Il territorio ibleo nella cartografia storica

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Gaetano Buono
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2 CATALOGO DELLA MOSTRA DOCUMENTARIA SCHIZZI DI COLORE Il territorio ibleo nella cartografia storica Un territorio, 10, 100,1000 mappe per rappresentarlo, una moltitudine e di utilità diversa quelle prodotte dai cartografi per rappresentare il territorio di una Nazione e quelle prodotte dai periti di un Tribunale per redigere una perizia di causa civile, ma tutte finalizzate per dare una dimensione fisica ad un territorio in movimento. La mostra si compone di cartografie appartenenti a diversi fondi archivistici (Tribunale di Modica e Ragusa, Prefettura di Ragusa, Contea di Modica) per offrire al visitatore una visione del territorio e dell ambiente che lo circonda nello scorrere dei decenni, ma contemporaneamente per essere un veicolo di arricchimento culturale anche per le nuove generazioni. Gli Schizzi non sono soltanto il territorio ma possono rappresentare molte cose. Possono rivelare moltissimo del suo autore e di come esso vede la realtà che ci circonda. In fondo è questo lo scopo di una cartografia sia essa terrestre, marina, geologica o aeronautica. E sarà questo lo scopo che anima questa mostra, nella quale si possono anche vedere nuovi metodi di strumenti didattici (dall 700 al 900), utili a fornire uno spaccato sullo stato della cartografia storica. Utile a ribadire l importanza

3 imprescindibile delle carte come fonti documentarie per tracciare la nostra storia.

4 Le Mappe del Catasto Borbonico 1 Nel 1820 il governo del Regno delle Due Sicilie conferì al marchese Vincenzo Mortillaro l incarico a procedere alla definizione della Rettificazione del catasto fondiario, cioè al completamento delle operazioni catastali in Sicilia con il relativo supporto cartografico. A distanza di quasi due secoli, la Regione Siciliana, le riporta in vita con la mostra e la pubblicazione Le Mappe del Catasto Borbonico di Sicilia.. Territori comunali e centri urbani nell archivio cartografico Mortillaro di Villarena ( ) 1 Le Mappe del Catasto Borbonico di Sicilia. A cura di Enrico Caruso e Alessandra Nobili

5 Pianta del Comune di Biscari, Antonino Salmè, perito agrimensore s.d. (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

6 Pianta del Comune di Chiaramonte, Anonimo, s.d. - (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

7 Pianta del Comune di Comiso, Anonimo, s.d. - pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia) (Dalla

8 Schizzo della divisione del fabbricato della Comune di Monterosso, Anonimo, s.d. - (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

Schizzo lineare del territorio di Pozzallo, Giuseppe Surdi, 1852

9 Schizzo lineare del territorio di Pozzallo, Giuseppe Surdi, (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

10 Schizzo topografico del territorio di Ragusa, Anonimo, s.d. - (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

11 Schizzo del territorio di Vittoria, Francesco Platania, agrimensore, (Dalla pubblicazione Le mappe del catasto borbonico di Sicilia)

12 Le Mappe nei volumi della Contea di Modica L Archivio 2 della contea di Modica, essendo andato distrutto nel 1447 quello più antico, documenta l attività amministrativa e finanziaria degli uffici comitali locali dall inizio del sec. XVI. Nel XV secolo il sito dell'attuale Pozzallo era conosciuto dai naviganti per le sorgenti di acqua chiamate di "Pozzofeto" e della "Senia", in quei tempi tanto famose da essere segnalate sui Portolani e sulle carte nautiche per il rifornimento delle scorte d'acqua dei navigli. Quando i Chiaramonte, Conti di Modica, vi costruirono un Caricatore, considerato il secondo per importanza della Sicilia dell epoca, cioè un complesso di magazzini sulla costa completo di pontili e scivoli per l'imbarco delle merci sui velieri, si rese necessaria anche la costruzione di strutture per la sua difesa; agli inizi del XV secolo il re Alfonso V d'aragona autorizzò il conte Giovanni Bernardo Cabrera a costruire, dietro sua richiesta, una torre di difesa che da lui prese il nome: Torre Cabrera. La struttura risultò molto imponente e di grande importanza militare per l'avvistamento preventivo dei velieri pirata che in quel tempo miravano spesso ai magazzini del Caricatore, sempre colmi di grano che, imbarcato a Pozzallo, raggiungeva i più lontani porti del Mediterraneo. Nella Torre prestavano servizio soldati e artiglieri e sulle sue terrazze vi erano piazzati cannoni di diverso calibro, mentre dei cavalieri sorvegliavano la costa. I criminali o i 2 Cenni sull archivio della contea di Modica, in Rassegna degli Archivi di Stato XXXVIII, 1978, 1-3, pp.33-42

