Cinzia Perrino. Composizione chimica del particolato atmosferico in aree industriali
|
|
- Giada Scotti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cinzia Perrino Composizione chimica del particolato atmosferico in aree industriali CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE ISTITUTO sull INQUINAMENTO ATMOSFERICO Area della Ricerca RM1 Montelibretti (Roma) Monitoraggio e controllo polveri industriali Roma, 11 Novembre 2015
2 Il particolato atmosferico è un materiale eterogeneo: Composizione chimica molto variabile nel tempo e nello spazio Dimensioni variabili da pochi nm a qualche µm Somma di molti e diversi contributi di sorgente
3 MARE NATURALI VULCANI DESERTI SORGENTI ESSERI VIVENTI TRAFFICO ANTROPOGENICHE RISCALDAMENTO INDUSTRIA
4 LOCALI SORGENTI REMOTE
5 COSTANTI STAGIONALI SORGENTI OCCASIONALI
6 ALTRI FATTORI: Formazione di specie secondarie da precursori gassosi Influenza di venti, pioggia, variazioni delle capacità di diluizione dell atmosfera Deposizioni secche e umide (con diversa efficacia in funzione delle dimensioni e della composizione chimica)
7
8
9 Solo poche specie chimiche inorganiche costituiscono più dell 1% della massa del PM: alcuni metalli: Al, Si, Fe i principali anioni: Cl -, NO 3-, SO 4=, CO - 3 i principali cationi: Na, NH 4+, K +, Mg ++, Ca ++ il carbonio elementare DETERMINAZIONE DEI MACRO-COMPONENTI DEL PM il 20-60% del PM è costituito invece da materiale organico (classe formata da migliaia di specie diverse, nessuna delle quali rappresenta individualmente oltre l 1% della massa di PM) per le specie organiche il monitoraggio si concentra quindi sulle specie tossiche e nocive e sui traccianti di sorgenti specifiche
10 A PARTIRE DAI MACRO-COMPONENTI DEL PM SI PUO ARRIVARE A STIMARE LA FORZA DELLE SORGENTI PRINCIPALI traffico = EC EC [OM] biosfera e biomassa = OM 1.1 EC atmosfera (specie secondarie) = NH nss SO 4 = + NO 3 - mare = (Na + + Cl - ) * [SO 4 = Mg Ca K] terra = 1.89 Al Si Fe Na I Ca I Mg I K I + CO 3 + Mg S + Ca S
11 analisi chimica (mg/m 3 ) CONCENTRAZIONE (mg/m 3 ) CONCENTRAZIONE (mg/m 3 ) C. Perrino CNR-IIA PM 10 - Stazione fondo urbano di Roma TERRA ATMOSFERA COMBUSTIONE MARE BIOSFERA BILANCIO DI MASSA - Stazione fondo urbano di Roma DETERMINAZIONE GRAVIMETRICA ANALISI CHIMICA OTTOBRE - DICEMBRE 2007 R 2 = COMPOSIZIONE MEDIA DEL PM 0 10 STAZIONE MONTELIBRETTI - ANNO OTTOBRE - DICEMBRE ATMOSFERA 19% BIOSFERA 45% ROMA FONDO URBANO determinazione gravimetrica (mg/m 3 ) MARE 4% TERRA 24% COMBUSTIONE 8%
12 TEL AVIV - PM 10 TUNIS - PM 10 ATMOSPHERE 24% BIOSPHERE 20% SEA 6% ATMOSPHERE 23% BIOSPHERE 36% SEA 13% SOIL 34% ROAD TRAFFIC 9% SOIL 19% ROAD TRAFFIC 16% ROME URBAN BACKGROUND- PM 10 ATMOSPHERE 23% BIOSPHERE 36% SEA 6% SOIL 19% ROAD TRAFFIC 16% CHAMONIX - PM 10 PODGORICA - PM 10 ATMOSPERE 8% BIOSPHERE 70% ATMOSPHERE 8% SEA 2% SEA 2% BIOSPHERE 47% SOIL 5% SOIL 20% ROAD TRAFFIC 15% ROAD TRAFFIC 23%
13 Per la valutazione del contributo delle sorgenti industriali è necessario utilizzare specifici traccianti di sorgente - Frazione solubile e residua degli elementi - Distribuzione dimensionale del PM e dei traccianti - Informazioni meteorologiche L identificazione di traccianti quanto più possibile selettivi permette di: Aumentare l affidabilità dei risultati di attribuzione delle macro-sorgenti Identificare sorgenti specifiche Identificare eventi di trasporto da zone remote Identificare sorgenti occasionali
14 Centrale termoelettrica a biomasse 4 CASI - STUDIO Cementificio Nave carboniera Termovalorizzatore
