AVVISO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI E/O INIZIATIVE DI SVILUPPO TERRITORIALE NELL AMBITO DI AZIONI DI RETE LOCALE ORIENTATE ALLA SOSTENIBILITÀ
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- Martino Salvatori
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1 AVVISO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI E/O INIZIATIVE DI SVILUPPO TERRITORIALE NELL AMBITO DI AZIONI DI RETE LOCALE ORIENTATE ALLA SOSTENIBILITÀ Premessa Il presente avviso nasce dalla volontà di definire indirizzi in grado di orientare le amministrazioni locali nella progettazione e nella individuazione di strategie e interventi finalizzati allo sviluppo economico sociale e culturale del territorio secondo le logiche della sostenibilità, della sovracomunalità e della concertazione tra soggetti pubblici e privati, all interno di azioni di rete locale. A titolo sperimentale si vogliono incentivare e promuovere interventi all interno di zone omogenee della provincia di Bergamo. Operare in aree omogenee, insieme agli strumenti di programmazione negoziata, ha come presupposto lo sviluppo dello cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Si ritiene particolarmente significativo promuovere uno sviluppo locale di tipo partecipativo che, attraverso la concertazione fra soggetti del settore pubblico e privato della società civile, possa favorire la nascita di progettualità significative ed efficaci per lo sviluppo della comunità bergamasca. Si richiama in tal senso l art. 1 dello Statuto provinciale secondo cui la Provincia di Bergamo esercita le proprie funzioni con finalità di servizio ai Comuni, alle Associazioni dei Comuni, alle Unioni dei comuni, e delle Comunità Montane, supportando la collaborazione fra gli enti del suo territorio e favorendo altresì l incontro e il confronto degli stessi con le forze sociali, politiche, economiche, culturali e delle realtà del volontariato operanti sul territorio. Al fine di rispondere alle finalità di cui sopra, la Provincia di Bergamo intende promuovere e, nei limiti della disponibilità delle risorse economiche disponibili, sostenere progetti e/o iniziative di sviluppo locale che rispondano ai criteri di indirizzo di seguito dettagliati. La sostenibilità come leva dello sviluppo locale Già da molti anni, il tema della sostenibilità è posto al centro di ogni azione e politica pubblica, sulla scia di documenti politici e normativi dell Unione europea che lo assumono quale obiettivo prioritario e a carattere trasversale. Di rimando, esso dovrebbe trovare concretezza e materiale attuazione anche a livello locale. Fatte tali premesse, il presente bando intende valorizzare, promuovere e consolidare pratiche (ambientali, economiche, sociali) di condivisione di risorse, servizi e buone pratiche, attivati attorno al tema della sostenibilità. Attraverso una serie di azioni, a carattere informativo, formativo, ma anche tecnico-operativo e di creazione e diffusione di buone pratiche, si intende sostenere, promuovere e valorizzare una cultura della sostenibilità e innescare un circolo virtuoso che riavvii l economia locale e l azione pubblica secondo nuovi modelli di sviluppo. Le azioni combineranno dunque implementazione delle attività nel settore ambientale e agro-alimentare, con il supporto al settore turistico-culturale e con la valorizzazione di una dimensione solidale e ambientale dell economia e del lavoro. 1
2 L obiettivo del presente avviso è dunque di contribuire all avviamento, a partire dalla sostenibilità, di un generale ripensamento dell economia locale, e porre le basi per un nuovo sviluppo, armonico e sostenibile, del territorio. L impatto ultimo cui mira il presente bando è l attivazione di un circolo virtuoso, di uno strumento innovativo a garanzia della governance territoriale sostenibile. La rete territoriale: soggetti proponenti, promotori e attuatori I progetti possono essere presentati da soggetti capofila di reti territoriali già costituite, i cui enti capofila siano Comuni, Associazioni dei Comuni, Unioni dei comuni, e Comunità Montane. La rete deve essere formalizzata