A.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
|
|
- Gaetana Biondi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 STATUS FUNZIONE NOME COGNOME DATA FIRMA Elaborato Se.P.P /05/ Verificato R.S.P.P. arch. Rosario Di Muzio 15/06/ Visionato MEDICI COMPETENTI dott.ssa E. Russo e dott. C. Sapio 15/06/ Giugno Revisione 3 Pag. 1 di 10 STATO DATA FIRMA APPROVATO ARCH. ROSARIO DI MUZIO
2 Con procedura si intende l'insieme di norme da seguire agendo per un determinato fine; il suo scopo è far sì che, in un determinato ambito, tutti gli operatori agiscano in modo uniforme e formalmente riconosciuto Oggi si può dire che in qualsiasi ambito ci sia un minimo di organizzazione esistono procedure che stabiliscono il modo di agire in specifiche situazioni o come trattare determinati eventi. Tale aspetto è così importante che esistono Enti nazionali ed internazionali il cui scopo istituzionale è quello di redigere, formalizzare, mantenere, diffondere procedure unificate, come ad esempio: UNI, EN, ISO. Le procedure pertanto sono strumenti irrinunciabili delle organizzazioni aziendali in quanto indispensabili per una corretta gestione delle attività. Rappresentano documenti necessari allo sviluppo controllato delle attività, in quanto rispondono ad esigenze di chiarezza e trasparenza. Le procedure di sicurezza, possono essere definite come gli strumenti che formalizzano la successione di un insieme di azioni fisiche e/o mentali e/o verbali attraverso le quali raggiungere un obiettivo di tutela della salute e di prevenzione dei rischi. Nell organizzazione del sistema di gestione della prevenzione dell Azienda ci si avvale pertanto delle procedure di sicurezza per identificare con esattezza le modalità con cui devono essere portate a termine le operazioni, considerate pericolose, al fine di prevenire i rischi legati alla sicurezza. Le procedure di sicurezza di seguito riportate sono il risultato delle misure di tutela che il Datore di Lavoro, (nel caso di attività determinanti l esposizione ad agenti pericolosi ed insalubri come ad es. procedure per la manipolazione di materiali a rischio, oppure per affrontare delle emergenze), richiede che siano applicate. Sono state redatte dal Servizio di Prevenzione e Protezione a seguito della Valutazione dei Rischi, saranno integrate con altri capitoli inerenti la sicurezza e sono solo un primo passo verso la definizione finale delle stesse che potrà avvenire solo con l ausilio ed il contributo fattivo dei Direttori, dei Preposti e Lavoratori UOS/UOC interessate e dei Servizi Aziendali. Giugno Revisione 3 Pag. 2 di 10
3 Indice degli argomenti Procedura 01: SISTEMA DI CONTROLLO MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Rev. 2 Contenuti e finalità del Sistema di controllo di Misure di Prevenzione e Protezione (MPP) Modello organizzativo per assicurare il sistema di controllo delle MPP Modalità di implementazione del sistema del controllo Idoneità lavorative Infezioni occupazionali Infortuni sul lavoro Formazione Audit su Piano di Miglioramento Audit su Piano di Adeguamento Aggiornamento e Monitoraggio Procedura 02: GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (DPI) Rev. 3 Contenuti e finalità della procedura di gestione dei DPI Riferimenti normativi Definizioni Compiti e responsabilità Categorie e caratteristiche dei DPI Modalità operative Scelta e adozione dei DPI Formazione specifica e addestramento all uso Assegnazione e Consegna Giugno Revisione 3 Pag. 3 di 10
