DISCIPLINARE INTERNO DISTRETTI CACCIA DI SELEZIONE (SPECIE CAPRIOLO)

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1 atc fr1 DISCIPLINARE INTERNO DISTRETTI CACCIA DI SELEZIONE (SPECIE CAPRIOLO) Il presente disciplinare, approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C.FR/1 in seduta , regola il funzionamento dei Distretti di selezione del capriolo (1-Valcomino, 2-Veroli, 3-Guarcino), già costituiti ai sensi del Regolamento Provinciale per la Gestione Faunistica e Venatoria dei Cervidi e Bovidi e s.m.i. n. 22 del , ferma restando la validità dello stesso Regolamento fino ad eventuali successive norme della Regione Lazio e di quanto disposto in materia dal Calendario Venatorio regionale nel tempo vigente. Art. 1) Il Distretto è un organismo gestito dall A.T.C.FR/1 e strutturato in: - capo Distretto, prescelto ogni anno dall A.T.C. medesimo e può essere rinnovato; - assemblea dei selettori, avente funzione consultiva per fornire pareri al capo Distretto; - dal/i vice capo/i Distretto o coordinatore/i di Distretto nominato/i dall A.T.C.FR/1 su proposta del capo Distretto. Il Distretto è costituito da una porzione di territorio dell A.T.C.FR/1, definito, secondo valutazioni tecnicoscientifiche, in base alla vocazionalità della specie capriolo e validato dall ISPRA nei Piani annui di gestione di detta specie. Sono iscritti al Distretto i cacciatori con residenza venatoria presso l A.T.C.FR/1 e abilitati alla gestione del capriolo dopo la frequentazione di appositi corsi a tal fine organizzati dallo stesso A.T.C.FR/1 ovvero da altre istituzioni purché conformi per materie, durata, esami finali e quant altro alle direttive dell ISPRA. I cacciatori abilitati in altri corsi, ove sussistano le condizioni di recettività, possono essere iscritti dopo verifica della documentazione attestante quanto al punto precedente ovvero dopo il superamento di un test d ingresso. Per l assegnazione dei capi di prelievo e delle postazioni, l A.T.C.FR/1 procede all approvazione di una graduatoria di merito dei selettori, predisposta dalla Commissione Prelievi Selettivi (CPS), prevista dal Regolamento provinciale, mediante attribuzione di un punteggio come appresso, sentiti i capi Distretto: PUNTI a) Voto dell esame di abilitazione espresso in trentesimi b) Per ogni anno di iscrizione al Registro dell ATC 3 c) Per ogni anno di anzianità di abilitazione 2 d) Per ogni anno di assegnazione allo stesso Distretto 4 1