15 Centrale termoelettrica a biomasse Levoglucosano 2 siti di misura (impianto e residenziale) INFLUENZA DELLA COMBUSTIONE DI BIOMASSE AD USO RESIDENZIALE
16 Cementificio sito urbano 2 periodi di misura IMPIANTO IN FUNZIONE FERMO IMPIANTO COTTURA CLINKER INFLUENZA DELLE CAVE DI TRAVERTINO
17 Nave carboniera 3 siti di misura (banchina, residenziale, fondo) Differenza di concentrazione del PM tra il sito residenziale e la banchina. L'area ombreggiata è relativa al periodo di scarico della nave carboniera. Le concentrazioni sono risultate più alte al sito residenziale durante tutti i giorni feriali, indipendentemente dalla presenza della nave
18 Particelle fini (PM2.5): origine combustiva o secondaria (emissioni industriali, riscaldamento, scarichi veicoli) Particelle grossolane (PM10-2.5): origine abrasivo-meccanica (erosione suoli, abrasione parti meccaniche, risollevamento da passaggio veicoli)
19 Nave carboniera e navi porta-container prevalenza delle particelle grossolane (origine abrasivo-meccanica) rispetto alle particelle fini (origine combustiva o secondaria) la composizione chimica delle polveri è risultata molto simile ai tre siti non è stato possibile identificare l'apporto delle polveri di carbone disperse durante lo scarico della nave carboniera: le concentrazioni di tutti i possibili traccianti di questa matrice (EC, OC, U, Be, Cs, Ce, Li, Co, Sr) sono elevate anche nel contributo non combustivo da traffico (road dust: abrasione di parti meccaniche dei veicoli, asfalto, copertoni, risollevamento delle polveri depositate al suolo)
20 Termovalorizzatore TERMOVALORIZZATORE 3 siti (A impianto, B fondo, C residenziale,) 2 frazioni dimensionali (PM10 e PM2.5) AREA URBANA 2 frazioni elementari (solubile e residua)
21 CONCENTRAZIONE (mg/m 3 ) COMPOSIZIONE GIORNALIERA - PM 10 - SITO A ANTROPOGENICI PRIMARI ORGANICI INORGANICI SECONDARI AEROSOL MARINO CRUSTALI GENNAIO - FEBBRAIO 2011 Siamo nella Pianura padana COMPOSIZIONE MEDIA - PM 10 - SITO A 13 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2011 COMPOSIZIONE MEDIA - PM SITO A 13 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2011 ANTROPOGENICI PRIMARI 5% CRUSTALI 12% AEROSOL MARINO 2% ANTROPOGENICI PRIMARI 6% CRUSTALI 5% AEROSOL MARINO 1% ORGANICI 41% INORGANICI SECONDARI 40% ORGANICI 48% INORGANICI SECONDARI 40%
22 SORGENTE DIFFUSA: concentrazioni di fondo, non direttamente imputabili al polo industriale SORGENTE LOCALE OCCASIONALE (zona industriale)
23 SORGENTE DIFFUSA DISCONTINUA non direttamente imputabili al polo industriale SORGENTE LOCALE COSTANTE incremento della concentrazione (ca. 10%) al sito più vicino all impianto
24 CONTRIBUTO DEL TERMOVALORIZZATORE: si osserva un modesto aumento della concentrazione di Se, Zn, Tl, V, Sn, Sb, Ni, Cd e As (frazione fine estratta) al sito A quando le condizioni meteorologiche favoriscono la ricaduta a terra delle emissioni: stabilità atmosferica e venti nella direttrice.
25 Per discriminare il contributo di una sorgente industriale al PM: - Concentrazione in massa - Composizione chimica (macro-componenti) - Composizione chimica (traccianti) - Distribuzione dimensionale - Frazionamento chimico - Provenienza delle masse d aria - Rimescolamento atmosferico - e un po di fortuna!
26 STUDI AMBIENTALI REALIZZATI IN COLLABORAZIONE CON IL DIP. DI CHIMICA DELLA SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA PROF. SILVIA CANEPARI E COLLABORATORI IL GRUPPO POLVERI C.N.R.- I.I.A.: M. Catrambone S. Dalla Torre S. Pareti E. Rantica T. Sargolini Grazie per l attenzione...
