Scheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Scheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali"

Transcript

1 Scheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D INTESA Asse 1 Sistema delle imprese, dell'innovazione e dei beni culturali; Misura 1.2 Sostegno al sistema della PMI locali Azione Valorizzazione commercio e centri commerciali naturali Intervento Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali DESCRIZIONE DELLE AZIONI E DEI RELATIVI INTERVENTI DI CUI SI COMPONGONO, GIÀ AVVIATI E DELLA PREVISIONE DELLA CONCLUSIONE DEI LAVORI DESCRIZIONE DELLE AZIONI E INTERVENTI CHE SI PREVEDE DI AVVIARE ENTRO LA LEGISLATURA. Contenuto del protocollo Fra le priorità indicate all'art. 4 del protocollo vi è lo Studio di fattibilità per la valorizzazione dei Centri Commerciali naturali dislocati in Provincia, attraverso la sperimentazione di alcuni Centri con investimenti strategici sia in termini di strutturazione pubblica che di promozione degli stessi. L' idea progetto consiste nel promuovere forme di collaborazione fra imprese commerciali e/o i Centri commerciali Naturali per la valorizzazione e l innovazione della rete commerciale della Provincia. Il progetto in altri termini è indirizzato sia alla costituzione di CCN, sia alla costituzione di reti tra gli stessi CCN. Il progetto prevede la costituzione di una offerta integrata e coordinata tra esercizi commerciali presenti in ambiti territorialmente omogenei, sostenuta da interventi infrastrutturali e di logistica 108

2 commerciale e da politiche di integrazione tra i diversi settori economici. Obiettivi: Organizzare e/o sostenere un sistema locale di offerta commerciale articolato e integrato; Riqualificare l arredo urbano - commerciale, concependolo concretamente come politica urbana, impostata in termini sistemici e costruita attraverso considerazioni progettuali strettamente contestualizzate, volte alla valorizzazione dell identità degli spazi ed alla promozione delle attività commerciali presenti; Realizzare interventi infrastrutturali e di logistica commerciale per un migliore e più razionale accesso all area commerciale e per una sua migliore agibilità e godibilità; Migliorare la qualità delle strutture commerciali: passare da una concezione orientata al prodotto ad una finalizzata alla soddisfazione dei clienti. L attenzione nei confronti dei clienti è il motore di un nuovo ciclo della qualità, che rappresenta anche l unica prospettiva per mantenere e potenziare la capacità competitiva di una rete distributiva fortemente articolata. Deve dunque migliorare: assistenza, consulenza, garanzia commerciale, finanziamenti ai clienti, comunicazione; Rafforzare il senso di affidamento e di sicurezza della domanda nei confronti delle strutture commerciali e della località stessa. Si individuano n. 3 fasi: 1^ FASE - FASE DI STUDIO Obiettivi Conoscere le esigenze, il contesto di riferimento, le motivazioni e le abitudini di consumo della domanda, al fine di individuare quali 109

3 strategie possono essere intraprese dagli operatori commerciali. E, infatti, solo dopo lo studio di tali aspetti che le imprese potranno meglio focalizzare il loro posizionamento sul mercato e fare proposte operative su cosa proporre, su come orientarsi rispetto al mercato. L obiettivo principale di questa fase è insomma quello di contribuire a definire un quadro di riferimento per la previsione di interventi a sostegno del territorio e degli operatori commerciali. Azioni previste Per raggiungere gli obiettivi delineati nell idea progetto e proporre una vera e propria strategia commerciale a sostegno del territorio, è necessaria una dettagliata fase conoscitiva. Tale fase riguarda, in via principale, la definizione delle caratteristiche che assume il commercio nell area. In particolare, sono necessarie le seguenti indagini: analisi quantitativa e qualitativa delle imprese commerciali presenti nell area comunale; analisi quali quantitativa della domanda (Residente, Escursionistica e turistica); analisi delle provenienze; analisi del livello di soddisfazione; analisi economica; proposte operative per l avvio di una seconda fase di marketing operativo finalizzata alla promo commercializzazione delle strutture commerciali e delle produzioni presenti nell area comunale. Risultati attesi Individuazione dei punti di forza e di debolezza delle strutture commerciali del comune; individuazione delle opportunità e dei rischi esistenti; maggiore chiarezza sui possibili canali di sviluppo del commercio (integrazione fra turismo e commercio urbano); ricadute in termini di qualità della vita della località grazie alla 110

4 riqualificazione del commercio urbano presente; una accresciuta sensibilità al tema del commercio nelle città e in particolare nelle località turistiche, da parte degli operatori pubblici (Enti locali); una maggiore riqualificazione delle attività commerciali presenti 2^ FASE Obiettivi Costituire e/o promuovere un sistema di offerta integrata dell area, delle sue produzioni, delle sue risorse, delle sue attrattive e delle strutture esistenti. Mettere insieme e far lavorare insieme le diverse tipologie di operatori economici del territorio. Attraverso la costituzione e l avvio di un CCN e/o di una rete di CCN fra operatori commerciali è possibile raggiungere l obiettivo di migliorare i rispettivi risultati aziendali. Questa formula di alleanza imprenditoriale permette agli operatori di mantenere una completa indipendenza nella gestione della rispettiva azienda ed al contempo determina concreti vantaggi sul piano della comunicazione e dei costi da sostenere per le varie iniziative promocommerciali. In altre parole, attraverso il CCN le imprese possono raggiungere alcuni vantaggi della grande struttura pur rimanendo piccole e indipendenti. Inoltre la nascita di queste aggregazioni produce, nella prassi, una forte trasformazione delle imprese da un punto di vista culturale che va verso l adozione di parametri e standard di qualità, con evidente vantaggio anche per i consumatori. Azioni previste Per raggiungere gli obiettivi delineati nell idea progetto e proporre una vera e propria strategia commerciale a sostegno del territorio, è necessario costituire una forma di aggregazione. Tale fase riguarda, in via principale, la definizione delle caratteristiche che dovrà assumere la struttura organizzativa del CCN. 111

