termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento

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1 ALL. F TDR Scheda F.1 termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento Scheda attuazione termini del PIAI di riferimento - Anno 2013 proposte Obiettivo progettuali specifico D.G.R /2013 Progetti Documento di iniziativa di attuazione regionale del Punto PIAI Anno lettera 2013 a) del PIAI Obiettivo specifico 1.2 Progetti di iniziativa regionale Punto lettera a) del PIAI Paese : Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania Ambito tematico : miglioramento della qualità ambientale e degli ecosistemi, tutela della biodiversità, turismo sostenibile Migliorare la qualità ambientale degli ecosistemi Migliorare la gestione dei servizi ambientali a livello locale Contribuire alla formazione ambientale del personale degli enti pubblici Promuovere il rafforzamento delle associazioni che operano nel settore ambientale Promuovere la creazione di microimprenditorialità in materia ambientale, privilegiando la partecipazione e l inserimento di soggetti svantaggiati Favorire lo scambio di conoscenze, competenze e capacità produttive tra soggetti toscani operanti nel settore e beneficiari locali, in materia di tutela ambientale e di gestione dei servizi ambientali Iincentivare l uso di materiali locali, la costruzione in loco delle tecnologie e l uso di tecnologie appropriate al contesto sociale e ambientale Incentivare forme di turismo sostenibile che mirino a limitare l impatto ambientale del turismo Migliorata la qualità ambientale di uno o più sistemi ambientali di riferimento (fluviali, lacustri, marino, locali, montano ecc.); Migliorato il grado di tutela della biodiversità Migliorata la formazione e l aggiornamento delle figure in grado di operare a livello amministrativo, produttivo, progettuale e di mercato sulle tematiche ambientali Aumentate le competenze delle associazioni locali attraverso la collaborazione con associazioni toscane e/o internazionali che operano sulle tematiche oggetto del progetto Attivate esperienze di microimprenditorialità in materia ambientale e/o di turismo sostenibile. Intensificati gli scambi di conoscenze tecnico/ambientali tra operatori locali e tra operatori locali e toscani Promozione e sostegno delle iniziative rivolte alla tutela e valorizzazione degli ecosistemi locali sviluppo delle risorse locali e dei sistemi economici territoriali attraverso il miglioramento e l innovazione della gestione dei servizi ambientali Sostegno alla formazione e l aggiornamento delle figure in grado di operare a livello amministrativo, produttivo, progettuale e di mercato sulle tematiche ambientali Promozione e sostegno alle iniziative di rafforzamento e miglioramento delle capacita a livello delle associazioni della società civile in ottica di sensibilizzazione e educazione nelle tematiche ambientali Supporto processi di sviluppo della piccola e micro impresa basati sul concetto di eco-etico sostenibilità Sviluppo e sostegno ad azioni di networking transfrontaliero nell ambito della pubblica amministrazione e della società civile Attivazione di percorsi di microimprenditorialità in ambito ambientale/turismo sostenibile Promozione dell uso di materiali locali, la costruzione in loco delle tecnologie e l uso di tecnologie appropriate al contesto sociale e ambientale diretti sono gli enti territoriali dei paesi di Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, istituti e enti di formazione professionale e superiore, associazioni di categoria, PMI, artigiani e piccoli imprenditori, associazioni della società civile. indiretti: la popolazione, in particolare i giovani, delle aree suddette

2 Il partenariato toscano può essere composto da Enti Locali e altri enti pubblici, ONG già attive nelle Il partenariato locale assume un valore aggiunto se caratterizzato da esperienze pregresse realizzate con la cooperazione decentrata toscana e in progetti in corso di attuazione da parte delle ONG toscane, con priorità ai soggetti locali già in relazione con il Sistema toscano delle attività internazionali. Euro ,00