4 Pulizia e manutenzione e verifiche periodiche Verifica sull utilizzo e sull appropriatezza (tecnica ed ergonomica) Aggiornamento e Monitoraggio Allegato I -Modulo di consegna Dispositivi di Protezione Individuali Allegato II- Elenco di DPI per tipologia e per attività Segnaletica di sicurezza Procedura 03: ATTREZZATURE, MACCHINE, IMPIANTI E DISPOSITI Rev. 0 Utilizzo bombole per gas medicinali e tecnici Utilizzo trattori elettrici Verifiche minime di sicurezza per trattori elettrici Postazione di lavoro al videoterminale Prevenzione dal rischio elettrico Procedura 04: AGENTI BIOLOGICI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo e luogo di applicazione Responsabilità responsabilità di applicazione responsabilità di redazione responsabilità di approvazione spp Documenti di riferimento riferimenti normativi riferimenti bibliografici riferimenti aziendali Definizioni e abbreviazioni Contenuto elenco non esaustivo delle attività Giugno Revisione 3 Pag. 4 di 10
5 elenco non esaustivo dei dpi Raccomandazioni e/o misure di emergenza Procedura 05: AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI Rev. 0 Utilizzo azoto liquido Utilizzo sostanze e preparati infiammabili Sversamento di sostanze e preparati pericolosi Utilizzo ossigeno liquido Preparazione farmaci antiblastici presso le U.O. assistenziali dotate di locali attrezzati e dedicati Somministrazione farmaci antiblastici Utilizzo sostanze e preparati pericolosi Sversamento e contaminazioni ambientali da farmaci antiblastici Trasporto farmaci antiblastici Contaminazione da antiblastici di cute e mucose Eliminazione e trattamento escreti in pazienti sottoposti a farmaci antiblastici Procedura 06: L INFERMIERE E LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI Rev. 0 Riferimenti Normativi Scopo Definizione Fattori critici relativi agli aspetti individuali degli operatori Ffattori di rischio La prevenzione da attuare Gli obblighi del datore di lavoro Gli obblighi del preposto Conclusioni Giugno Revisione 3 Pag. 5 di 10
6 Procedura 07: IL RISCHIO BIOLOGICO IN AMBITO ASSISTENZIALE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Rev. 0 Obiettivo Protezione individuale ( dpi ) Definizioni dpi Sheda tecnica dpi Normativa Procedure Misure protezione generale Misure specifiche di protezione contro le malattie a trasmissione ematica Indicazioni in caso di esposizione a materiale biologico Procedura di sorveglianza sanitaria dopo esposizione professionale a materiale biologico Procedura 08: NORME COMPORTAMENTALI NEI LABORATORI Rev. 0 Principali norme generali Sostanze pericolose Dispositivi di protezione individuale (dpi). Conclusioni Procedura 09: LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo di applicazione Responsabilità Giugno Revisione 3 Pag. 6 di 10
7 Definizioni e abbreviazioni Documenti di riferimento Moduli e documenti di registrazione Modalità operative detergenti situazioni di rischio detergenti riduzione del rischio detergenti situazioni di rischio disinfettanti e sterilizzanti aldeide formica servizi di istologia e anatomia patologica procedure in caso di fuoriuscita accidentale dell aldeide formica identificazione dei pericoli dell aldeide formica misure di primo soccorso eliminazione aldeide glutarica riduzione del rischio nell uso dell aldeide glutarica identificazione dei pericoli dell aldeide glutarica stoccaggio misure di primo soccorso misure in caso di fuoriuscita accidentale Eliminazione indicatori di qualità Procedura 10: RACCOMANDAZIONE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI Rev. 0 Oggetto e scopo Campo di applicazione Responsabilità Giugno Revisione 3 Pag. 7 di 10