Variazioni stagionali della distribuzione dimensionale di elementi e ioni in Pianura Padana
Variazioni stagionali della distribuzione dimensionale di elementi e ioni in Pianura Padana S. Canepari, M.L. Astolfi, D. Frasca, M. Marcoccia, E. Rantica, C. Perrino C.N.R. - ISTITUTO sull INQUINAMENTO
DettagliCinzia Perrino. CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE. ISTITUTO sull INQUINAMENTO ATMOSFERICO. Area della Ricerca RM1 Montelibretti (Roma)
Cinzia Perrino CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE ISTITUTO sull INQUINAMENTO ATMOSFERICO Area della Ricerca RM1 Montelibretti (Roma) particella minerale aggregato da emissione Diesel aerosol marino materiale
DettagliCinzia Perrino. CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE. ISTITUTO sull INQUINAMENTO ATMOSFERICO. Area della Ricerca RM1 Montelibretti (Roma)
Cinzia Perrino CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE ISTITUTO sull INQUINAMENTO ATMOSFERICO Area della Ricerca RM1 Montelibretti (Roma) I nuovi limiti per il materiale particellare sospeso: problematiche
DettagliIstituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima, CNR, Lecce 2
Source Apportionment del particolato atmosferico campionato con un impattore multistadio in un sito di fondo urbano D. Cesari 1, A. Genga 2, M. Siciliano 2, P. Ielpo 1,3 M. R. Guascito 2, D. Contini 1
DettagliCaratterizzazione del particolato fine atmosferico: attuale situazione e prospettive
Caratterizzazione del particolato fine atmosferico: attuale situazione e prospettive Sandro Fuzzi Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna Aerosol atmosferico
DettagliPARTICOLATO ATMOSFERICO INDOOR IN SCUOLE ED ABITAZIONI: COMPOSIZIONE CHIMICA E SORGENTI
PARTICOLATO ATMOSFERICO INDOOR IN SCUOLE ED ABITAZIONI: COMPOSIZIONE CHIMICA E SORGENTI L. Tofful 1, S. Canepari 2, F. Cibella 3, S. Pareti 1, C. Perrino 1 1 CNR-Istituto sull'inquinamento Atmosferico,
DettagliValutazioni e analisi di microinquinanti
Valutazioni e analisi di microinquinanti LA RETE DI MONITORAGGIO CON STAZIONI FISSE SUL TERRITORIO REGIONALE 25 STAZIONI FISSE suddivise in 14 URBANE 9 INDUSTRIALI 2 RURALI ~ 150 parametri misurati Superamenti
DettagliLinea progettuale 2: Organizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine
inea progettuale 2: rganizzazione e realizzazione della sorveglianza ambientale nelle aree di indagine biettivi specifici li obiettivi della inea Progettuale 2 sono i seguenti: 1. a realizzazione di inee
DettagliMonitoraggio microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione Ferrara (EBP)
Monitoraggio microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione Ferrara (EBP) Responsabile: Cinzia Perrino Gruppo di lavoro: Maria Catrambone Stefano Dalla Torre Adriana Pietrodangelo Elena Rantica
DettagliIl Progetto UPUPA Caratterizzazione chimica del particolato ultrafine
POLITECNICO DI MILANO Piacenza, 22 gennaio 2014 Il Progetto UPUPA Caratterizzazione chimica del particolato ultrafine Senem Ozgen DICA Sez. Ambientale - Politecnico di Milano Sito di campionamento Sito
DettagliUn analisi di dettaglio della qualità dell aria in provincia di Torino
Un analisi di dettaglio della qualità dell aria in provincia di Torino Antonella Pannocchia Arpa Piemonte La provincia di Torino nel contesto territoriale della pianura padana La provincia di Torino è
DettagliAppendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi
Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,
DettagliLA RETE SPECIALE DI MISURE DELLA QUALITA DELL ARIA OBIETTIVI GENERALI ED ASPETTI SPECIFICI SULLA SPECIAZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO.
LA RETE SPECIALE DI MISURE DELLA QUALITA DELL ARIA OBIETTIVI GENERALI ED ASPETTI SPECIFICI SULLA SPECIAZIONE CHIMICA DEL PARTICOLATO Cinzia Perrino CONSIGLIO NAZIONALE delle RICERCHE ISTITUTO sull INQUINAMENTO
DettagliLE FONTI DI EMISSIONE DI POLVERI SOTTILI Abstract dell'intervento al XVII Convegno Tecnico
LE FONTI DI EMISSIONE DI POLVERI SOTTILI Abstract dell'intervento al XVII Convegno Tecnico Ing. Luigi Di Matteo - AUTOMOBILE CLUB D'ITALIA Il PM10, materiale particolato di diametro aerodinamico 1 inferiore
DettagliMonitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna
Monitoraggio di PM2.5 e PM1 in prossimità del termovalorizzatore RSU di Bologna Mauro Rossi Responsabile Campagne di Monitoraggio del Progetto Moniter ARPA Emilia-Romagna Progetto Moniter 2007-2011 ORGANIZZAZIONE
DettagliSTUDIO GEOCHIMICO DEL PARTICOLATO ATMOSFERICO
UNIVERSITA CA FOSCARI VENEZIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AMBIENTALI STUDIO GEOCHIMICO DEL PARTICOLATO ATMOSFERICO Prof. Rampazzo Giancarlo CHE COS E LA GEOCHIMICA 1.La geochimica studia la composizione chimica
DettagliLa qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive
La qualità dell aria in Lombardia situazione e prospettive Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Brescia 2 novembre 204 Confronto con la normativa
DettagliINQUINANTI GASSOSI E PARTICOLATO:
INQUINANTI GASSOSI E PARTICOLATO: CONFRONTO SIMULAZIONI/OSSERVAZIONI PER DIVERSE CONFIGURAZIONI DEL SISTEMA MODELLISTICO AMS-MINNI Massimo D Isidoro, Gino Briganti, Andrea Cappelletti, Mihaela Mircea ENEA
DettagliCaratterizzazione morfologica e chimica di polveri fini in alcune realtà umbre
Caratterizzazione morfologica e chimica di polveri fini in alcune realtà umbre Progetto Ottobre 2007 1 Pag / indice 03 / INTRODUZIONE 03 / OBIETTIVI DEL PROGETTO 04 / PROGRAMMA ATTIVITÀ Gruppo di Lavoro
DettagliAttività di monitoraggio della qualità dell aria effettuato da ARPA FVG nel Comune di Cormons Gennaio Aprile 2014
Attività di monitoraggio della qualità dell aria effettuato da ARPA FVG nel Comune di Cormons Gennaio Aprile 2014 Cormons, 27 marzo 2015 La normativa sulla qualità dell ambiente Decreto legislativo. n.