attraverso la stipula di accordi di partenariato tra i diversi soggetti. I progetti e le iniziative possono altresì essere presentati da enti locali singoli che si propongono quali capofila di un accordo di partenariato che potrà essere formalizzato anche successivamente all approvazione del progetto. In tal caso, il soggetto proponente deve dichiarare il proprio impegno a promuovere la costituzione della rete territoriale, indicando i partner coinvolti. In alternativa potranno essere allegate lettere di adesione al progetto da parte dei partner stessi. I soggetti promotori e attuatori degli interventi aderenti alla rete possono essere i rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati. Verranno preferibilmente sostenuti progetti promossi da reti di partenariato locale che comprendano un ampio e rappresentativo numero di enti locali, Consorzi, Aziende speciali e soggetti privati. La formalizzazione della relazione fra i soggetti ai fini della realizzazione congiunta del progetto povrà avvenire attraverso specifici accordi di partenariato, cioè documenti sottoscritti dai Rappresentanti legali (o loro delegati) di tutti i partner, volti a precisare la tipologia di azione di rete territoriale che si vuole implementare e in particolare: l ambito, l oggetto e la durata dell accordo; gli impegni, anche di carattere finanziario ed economico, rispettivamente assunti; i ruoli assegnati ai componenti del partenariato. La Provincia di Bergamo potrà sottoscrivere gli accordi di partenariato quale ente promotore delle diverse iniziative territoriali con l impegno di favorire le azioni progettuali attraverso la promozione del costante confronto tra i diversi soggetti pubblici e privati sostenitori e attuatori dell iniziativa. È ammissibile la realizzazione di progetti mediante soggetti terzi attuatori, purché siano rispettati obiettivi e finalità del presente bando. Obiettivi, aree di intervento e buone pratiche per le politiche locali in tema di sostenibilità Possono essere sostenuti progetti i cui obiettivi rispondano alle esigenze dello sviluppo locale di un determinato territorio e che preferibilmente comprendano azioni di rete rientranti nelle seguenti quattro macro aree di intervento, i cui obiettivi sono dettagliati di seguito. Verranno valutati positivamente i progetti che comprendano, da parte delle amministrazioni locali coinvolte, l attivazione delle buone pratiche sotto indicate. 2
3 1. Azioni di rete per la promozione di processi volti alla salvaguardia e alla valorizzazione delle risorse ambientali, all educazione ambientale e alla diffusione di buone pratiche I progetti, costruiti di concerto tra i soggetti coinvolti, dovranno mirare alla valorizzazione delle risorse ambientali attraverso azioni di sensibilizzazione rispetto ai processi che hanno maggiori impatti sull ambiente, diffusione e messa in rete di buone pratiche che mirino a valorizzare la cultura della sostenibilità. In particolare, sul tema della riduzione della produzione di rifiuti, riciclo e riuso dei beni anche attraverso l introduzione di meccanismi di economia circolare, promozione del GPP (Green public Procurement) e l introduzione di sistemi innovativi di gestione della mobilità, ma anche la definizione di Piani d azione per l energia sostenibile (Paes) e loro monitoraggi. Buone pratiche: inserimento di criteri di sostenibilità ambientale nelle procedure di approvvigionamento pubblico attraverso l utilizzo dei Criteri Minimi Ambientale (CAM) approvati dal Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare e attraverso processi di consolidamento del GPP (Green Public Procurement); promozione di azioni di comunicazione e sensibilizzazione che orientino i cittadini verso un agire consapevole in materia di acquisti, riduzione della produzione di rifiuti, riutilizzo dei beni; promozione dell offerta, a titolo gratuito o a prezzi contenuti, di spazi pubblici per la promozione di prodotti e aziende che rispettino requisiti di sostenibilità ambientale, attivazione di pratiche di circolarità; promozione di forme di auto-organizzazione e cooperazione tra i