13 prigionieri saraceni catturati, spesso venivano giustiziati in una camera particolare, ancor oggi visibile, situata proprio sugli scogli, dove i detenuti venivano incatenati e poi uccisi per annegamento dalle acque innalzatisi con l'alta marea. Nelle volte a crociera di qualcuna delle sale, adibite a residenza del castellano, o del Conte, spiccano gli stemmi scolpiti raffiguranti il blasone della nobile famiglia catalana dei Cabrera. Attorno alla Torre Cabrera si sviluppò il primo agglomerato urbano di Pozzallo, costituito in un primo tempo da poche centinaia di persone fra soldati e pescatori. Nel 1693 una parte della Torre crollò in seguito al terribile. In parte fu ricostruita applicando alcune modifiche al progetto originale. Oggi la torre è Monumento Nazionale ed è raffigurata sullo stemma della città di Pozzallo. Per una questione estetica, alcune finestre originali sono state ricostruite totalmente attenendosi il più possibile alla forma originale.

14 Pianta della Fortezza del Pozzallo. Disegno dell ing. Natale Bonajuto. Modica 24 agosto Archivio della Contea di Modica

15 Mappa di Pozzallo, a firma dell arbitro Biagio di Falco. 27 marzo Archivio della Contea di Modica

16 Le Mappe nell Archivio Statella ( ) L Archivio Statella acquistato dall Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, fu trasferito nel 1994 presso l Archivio di Stato di Ragusa per la presenza di carteggio relativo a diversi feudi (Cassaro, Monastiri, Mongiolino, Spaccaforno) ubicati nel versante nord-orientale e in quello sud orientale degli iblei. L archivio comprende documentazione in copia a partire dal Duecento e in originale dal 1315.

17 Pianta topografica dei confini del Feudo di Fuorporto dell illustre marchese di Sortino e del Feudo di Muscà del principe di Cassaro, [s.d.]. Archivio Statella

18 Schizzo topografico dei Feudi: Fuorporto, Serro Pilato, Mascà, Serro Prunello, lo Stato di Ferla, lo Stato di Cassaro nella contesa tra il marchese di Sortino e il principe di Cassaro, Archivio Statella

19 Le Mappe nelle perizie Ragusa ( ) Archivi giudiziari del Tribunale di Modica e 3 Le testimonianze archivistiche dell amministrazione della giustizia incominciano con la Restaurazione, durante la quale l ordinamento giudiziario siciliano fu regolamentato da Ferdinando I, re delle Due Sicilie con la legge organica dell ordine giudiziario pè reali domini oltre il Faro del 7 giugno 1819, n. 1612, successivamente integrata dai rr.ff. nn. 289 e 290 del 17 ottobre e del 13 novembre 1821, con cui furono istituiti i giudici supplenti nei comuni che non erano capoluoghi di circondario. Di tale periodo si conserva la documentazione dei Giudicati di Circondario, della Gran Corte Criminale di Siracusa. Con l Unità d Italia l ordinamento giudiziario fu disciplinato dal r.d. 6 dicembre 1865, n Tale documentazione comprende il carteggio del Tribunale di Modica ( ) di cui fanno parte le perizie 3 Archivi Italiani Archivio di Stato Ragusa e Sezione di Modica, Anna Maria Iozzia, Beta Gamma, Viterbo, 2008

20 Pianta topografica dei Fondi: Cava di Fazio, Boschetto, Maito, Coste Fasana e Casamaccio dell Opera del SS. della Madre Chiesa di San Giorgio di Modica, Archivio Tribunale di Modica

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