5 In particolare, sono necessarie le seguenti azioni: raccolta adesioni attività di informazione e sensibilizzazione diretta e azioni di comunicazione sul territorio; costituzione del CCN definizione del tipo di struttura organizzativa; elaborazione materiale promozionale delle imprese aderenti alla rete; realizzazione di un sito internet dedicato. Dove vi siano già esperienze in atto si può procedere al loro rafforzamento alla promozione di nuove e alla realizzazione di una rete tra i CCN. Risultati attesi Possibilità di accesso a canali promo-commerciali per cui necessitano risorse ingenti. Partecipazione ad investimenti pubblicitari ben pianificati e scelta dei Canali più idonei al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Maggiore potere contrattuale verso i fornitori, in particolare per l acquisto di spazi pubblicitari o servizi promozionali. Consulenza ed assistenza nei programmi di riqualificazione del prodotto a livello di struttura, comfort ed erogazione del servizio. Sostenere la rivitalizzazione e la qualificazione delle imprese del comune. 3^ FASE - PROMOZIONE E ANIMAZIONE TERRITORIALE Obiettivi Importanti sono le attività di promozione, di diffusione del programma, di informazione: organizzazione di eventi e di animazione territoriale e realizzazione di nuovi strumenti di promozione della rete. L obiettivo deve essere quello di animare la rete costituita attraverso momenti specifici di promozione della identità territoriale e della capacità commerciale dell area. 112

6 Azioni previste Per raggiungere gli obiettivi delineati nell idea progetto ed attuare una vera e propria strategia commerciale a sostegno del territorio, si ritiene fondamentale lavorare su due aspetti: una promozione esterna della rete costituita anche attraverso nuovi strumenti promozionali anche in stretto rapporto con gli operatori turistici (strutture ricettive, agenzie immobiliari del territorio); una organizzazione di eventi sul territorio come momenti di conoscenza e di approfondimento della realtà turisticocommerciale dell area; una azione di fidelizzazione del cliente. In particolare, sono necessarie le seguenti azioni: azioni di promozione mirate sulla base delle analisi conoscitive della domanda utilizzando il materiale cartaceo ma anche Internet; organizzazione di una serie di eventi in funzione anche dell identità storica e culturale; predisposizione di strumenti di fidelizzazione del cliente (card per il cliente, sconti, ). Risultati attesi Creare occasioni concrete di marketing territoriale verso una nuova domanda turistica, escursionistica e residenziale. Valorizzare le strutture commerciali del comune e tutte le attività produttive, e culturali presenti. Ridurre i costi individualmente sostenuti (o da sostenere) per la comunicazione e la promo-commercializzazione. Ritorno positivo per i consumatori. Valorizzazione e rivitalizzazione dei centri storici e dei centri minori. PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO Innovazione della rete commerciale Ritorno di immagine per le imprese commerciali del territorio Creazione di una rete territoriale attraverso l integrazione fra 113

7 operatori turistici, commerciali e della produzione Miglioramento dell offerta commerciale EVENTUALI COLLEGAMENTI CON ALTRE IPOTESI PROGETTUALI o Collegamento con i progetti di Vetrina Toscana che si stanno realizzando a livello regionale; o Collegamento con i progetti in partenza relativi a Benvenuti in Toscana relativi al miglioramento della qualità dell accoglienza; o Collegamento a progetti di valorizzazione della filiera di qualità dei prodotti alimentari della regione; o Collegamento al progetto prezzi in vista ; Cronoprogramma: vedi allegato 1 STRUMENTI NORMATIVI, PROGRAMMATORI, AMMINISTRATIVI IN CUI SONO PREVISTE LE AZIONI E GLI INTERVENTI COSTO DELL AZIONE. TIPOLOGIA DI INTERVENTO PREVISTA E RELATIVO AFFIDAMENTO Delibera GP n. 591 del "Iniziative per la valorizzazione dei centri commerciali naturali anno Adesione a iniziativa CCIAA di Massa-Carrara e impegno di spesa", con la quale la Provincia impegna la somma di Euro 8.000,00 1^ FASE - STUDIO L azione consiste nell aggiornamento dello studio già realizzato dai CAT Confesercenti e Confcommercio. 2^ FASE PROGETTO DI MARKETING E DI COMUNICAZIONE RISORSE E RELATIVE FONTI 3^ FASE PROMOZIONE E ANIMAZIONE TERRITORIALE Risorse già previste, da integrare: CCIAA di Massa-Carrara Euro ,00 Provincia di Massa-Carrara Euro 8.000,00 da Bilancio 2005 Comune di Massa Euro 5.000,00 Comune di Carrara Euro 5.000,00 114

