Avv.Nicola DISANTO. Piano di Sicurezza. Azienda. Piano di sicurezza D.LGS. 81/2008
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1 Piano di Sicurezza DOCUMENTO ELABORATO Al SENSI DEL NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO D.Lgs.81/2008 ALL' ESITO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI di cui al TITOLO I Capo III, Sezione II, Art. 28, 29 e 30 D.LGS 81/2008 1
2 1 SCOPO DEL DOCUMENTO II seguente documento è redatto in conformità al nuovo T.U. IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA AZIENDALE D. Lgs. n 81/2008, ed è finalizzato alla valutazione dei rischi dell' in relazione all'attività commerciale svolta, e alla individuazione e programmazione degli interventi di miglioramento. Contiene i risultati della valutazione ed elenca i provvedimenti previsti e programmati per migliorare le condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori. Il documento illustra la realtà aziendale, nei suoi aspetti produttivi ed organizzativi, ai fini delle situazioni di emergenza, di prevenzione e pronto soccorso e la situazione infortunistica ed incidentale. Esso descrive sinteticamente i criteri adottati per la valutazione, unitamente alle modalità operative seguite nello svolgimento del lavoro ed i risultati ottenuti. Le conclusioni dell'analisi sono state alla base della definizione delle misure di prevenzione e protezione e del relativo programma di attivazione. 2 DESCRIZIONE DEL SITO E DELLE ATTIVITÀ DA TI IDENTIFICA TIVIE UBICAZIONE Ragione Sociale: C.C.I.A.A. N Registro delle Imprese: Rappresentante legale: Numero dipendenti: Ubicazione: 2.2 RESPONSABILI DELL'ATTIVITÀ' Resp. servizio di prevenzione e protezione : Rappresentante dei lavoratori : 2
3 2.3 DESCRIZIONE GENERALE DEL SITO L'azienda sorge nel contesto urbano di al piano terra e seminterrato di un edificio per uso artigianale e commerciale al civico n. di via del Comune di e si sviluppa su una superficie complessiva di circa 570 mq. al PIANO TERRA e circa 700 mq al PIANO INTERRATO. 2.4 ATTIVITÀ' E STRUTTURA ORGANIZZATIVA Descrizione dell'attività All'interno dell'azienda si svolgono tutte le attività connesse con la commercializzazione all ingrosso e ad dettaglio di attrezzature agricole e articoli da giardinaggio Schema organizzativo UFFICIO COMMERCIALE DIREZIONE GENERALE OFFICINA MECCANICA MAGAZZINO DEPOSITO VENDITE Individuazione e descrizione dei luoghi di lavoro I luoghi di lavoro individuati sono : II locale vendite(area al pubblico) Il locale uffici commerciali il Magazzino al Piano terra il locale deposito al piano interrato 3
4 2.5 EMERGENZA, PREVENZIONE E PRONTO SOCCORSO Piano di emergenza interno Scopo del Piano di Emergenza è l'organizzazione dei rapporti con i servizi di soccorso e salvataggio, la lotta antincendio e la gestione dell'emergenza. Il Piano, da diffondere e distribuire a tutti i dipendenti, informa i lavoratori esposti a pericolo grave delle misure predisposte e da seguire ; programma gli interventi da attuare e da istruzioni affinchè, in caso di pericolo grave, i lavoratori sospendano la normale attività ed evacuino in sicurezza l'azienda. Il Piano, inoltre, provvede affinchè i lavoratori siano preparati a contribuire alla riduzione delle conseguenze del pericolo. Il Piano di emergenza è riportato nell'allegato 2 "PIANO DI EMERGENZA - NORME COMPORTAMENTALI" Sorveglianza sanitaria E' stata predisposta una adeguata sorveglianza sanitaria, affidata a medico specialista in medicina del lavoro. Per i dettagli e le soluzioni da attuare si rimanda al relativo fascicolo redatto a cura del medico competente Illustrazione delle attrezzature predisposte Non sono state individuate situazioni che richiedono l'installazione di attrezzature particolari. Si ritiene dover predisporre la segnaletica di sicurezza descritta nell'allegato 3 "SEGNALETICA DI SICUREZZA" DPI Sono state individuate situazioni che richiedono l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, le cui caratteristiche sono riportate nell'allegato 4 "DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE". Nello stesso allegato sono indicati i reparti nei quali utilizzare i predetti dispositivi. 2.6 SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI E DEGLI INCIDENTI: CONSIDERAZIONI SULL'ANDAMENTO INFORTUNISTICO DEGLI ULTIMI ANNI Dall'esame del registro degli infortuni non risultano incidenti e infortuni negli ultimi dieci anni. NESSUNO 3 CRITERI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE 4
5 3.1 RIFERIMENTI Nuovo testo unico 3.2 CRITERI ADOTTATI Metodologia - Pericoli e rischi correlati - Personale esposto al rìschio La metodologia dei criteri adottati, i rischi correlati e il personale esposto a rischio si può rilevare nell'allegato 5 "RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEL LAVORATORE", al quale si rimanda per ogni eventuale approfondimento Riferimenti normativi adottati Criteri generali di sicurezza antincendio Norme GEI 64/8 e 64/2. D.P.R. 547 D.P.R. 24/7/96 N 459 inerente la Direttiva Macchine Nuovo testo unico D. Lgs. 81/ Sorgenti di rischio Per l'elencazione delle sorgenti di rischio esaminate, si rimanda all'allegato 7 "SORGENTI ED ARGOMENTI DI RISCHIO" Elementi di valutazione usati in assenza di precisi riferimenti di legge Non evidenziati. 3.3 COINVOLGIMENTO DELLE COMPONENTI AZIENDALI E DEL RAPPRESENTANTE PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE COINVOLTE PER IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI 5