2 e) Residenza anagrafica in uno dei Comuni dell ATC 5 f) Residenza in uno dei Comuni compresi nel Distretto, in alternativa al punto e) 6 Fatte salve le più gravi sanzioni previste dal Regolamento provinciale e dagli atti attuativi successivi, si applicano, inoltre, le seguenti sanzioni: g) Per ogni infrazione comportamentale segnalata dal capo Distretto -3 h) Per ogni infrazione per erroneo abbattimento oggettivamente scusabile -3 i) Infrazione ripetuta per due anni consecutivi -6 l) Per ogni infrazione segnalata dal capo Distretto e ritenuta grave a giudizio insindacabile dell A.T.C.FR/1-10 In via transitoria e, comunque, se necessario, l A.T.C. può disporre diversamente l assegnazione dei capi di prelievo e delle postazioni. Art. 2) Il selettore è obbligato a segnalare gli spari sentiti durante l appostamento con indicazione almeno approssimativa del punto di provenienza e con annotazione immediata a margine del foglietto di rientro dalla cacciata e non solo sul retro del foglietto di uscita. La mancata segnalazione per colpa grave comprovata darà luogo a n. 3 punti di penalizzazione (precedente lettera g). Il capo Distretto ed il/i vice capo/i Distretto o coordinatore/i di Distretto verificano il corretto posizionamento dei libretti di uscita e tesserini all interno delle auto, nonché verificano il comportamento dei selettori, anche a distanza, tramite binocolo o altra attrezzatura idonea, segnalando eventuali comportamenti non conformi che verranno denunciati subito agli organi deputati al controllo e dall A.T.C.FR/1. L omissione accertata di denuncia comporta provvedimenti dell A.T.C. a carico del responsabile del comportamento omissivo. Art. 3) Sulla base dei Piani annuali di gestione, delle caratteristiche dimensionali, orografiche e territoriali, per ragioni di sicurezza e di gestibilità complessiva, la CPS, sentiti i capi Distretto, indica un numero massimo di selettori operativi, per ogni stagione venatoria, tenuto anche conto della temporanea inutilizzabilità di alcune postazioni. L A.T.C.FR/1 può, a suo insindacabile giudizio, provvedere ad immettere nei Distretti saturi di iscritti, altri iscritti anche in base alle disponibilità nel tempo sopravvenute. Art. 4) Qualora la CPS ritenga necessaria l attribuzione nominativa delle postazioni, la stessa verrà effettuata come segue: si provvede in assemblea, con le cartografie riportanti le postazioni numerate; il selettore può essere rappresentato da altro selettore delegato; 2

3 si procede alla scelta secondo punteggio; a parità di condizioni, il proprietario del terreno ha priorità di scelta della postazione; qualora non ricorrano le condizioni di cui al precedente punto si procede a sorte. Le postazioni rimangono assegnate, salvo rinuncia e salva diversa e motivata assegnazione dell A.T.C.FR/1, a suo insindacabile giudizio, sentito il capo Distretto. Eventuali altane o postazioni impiantate dal selettore, potranno essere utilizzate dal subentrante. Art. 5) Al solo fine del miglioramento ambientale, il selettore assegnatario di una postazione potrà promuovere, d intesa con il capo Distretto, interventi agricoli a perdere ed a sue spese, con il consenso del proprietario/conduttore del terreno, responsabilizzandolo sui rischi di uccisione di piccoli e verificando che ciò non avvenga nei periodi di sfalcio. Art. 6) Il capo Distretto si riserva ogni anno, sulla base dell esperienza maturata, di proporre all ATC FR1 come modificare il posizionamento delle postazioni entro maggio di ciascun anno, soprattutto per garantire ed assicurare la sicurezza e l incolumità. Al tempo stesso e per lo stesso motivo, occorre che il capo Distretto indichi le postazioni per le quali risulti necessaria la realizzazione di una postazione di tiro rialzata da terra. Art. 7) Sono ammesse le riassegnazioni temporanee di postazioni dopo aver effettuato un numero minimo di uscite (5) senza aver avvistato il/i capo/i assegnato/i, ovvero per motivi di temporanea inutilizzabilità (ad esempio lavorazioni agricole con trasformazione da campo a maggese), d intesa con il capo Distretto, motivando la richiesta. Il capo Distretto, proporrà all A.T.C.FR/1 la nuova postazione per l assegnazione temporanea. Art. 8) In caso di eventi di particolare gravità, soprattutto se lesivi della cultura gestionale faunistica selettiva e del rapporto fiduciario che necessariamente deve esistere tra ATC e Distretto/selettori, il capo Distretto potrà chiedere all ATC, motivandola, la cancellazione di singoli selettori dagli elenchi di Distretto. Art. 9) Per le spese di funzionamento e per quelle impreviste necessarie a migliorare il funzionamento del Distretto, è ammesso l auto finanziamento con la costituzione di un fondo a mezzo di quote annuali versate dai selettori. Il capo Distretto dovrà rendicontare annualmente l utilizzo di tali quote all A.T.C.FR/1. Art. 10) Per la verifica dei capi abbattuti e/o per una valutazione scientifica, i selettori si impegnano a mantenere il trofeo dell animale abbattuto (imbalsamato o anche solo scarnificato con la parte del cranio e la mandibola), nonché la mandibola in caso di C0 o femmine, e di metterla temporaneamente a disposizione per manifestazioni o studio. 3