3 TDR Scheda F.2 termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento di Scheda attuazione termini del PIAI di riferimento - Anno 2013 proposte Obiettivo progettuali specifico D.G.R /2013 Progetti Documento di iniziativa di attuazione regionale del Punto PIAI Anno lettera 2013 b) del PIAI Obiettivo specifico 1.2 Progetti di iniziativa regionale Punto lettera b) del PIAI Paese : Tunisia Ambito tematico : sostegno e valorizzazione delle produzioni artigianali locali Valorizzare l artigianato tunisino attraverso l innovazione sostenibile delle produzioni locali. Contribuire alla formazione di operatori nel settore artigiano e delle produzioni locali Promuovere il rafforzamento delle associazioni che operano nel settore dell artigianato Favorire lo scambio di conoscenze, competenze e capacità produttive tra Tunisia ed Italia Valorizzare gli scambi e le relazioni sia tra comunità immigrate in Toscana e Tunisia, sia forme di partenariato sud-sud Incentivare l uso di materiali locali, se disponibili, e l uso di tecnologie appropriate al contesto sociale e ambientale. migliorate (a livello tecnico, formale e di mercato) le produzioni artigianali locali in ottica di innovazione ambientalmente, socialmente e culturalmente sostenibile; intensificati gli scambi di conoscenze tecnico/artistiche e i rapporti tra artigiani della Riva Nord e della Riva Sud del Mediterraneo migliorata la formazione e l aggiornamento delle figure in grado di operare a livello produttivo, progettuale e di mercato sulle tematiche della produzione artigianale; aumentate le competenze delle associazioni locali attraverso la collaborazione con associazioni di migranti che operano sulle tematiche oggetto del progetto. attivate sinergie produttive e di mercato tra gli artigiani Tunisini ed aziende del territorio toscano. Promozione e sostegno delle iniziative rivolte alla valorizzazione ed allo sviluppo delle risorse locali e dei sistemi economici territoriali attraverso il miglioramento e l innovazione delle produzioni locali, quali l artigianato, in chiave di valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale sia materiale che immateriale, anche in un ottica di sostegno all economia turistica. Sostegno ad attività di ricerca e di studio congiunti per l innovazione, trasferimento di know how e tecnologie ambientali sostenibili con particolare riferimento alla promozione di sistemi economici integrati delle produzioni locali (filiera) Promozione e sostegno alle iniziative di rafforzamento e miglioramento delle capacita a livello delle associazioni della società civile in ottica di agevolazione e supporto al dialogo con gli enti e le istituzioni territoriali e nazionali. Supporto processi di sviluppo della piccola e micro impresa basati sul concetto di eco-etico sostenibilità ed azioni a sostegno l imprenditoria femminile; Interventi a sostegno di microimprese Sviluppo e sostegno ad azioni di cooperazione sud-sud e di networking nell ambito dell organizzazione della società civile promovendo l attivazione di percorsi di microimprenditorialità Verifica e promozione delle possibili sinergie a livello produttivo e di mercato tra artigiani tunisini e imprese toscane. diretti sono gli enti territoriali tunisini, con particolare attenzione ai Governatorati di Sousse, Kasserine, Sidi Bouzid, Kairouan, Gafsa, istituti e enti di formazione professionale e superiore, associazioni di categoria, PMI, artigiani e piccoli imprenditori, associazioni della società civile. indiretti: la popolazione, con particolare riferimento ai giovani, dei Governatorati di Sousse, Kasserine, Sidi Bouzid, Kairouan, Gafsa.

4 Il partenariato toscano può essere composto da Enti Locali e altri enti pubblici, ONG già attive nelle Il partenariato locale assume un valore aggiunto se caratterizzato da esperienze pregresse realizzate con la cooperazione decentrata toscana e in progetti in corso di attuazione da parte delle ONG toscane, con priorità ai soggetti locali già in relazione con il Sistema toscano delle attività internazionali. Euro ,00

5 TDR F.3 Scheda termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento di attuazione del PIAI - Anno 2013 Obiettivo specifico 1.2 Progetti di iniziativa regionale Punto lettera a) del PIAI Paesi: Argentina Peru Ecuador - Guatemala Honduras El Salvador Ambito tematico : sostegno e valorizzazione delle buone pratiche nell'ambito della Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani. Valorizzare l'esperienza e lo scambio di buone pratiche acquisite nell'ambito delle politiche di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani sviluppata durante il processo di capitalizzazione di buone pratiche del del Programma UE Urbal III, con particolare riferimento alle attivita svolte all interno del cluster organizzato per dare seguito alle esperienze latinoamericane in questo settore tematico. Contribuire alla sostenibilità delle competenze acquisite dalle istituzioni locali latinoamericane coinvolte nelle attività del Programma UE Urbal Promuovere il rafforzamento della rete di enti locali latinoamericani coinvolti nel cluster di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, specificatamente la continuita dell Osservatorio Latinoamericano di gestione dei rifiuti nato dall esperienza di capitalizzazione di buone pratiche del Programma URBAL III. Favorire la capitalizzazione dell'esperienza attraverso azioni atte a dare seguito a tale esperienza che permetta lo scambio di conoscenze, competenze tra gli enti locali coinvolti nella rete e l'italia e l Europa. Favorire e promuovere l utilizzo di strumenti innovativi per incrementare e sperimentare nuove forme responsabili di gestione sostenibile dei rifiuti. Rafforzata l esperienza dell Osservatorio Latinoamericano di gestione dei rifiuti solidi urbani quale centro di raccolta delle politiche di eccellenza in questo settore a livello latinoamericano. Definiti obiettivi, priorità, strategia, modalità di lavoro e scambio delle informazioni tra l Osservatorio e l esperienza italiana. Costruzione di una banca dati di buone pratiche Promozione e sostegno delle iniziative finalizzate allo sviluppo delle competenze locali e delle politiche di gestione dei rifiuti in maniera integrata e sostenibile. Sostegno ad attività di ricerca e di studio congiunti per l innovazione, trasferimento di know how e tecnologie inerenti il settore di competenza. Sviluppo e sostegno ad azioni che favoriscano la creazione di una banca dati di buone pratiche latinoamericane e europee inerenti il settore di competenza Promozione e sostegno alle iniziative di rafforzamento e miglioramento delle capacita di dialogo e di coinvolgimento attivo e responsabile della cittadinanza nei confronti del tema in oggetto. Sostegno all attività di ricerca sui modelli di inclusione sociale sperimentati in America Latina ed il coinvolgimento dei lavoratori informali nei circuiti formali della gestione dei rifiuti. Sviluppo e sostegno ad azioni di cooperazione sud-sud e di networking tra enti locali sudamericani per la diffusione ed il radicamento di buone pratiche nell'ambito della gestione dei rifiuti (compresa la formazione degli operatori presenti nell intera filiera di gestione dei rifiuti). diretti sono gli enti territoriali dei paesi latinoamericani coinvolti dai progetti di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani del Programma Urbal indiretti: la popolazione, in particolare gli abitanti delle zone urbane e suburbane delle città latinoamericane coinvolte nei progetti citati. Il partenariato toscano può essere composto da Enti Locali e altri enti pubblici, ONG già attive nelle Il partenariato può coinvolgere anche istituzioni ed enti locali europei coinvolti nelle reti del programma URBAL Euro ,00