8 SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELL INTERVENTO SOGGETTI COINVOLTI NELL ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI Non prevedibile e non influente Regione Toscana Provincia di Massa-Carrara CAT Comune di Massa Comune di Carrara CCIAA di Massa-Carrara Altri Allegato 1 Tempistica Anno Azioni/Mesi G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D Identificazione aree e sottoscrizione accordi X X X X X Realizzazione interventi migliorativi X X X X X X X X X X X X X X X X X X Attività di valorizzazione X X X X X X X 115

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura 26 novembre 2017 Presso CREA LA COOPERAZIONE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 LA MISURA 16 RELATORE: Marco Alimonti - Agronomo LA COOPERAZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO una costa lunga un anno PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO tra REGIONE TOSCANA PROVINCE e CAMERE DI COMMERCIO della Costa Toscana Confcommercio

Dettagli

Organizzazione Turistica in Emilia Romagna. Legge regionale n. 7/98 Le Unioni di Prodotto I Club di Prodotto

Organizzazione Turistica in Emilia Romagna. Legge regionale n. 7/98 Le Unioni di Prodotto I Club di Prodotto Organizzazione Turistica in Emilia Romagna Legge regionale n. 7/98 Le Unioni di Prodotto I Club di Prodotto LEGGE REGIONALE N.7 DEL MARZO '98 Attorno a ogni comparto turistico si è costituita una "UNIONE

Dettagli

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 I distretti urbani del commercio SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 Sommario Art. 1 Oggetto del regolamento...3 Art. 2 Obiettivi...3 Art. 3 Caratteristiche dei distretti...3

Dettagli

LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo

LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo Osservatorio Commercio N IT 231513 LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo Progetti anno 2012 (D.G.R. n.

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Attività di promozione economica per le risorse dell agricoltura, dell artigianato, della PMI industriale e del turismo anno 2007.

Attività di promozione economica per le risorse dell agricoltura, dell artigianato, della PMI industriale e del turismo anno 2007. Attività di promozione economica per le risorse dell agricoltura, dell artigianato, della PMI industriale e del turismo anno 2007 Allegato A 1 Indirizzi per l erogazione di contributi a Consorzi turistici

Dettagli

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA A. Promozione di nuovi prodotti turistici LS 1 : CREAZIONI DELLE DESTINAZIONI E DEI PRODOTTI TURISTICI SOSTENIBILI AZIONI

Dettagli

I TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA

I TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA I TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA con il Patrocinio di 1 IL SIGNIFICATO DE I TURISMI LA MISSION "I TURISMI" è un'iniziativa interregionale per la promozione di un nuovo modello di management della

Dettagli

Visioni per Vercelli 2020

Visioni per Vercelli 2020 Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del

Dettagli

Regione Lombardia: Open Innovation e contributo a fondo perduto

Regione Lombardia: Open Innovation e contributo a fondo perduto Regione Lombardia: Open Innovation e contributo a fondo perduto Contributi a fondo perduto per l accesso da parte delle micro, piccole e medie imprese lombarde a piattaforme di Open Innovation Incentivi

Dettagli

Scheda PASL Progetto di promozione della registrazione EMAS. applicata alle aziende estrattive del Distretto Lapideo

Scheda PASL Progetto di promozione della registrazione EMAS. applicata alle aziende estrattive del Distretto Lapideo ALLEGATO A Scheda PASL 3.1.4. - Progetto di promozione della registrazione EMAS ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D INTESA applicata alle aziende estrattive del Distretto Lapideo Asse 3 Ambiente

Dettagli

PROTOCOLLO DI ADESIONE ALLA RETE DEI CAMMINI D EUROPA

PROTOCOLLO DI ADESIONE ALLA RETE DEI CAMMINI D EUROPA giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/5 PROTOCOLLO DI ADESIONE ALLA RETE DEI CAMMINI D EUROPA TRA REGIONE DEL VENETO sita in Venezia Palazzo Balbi Dorsoduro n 3901, in persona del

Dettagli

IMPRESA VERDE 3.0 Azioni a supporto dell imprenditorialità per l innovazione e la diversificazione economica nelle aree rurali

IMPRESA VERDE 3.0 Azioni a supporto dell imprenditorialità per l innovazione e la diversificazione economica nelle aree rurali Allegato alla Delib.G.R. n. 66/6 del 13.12.2016 IMPRESA VERDE 3.0 Azioni a supporto dell imprenditorialità per l innovazione e la diversificazione economica nelle aree rurali Progetto preparatorio all

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

Provincia di Grosseto

Provincia di Grosseto Provincia di Grosseto ACCADEMIA DEI GEORGOFILI Firenze, 11 gennaio 2013 GIORNATA DI STUDIO PERCORSI DI GOVERNANCE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE AREE RURALI NELLA PROSPETTIVA DI RIFORMA DELLE POLITICHE EUROPEE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO

PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO marchio una costa lunga un anno PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO tra REGIONE TOSCANA Province di: MASSA CARRARA PISA LUCCA LIVORNO GROSSETO i

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 80 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 80 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 80 del 7-7-2017 38367 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 giugno 2017, n. 1026 Approvazione schema di Protocollo di Intesa tra Regione Puglia, ANCI Puglia

