 Esercitazione: i File JAR Creare un JAR da Eclipse 8/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

9 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 9/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

10 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 10/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

11 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 11/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

12 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 12/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

13 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 13/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

14 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse Per vedere il contenuto: jar -tvf Hello.jar 25 Thu Nov 11 09:19:40 CET 2010 META-INF/MANIFEST.MF 519 Wed Nov 03 14:31:14 CET 2010 Hello.class 295 Wed Oct 27 15:40:42 CEST 2010.classpath 364 Wed Oct 27 15:40:42 CEST 2010.project Per estrarre il contenuto: jar xvf Hello.jar inflated: META-INF/MANIFEST.MF inflated: Hello.class inflated:.classpath inflated:.project 14/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

15 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse In alternativa, possiamo creare un file manifest e usare quello. 15/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

16 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 16/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

17 Esercitazione: i File JAR Creare JAR da Eclipse 17/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

18 Java Parte II Java 18/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

19 Esercizio Java Scrivere un programma che verifica se una stringa, inserita dall utente tramite la console, è palindroma. Una stringa è palindroma se è composta da una sequenza di caratteri (anche non alfabetici) che possa essere letta allo stesso identico modo anche al contrario, senza considerare gli spazi (ad es. radar, anna, i topi non avevano nipoti, o mordo tua nuora o aro un autodromo, etc). Il programma deve eseguire il minimo numero di confronti necessari per determinare se la stringa è palindroma. Verificare il corretto funzionamento del programma con: una stringa palindroma di lunghezza pari; una stringa palindroma di lunghezza dispari; una stringa non palindroma di lunghezza pari; una stringa non palindroma di lunghezza dispari; una stringa di lunghezza unitaria (che quindi è palindroma); una stringa di lunghezza zero (che definiamo come palindroma). Suggerimento: usare il metodo substring() (o, meglio, il metodo charat()) della classe String all interno di un ciclo while. 19/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

20 Comando for Java f o r (<inizializzazione >; <condizione >; <incremento>) { <corpo> } <init>: comando di inizializzazione del ciclo; <cond>: guardia del ciclo; <incr>: comando di incremento. i n t totale = 0 ; f o r ( i n t i = 0 ; i < 1 0 ; i++) { totale = totale + i ; } A differenza del C, in Java è possibile (e consigliato) dichiarare la variabile i direttamente dentro il comando for: la i è visibile solo all interno del ciclo. 20/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

21 Esercizio Java Scrivere un programma che calcola le probabilità di vincere alla lotteria. Ad esempio, se si devono indovinare 5 numeri compresi tra 0 e 100, si devono prevedere combinazioni di uscita. In generale, la formula da usare per indovinare k numeri su n è: n (n 1) (n 2) (n k + 1) k Il programma chiede da input i due valori n e k e tramite un ciclo for calcola (e stampa alla fine) le probabilità di vincere. Suggerimento: usare nel comando di inizializzazione del for un variabile i inizializzata a 1 e come guardia controllare che i sia minore o uguale a k e incrementarla ogni volta di 1. Prima del ciclo, dichiarare una variabile lotteryodds inizializzata a 1 che nel ciclo, iterativamente, viene aggiornata opportunamente usando la formula precedente: ad esempio, al primo ciclo verrà moltiplicata e divisa, rispettivamente, per n e 1; al secondo, per (n 1) e 2 e così via, usando le variabili lotteryodds, i e n. 21/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

22 Comando switch Java s w i t c h ( expression ) { c a s e cond1 : code_block_1 ; c a s e cond2 : code_block_2 ;... c a s e condn : code_block_n ; d e f a u l t : code_block_default ; } L esecuzione inizia all etichetta case e confronta il proprio valore con quello che effettua la selezione. Prosegue fino al successivo break oppure fino alla fine dell istruzione switch. Se nessuna etichetta case coincide con il valore della selezione, allora si esegue la clausola default (se presente). Dopo l etichetta case si possono specificare valori interi o costanti enumerate, ma non stringhe. 22/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

