Allegato al Documento per la Contrattazione Territoriale Confederale 2018

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1 Allegato al Documento per la Contrattazione Territoriale Confederale 218 ANALISI DI ALCUNI INDICI DI ANDAMENTO DELLA FINANZA DI COMUNI E PROVINCE DELL EMILIA ROMAGNA Per una corretta interpretazione degli allegati riguardanti indicatori dell'andamento della finanza degli Enti Locali della nostra Regione (indicatori fra i più significativi, anche se non gli unici possibili da selezionare) va preliminarmente considerato il contesto economico-finanziario che ha segnato l'ultimo decennio. La finanza locale, in particolare quella comunale e ancor di più quella provinciale, ha alle spalle anni di tagli ingentissimi e di misure di austerità che hanno inciso nel profondo, comprimendo l'autonomia delle amministrazioni; anni di restrizioni e vincoli in particolare sugli investimenti che hanno depresso i nostri territori e ridotto, come non mai, la possibilità di realizzare opere. A questo si è aggiunto l'effetto del blocco del turn over del personale, diminuito in molti Enti anche nell'ordine del 2%. Negli ultimi anni il "fiscal compact" è stato principalmente conseguito con una riduzione degli investimenti in particolare degli Enti Locali. Anche in Emilia-Romagna il dato è eclatante: in 1 anni gli investimenti pagati dai Comuni (in conto competenza più in conto residui) sono passati dai mln del 27 a 642 mln del 216 e quelli delle Province da 5 mln a 142 mln. Il crollo complessivo è del 62%. Nel 216 c'è una leggera inversione, con una crescita degli investimenti sul 215 del 9,8% per i Comuni e del 6% per le Province. Questo spiraglio di ripresa si spiega con il primo parziale superamento, nel 216, della logica del patto di stabilità. Sarà molto utile verificare i consuntivi del 217, perché su quest'anno potrebbe/dovrebbe avere agito il passaggio strutturale al pareggio di bilancio, riaprendo, potenzialmente, maggiori margini per gli investimenti. Di converso in questi ultimi 1 anni nella nostra Regione la spesa corrente dei Comuni registra una sostanziale tenuta, con scostamenti tra valori massimi e minimi del 8%. Sarebbe molto sbagliato valutare la tenuta della spesa corrente (considerata "cattiva" nella vulgata comune) in contrapposizione al crollo della spesa per investimenti (viceversa considerata "buona"). Non va mai trascurato che la spesa corrente dei Comuni è l'ammontare delle risorse per il funzionamento della struttura e soprattutto sono le risorse per i servizi erogati per ciascun cittadino da cui dipende molto del modo di essere e di vivere delle comunità locali. 1