Dettagli

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli

Dettagli

PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE. AMI verso PROTOCOLLO D INTESA

PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE. AMI verso PROTOCOLLO D INTESA PIANO DI VALORIZZAZIONE INTEGRATA DEL PATRIMONIO CULTURALE AMI verso PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO che: - il Comune di Ivrea con i Comuni di.. intendono consolidare il rapporto di reciproca collaborazione

Dettagli

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI FORUM TEMATICO Ricerca, Trasferimento Tecnologico, Innovazione Taranto, 25 Luglio 2008 1 LE NOSTRE PROPOSTE 1. FONDAZIONE PER LA R&S 2. PROGETTO TARANTO WIRELESS 2 LE NOSTRE PROPOSTE

Dettagli

Progetto Strategico MA_R_TE +

Progetto Strategico MA_R_TE + Progetto Strategico MA_R_TE + Mare, Ruralità e Terra: potenziare l unitarietà strategica Sottoprogetto SF : Miglioramento della competitività del settore primario Paola Ugas Olbia 17 giugno 2011 Sottoprogetto

Dettagli

PSR MOLISE 2014/2020 VERSO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE MISURA 16 COOPERAZIONE

PSR MOLISE 2014/2020 VERSO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE MISURA 16 COOPERAZIONE PSR MOLISE 2014/2020 VERSO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE MISURA 16 COOPERAZIONE 2 CICLO DI INCONTRI 6 7 LUGLIO 2016 1 Sub misura 16.1 sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI

Dettagli

ALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO

ALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO ALLEGATO B SCHEDE DI PROGRAMMAZIONE ANNO 2014.2016 Proprietà strategica: l analisi, conoscenza e sviluppo del sistema economico locale Obiettivo strategico: Promuovere lo sviluppo e la competitività dei

Dettagli

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016

I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli

Dettagli

sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014

sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio 2014 CIVITER l Italia di mezzo Civitavecchia Viterbo Terni Rieti le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area metropolitana romana sottoscrizione del protocollo Terni 21 maggio

Dettagli

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Fare impresa nel turismo a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it Il tavolo ha l obiettivo di identificare le strategie e gli strumenti per accrescere la competitività, qualità e produttività del

Dettagli

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità

Dettagli

Alleanze tra imprese: creare reti e aggregazioni per creare valore aggiunto Gli interventi regionali per favorire le alleanze tra imprese

Alleanze tra imprese: creare reti e aggregazioni per creare valore aggiunto Gli interventi regionali per favorire le alleanze tra imprese Alleanze tra imprese: creare reti e aggregazioni per creare valore aggiunto Gli interventi regionali per favorire le alleanze tra imprese Milano, 5 Luglio 2010 Agenda Gli interventi regionali per favorire

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BOCCI, GINOBLE, GRASSI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BOCCI, GINOBLE, GRASSI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 602 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI BOCCI, GINOBLE, GRASSI Disposizioni per la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri

Dettagli

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA

ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA ALL. A ACCORDO QUADRO DI PROGRAMMA IN MATERIA DI INTERNAZIONALIZZAZIONE Tra IL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE E LA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO E COMPOSTO DI N.7 PAGINE COMPRESA LA PRESENTE

Dettagli

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014 LA STRATEGIA E stata costruita in base a: gli orientamenti per le politiche di sviluppo rurale della Commissione gli strumenti

Dettagli

RICERCA E IDEE PER LA RIGENERAZIONE URBANA

RICERCA E IDEE PER LA RIGENERAZIONE URBANA 24 marzo 2014 RICERCA E IDEE PER LA RIGENERAZIONE URBANA LE EX AREE MILITARI TRA VALORIZZAZIONE CULTURALE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA Silvia Mirandola S T R U T T U R A D E L L A R I C E R C A B A C K

Dettagli

Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader

Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader 2014-2020 Costigliole d Asti, Calamandrana 23 marzo 2016 I contenuti del PSL 2014-2020 POPOLAZIONE Popolazione ammissibile:

Dettagli

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo

Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Economia sociale e crescita condivisa L esperienza di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo Renato Galliano Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo LA MISSIONE Marketing territoriale promozione

Dettagli

PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL'INNOVAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IL PROGETTO

PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL'INNOVAZIONE DELLA CITTÀ DI TORINO IL PROGETTO IL PROGETTO IL PROGETTO OGGETTO DEL PRESENTE STUDIO DI FATTIBILITÀ (SDF) RIGUARDA LA REALIZZAZIONE DEL PARCO DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE DI TORINO (PSRI) SECONDO UN MODELLO STRUTTURALE

Dettagli

CONFCOMMERCIO PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEI DIPENDENTI CATALOGO INTERREGIONALE ALTA FORMAZIONE ANNO 2011

CONFCOMMERCIO PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEI DIPENDENTI CATALOGO INTERREGIONALE ALTA FORMAZIONE ANNO 2011 CONFCOMMERCIO PER LA FORMAZIONE CONTINUA DEI DIPENDENTI CATALOGO INTERREGIONALE ALTA FORMAZIONE ANNO 2011 CONFCOMMERCIO PMI VIA MIRANDA, 10 FOGGIA TEL. 0881/560111 FAX 0881/709808 e-mail: info@confcommerciofoggia.it

Dettagli

Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni.

Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni. Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Asse 4 Attuazione dell approccio Leader Coerenza con il PSR: le Misure, le Azioni. Macomer 27 febbraio 2009 Misura 311 Diversificazione verso attività non agricole

Dettagli

3. Tendenze del contesto socio-economico (tabelle e grafici)

3. Tendenze del contesto socio-economico (tabelle e grafici) Project Work Tecniche Tecniche di analisi (Analisi di contesto) Tecniche di progettazione territoriale e implementazione di politiche locali Temi di progetto Caso Rigenerazione urbana (centro storico di

Dettagli

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI

ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore

Dettagli

Turismo e ricettività sostenibili nella programmazione di Regione Lombardia

Turismo e ricettività sostenibili nella programmazione di Regione Lombardia Turismo e ricettività sostenibili nella programmazione di Regione Lombardia Il concetto di sostenibilità nel turismo SOSTENIBILITA Sociale Ambientale Economica Sviluppo attrattività e competitività turistica

Dettagli

CRP - Sardegna FESR , , ,00 l adozione di soluzioni innovative

CRP - Sardegna FESR , , ,00 l adozione di soluzioni innovative PRS: Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese Allegato alla Delib. G.R. n 18/13 del 11.4. 3.1 Il sistema regionale dello sviluppo tecnologico e dell innovazione 3.1.1 Sostegno

Dettagli

DISTRETTI DEL COMMERCIO

DISTRETTI DEL COMMERCIO Promozione dei DISTRETTI DEL COMMERCIO per la competitività e l innovazione del sistema distributivo sul territorio della Lombardia Novedrate, 15 marzo 2011 Introduzione Cos è il distretto del Commercio?

Dettagli

PROGRAMMI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO PUC3 destinati ai Comuni con popolazione non superiore a abitanti

PROGRAMMI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO PUC3 destinati ai Comuni con popolazione non superiore a abitanti REGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE INNOVAZIONE COMPETITIVITA DELL UMBRIA SERVIZIO POLITICHE DELLA CASA E RIQUALIFICAZIONE URBANA SEZIONE RIQUALIFICAZIONE URBANA PROGRAMMI INTEGRATI

Dettagli

Assistenza ai processi zonali di co-progettazione

Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Fondo Sociale Europeo Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà Assistenza ai processi zonali di co-progettazione Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili 1

Dettagli

POR Sardegna FSE 2014-2020 - Avviso Pubblico Attività integrate per l empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità,

Dettagli

OBIETTIVI DEL INDAGINE FASI

OBIETTIVI DEL INDAGINE FASI Iniziativa Comunitaria EQUAL PROGETTO T.R.E.N.O. Tradurre le Risorse Endogene delle aree rurali in Nuova Occupazione Il settore della fruizione dei beni culturali nel territorio Empolese - Valdelsa - Indagine

Dettagli

Tema Progettuale Fondi Riferimenti al POR Sicilia

Tema Progettuale Fondi Riferimenti al POR Sicilia PROGRAMMA FINANZIARIO DEGLI INTERVENTI Tema Progettuale Fondi 2007-2013 Riferimenti al POR Sicilia 2007-2013 PARCO DEI BOSCHI EREI CIRCUITO NATURALISTICO DEGLI EREI IPPOVIA DELLA MONTAGNA PARCO DEI LAGHI

Dettagli

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE

CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Forum - 4 incontro CARTA EUROPEA PER IL TURISMO SOSTENIBILE Parco Nazionale dell Aspromonte 26.10.2016 Il percorso di costruzione del Piano Valutazione della situazione attuale Patrimonio naturale, storico

Dettagli

Bologna, 17 ottobre ore 09.45

Bologna, 17 ottobre ore 09.45 Bologna, 17 ottobre ore 09.45 A cura della dr.ssa Roberta Chiarini Unioncamere Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 62 L AGROALIMENTARE E L INTEGRAZIONE DI FILIERA Il sistema agroalimentare italiano è molto

Dettagli

SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE

SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SERVIZI PER L AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Il corso di studi Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale, a conclusione del percorso quinquennale,

Dettagli

La valorizzazione delle risorse ambientali e culturali

La valorizzazione delle risorse ambientali e culturali La valorizzazione delle risorse ambientali e culturali Agenda 01.Scenario 02. Por Fesr 03. Asse 5 04. Asse 6 05. Incentivi per le imprese Politiche per il turismo Opportunità per l attrattività dei territori

Dettagli

costituendo GalMolise Rurale

costituendo GalMolise Rurale costituendo GalMolise Rurale MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE Burm n.19 del 24/05/2016 ISERNIA 21.costituendo Gal Molise Rurale 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Schema

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. Regione Toscana. Provincia di Pisa. Provincia di Livorno. Comune di Cascina. Comune di Pontedera

Protocollo di intesa. tra. Regione Toscana. Provincia di Pisa. Provincia di Livorno. Comune di Cascina. Comune di Pontedera Protocollo di intesa tra Regione Toscana Provincia di Pisa Provincia di Livorno Comune di Cascina Comune di Pontedera Comune di Rosignano Marittimo Comune di Cecina CCIAA di Lucca (di seguito le parti

Dettagli

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna delle aree crisi in Sardegna 1 2 Inquadramento normativo della procedura L Amministrazione Regionale intende intervenire nelle Aree di Crisi con lo strumento dei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (L.R.