cittadini, per il rafforzamento di processi di sostenibilità ambientale a livello locale, attraverso la condivisione di buone pratiche; promozione e creazione di mercati o di specifici spazi riservati allo scambio e al recupero di beni in disuso, al fine di stimolare la sensibilità sul tema del contenimento dei rifiuti e favorirne la diminuzione; attivazione di processi di diminuzione dei consumi energetici e delle emissioni nocive, attraverso azioni quali la stesura di Piani per l Energia sostenibile (PAES), il loro monitoraggio e l attivazione di iniziative di sensibilizzazione in essi contenuti; iniziative previste nell ambito dei Piani di Azione delle Agende 21 Locali. 2. Azioni di rete per la tutela e valorizzazione del comparto agroalimentare, della filiera corta, nonché finalizzate ad implementare azioni di educazione alimentare, anche in linea con le iniziative che verranno promosse nell ambito di ERG 2017 In linea con le iniziative che verranno promosse nell ambito di ERG 2017 (Lombardia orientale regione europea della gastronomia), i progetti dovranno mirare alla valorizzazione del comparto agroalimentare locale e dell educazione alimentare, potenziando l aspetto per cui il cibo è relazione con l ambiente nel quale viviamo e dunque espressione della cultura e dell identità locale. Proprio 3
4 per queste sue caratteristiche, una conoscenza approfondita contribuirà a rendere i consumatori più attenti e consapevoli e fattivamente costruire un processo di sostenibilità complessiva. I progetti potranno anche mirare al rafforzamento e valorizzazione della filiera corta e la creazione di biodistretti. Buone pratiche: adozione di politiche volte a ridurre lo spreco alimentare, attraverso campagne di sensibilizzazione dei cittadini su comportamenti consapevoli per quanto riguarda acquisti e consumi; valorizzazione delle politiche alimentari, rispetto al ruolo che gli enti hanno come ristoratori collettivi, attraverso le mense scolastiche, le strutture sanitarie, sociali e produttive; promuovere attività di educazione alimentare nelle scuole, a cominciare da quelle dell infanzia; adozione di politiche volte a promuovere la filiera corta, attraverso l azzeramento o la riduzione del costo per l occupazione suolo pubblico in caso di mercati a km zero o biologici, così da incentivare la presenza sul territorio di piccoli produttori; utilizzo del potere di regolamentazione locale in alcuni ambiti (si pensi alla distribuzione e al commercio, mercati all ingrosso e al dettaglio, luoghi di vendita al consumo) per innescare politiche volte a favorire il rapporto diretto tra i produttori ed i consumatori, la stagionalità e a tutelare le produzioni locali. 3. Azioni di rete per il lavoro, finalizzate a sostenere la promozione di buone prassi per favorire l occupazione, il raccordo fra formazione e lavoro, iniziative di welfare to work ed il supporto all welfare aziendale e/o di comunità L intervento è finalizzato a promuovere e valorizzare azioni di rete per il lavoro che sappiano rispondere al fabbisogno delle imprese e dei lavoratori favorendo l occupazione e lo sviluppo economico di un determinato territorio e incentivando una logica di welfare sostenibile e integrato. I progetti dovranno prevedere la messa in rete di soggetti pubblici e privati deputati all erogazione di servizi sociali per sostegno all occupabilità, servizi di orientamento scolastico professionale e di politica attiva per il lavoro al fine di favorire una maggiore razionalizzazione e efficacia della filiera dei servizi esistenti, nonché dovranno sviluppare connessioni con il mondo delle imprese e delle Parti Sociali per favorire un maggior raccordo tra formazione e lavoro. Il possibile coinvolgimento delle amministrazioni locali, degli ambiti, delle comunità montane nella promozione di azioni di rete per il lavoro è finalizzato a favorire un maggior raccordo con il mondo delle imprese per promuovere lo sviluppo di un sistema di welfare integrato e sostenibile. A partire dalla constatazione della crisi del sistema dello stato sociale che obbliga a ripensare l intero complesso sistema di assistenza e considerate le opportunità offerte dalla Legge di Stabilità 2016 attraverso le agevolazioni fiscali sul welfare aziendale, potranno essere valorizzati e sostenuti progetti che, attraverso convenzioni o accordi prevedano l integrazione tra servizi di welfare tradizionale e l offerta di servizi di welfare aziendale con l obiettivo di favorire un maggiore benessere dei lavoratori e una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro. 4