8 Aree maggiormente coinvolte Fattori favorenti Programma di prevenzione della violenza Interventi strutturali eventualmente da programmare Riconoscimento e gestione della aggressività contro gli operatori sanitari Procedura 11: LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI DA PUNTURA D AGO E TAGLIENTI Rev. 0 Prefazione Classificazione degli agenti biologici Esposizione a rischio biologico Precauzioni universali (norme di comportamento) Norme per l uso di aghi e taglienti Prevenzione del rischio biologico nelle manovre invasive Procedure di pronto intervento in caso di esposizioni a patogeni Contrazione di infezioni per contaminazione della siringa o dell ago L uso della tecnologia per la protezione dai danni derivanti dall utilizzo di dispositivi taglienti. Dispositivi di sicurezza per la prevenzione delle punture accidentali Indicazioni specifiche per area di lavoro Esempi ed illustrazioni Procedura 12: PIANO DI PRIMO SOCCORSO INTERNO Rev. 0 Premessa Generalità ed Obiettivi Principi generali Classificazione dell Azienda - Formazione obbligatoria Organizzazione del Primo Soccorso Giugno Revisione 3 Pag. 8 di 10
9 Procedura di Primo Soccorso in Azienda Compiti e responsabilità Allegato 1 - Cassetta di Primo Soccorso: Contenuto Modulo di autocontrollo Bibliografia e normative di riferimento Procedura 13: PROCEDURA PER LO SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI RIDUZIONE DI UN CAMPIONE ISTOLOGICO IN ANATOMIA PATOLOGICA Rev. 0 Premessa Scopo Campo di Applicazione Riferimenti Accorgimenti organizzativi sull'utilizzo dei locali Accorgimenti sull'utilizzo della cappa aspirante Vestizione dell'operatore Preparazione del campione - Preparazione del campione fresco - Preparazione del campione sotto formalina Operazioni di campionatura e riduzione Pulizia della cappa Misure da adottare in caso di sversamento accidentale di formalina Procedura 14: SICUREZZA SCAFFALATURE Rev. 0 Scopo Campo di applicazione Terminologie e acronimi Destinatari dell attuazione della procedura Modalità operative Giugno Revisione 3 Pag. 9 di 10
10 - criteri tecnici per l utilizzo di scaffalature non di nuova acquisizione già installate o da installare - norme di sicurezza installazione delle scaffalature - norme di sicurezza utilizzo delle scaffalature - criteri per l acquisto Riferimenti legislativi Indicatori di monitoraggio del processo (per cda Modalità di archiviazione Giugno Revisione 3 Pag. 10 di 10
cos è nel quotidiano
I SGS in pratica cos è nel quotidiano Il sistema di gestione è un modello di funzionamento e di regole che l organizzazione si da per realizzare quotidianamente i processi aziendali. Alcuni modelli definiti
DettagliA.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
AGENTI BIOLOGICI Luglio 2012 Revisione 0 Pag. 1 di 9 STATO DATA FIRMA APPROVATO 11.07.2012 ARCH. ROSARIO DI MUZIO ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE
DettagliVALUTAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E ANTIBLASTICI SECONDO IL TITOLO IX CAPO II D.Lgs. 81/2008 E PROVVEDIMENTO 5 AGOSTO 1999
DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURA DIPARTIMENTALE VALUTAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E ANTIBLASTICI SECONDO IL TITOLO IX CAPO II D.Lgs. 81/2008 E
DettagliMODULO A2. titolo argomento tempi data
MODULO A titolo argomento tempi data MODULO A1 L approccio alla attraverso il D. Lgs. 81/2008 e smi per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori Il sistema legislativo:
DettagliMODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI
MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula
-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula CORSO R.S.P.P. MODULO B5 -CHIMICO D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 Durata del corso Corso di 68 ore da svolgersi
DettagliA.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
LA PREVENZIONE NELL USO DI DETERGENTI, DISINFETTANTI E STERILIZZANTI Revisione 0 Pag. 1 di 10 STATO DATA FIRMA APPROVATO 07.10.2014 ARCH. ROSARIO DI MUZIO SOMMARIO: 1. OGGETTO E SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE
Dettagli1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi, il capitolo dedicato al rischio biologico?