Dettagli

STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA

STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA Accordo di Programma Quadro Beni ed Attività Culturali per il Territorio della Regione Calabria Comune di Bova STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL CENTRO SERVIZI DEL PARCO CULTURALE DEI GRECI DI CALABRIA Il presente

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO

PROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO REGIONE PUGLIA PROGRAMMA DI SVILUPPO ai sensi Linee Guida applicative della Legge Regionale 3 agosto 2007 n.23 Pagina 1 di 6 Pagina 2 di 6 DISTRETTO

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 8 DEL 29 GENNAIO 2007

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 8 DEL 29 GENNAIO 2007 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 29 dicembre 2006 - Deliberazione N. 2229 - Area Generale di Coordinamento N. 13 - Sviluppo Attività Settore Terziario "Capodanno a Napoli 2007 - Auguri

Dettagli

Progetto AmbienteQualità: la rete della sostenibilità ambientale in Provincia di Reggio Emilia. Annalisa Sansone Alfredo Migale

Progetto AmbienteQualità: la rete della sostenibilità ambientale in Provincia di Reggio Emilia. Annalisa Sansone Alfredo Migale Progetto AmbienteQualità: la rete della sostenibilità ambientale in Provincia di Reggio Emilia Reggio Emilia, 17 Aprile 2008 STAFF PROGETTUALE Annalisa Sansone Responsabile progetto (Dirigente Servizio

Dettagli

FESR PUGLIA ASSE I - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività

FESR PUGLIA ASSE I - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività Newsletter n.69 Novembre 2009 Approfondimento_7 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE I - Promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività Linee di intervento, azioni

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PREMESSO CHE: Norme per il turismo in Lombardia, viene delineato un

PROTOCOLLO DI INTESA PREMESSO CHE: Norme per il turismo in Lombardia, viene delineato un PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DI UN SISTEMA TURISTICO NELL AREA DI MONZA E BRIANZA PREMESSO CHE: 1. con l approvazione della L. R. n 8 del 14 aprile 2004, Norme per il turismo in

Dettagli

NUOVA IMPRESA DA RICERCA DELL UNIVERSITÀ DI FERRARA

NUOVA IMPRESA DA RICERCA DELL UNIVERSITÀ DI FERRARA NUOVA IMPRESA DA RICERCA DELL UNIVERSITÀ DI FERRARA Mauro Giannattasio Segretario Generale della Camera di Commercio di Ferrara Per le imprese La gestione dell innovazione richiama per le imprese almeno

Dettagli

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR

I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR I PIL - Progetti Integrati Locali del PSR 2014-2020 Seminario/giornata di studi Sviluppo territoriale a driver culturale: un percorso in divenire Metodi, strumenti, strategie della sperimentazione in corso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTENTI PER LA VALORIZZAZIONE E LA PROMOZIONE TURISTICA DEL PERCORSO STORICO LA VIA DEGLI DEI NELL APPENNINO TOSCO EMILIANO

PROTOCOLLO D INTENTI PER LA VALORIZZAZIONE E LA PROMOZIONE TURISTICA DEL PERCORSO STORICO LA VIA DEGLI DEI NELL APPENNINO TOSCO EMILIANO PROTOCOLLO D INTENTI PER LA VALORIZZAZIONE E LA PROMOZIONE TURISTICA DEL PERCORSO STORICO LA VIA DEGLI DEI NELL APPENNINO TOSCO EMILIANO L anno 2014, addì 1 novembre in Sasso Marconi (BO), nella Sala Consiliare

Dettagli

LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo

LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo Osservatorio Commercio N IT 231513 LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo Progetti anno 2012 (D.G.R. n.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE AIUTI DI STATO. POR FESR Competitività regionale e Occupazione Marche

PROGRAMMAZIONE AIUTI DI STATO. POR FESR Competitività regionale e Occupazione Marche PROGRAMMAZIONE 2007-2013 AIUTI DI STATO POR FESR Competitività regionale e Occupazione Marche 2007-2013 1 Regolamento (UE) n. 1080/2006 Obiettivo Competitività e Occupazione Le priorità ità della riforma

Dettagli

PROGETTI ED OPPORTUNITA DI FINANZIAMENTO DEL PAL LEADER ASSE 4 PER LA VALORIZZAZIONE DELL ENOGASTRONOMIA ENOGASTRONOMIA E DEL TERRITORIO

PROGETTI ED OPPORTUNITA DI FINANZIAMENTO DEL PAL LEADER ASSE 4 PER LA VALORIZZAZIONE DELL ENOGASTRONOMIA ENOGASTRONOMIA E DEL TERRITORIO WORKSHOP Gli itinerari turistici ed enogastronomici, una risorsa per il territorio PROGETTI ED OPPORTUNITA DI FINANZIAMENTO DEL PAL LEADER ASSE 4 PER LA VALORIZZAZIONE DELL ENOGASTRONOMIA ENOGASTRONOMIA

Dettagli

SISTEMI TURISTICI LOCALI INTERREGIONALI

SISTEMI TURISTICI LOCALI INTERREGIONALI SISTEMI TURISTICI LOCALI INTERREGIONALI L. 135/2001 ART. 5 C.5 Linee progettuali (Dicembre 2006) Progetto: TURISMO EQUESTRE Regioni presentatrici: Regione Veneto CAPOFILA Regione Molise Regione Sardegna

Dettagli

Centri Commerciali Naturali

Centri Commerciali Naturali Centri Commerciali Naturali Legge regionale n. 1 del 19 gennaio 2009 Disposizione per il Bilancio annuale e pluriennale della Regione Campania Legge Finanziaria 2009 ( BURC n. 5 del 26 Gennaio 2009 ).