2 La tenuta dei servizi, attraverso la continuità, perlomeno in valore assoluti, della spesa corrente, è un risultato che va ascritto anche alla nostra azione negoziale; consapevoli che in questi anni durissimi i crescenti e nuovi bisogni necessiterebbero di risposte ben più ampie. Un indicatore, che pur avendo un consistente peso nell'allocazione delle risorse dei Comuni è scarsamente presente nella documentazione attestante la nostra contrattazione, è quello riguardante le spese per rimborso prestiti. Negli ultimi 1 anni i Comuni E.R. per rimborsare prestiti hanno impiegato risorse pari a circa il 6% di quelle indirizzate contestualmente agli investimenti. E' stata un'operazione rilevantissima, che in molti Enti è stata concretizzata anche con l'alienazione, da noi generalmente osteggiata, di partecipazioni comunali, anche strategiche, in società di servizi. In questo periodo l'indice di indebitamento (rapporto tra debito e entrate correnti) dei Comuni E.R. si è mediamente ridotto di circa 3 volte. Contemporaneamente in Italia Comuni e Province hanno ridotto i debiti per mld 22 (2% del monte) e le amministrazioni centrali l'hanno accresciuto del 42%. La tabella relativa alle entrate tributarie pro capite che analizza i 13 Comuni E.R. con popolazione superiore ai 5. abitanti (è possibile la valutazione fino al 215 solo per ogni singolo Comune e non come media ponderata) rileva uno scarto molto consistente di incremento nell'anno 214, con valori che da lì si mantengono costanti fino al 216. Il dato 214 è verosimilmente spiegabile con un accentuarsi dello sforzo fiscale degli enti (anche se nei nostri accordi per il 214, nella grande maggioranza, si prevede il blocco dei tributi locali), ma rilevantissimo è l'effetto del passaggio da tariffa a tassa della raccolta e smaltimento rifiuti allocata obbligatoriamente tra le entrate tributarie a partire dal 213 e particolarmente rilevabile dal 214. Nel 216 la pressione tributaria media pro capite (addizionale Irpef, Imu, Tasi ecc.), di origine comunale, per i cittadini dell'emilia-romagna è di 72 euro, con punta più elevata in provincia di Rimini con 88 euro (redditi residenti bassi, ma milioni di presenze turistiche, imposta di soggiorno ecc.) e livello più basso nella provincia di Reggio Emilia con 649 euro (realtà dove generalmente le aliquote dell'addizionale Irpef sono sensibilmente più basse). La pressione tariffaria pro capite 216 (essenzialmente il costo per l'utenza dei servizi a domanda individuale) è di 7 euro, con massima in provincia di Forlì-Cesena con 93 euro e minima a Ferrara con 38 euro. La pressione tariffaria bassa potrebbe significare non un servizio più economico per i cittadini ma anche una vera e propria mancata offerta di servizi. N.B. gli ultimi 2 indicatori non sono contenuti nelle tabelle ma vengono riassunti a miglior completamento del quadro della finanza comunale in Emilia-Romagna. Bologna, 12 dicembre 217 2

3 COMUNI DAI COMUNI ER (in MILIONI di euro) , Dal 211 al 216 il totale degli Investimenti pagati dalle Unioni è di 112,8 Milioni DAI COMUNI ER (MLN) milioni di euro , anni di riferimento

4 PROVINCE DALLE PROVINCE IN ER (in MILIONI di euro) , , , , , , ,6 DALLE PROVINCE IN ER (MLN) ,2 497,6 milioni di euro ,5 134,2 19,8 236,1 285, anno di riferimento

5 COMUNI TOTALE SPESA CORRENTE PAGATA DAI COMUNI ER (in MILIARDI di euro) 216 3, , , , , , ,45 TOTALE SPESA CORRENTE PAGATA DAI COMUNI ER (MLD) miliardi di euro 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1,5 4,17 3,96 3,98 3,98 3,68 3,82 3, anni di riferimento

6 COMUNI TOTALE SPESE PER RIMBORSO PRESTITI PAGATI DAI COMUNI ER (in MILIONI di euro) , , , , , , ,3 TOTALE SPESE PER RIMBORSO PRESTITI PAGATI DAI COMUNI ER (MLN) milioni di euro ,7 45,9 496,8 44,5 362,2 376,2 411, anni di riferimento

7 ENTRATE TRIBUTARIE PROCAPITE NEI 13 COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE AI 5. ABITANTI IN ER (42,5% TOT.POPOLAZIONE) PIACENZA 742,9 755,9 767,8 659,6 673,7 PARMA 772,8 782,8 872,1 76,6 738,6 REGGIO EMILIA 744, 728,7 793,3 678,8 577,2 MODENA 778,8 779, 81,1 696,6 672,9 CARPI 59,8 745,9 77,4 618,6 593, BOLOGNA 939,4 973,2 962,8 848,2 987,3 IMOLA 657,6 644,6 645,8 54,3 527,9 FERRARA 885,2 855, 821, 715,2 597,7 RAVENNA 769,8 75,9 777,2 493,4 626,3 FAENZA 627, 643,6 687,1 417,9 62,2 CESENA 644,4 624,8 698,9 589,6 554,5 FORLI' 831,2 737,7 72,5 63,3 591, RIMINI 822,6 817, 841,5 772,4 599,2 ENTRATE TRIBUTARIE = ADDIZIONALE IRPEF, IMU, TASI, TARI, IMPOSTA PUBBLICITA', IMPOSTA SOGGIORNO, CONTRIBUTO DI SBARCO