DettagliProf. Ing. Andrea Giuseppe CAPODAGLIO. Prof. Ing. Arianna CALLEGARI
RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE CERTIFICATI DI VALIDAZIONE DIFFUSIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE DAL CANALE DI INGRESSO DELL IMPIANTO DI NOSEDO: STUDIO DIFFUSIONALE DI CONFRONTO TRA RISULTATI DEL SISTEMA ODOWATCH
DettagliAllegato 1 Trend dei monitoraggio da stazioni fisse
Allegato 1 Trend dei monitoraggio da stazioni fisse Indice 1 / A1.1 Particolato fine (PM 10) 7 / A1.2 Particolato fine (PM 2.5) 11 / A1.3 Biossido di azoto (NO 2) 14 / A1.4 Monossido di carbonio (CO) 17
DettagliPROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)
laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici
DettagliImpatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio
Impatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio Gabriele Curci 1, Paolo Tuccella 1, Giovanni Cinque 2,
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Castelnovo nè Monti A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione
DettagliInquinamento atmosferico Limiti d emissione Tecniche di depurazione dei fumi Prospettive future
Aspetti Ambientali Combustione del legno e inquinamento atmosferico Inquinamento atmosferico Limiti d emissione Tecniche di depurazione dei fumi Prospettive future Luca Colombo, ufficio protezione aria,
DettagliDisponibilità dati *** 2007 / 2010 C
EMISSIONI IN ATMOSFERA 2010 Emissioni in atmosfera Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR Puglia 2010) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
DettagliARPA Puglia. Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Barletta Via Trani 10.07.2015-10.11.2015. Centro Regionale Aria
Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile 10.07.2015-10.11.2015 ARPA Puglia Centro Regionale Aria Ufficio Qualità dell Aria di Bari Corso Trieste 27 Bari 1. Contenuto del
DettagliDETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI
DETERMINAZIONE DEL PUNTO DI FINE TITOLAZIONE MEDIANTE METODI CHIMICO-FISICI - si sfrutta una proprietà chimico-fisica o fisica che varia nel corso della titolazione - tale proprietà è in genere proporzionale
DettagliValutazione sperimentale delle emissioni di nanopolveri (Dp<0,05 µm) da impianti di riscaldamento domestico. Michele Giugliano
Valutazione sperimentale delle emissioni di nanopolveri (Dp
DettagliInterconfronto di modelli a recettore: caso studio nella città di Genova
Interconfronto di modelli a recettore: caso studio nella città di Genova M.C. Bove *, D. Massabò, P. Prati, Dipartimento di Fisica, Università di Genova, e INFN, Genova, 646 Outline Descrizione campagna
DettagliCARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 10 IN AMBIENTI ACCADEMICI INDOOR
CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM IN AMBIENTI ACCADEMICI INDOOR L. Tofful 1, C. Perrino 1, S. nepari, F. Marcovecchio 1, M. Giusto 1, T. Sargolini 1 1 CNR-Istituto sull'quinamento Atmosferico, Montelibretti
DettagliCARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL AREA DI LECCE
WORKSHOP REPORT SALUTE E AMBIENTE in Provincia di Lecce CARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL AREA DI LECCE Daniele Contini Istituto di Scienze dell
DettagliModellistica di Qualità dell'aria a supporto del D. lgs 155/2010. Mauro M. Grosa
Modellistica di Qualità dell'aria a supporto del D. lgs 155/2010 Mauro M. Grosa Responsabile del coordinamento delle attività di qualità dell aria di Arpa Piemonte Regione Piemonte nel 2000 ha avviato
DettagliMonitoraggio della Qualità dell Aria nel Comune di Avigliano Umbro
Monitoraggio della Qualità dell Aria nel Comune di Avigliano Umbro Aprile Maggio 2015 1 Pag / indice 03 / Scopo della campagna di monitoraggio 03 / Scelta del sito di monitoraggio 05 / Misure effettuate
DettagliContributo del biomass burning al PM 10 nella città di Roma: variazioni su base stagionale, giornaliera e bioraria
Contributo del biomass burning al PM 10 nella città di Roma: variazioni su base stagionale, giornaliera e bioraria Cinzia Perrino, Luca Tofful, Stefano Dalla Torre, Tiziana Sargolini C.N.R. Istituto sull
DettagliDIATI Dipartimento di Ingegneria dell Ambiente, del Territorio e delle infrastrutture TECNOLOGIE E TENDENZE PER IL RECUPERO DA RIFIUTI Termovalorizzatore di Torino: aspetti ambientali ed energetici Piacenza