5 Buone pratiche: stipula di accordi e convenzioni tra enti locali e aziende per favorire l integrazione tra servizi di welfare aziendale e l offerta di servizi di welfare tradizionale e di comunità; promozione di tavoli di lavoro imprese e istituzioni scolastiche, formative ed enti accreditati alla formazione e al lavoro finalizzate a migliorare l offerta dei servizi in relazione al fabbisogno formativo e occupazionale delle imprese; promozione di azioni innovative e sperimentali di welfare to work: stipula di accordi tra amministrazioni locali e imprese per favorire l inserimento lavorativo, anche attraverso tirocini, di soggetti in condizione di svantaggio lavorativo in cambio di agevolazioni fiscali o incentivi; promuovere accordi tra amministrazioni locali e enti accreditati alla formazione e al lavoro per l orientamento e la presa in carico di soggetti lavorativamente svantaggiati, in particolare giovani NEET; promozione e sostegno a iniziative delle amministrazioni locali in tema di affidamento di attività a cooperative di tipo B, al fine di favorire l inserimento lavorativo di persone disabili; realizzazione di iniziative territoriali relative al baratto amministrativo attivato tra pubbliche amministrazioni e soggetti in difficoltà occupazionale del proprio territorio che presentino situazioni debitorie nei confronti dell amministrazione; 4. Azioni di rete per favorire l aggregazione dei servizi in ambito turistico e culturale attraverso la promozione di iniziative sul tema della sostenibilità Il presente bando intende valorizzare e promuovere azioni di rete finalizzate alla promozione di progetti di aggregazioni turistico-territoriali orientati alla promozione di un turismo sostenibile e con basso impatto ambientale. Sempre più infatti il settore turistico palesa un bisogno di differenziazione del brand Bergamo che, grazie ad una serie di proposte mirate, potrebbe incontrare gli interessi di potenziali visitatori attenti al tema alle attrattive turistico/ambientali, al rispetto ambientale e al tema del turismo sostenibile e del benessere. Il bando intende supportare la creazione di percorsi e proposte che attivino nell offerta turistica provinciale iniziative di valorizzazione, tutela e salvaguardia del territorio e della sua identità culturale in un ottica di promozione delle eccellenze locali su scala internazionale. Buone pratiche: Promozione di azioni di comunicazione e sensibilizzazione complementari alle iniziative che verranno promosse nel contesto di ERG 2017 (Lombardia orientale - Regione Europea della Gastronomia) per favorire il miglior connubio tra patrimonio culturale, ambientale e tradizione enogastronomica locale; Iniziative di networking tra amministrazioni locali, associazioni imprenditoriali, del terzo settore e operatori turistici per condividere strategie di marketing territoriale; 5
6 Promozione di strumenti di marketing territoriale a carattere sovra comunale attraverso la progettazione di layout coordinati, l identificazione e la valorizzazione di prodotti tipici locali quali elementi caratterizzanti dei territori; Promozione itinerari guidati orientati al benessere e alla fruizione del patrimonio naturale e paesaggistico quali fitwalking, trekking, greenways, piste ciclabili, sentieri montani; Valorizzazione di un turismo consapevole volto a favorire soggiorni in agriturismo, rifugi, alberghi diffusi e l utilizzo di mezzi di trasporto preferibilmente green (biciclette elettriche o cammino). Contributi La Provincia di Bergamo, nei limiti della disponibilità delle proprie risorse economiche pari ad ,00, e nel rispetto di quanto definito nel regolamento