SCHEDA DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELL APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 81/2008 TITOLO X ESPOZIONE AD AGENTI BIOLOGICI TUTTE LE U.O. Valutazione del rischio 1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi,
DettagliDecreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)
Decreto legislativo 19.09.1994, n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265) Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE,
DettagliFORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A
FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo
DettagliDOCUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE. Il presente allegato contiene i seguenti documenti:
ALLEGATO N. 12 DOCUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE Il presente allegato contiene i seguenti documenti: LISTA ESEMPLIFICATIVA MINIMA DELLE PROCEDURE IN AZIENDA Esempio 1 ELENCO DELLE SOP Esempio 2 EHS
DettagliSISTEMA PREVENZIONISTICO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - SERVIZIO PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI LAVORO Direzione Servizio: via Novara,3 20033 Desio (MB) Tel. 0362 304872-3-4-6-7 - fax 0362 304836 Sede operativa: via Foscolo,
Dettagli1 Rischio biologico ospedaliero, decalogo di prevenzione
INTEGRAZIONE ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI Localizzazione: RISCHI GENERALI LEGATI AL COMPARTO OSPEDADIERO Personale coinvolto: Personale dipendente e/o a contratto (sanitario e non), visitatori, accompagnatori,,
DettagliCorso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori
Corso formazione RLS Rappresentante dei lavoratori 32 ORE FORMAZIONE RLS SCHEDA DEL CORSO Teknoprogetti engineering srl, in collaborazione con Dada Consulting sas, eroga il corso di formazione per il rappresentante
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP
I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE - VITERBO CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA (accreditato presso E.C.M. Min. Sanità) OBIETTIVI: I RISCHI LAVORATIVI IN CAMERA OPERATORIA: PREVENZIONE E PROTEZIONE 1) Fare acquisire
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: SOSTANZE E MISCELE INFIAMMABILI
SIC03 Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliA.O.R.N. Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
PROCEDURA PER LO SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI RIDUZIONE DI UN CAMPIONE ISTOLOGICO IN ANATOMIA PATOLOGICA STATUS FUNZIONE NOME COGNOME DATA FIRMA Elaborato SPP con la consulenza di Hospital Consulting S.p.A.
DettagliManuale Qualità. N Data Vers. Titolo
DIPP Allegato 8 Pag. 1/9 ELENCO DOCUMENTI Vers 10 Data I documenti inseriti nel presente elenco sono in uso all interno del Dipartimento e/o delle sue UU.OO. I documenti di origine esterna inseriti in
DettagliI RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE
Corso di Laurea in Infermieristica I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE Infermiera Barbara Cortivo I RISCHI PROFESSIONALI DELL INFERMIERE BIOLOGICI DA GAS ANESTETICI DA RADIAZIONE DA MOVIMENTAZIONE CHIMICI
Dettagli"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza
Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema
Dettagli-PROGRAMMA DEL CORSO-
-PROGRAMMA DEL CORSO- RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B 7 (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009-STATO-REGIONI 26.01.06 ) SANITA - SERVIZI SOCIALI Corso di 60 ore
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO GESTIONE E SVILUPPO PATRIMONIO EDILIZIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO GESTIONE E SVILUPPO PATRIMONIO EDILIZIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Corso di formazione ex decreto legislativo 195 del 23/06/2003 per addetti al servizio
DettagliSERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via E. Fermi, 15 01100 VITERBO 0761-236750 FAX 0761-236748 e.mail: alessandro.selbmann@asl.vt.it http://www.asl.vt.it/staff/spp/base.php
DettagliCapitolo 6 Programma degli interventi da attuare
Pag. 1/ 10 Capitolo 6 Programma degli interventi da attuare 6.1 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI... 1 6.2 INFORMAZIONE E FORMAZIONE... 7 REV DATA REDATO DA DESCRIZIONE FIRMA DIRIGENTE SCOLASTICO 0 15/05/2012