DettagliBIOMASSA: Aspetti chimico-fisici della combustione delle biomasse. Riccardo Ceccato. Dipartimento di Ingegneria Industriale Università di Trento
BIOMASSA: OPPORTUNITA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE? VENERDI 5 GIUGNO 2015 TAIO (TN), SALA CONVEGNI C.O.CE.A. Aspetti chimico-fisici della combustione delle biomasse Riccardo Ceccato Dipartimento di Ingegneria
DettagliCARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI
CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEL PM 2.5 IN AMBIENTI DOMESTICI TOFFUL Luca 1, CANEPARI Silvia 2, SARGOLINI Tiziana 3, PERRINO Cinzia 3 1 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università
Dettaglimateria atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti
Elementi e Composti materia miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti atomi Gli atomi sono, per convenzione, le unità costituenti le sostanze Le sostanze possono essere costituite da
DettagliVARIABILI METEROROLOGICHE E CONCENTRAZIONI DI PM10. 5.1 Introduzione
VARIABILI METEROROLOGICHE E CONCENTRAZIONI DI PM10 5.1 Introduzione Tra gli interventi finanziati dalla Regione Emilia Romagna per il 2004, ai fini della messa a punto di strumenti conoscitivi utili per
DettagliUniversità degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni
DettagliStato della qualità dell aria e sua evoluzione nell ultimo triennio; aggiornamento sulla rete strumentale
Stato della qualità dell aria e sua evoluzione nell ultimo triennio; aggiornamento sulla rete strumentale Conferenza dei Sindaci 20 Novembre 2008 Sala del Consiglio Provinciale Dott.ssa Fabrizia Capuano
DettagliQualità dell aria e salute: è ora di cambiare
Qualità dell aria e salute: è ora di cambiare Qualità dell aria: cosa respiriamo? 4 giugno 2015 Marina Camatini Inquadriamo il problema COS È L INQUINAMENTO DELL ARIA? E una modifica alla normale composizione,
DettagliLe attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza
Le attività di monitoraggio: il caso dell acciaieria Valbruna di Vicenza Dipartimento Provinciale di Vicenza Servizio Stato dell Ambiente dr chim. Ugo Pretto, p.i. Francesca Mello Il sito produttivo Acciaierie
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliINDICE DI BIODIVERSITÀ LICHENICA INDICE DI MORTALITÀ PER TUMORE AL POLMONE. Nimis P. L., Cislaghi C., NATURE 1997
INDICE DI BIODIVERSITÀ LICHENICA INDICE DI MORTALITÀ PER TUMORE AL POLMONE Nimis P. L., Cislaghi C., NATURE 1997 Biomonitoraggio nell area di Vado Ligure - Campagna 1990 (Castello et al., 1994) Bioindicazione
DettagliContributo della combustione di biomassa alla concentrazione di PM10 in aria ambiente in centri urbani situati in valli alpine del Trentino
Contributo della combustione di biomassa alla concentrazione di PM1 in aria ambiente in centri urbani situati in valli alpine del Trentino Elisa Malloci, Gabriele Tonidandel, Paolo Lazzeri, Simone Veronesi
DettagliImpianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore. Cireddu-Barbato
Impianto di compostaggio: applicazione del modello di dispersione dell odore Cireddu-Barbato Ruolo della modellista nella valutazione Cos è un modello degli impatti odorigeni Modelli matematici: Deterministici:
DettagliProgetto UPUPA: i rilevamenti nell area urbana di Piacenza
PROGETTO UPUPA: Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area Misura dell esposizione umana alle polveri ultrafini ed al nano-particolato nell area di Piacenza Progetto UPUPA: i rilevamenti nell area urbana
DettagliDipendenza del Potenziale Ossidativo dalla Composizione Chimica di Campioni di PM10 e di PM2.5
Dipendenza del Potenziale Ossidativo dalla Composizione Chimica di Campioni di PM10 e di PM2.5 Salvatore Romano 1, Maria Chiara Pietrogrande 2, Maria Rita Perrone 1, Francesco Mannarini 2, Roberto Udisti
DettagliARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato. RIGENERGIA12, Aosta 26 maggio 2012 ARPA VdA
ARPA Valle d Aosta Sezione ARIA ed ENERGIA Ing. Giordano Pession Ing. Ivan Tombolato Uniformare gli strumenti e i sistemi di monitoraggio della qualità dell aria. Potenziare le misure di tutela (es. Piani
DettagliApplicazione degli Smart Sampler al monitoraggio ad alta risoluzione spaziale del PM 10 nella conca ternana (Italia Centrale)