approvato con Delibera di Consiglio provinciale n. 41 del 28 marzo 2011, potrà promuovere e sostenere, attraverso l erogazione di contributi, le proposte progettuali e le iniziative presentate in coerenza al presente avviso. Si precisa che le risorse economiche sopra indicate potranno essere integrate, revocate o ridestinate ad altri interventi sulla base di decisioni che l Amministrazione provinciale potrà adottare successivamente alla data di pubblicazione del presente avviso. Il contributo richiesto non potrà essere superiore ad ,00 e non potrà comunque superare l 80% dell importo complessivo dell iniziativa. Saranno considerate spese ammissibili, gli importi relativi a: - consulenze e/o spese per personale esterno incaricato per la realizzazione della specifica iniziativa; - spese per comunicazione, anche multimediale, informazione, promozione del territorio, anche nei termini di marketing territoriale; - spese per acquisti, o acquisizione in disponibilità secondo altre modalità, di beni e servizi direttamente funzionali alla realizzazione del progetto; - spese derivanti dall attuazione delle buone pratiche indicate, quali sgravi e contributi a soggetti privati per la realizzazione delle iniziative programmate. Non saranno considerate spese ammissibili, gli importi relativi a spese di personale di ruolo e tutto quanto relativo all ordinaria amministrazione. Ogni proponente potrà presentare, a pena di esclusione, una sola domanda di contributo. I soggetti partner potranno aderire a più reti ma potranno beneficiare dei contributi nell ambito di un solo progetto. I contributi verranno assegnati, con decreto del Presidente della Provincia, fino ad esaurimento delle risorse complessive disponibili, sulla base della valutazione della pertinenza e validità della proposta presentata. Presentazione della domanda Gli enti interessati ad effettuare richiesta di contributo devono inviare entro il 10 dicembre 2016 a protocollo@pec.provincia.bergamo.it e per copia conoscenza a segreteria.sviluppo@provincia.bergamo.it la documentazione scaricabile dal sito internet della Provincia di Bergamo al seguente link: Documenti presentazione domanda. 6
7 La domanda deve essere debitamente compilata in ogni sua parte, regolarmente sottoscritta dal legale rappresentante e dovrà contenere la descrizione dell intervento, il costo complessivo e l importo di cui si chiede il finanziamento, la disponibilità a sostenere la quota non coperta dalla Provincia, direttamente o mediante sostegno di soggetti terzi, obiettivi, finalità. Le domande potranno essere presentate attraverso le seguenti modalità: - consegna a mano o a mezzo posta (fa fede la data di protocollazione) all Ufficio Protocollo, via Mario Bianco, Bergamo - invio tramite posta elettronica certificata a: protocollo@pec.provincia.bergamo.it Alla modulistica di cui sopra deve essere allegato l accordo di partenariato tra soggetti pubblici e privati, ovvero una dichiarazione da parte del soggetto capofila di impegno alla formalizzazione della rete, con la descrizione dei partner che si prevede di coinvolgere ovvero la/le lettera/e di adesione al progetto da parte di tutti soggetti coinvolti nella rete. Potrà inoltre essere allegata ogni altra documentazione utile alla valutazione della proposta. Tempistica e rendicontazione delle spese L avvio del progetto deve avvenire entro i 60 giorni successivi alla data di approvazione, con l avvio di almeno una delle azioni previste, attraverso apposita comunicazione da parte dell ente assegnatario del contributo. Il soggetto beneficiario è tenuto a presentare la rendicontazione finale delle spese entro 60 giorni dalla conclusione delle attività progettuali e comunque non oltre il 30 novembre La liquidazione dei contributi avverrà a seguito della presentazione della documentazione relativa alla rendicontazione finale delle spese e delle attività, scaricabile al seguente link: Documenti rendicontazione Per informazioni: Servizio Sviluppo territoriale e Zone Omogenee segreteria.sviluppo@provincia.bergamo.it tel
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