Dettagli

agriregionieuropa Progettare e gestire il cambiamento. Il business plan in agricoltura. Crescita e competitività delle imprese zootecniche

agriregionieuropa Progettare e gestire il cambiamento. Il business plan in agricoltura. Crescita e competitività delle imprese zootecniche Crescita e competitività delle imprese zootecniche Teramo, 6 giugno 2007 Progettare e gestire il cambiamento. Il business plan in agricoltura. Emilio Chiodo Facoltà di Agraria Dipartimento di Scienze degli

Dettagli

Comune di Pandino. Distretto dell Attrattività Turistica Distretto della Bellezza

Comune di Pandino. Distretto dell Attrattività Turistica Distretto della Bellezza Comune di Pandino Distretto dell Attrattività Turistica Distretto della Bellezza DAT Con il bando Distretti dell Attrattività Turistica, iniziative di area vasta per l attrattività territoriale integrata

Dettagli

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Organismo paritetico sulla formazione La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida Milano, 16 aprile 2009 Agenda Introduzione La cornice di riferimento I nostri principi

Dettagli

Bando Distretti dell Attrattività

Bando Distretti dell Attrattività Bando Distretti dell Attrattività MISURA B per la realizzazione! di iniziative di area vasta! www.confcommerciolombardia.it @confcommerciolo Facebook.com/confcommerciolombardia Cosa sono i Distretti dell

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI

SCHEDA PROGETTO BANDIERA CONTENUTI SCHEDA PROGETTO BANDIERA Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non

Dettagli

FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE

FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE TABELLA A FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE Abilitazione all esercizio delle professioni turistiche; istituzione, tenuta dei relativi Albi e/o Elenchi provinciali concernenti gli abilitati, compresa la

Dettagli

Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa. Relatrice: dott.ssa Anna Censi

Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa. Relatrice: dott.ssa Anna Censi Il Progetto Colombo e le agevolazioni per lo sviluppo d impresa Relatrice: dott.ssa Anna Censi Innanzitutto chi sono.. Mi chiamo Anna Censi ed ho collaborato alle varie fasi della realizzazione del Progetto

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 1. Titolo della Misura MISURA 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 2. Articoli di riferimento Titolo IV, Capo

Dettagli

Il quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa

Il quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa Il quadro delle scelte strategiche della programmazione operativa 2014-2020 1 La Strategia Europa 2020 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile

Dettagli

INTEGRAZIONE ALL'ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.RL. DI CUI ALLE DGR 1044/2013 e 355/2014

INTEGRAZIONE ALL'ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.RL. DI CUI ALLE DGR 1044/2013 e 355/2014 ALLEGATO A2 INTEGRAZIONE ALL'ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E S.C.RL. DI CUI ALLE DGR 1044/2013 e 355/2014 PIANO DI COMUNICAZIONE STRAORDINARIO SUL PATTO PER IL LAVORO SICURO DI CUI ALLA DGR 593/2014 Il Piano

Dettagli

ANIMAZIONE TERRITORIALE verso il nuovo PIANO DI SVILUPPO LOCALE PSR

ANIMAZIONE TERRITORIALE verso il nuovo PIANO DI SVILUPPO LOCALE PSR GAL LAGHI E MONTI DEL VCO Domodossola, Giovedì 15 Ottobre 2015 ore 21:00 ANIMAZIONE TERRITORIALE AMBITI TEMATICI PRIORITARI Alcuni ambiti tematici proposti dall Accordo di Partenariato si adattano maggiormente

Dettagli

VALORIZZAZIONE TURISTICO-CULTURALE DELLA LOMBARDIA. Cremona, 13 luglio 2017

VALORIZZAZIONE TURISTICO-CULTURALE DELLA LOMBARDIA. Cremona, 13 luglio 2017 VALORIZZAZIONE TURISTICO-CULTURALE DELLA LOMBARDIA Cremona, 13 luglio 2017 Finalità e obiettivi L Avviso intende valorizzare dal punto di vista turistico-culturale le seguenti famiglie di grandi attrattori,

Dettagli

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale]

CONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale] Comune di CONVENZIONE TRA il Ministero della Pubblica Istruzione nel seguito detto "MPI" qui rappresentato dall Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell autonomia Scolastica (ex IRRE) - Gestione Commissariale

Dettagli

Det n /2016 Class. 335 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 1513/2016 SETTORE SCUOLA, SPORT E PARTECIPAZIONE SERVIZIO LAVORO, SVILUPPO E GIOVANI

Det n /2016 Class. 335 COMUNE DI CESENA. DETERMINAZIONE n. 1513/2016 SETTORE SCUOLA, SPORT E PARTECIPAZIONE SERVIZIO LAVORO, SVILUPPO E GIOVANI COMUNE DI CESENA DETERMINAZIONE n. 1513/2016 SETTORE SCUOLA, SPORT E PARTECIPAZIONE SERVIZIO LAVORO, SVILUPPO E GIOVANI Proponente: BRANCHETTI ROBERTO OGGETTO: CONTRIBUZIONE STRAORDINARIA AL COMITATO PER