6 Tutte le componenti aziendali sono state invitate a contribuire alla individuazione ed alla valutazione di rischi. Il presente piano della sicurezza sarà comunque oggetto di esame e aggiornamento continuo con il contributo del responsabile del servizio prevenzione, del medico competente, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e di eventuali figure professionali esterne ogniqualvolta si dovessero apportare modifiche alle strutture, alle attrezzature o alle procedure di lavoro. 4 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Per la puntuale definizione delle fonti di pericolo individuate si rimanda all'allegato 6 "RIASSUNTO DELLE SCADENZE" 4.1 SOSTANZE E PREPARATI PRESENTI IN AZIENDA E NELLE SINGOLE AREE ANALIZZATE Sono state individuate le seguenti sostanze possibili fonti di pericolo: nell'officina meccanica, carburanti e solventi anche se presenti in minime quantità, materiale cartaceo, imballi nel magazzino deposito, per il rischio connesso all'innesco di incendi 4.2 POSSIBILI PERICOLI A LIVELLO GENERALE E NELLE SINGOLE AREE ANALIZZATE Sicurezza dei lavoratori Sono state individuate le seguenti possibili fonti di pericolo: le vie d'esodo e le uscite di sicurezza non sono bene indicate, a tal proposito necessitano di ulteriore segnaletica; la cartellonistica di sicurezza è carente; non sono disponibili gli schemi dei quadri elettrici nella vicinanza degli stessi; non sono indicati i carichi massimi dei pallets; il soppalco del magazzino sito a piano terra è privo delle protezioni laterali, il blocco fermapiede lungo il perimetro; nel locale deposito sito al piano interrato non sono bene indicate le uscite di sicurezza, a tal proposito necessitano di ulteriore segnaletica; 6
7 4.2.2 Salute dei lavoratori Non sono state individuate possibili fonti di pericolo. 4.3 OPERAZIONI CON RISCHI DETERMINATI DA AGENTI ESTERNI ALL'AMBIENTE DI LAVORO Sono state individuate le seguenti possibili fonti di pericolo : movimentazione delle merci per la quale attività è necessario predisporre un'adeguata procedura scritta per minimizzare i rischi connessi per gli addetti a tali mansioni. 5 VALUTAZIONE DEI RISCHI 5.1 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE I risultati della valutazione dei rischi sono riportati nell'allegato 6 "RIASSUNTO DELLE SCADENZE". 6 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DA ADOTTARE A FRONTE DEI RISCHI RESIDUI INDIVIDUATI 6.1 MISURE PRIORITARIE DA ADOTTARE Interventi previsti su impianti, strutture e personale A. Segnalare le vie d'esodo con idonea cartellonistica; 7
8 B. Predisporre verifica da parte di un tecnico qualificato del carico sopportabile dal soppalco, Installare quindi la cartellonistica indicante i limiti di carico; C. Installare lungo il perimetro del soppalco idoneo parapetto di protezione e blocco fermapiede. 6.2 MISURE SUPPLEMENTARI DA ADOTTARE Interventi previsti su impianti e strutture Predisporre una idonea segnaletica di sicurezza, sui pericoli presenti negli ambienti di lavoro e sulle norme di comportamento dei lavoratori in situazioni di emergenza. L'elenco della cartellonistica da adottare e la relativa ubicazione è riportata nell'allegato 3 "SEGNALETICA DI SICUREZZA". 7 MEZZI PROTETTIVI 7.1 Mezzi personali protettivi in dotazione (di uso continuo e specifico) Si rende indispensabile l'utilizzo di mezzi protettivi individuali per diminuire i rischi dei lavoratori durante la loro permanenza nell'ambiente di lavoro. L'elenco dei D.P.I. da adottare e la relativa destinazione è riportata nell'allegato 3 "DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE". 8 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Per la definizione del programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione si rimanda all'allegato 6 "RIASSUNTO DELLE SCADENZE" 8
9 ALLEGATI AL PIANO DI SICUREZZA AZIENDALE 1. Planimetria generale 2. Piano di emergenza - Norme comportamentali 3. Segnaletica di sicurezza 4. Dispositivi di protezione individuale 5. Relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Parte A - Metodologia per la valutazione numerica del rischio adottata. Parte B - Riassunto dei rischi 6. Riassunto delle scadenze 7. Elenco sorgenti e argomenti di rischio 8. Relazione sanitaria(di competenza del Medico del Lavoro) Fascicoli supplementari: - Piano di Emergenza - Norme comportamentali - Ergonomia al videoterminale 9
10 II presente documento della sicurezza è stato elaborato previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e da : - responsabile del servizio di prevenzione e protezione - medico competente special. In medicina del lavoro Sig. (Firma) II Medico competente Dott. (Firma) Data Datore di Lavoro (Firma) Per presa visione del responsabile della sicurezza Sig. (Firma) Per presa visione del responsabile dei lavoratori Sig.ra (firma) 10
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