Applicazione degli Smart Sampler al monitoraggio ad alta risoluzione spaziale del PM 10 nella conca ternana (Italia Centrale) M. Ristorini 1*, L. Massimi 1, C. Perrino 2, S. Canepari 1 1) Dipartimento
DettagliComune di Piacenza Settore Territorio Servizio Ambiente e Viabilità
Comune di Piacenza Settore Territorio Servizio Ambiente e Viabilità RAPPORTO SULLA QUALITA DELL ARIA DELLA CITTA DI PIACENZA 23-24 Con il Rapporto sulla qualità dell aria della città di Piacenza 23-24
DettagliSorgenti urbane: influenza del combustibile sulle emissioni veicolari Monica Filice
Sorgenti urbane: influenza del combustibile sulle emissioni veicolari Monica Filice Settore Atmosfera/ Activa Soc Coop Collaboratrice di Ricerca/Università della Calabria Indice Contesto di riferimento
DettagliOggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino).
Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM presso il casello di Beinasco (Torino). La campagna di monitoraggio si è svolta presso il casello autostradale
Dettagli4.3. Il monitoraggio dell inquinamento atmosferico
300 250 200 media min max 150 100 50 0 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre (mm) Dicembre Fig. 4.9. Episodi di nebbia nel Porto di Venezia (anni 1985-1991).
DettagliBIOGAS: UN OPPORTUNITÀ PER LA GESTIONE SOSTENIBILE IN AGRICOLTURA Merigo Giambattista Dipartimento agricoltura, sviluppo sostenibile ed energie rinnovabili CONAF Giorgio Provolo Dipartimento di Scienze
DettagliValutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)
Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata
DettagliENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE
ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI & TAGLIABUE 1 LE ENERGIE RINNOVABILI La definizione di energia rinnovabile è spesso legata al termine ecologia. Infatti vengono spesso definite come energie
Dettagli16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE
16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE Ing. Elena Barbato Dott. Giacomo Cireddu RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA
DettagliRisultati della caratterizzazione dei fumi
Progetto Produzione di energia e sostanza organica dai sottoprodotti del vigneto Risultati della caratterizzazione dei fumi Paolo Giandon ARPAV Dipartimento Provinciale di Treviso Biella, 24 settembre
DettagliEMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA
EMISSIONI DAI CEMENTIFICI IN PUGLIA Caso studio: regione Puglia- anno 27 Ing. Monica Bevere Roma, 15 febbraio 211 Il quadro generale Il quadro generale Il risultato dell Italia (-,7 %) è coerente con il
DettagliFigura 3-13. Figura 3-14
Figura 3-13 Figura 3-14 Per eliminare questi fenomeni indesiderabili, che causano perturbazioni alla marcia regolare del forno, aumentano i consumi specifici e gli onerosi interventi manuali di pulizia
DettagliCaratterizzazione del particolato organico e inorganico allo scarico del reattore ISOTHERM PWR
Caratterizzazione del particolato organico e inorganico allo scarico del reattore ISOTHERM PWR Antonio D Alessio, Andrea D Anna Report RSE/29/97 Ente per le Nuove tecnologie, l Energia e l Ambiente RICERCA
DettagliInquinanti atmosferici. Ossidi di zolfo Ossidi di azoto Monossido di carbonio Particolato (polveri) Altri (metalli, VOC, etc)
Inquinanti atmosferici Ossidi di zolfo Ossidi di azoto Monossido di carbonio Particolato (polveri) Altri (metalli, VOC, etc) ZOLFO I composti dello zolfo di interesse ai fini dell inquinamento atmosferico
DettagliMisure di polveri su caldaia a legna ad uso domestico
PM2008 3 Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico Bari, 6-8 Ottobre 2008 Misure di polveri su caldaia a legna ad uso domestico G. Antonacci(1), A. Cemin(1), D. Antolini(2), M. Ragazzi(2), I. Todeschini(1),
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliATTIVITA 2 Monitoraggio della qualità dell aria
ATTIVITA 2 Monitoraggio della qualità dell aria Maria Rosa ARPAV-Dip. Prov. VE ATTIVITA' 1 Stima delle emissioni in atmosfera ATTIVITA' 5 Modellistica qualità dell'aria ATTIVITA' 4 Modellistica applicata
DettagliRELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO SULLA COMPONENTE ATMOSFERA