DettagliPER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE
UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA OsservatorioSaluteLavoro In collaborazione con CORSO RSPP (D.Lgs. 195/03) TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO D.Lgs.81/08
DettagliSpandimenti accidentali di materiale biologico
CI Procedura n. 29 REV.1 Pag. 1/7 PROC.SP.ACC..M.B. Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 21/02/2011 Prima emissione RSPP F.to Direttore Sanitario Aziendale 1 9/01/2013 Aggiornamento RSPP
DettagliDate delle lezioni del corso: Sede del corso: Segreteria organizzativa: Programma del corso: Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00
Date delle lezioni del corso: Data Ora Giovedì 5 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 10 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì 12 Novembre 2015 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Giovedì
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI
Pag. 1/6 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliA.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
SICUREZZA SCAFFALATURE Revisione 0 Pag. 1 di 9 STATO DATA FIRMA APPROVATO 31.05.2016 ARCH. ROSARIO DI MUZIO SOMMARIO: 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIE E ACRONIMI 4. DESTINATARI DELL ATTUAZIONE
DettagliPROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A
PROGRAMMA CORSO PER ASPP MODULO A Titolo Argomenti Durata Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute
DettagliLa valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori della A.S.L. di Lanusei
salute e sicurezza dei lavoratori della A.S.L. di Lanusei maggio 2015 maggio 2016 Attività svolta in tema di prevenzione e protezione dei rischi Deliberazioni 2015/124 nomina R.S.P.P. 2015/183 attribuzione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA
Ecomondo 2016 - Rimini, 10 novembre 2016 Angelica Schneider Graziosi INAIL Contarp Centrale I SISTEMI DI GESTIONE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SALUTE E SICUREZZA Perché parlare di SGSL per
DettagliIV Sessione Rischio Clinico. Quali rischi per l operatore sanitario? Strategie di prevenzione
IV Sessione Rischio Clinico Quali rischi per l operatore sanitario? Strategie di prevenzione Roberta Rapetti Ospedale S. Paolo Savona Medicina Interna 2 Orientamenti Normativi ANNI 50 D.P.R. 547/55 Norme
DettagliPOLISTUDIO. Anno 2010 La sicurezza nelle pulizie v.02 1
Anno 2010 La sicurezza nelle pulizie v.02 1 La sicurezza nelle pulizie: indice Misure generali di tutela Fattori di rischio: cadute, uso trabattelli; uso scale; uso ponti sviluppabili movimentazione manuale
DettagliCalendario edizioni Corsi Sicurezza
Calendario edizioni Corsi Sicurezza CORSO DI FORMAZIONE GENERALE PER I LAVORATORI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Ed. 1 16/06/2014 dalle ore 09.00 alle ore 13.30 Ed. 2 18/06/2014 dalle ore 09.00 alle
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
Il Day Hospital Oncologico (DHO) costituisce il ricovero diurno funzionale alla somministrazione centralizzata dei Chemioterapici Antiblastici (CA). L attività di ospedalizzazione è condizionata alla coesistenza
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE DAY HOSPITAL ONCOLOGICO
Il Day Hospital Oncologico (DHO) costituisce il ricovero diurno funzionale alla somministrazione centralizzata dei Chemioterapici Antiblastici (CA). L attività di ospedalizzazione è condizionata alla coesistenza
DettagliCATALOGO CORSI SICUREZZA SUL LAVORO
CATALOGO CORSI SICUREZZA SUL LAVORO Psychometrics srl Padova (IT) 35129 Via Ponticello, 34 www.psychometrics.it info@psychometrics.it Tel +39 049 777029 Mob +39 331 9301714 P. IVA e C.F. 04459660280 N.
DettagliLa Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Esse hanno contribuito
DettagliSCHEDA INFORMATIVA N 01 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NEI BLOCCHI OPERATORI
SCHEDA INFORMATIVA N 01 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NEI BLOCCHI OPERATORI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1.