23 Java Comando switch: Esempio 1 c l a s s SwitchDemo { 2 p u b l i c s t a t i c v o i d main ( String [ ] args ) { 3 i n t month = Integer. parseint ( args [ 0 ] ) ; 4 s w i t c h ( month ) { 5 c a s e 1 : System. out. println ( January ) ; b r e a k ; 6 c a s e 2 : System. out. println ( F e b r u a r y ) ; b r e a k ; 7 case 3 : System. out. println ( March ) ; break ; 8 c a s e 4 : System. out. println ( A p r i l ) ; b r e a k ; 9 case 5 : System. out. println ( May ) ; break ; 10 case 6 : System. out. println ( June ) ; break ; 11 c a s e 7 : System. out. println ( J u l y ) ; b r e a k ; 12 case 8 : System. out. println ( August ) ; break ; 13 case 9 : System. out. println ( September ) ; break ; 14 case 10: System. out. println ( October ) ; break ; 15 case 11: System. out. println ( November ) ; break ; 16 case 12: System. out. println ( December ) ; break ; 17 d e f a u l t : System. out. println ( I n v a l i d. ) ; b r e a k ; 18 } 19 } 20 } 23/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

24 Esercizio Java Scrivere un programma che simula una semplice calcolatrice. Il programma deve stampare iterativamente un menù con quattro opzioni per effettuare le quattro operazioni matematiche (+, -, *, /) e una quinta per uscire dal programma. Per fare questo, il programma all interno di un ciclo chiede di selezionare un opzione (leggendola da console) e, se non è quella di uscita, chiede di inserire due numeri e li legge; poi, tramite l istruzione switch, il programma esegue l operazione associata all opzione desiderata e ritorna il risultato dell operazione. Nel caso in cui l opzione sia quella di uscita, il programma termina. 24/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

25 Java Istruzioni che Interrompono il Flusso di Controllo Non esiste l istruzione goto in Java. Istruzione break senza etichetta: w h i l e ( years <= 100) { balance += payment ; d o u b l e interest = balance interestrate / ; balance += interest ; i f ( balance >= goal ) b r e a k ; years++; } Il ciclo viene interrotto se si verifica years > 100 all inizio del ciclo oppure balance >= goal. Codice analogo a: w h i l e ( years <= 100 && balance < goal ) { balance += payment ; d o u b l e interest = balance interestrate / ; balance += interest ; i f ( balance < goal ) years++; } dove però la stessa condizione è controllata due volte. 25/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

26 Java Istruzioni che Interrompono il Flusso di Controllo Istruzione break con etichetta: per interrompere cicli multipli nidificati. Esempio: Scanner scanner = new Scanner ( System. in ) ; i n t n ; read_data : w h i l e (... ) // q u e s t a i s t r u z i o n e e e t i c h e t t a t a {... f o r (... ) // i s t r u z i o n e non e t i c h e t t a t a { System. out. println ( Scrivi un numero >= 0 ) ; n = scanner. nextint ( ) ; i f ( n < 0) // non s u c c e d e n u l l a, s i p r o s e g u e b r e a k read_data ; // f a u s c i r e d a l c i c l o r e a d d a t a... } } // dopo i l b r e a k i f ( n < 0) { // g e s t i o n e s i t u a z i o n e non c o r r e t t a } e l s e { // e s e g u e l e l a b o r a z i o n e normale } 26/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

27 Java Istruzioni che Interrompono il Flusso di Controllo Istruzione continue: trasferisce il controllo all intestazione del ciclo più interno. Esempio: Scanner scanner = new Scanner ( System. in ) ; w h i l e ( sum < goal ) { System. out. println ( Scrivi un numero >= 0 ) ; n = scanner. nextint ( ) ; i f ( n < 0) c o n t i n u e ; sum += n ; // non s i e s e g u e s e n < 0 } In un ciclo for: f o r ( count = 1 ; count <= 100; count++) { System. out. println ( Scrivi un numero, 1 per uscire ) ; n = scanner. nextint ( ) ; i f ( n < 0) c o n t i n u e ; sum += n ; // non s i e s e g u e s e n < 0 } Se n < 0, l istruzione continue salta all istruzione count++. 27/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

28 Java e Visibilità dei Nomi Un blocco è una porzione di codice racchiusa tra graffe: { // b l o c c o... } La visibilità del nome di una variabile indica le parti di un programma in cui il nome può essere utilizzato per riferirsi alla variabile. Una variabile dichiarata all interno di un blocco: è visibile solo all interno del blocco stesso e dei sottoblocchi; è visibile solo dal punto della dichiarazione in poi. Vincoli (controllati staticamente dal compilatore): ogni variabile deve essere inizializzata prima del suo utilizzo; non è possibile ridefinire una variabile già definita: neanche se le variabili sono presenti in due blocchi nidificati. 28/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

29 : Esempio 1 Java 1 p u b l i c s t a t i c i n t foo ( i n t x, i n t y ) 2 { 3 i n t ret = 1; 4 i f ( x > 0) { 5 z = 3 ; // non c o r r e t t o : z non a n c o r a d i c h i a r a t a 6 i n t z = x + y ; 7 ret = ret + z ; // ok 8 } 9 r e t u r n ret z ; // non c o r r e t t o : z non v i s i b i l e 10 } 29/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