LAMIR S.r.l. Servizi Ricerche - Studi Ambientali GEOCON Studio Associato L.P.M. S.r.l. PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO DELLA CAVA DI PIETRA DA TAGLIO IL FAIETO (in località Smirra di Cagli) RELAZIONE
DettagliApplicazione del modello ADMS URBAN a Ferrara
SCHEDA SOURCE - Dominio INPUT = 15 X 12 km, OUTPUT = 13 X 10 Km SORGENTE GRIGLIA PARAMETRI: georef.. Celle 250mX250m (ArcView( ArcView), h griglia (m), emissioni (t/a) La sorgente griglia contiene la sommatoria
DettagliL esposizione personale di bambini e anziani a IPA nella città di Roma
L esposizione personale di bambini e anziani a IPA nella città di Roma M. Gherardi *, M.P. Gatto *, A. Gordiani *, N. L Episcopo *, C. Gariazzo** INAIL Settore Ricerca, Certificazione e Verifica * Dipartimento
DettagliLE EMISSIONI DI INQUINANTI IN ARIA
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO PIANO DI TUTELA DELLA QUALITÀ DELL ARIA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ALLEGATO B LE EMISSIONI DI INQUINANTI IN ARIA
Dettagli4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO
4.6 IL BIOSSIDO DI CARBONIO Il biossido di carbonio antropogenico deriva principalmente dalla combustione di fonti energetiche di origine fossile (petrolio e derivati, naturale, carbone). La quantità di
DettagliEsercizi di analisi della combustione
Esercizi di analisi della combustione Esercizio n. 1 Un combustibile gassoso abbia la seguente composizione volumetrica: CH 4 84,1% C 2 H 6 (etano) 6,7% CO 2 0,8% N 2 8,4% Si calcoli l aria stechiometrica
DettagliQualità dell aria a Palermo
Comitato di redazione del Bollettino dell Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo Qualità dell aria a Palermo A cura di: ing.a.bertuglia, ing.m. Sciortino,dott.ssa R.Barbiera Ambiente ed inquinamento
DettagliL Ozono è un gas altamente reattivo, di odore pungente e ad elevate concentrazioni di colore blu, dotato di un elevato potere ossidante.
Ozono (O 3 ) Che cos è Danni causati Evoluzione Metodo di misura Che cos è L Ozono è un gas altamente reattivo, di odore pungente e ad elevate concentrazioni di colore blu, dotato di un elevato potere
DettagliInterventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico
Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico 16 settembre 2011 1 STRUTTURA DEL TRAFFICO IN ACCESSO ALL AREA ECOPASS Ingressi nella ZTL Cerchia dei Bastioni Dati
DettagliIl progetto MED APICE ovvero valutazione e mitigazione delle emissioni inquinanti delle attività portuali: il caso di Genova
Il progetto MED APICE ovvero valutazione e mitigazione delle emissioni inquinanti delle attività portuali: il caso di Genova Paolo Prati Dipartimento di Fisica Università di Genova Modelli a RECETTORE
DettagliLABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca
LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca Bologna, 15 maggio 2006 Hera Bologna s.r.l. 1 COGEN OSPEDALE MAGGIORE RIVA CALZONI BARCA BECCACCINO 2 La rete 3 Le condotte Posa tubazioni
DettagliComune di Piacenza Settore Territorio Servizio Ambiente e Viabilità. Rapporto sulla qualità dell aria della città di Piacenza 2003-2004
Rapporto sulla qualità dell aria della città di Piacenza 23-24 Comune di Piacenza Quadro evolutivo PTS NO 2 CO O 3 Giordani, Giordani, Stazioni considerate Passeggio, Medaglie d Oro, Medaglie d Oro, Roma
DettagliQualità dell aria Torino, 8 febbraio 2011
Qualità dell aria La rilevanza del fenomeno dell accumulo di biossido di azoto nella Pianura Padana rilevato da misure satellitari Concentrazione di biossido di azoto sull Europa tra Gennaio 2003 e Giugno
DettagliI CICLI DI VERNICIATURA NELL ANTICORROSIONE COME SCEGLIERE I PRODOTTI IDONE
PREMESSA I CICLI DI VERNICIATURA NELL ANTICORROSIONE COME SCEGLIERE I PRODOTTI IDONE Nella scelta di un ciclo di verniciatura bisogna tener conto di: 1. Durata (aspettativa di durata) richiesta 2. Caratteristiche
DettagliI risultati del processo di ottimizzazione della rete di monitoraggio e il controllo qualità dei dati aria
I risultati del processo di ottimizzazione della rete di monitoraggio e il controllo qualità dei dati aria Dr. Alessio De Bortoli, Dr. ssa Giovanna Marson onvegno finale Progetto DOUP 1 novembre 007 La
DettagliLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti
L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università