DettagliCAPITOLO 1 IL QUADRO NORMATIVO ESSENZIALE
INDICE GENERALE Introduzione...9 CAPITOLO 1 IL QUADRO NORMATIVO ESSENZIALE 11 1.1 La legislazione nazionale (competenze)... 11 1.2 Le particolari esigenze di alcuni Servizi... 18 1.3 La legislazione regionale
DettagliADDETTI LOCALI ALLA SICUREZZA (ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE)...2 LA GESTIONE SANITARIA DELLE EMERGENZE...4
SICUREZZA INDICE ADDETTI LOCALI ALLA SICUREZZA (ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE)...2 LA GESTIONE SANITARIA DELLE EMERGENZE...4 CORSO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER RAPPRESENTANTI DEI
DettagliPSGSL 06 Informazione, formazione, comunicazione, consultazione e partecipazione
CSF San Gaetano GESTIONE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Indice della procedura 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 RIFERIMENTI 4 COMPITI E RESPONSABILITA' 5 MODALITA'
DettagliCORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA
CORSO DI FORMAZIONE DEI LAVORATORI - GENERALE E SPECIFICA L art. 37 del D. Lgs. 81/08 prevede che il Datore di lavoro provveda alla formazione di tutti i lavoratori, secondo i contenuti e la durata previsti
DettagliSAN LORENZO SERVIZI Sicurezza del lavoro Igiene degli Alimenti Ambiente Formazione
CORSI DI FORMAZIONE PER AGGIORNAMENTO RSPP DATORE DI LAVORO SEDE: Via Arrigo da Settimello, 7/5 50135 Firenze (FI) - Martedì 15 novembre 2016 orario 14.00-18.00 Dott. Paolo Deidda Principi generali e basi
DettagliElenco generale dei files contenuti nel pacchetto PROCEDURE SGSL v2.0 Edizione WINPLE ITALIA
Pacchetto completo con manuale, procedure e modelli necessari alla realizzazione di un sistema per la gestione della sicurezza in azienda SGSL conforme alla norma BS OHSAS 18001:2007 - Linee guida UNI
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 24 ore per il macrosettore ATECO 8 Pubblica amministrazione e istruzione Questo modulo si articola in macrosettori
DettagliSCHEDA PRELIMINARE DI RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI AVVISO 1/2012 Ambito A - II Scadenza
SCHEDA PRELIMINARE DI RILEVAZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI AVVISO 1/20 Ambito A - II Scadenza FORMAZIONE SU SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Piano Formativo A.SI.A. Aggiornamento SIcurezza Aziendale
DettagliD.Lgs 81/08. Documento di Valutazione dei Rischi *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE
1 D.Lgs 81/08 SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO DOCUMENTO: ATTIVITA : Ferramenta Ragione Sociale Sede principale Cap Città P.IVA / C.F. Revisioni: 2 Sommario 1. DEFINIZIONI GENERALI... 7 1.1 Obiettivi
DettagliPROGETTO SICURA-MENTE IN CRESCITA
CORSO DI FORMAZIONE progetto Iniziativa di formazione propedeutica rivolta alle Imprese edili per il conseguimento dell ASSEVERAZIONE volontaria in edilizia Il corso di formazione aziendale ha i seguenti
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO RLS. Corso 32 ore. Date Aprile 2018 Orari 9:00-13 e 14:00-18:00 nelle giornate Aprile 2018
RLS Corso 32 ore Corso rivolto ai "Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza" (RLS). Il corso si pone l'obiettivo di fornire gli elementi formativi per raggiungere adeguate conoscenze circa i rischi
DettagliINDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. VII
INDICE SOMMARIO Prefazione... pag. VII Capitolo 1 Principi giuridici comunitari e nazionali... 1 1.1 L evoluzione normativa... 1 1.2 La gerarchia delle fonti giuridiche... 8 1.3 Lo statuto dei lavoratori...
DettagliGiunta Regionale della Campania
Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Corso modulare per la formazione di Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP 1. Organizzazione Soggetto organizzatore del corso:
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: SVERSAMENTO DI SOSTANZE E MISCELE PERICOLOSE
Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliFormazione dei Lavoratori
pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo
DettagliPOLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
identificazione: DSGS00 edizione: 8 data: maggio 16 pagina: 1 di 6 INDICE 1 INTRODUZIONE... 2 2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI... 2 3 INTEGRAZIONE CON IL SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PROGRAMMA DEL CORSO RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO B5 CHIMICO PER R.S.P.P. E A.S.P.P. D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 32 coordinato al D. Lgs. 3 agosto 2009, n.