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8

ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. del pag. 1/8 PROGETTI TERRITORIALI VENETO ADOZIONI (P.T.V.A) 1. Presentazione delle progettualità Soggetto incaricato della presentazione Ciascuna Azienda

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE MISURA 19 L.E.A.D.E.R. FASE PREPARATORIA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA SLTP CEMBRA 17 MARZO 2016

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE MISURA 19 L.E.A.D.E.R. FASE PREPARATORIA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA SLTP CEMBRA 17 MARZO 2016 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 MISURA 19 L.E.A.D.E.R. FASE PREPARATORIA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA SLTP CEMBRA 17 MARZO 2016 OBIETTIVI INCONTRO 1) PRESENTAZIONE OPPORTUNITA E VINCOLI DELLA MISURA

Dettagli

Hotel Maggior Consiglio

Hotel Maggior Consiglio Hotel Maggior Consiglio Treviso, 12 settembre 2017 Federico Caner Assessore al Turismo e Programmazione Fondi UE POR FESR 2014-2020 DOTAZIONE FINANZIARIA RISORSE FINANZIARIE Asse 1 Ricerca sviluppo e innovazione

Dettagli

L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna

L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna Supplemento 2.2008 11 L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna A cura del Gabinetto del Presidente della Giunta - Servizio Segreteria

Dettagli

PERUGIA EUROPA

PERUGIA EUROPA Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione

Dettagli

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1)

L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) L.R. 23 Gennaio 2006, n. 1 Istituzione dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (1) SOMMARIO Art. 1 - Oggetto e finalità Art. 2 - Definizioni Art. 3 - Requisiti per l individuazione

Dettagli

L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano

L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna ed il Laboratorio Urbano L esperienza dell attuazione dell agenda urbana nel POR FESR Emilia Romagna 2014-20 ed il Laboratorio Urbano L attenzione alle città Il FESR sostiene nell ambito dei programmi operativi, lo sviluppo urbano

Dettagli

RETI natura storia - obiettivi

RETI natura storia - obiettivi L Innovazione in Campania Risultati e sviluppi futuri degli Accordi di Programma Quadro per l e-government e la Società dell Informazione ] 22 maggio 2009 RETI natura storia - obiettivi Raffaele D Angiò

Dettagli

Alghero : verso il Piano Strategico della Città - Focus Cultura Roma, 1 marzo 2016

Alghero : verso il Piano Strategico della Città - Focus Cultura Roma, 1 marzo 2016 Alghero 2016-2020: verso il Piano Strategico della Città - Focus Cultura Roma, 1 marzo 2016 1 I temi di oggi 1. Perché fare sistema e programmare in modo integrato nel settore della cultura? 2. Alghero

Dettagli

Valutazione e monitoraggio della qualità delle imprese alberghiere

Valutazione e monitoraggio della qualità delle imprese alberghiere Valutazione e monitoraggio della qualità delle imprese alberghiere Il progetto, gli obiettivi e le finalità Villa San Remigio Il progetto Ambito del progetto: il progetto prevede lo studio, l elaborazione

Dettagli

Progettiamo insieme il nuovo PSL MISURA 19 Sviluppo Locale Leader - PSR

Progettiamo insieme il nuovo PSL MISURA 19 Sviluppo Locale Leader - PSR FEASR REGIONE DEL VENETO Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l Europa investe nelle zone rurali Progettiamo insieme il nuovo PSL 2014-2020 MISURA 19 Sviluppo Locale Leader - PSR 2014 2020 Sede

Dettagli

Adozione e sostegno alle famiglie

Adozione e sostegno alle famiglie Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale

Dettagli

Verso una Taranto turistica: a quali risultati ambiamo

Verso una Taranto turistica: a quali risultati ambiamo Verso una Taranto turistica: a quali risultati ambiamo I PRINCIPALI RISULTATI ATTESI DEL PROGETTO TARAS Nuova impresa: creazione di minimo 5 start-up di settore; Una rete solida: costruzione della Rete

Dettagli

La creazione dei sistemi turistici locali sostenibili (Azione locale 2.4) San Cassiano, 03 novembre 2014

La creazione dei sistemi turistici locali sostenibili (Azione locale 2.4) San Cassiano, 03 novembre 2014 Misura 421 Progetto di cooperazione interterritoriale TUR.Puglia, Promuovere il Sistema Turistico Locale sostenibile pugliese Codice Progetto: I-L-IT 010-023-007 La creazione dei sistemi turistici locali

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITA CONVEGNO E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia

NUOVE OPPORTUNITA CONVEGNO E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia NUOVE OPPORTUNITA E PROCEDURE PER L EDILIZIA SOSTENIBILE: Conto termico, Fondi Kyoto e CAM Edilizia 24 MAGGIO 2016 l AUDITORIUM, TORRE UNIPOL, BOLOGNA SERVIZI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI E IL

Dettagli

Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO

Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO Nell ambito della SCHEDA DI INTERVENTO 3/33 presentano: LA BANCA DEL BOSCO Progetto Integrato per la Valorizzazione della Filiera Foresta-Legno sul Territorio Biellese In collaborazione con: LA PROPOSTA

Dettagli