DettagliLocalizzazione geografica e morfologia del corpo idrico
corpo idrico sotterraneo: del Siracusano meridionale b) Caratteristiche geografiche, geologiche, idrogeologiche Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico Localizzazione geografica L acquifero
DettagliFocus Valutazione degli impatti in atmosfera
Focus Valutazione degli impatti in atmosfera VALUTAZIONE di IMPATTO AMBIENTALE ai sensi del D. Lgs 152/2006 e smi e Legge Regionale 9/99 di un Impianto per la valorizzazione energetica di sottoprodotti
DettagliDocumento riservato. Analisi XPS effettuata sul campione: SPEEDY GR 04 H10 TU. COD. BRAIMP059 LOT. 002978
Ttitanmed s.r.l. unipersonale Via E. Monti 23, Fraz. Visconti I 23851 Galbiate LC 29 Maggio 2015 Spett. Ttitanmed s.r.l. unipersonale, nell'ambito della reciproca collaborazione in essere tra la vostra
DettagliCampagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile. Lucera ( FG )
Campagna di monitoraggio della qualità dell aria con laboratorio mobile AGENZIA REGIONALE PER LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE AMBIENTALE Sito di monitoraggio: Lucera ( FG ) Periodo di osservazione: 5/2/21-11/3/21
DettagliIl ruolo dell igiene pubblica nella tutela dell aria
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA Il ruolo dell igiene pubblica nella tutela dell aria Dott. Stefano Marzani Dott. Francesco Lisena Dott.ssa Michela Barni Aula Angelo Celli
DettagliMobilità, qualità dell aria e cambiamenti climatici Michele Giugliano, Stefano Caserini (DIIAR, Politecnico di Milano) Roberta Pignatelli (ISPRA,
Mobilità, qualità dell aria e cambiamenti climatici Michele Giugliano, Stefano Caserini (DIIAR, Politecnico di Milano) Roberta Pignatelli (ISPRA, Roma) Sommario 1.Milano e il suo intorno: l evoluzione
DettagliCAMPAGNA DI MONITORAGGIO DEL PARTICOLATO PM10 IN PROSSIMITA DELL AREA DI CANTIERE DELLA STAZIONE ALTA VELOCITA DI VIA DE CARRACCI BOLOGNA
Sezione Provinciale di Bologna Via F.Roccchi, 19 40138 Bologna Tel. 051/396211 Fax 051/342642 E-mail: sez@bo.arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Area S.O. Monitoraggio e Valutazione Aria CAMPAGNA DI
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliRete di monitoraggio in Italia per valutare le ricadute al suolo utilizzando muschi e suoli superficiali
Rete di monitoraggio in Italia per valutare le ricadute al suolo utilizzando muschi e suoli superficiali R. M. Cenci BIOMONITORAGGIO DELL'ARIA: VERSO UNA PROPOSTA NORMATIVA Roma, 3 Marzo 2009 1 Attività
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Reggio Emilia Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Chiozza A cura del Servizio Sistemi Ambientali Unità Monitoraggio e Valutazione Qualità dell'aria
DettagliLE NUOVE METODICHE PER LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO SULLA QUALITA DELL ARIA DELLE EMISSIONI DELLE CENTRALI A CARBONE
LE NUOVE METODICHE PER LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO SULLA QUALITA DELL ARIA DELLE EMISSIONI DELLE CENTRALI A CARBONE D. Contini, A. Donateo, D. Cesari, M. Conte, E. Merico, A. Dinoi Istituto di Scienze
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE. Criteri Elementi da valutare Punteggio max Macroambiti di valutazione
CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri Elementi da valutare Punteggio max Macroambiti di valutazione 1.Sostenibilità economico-finanziaria 25 1.1 Copertura finanziaria del programma di investimento 15 1.2 Sostenibilità
DettagliIL CLIMA DEL PARCO VILLE OTTOLENGHI
IL CLIMA DEL PARCO VILLE OTTOLENGHI Indice 1. Introduzione... 2 2. Metodologia... 3 3. Temperatura... 3 4. Vento... 10 5. Installazione stazione portatile e campagna di misura... 11 6. Elaborazione dati
DettagliCampagna di Monitoraggio della Qualità dell'aria
Dipartimento Provinciale ARPAV di Venezia Via Lissa, 6 3171 Venezia Mestre - Italy Tel. +39 41 5445511 Fax +39 41 54455 e-mail: dapve@arpa.veneto.it Servizio Stato dell Ambiente Responsabile del Procedimento:
DettagliUn nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze
Un nuovo spettrometro XRF portatile: prima applicazione a un bronzo dorato del Battistero di Firenze A. Migliori a,b, P. Bonanni a, L. Carraresi a, N. Grassi a, P.A. Mandò a a Dipartimento di Fisica dell
Dettagli