DettagliI L Q U A D R O N O R M A T I V O: I L T E S T O U N I C O. IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO
IL QUADRO NORMATIVO: IL TESTO UNICO UN TESTO UNICO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi
DettagliSCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI
SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N
DettagliGiunta Regionale della Campania
Giunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro Corso modulare per la formazione di Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP 1. Organizzazione Soggetto organizzatore del corso:
DettagliLe misure di prevenzione
Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox
DettagliDate delle lezioni del corso:! Sede del corso:! Segreteria organizzativa:! Programma del corso:!
Date delle lezioni del corso: Data Ora Martedì 23 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 30 Settembre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00 Martedì 7 Ottobre 2014 Ore 9:00-13:00 / 14:00-18:00
Dettagli8 edizioni di ore 16,00 ciascuna di cui n.7 edizioni per i lavoratori del comparto e n. 1 edizione per i dirigenti
PROGETTO Formazione obbligatoria per Lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. e Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Oristano dal 25/05/2012
DettagliRETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO
RETE DI ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO ALLEGATO AL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DI TUTTI I RISCHI( IN ATTESA DI REVISIONE ), ALLEGATO AI SINGOLI DOCUMENTI DEI PLESSI AGGREGATI DAL 1 SETTEMBRE
DettagliD.Lgs 81/08 *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI
1 D.Lgs 81/08 SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO DOCUMENTO: Documento di Valutazione dei Rischi ATTIVITA : Studio Dentistico Ragione Sociale Sede principale Cap Città P.IVA / C.F. Revisioni: Documento
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
DettagliSALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
QUELLO CHE TUTTI DEVONO SAPERE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO informazioni per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini aggiornamento 2012 agli Accordi Stato-Regioni sulla formazione
DettagliProcedura standardizzate per la valutazione dei rischi
Procedura standardizzate per la valutazione dei rischi Scopo e campo di applicazione Scopo della procedura standardizzata è di fornire un modello di riferimento sulla base del quale effettuare la valutazione
DettagliDocumento Valutazione Rischi
P AG. 1 D I 5 P AG. 2 D I 5 INDICE PREMESSA... 3 MISURE TECNICHE:... 3 MISURE ORGANIZZATIVE:... 3 MISURE PROCEDURALI:... 3 AZIONI DI VERIFICA:... 3 RICHIESTE DEGLI R.L.S.:... 3 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE,
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE
ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Direzione Generale CFVA Servizio Protezione Civile e Antincendio Appalto della fornitura del servizio di formazione degli operatori del volontariato di protezione
DettagliModulo B6. PROGRAMMA CORSO MODULO A Il sistema legislativo: D. Lgs. 81/2008 e modifiche (D. Lgs. 106/09)
Corso RSPP Modulo A+B+C+ per consulenti Titolo corsosettore Costo (IVA Durata ore esclusa) Modulo A 28 600 Modulo B1 Agricoltura 36 800 Modulo B2 Pesca 36 800 Modulo B3 Estrazioni Minerali e Costruzioni
DettagliCORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE
CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE Corso rivolto ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza Ex. Art 37, D.Lgs 81/08 Date 9/11/2017-16/11/2017-23/11/2017-30/11/2017
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliPREVENZIONE PREVENZIONE
Definizione tratta dall art. 2 del D.Lgs 81/08 prevenzione: «il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire
DettagliPROGETTO FORMAZIONE. C.da Cerquone 8, Tossicia (TE) Data: 01/ 05/2010. Edizione:2 Rev. 3
PROGETTO FORMAZIONE C.da Cerquone 8, 64049 Tossicia (TE) Data: 01/ 05/2010 Edizione:2 Rev. 3 AT T I VI T À: Studio di Consulenza Aziendale Copyright STUDIODEMETRA 2001-2010 Il presente documento è di proprietà
DettagliALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI
ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI - - 01.CORSO R.L.S.. - 02.CORSO INFORMAZIONE/FORMAZIONE. - 03.CORSO PREPOSTI. - 04.CORSO
DettagliPIANO DELLA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEGLI ALLIEVI
Via Toscana,10 43122 PARMA Tel.0521266511 fax 0521266550 e-mail itis@itis.pr.it c.f.80007330345 Cod.PRTF010006 PIANO DELLA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEGLI ALLIEVI ISTITUTO Ragione sociale, indirizzo,
DettagliTABELLA OBBLIGHI E SANZIONI PREVISTI DAL D.LGS. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009, n. 106
TABELLA E SANZIONI PREVISTI DAL D.LGS. 81/2008 come modificato dal D.Lgs. del 3 agosto 2009, n. 106 DEL DATORE DI LAVORO (artt. 17, 28, 29) Valutazione di TUTTI i rischi con la conseguente elaborazione
DettagliCONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro
DettagliValuta i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori
obblighi OBBLIGO NON DELEGABILE (d.lgs. 81/08, art.17) Valuta i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori Elabora un documento contenente: Relazione sulla valutazione dei rischi Misure di prevenzione/protezione
DettagliA7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
DettagliDipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza
SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze
DettagliSommario PARTE I - T.U. N. 81/2008
XI Presentazione... Profili Autori... V VII PARTE I - T.U. N. 81/2008 CAPITOLO 1 TITOLO I T.U. - PRINCIPI COMUNI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 1 Il lavoratore... 6 Il datore di lavoro... 8 Il dirigente...
DettagliAvv.Nicola DISANTO. Piano di Sicurezza. Azienda. Piano di sicurezza D.LGS. 81/2008
Piano di Sicurezza DOCUMENTO ELABORATO Al SENSI DEL NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO D.Lgs.81/2008 ALL' ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI di cui al TITOLO I Capo III, Sezione
DettagliSISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA E AMBIENTE
SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA E AMBIENTE LOGO AZIENDA D444 ELENCO DOCUMENTI SGSA OHSAS 18001 UNI EN ISO 14001 Argomento Linee Guida UNI INAIL Numerazione manuale EASYGEST Procedure Moduli Documenti
DettagliIL SISTEMA PREVENZIONISTICO AZIENDALE NELLE AZIENDE DELLA ASL della PROVINCIA di MONZA E BRIANZA ANNO 2009
IL SISTEMA PREVENZIONISTICO AZIENDALE NELLE AZIENDE DELLA ASL della PROVINCIA di MONZA E BRIANZA ANNO 2009 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SONO STATE 131 LE AZIENDE CAMPIONATE NEL CORSO DEL 2009 NELL AMBITO DEL
DettagliADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro
DettagliL'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015
L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN AMBITO SANITARIO Bologna, 15 ottobre 2015 LE MISURE DI GESTIONE DEL RISCHIO NELL USO DELLE SOSTANZE CHIMICHE IN SANITÀ Paolo Giuliani -
DettagliPOLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
identificazione: DSGS00 edizione: 9 data: maggio 18 pagina: 1 di 6 INDICE 1 INTRODUZIONE... 2 2 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI... 2 3 INTEGRAZIONE CON IL SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE
DettagliProgramma Corso RSPP e ASPP modulo A (28 ore)
Programma Corso RSPP e ASPP modulo A (28 ore) 1 giornata 20 settembre 2017 9.00-18.00 8 ore Unità didattica A1 Obiettivi formativi Contenuti del Modulo 4 ore Presentazione e apertura del corso L approccio
DettagliRAR/RAD adempimenti e responsabilità:
Arch. Elisa Chicca Ufficio Sicurezza e Ambiente RAR/RAD adempimenti e responsabilità: - procedure per attività in esterno - dispositivi di protezione collettiva D.M. 363/98 sono considerati laboratori,
DettagliL uso in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: premesse e normative. Fabrizio Meliga
Corso di accreditamento e aggiornamento per operatori sanitari dedicati alla preparazione di farmaci antiblastici presso le varie U.F.A. Piemonte e Valle d Aosta 15-22 settembre 2015 L uso in sicurezza
Dettagli