30 : Esempio 2 Java 1 p u b l i c s t a t i c i n t foo ( i n t x, i n t y ) 2 { 3 i n t q ; 4 q = q + 1 ; // non c o r r e t t o : q non i n i z i a l i z z a t a 5 i n t p ; 6 i f ( x > 0) { 7 p = 5 + x ; 8 } 9 r e t u r n p ; // non c o r r e t t o : p non sempre i n i z i a l i z z a t a 10 } 30/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

31 : Esempio 3 Java 1 p u b l i c s t a t i c v o i d main ( String [ ] args ) 2 { 3 i n t n ; { 6 i n t k ; 7 i n t n ; // e r r o r e : non p o s s i b i l e r i d e f i n i r e n i n un b l o c c o n i d i f i c a t o 8 } 9 } 31/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

32 Java Struttura dati che memorizza un insieme di valori dello stesso tipo. Si accede a ciascun valore mediante un indice intero: es., se a è un array di interi, allora a[i] definisce l intero nella i-esima posizione. Dichiarazione: i n t [ ] a ; // d i c h i a r a z i o n e s e n z a i n i z i a l i z z a z i o n e a = new i n t [ ] ; // c r e a un a r r a y d i 100 i n t e r i Le voci dell array sono numerate da 0 al valore (max - 1). Esempio: i n t [ ] a = new i n t [ ] ; f o r ( i n t i = 0 ; i < ; i++) a [ i ] = i ; // r i e m p i e l a r r a y con v a l o r i da 0 a 99 32/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

33 Inizializzare gli Java Java definisce una scorciatoia per creare e inizializzare gli array: i n t [ ] smallprimes = { 2, 3, 5, 7, 11, 13}; È possibile anche inizializzare un array anonimo: new i n t [ ] { 17, 19, 23, 29, 31, 37}; Utile se si vuole assegnare nuovi valori ad un array già esistente senza creare una nuova variabile: smallprimes = new i n t [ ] { 17, 19, 23, 29, 31, 37}; Codice analogo a: i n t [ ] anonymous = new i n t [ ] { 17, 19, 23, 29, 31, 37}; smallprimes = anonymous ; 33/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

34 Copiare gli Java È possibile anche copiare una variabile array in un altra: a questo punto, entrambe le variabili fanno riferimento allo stesso array: i n t [ ] luckynumbers = smallprimes ; luckynumbers [ 5 ] = 12; // adesso anche smallprimes [ 5 ] contiene 12 Per copiare tutti gli elementi di un array in un altro si può usare il metodo arraycopy() della classe System: System.arraycopy(from, fromintex, to, toindex, count). Ad esempio, il programma seguente: i n t [ ] smallprimes = { 2, 3, 5, 7, 11, 13}; i n t [ ] luckynumbers = {1001, 1002, 1003, 1004, 1005, 1006, 1007}; System. arraycopy ( smallprimes, 2, luckynumbers, 3, 4) ; f o r ( i n t i = 0 ; i < luckynumbers. length ; i++) System. out. println ( i + : + luckynumbers [ i ] ) ; stampa: 0: : : : 5 4: 7 5: 11 6: 13 34/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

35 Il Ciclo for each Java Introdotto con JDK 5.0. Non si usano indici per scorrere gli array. Sintassi: f o r ( variabile : collezione ) istruzione Esempio: f o r ( i n t element : a ) System. out. println ( element ) ; analogo a: f o r ( i n t i = 0 ; i < a. length ; i++) System. out. println ( a [ i ] ) ; 35/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

36 Esercizio Java Scrivere un programma che crea un array di interi con valori compresi tra 2 e n (valore passato da riga di comando o console). Il programma implementa il metodo del crivello di Eratostene per generare i numeri primi: per ogni elemento i-esimo dell array, settare a -1 tutti gli elementi di posizione j (j > i) il cui valore è multiplo dell elemento considerato. Alla fine stampare tutti e solo i numeri dell array il cui valore è diverso da -1 (che saranno numeri primi) preceduti da un numero progressivo (che parte da 1). Es: 1) 2 2) 3 3) 5 4) 7 5) 11 6) 13 7) 17 8) 19 9) 23 10) /37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

37 Riferimenti Java [1] Core Java 2. Vol. 1: Fondamenti (Cap. 3). Horstmann Cay S., Cornell Gary. 37/37 Programmazione II Lezione 10 19/11/2010

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