4 Art. 11) Al fine di facilitare le operazioni di controllo da parte degli agenti e dei capi Distretto si fa obbligo di inserire il secondo tagliando di fine caccia nella stessa cassetta dove è stato inserito il primo di inizio caccia. Art. 12) È obbligatoria, ai fini della partecipazione al Piano di prelievo, salvo assenze motivate da impedimenti oggettivi, per tutti gli iscritti al Distretto la partecipazione alle sessioni di censimento organizzate nel Distretto di appartenenza; l assenza, ritenuta ingiustificata dal capo distretto è sanzionata con una penale di 2 punti. La partecipazione ai censimenti negli altri Distretti dell A.T.C.FR/1 è facoltativa e dà diritto ad 1 punto per ogni sessione (si intende per sessione il turno di censimento). Art. 13) Ove occorrano prestazioni d opera per realizzare specifiche finalità, esse sono assegnate dal capo Distretto, in relazione alla dichiarata disponibilità di date e orari, a rotazione tra gli iscritti al Distretto stesso e danno diritto a 2 punti per ogni prestazione. Art. 14) La partecipazione alle assemblee ed alle attività di Distretto è obbligatoria, salvo giustificato motivo valutato dal capo Distretto; la ripetuta non partecipazione alle stesse può essere motivo di cancellazione dal Distretto. Il selettore dovrà effettuare un numero minimo di almeno cinque uscite in ognuno dei periodi di prelievo (estivo e invernale); il non rispetto del minimo delle uscite, fatti salvi giustificati motivi, sarà motivo di cancellazione dal Distretto. CACCIA DI SELEZIONE CAPRIOLO MEMORANDUM 1. Prima di iniziare l attività nella giornata prescelta, il cacciatore selettore deve inviare, almeno 48h prima e, comunque, entro e non oltre 24h (delibera 140/2014), una mail a: poliziaprovinciale@provincia.fr.it atcfr1selezione@libero.it comunicando la giornata di caccia prescelta. esempio: Cacciatore Rossi Mario nr iscrizione XX-ZZZ Distretto: data uscita / / Posta nr. Targa auto xx xxx xx 4

5 2. Depositare nella cassetta apposita la prima parte del foglietto delle uscite su cui è scritto DEPOSITARE ALL USCITA, compilata in ogni parte. 3. Lasciare sul cruscotto della macchina la seconda parte del foglietto delle uscite su cui è scritto DEPOSITARE AL RIENTRO, compilata in ogni parte. 4. Effettuare gli spostamenti (da auto a postazione e viceversa) esclusivamente con la carabina scarica e nel fodero. 5. Rimanere in prossimità della postazione assegnata (è vietato e sanzionato effettuare la cerca). 6. Al rientro, la seconda parte del foglietto delle uscite su cui è scritto DEPOSITARE AL RIENTRO, compilata in ogni parte, deve essere depositata nella cassetta; in particolare, per gli avvistamenti del lupo e del cervo vale l ascolto, indicando direzione e distanza approssimative. 7. La matrice deve essere compilata in ogni parte a memoria delle uscite effettuate. 8. In caso di abbattimento: - lasciare trascorrere min dallo sparo; - portarsi sul luogo dell abbattimento prudentemente con carabina carica (prendere sempre punti di riferimento prima di spostarsi); - apporre la fascetta all orecchio sinistro del capriolo (segnando per asportazione la data); - a casa effettuare tutti i rilievi biometrici (scheda di prelievo allegata). 9. In caso di ferimento dell animale, marcare l anchuuss (luogo esatto dove è stato colpito il capriolo) con qualcosa di visibile, non camminare su eventuali tracce di sangue, avvertire il capo distretto per l attivazione del recupero 5

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