6 TDR F.4 Scheda termini di riferimento proposte progettuali D.G.R. 269/2013 Documento di attuazione del PIAI - Anno 2013 Obiettivo specifico 1.2 Progetti di iniziativa regionale Punto lettera b) del PIAI Paesi: Cile (Viña del Mar) Guatemala (La Antigua) - Nicaragua (Comune di León) Ambito tematico : sostegno e valorizzazione delle buone pratiche nell'ambito della Pianificazione territoriale ed urbana partecipativa Valorizzare l'esperienza nell'ambito della pianificazione territoriale ed urbana acquisita con la realizzazione delle attività nell'ambito delle tre fasi del Programma UE Urbal, con particolare riferimento alla fase III e alla partecipazione al cluster di pianificazione urbana e territoriale partecipativa. Contribuire alla sostenibilità delle competenze acquisite dalle istituzioni locali latinoamericane coinvolte nelle attività del Programma UE Urbal Promuovere il rafforzamento della rete di enti locali latinoamericani coinvolti nel cluster di pianificazione urbana e territoriale, specificatamente nella terza fase del programma Urbal III Favorire la capitalizzazione dell'esperienza attraverso azioni atte alla creazione di un centro di eccellenza nell'ambito della pianificazione territoriale ed urbana dell'america centrale e meridionale, che favorisca anche lo scambio di conoscenze, competenze tra gli enti locali coinvolti nella rete e l'italia Favorire e promuovere l utilizzo di strumenti innovativi quali il PPGIS (Sistemi informativi geografici di partecipazione pubblica) per incrementare e sperimentare nuove forme di partecipazione dei cittadini alla pianificazione e gestione del territorio, Identificati e coinvolti nella creazione del centro di eccellenza gli attori chiave pubblici e privati in America Latina ed Europa, che abbiano sviluppato buone pratiche di pianificazione partecipativa o PPGIS Definiti obiettivi, priorità, strategia, modalità di lavoro e scambio delle informazioni tra il Centro e dei suoi soci Costruzione di una banca dati di buone pratiche di pianificazione partecipativa e PPGIS Promozione e sostegno delle iniziative rivolte alla valorizzazione ed allo sviluppo delle competenze locali e dei sistemi economici territoriali attraverso il miglioramento e l innovazione nell'ambito della pianificazione urbana e territoriale partecipativa. Sostegno ad attività di ricerca e di studio congiunti per l innovazione, trasferimento di know how e tecnologie inerenti la pianificazione territoriale ed urbana partecipativa. Sviluppo e sostegno ad azioni che favoriscana la creazione di una banca dati di buone pratiche latinoamericane e europee inerenti la pianificazione territoriale ed urbana partecipativa Promozione e sostegno alle iniziative di rafforzamento e miglioramento delle capacita di dialogo delle istituzioni locali con la cittadinanza attraverso la sperimentzione di strumenti di partecipazione democratica alla gestione e pianificazione del territorio. Sviluppo e sostegno ad azioni di cooperazione sud-sud e di networking tra enti locali sudamericani per la diffusione ed il radicamento di buone pratiche nell'ambito della pianificazione territoriale ed urbana partecipativa diretti sono gli enti territoriali dei paesi latinoamericani coinvolti dai progetti di pianificazione terrritoriale ed urbana del Programma Urbal indiretti: la popolazione, in particolare gli abitanti delle zone urbane e suburbane delle città latinoamericane coinvolte nei progetti di pianificazione urbana del Programma Urbal III Il partenariato toscano può essere composto da Enti Locali e altri enti pubblici, ONG già attive nelle Il partenariato può coinvolgere anche istituzioni ed enti locali europei coinvolti nelle reti del programma URBAL. Euro ,00

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